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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/07/16 in tutte le aree

  1. tutta questa storia mi sembra strana, non credo al "fessacchiotto tedesco con i soldi da buttare" che pubblica questa "collezione" non so quale sia, ma voglio credere che ci sia un secondo fine nella pubblicazione di questa collezione
    3 punti
  2. E continuando con i DENARI di GIAN GALEAZZO VISCONTI ( con MEDIOLANI ) - CRIPPA 14/A rarità C D/ + D MEDIOLANI 3 C R/ + COMES VIRTUTUM - nel primo tipo Croce gigliata, ai lati nessun anello, mentre nel secondo tipo globetto in basso a sinistra della croce
    3 punti
  3. BUONGIORNO VORREI SEGNALARVI LA DATA DEL PROSSIMO CONVEGNO DI CATANIA GENNAIO 2016 VENERDI' 29 GENNAIO DALLE ORE 15.00 ALLE 19.00 SABATO 30 GENNAIO DALLE ORE 09.00 ALLE 19.00 MERCURE HOTELS (EX GRAND HOTEL EXCELSIOR) PIAZZA VERGA 39 CATANIA INFO: 3485798023 (SIG. LOMBARDO presidente dell'ASSOCIAZIONE FILATELICA NUMISMATICA ETNEA) OPPURE 3495822418 [email protected]
    2 punti
  4. "La New York Public Library mette a disposizione il suo archivio online Da ieri, 6 gennaio, la New York Public Library, la biblioteca più grande - e bella - della Grande Mela ha messo a disposizione più di 180 mila - 187 mila, per la precisione - documenti custoditi, che da oggi sono scaricabili in formato digitale. Ad alta risoluzione. E gratis. Nell'archivio c'è di tutto: mappe, litografie, posters, manoscritti, cartoline, fotografie, lettere, vecchi atlanti e manoscritti antichi, tutti disponibili ad alta risoluzione e accessibili a tutti, senza alcuna restrizione." http://www.booksblog.it/post/135252/new-york-public-library-mette-a-disposizione-il-suo-archivio-online Saluti Simone
    2 punti
  5. Ciao. "Veramente possedere falsi Repubblica è Reato?". No. Dal 7 dicembre 2011 la Corte ha precisato che la detenzione di monete e banconote false in Lire non è più reato. La sentenza è stata commentata male da chi ha scritto l'articolo che hai postato. Trovi il testo integrale della sentenza in allegato; leggi, in particolare, il punto 1.4 della motivazione (Considerazioni in diritto), che mi sembra il passaggio più comprensibile e che chiarisce cosa intende la Cassazione in proposito. Saluti. M. Cass.Pen.sez.Vn.39813-2014.pdf
    2 punti
  6. Purtroppo invece a parer mio pubblicare una collezione con falsi più o meno insidiosi (date per buone) non è istruttivo per niente, soprattutto verso chi è alle prime armi, e verso chi non è alle prime armi ma "ci piglia poco"..Skuby
    2 punti
  7. E' brutta come una scarpata ma è autentica.... Scusate se non ho risposto prima a chiunque mi abbia citato, ma mi avevano sospeso per la discussione con CAIO153.....evvabbè.... Oltretutto è, appunto, una ex Roma Numismatics https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2371&category=47065&lot=2011456
    2 punti
  8. mi accorgo che il barbaro a cavallo rivolge il capo barbuto e con trecce verso il soldato, non si vede il braccio supplice (reaching) in questo caso potrebbe essere la 187 A
    2 punti
  9. Un'altra nuova nazione, vado ad aggiornare la lista di ieri :) Singapore 50 Cent. - Rame/nickel
    2 punti
  10. Grazie LAFAYETTE che mi hai ricordato che ci sono anche i falsi d'epoca del denaro di GIAN GALEAZZO VISCONTI
    2 punti
  11. ciao @@Gallienus. la teoria pliniana-mommseniana ha ancora estimatori e non è ancora stata confutata. anzi il buon Theodor continua ad avere ragione sopra molti aspetti sottovalutati dal Crawford. in realtà la monetazione italica, da quello che sto leggendo ultimamente, dimostra più una tendenza alla teoria mommseniana che crawfordiana. poi non sottovaluterei la differenza fra le opinioni di Crawford, di Burnett e di Marchetti. Sono di pochi anni ma decisivi. e non è un caso che i tre non vadano affatto d'accordo e si punzecchino spesso fra loro. Crawford ha fatto un ottimo lavoro, ma basarsi sulla sua teoria, oggi, è un azzardo scientifico. è come basarsi in epigrafia esclusivamente sul C.I.L.. bisogna fare sempre molta attenzione e soprattutto seguire i progressi scientifici e non sedersi su teorie sedimentate per mancanza di coraggio a vedere oltre. e io credo che con Crawford sia avvenuto proprio questo. quello che è accaduto con Pais in ambito storico. cioè "ci sono le loro opere è inutile dedicarsi a quella disciplina". saluti Maria.
    2 punti
  12. Buongiorno a tutti! Ho caricato il file nella Biblioteca, alla sezione relativa agli articoli. Ciao Stefano
    2 punti
  13. Il Crippa riporta che il denaro di Gian Galeazzo Visconti fu imitato anche in Svizzera, a Losanna. In particolare, si tratta del rarissimo Demi-Fort in mistura coniato per il vescovo Guillaume de Monthonay (1394-1406), HMZ 1-494. D/ + SEDES LAUSANN; grande G gotica sormontata da omega greca (simile al fiocco visconteo) R/ + CIVITAS LOSINI; croce fiorata (coinarchives) Ho trovato questa discussione iniziata 3 anni fa dall'amico @@teofrasto che riguarda proprio questa imitazione. Inoltre vengono presentate interessanti similitudini con altri denari bresciani. A voi la lettura: http://www.lamoneta.it/topic/108317-losanna-demi-fort-di-guillaume-de-monthonay/
    2 punti
  14. Quindi moneta top in fdc rosso, senza macchioline e segnetti vari come cercata da @@david7 massimo 10 euro... . Quindi le monetine non perfette ma diciamo sul qFDC quanto? 5 euro? E SPL? 2 Euro? Io sono d'accordissimo con queste quotazioni. Sia chiaro. Ma allora perchè continuano a vedersi e ad essere accettati prezzi da 20, 25 addirittura 35 euro per sta roba che è stracomunissima e se ricordo bene tempo fa un commerciante li vendeva come proveniente da sacchetto (500 pezzi) con relativa foto? Addirittura le quotazioni Montenegro riportano 50 Euro per il FDC ECZ. Vengo al punto. Il discorso che mi fai tu @@david7 (ma non sei il solo, ti prendo come rappresentante della categoria "QUALITA' AD OGNI COSTO" e non ce l'ho assolutamente con te, il mio tono è amichevole sia chiaro :) ) del tipo "Ma ogni cosa ha il suo prezzo anche per le monete comuni." secondo me alla lunga è fuorviante e controproducente per noi collezionisti perché porta ad accettare in questo caso un prezzo pompato di 20€ che in termini assoluti sti cavoli (cambia poco tra 10€ e 20€) ma in termini relativi è ben il 100% di quello che molti riteniamo un prezzo più equo secondo la nostra esperienza. E per altre tipologie quanto pagheremmo? 200€ invece che 100€? 2000€ invece che 1000€? E in nome di cosa? Di questo recente e fantomatico Graal del FDC ASSOLUTISSIMO? Se ci diamo tutti una calmata con sta ricerca del pelo nell'uovo ne abbiamo solo da guadagnare primo perchè ci permetterebbe di collezionare meglio (a 30 Euro a spiga comune quanto costa completare solo questa serie? A sto punto uno potrebbe pure scoraggiarsi e accontentarsi di fare "solo" una tipologica del Regno e via perdendosi il gusto dell'annata, delle piccole differenze, della Storia ed ecco il perchè della mia domanda a Danielucci: data o tipologica) Secondo: il margine di errore sarebbe più largo per tutti noi (nessuno è esente da errori di valutazione) ma soprattutto per i neofiti: mi dicono che è un FDC me lo fanno pagare a carissimo prezzo per tale e poi scopro che è si e no uno SPL. Un conto è una forbice di prezzo del 50% o 100% un conto è una forbice del 200% - 300% - 400% etc... Delusione a palate, fine del hobby, fine del ricambio generazionale, brutta nomea per la serie massa di lupi speculatori e facciamo la fine dei filatelici... La mia è solo utopia chiaramente visto l'andazzo che ha prezzo il mercato però spero che questo sasso nello stagno magari smuova qualche riflessione. Saluti Simone
    2 punti
  15. In questa foto la differenza di spessore tra i due esemplari di Enrico VI. Aggiungo infine il peso dei 4 esemplari inseriti: Frazione di Dirhem Guglielmo II: 0.43 Quarto di tercenario Tancredi: 0.77 Quarto di tercenario Enrico VI mistura: 0.41 Quarto di tercenario Enrico VI rame: 1.12
    2 punti
  16. Verona Gian Galeazzo Visconti, 1395-1402 Sesino o Mezzo Soldo D/ + • GALEAZ • COMES • VIRTVTVM• R/ + D MEDIOLANI • VERONE • 3C • / G Z PERINI Q. n°39 Verona Gian Galeazzo Visconti 1387-1402 Soldo. D/COMES VIRTVTVM D MLI V O N E 3 C Croce fiorata. R/ S 3ENO DE VERONA Mezza figura del Santo mitrato e nimbato. CNI 7; Perini 38; Biaggi 2984. Verona Gian Galeazzo Visconti (1378­-1402) Denaro per Verona Dritto: + • D • MLI • VERONE • 3 C • Rovescio: + • COMES • VIRTVTVM • Crippa 16
    2 punti
  17. Ecco come si esprimono Gianazza e Toffanin nel loro BdN 24 in merito al denaro con il titolo di dominus Verone: "Sebbene questo nominale sia proposto unanimemente in letteratura come coniato dalla zecca di Milano, il suo inquadramento richiede alcune puntualizzazioni. Nonostante l’esplicita indicazione del titolo di dominus Verone nella leggenda, la sua emissione da parte della zecca di Milano non è mai stata messa in discussione. Al momento, non ci sono elementi per rivedere questa posizione. Tuttavia, non si può escludere che per alcuni di essi, di stile leggermente diverso da quello generalmente riscontrabile sugli altri denari di Gian Galeazzo Visconti per Milano, debba essere ipotizzata una provenienza dalla zecca di Verona."
    2 punti
  18. Diciamo la verità una volta per tutte.....chi colleziona da tanti anni, chi partecipa al forum sà benissimo che le Rarità sono tali in base alle conservazioni......lo stiamo ripentendo da anni e ne sono straconvinto anche io....è ovvio ciò.... i cataloghi fanno un altro lavoro, per tanti motivi inglobano l'anno in generale per definire la reperibilità sul mercato di tal moneta... Però, e quì finisco.....quando vendiamo i nostri doppioni..e lo facciamo tutti......casualmente usiamo l'indicazione dei cataloghi......è così o non è così????? ;) Saluti
    2 punti
  19. In questo post aggiungo informazioni sul diametro complessivo della moneta e su quello interno al variare degli anni. Anche questo grafico si limita agli anni di Enrico VI e Federico II in cui ho più statistica. Sugli svevi successivi ho poche monete e considero poco rilevanti statisticamente le informazioni che si potrebbero desumere. Al contrario su Enrico VI e Federico II, sebbene il numero di monete per tipologia sia in molti casi insufficiente, permette comunque di trarre qualche considerazione. Ho diviso le varie emissioni in 4 gruppi principali: 1)Tipologie emesse sotto Enrico VI; 2) Tipologie emesse nel periodo della minorità di Federico e periodo in cui fu assente dalla sicilia (1198-1220); 3) Tipologie emesse dopo il ritorno di Federico in Sicilia e l'inizio del riordino dello stato; 4) Tipologie emesse dopo la riforma della monetazione con l'introduzione dell'augustale;
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  20. In realtà non ci sono emissioni specifiche con datazioni assolute per Antonino Pio a riguardo del 900esimo anniversario della fondazione di Roma che dovrebbe essere caduto nel 147 d.C. ossia durante il suo tredicesimo tribunato (TR P XII sulle monete). L'unica moneta se vogliamo celebrativa durante questo periodo parrebbe essere l'asse con MVNIFICENTIA AVG e l'elefante che parrebbe riferirsi all'impiego di elefanti durante le fastose celebrazioni del 900esimo. In realtà pero' negli anni subito precedenti e riferibili al suo terzo consolato (140-144)c'è stata l'emissione di una serie di monete celebrative della storia di Roma che dovevano celebrare la grandezza di Roma e probabilmente preparare gli animi alle celebrazioni del 147. Fanno parte di questa serie il rovescio con la Lupa e i gemelli (come giustamente già ricordato da @@Legio II Italica), Romolo Augusto, Enea con il padre Anchise e Ascanio, Marte con Rea Silvia, Roma Aeterna, la scrofa bianca e i trenta porcellini del sogno di Ascanio. Riporto alcuni di questi interessanti rovesci. Romolo augusto: Enea con in spalla il padre Anchise dando la mano al figlio Ascanio: Marte con Rea Silvia e il mito del concepimento dei gemelli Romolo e Remo: Roma Aeterna: La scrofa bianca del sogno di Ascanio e il mito di fondazione della città di Albalonga: E anche l'asse di Antonino con l'elefante e il probabile riferimento alla munificenza espressa dall'imperatore durante le celebrazioni del 147 per il 900esimo anniversario di Roma:
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  21. Per la verità, in "argentum, signatum" Coarelli concorda con la datazione intermedia del denario. Si limita a indicare il 215 come data più probabile del 213 o 212. Ho fatto qui un piccolo sunto: http://www.lamoneta.it/topic/123848-argentum-signatum/?p=1420119. La datazione "alta" che lui propone (269) è per il quadrigato, non il denario.
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  22. Entrambe le inserzioni linkate sono di venditori siti in UK, mentre i 14/17 Euro sono le spese di spedizione verso l'Italia. Basta inserire nell'apposito specchietto ebay dedicato alle spese di spedizione la destinazione UK per rendersi conto che per UK le spese sono di 1 o 2 sterline. E siccome cliccando sul dettaglio degli acquirenti appaiono solo offerte verso un ebay in lingua inglese, appare altrettanto evidente che questa moneta è stata pagato solo 2+1 sterline e non i 17 Euro citati.
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  23. @@bizerba62. Esattamente! Può sembrare complicato ma non è così. Ti riporto parte di una lettera (inedita) che il direttore della Zecca di Bologna (Salvigni) scriveva al suo superiore Isimbardi, direttore della Zecca di Milano, in data 16 gennaio 1811, durante il Regno d'Italia: "(...) Dietro poi le avvertenze fattemi colla pregiata sua 10 corr. N. 81 io mi sono portato all’officina in cui si stavano coniando i pezzi da una lira, ne ho esaminato un centinajo circa e li ho trovati perfettamente centrati ed impressi; non ho però lasciato di nuovamente raccomandare agli stampatori tutta la possibile diligenza ed esattezza. In questo incontro è pur sembrato che le quante volte cadeva sulla parte limata del tondino l’effigie, questa non riuscisse perfetta, e che l’impressione venga meglio ove si abbia l’avvertenza di far cadere sulla parte limata lo stemma, ed ho perciò ordinato che previamente vengano i tondini disposti in modo che ciò appunto succeda. Avendo parimente osservato che l’impressione di alcuni pezzi era difettosa per non essere i tondini limati a dovere ed in piano, io ho seriamente ammonito il capo limatore perché sorvegli scrupolosamente gli operai da lui dipendenti onde i tondini vengano lodevolmente limati.” Come vedi in quel tempo c'era una attenzione maniacale al posizionamento del tondino nella pressa. ;)
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  24. Che tristezza! Ancora una volta, a causa di cavilli burocratici, incompetenza e disinteresse delle autorità preposte, un capolavoro del nostro patrimonio culturale depredato resta a chi ne è entrato indebitamente in possesso. http://www.quotidiano.net/bronzo-lisippo-1.1603886
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  25. cercando in acsearch.info ho trovato questa, che penso essere la stessa moneta, passata su un'asta spagnola in febbraio 2015... Óbolo. 275-250 a.C. APULIA. ARPI. Anv.: Toro embistiendo a izquierda, debajo leyenda. Rev.: Caballo a galope a izquierda, debajo leyenda. 5,60 grs. AE. MUY RARA. HN Italy-No cat.; SNG.ANS-610. MBC.
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  26. @Theodor Mommsen Grazie mille
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  27. La seconda è un denaro per GianGaleazzo Visconti coniato per i domini di Padova http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VIG/1 ciao Mario
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  28. Scusate se interrompo i sogni dei collezionisti come me. Ma date retta a me:prima "vedere moneta" poi se ne parla. Ricordo che il mitico ed unico Jordi Cinca annuncio' sia la proof serie 2014 che la Cc 2014 il 21 dicembre 2014. L'annuncio' lui in persona,cioe' un rappresentante del Goveno di Andorra non pinco pallino. A me sembra che siano passati 13 mesi e di monete neanche l'ombra(parlo delle serie Proof e del 2 euro cc). Indi per cui fate voi....
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  29. Imitato anche dalla zecca di Crema tra l'altro.... Tornando a chi coniò queste monete personalmente trovo molto plausibile quanto detto nel BDN, però se passiamo al recente libro di Helmut Rizzolli e Federico Pigozzo " L'area monetaria veronese, Verona e il Tirolo " ci si spinge oltre.... Veniamo alla storia ....Gian Galeazzo nel 1387 occupa Verona e Vicenza, nell'anno successivo occupa Padova e i domini di Francesco Carrara. E qui siamo alla storia e agli anni decisivi per le nostre monete, cosa dice il libro ? Nel novembre 1388 c'è un contratto d'appalto per la coniazione di monete a Verona, non vengono citate le monete, ma a Verona si coniò e gli autori ritengono ,anche per l'analisi di ripostigli, che ci fossero anche i sesini e i denari che furono coniati proprio in quegli anni. Non altrettanto per Padova dove non ci sono riscontri di una zecca e quindi si presuppone una loro coniazione in Verona. Questo avvenne probabilmente proprio nel periodo 1388 al 1390 quando poi Verona si ribellò al dominio visconteo e probabilmente la zecca venne chiusa in quel periodo. Un lavoratore che coniava a Verona si trasferì nel 1392 a Venezia e anche questo può essere un indizio che a Verona probabilmente non si coniava più in quell'anno.
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  30. l'importante è che te ne rendi conto che non importa come è stata trovata, se è riveniente dal sottosuolo va comunque segnalata all'autorità competente. ( informa "il proprietario")
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  31. Ah...allora ci sono gli appassionati di queste monete.... :blum:, bene, molto bene... Sul BDN 24 però Gianazza e Toffanin mostrano perplessità pur mantenendo una linea di classificazione tradizionale, e forse è giusto che sia così, infatti . "Al contempo questa attribuzione ( a Milano ) suscita alcune perplessità nel momento in cui si considera come esistano altre tipologie di sesini e denari, coniate in un arco temporale molto ristretto. Ancora più singolare appare il fatto che la zecca di Milano possa aver coniato nello stesso istante due tipologie di uno stesso nominale che, per quanto simili tra loro sul piano iconografico, mostrano una differenziazione nelle leggende tale da indicare in un caso la sola signoria milanese, nell'altro quella della specifica città veneta. Ancora più singolare appare il fatto che, in base alle attribuzioni oggi accettate, sotto Gian Galeazzo la zecca di Verona abbia coniato solo grossi e soldi, e non nominali inferiori per l'appunto sesini e denari, pure di larghissimo impiego nelle transazioni finanziarie. " In conclusione pur lasciando spazi alla doppia possibilità la conclusione dei due autori è che ci sia stata la possibilità di coniazioni di alcuni di questi nominali ad opera delle zecche venete.... Indubbiamente l'argomento merita più di una riflessione sia vostra che di altri autori....che magari vedremo....
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  32. Ecco una coppietta di denari di Gian Galeazzo, originale + falso d'epoca, entrambi del tipo D MEDIOLANI 3C (Cr. 14/a): Mistura g. 0,52: Falso in rame argentato g. 0,59:
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  33. Approfitto di questo post per rispondere a @@joeenjoy. Spero di non stare inserendo troppa carne sul fuoco. joeenjoy Aveva inserito al post 359 la foto di un quarto di tercenario anomalo di Enrico VI, di peso sopra la norma e apparentemente non in argento. Io ho parlato di variante per cui con questo post cercherò di dare qualche base alla mia affermazione. Nella foto di sotto ho fotografato una frazione di Dirhem di Guglielmo II, un quarto di tercenario di Tancredi, e poi 2 quarti di tercenario per Enrico VI, uno di peso normale in mistura d'argento, ed uno di peso anomalo apparentemente in rame. LA prima considerazione da fare è che paiono tutti lo stesso nominale (o comunque monete di valore equivalente, forse la frazione di Dirhem di Guglielmo divenne il quarto di tercenario dopo la sua riforma, ma questa è un'altra storia). Appare evidente inoltre il graduale peggioramento dell'argento contenuto nelle monete. Concentrandosi sugli esemplari di Enrico VI sembra evidente come la prima sia in lega d'argento mentre nella seconda l'argento si può solo immaginare. La differenza di peso tra i due esemplari è principalmente dovuta al differente spessore.
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  34. @@david7 @@uzifox @@gallo83 Giusto per info le ho pagate rispettivamente 12€ per il 10 Cent. Impero e 13€ per il 5 Cent. Spiga...
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  35. Numismatik Lanz München, Auction 138, Lot 829 RöMISCHE MüNZEN KAISERREICH PHILIPPUS I. ARABS (244 - 249) Saitta in Lydien No.: 829 Schätzpreis-Estimate: EUR 200 d=21 mm Bronze M WTAK SîBHPA Cî. Drapierte Portraitbüste der Otacilia Severa nach rechts. Perlkreis; Rs: CAITTHN-WN. Flußgott Hermos lagernd nach rechts, hinter ihm Schilfrohr und ne ... Price: * (login required)
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  36. So che sono online, ma non c'è paragone col possederle davvero.
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  37. Profauso, da cosa lo deduci?solo per conoscenza, non è una critica :)
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  38. Vi posto questa serie di falsi sempre più intriganti,almeno in foto,e chissa se con un pò d'usura e patina e senza essere dichiarati "copy" come fa questo venditore,in quanti nuovi numismatici l'acquisterebbero?! Anche un 30 Tari 1793 che mi piacerebbe visionare in mano http://www.ebay.it/itm/Munze-Coin-Italien-Sicilien-Palermo-Ferdinand-III-1759-1816-Oncia-30-Tari-1793-/151940827524?hash=item2360610984:g:HXcAAOSwa-dWjRLW http://www.ebay.it/itm/Munze-Coin-Italy-Italien-Vatikan-Pius-IX-1-Scudo-/151939933287?hash=item2360536467:g:a38AAOSwaA5WjA-c
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  39. D'accordo con Palpi, medaglia/premio scolastico utilizzabile da qualunque scuola o collegio, con lo spazio al verso per incidervi il nome della Scuola e quello del premiato. Quanto alla sua datazione, potrebbe essere stata utilizzata fino agli anni '50, anche se lo stile è precedente.
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  40. Ritorno al post n. 29 di Antonio, dove non è illustrato nessun denaro di BARNABO' E GALEAZZO II - CRIPPA 7 - R/4
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  41. Britannico sarebbe diventato un legittimo Imperatore romano , nel suo caso particolare mancato alla storia a causa della facile liberta’ con la quale gli antichi Romani in generale potevano ripudiare la legittima moglie e risposarsi piu’ volte , questo sistema poteva comportare l’ adozione di eventuali figli avuti dalla nuova moglie in seguito a precedenti matrimoni , fu questo il caso indotto e per lui deleterio , di Britannico , figlio naturale di Claudio . Il nome completo iniziale di Britannico era Tiberio Claudio Cesare Germanico , nacque e mori’ a Roma il 12 Febbraio del 41 e fu ucciso per avvelenamento , a causa di intrighi di potere , l’11 febbraio del 55 , ad appena 14 anni ; era figlio naturale di Claudio e della sua terza moglie Valeria Messalina ; fu l’ unico figlio maschio sopravvissuto al padre in quanto il fratellastro Claudio Druso , figlio di altra madre l’ Etrusca Urgulanilla , era gia’ morto anch’ esso in giovane eta’ , ebbe inoltre due sorellastre da madri diverse e una sorella diretta , Claudia Ottavia , figlia anch’ essa di Messalina ; in piu’ come fratellastro ebbe l’ adottato Nerone , per conto del padre Claudio quando infine si risposo’ con la quarta ed ultima moglie Agrippina minore , ex moglie di Domizio Enobarbo . Inizialmente il quarto nome o cognome di Tiberio Claudio Cesare era quello di Germanico , nome di suo nonno , datogli in onore del padre di Claudio , Druso maggiore per le sue vittoriose campagne in Germania dal 12 al 9 a.C. , fu il primo Romano a raggiungere il fiume Elba che secondo i piani di Augusto doveva segnare i confini germanici dell’ Impero , ma con Teutoburgo la situazione cambio’ ; sembra che per commemorare la nascita dell' erede , Claudio facesse coniare dei sesterzi che sul rovescio recavano la legenda "Spes Augusta" con riferimento forse alla “speranza della famiglia imperiale”. Circa due anni dopo la nascita del bambino nel 43/44 , a seguito della conquista della Britannia , il Senato conferi’ a Claudio il titolo onorifico di "Britannico" ; l' Imperatore rifiutò di adottarlo lui stesso ma lo concesse al figlioletto , che da allora in avanti diventerà noto alla storia con questo solo appellativo . Claudio fu molto legato al nuovo figlio e fin da bambino lo portava sempre con se durante gli incontri ufficiali e lo acclamava insieme alla folla allo scopo di presentarlo gia’ come futuro erede all’ Impero . In seguito a scandalose relazioni amorose di Messalina , Claudio divorzio’ da lei e si risposò con Agrippina minore adottandone il figlio di primo letto , Lucio Domizio Enobarbo , avuto da Agrippina dall‘ ex marito Gneo Domizio Enobarbo , che in seguito divenne Imperatore con il nome di Nerone ; di questa adozione Claudio poco prima di morire si penti’ amaramente presagendone forse l’ esito infausto per il figlio naturale Britannico , il quale nel frattempo ricordava sempre a suo padre che Nerone non era suo figlio ne’ tanto meno suo fratello , infatti Britannico era solito chiamare semplicemente Nerone con il suo cognomen Ahenobarbus (barbarossa) . Una delle tante notizie riportate anche da Tacito narra che quando Agrippina divenne Imperatrice tolse gli schiavi al servizio di Britannico , presagio su cio’ che sarebbe seguito nel prossimo futuro sulla sorte di Britannico . Britannico nel frattempo indossò la Toga Virile ancora prima di raggiungere l' età adulta consentita dalla legge , per volere del padre , il quale , nel corso della cerimonia pubblica annunciò: « Perché il popolo romano abbia finalmente un vero Cesare » , una protezione ufficiale per il figlio minorenne . Durante l' infanzia fu educato insieme al futuro Imperatore Tito , diventando molto amico di Tito Flavio Vespasiano che all’ epoca era figlio di un generale di Claudio e che in seguito , diventato Imperatore , lo ricordo’ onorandolo con due statue . Alla morte di Claudio , forse avvelenato dalla stessa moglie Agrippina , l' Imperatrice nascose la notizia della morte di Claudio ai suoi figli naturali , Britannico e le tre sorelle superstiti , trattenendoli forzatamente per vari giorni nelle stanze del Palazzo imperiale . Nel frattempo Nerone grazie all' assenza pubblica di Britannico , venne acclamato Imperatore . Poco prima di compiere quattordici anni , forse pochi giorni prima , Britannico denunciò in pubblico l' illegittimità della successione di Nerone reclamandola per sé stesso e per questo Nerone , pare all' oscuro della madre Agrippina , lo fece avvelenare durante un banchetto e la sua morte fu mascherata come un attacco naturale di epilessia . Svetonio , in brevi passi delle vite di Claudio , Nerone e Tito , cita brevemente Britannico e a proposito di Claudio fa l’ elenco dei vari figli avuti da diverse mogli , poi racconta che Nerone dopo l’ adozione di Claudio tramite il matrimonio di Claudio con sua madre Agrippina , era geloso di Britannico , in quanto in cuor suo aspirava illegittimamente all’ Impero ed anche perche’ la voce di Britannico nelle declamazioni poetiche pubbliche era piu’ suadente della sua ; per questi motivi incarico’ una certa Locusta , una specie di fattucchiera , di avvelenare Britannico , dopo qualche tentativo di avvelenamento non riuscito a causa del blando veleno che procuro’ solo una diarrea , Nerone minaccio’ Locusta di trovare un rapido veleno e dopo averlo testato su un maiale fulminandolo all’ istante , lo fece bere durante un banchetto a Britannico , che mori’ subito , gia’ indebolito dall’ indisposizione intestinale . Anche Cassio Dione nei suoi scritti relativi all’ Impero di Claudio ricorda Britannico e racconta che alcune macchie sul corpo di Britannico rivelavano l’ avvelenamento , ma che queste furono coperte subito con del gesso , tuttavia durante il funerale piovve e le macchie ricomparvero , ma ormai i giochi di potere erano conclusi . Tito che si trovava con lui al banchetto in quanto amico intimo di studi di Britannico , rimase anche lui offeso dal veleno e fu per molti giorni ammalato rischiando di morire ; piu’ tardi Tito , diventato Imperatore , ricordando questi fatti fece erigere una statua d’ oro nel Palazzo imperiale a memoria di Britannico e un’ altra equestre in Avorio , che ricopri’ entrambe di onori pubblici . Britannico fu sepolto nel Mausoleo di Augusto in Campo Marzio . Sotto il Cenotafio , monumento funebre senza spoglie in quanto il corpo fu portato a Roma , cremato e sepolto nel Mausoleo di Augusto , dedicato a Druso , nonno di Britannico , dai suoi legionari a Magonza e gli unici due Sesterzi battuti nella zecca di Roma conosciuti dal Cohen , credo che nessun altro nominale e’ giunto fino noi di questa zecca a nome di Britannico , sono due esemplari con la testa di Britannico girata a destra o a sinistra , con al rovescio Marte armato andante con due grandi SC di contorno , conservati uno al Museo delle monete a Parigi l’ altro a Vienna , quotati alla sua epoca 2500 franchi oro che varrebbero al cambio di oggi alcune decine di migliaia di euro . L’ esemplare con la testa di Britannico girata a sinistra , presenta al rovescio un Marte che con quella barba ed aspetto pare piu’ un Lanzichenecco tedesco piuttosto che un Marte romano . Buona Befana a tutti
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  42. Auguri Enrico!!!!!!
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  43. Francamente mi viene un po' da ridere.Noi si commemora Plauto e loro un uomo d'affari.. Sarebbe come se noi si commemorasse i baci perugina o meglio chi l'ha inventati. O Nutella. Per l'amor di Dio niente di male sarebbe visto il successo che han riscosso nel mondo. Pero' un po' mi fa venire dal ridere e mi fa pensare che proprio la moneta o meglio le monete da 2 Euro VAN CONIATE E BASTA ,non importa se non ho un tubo da commemorare,l'importante e'coniare. Leggasi pure San Marino che,non avendo un cavolo da commemorare,sono anni che "ruba" i soggetti di altri paesi(Muro di Berlino ad esempio)ai vari stati. Insomma,parola d'ordine : CONIA E STOP. Del resto...chissenefrega;(
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  44. Per me me MB ci sta.
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  45. MEDAGLIE PAPALI IN ASTA DICEMBRE 2015 Anche nel mese di dicembre le aste numismatiche sono state numerose, anche se con una attenuazione rispetto al ritmo dei mesi precedenti. Per le medaglie papali la proposta è stata limitata. ASTA ARTEMIDE - Mi è sembrata l'asta più interessante del mese per il settore. Sono stati posti in vendita circa 20 esemplari e in buona parte si è trattato di medaglie non ricorrenti.Le aggiudicazioni hanno raggiunto il 70% e meritano segnalazione: Marcello II - Gesù nell'orto degli olivi - bronzo fuso - € 320+diritti; Alessandro VIII - I Magi - Bronzo - € 260+diritti; Pio VII - Annuale anno XXI - Argento - q. FDC - € 420+diritti; Pio IX - Accademia Romana di Archeologia - bronzo - € 650+diritti; Leone XIII - anno XVIII - argento - q.FDC - € 150+diritti. ASTA DEL TITANO Questa vecchia casa di Aste, che ha rinnuovato la sua attività con sede in Malta come ricordato nel forum, ha proposto circa 90 medaglie papali. Le aggiudicazioni sono intorno al 40%. Mi sembra che in gran parte ritornino esemplari invenduti. Vi è stata una buona vendita per medaglie di Sede vacante, anche se con prezzi leggermente cedenti. Segnalo: Annuale Sede vacante 1758 - Argento - SPL - € 470+diritti; Sede vacante 1758 - Vice Camerlengo Caprara - Bronzo - SPL - € 300+diritti; Sede vacante 1758 - Tesoriere Perelli - Bronzo - BB - € 250+diritti; Sede vacante 1903 - Camerlengo Della Volpe AE - € 320+diritti. Parziale il venduto per medaglie relative alla cerimonia della lavanda, con esemplari dai pontefici seicenteschi a Pio IX; in particolare vi è stato poco poco interesse per le coniazioni ottocentesche (mi pare che la vendita abbia riguardato esemplari invenduti nella precedente asta). Parziale anche la vendita di medaglie annuali da Benedetto XV a Giovanni XXIII in argento; prezzi medi di € 90 + diritti per esemplari di Benedetto XV e Pio XI. La medaglia di Pio XII - anno IV in argento è stata aggiudicata per € 120+diritti. Richieste le medaglie annuali di Papa Benedetto XVI in argento con quotazioni € 50/80+diritti. Vendute le medaglie in oro (molte relative al Pontificato di Paolo VI) a prezzi - comprendendo anche i diritti - di poco superiori al valore del metallo BOLAFFI ha raggruppato in lotti le serie di medaglie annuali dei pontefici da Benedetto XV a Giovanni XXIII con mix argento-bronzo. Tutto il materiale è stato venduto. Penso che i collezionisti abbiano potuto fare buoni acquisti, anche se per una valutazione precisa necessiterebbe stabilire con attenzione la conservazione. RAUCH aveva due medaglie papali e le ha vendute. Cito l' annuale Pio X - anno III - Argento - q. SPL. aggiudicata per € 110+diritti: WAG ha venduto in buona percentuale i pochissimi lotti relativi al settore; merita citazione la medaglia tedesca di Papa Clemente XIV per la Cacciata dei Gesuiti in argento -q.FDC, contesa fino a € 600+diritti. TEUTOBERGER aveva solo una bella medaglia in bronzo di Papa Pio XI - Cattolici Lituania, che ha raddoppiato il prezzo base, con aggiudicazione per € 140+diritti. Invenduti i 20 lotti della Gallerie des Monnaies e i quattro lotti di Aureo Calico; ma devo dire che i prezzi base erano improbabili. Cito per La Gallerie una annuale di Benedetto XV in argento con partenza da € 375; Aureo Calico proponeva quattro medaglie di restituzione del Palladino in bronzo con base € 300/400. Concludo con un sincero augurio per un felice 2016 a tutti i numismatici del forum e con un augurio particolare agli amici medaglisti.
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  46. Sinceramente non capisco l' effettiva utilita' di questi Post di denuncia piu' e piu' volte trattati e discussi in questa sezione e sempre con le stesse considerazioni finali dei fatti , dai quali Post mi astengo in genere dall' intervenire ; pero' vorrei una volta farlo anche a costo di scandalizzare qualcuno o tutti . Mi spiego meglio rivolgendo qualche domanda : ma credete veramente che l' Italia sia la legittima proprietaria di queste antiche opere d' arte greche od egiziane che siano ? o siano piuttosto frutto , a suo tempo , di razzie dei paesi conquistati come la storia e i fatti raccontano ? non pensate che anche questi popoli potrebbero avere il diritto di richiederci indietro tali opere come noi oggi le rivolgiamo in questo caso all' estero ? a tal proposito ricordate il fatto dell' Obelisco di Axum a Roma , richiesto indietro e concesso all' Etiopia ? Conclusione : essendo opere immortali appartengono di conseguenza all' Umanita' intera , ma se si volesse puntualizzare sul legittimo ed unico proprietario , allora questo dovrebbe essere ricercato nel costruttore , nel senso di nazionalita' ; di conseguenza non e' tanto importante chi le esponga , ma chi lo faccia nel migliore dei modi e a benificio di tutti ; abbiamo voluto la globalizzazione , ed anche questo ne e' un aspetto . Per quanto riguarda usi e costumi dei vari Musei nazionali od esteri , ognuno a casa sua si regola nel modo che crede migliore , non per questo deve essere osannato o criticato .
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  47. Se parroco e trafugatori son stati assolti in pieno, con che faccia andiamo a chiedere la restituzione al museo? Oltretutto, c'è anche da dire una cosa: una volta rientrato in Italia, che fine farebbe? Perché se è destinato a finire nel magazzino del museo di Fano (hai presente le peripezie della Venere di Morgantina?), forse è meglio se se ne resta al Getty dove almeno è fruibile. Poi, siamo seri, è solo un bronzo di Lisippo... fosse stato un antoniniano di Claudio Gotico la Finanza sarebbe corsa a riprenderselo.
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  48. Nel corso dell’ Impero di Marco Aurelio inizio’ un lungo periodo di guerre contro le popolazioni germaniche , in particolare Quadi e Marcomanni e dell’ est europeo , Iazigi , Sarmati e Roxolani , le cui avvisaglie si manifestarono gia’ dalla fine del regno di Antonino Pio , tanto che gli storici sono quasi tutti concordi nel fare iniziare la parabola discendente dell’ Impero romano proprio da queste guerre non militarmente concluse da Marco Aurelio a causa della rivolta in Oriente di Avidio Cassio e poi abbandonate da Commodo nonostante le pressioni a concluderle dei suoi consiglieri militari ; l’ Impero di Roma ebbe in questo periodo l’ ultima possibilita’ concreta di allargare definitivamente i suoi confini germanici e dell’ est europeo con la creazione delle nuove Provincie di Marcomannia e Sarmatia come era nei propositi di Marco Aurelio , le cui conseguenze sarebbero state imprevedibili per la pacificazione e per la durata futura dell’ Impero romano occidentale . Furono guerre lunghe , difficili ed aspre , animate dall’ odio razziale reciproco nelle quali le parole Pax e Pietas furono bandite , ne fanno fede le impressioni negative che queste guerre generarono nei contemporanei , testimoniate dai testi antichi e dalle rappresentazioni scultoree del periodo tramandate nella loro crudezza ; Marco Aurelio , come riporta la Storia Augusta , fu anche costretto a vendere all’asta molti tesori di proprieta’ imperiale per procurasi denaro disponibile per sopperire alle grandi spese militari della lunga guerra , aggravata anche dalla peste che colpi lungamente principalmente l’ Italia e l’ Impero in generale , forse portata dall' esercito di Lucio Vero al ritorno dalla campagna partica , impoverendolo demograficamente e moralmente . Risale a questi anni l’ emissione del bel Sesterzio raffigurato , emesso probabilmente tra il 172/173 , nel quale al rovescio si vede Marco Aurelio in armatura con lancia rivolta in alto in atteggiamento di guerra attiva circondato dalla legenda Restitutori Italiae Imp VI Cos III nell' atto di porgere la mano all’ Italia , nel tentativo di rialzarla materialmente e moralmente in quanto prostrata dalla peste e dalla invasione del nord est forse avvenuta nel 169 a causa del momentaneo cedimento militare del fronte settentrionale del Norico , che permise alle popolazioni germaniche dei Quadi e dei Marcomanni di penetrate lungo la via dell' Ambra e attraversate le Alpi orientali punto debole della catena alpina , devastando Oderzo (Opitergium) e di assediare Aquileia nel cuore della Venetia principale città romana del nord-est dell' Italia . Questo evento provocò un' enorme e negativa impressione nei contemporanei , era infatti dai lontani tempi di Caio Mario che una popolazione barbara non entrava militarmente in Italia e assediava citta’ del nord Italia , cattivo presagio di quello che in un futuro ancora lontano sarebbe avvenuto senza ritorno .
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  49. @@Littore Anch'io sono affascinato da questa tipologia e prima o poi ne acquistero' qualcuna. Tornando alla tua medaglia che dire: un autentico capolavoro di grafica e conservazione. Ciao e auguri
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  50. 1b 2c 3b 4b 5a 6a 7) Oltre a ritenere che i maggiori convegni sono concentrati al nord ed i "poveri" collezionisti del sud sono costretti a muoversi per più giorni, ritengo che raggiungere il convegno facilmente con qualsiasi mezzo sia indispensabile. Avendo visitato questo venerdì la fiera d'oriente alla fiera di Roma, ho notato che i parcheggi dei visitatori sono divisi dagli espositori. Gli operatori stazionano fuori dai capannoni e magari possono avere un'uscita privilegiata a fine fiera. Illuminazione buona e struttura nuova, con sale per conferenze, raggiungibile molto facilmente. Il problema sicurezza non credo sussista, come tutte le cose basta pagare e lì possono stazionare anche con il carro armato! Immagino che il costo della location sia "leggermente" elevato, ma organizzando una cosa in grande non credo sia impossibile visto comunque anche più piccoli eventi organizzati all'interno. Per chi volesse fare un distinguo, ad esempio numismatica e filatelia si può scindere i settori utilizzando 2 capannoni adiacenti.
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