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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/26/16 in tutte le aree

  1. La settimana scorsa ho trovato un tedesco 50-reichspfennig del tipo 1938-39 in una casella di posta indesiderata. Una moneta forte e un buon acquisto a US$ 0,20. È un interessante moneta e parte di una serie che ha resa più interessante perché la sua date (e tipi) sono fuori sequenza. A partire dai giorni di Weimar Germania rilasciato un bell'aspetto 50-reichspfennig in nichel per sostituire la sua breve durati tipi di alluminio-bronzo 50 pfennig. Tranquillo le orecchie del frumento sono finiti. (Forse, ascoltando indietro al 1870, a causa della confusione tra i 50- e monete di 10-pfennig?) Il nuovo tipo di "Aquila" di 1927-38, qui come una moneta datato 1928 da Stoccarda: La Germania era sempre più inquieta come 1930 pianificatori progrediti di nazis--ememore del crunch metalli strategici sperimentato durante la grande guerra—causato alluminio 50-reichspfennig monete essere colpito e stoccate per un'emergenza che potrebbe richiedere il recupero improvviso della monetazione nichel 50-reichspfennig. Ecco un esempio di Stoccarda-zecca del tipo alluminio 1935, che rimase in deposito per alcuni anni prima il suo circulazione: Nel frattempo, produzione della vecchia "Aquila" 50-reichspfennig continuato fino a quando una sostituzione con il Hakenkreuz nazista fu introdotta nel 1938. Queste monete, interessante, continuarono la composizione di nichel puro del vecchio tipo di Weimar. Ma perché non...monete è un modo per mascherare la costituzione di scorte di un metallo strategico come nichel. Ecco il mio esempio (casella di posta indesiderata) di 1938 50-reichspfenning Berlino, del tipo di breve durata del 1938-39: La Cecoslovacchia era paralizzata a Monaco nel 1938 e nel 1939, la Polonia fu invasa, così il nichel nelle monete 50-reichspfennig della Germania presto avuto altra occupazione. Per sostituirli l'alluminio 50-reichspfennig del 1935 fu preso dal magazzino e rilasciato alla circolazione nel dicembre 1939. Ci si unirono ancora un altro nuovo tipo (1939) 50-reichspfennig, di alluminio di guerra, con questo un secondo anno parte da Berlino 1940: La produzione di questo tipo di finale 50-reichspfennig terminò nel 1944, ma circolò qualche anno dopo di che. E poi una moneta un po ' più felice ha debuttato nel 1949. :) v. ---------------------------------------------------------------- Last week I found a German 50-reichspfennig of the 1938-39 type in a junk-box. A tough coin, and a good buy at US$0.20. It’s an interesting coin, and part of a series made more interesting because its dates (and types) are out of sequence. Beginning in the Weimar days Germany issued a good-looking 50-reichspfennig struck in nickel to replace its short-lived aluminum-bronze 50-pfennig types. Gone are the peaceful wheat-ears. (Perhaps, hearkening back to the 1870s, because of confusion between the 50- and the 10-pfennig coins?) The new “Eagle” type of 1927-38, here as a 1928-dated coin from Stuttgart: Germany was increasingly restless as the 1930s progressed, and Nazi planners—mindful of the strategic metals crunch experienced during the Great War—caused aluminum 50-reichspfennig coins to be struck and stockpiled for an emergency that might require the sudden recovery of the nickel 50-reichspfennig coinage. Here is an Stuttgart-mint example of the 1935 aluminum type, which remained in storage for some years before its issue: In the meantime, production of the old “Eagle” 50-reichspfennig continued until a replacement featuring the Nazi Hakenkreuz was introduced in 1938. These coins, interestingly, continued the pure nickel composition of the old Weimar type. But why not…coinage is one way to disguise the stockpiling of a strategic metal like nickel. Here is my (junk-box) example of Berlin’s 1938 50-reichspfenning, of the short-lived type of 1938-39: Czechoslovakia was crippled at Munich in 1938 and Poland was invaded in 1939, so the nickel in Germany’s 50-reichspfennig coins soon had other employment. To replace them the aluminum 50-reichspfennig of 1935 was taken out of storage and issued to circulation in December, 1939. There they joined yet another new (1939) 50-reichspfennig type, of wartime aluminum, with this a second-year piece from 1940 Berlin: Production of this final 50-reichspfennig type ended in 1944, but it circulated a few more years after that. And then a somewhat happier coin debuted in 1949. :) v.
    7 punti
  2. :) buonasera a tutti....un vero miracolo con questo li,tiene non si sa come!! :huh: ...intanto ci lascia osservare la ricezza e l'elaborazione artistica de le sue lettere.....tutto un un lavore rafinato de i gravori di cogni !...fortissimi!!! :) :) per una cosi piccola opera d'arte di 18mm ! ^_^
    7 punti
  3. Buongiorno a tutti, grazie ad un utente del forum mi ritrovo tra voi questa mattina in questo forum che è stata la mia casa per diversi anni, vedo che l'osservatorio rarità continua senza problemi anche senza di me :rofl: :rofl: :rofl: Un saluto a tutti coloro che mi hanno sopportato e supportato. Scusate l' :offtopic:
    7 punti
  4. Salve a tutti cari amici, apro questa discussione per condividere con voi una mia piccola gioia...dopo più di un anno di pausa dagli studi oggi ho finalmente iniziato a frequentare l'università, nello specifico la facoltà di Conservazione dei Beni Culturali con percorso archeologico. Studierò quello che mi piace e questa penso sia una grande cosa. Quest'inizio è per me un riscatto vero e proprio dopo un anno nel quale mi sono spesso sentito giù di morale. Fortunatamente ho anche un lavoro quindi non starò nemmeno un secondo senza fare niente :D Sarà impegnativo far convivere le due cose ma io ce la farò! :) Gaetano
    4 punti
  5. Beccato il mio leone da 80 soldi. Asta Peuss Venedig, Leone da 80 Soldi o.J. für Dalmatien und Albanien Gelocht, Fast Sehr schön Alvise II. Mocenigo (1700-1709)
    3 punti
  6. Belle entrambe le italiane, peccato però che le tirature si stiano abbassando sempre di più di anno in anno..... sarebbe bello se queste monete venissero notate da tutti e non soltanto da chi le colleziona. La belga come disegno non mi dispiace, però resto convinto che sia una commemorazione poco sensata perché non si commemora qualche cosa di specifico: ogni Paese potrebbe commemorare la propria rappresentativa alle Olimpiadi, non so cosa dovrebbe distinguere il Belgio dalle altre 200 delegazioni (22 dell'Eurozona), considerato che le Olimpiadi si terranno in Brasile :confused:
    3 punti
  7. Continuando con moneta comune di FILIPPO III - QUATTRINO di RAME - CRIPPA 24/C o 24/D 1602 o 1603
    3 punti
  8. CREMONA - denaro con la stella post 1250 peso 0,484
    2 punti
  9. Bella moneta, complimenti è classificata come RPC 1704. Al dritto dovrebbe trovarsi dei Fasci e Capricorno; al rovescio una Sedia curiale con scettro. La moneta al rovescio va ruotata con le due punte a dx. Legende sono SEBASTOY al dritto e ROIMHTALKOY al rovescio, naturalmente con lettere traslate in greco. È della serie Senza Ritratto che comprende quattro monete,. Altra classificazione è Youroukova 168. Naturalmente Rhoemetalces I è il re della Tracia successore di Rhaescuporis, ha regnato dal 11 a.c. A 12 d.c.. Roberto
    2 punti
  10. Luciano sei un grande...una delle musiche più belle dei Rondò, carica di quella Venezia felice e ridanciana amante dei vizi e degli eccessi, dove l'idea che la fine sarebbe presto arrivata non sfiorava minimamente le menti. Leone da 80 soldi per la Dalmazia e l'Albania emesso sotto Alvise Mocenigo II 1700/1709. Il Gardiakos ne riporta 5 varianti. Il mio è considerato al 97 del suo libro " A Catalogue of the coins of Dalmatia et Albania" pubblicato nel 1980. E da amante delle contraffazioni ti dico: http://www.veneteka.org/page.asp?Flag=leone-di-san-marco Tentativi di emulazione, contraffazione, sopraffazione. Esistono comunque anche più illustri casi di tentativi di emulazione (o appropriazione, che dir si voglia) del simbolo marciano: basti pensare alle operazioni propagandistiche della Zecca italiana, la quale, prima dell’avvento del nefasto euro, stampava su ogni banconota in Lire un Leone di San Marco andante (inserire foto delle Lire!!) in ricordo del prestigio di cui godeva l’oro sopraffino coniato presso la “Cecca” della Serenissima, battente, come è noto, l’oro più puro del mondo! (continua!!!)… :rofl: :rofl: te pareva che potevo farne a meno?
    2 punti
  11. Arrivo previsto a tempo di "Rondò veneziano" in effetti i leoni effigiati su queste monete, sono i più aggraziati di tutti quelli presenti nella monetazione veneziana; chissà mai perché ... forse si voleva dare alle terre del Levante, tramite queste monete, un'immagine di Venezia bonaria.... luciano
    2 punti
  12. Eccomi qui che riporto su questa discussione per condividere con tutti voi cari amici la prima piccola ma anche grande gioia della mia carriera universitaria...Oggi ho dato il mio primo esame, letteratura italiana, con un professore che mi ha fatto scoprire la bellezza di questa materia sempre ritenuta tra le più interessanti ma mai studiata in modo approfondito alle superiori...Ebbene la mia grande gioia sta nel voto preso, 30 e lode, di molto maggiore alle mie aspettative e per questo apprezzato immensamente...una piccola soddisfazione che mi sono portato a casa senza soffrire giorno e notte sui libri ma con il necessario studio aiutato da tutta la passione che ho scoperto di avere e che mi fa capire sempre di più che questa è la mia strada...
    2 punti
  13. Mia personale risposta alla domanda che ha aperto il topic: Un esemplare. Perché già due monete potrebbero essere troppe, metti che il collezionista sia uno solo....
    2 punti
  14. ______________ 1986 Regno Unito _____ 1 Sterlina - Nickel/ottone
    2 punti
  15. E bravo fabry! controlla comunque quelle macchie di ossidazione al dritto. mi pare provenienti da contatto prolungato con materiale ferroso (graffette?). Per il resto che dire... congratulazioni, il leone intero mi manca ma sono felice sia andato in buone mani. Ora dicci però il massaro :)
    1 punto
  16. *Regalata*..... strano ed inusuale termine, ne ho sentito parlare vagamente qualche volta... esiste veramente? Non credevo che fosse qualcosa di reale :lol: E' buona dai! bel colpo :good:
    1 punto
  17. spero sia vera, anche perchè me l'hanno regalata come "medaglietta/patacca" ad un mercatino di antiquariato......ahahahah :rofl:
    1 punto
  18. L'ho trovata nel web : http://en.numista.com/catalogue/pieces7571.html La tiratura è molto alta, il che fa pensare che sia comune e quindi che sia vera. Almeno credo :pardon:
    1 punto
  19. :rofl: :rofl: Il primo è andato. Sono veramente contento. E' una di quelle monete che ho sempre rimirato nelle aste chiedendomi se sarei mai riuscito a prenderne uno e invece è successo. E' poco bello? anche se è bucato è sempre un bel leone. In asta Felsinea ne ho visti 4 ma bello 1 solo. Il mio rientra nella media, 11,44 grammi. Già pagato, adesso aspetto solo l'arrivo.
    1 punto
  20. La differenza che il Montenegro evidentemente pone tra errore e artefatto mi è spesso oscura :P
    1 punto
  21. Altro QUATTRINO , abbassiamo la qualità e alziamo la rarità - 1614 CRIPPA n. 24/F
    1 punto
  22. C'e' un catalogo Kuenker recente della coll. Curti di monete Carolinge - con moltissimo materiale - che forse puo' aiutare nell'individuazione delle zecche
    1 punto
  23. Ne parla anche il Giornale della Numismatica: http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=7876:)
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  24. Salve a tutti, Avevo postato qualche tempo fa questa moneta nella sezione identificazioni... Ebbene, la moneta mi è giunta, e ho potuto confermare l'originalità della moneta. Presenta una patina molto spessa e, in alcuni punti, soprattutto sul bordo, ha residui terrosi non completamente rimossi. La sua storia è sicuramente l'aspetto più affascinante... Allego le foto e due righe per contestualizzare la moneta. Se qualcuno ha da correggere o da aggiungere qualcosa, non esiti :D ovviamente non sono entrato nei dettagli... Anche perché la figura di Nerva è un po' confusa... Alcuni parlano di un imperatore saggio e corretto, altri di un assassino, mandante della congiura contro Domiziano. • Dettagli tecnici - Peso: 10,40 g - Diametro: 26 mm - Asse: 180° - Materiale: bronzo - Patina: molto gradevole, color verde oliva - Condizioni generali: presente un graffio sulle mani strette; in generale, moneta molto gradevole • Classificazione D/: IMP NERVA CAES AVG PM TRP COS III PP; busto laureato a destra R/: CONCORDIA EXERCITVVM Due mani che si stringono; in esergo, S C 97 d.C. – RIC 79 • Contestualizzazione della moneta Questa moneta è stata emessa per permettere a Nerva di guadagnarsi la fiducia degli eserciti romani; alla sua elezione, egli aveva ricevuto il pieno consenso e appoggio del Senato, ma non aveva convinto i reparti bellici, i quali erano molto fedeli all’ex imperatore Domiziano, assassinato nel 96, e non avevano gradito la nuova elezione, poiché Nerva era tra i sospettati della congiura ardita contro il predecessore. Solo dopo aver adottato e designato successore Traiano, generale delle truppe poste ai confini germanici, che gli eserciti diedero il loro appoggio al governo di Nerva, che comunque i lì a breve (inizi del 98) cessò a causa della sua morte. Buona serata a tutti :hi:
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  25. Ciao @@Titta99! Giusto, che occhio, non avevo fatto caso alle bolle.... Mi sorge un dubbio.... ma gli aurei erano ottenuti con la stessa tecnica delle monete bronzee oppure proprio per fusione??
    1 punto
  26. Volevo aggiungere qualche notizia sulla monetazione e sui satrapi della Cilicia tratta dal sito dell’amico roth http://www.roth37.it/COINS/Cilicia/monetazione.html Noi parleremo delle monete dei satrapi inviati dal Gran Re e delle emissioni fatte dai dinasti locali, che erano considerati dai Persiani come dei Governatori ereditari di quello che era già stato il loro regno. Questi Principi, grandi feudatari del re dei Re, conserveranno il titolo sovrano, Melek ò Basileus; ma assai spesso le loro monete testimoniano la loro sottomissione agli Achemenidi. Quanto ai satrapi sembra che essi non abbiano mai avuto il diritto di battere moneta in qualità di satrapi, ma potevano farlo solo quando erano temporaneamente investiti del comando delle armate (karanos). Parleremo dunque delle emissioni battute dai satrapi in queste circostanze speciali e spesso per necessità momentanee, nei paesi dove si continuava nello stesso tempo la monetazione locale; seguirà la monetazione dei grandi feudatari e quella delle città sottomesse. Per la maggior parte queste monete, sia satrapali, dinastiche ò autonome delle città hanno delle legende in lingua semitica, scritte in caratteri aramaici, molto usati allora in Persia, nelle circostanze ordinarie della vita. La scrittura cuneiforme, che d'altra parte non si riscontra in alcuna moneta, era riservata alla corte del Re per le scritture lapidarie. Esempio delle principali legende fenicie ed aramaiche delle monete provinciali al tempo degli Achemenidi. Ancora sui Satrapi: potevano battere solo monete d'argento ò di rame, non come governatori, ma come incaricati di speciali operazioni militari. Ovviamente non erano contenti di questo. Tiribazos, Vicerè di Armenia ai tempi della ritirata dei 10.000, succede a Tithrauste (393 a.C) nella satrapia di Sardes, poi comanda le armate nel 397, e conclude la famosa pace di Antalcidas, che liberò tutta l'Asia al grande Re. Fu incaricato poi di dirigere la guerra contro Euaguras I°, Re di Salamina (Cipro). Fu in Cilicia che Tiribazos fece battere il numerario a suo nome. Le zecche che l'emisero furono Issos, Soli, Tarsos e forse Nagidos. Dello stesso principe altre monete mostrano la testa barbuta di Dioniso (Issus), di Eracle ò il profilo diademato di Afrodite. Talora si trova l'effigie del satrapo sulle monete di Mallos. Pharnabazos, figlio di Farnace (413-374 a.C.), succede a suo padre nella satrapia di Dasychon. Gli ateniesi si erano impadroniti della città di Cyzikos nel 410: Pharnabase la riprese nel 411. Fu in questa occasione che battè moneta. Gli storici hanno conservato il ricordo della sua generosità verso i soldati ed i loro capi. Poi, sempre per ragioni militari, fece battere moneta in Cilicia (398-394), dove si concentrarono allora le truppe reali. Le monete battute a Cyzikos mostrano al dritto la testa barbuta del satrapo. Le monete battute in Cilicia differiscono completamente da quelle battute a Cyzikos. Le prime mostrano solo scritte aramaiche, queste ultrime hanno la legenda in greco. Si può infine ricordare Autophradates, Comandante della flotta al tempo di Pharnabazos. apollonia
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  27. In base a ciò che si vede direi più qualcosa del genere http://www.acsearch.info/search.html?id=2379326
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  28. Salve ragazzi,vi presento l'ultima arrivata in collezione Saluti
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  29. Difficile per me andare oltre il fatto che si tratta di un quadrante dell'alto impero, potrebbe essere di Augusto, Claudio o Domiziano, al verso ci potrebbe essere un altare, un modius, una mano con una bilancia, strumenti sacrificali, due mani che si stringono, un rinoceronte... Se fossi costretto ad azzardare un'ipotesi direi Augusto/altare, tipo questa:
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  30. Ciao la moneta è autentica ed è un dupondio, Nerone ha coniato dupondi sia con la testa radiata che con la testa laureata, con simbolo di valore II o senza, assi grandi come semisse ma con valore I. C'è da ricordare che con Nerone c'è stata una riforma monetaria importante, e secondo me alcune erano prove che non sono andate a buon fine. Silvio
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  31. Ciao Si tratta di una moneta olandese della provincia del Gelderland. E' un 6 Stuiver del tipo che ti metto nel collegamento http://colnect.com/it/coins/coin/38480-6_Stuiver_Rijderschelling-Gelderland-Paesi_Bassi_-_Province la data è sopra la corona ma io non riesco a leggerla. Per il valore, non essendo la mia monetazione, non posso aiutarti ciao Mario
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  32. Ciao non è un'asse ma un dupondio ed è originale rovinato ma originale. Silvio
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  33. Spatinata cosi gli e' rimasto piu che altro un valore storico,in termini di soldini sicuramente meno di 100 euro
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  34. Questa è la variante del Bart XVI-18/b per la canonizzazione dei Martiri Giapponesi Non l'ho vista nel nostro catalogo @fabio22
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  35. Buonasera, vedo che piano piano la discussione cresce e con essa appaiono interessanti spunti di riflessione. @@mangiafuoco ha dunque inaugurato il nominale successivo e strettamente collegato all'inforziato precedente, ovvero il cremonese coi bisanti. Moneta facilmente riconoscibile per il peso ristretto (diciamo una media sui 0,3/0,4 g contro i 0,7 circa dell'inforziato) e per essere la più piccola del periodo comunale (esiste anche il cremonese con le stelle di cui parleremo più avanti). Senza riassumere ora in una scheda quest'altro nominale, mi accingo solamente a riportare con ordine le varianti già fotografate da @@giollo2 e @@mangiafuoco e una mia, elencando eventuali varianti conosciute non ancora fotografate (che riporta il CNI o che conosco "di immagine"). La tabella riassuntiva col confronto col CNI seguirà una volta conclusa l'analisi del cremonese. Di seguito un veloce schema sommario per chiarire la situazione varianti.... che ne dite, ripartiamo da 1 nella numerazione? Partire da 4 potrebbe incasinarci un po' qualora saltassero fuori altre varianti diverse da quelle già riportare per l'inforziato.... posso sempre modificare domani. TIPO I: lettera A aperta 1a) analogo all'inforziato variante 1a. Non mi risultano altre variante con A aperta D/✠FREDERICU~; entro corona “a spirale” ΩPRI, bisante al centro, una punta a destra della I R/✠CREMON/ \; entro corona croce con bisante nei quadranti superiori, punta rivolta al centro nei quadranti inferiori ø: 15 mm Peso: 0,45 g TIPO II: lettera A semiaperta ––––> non mi risultano cremonesi con A semiaperta, what about you? TIPO III: lettera A chiusa 3a) analogo all'inforziato 3a, ovvero 1a con lettera A chiusa e non aperta. D/✠FREDERICU~; entro corona “a spirale” ΩPRI, bisante al centro, una punta a destra della I R/✠CREMONA; entro corona croce con bisante nei quadranti superiori, punta rivolta al centro nei quadranti inferiori ø: ? Peso: 0,41 g 3b) nessuna punta al al rovescio, diritto identico ai precedenti. Non ci sono inforziati corrispondenti, l'unico simile è l'1c di @@fabgeo ma che presenta al diritto due punte e non 1. È la variante CNI 18 D/✠FREDERICU~; entro corona “a spirale” ΩPRI, bisante al centro, una punta a destra della I R/✠CREMONA; entro corona croce con bisante nei quadranti superiori, nessuna punta rivolta al centro nei quadranti inferiori ø: ? Peso: ? 3c) nessuna punta a diritto e rovescio, anche qui non ci sono inforziati analoghi, CNI 19 D/✠FREDERICU~; entro corona “a spirale” ΩPRI, bisante al centro, nessuna punta accanto alla I R/✠CREMONA; entro corona croce con bisante nei quadranti superiori, nessuna punta rivolta al centro nei quadranti inferiori ø: ? Peso: 0,35 g
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  36. Con le nuove foto si vede che il metallo è un po' poroso, ma nonostante questo e una lieve usura rimane una buonissima moneta. @@cliff è un realizzo di 11 anni fa, qui uno più recente https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=233589
    1 punto
  37. Dall’edizione Vulgata della Bibbia, Profezia di Daniele, Capo VII.6 Et ecce alia quasi pardus, et alas habebat quasi avis, quatuor super se: et quatuor capita erant in bestia, et potestas data est ei. Ed eccone un’altra come un leopardo, e avea nella parte sua superiore quattro ali come di uccello, e la bestia aveva quattro capi, e fu data a lei la possanza. apollonia
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  38. Certamente nando, bellissima moneta ma bisognerebbe che l' acquirente venisse accompagnato da qualcuno che di Regno ne mastica............altrimenti si rischia .........e grosso. :good:
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  39. Rimanendo con PHILIPPO III, moneta spicciola comune QUATTRINO O TERLINA - CRIPPA n. 23, peso gr. 0,72, larghezza mm. 14
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  40. Aggiungo l'unica moneta di CREMONA che ho in collezione, mm. 16,5 - gr. 0,72
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  41. Anni fa quando venni a conoscere l'esistenza del Coronato ,che raffigura,da un lato,l'Arcangelo Michele nell'atto di trafiggere con la lancia il drago dal volto umano, emesso a Napoli durante il Regno di Ferdinando d'Aragona ,mi ripromisi che una di queste monete ,quando sarebbe riapparsa sul mercato numismatico,sarebbe dovuta essere mia,avrebbe dovuto far parte della mia collezione.Quando ho visto l'asta 89 della casa d'aste Numismatica Ars Classica ,visionando le monete on line in vendita,mi è apparso il lotto n°737,ed era proprio un Coronato che raffigurava l'Arcangelo Michele che stava per trafiggere il drago dal volto umano.La moneta non era quella che fu venduta all'asta 16 da Numismatica Ars Classica e né quella che fu venduta all'asta 42 "Civitas Neapolis"dalla casa d'aste Varesi.Mi feci due conti per vedere quanto cash avessi e quanto ne potessi mettere insieme per potermi aggiudicare la moneta in asta.A mala pena riuscivo ad arrivare al prezzo a base d'asta:non bastava.Pensai che l'unica cosa da fare era quella di richiedere un prestito di € 30.000 ad una società finanziaria,poichè le monete che mi interessavano in quest'asta era questa descritta ed un'altra altrettanto molto rara.I tempi "incerti"non mi consentivano di richiedere il prestito ed ,inoltre,volevo dormire sonni tranquilli(non che ora li faccia,ma,comunque,richiedendo il prestito,avrei peggiorato le cose).Scartai la soluzione di richiesta prestito e cercai di vendere delle rarità numismatiche che ho e che non mi occorrono più per continuare le mie collezioni.Fino al giorno dell'asta 89 di Ars Classica ho sperato di aggiungere al cash che avevo altro denaro per poter quantomeno "dar battaglia"con le offerte per questa moneta,se non anche con l'altra in vendita in quest'asta e che pure m'interessava.Niente da fare. Giunse il 29 novembre 2015 giorno in cui i lotti vennero battuti e non potei fare altro che assistere impotente alla vendita dei lotti di mio interesse che sono andati ad abbellire chissà quale collezione. La moneta di cui vi ho parlato è la seguente ed è stata venduta dalla casa d'aste Numismatica Ars Classica all'asta n°89 il 29/11/2015 al lotto 737: Coronato:FERDINANDO D'ARAGONA(1458-1494)Zecca di Napoli Argento gr.3,94 D/ Pigna (?) FERRANDVS:ARAGO:REX:SICI:HIE : Busto anziano corazzato a destra R/ IVSTA – TVENDA L’Arcangelo Michele, con lancia e scudo crociato, in atto di trafiggere il drago dal volto umano. Riferimenti : CNI 635 var. Pannuti-Riccio 20. MEC 14, pag 377, Class 3 (a). MIR 71/1. Crusafont 989. La moneta da una base d'asta di € 8000 è stata aggiudicata ad € 13000 + diritti d'asta --Ieri 23/1/2016 si è commemorato il cinquecentesimo anniversario della morte di Ferdinando D'Aragona --Salutoni -odjob
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  42. Grazie a @@diego84 per le segnalazioni. 2016 G.U. Plauto e Donatello - Italia.doc 2016 Gazzetta Ue Europei di calcio - Francia.pdf 2016 Gazzetta Ue Prima Presidenza Slovacchia Unione Europea - Slovacchia.pdf
    1 punto
  43. Buona giornata Monetina tanto particolare, che non può mancare .... :blum: saluti luciano
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  44. Ciao. "La moneta mostra evidenti segni da circolazione....". La frase, francamente, suona un po' strana, non avendo questa tipologia di moneta mai circolato. I segnetti visibili sono, verosimilmente, il frutto di "contatti" impropri dovuti ad una conservazione che nel tempo non è stata accurata oppure (ma l'ipotesi mi sembra alquanto remota), a "contatti" immediatamente successivi alla fase di coniazione. Dico che trovo improbabile questa seconda eventualità in quanto mi aspetterei che la coniazione di soli 11.230 pezzi in oro (questa è la tiratura del 50 lire 1912 "Aratrice") non sia avvenuta con le stesse modalità "spartane" impiegate per le coniazioni di monete in metalli meno pregiati, prodotte in milioni di pezzi e destinate alla circolazione. Comunque, qualunque sia la causa di quei "segnetti", essa non è certamente riconducibile alla circolazione se, con questo termine, vogliamo intendere l'uso normale della moneta per la funzione che svolge. Quanto alla "macchia", non mi sento di pronunciarmi senza avere la moneta in mano, anche se propenderei più per un grumo di sporcizia. "Mi chiedo anche se qualcuno abbia mai analizzato chimicamente queste macchie.... La chimica, comunque, potrebbe (anzi, dovrebbe) venire in nostro aiuto per chiarire una volta per tutte il meccanismo dell'interazione rame-oro, se questa interazione si possa manifestare, in alcuni casi, anche con delle macchie, e sui motivi per i quali queste macchie appaiano rossicce....." L'argomento è stato trattato, anche scientificamente, più volte sul Forum. C'è un interessante articolo, in inglese, sulle cosiddette "red spots" sulle monete d'oro anche ad alto titolo, che ne chiarisce la causa: https://taxfreegold.co.uk/redspotsongoldcoins.html Per quanto riguarda la possibilità che tali "macchie" possano essere state provocate da lubrificanti, a parte la singolarità che una coniazione esigua e "di nicchia" come quella aurea possa essere compromessa durante la coniazione da filature di lubrificanti senza che nessuno si accorga di nulla e soprattutto, provveda a rimuoverle (ma, per un attimo, ammettiamo pure che ciò possa essere successo...,) la considerazione assorbente è un'altra e cioè: può un lubrificante provocare reazioni chimiche non già sull'oro, che sarebbe incorruttibile ai lubrificanti, ma sulla parte della lega diversa dall'oro? Considerato che alcuni professionisti numismatici utilizzano proprio un sottile strato di vaselina, che come è noto è un lubrificante, per meglio preservare il rame o il bronzo, mi verrebbe da pensare che proprio un lubrificante al più preservi le caratteristiche del metallo con il quale viene in contatto e non le alteri. Detto questo, per riprendere ciò che scriveva precedentemente Giov60, nel nostro mondo si creano di tanto in tanto delle "leggende metropolitane", che non hanno alcun fondamento e che, purtuttavia, puntualmente tornano a galla. A questo proposito, nel Gigante (io sono fermo all'Edizione 2011 ma non mi stupirebbe se la precisazione ci fosse ancora oggi), a proposito del 20 lire 1882 si riporta, in nota, che: "Le monete di questo tipo con questa data sono state coniate per almeno 20 anni, quindi anche sotto V.E. III.(...)" Ebbene, benché di questa notizia non esista alcun riscontro e nonostante si siano date prove documentali inoppugnabili di segno contrario, e si sia ripetutamente invitato chi sostiene questa tesi a fornirne i riscontri (che ovviamente non ha fornito...), nonostante ciò la "leggenda metropolitana" continua imperterrita a sopravvivere. E quando fai notare, carte alla mano, che non è vero che il marengo di Umberto dell''82 è stato coniato per vent'anni, ti senti rispondere: "...ma lo dice il Gigante". E allora, a quel punto pensi....ma sì, tanto cosa cambia. Che le red spots siano provocate dalla filatura di lubrificante o che il marengo dell'82 sia stato prodotto per 20 anni...che cambia? Viva la libertà di pensiero. E che ciascuno la pensi come meglio crede. Saluti. M.
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  45. @@sulinus, veramente una bellissima moneta.
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  46. Forse la grande rarità è data dal fatto che essendo sconosciuta come variante eventuali pezzi in circolazione possono passare inosservati?
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  47. La tiratura è solo il primo parametro da tener presente per valutare la rarità di una moneta e, a mio parere, il meno importante. Per venire al tuo esempio, 70.000 esemplari sono tanti se tutti, o quasi, sono disponibili per il mercato. In questo caso credo si possa parlare di moneta comune, difficile ci siano più di 70.000 persone che la vogliono davvero. Ma se, di 70.000 esemplari, 69.000 sono stati rifusi, i 1.000 rimasti possono considerarsi rari, ma solo a patto che ci siano più di 1.000 persone interessate ad averli, e questo non sempre succede. In altre parole, come ti ho già detto in altra discussione, devi essere più preciso nelle tue richieste, nel caso in questione, quale sarebbe la moneta da 70.000 esemplari? petronius :)
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  48. possa l'entusiasmo che si legge nelle tue righe, accompagnarti per tutto il tragitto! in bocca al lupo
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  49. si guarda così...in alto c'è il collo dell'aquila nel mezzo il petto e sotto si vede la coscia con le penne...
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