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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/06/16 in tutte le aree
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Buongiorno a Tutti, Premettendo che la libetà di espressione e opinione è sacrosanta, a volte mi viene da pensare che forse ad alcuni non dovrebbe essere concesso questo diritto (spero che nessuno inizi una discussione sul fascismo adesso!). Non capisco coloro che dicono "premetto che non conosco queste monete, ma non la comprerei mai, oppure a "naso/occhio"non mi sembra buona.. Scusate ma a questo punto sarebbe più corretto dire."non so cosa dire ma per il puro gusto di aprire bocca, dico che una moneta è falsa, tanto a me non frega nulla, non è mia, non so chi l'ha comprata (e magari quello che l'ha comprata legge le cazzate scritte da altri e si fa influenzare) e in tutti i casi è falsa perché non la vende NAC. Credo che i molti espertoni filosofi del forum, se non conoscono un argomento non dovrebbero formulare nessun tipo di parere sulla genuinità di una moneta, magari possono obiettare sullo stato di conservazione o sul prezzo, ma anche in questo caso mi sembra ridicolo osservare che una moneta si venda a 5 da NAC e a 2 da LAC e soprattutto utilizzare il parametro "prezzo di realizzo" come metro di valutazione della genuinità. Mi sembra assurdo non vi pare? Allora i falsi venduti da alcune importanti case d'asta a 50+ mila euro sono genuini perché qualcuno ha voluto spendere quelle cifre?!! Mentre trovo corrette le osservazioni di molti sulla qualità delle immagini che possono influire sul prezzo o la collocazione di una moneta vicino ad altre di bassa qualità, l'anzianità e la nomea di una determinata casa rispetto ad un'altra. Poi non dimentichiamo, come osservava un partecipante, che a volte in asta si riescono a comprare pezzi rari a prezzi bassi. Opinare sulla bontà di qualcosa che non si conosce è da stolti, io non mi permetterei mai di farlo su un argomento a me poco o nulla conosciuto. Se prendo una moneta con caratteri arabi, non mi verrebbe mai in mente di dire "è scritta strana, mi sa che è falsa e poi una simile l'ha venduta CNG a 20.000 e allora questa venduta a soli 2000 (per esempio) "è falsa".. Con questo concludo il mio post, spero che nessuno si sia offeso! Un saluto a tutti.4 punti
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Ragionamento "capzioso" prima ancora che logico... :blum: Nessuno mette in dubbio che una moneta in alta conservazione sia più difficilmente reperibile (avrei dovuto usare questa locuzione per essere più chiaro) che la stessa moneta circolata...è nello stato dei fatti...ma da un punto di vista numismatico, a mio avviso, la rarità della moneta va intesa in senso assoluto, mentre lo stato di conservazione va ad incidere esclusivamente sul prezzo... Non ha alcun senso definire una moneta Comune in MB, Non Comune in BB, Rara in SPL e così via...poi, per carità, massimo rispetto per tutte le opinioni...ma io la penso così...3 punti
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@@uzifox per me una spiga del 22 in fdc rosso è stracomunissima...per me vale realmente 10 euro ma perchè è la data che si vede veramente più spesso.3 punti
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Britannico sarebbe diventato un legittimo Imperatore romano , nel suo caso particolare mancato alla storia a causa della facile liberta’ con la quale gli antichi Romani in generale potevano ripudiare la legittima moglie e risposarsi piu’ volte , questo sistema poteva comportare l’ adozione di eventuali figli avuti dalla nuova moglie in seguito a precedenti matrimoni , fu questo il caso indotto e per lui deleterio , di Britannico , figlio naturale di Claudio . Il nome completo iniziale di Britannico era Tiberio Claudio Cesare Germanico , nacque e mori’ a Roma il 12 Febbraio del 41 e fu ucciso per avvelenamento , a causa di intrighi di potere , l’11 febbraio del 55 , ad appena 14 anni ; era figlio naturale di Claudio e della sua terza moglie Valeria Messalina ; fu l’ unico figlio maschio sopravvissuto al padre in quanto il fratellastro Claudio Druso , figlio di altra madre l’ Etrusca Urgulanilla , era gia’ morto anch’ esso in giovane eta’ , ebbe inoltre due sorellastre da madri diverse e una sorella diretta , Claudia Ottavia , figlia anch’ essa di Messalina ; in piu’ come fratellastro ebbe l’ adottato Nerone , per conto del padre Claudio quando infine si risposo’ con la quarta ed ultima moglie Agrippina minore , ex moglie di Domizio Enobarbo . Inizialmente il quarto nome o cognome di Tiberio Claudio Cesare era quello di Germanico , nome di suo nonno , datogli in onore del padre di Claudio , Druso maggiore per le sue vittoriose campagne in Germania dal 12 al 9 a.C. , fu il primo Romano a raggiungere il fiume Elba che secondo i piani di Augusto doveva segnare i confini germanici dell’ Impero , ma con Teutoburgo la situazione cambio’ ; sembra che per commemorare la nascita dell' erede , Claudio facesse coniare dei sesterzi che sul rovescio recavano la legenda "Spes Augusta" con riferimento forse alla “speranza della famiglia imperiale”. Circa due anni dopo la nascita del bambino nel 43/44 , a seguito della conquista della Britannia , il Senato conferi’ a Claudio il titolo onorifico di "Britannico" ; l' Imperatore rifiutò di adottarlo lui stesso ma lo concesse al figlioletto , che da allora in avanti diventerà noto alla storia con questo solo appellativo . Claudio fu molto legato al nuovo figlio e fin da bambino lo portava sempre con se durante gli incontri ufficiali e lo acclamava insieme alla folla allo scopo di presentarlo gia’ come futuro erede all’ Impero . In seguito a scandalose relazioni amorose di Messalina , Claudio divorzio’ da lei e si risposò con Agrippina minore adottandone il figlio di primo letto , Lucio Domizio Enobarbo , avuto da Agrippina dall‘ ex marito Gneo Domizio Enobarbo , che in seguito divenne Imperatore con il nome di Nerone ; di questa adozione Claudio poco prima di morire si penti’ amaramente presagendone forse l’ esito infausto per il figlio naturale Britannico , il quale nel frattempo ricordava sempre a suo padre che Nerone non era suo figlio ne’ tanto meno suo fratello , infatti Britannico era solito chiamare semplicemente Nerone con il suo cognomen Ahenobarbus (barbarossa) . Una delle tante notizie riportate anche da Tacito narra che quando Agrippina divenne Imperatrice tolse gli schiavi al servizio di Britannico , presagio su cio’ che sarebbe seguito nel prossimo futuro sulla sorte di Britannico . Britannico nel frattempo indossò la Toga Virile ancora prima di raggiungere l' età adulta consentita dalla legge , per volere del padre , il quale , nel corso della cerimonia pubblica annunciò: « Perché il popolo romano abbia finalmente un vero Cesare » , una protezione ufficiale per il figlio minorenne . Durante l' infanzia fu educato insieme al futuro Imperatore Tito , diventando molto amico di Tito Flavio Vespasiano che all’ epoca era figlio di un generale di Claudio e che in seguito , diventato Imperatore , lo ricordo’ onorandolo con due statue . Alla morte di Claudio , forse avvelenato dalla stessa moglie Agrippina , l' Imperatrice nascose la notizia della morte di Claudio ai suoi figli naturali , Britannico e le tre sorelle superstiti , trattenendoli forzatamente per vari giorni nelle stanze del Palazzo imperiale . Nel frattempo Nerone grazie all' assenza pubblica di Britannico , venne acclamato Imperatore . Poco prima di compiere quattordici anni , forse pochi giorni prima , Britannico denunciò in pubblico l' illegittimità della successione di Nerone reclamandola per sé stesso e per questo Nerone , pare all' oscuro della madre Agrippina , lo fece avvelenare durante un banchetto e la sua morte fu mascherata come un attacco naturale di epilessia . Svetonio , in brevi passi delle vite di Claudio , Nerone e Tito , cita brevemente Britannico e a proposito di Claudio fa l’ elenco dei vari figli avuti da diverse mogli , poi racconta che Nerone dopo l’ adozione di Claudio tramite il matrimonio di Claudio con sua madre Agrippina , era geloso di Britannico , in quanto in cuor suo aspirava illegittimamente all’ Impero ed anche perche’ la voce di Britannico nelle declamazioni poetiche pubbliche era piu’ suadente della sua ; per questi motivi incarico’ una certa Locusta , una specie di fattucchiera , di avvelenare Britannico , dopo qualche tentativo di avvelenamento non riuscito a causa del blando veleno che procuro’ solo una diarrea , Nerone minaccio’ Locusta di trovare un rapido veleno e dopo averlo testato su un maiale fulminandolo all’ istante , lo fece bere durante un banchetto a Britannico , che mori’ subito , gia’ indebolito dall’ indisposizione intestinale . Anche Cassio Dione nei suoi scritti relativi all’ Impero di Claudio ricorda Britannico e racconta che alcune macchie sul corpo di Britannico rivelavano l’ avvelenamento , ma che queste furono coperte subito con del gesso , tuttavia durante il funerale piovve e le macchie ricomparvero , ma ormai i giochi di potere erano conclusi . Tito che si trovava con lui al banchetto in quanto amico intimo di studi di Britannico , rimase anche lui offeso dal veleno e fu per molti giorni ammalato rischiando di morire ; piu’ tardi Tito , diventato Imperatore , ricordando questi fatti fece erigere una statua d’ oro nel Palazzo imperiale a memoria di Britannico e un’ altra equestre in Avorio , che ricopri’ entrambe di onori pubblici . Britannico fu sepolto nel Mausoleo di Augusto in Campo Marzio . Sotto il Cenotafio , monumento funebre senza spoglie in quanto il corpo fu portato a Roma , cremato e sepolto nel Mausoleo di Augusto , dedicato a Druso , nonno di Britannico , dai suoi legionari a Magonza e gli unici due Sesterzi battuti nella zecca di Roma conosciuti dal Cohen , credo che nessun altro nominale e’ giunto fino noi di questa zecca a nome di Britannico , sono due esemplari con la testa di Britannico girata a destra o a sinistra , con al rovescio Marte armato andante con due grandi SC di contorno , conservati uno al Museo delle monete a Parigi l’ altro a Vienna , quotati alla sua epoca 2500 franchi oro che varrebbero al cambio di oggi alcune decine di migliaia di euro . L’ esemplare con la testa di Britannico girata a sinistra , presenta al rovescio un Marte che con quella barba ed aspetto pare piu’ un Lanzichenecco tedesco piuttosto che un Marte romano . Buona Befana a tutti3 punti
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Desidero fare un po' di chiarezza sull'aggettivo "Borbonico" (Regno delle Due Sicilie/Napoli/Sicilia) spesso attribuito ad una medaglia: sappiamo che una medaglia è borbonica quando riporta l'effigie o il nome del re o di un membro della Real Casa o di un ministro o luogotenente, lo stemma borbonico o il riferimento ad un avvenimento al regno in oggetto. Può essere definita borbonica anche una medaglia religiosa o di un personaggio illustre qualora la medaglia fosse stata coniata ufficialmente nella zecca di Napoli (vedi ad esempio nome DE ROSA M.P.) o in un'officina succursale ma con tanto di autorizzazione del re o del direttore generale della zecca (vedi ad esempio: serie di medaglie degli uomini illustri delle Due Sicilie 1830-1834 o medaglia in onore di Giovanbattista di Vico del 1854). http://ilportaledelsud.org/medagliere_di_rauso_1.htm La medaglia può definirsi borbonica anche se coniata in zecche al di fuori del Regno delle Due Sicilie a patto che riportino, come già sopra-citato, l'effigie o il nome del re o di membri della Real Casa di Borbone Due Sicilie. Borboniche sono anche quelle medaglie che celebrano ad esempio le nozze di una principessa reale (figlia o nipote del re) con un principe straniero ma attenzione: (importante) le medaglie coniate in onore di suddetta principessa successivamente alle nozze non rientrano più nella storia e nei riferimenti al Regno delle Due Sicilie ma in quella del regno del consorte. Tanto per fare un esempio molto pratico: Ebay è invasa da inserzioni TRABOCCHETTO dove al loro interno vengono proposte medaglie della duchessa di Berry post 1816 come medaglie BORBONICHE / REGNO DELLE DUE SICILIE. Si tratta di medaglie francesi a tutti gli effetti e non napoletane, queste sono classificate in un'opera del 1951 di Henry Bauquier intitolata "Album Numismatique de S.A.R. Marie Caroline de Sicile Duchesse de Berry. (Parigi, 1951). Maria Carolina Ferdinanda era figlia del duca di Calabria Francesco (futuro re Francesco I), nata a Caserta nel 1798 sposò nel 1816 il fratello minore del futuro re Carlo X Carlo Ferdinando d'Artois duca di Berry https://it.wikipedia.org/wiki/Carolina_di_Borbone-Due_Sicilie , le uniche medaglie considerate "borbonica" sono quelle per le nozze ma tutte le altre successive (circa 130 tipologie differenti, alcune delle quali coniate in decine di migliaia di esemplari in bronzo) sono da considerarsi per il Regno di Francia, questo perchè, scusate se lo ripeto, la vita e le sorti di una principessa (donna) seguono la sorti del regno del proprio consorte e di conseguenza le sue medaglie non riguardano più la Real Casa della famiglia di origine. Per ulteriori approfondimenti vi consiglio di leggere la premessa nell'opera "Il Medagliere - D'Auria S., 2006" e in questa vecchia discussione nel forum Lamoneta nei post n.9 e 10. http://www.lamoneta.it/topic/84785-altra-medaglia-del-1816-matrimonio-duca-berry/?hl=%2Bberry+%2B1820#entry927137 , a onor del vero, lo stesso D'Auria ha escluso dalla sua opera tutte queste medaglie. Qui di seguito la medaglia per le nozze del 1816 (D'Auria 129/130). Stesso discorso anche per la medaglia del 1841 per la riesumazione della salma del re di Sardegna Carlo Felice (vedi immagine allegata, ex collezione Di Rauso), anche se al dritto troviamo l'effigie di Maria Cristina di Borbone (figlia di re Ferdinando I di Borbone) https://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Cristina_di_Borbone-Napoli non è una medaglia borbonica ma sabauda perchè dopo il giorno le sue nozze (Palermo, 1807) tutte le sue medaglie rientrano nella storia del Regno di Sardegna. Spero di non avervi annoiato ma di aver comunicato un messaggio utile per i vostri futuri acquisti. Se può esservi utile, con l'aiuto di voi tutti si potrebbero segnalare in questa discussione quotidianamente tutte le medaglie in vendita o inserzioni varie dove vengono spacciate arbitrariamente per medaglie borboniche o del Regno delle Due Sicilie. Rendere insomma la discussione utile a tutti coloro che intendono seguire una tematica precisa e fare in modo da non far mettere in collezione medaglie fuorvianti. Questa discussione può anche essere utilizzata per porre quesiti e segnalare medaglie con dubbi sull'attribuzione.2 punti
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Buona Epifania vedo, negli ultimi grossi, una profusione di "tre anellini", di "triscele", di "tre bisantini" .... che sia il periodo? Oppure la normale osmosi di simbologie che influenzano più zecche a cavallo del 1300? Dalla discussione sui grosso di Giovanni Dandolo saluti luciano2 punti
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Vi posto questa serie di falsi sempre più intriganti,almeno in foto,e chissa se con un pò d'usura e patina e senza essere dichiarati "copy" come fa questo venditore,in quanti nuovi numismatici l'acquisterebbero?! Anche un 30 Tari 1793 che mi piacerebbe visionare in mano http://www.ebay.it/itm/Munze-Coin-Italien-Sicilien-Palermo-Ferdinand-III-1759-1816-Oncia-30-Tari-1793-/151940827524?hash=item2360610984:g:HXcAAOSwa-dWjRLW http://www.ebay.it/itm/Munze-Coin-Italy-Italien-Vatikan-Pius-IX-1-Scudo-/151939933287?hash=item2360536467:g:a38AAOSwaA5WjA-c2 punti
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Monete senza anima e fredde..... da circolo polare artico e che non trasmettono quella sensazione estetica di stile e bellezza degli originali postati, quello che mi impressiona è la qualità scadente che difficilmente riuscirebbe ad ingannare anche collezionisti alle prime armi, mah...!!!! Non riesco a capire cosa possa averlo spinto a comprarli.2 punti
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Ci sono tante riflessioni su questo denaro imperiale di Bernabò estremamente interessante, intanto sull'uso della dicitura IMPERIALIS sulla moneta stessa a cui ho provato a dare una spiegazione, però potrebbero essercene altre, sull'epigrafia, interessanti le lettere la L in particolare e la S e poi i segni identificativi, del biscione si è detto, ma è interessante anche l'uso dei tre anelli a triangolo che ruotano a seconda dei casi, in alto, in basso, a volte diventano tre borchie, come è interessante sempre il segno della borchia stessa che entra in leggenda al dritto, tanti aspetti a partire dalla scritta in campo al rovescio che cambiano e da esaminare.... C'è un altro aspetto secondo me da valutare poi bene, con Bernabò i possedimenti della Signoria diventano vasti, ampi, anche da proteggere, la moneta esce necessariamente dalla città di Milano, è una moneta che gira più ambiti geografici, va oltre il MEDIOLANVM città e le conseguenze di tutto ciò le vedremo meglio n modo evidente quando la moneta diventerà moneta che toccherà il dominio di altre città come quelle venete....con un probabile anche decentramento delle coniazioni stesse...2 punti
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Se ti interessano le vecchie riviste di numismatica esiste un bel libro di Giuseppe Ruotolo, Riviste e periodici italiani di numismatica. Bari 2001. Inoltre nelle ultime 3 annate di Panorama Numismatico ho scritto una serie di articoli sulle antiche riviste italiane di numismatica.2 punti
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perchè il coniatore aveva la stelletta come simbolo... il coniatore è l'operaio che produceva concretamente la moneta. I due maestri siglano per garanzia sulla bontà delle monete2 punti
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Osservando i dettagli, soprattutto del rovescio, mi orienterei su Commodo, della tipologia che si vede nel link che inserisco http://www.acsearch.info/search.html?id=6733442 punti
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Ritorno al post n. 29 di Antonio, dove non è illustrato nessun denaro di BARNABO' E GALEAZZO II - CRIPPA 7 - R/42 punti
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Posto anche io un Cavallo ribattuto con monogramma...tondello sottile e peso scarso anche questo, mi pare che siamo ad 1,18g...2 punti
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......che con la data 1648 è stato rinvenuto un tornese che ha per simbolo del coniatore una stella e che fino ad ora era un simbolo NON censito per questa data. Adesso però, tempo e studi permettendo, visto che ti stai appassionando al periodo vicereale, inizia con il capire, leggere e studiare....chi erano questi coniatori e del perchè dovevano (obbligatoriamente) inserire questi simboli/lettere sulle monete. Caro Alex......la strada è lunga....mai sei ancora "ragazzo"......quindi con la passione, c'è la puoi fare. Ma questo solo nei momenti di svago dai tuoi studi quotidiani....mi raccomando.2 punti
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Occorre conoscere i vari esemplari che ci sono pervenuti per questa emissione di Populonia. La recente opera di Italo Vecchi - pur criticata in alcuni ambiti / offre un ottimo spunto come repertorio. Ma forse al caso nostro fa piu' comodo la recente vendita di Roma Numismatics che ha esitato lo scorso 28 settembre uno dei piu' cospicui nuclei di monete etrusche le cui vendite importanti non sono piu' di tre o quattro complessivamente nell'arco di un secolo. Im questa vendita erano presenti numerosi esemplari del XX assi di Populonia i cui pesi variabano dai 4.5 gr agli 8 e passa. Sappiamo ancora troppo poco su questa enigmatica monetazione per cui non sarei neanche sicuro che la denominazione convenzionale di XX assi data a questi esemplari sia in fin dei conti plausibile e corretta.2 punti
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Ciao a tutti... Eccomi di nuovo, dopo circa due anni (sabbatici) sono di nuovo qui a postare le foto dei miei nuovi due acquisti. E come dice il titolo con queste 2 monete ricomincio da zero la mia avventura collezionistica del Regno d'Italia. Come vi sembrano? come le giudicate?1 punto
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Innanzitutto ringrazio Giancarlo per aver condiviso con noi un'altra chicca numismatica :hi: . Per quanto riguarda quel rivoluzionario imperialis penso anch'io che possa essere un elemento dovuto all'allargamento dell'area monetaria milanese, giustamente Mario dici che poi arriveranno i denari con nomi di altre città (Verona e Padova) di cui è possibile ipotizzare una produzione decentrata rispetto alla zecca di Milano. E' in questo periodo che vediamo l'ascesa dello Stato Visconteo, il vero apogeo arriverà ben presto, con Gian Galeazzo... Stilisticamente i tre anelli e la borchia sono elementi caratteristici delle coniazioni di Bernabò, pensiamo ai vari grossi ed ai sesini! E chiudo ricordando che sempre con Bernabò abbiamo altre coniazioni per così dire poco convenzionali, mi vengono in mente i gettoni/tessere/grossi-sesini di cui si era parlato tempo fa...1 punto
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Li avevo già visti e alcuni sono veramente fatti bene. Potrebbe cascarci chiunque. Occhio in futuro. Attenzione1 punto
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Ciao, Completarla é possibile ma richiede tempo, denaro e pazienza. Per esempio l'anno 1917 é molto molto difficile da trovare, insieme ad esso molti altri (non considero le ristampe). Qualche anno fa su venduta una serie completa da Varesi. Uno o due anni fa da Kolbe (non ricordo fino a che annata). Ma si parlava da 5000 (varesi) a 9000 (kolve) euro come base d aste (dovrei verificare). Giusto @@giamba54 ?1 punto
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Buona Epifania ... non fartele sfuggire .... "staghe drio" :blum: Difficile dirlo, anche perché la coniazione di queste monetine, in questo periodo, era già molto approssimativa di suo (basta vedere quanto siano ovalizzati i conii, quasi "strascicati") e il disallineamento dei bracci della croce, soprattutto di quella presente nella faccia convessa, potrebbe essere una ulteriore prova. E' vero anche che la monetazione del Foscari (forse a causa del tribolato periodo di guerre continue, di mancanza di denaro, ecc. ecc.) è stata interessata da problematiche, quante nessuna - credo - prima di lei: tosature smodate, coniazione di tipi differenti per soddisfare le esigenze delle nuove città entrate nel dominio, contraffazioni ... Credo che @@gigetto13 dovrà fargli fare un giretto a Padova .... ;) saluti luciano1 punto
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Comunque una confraternita c'entra sicuramente. Io ci sono stato in una della mia città, per molti anni, e anche lì c'era un'amministrazione con a capo un priore.1 punto
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Ciao a tutti, ricordo che in un articolo a firma di @@francesco77 e Barbieri, il monogramma veniva letto come T R A1 punto
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Altro denaro a nome di Federico, questa volta piano...peccato solo per la conservazione del tondello, la battitura era particolarmente ben riuscita! 0,59 gr.1 punto
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Sarà che la corrente filosofica del "FDC rosso super Eccezziunale veramente che più FDC non si può che non l'ha sfiorata con lo sguardo nemmeno l'operaio della Regia Zecca" mi è estranea e non mi faccio tanti problemi su microsegnetti e macchioline... Saluti Simone1 punto
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Buongiorno Non vale nulla, troppo usurata TIBERIVS PS sarebbe educato chiedere per piacere e salutare, chi si prende il mal di pancia di rispondere. Grazie1 punto
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ricavato da un decagrammo di siracusa e da un medaglione di Cavino pertanto la pseudo- medaglia non ha nessun valore, la ghiera che racchiude la medaglia invece vale per il metallo di cui è composto1 punto
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ruota il rovescio di una 30ina di gradi verso sinistra, vedrai VOT XX, serve solo sapere la lettera sotto le X X..1 punto
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@@Danielucci bentornato!! piu' o meno capita a tutti di avere questi periodi "sabbatici" ma la passione non muore mai e torna sempre fuori anche piu' forte di prima :blum: ! Complimenti per le 2 monete belle davvero!1 punto
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Denaro di AZZONE per COMO VARESI MONETE REGIONALI ITALIANE / LOMBARDIA ZECCHE MINORI n.2781 punto
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Complimenti Alex per la pescata, hai fatto bene ;) @@Rex Neap hai un altro ragazzo da istruire :P1 punto
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Scusate se intervengo, non certo per parlare di falsi, non è il mio campo, ma credo possa esserci un errore nell'interpretare il ruolo avuto da questo Lauricella. Nel sito, a questa pagina http://ancientsiciliancoins.com/pages/about si legge: "Special thanks to Calogero Lauricella for setting up this incredible webpage and providing support whenever needed." che tradotto sarebbe: "Un grazie speciale a Calogero Lauricella per la creazione di questo sito incredibile e per aver fornito supporto ogni volta che è stato necessario." Più che a un aiuto nella schedatura, questa frase mi fa pensare a un tecnico che ha costruito il sito, ipotesi rafforzata dal fatto che, subito dopo, il collezionista ringrazia l'autore delle foto delle monete. E cercando il suo nome, è uscito questo profilo su Linkedin https://it.linkedin.com/in/calogerolauricella proprio un informatico, che potrà anche essere di origine siciliana, ma ha studiato e lavorato in Germania, il che spiegherebbe perché il collezionista tedesco lo conosca e si sia rivolto a lui. Naturalmente è solo un'ipotesi, ma mi sembrava giusto segnalarlo...vi lascio alle monete :) petronius :)1 punto
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Il cambiamento anticipato arriva con Bernabò Visconti, nell'emissione dove non compare anche il fratello Galeazzo. Per fortuna dell'amatore non si tratta di una moneta di difficile reperibilità, semmai è la conservazione che può far durare molto la ricerca... Titolo, peso e diametro rimangono all'incirca invariati. Al diritto troviamola canonica croce gigliata e la leggenda + DOMINVS BNBOS, come interpunzione tra titolo e nome una borchietta. Il vero cambiamento, radicale a dir poco, lo troviamo al rovescio ed in bella vista. Incorniciato sopra e sotto da una biscia tra due gruppi di tre anellini troviamo infatti non più il nome della città ma quello della moneta: IMPERIALIS. A colpo d'occhio cambia poco (immaginiamo poi per chi era abituato a tener in mano questi tondellini, il popolo era praticamente nella sua totalità analfabeta) ma si tratta di un grande cambiamento che incrina - o forse rompe del tutto? - l'immobilizzazione tipologica che caratterizzava questa moneta da mezzo secolo. Ricordo che si tratta dell'unica tipologia di denaro emesso da Bernabò, quindi quell'Imperialis è proprio voluto e cercato. Ma perchè? Avrebbe magari avuto più senso su un'equivalente di Galeazzo II, molto legato a Pavia...ma invece è proprio Bernabò che stravolge tutto... Di seguito un esemplare proposto nella prima asta di Felsinea:1 punto
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Il lato con il ritratto soprattutto ha l'aspetto di una fusione. Per me è una produzione Ottocentesca. Ne ho viste altre simili con l'asse di Agrippa vendute come copie rinascimentali/padovanini.1 punto
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buongiorno @@Massenzio l'immagine della tua monetina, non è il massimo per la visibilità, da quel che si intravede, potrebbe essere simile a queste che ti allego in scansione la prima scheda è stata presa delle monografie del Dott. Campana, noto studioso la seconda scheda è del mio archivio, anche la terza Kimissa 2.doc Kimissa 3.doc PS: le immagini delle mie schede non sono ben chiare; sono fatte con lo scanner pur non perfette servono per darti visioni diverse della stesso tipo di moneta cosa te ne pare, può essere lei? ciao Pietro1 punto
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Assolutamente d'accordo. Oltre alle monete proposte da @@le90, Adriano del 121 a.C. con legenda ANN DCCCLXXIIII NAT VRB P CIR CON, e Pacaziano del 248 con legenda ROMA AETER ANNO MIL ET PRIMO, io non ne conosco altre, se ce ne sono sarebbe istruttivo vederle. L'unica datazione corretta prendendo come riferimento i ludi saeculares, sembra essere quella del millenario, che cadeva nel 247. Per quanto riguarda le monete postate in precedenza, con un rapido calcolo si ottiene che dalla fondazione di Roma sono passati: giochi del 17 a.C. sotto Augusto: 736 anni giochi del 88-89 d.C. sotto Domiziano: 841 anni giochi del 204 d.C. sotto Caracalla: 957 anni Mi sembra che siamo ben lontani dai centenari... A parte i due rari casi citati rimangono solo le TRP ad aiutarci.1 punto
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dopo Pacheco, l'altro grande seicentesco spagnolo, Esteban Murillo (anni '60): è comunque una rappresentazione, come dicevi tu, che si diffonde popolarmente ben prima di essere sancita dalla Chiesa.1 punto
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C'è anche questa rarità nella prossima asta Felsinea da €. 600,00 .... e per fortuna che è bucata. :pleasantry: Grazie anche a te. A presto. :dirol: luciano1 punto
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Buon anno! Trovato un esemplare, che a me pare originale, nel sito della Baldwin's. La particolarità è che, oltre ad avere il punto sotto il gomito sinistro (come al nr. 3), ha sotto il gomito destro un quadrato formato da 4 punti (o forse rappresenta una croce obliqua). Se così fosse sarebbe un inedito, il nr. 21. saluti luciano1 punto
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Ok @@Ianva, grazie mille per la precisazione, però visto che si tratta di un argomento di pubblica utilità chiederei di lasciare i dati del legale indicati da Alessandro, anche perchè non sono dati personali ma di uno studio. Secondo me la cosa potrebbe aiutare tanti ignari acquirenti. Grazie mille. :good:1 punto
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1858 NOSTRA SIGNORA DEL ROCCIAMELONE ( Alta VAL DI SUSA ) La vetta del ROCCIAMELONE ( metri 3538 ) è molto frequentata da escursionisti e pellegrini, perchè vi si trova il Santuario più alto d'Europa dedicato alla Madonna e intitolato NOSTRA SIGNORA DEL ROCCIAMELONE. D/ Al centro immagine della Madonna - in giro CENTINAJO DI M. S. DI ROCCA MELLONE / SUSA 1858 Lamierino sbalzato in rame, mm.20x28 - VOLLOT. E nome dell'incisore o nome dell'azienda produttrice?.1 punto
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