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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/09/16 in tutte le aree
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Ecco invece le tabelle degli enriciani richieste da Mario, nel caso vi servissero e non le aveste (si tratta di un approfondimento e aggiornamento della tipologia di Matzke con qualche piccola novità e i riferimenti bibliografici necessari a CNI e Bellesia). Ricordo che sono state pubblicate in un articolo apparso sul "Giornale della Numismatica" quando era a stampa, a firma di @@adolfos (Sissia), @@dabbene (Limido), mia (Baldassarri) e di @@Paleologo (Giarante), che purtroppo non frequenta più questo forum. Di nuovo un saluto, MB4 punti
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Che dire...stamattina ho avuto una bellissima sorpresa quando ho visto la notifica del riconoscimento. E ora leggo anche tantissimi apprezzamenti...sono davvero contento che la mia presenza sul forum sia gradita e che gli argomenti di cui mi sono occupato (ultimamente un po' insoliti :)), anche se soltanto in modo divulgativo e non approfondito, abbiamo destato curiosità e interesse in molti utenti. Un grazie sentito a chi permette anche ai giovani, semplici appassionati senza qualifiche in materia, di potersi esprimere e di poter divulgare, coltivare e condividere la propria passione :) Pensavo di riuscire a dare un mi piace a tutti, ma non immaginavo foste così tanti! Ancora grazie, ho apprezzato davvero tanto. Ci vediamo a Parma! :D4 punti
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Complimenti Matteo, premio decisamente strameritato per quello che fai sia sul forum che fuori e per il tuo cercare di essere sempre interessato a più monetazioni. E' un po' un giustamente largo ai giovani, tra l'altro sarai uno dei cinque relatori del prossimo Convegno " La numismatica e i giovani " a Parma il 9 aprile, spero che l'esempio di ragazzi come te sia da stimolo per altri che stanno crescendo e mettendosi in luce, auguri e complimenti ancora ! Mario3 punti
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Come già detto la moneta spicciola con GIOVANNI MARIA VISCONTI diventa BISSOLO, CRIPPA nelle sue note dice: Nel 1409 Giovanni Maria Visconti, per favorire i poveri, creò questa nuova moneta di valore inferiore a quello del denaro: tre bissoli equivalevano infatti a due denari imperiali. Il nome trae probabilmente origine dalla biscia viscontea effigiata al diritto della moneta. GIOVANNI MARIA VISCONTI - BISSOLO - CRIPPA 9/B rarità C3 punti
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Mah, fossi un collezionista di longobarde - e lo siamo stati- sarei ben felice di annoverare quel pezzo in raccolta, caricatura o meno (che poi è proprio l'aspetto caricaturale a rendere questo tremisse affascinante, a mio avviso) Quanto ai dubbi, lecito averli di fronte a pezzi di tale rarità, per quanto personalmente non ravvisi qualcosa che possa stonare. Il prezzo di aggiudicazione ? Allora è falso anche il Desiderio, 13000 dollari sono pochi in rapporto alla rarità ed alla qualità.3 punti
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Buonasera a tutti gli amici della sezione! E' un pò di tempo che non posto qualcosa di papale, ultimamente le mie attenzioni si sono colpevolmente concentrate su altri fronti numismatici (qualcuno sa di cosa parlo..) e gli acquisti da mettere nel monetiere si sono diradati. Nonostante ciò l'amore per queste belle monete resta vivo.. Il testone che condivido con voi stasera è il mio ultimo acquisto, a mio parere una bella moneta coniata sotto un pontefice importante ed artisticamente molto rilevante. Qualcuno può gentilmente raccontarmi il perchè delle tre grazie in Campidoglio dell'allegoria al rovescio? mi piace davvero molto, è una bella raffigurazione, ma sono curioso di andare oltre a ciò che la moneta mostra con i suoi rilievi. Mi scuso anticipatamente per le foto non perfette. Grazie a tutti, spero di sentirvi numerosi.. Marco2 punti
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Mi hanno fatto avere copia di un interessante documento (una petizione con cui le maestranze della zecca di Milano si lamentavano di non esser state pagate per alcuni lavori). Manca la data ma direi che siamo intorno al 1819. Vediamo se sapete chi sono ;)2 punti
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La Biga e il 2 Lire di Umberto I sono due falsi d'epoca.... e aggiungo....non se ne disfaccia con facilità, hanno più storia e fascino loro, che tante altre monete......2 punti
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@@Ross14 credo che la datazione dell'aes grave possa verosimilmente collocarsi proprio alla prima metà del IV avanti. Il fatto che il suo standard ponderale fosse originariamente quello della libbra latina, mi fa pensare che a distinguerlo dalle successive (ma non di moltissimo) emissioni romano campane, fosse il diverso contesto d'uso. Concentrare le riduzioni in quindici anni è semplicemente delirante, ancor più in un contesto - quello romano - dove il metallo monetato aveva valore di aes perennis.2 punti
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Ciao @@francesco77, ottima iniziativa...ci sono sicuro... :good: :good:2 punti
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Naturalmente puoi considerarmi presente, è l'occasione giusta per rivedere volti noti di Settembre scorso, per conoscere nuove persone e per stare un po tutti insieme, anche perchè non è neppure lontanissimo da casa mia (giornata perfetta, tra l'altro! :clapping:).2 punti
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@@Ross14 hai centrato il punto dove volevo arrivare: le romano-campane! Io, a costo di essere linciato, propongo il 314-313, quando la costruzione dell'Appia - via militaris, prima ancora che consularis - portò i Romani ad aprirsi alle esigenze commerciali del mercato campano.2 punti
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La singolarità della banconota si unisce alla bellezza dello stemma, realizzato in forma semplificata al dritto e in maniera più ricca al rovescio. Quest'ultima presenta qualche semplificazione rispetto allo stemma completo del principato germanico di Reuss, del quale abbiamo un'eccellente versione a colori realizzata da uno dei migliori artisti araldici di fine '800, H. G. Ströhl: (da Wikimedia, disegno originale in H. G. Ströhl, Deutschen Wappenrolle, Stoccarda 1897)2 punti
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Bravo Mario che inizi ad introdurre il prossimo passo! Con i denari abbiamo un "buco" con Giovanni Maria, Giancarlo ed Ettore mentre torneranno con Filippo Maria Visconti. Con Giovanni Maria Visconti abbiamo la creazione di un nuovo nominale, il bissolo (in rapporto 3:2 con il valore dell'imperiale). Bissolo dice molto sulla moneta, infatti al diritto abbiamo una bella biscia nel campo... Con Filippo Maria è nuovamente tempo di cambiamenti. Torna il denaro e su di esso troviamo l'impresa del velo annodato e coronato, simbolo della dignità ducale. Moneta comune, esistono un paio di rare varianti per la disposizione anomala delle leggende...2 punti
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Complimenti per l'acquisto. Come ben sai la stavo seguendo con attenzione. Detto questo a partire da Moro i torneselli acquistano una foggia diversa e anche se nessuno ha mai posto l'accento su questo fatto si possono dividere in 1° o 2° tipo. Il primo classico con il Vexilifer Venecia4, e qui bisogna fare attenzione ai torneselli con la scritta Venetia4. Il secondo con S.MARCVS.VENETI. La scritta S.MARCVS è stata anticipata in 2 dogi, forse 3 creando una vera e propria rarità. Ma questo credo tu lo sappia già ;)2 punti
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Buona giornata Tornesello rientrato in Patria :pleasantry: Agostino Barbarigo (1486 - 1501) E' un Tornesello, ma attenzione, è diverso dai precedendi che vennero battuti in milioni di pezzi a cominciare dal dogato di Andrea Dandolo (1343 - 1354) e che inondarono i territori della Grecia franca, sostituendo i denari tornesi che li correvano in gran quantità; questo non riporta la caratteristica legenda VEXILIFER VENECIAL, ma la più sobria e usuale S. MARCVS VENETI. D/ ° AVG ° BARBADICO ° DVX; croce patente in un cerchio R/ + ° S ° MARCVS ° VENETI °; leone in soldo in un cerchio Mistura 0,052 - diam. mm. 15 - gr. 0,44/0,80 (Montenegro 266) R saluti luciano2 punti
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Partito: nel 1° di rosso, al quadrato d'argento; nel 2° d'argento, alla lupa d'azzurro (in questo disegno, il quadrato tende ad essere un rettangolo, e la lupa è di nero, lampassata di rosso). La descrizione blasonica aiuta a comprendere da cosa deriva lo stemma di Piacenza. La città nasce da un'antica colonia romana. Che era un insediamento a pianta quadrata. E il primigenio animale mitologico di Roma fu la lupa che allattò i gemelli. Il primo di questi due omaggi all'origine della città ha i colori della fede ghibellina (figura bianca in campo rosso), prodromo di quel partito filoimperiale che nella prima metà del '500 si spinse ad assassinare il duca Pierluigi Farnese da poco insediatosi a Piacenza. :good:2 punti
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Carissimo Pittini, per quel che vedo dalla foto credo che lo stile del ritratto, ma anche quello della Minerva, non sia di zecca ausiliare, segnatamente di quelle ispaniche, anzi... Mi sembra proprio un ritratto di ottimo stile, proporzionato e non insistente sulle caratteristiche, un po' deformate, della fisiognomia provinciale relativa a Claudio tipo i capelli, il collo, l'occhio, il mento etc... Anche la Minerva conserva proporzioni fisiche e morbidezze delle forme, rotondità dello scudo e in particolare i lineamenti della testa non caricaturistici. Anche la buona centratura e la completezze del tondello mi fa pensare a un pezzo "ortodosso" Da ultimo, temo che il globetto alla base del collo non esista mai, neanche nei pezzi delle zecche ausiliari o di Lugdunum e non penso neanche in questo pezzo... Tieni presente che di pezzi ausiliari e ispanici ho avuto modo di osservarne svariate migliaia... Allego alcuni esempi evidenti di zecche ausiliari ispaniche, evidenti anche per la caratteristica patina di marna argillosa ( terriccio chiaro, molto aderente) Un cordiale saluto, :) Enrico2 punti
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taglio 2 euro cc paese portogallo anno 2013 tiratura 525.000 condizioni bb+ città trieste note newss!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!2 punti
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un sentito augurio di buon compleanno al mitico @@palpi62 e arrivederci a presto... Roberto1 punto
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Nella discussione “Le monete del Regno di Macedonia”, presente in questa sezione, ci si interrogava sui metodi scientifici per accertare se una moneta sia suberata o di buon argento. Per puro caso mi sono imbattuto nell’analisi di alcune dracme beote effettuata presso il Centre Babelon di Parigi. Posto qui la relazione dei tecnici del Centre Babelon, tesa ad accertare se quelle analizzate siano “des monnaies fourrées ou des monnaies de bon argent”, perché credo che si tratti di un documento di grande interesse. La relazione è allegata al seguente articolo: Grandjean Catherine. Les comptes de Pompidas (IG VII 2426). Drachmes d'argent symmachique et drachmes de bronze. In: Bulletin de correspondance hellénique. Volume 119, livraison 1, 1995. pp. 1-26. doi : 10.3406/bch.1995.1639 http://www.persee.fr/doc/bch_0007-4217_1995_num_119_1_16391 punto
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Ben tornato ! E ben arrivato al buon Albani ! Conservazione piacevole, bei rilievi, anche la patina la rende una moneta appetibile. Sul significato delle 3 grazie non ne sono sicuro ma potrebbero ognuna ricondursi a qualche virtù della Chiesa o del pontificato di Clemente XI " sponsorizzandone " il regno.1 punto
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Eppure questa collezione in qualche modo mi affascina. Oro di Timoleonte Zeus-pegaso. Zeus ha il naso piu' lungo, lo zigomo piu' alto ,il viso piu' scarno, i capelli ispidi, il ritratto e' diventato gotico, sembra Enrico II ritratto dai fiamminghi, forse un adattamento alla committenza? I ragazzi che girano nudi nelle monete di Selinunte hanno fatto due anni di palestra. Sei mesi a massa il resto a definizione, del resto dovevano fare bella figura nei tondelli.Consiglio pero' al giovane Hypsas di non esagerare con gli squat a bilancere libero,rendono troppo voluminoso il quadricipite femorale. Chi e' quel grassone accosciato nella moneta di Alesa? Nel tetra di Akragas, invece della solita aquila, del resto ci eravamo scocciati di vederla sempre, una gallina faraona. Mitistrato.Come fare non avendo neanche un originale da ricopiare? Ma con la fantasia! Del resto pochissimi le hanno viste.Risultato deludente. Stesso problema Tindari dioscuri-aplustre. L'orafo si sara' domandato: ma che cosa e' quello strano oggetto al rovescio ? e lo ha ricopiato malamente senza capirlo. Centuripe e Catania. Riconosco la mano di un grande maestro, quello di Centuripe prima s'intende che l'Arma dei Carabinieri gli sequestrasse i coni. Maluccio l'oro di Siracusa. Atena - Gorgone. Il codolo di uscita dopo il lavoro a cera persa va tagliato e non ribattuto sul tondello! Malissimo tutta la serie Alontion. Un lavoro o si fa bene o non si fa.Che sono quelle cose lasciate a meta', appena sbozzate? Ares sul lipara Ares-tridente e' corrucciato, probabilemte perche' ha perso l'aliscafo per Milazzo. Sei once di Lipara e Adrano stessa mano stessi errori.Mancano di profondita' e di dettaglio, antichizzazione scadente con sali di ammoniaca, lavoro frettoloso. Nelle siracusane con Artemide perche la dea e' stata sostituita con la cieca di Sorrento? La serie fusa di Selinunte ha una doppia funzione. Puo' essere collezionata oppure puo' essere usata per la caccia al cinghiale, sempre con l'uso della polvere da sparo e delle necessarie autorizzazioni. La Zancle e' ancora piu' rara perche' invece del delfino c'e' il pescespada. La Messana-biga stante mi sono stancato di vederla, sempre presente in tutti i negozi di souvenir, con quella sua brutta patina di vernice verde. La nuova produzione con palpebre gonfie non mi piace: Da' alle dee un aspetto instupidito ed assonnato. In Hibla Magna in un momento di distrazione dell' incisore e' scappato il cane che stava accanto alla figura stante. Cane di Hibla cercasi disperatamente. Gelone figlio di Ierone II, il giovane Amenanos di Catania, Eracle di Siracusa, Ares dei mamertini sono invitati a farsi sistemare i riccioli dal parrucchiere prima di presentarsi ai tondelli. Mancano, e la cosa mi sorprende, il decadramma di Akragas, il messenion d 'oro e il satiro di Catania. Ah si, per finire, qua' e la' ci sono delle monete greche.1 punto
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Collezione Fasciolo Lotto: 1086 (0,88g) ; 1087 (0,88g) ; 1088 (0,87g) ; 1089 (0,87g) ; 1090 (0,87g) ; 1091 (0,86g) ... Finalmente pesi più precisi... Se trovo altro materiale lo metto ... A presto !1 punto
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Le foto purtroppo non sono il massimo ..... Asta Civitas Ianua Lotto 3 (0,9g ) ; 4 (0,8g) ; 5 (0,9g) ; 6 (0,8g) ; 7(0,9g)1 punto
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Perfetto , allora inizio la carrellata Da asta Varesi 22 lotti 8 e 9 ( per entrambi viene dato come peso 0,8g )1 punto
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Intende che è una novità per l'osservatorio, saresti il primo ad averla postata, quindi è una news.1 punto
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Caro @@anto R grazie per essere intervenuto. Tuttavia, se ho ben capito quello che proponi, non credo che sia possibile, perché le eventuali "L" dei denari lucchesi di questo periodo sono fatte diversamente, con aste più spesse e leggermente curvate. E non mi pare molto di senso che le abbiano realizzate a bulino in forma di "L" rovesciata, appunto. Va poi considerato che in una delle due "P" il tratto superiore continua oltre l'asta verticale, mostrando chiaramente di appartenere al segno lunato (quello fatto come una "C" rovesciata, per intendersi). Quanto alla soluzione proposta da @@adolfos, che tu citi ed evidenzi in rosso, bisognerebbe che lui stesso ci spiegasse meglio come la ritiene possibile, perché almeno io non non sono sicura di aver capito che cosa lui intendesse (hanno spianato quel pezzetto di conio per inserire una P o altro al posto della prima L lasciandone però visibile qualche pezzo in basso ?) La "P" del denaro Rauch poi sembra impressa con punzoni, diversamente forse dal segmento lunato/"C" rovesciata del pezzo della collezione P (in questo caso l'asta verticale, infatti, secondo me è parte della "L" che si intravede nel conio), che invece potrebbe essere forse frutto di una incisione diretta con la punta di un bulino, ma ci sono altri elementi del conio che sembrano escludere un ritocco per creare una "P" già menzionati la prima volta che ne abbiamo parlato. Quindi per quello che mi riguarda, anche considerato il fatto che ho potuto vedere direttamente il pezzo della collezione P., per quell'esemplare continuo a pensare quello che avevo scritto in questo post qui: http://www.lamoneta.it/topic/50962-denari-di-lucca/?p=1039196 Il pezzo Rauch, al di là della prima impressione, da questa foto sembrerebbe invece diverso (sicuramente non è lo stesso conio), cosa che porrebbe dei quesiti differenti, ai quali senza dubbio non è facile o forse neppure possibile rispondere sulla base della sola immagine che abbiamo. Infatti, vi pongo un quesito più generale: perché aggiungere ad un conio già inciso soltanto una "P" in quel punto senza modificare altre lettere nel campo, come ad esempio la "C" che poteva facilmente essere mutata in "S"...? Insomma perché tutta questa fatica per scriverci "PVCA"? Ma aspetto di essere convinta che le cose stiano diversamente: quindi fatevi sotto :)! Un caro saluto a tutt* MB P.S.: concordo con @@dabbene sul fatto che queste "P" non somigliano a quelle dei denari di Pisa.1 punto
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Vi sottopongo i casi più particolari o complicati, in questo caso si tratta di una moneta romana, un asse che però è molto spesso. Il peso infatti si aggira sui 23.29 gr e il diametro è 26.5 gr rotazione dei conio 0° Lo spessore è superiore ai 3 cm ed è molto usurata, naturalmente la leggenda è sparita (sennò sarebbe facile no?) potrei sbagliarmi ma mi sembra un asse di Antonino Pio. Al rovescio una figura femminile drappeggiata con un lembo del panneggio che ricade sul lato sinistro. Nel campo S.C. Così spessa potrebbe essere una prova di conio?1 punto
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Ciao Francesco, le misure sono cm.5,7x7,2 il peso 41 grammi, sinceramente, anch'io pensavo fine 700 anche per via del rovescio, abbastanza grezzo... L'unico neo, mi senbra quell'appiccagnolo, però, il parere di più persone, vale senzaltro più del mio...1 punto
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COMPLIMENTISSIMI a Matteo. È un riconoscimento più che meritato, viste la dedizione e la passione che dedica alla numismatica e alla sua divulgazione. Spero di poterti ascoltare a Parma! Silvio1 punto
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Veramente complimenti :) Anche ad un semplice appassionato come me appare chiara la dedizione e la passione che questo ragazzo mette in ciò che fà. Un grande in bocca al lupo per tutto Marco1 punto
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Forse il secondo esemplare è meno netto nei dettagli...frutto di un conio un po' meno potente..... Cosa ne pensate? Renato1 punto
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Grazie, ho letto. Riporto di seguito un estratto di un interessante documento inedito dell'archivio di Bologna del 9 gennaio 1813 (!!! giusti 203 anni or sono proprio oggi), relazione dell'allora direttore di Zecca Elia Cazzaiti (succeduto a Giuseppe Minizzi nel marzo dell'anno precedente e che manterrà la carica anche sotto il governo austriaco) alla Direzione Generale di Milano: Venezia, 9 gennaio 1813 - lettera del Direttore della Zecca di Venezia Elia Cazzaiti al D.G. C. Isimbardi: "(...) Anche nell’ Uff. del Cassiere per incontrare le viste Superiori dirette a favorire il commercio colla emissione di Talleri Imperiali ho fatto che si sollecitasse il più possibilmente il pagamento delle bollette dei Talleri prevalendomi anche interpolatamente del fondo di Garanzia concambiato per la maggior parte nelle monete suddette, facendo provvisoriamente creditore l’Uff. medesimo verso la Cassa di zecca piutosto che i particolari consegnatori che venivano dalla prontezza del pagamento vieppiù stimolati a rinovare le consegne. La regola introdotta per la vendita dei Talleri di ragione dello Stabilimento, ha fatto che l’Amministrazione utilizzasse [traesse profitto, ndr] sull’aggio che il Commercio accorda a tali monete. (…) N. 43 fondite per la nuova monetazione [lire napoleoniche, ndr] e N. 50 fondite per li Talleri Imperiali nello spazio suddetto oltre la monetazione del rame, le faranno conoscere con quanto interessamento si abbia avuto a cuore la parte che riguarda la monetazione. (...)" Da quanto si desume la zecca di Venezia coniava Talleri Imperiali (di M. Teresa) anche durante il regime Napoleonico e con l'approvazione Governativa!1 punto
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Intanto me li riporto tutti e due qui per il confronto, come forma del tondello il primo mi sembra tondeggiante, il secondo più squadrato, per la forma della P comunque non vedo dalle tabelle del tuo libro su Pisa analogie con le P dei primi denari pisani almeno non mi sembrano riconducibili.....1 punto
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Ciao, volevo aggiornare pubblicamente che la Casa d'asta ha valutato le varie segnalazioni ricevute in merito all'esemplare proposto in apertura e, presa visione delle stesse e dei confronti forniti, ha ritirato il lotto in oggetto adducendo l'errore ad "una svista del catalogatore". Questa ci può benissimo stare, l'importante è che all'errore vi sia stato posto rimedio e va comunque dato merito alla Casa d'asta di aver tenuto conto delle mail da parte dei potenziali acquirenti e di avervi posto rimedio. Operando in tale modo forse un giorno avremo un mercato meno appestato da falsi più o meno insidiosi: questi ledono non solo l'acquirente (finanziariamente) ma anche chi (a livello fiduciario), spesso in buona fede li propone. Il mio plauso personale (e ritengo dagli altri utenti) a quanto fatto dalla Casa d'asta, così già fatto da altre Ditte in occasioni analoghe. Ciao Illyricum ;)1 punto
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Ciao a tutti La datazione del denario anonimo, se guardata senza pregiudizi e valutando solo i fatti storici si riassume così: Il denario esisteva nel 211, come dimostrato dal ritrovamento di Morgantina. Plinio ne stabilisce la data nel 269-68, lui duemila anni fa poteva attingere a dati che noi purtroppo non possediamo più, anche dati diretti tipo gli archivi della zecca di Roma. E comunque era uno studioso pedante, pertanto è improbabile che abbia sbagliato a citare la sua fonte. Prove che il denario sia stato coniato dopo la data di Plinio non ce ne sono, nemmeno una, pertanto , per qual che mi riguarda, il denario anonimo risale al 269 (IMHO :) ) Poi i sostenitori della teoria middle e ribassista mi spiegano con cosa vennero pagati secondo loro i soldati nel corso della I guerra punica, circa 100.000 soldati, tra legionari, marinai, cavalieri, socii ecc ecc, un esborso enorme per l’erario. Con L’Aes grave :rofl: :rofl: ??? Con i didrammi :rofl: :rofl: ???1 punto
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Ma io denoto che la P è un po' anomala, un grosso mezzo anello e una base ampia allargata, mi sembra di vedere qualche analogia anche nei pezzi precedentemente evidenziati. Ricordo che sull'articolo del Giornale della Numismatica sugli enriciani c'era un pezzo di VV64, riferibile a Enrico IV con la lettera P iniziale in leggenda al rovescio al tipo e). La P può essere un segno voluto dal coniatore per indicare un segno identificativo di emissione, che poi possa portare a Pisa è il primo pensiero, ovviamente da verificare.... Qualche riflessione ora ....indubbiamente la discussione ha assunto proporzioni e vastità a dir poco impressionanti, onore e merito a tutti i partecipanti nel tempo e chi ha postato questo mare di pezzi divulgando questa moneta che sembrava quasi sconosciuta agli inizi della discussione. Ora mi preoccupano più aspetti, uno per noi, la non facilità di riprendere notizie e dati che soli in quattro o cinque abbiamo la memoria storica di riprendere, e fra poco io stesso penso non sarò più idoneo a questo, e poi chi inizia a interessarsi a queste monete, io per Pavia ho fatto un ripassino ricominciando dall'ABC per chi approccia ora la moneta, rileggerla tutta è impossibile, l'ideale sarebbe come fatto per gli ottoniani dove l'articolo del GDN è stato divulgato nell'apposita sezione del forum fare altrettanto per la parte enriciana . Postarlo sul forum sarebbe divulgazione, riassunto, punto di partenza per chi inizia, almeno basterebbero le tabelle sinottiche riassuntive, è poi lo spirito del forum, se no rischiamo il discorso a tre/quattro e il perdere nel tempo altri componenti. Ganganelli non ha nulla in contrario in tal senso da tempo, l'Amministrazione del forum pure, credo che la messa on line delle tabelle enriciane potrebbe essere il primo spunto opportuno che ne pensate di questo e della P ovviamente anche :blum: ?1 punto
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Giusto per concludere l'anno numismatico sabaudo 2015 vi sottopongo questo moneta ricevuta per Natale tramite un caro amico. La conservazione bassa permette tuttavia la classificazione , naturalmente in queste tipologie bisogna accontentarsi pur di avere un esemplare in collezione. Viennese II Tipo Filippo II (1496-1497)1 punto
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Non c'entra direttamente con lo stemma, ma per quanto riguarda la famiglia dei Conti Cacherano di Bricherasio, credo possa essere interessante conoscere la storia di colui che ne è stato il membro probabilmente più famoso, il Conte Emanuele Cacherano di Bricherasio, fondatore dell'Automobil Club d'Italia e della FIAT. Avete letto bene, F.I.A.T., Fabbrica Italiana Automobili Torino, che non fu affatto fondata, come normalmente si crede, da Giovanni Agnelli ma, appunto, da Bricherasio, il 1° luglio 1899, nella sua residenza torinese, insieme a un gruppo di aristocratici e notabili suoi amici, dei quali Agnelli non faceva parte, arrivò dopo. Il suo arrivo, secondo quanto si sostiene in questo link, avrebbe avuto tragiche conseguenze per Bricherasio e il suo amico Federico Caprilli, famoso cavallerizzo http://larapavanetto.blogspot.it/2014/02/i-misteri-nella-fondazione-della-fiat.html Non so quanto ci sia di reale e quanto di gossip nel link citato, ma è un fatto che sia Bricherasio sia Caprilli morirono in circostanze mai chiarite, e furono sepolti in fretta, quasi clandestinamente, nonostante fossero entrambi personaggi molto famosi, come si può vedere anche nelle pagine che Wikipedia dedica loro https://it.wikipedia.org/wiki/Emanuele_Cacherano_di_Bricherasio https://it.wikipedia.org/wiki/Federico_Caprilli Buona lettura :D petronius :)1 punto
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per chi non bazzica nell'Osservatorio Rarità vi partecipo il mio ritrovamento... :yahoo: Taglio: 50 cent Nazione: Vaticano Anno: Sede Vacante MMV Tiratura: solo in divisionale (60.000 BU set) Condizioni: BB+ Città: Milano1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
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