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  1. claudioc47

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/29/16 in tutte le aree

  1. Per quanto impegno ci ho messo nel fotografarla, non sono ancora riuscito a esaltare la sua bellezza.
    8 punti
  2. In arrivo dopo lunga trattativa
    3 punti
  3. In pratica non sono monete ma vini. Aspettano che siano d'annata per aumentarne la qualità (in questo caso il prezzo). Visti i prezzi raggiunti possono essere definite come "gran riserva". P.s. scusate lo sfogo ironico ma non riesco piú a digerire questo Stato, manco con un buon vino XD
    3 punti
  4. Se c'è un orca è rarissima, ma credo sia un delfino.
    3 punti
  5. Vi lascio in anteprima il frutto della nostra (mia di autore e di @@Illyricum65 revisore e traduttore!) fatica numismatica che a breve sarà distribuita anche in forma cartacea da The Royal Numismatic Society nel numero 175 di "The Numismatic Chronicle" edito a gennaio 2015. E' il mio secondo contributo "ufficiale" (nonché il primo a finire su una rivista di questa caratura)... quindi siate indulgenti se trovate qualche imprecisione... ho cercato di metterci tutto il mio impegno ed ha passato anche il vaglio del comitato della redazione sia nella versione originaria in Italiano che nella successiva versione tradotta. Devo dire che è stato bello confrontarmi con un mondo accademico di rilievo ed essere trattato assolutamente da pari. Ho trovato la massima disponibilità da parte del responsabile della rivista (Mr. Richard Ashton) che è una persona davvero squisita e che ha saputo coordinare al meglio le varie fasi della revisione delle bozze indirizzandomi verso le giuste correzioni. Fondamentale l'apporto di @@Illyricum65 per la traduzione ragionata che ha dato al pezzo essendo un valido conoscitore del periodo e della materia oltre che sicuramente più esperto di me nella redazione di testi in lingua specialmente nel settore della numismatica... lo sento (e lo è) a tutti gli effetti un lavoro a quattro mani. Buona lettura! NC175_Offprint_122101_Ghiraldo.pdf
    3 punti
  6. Riprendo la discussione per comunicare che l'evento e' riportato da oggi sulla prima pagina del sito della SNI con anche le locandine.....volendo si potrebbe aggiungere anche il link.... Ricordo che cliccando sotto dove c'è la firma si può aderire per partecipare all'evento....
    2 punti
  7. @@Trevize Ciao Moneta stupenda complimenti :hi: Come conservazione a mio parere direi SPL/SPL+ Ha dei rilievi molto belli ma guardandola, si vede che ha circolato. Per il valore che dire. In questo periodo è tutto molto relativo ne ho viste di simili dai 40-100 o anche più Rimane comunque un mio parere guardando le foto saluti
    2 punti
  8. Tanto per cambiare posto una moneta Austriaca :rolleyes: 500 Shilling:
    2 punti
  9. Ciao @@Teus I bel cavalluzzo :D :D di Ferdinando II ribattuto, come già ben detto dagli illustri foristi che mi precedono... http://www.ilportaledelsud.org/novitas_rengi.htm Saluti Eliodoro
    2 punti
  10. dovresti postare l'immagine per poter valutarne lo stato di conservazione nonché la tipologia del cetaceo
    2 punti
  11. 2 punti
  12. eppure io le bolle le vedo(ingrandendo),per me e' prodotto da fusione,poi aggiungiamoci i rilievi,tondello,e metallo.
    2 punti
  13. Salve, riprendo questa vecchia discussione per mostrarvi anche il mio cavallo particolare che ho in collezione. Dati ponderali:1.6 gr 19mm Purtroppo non è ben messo ma, oltre a presentare un colorito insolito, presenta il famoso “monogramma" in esergo e proprio sotto di esso, leggermente sulla sinistra, le lettere "D G". Anche nel dritto, vicino al collo del re, si notano delle scritte che non lasciano dubbi sulla ribattitura su Carlo Viii. A quale dei 2 Ferdinando può essere attribuito? E riguardo all'esergo ,che da come ho capito si riferisce a Napoli, potreste dirmi qualcosa e\o mandarmi l'articolo di @francesco77. Vi ringrazio per l'attenzione e vi saluto. Matteo :hi:
    2 punti
  14. Grazie, grazie, grazie :D mi state rendendo veramente felice e ancora più soddisfatto :D Un abbraccio virtuale a tutti, cari amici :friends:
    2 punti
  15. ______________ 1987 Unione Sovietica 60° Anniversario della Rivoluzione di ottobre 3 Rubli - Rame/nickel
    2 punti
  16. Volendo affrontare un ulteriore argomento, mi sembra interessante passare a trattare della convenzione monetaria con Brescia del 1183. La convenzione venne stipulata in una data compresa tra il 30 aprile-1 maggio (giuramenti di Pace a Piacenza) ed il 29 giugno (giorno in cui si avvicendavano i Consoli di Brescia) del 1183 e non nel 1184, come erroneamente da più parti riportato. Si conveniva che: - la moneta di entrambe le città potesse liberamente circolare e dovesse essere accettata da entrambe le città; - la moneta dovesse essere di buon argento e non potesse essere svalutata, se non di comune accordo; - i cremonesi dovessero fare la loro moneta allo stesso titolo di quella di Brescia, e cioè di 37 denari per oncia; - la moneta di Milano dovesse essere bandita e accettata solo previo comune accordo tra le due città; - esistevano una moneta denominata forte ed una moneta denominata debole; - un maestro di zecca ed un operaio fossero messi a disposizione dei Consoli bresciani, per insegnare ai bresciani a fare la propria moneta al modo cremonese. Un aspetto assai interessante della convenzione è rappresentato dal fatto che viene espressamente determinata la quantità di argento che doveva essere contenuta in ogni denaro. In particolare si evince che ogni marco d'argento fino dovesse corrispondere a 37 soldi (ossia a 444 denari imperiali). Come si è già detto ogni vecchio denaro milanese valeva il doppio di un denaro di Brescia, per cui 37 soldi di imperiali corrispondevano a 888 denari bresciani. Secondo me ben poche cose della convenzione vennero attuate. La funzione della convenzione aveva più una finalità programmatica che di immediata applicazione, tanto è vero che nei documenti degli anni immediatamente successivi, sia di area bresciana che di area cremonese, si trovano menzionati senza soluzione di continuità i denari milanesi. Comunque sia, partendo da queste considerazioni il Giordano ed il Fenti hanno ritenuto che le monete della convenzione fossero i denari scodellati simili a quelli di Brescia, con la croce che interseca la scritta Cremona (tipo CNI IV, tav. XV, 5). Purtroppo si tratta di monete di rara apparizione sul mercato e non ho nessuna fotografia recente da postare. Secondo Bazzini invece la moneta dovrebbe essere spostata più avanti, nella prima metà del Duecento. Sinceramente non ho elementi per valutare bene la questione, perchè ripeto si tratta di monete di rara apparizione sul mercato e difficili da studiare. Vedendo il peso medio riportato del Fenti degli otto esemplari censiti, e cioè di 0,502 grammi, e come sono fatte le lettere, sarei propenso per spostare più avanti questa tipologia, direi tra gli anni 1230-1250. Una conferma verrebbe dal fatto che tre denari scodellati di Cremona sono presenti nel ripostiglio di monete della metà del tredicesimo secolo descritti da David Michael Metcalf, Classification of the thir- teen-century denari of Genoa, «The Numismatic Circular», lxxxv (1977), pp. 10-11. Si tratta di un tesoretto venduto sul mercato londinese a più riprese a partire dalla primavera del 1976, di provenienza sconosciuta, composto da oltre 700 pezzi, di cui 595 denari di Genova (del xii e xiii secolo), 118 denari scodellati di Milano e di Brescia, 3 denari scodellati ed un mezzanino di Cremona, 2 denari di Siena (post 1192), 1 denaro siciliano per Enrico vi (1194-1197 del tipo Spahr 30). Benché di questo ripostiglio siano disponibili solo poche immagini di monete genovesi, la sua datazione è stata resa possibile dalla accurata descrizione dei denari di Genova (si veda Monica Baldassarri, I denari della zecca di Genova e i loro frazionari tra il xii e il xiv secolo: alcune osservazioni su datazioni, seriazioni ed ambiti di circolazione, «Quaderni Ticinesi di Numismatica e Antichità Classiche», xxviii [2009], pp. 331-376). In sintesi pur essendo la questione ancora da approfondire direi che si tratta di denari che non furono coniati nel 1184 o in quel torno, ma dopo. Per cui se siete d'accordo dopo i cremonesi e gli inforziati con i bisanti come terza moneta di Cremona metterei nel nostro catalogo il grosso con i bisanti. Scusate per la prolissita del post.
    2 punti
  17. :) buonasera a tutti....un vero miracolo con questo li,tiene non si sa come!! :huh: ...intanto ci lascia osservare la ricezza e l'elaborazione artistica de le sue lettere.....tutto un un lavore rafinato de i gravori di cogni !...fortissimi!!! :) :) per una cosi piccola opera d'arte di 18mm ! ^_^
    2 punti
  18. Uno dei casi italiani piu’ eclatanti e clamorosi di , chiamatelo come volete : vendita clandestina , non controllo , non curanza o altro , riguarda il famosissimo caso del ritrovamento fortuito della Biga etrusca di Monteleone di Spoleto , unico e bellissimo reperto italico di questa tipologia , risalente probabilmente al VI secolo a.C. . E’ questo uno dei reperti archeologici più eccezionali e belli che il popolo etrusco ci ha tramandato dall’ antichita’ . La Biga , forse da parata o da battaglia di un ricco personaggio militare Etrusco , fu trovata casualmente nel 1902 appunto a Monteleone di Spoleto , o meglio nella frazione chiamata Colle del Capitano , da un contadino mentre era intento in lavori di rinnovo del terreno intorno alla sua casa ; mentre spianava una montagnola di terra , il terreno gli franò sotto i piedi e cadde dentro una tomba antica , aveva infatti scoperto una tomba datata successivamente al VI secolo a.C. ; immaginiamo la meraviglia o forse anche la paura nel trovarsi di fronte questo carro . Il contadino ignaro dell’ importanza e della unicita’ della scoperta vendette a certi mercanti d’ arte fiorentini il carro , che dopo una serie di passaggi in Italia arrivò a Parigi , per poi finire acquistato dal Metropolitan Museum di New York in America . Quello che rimane inspiegabile e ingiustificabile , ma che giustifica invece il titolo del Post , e’ come abbia fatto un simile reperto , non parliamo di monete , vasi o statue , a passare inosservato per chissa’ quanti passaggi di consegne all’ interno del territorio italiano senza che nessuno degli organi addetti al controllo del territorio lo abbia notato e quindi bloccato prima di varcare i confini d’ Italia , arrivare a Parigi e da qui in America , una vera , una delle tante , vergogne nazionale . La Biga è in legno di noce interamente rivestita di lamine di bronzo dorato lavorato a sbalzo . Il timone di circa 2 metri , ha l’ attacco coperto da una protome di cinghiale , al termine ha invece una testa di uccello rapace . Poco prima di questa è il giogo per l’attacco dei due cavalli , con due anse terminanti a testa di serpente . Il corpo centrale della Biga è chiuso da tre pannelli , uno centrale e due laterali , che hanno bordi arrotondati e curvilinei mentre le due ruote sempre in legno ricoperto di lamine bronzee , hanno nove raggi ciascuna per un diametro di 67 centimetri ciascuna , il mozzo termina con una testa di leone , mentre i pannelli sono decorati con scene prese dalla mitologia greca . Attualmente a Monteleone si trova una copia della Biga certamente lontanissima parente dell’ originale , ma che rende con grande somiglianza l’ eccezionalità di questo prodotto della tecnologia metallica artigianale antica e in generale dell' arte etrusca . Il territorio di Monteleone di Spoleto è stato abitato sin dalla piu’ remota antichità , infatti nelle vicinanze della cittadina sono state scoperte necropoli protovillanoviane ed etrusche . La biga in questione è attualmente custodita presso il Metropolitan Museum di New York che la acquistò da un trafficante di antichità , riuscito a trafugarla dall’ Italia e a portarla indisturbato oltre il confine italiano . La Biga è al centro di aspre battaglie fra il Museo e il Comune di Monteleone che ne chiede da tempo la restituzione , il fatto strano e’ l’ imbarazzante silenzio ufficiale dello Stato italiano .
    1 punto
  19. Chissà se questo statere di Tolomeo I Sotere battuto alla Triton XIX del gennaio 2016 per 120.000 $ rappresenterà il record di aggiudicazione dell’anno tra gli stateri dei successori di Alessandro Magno o di Alessandro stesso. The Rarest of Ptolemy’s Coinage PTOLEMAIC KINGS of EGYPT. Ptolemy I Soter. As satrap, 323-305 BC. AV Stater (16mm, 8.51 g, 12h). Alexandreia mint. Struck circa 312/11 BC. Diademed head of the deified Alexander right, wearing elephant skin and aegis, horn of Ammon over ear / Prow of galley to right, adorned with one large and one small protective eye. Svoronos 25; Zervos Type V, Issue 87 (unlisted dies); Gulbenkian 1071 = Jameson 999; Saida 41. EF, lightly toned, minor marks, a hint of die wear on obverse. Extremely rare, one of five known, and one of only two in private hands (the others in Athens, Lisbon, and Paris). From the collection of Dr. Lawrence A. Adams. Ex Mieza Collection (Nomos 7, 15 May 2013), lot 149; Numismatica Ars Classica 46 (2 April 2008), lot 303. Triton XIX, Lot: 2076. Estimate $75000. Sold for $120000 In his die study of the early coinage of Ptolemy I, Zervos remarks that this issue is unique among the entire corpus of this king’s coinage due to the lack of any legend or control marks. While he is certain that it was struck by Ptolemy I (W.H. Waddington thought these were non-Ptolemaic imitations), that it was contemporary to the Attic weight silver, and that the mint was likely Alexandreia, he was unable to place it into an historical context that would explain its iconography and purpose. Nonetheless, it is the rarest of all Ptolemy I’s issues, with only five known today, from three obverse and four reverse dies. apollonia
    1 punto
  20. Buona sera a tutti, volevo farvi vedere questa moneta di Ferdinando I D'Aragona acquistata da poco. D: FERRANDUS ° REX R: EQ VITA °S° REGNI all'esergo della moneta lo stemma con R bifrontale con i tre punti a destra e sinistra. peso: 1,8g diametro: 18,5 mm Ho visto altre monete con in esergo lo stemma R bifrontale, ma con l'iscrizione al rovescio diversa da questa. Sono consapevole che esistono molte varianti di queste monete, ma vorrei un parere da voi esperti. Cosa ne pensate sullo stato di conservazione? quanto è comune? vi ringrazio tutti in anticipo.
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  21. ...Penso di averlo già scritto da qualche altra parte, ma non mi dispiace ripetermi.. Utilissimo focalizzare lo sguardo su alcuni particolari "critici", in questo caso la briglia e il sottopancia; grazie per avercelo fatto notare ;).. Però, generalmente parlando, io non "assolutizzerei" questa cosa..... ...anche perchè, secondo me, a volte si rischia di esser tratti in inganno: si crede che il tal particolare sia "usurato" e poi, magari, si tratta solo di una debolezza di conio; quindi, penso sia utile mantenere sempre "accesa" anche la visione "periferica", sull'intero esemplare...oltre che sui "punti critici" :)...
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  22. Ho postato il grosso di Cremona, insieme ad un grosso di Milano e ad uno di Brescia perché sono stati presumibilmente coniati nello stesso periodo, e cioè nel corso del XIII secolo e sono di valore equivalente. Del grosso con i bisanti non so se esistono varianti. Io li ho sempre visti con bisanti nel 1° e 2° angolo e punte nel 3° e 4° angolo. il CNI riporta al n. 11 una variante, ma il peso mi fa pensare di 0,98 grammi mi fa dubitare che si tratti di un grosso. Quindi caro @@Sator qui il tuo lavoro mi sa che si fa più facile :rofl:
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  23. BRESCIA - Comune Grosso da 6 denari imperiali prima metà del XIII secolo gr. 2,08
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  24. MILANO - Comune - Grosso da 6 denari imperiali prima metà del XIII secolo gr 2,07
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  25. Confermo quanto già anticipato da Mario. Purtroppo, considerato lo stato di conservazione e l'abbondante patina, non è possibile effettuare una classificazione esatta della moneta. Le due foto vanno girate verso destra di 90 gradi.
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  26. Buonasera, descrizione, Testone Firenze Cosimo I 1572 R2 per il Manzoni, tipologia con al diritto la testa del Granduca barbuta a destra, al rovescio il il San Giovanni Battista a torso nudo, seduto testa a destra data in basso. di difficile apparizione con tutta la barba al diritto (si vede anche il pizzetto e baffo), esistono varie varianti con il busto a bottoni e colletto diverso. conservazione molto buona, molto vicina allo SPLENDIDO o SPLENDIDO con vecchia patina di raccolta, priva dei soliti segni o graffi deturpanti di conio della tipologia. questo è un altro apparso nel 2014 in Germania, ma la barba quasi è sparita.. http://www.acsearch.info/search.html?id=2149377 saluti Fofo
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  27. Non siamo ai livelli del quattrino del 1614 di Giancarlo, ma anche questa è abbastanza rara... Quattrino 1606, Crippa 24/E, R/2 Da notare il numero scritto in china bianca, la moneta era certamente parte di una vecchia collezione...
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  28. Riesce sempre a farmi comprare! Qualità prezzo top.
    1 punto
  29. @@tonycamp1978 grazie. Ti assicuro che non c'è alcun segno di usura sulla veste, rilievi forse un pò bassi ma su questa moneta credo che sia nella norma considerata la tecnica di realizzazione del conio.
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  30. Essendo ribattuto su Carlo VIII è, per una questione temporale, attribuibile a Ferdinando II
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  31. Oggi una 50 E Duisenberg in fds J002 / S0... cosa mi dite? Se interessa mandatemi un mp ciao
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  32. Quanto mi piacciono queste monete :wub:
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  33. ieri sera ho comprato su amazon Il gigante e arriverà fra poco, oggi posteremo le foto della moneta :good:
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  34. CREMONESE CON I BISANTI NELLA CROCE [a] INTRODUZIONE: Abbiamo finora riassunto e descritto il primo nominale per la zecca di Cremona, l'inforziato con i bisanti. Contemporaneamente veniva prodotto anche un altro nominale avente peso e dimensioni ridotte ma caratteristiche di diritto e rovescio identiche, il cremonese con i bisanti. Questa monetina, la più piccola del periodo comunale, comparirà in periodo più tardo anche con le stelle al posto dei bisanti. Soffermandoci ora sulla prima tipologia prodotta cercando di inquadrarne caratteristiche e varianti. La nomenclatura per questo nominale è stata abbastanza confusa, non solo dal Fenti, ma anche dal CNI che, oltre a chiamarlo correttamente cremonese, usano impropriamente come sinonimi obolo e/o medaglia. Inoltre questo nominale viene spesso confuso con l'inforziato avendo il medesimo aspetto. Identiche le legende di diritto e rovescio se non per i caratteri di dimensioni più piccole dato il modulo su cui venivano coniate. Nonostante ciò i due nominali sono distinguibili per: - Peso: il cremonese pesa circa la metà dell'inforziato, 0,3-0,4 g di media contro i 0,6-0,7 g dell'inforziato; - Diamentro: il cremonese è visibilmente più piccolo e più "ristretto" rispetto all'inforziato con un diametro di circa 13-14 mm contro i 17-18 dell'inforziato. Il cremonese circolava (come l'inforziato) contemporaneamente all'obolo di Milano e ne aveva lo stesso valore. Qui un esempio di obolo milanese: ø: 14 mm Peso: 0,32 g Da osservare le analogie stilistiche (A aperte e V con due punzoni) e ponderali tra obolo (qui sopra) e cremonese (di seguito): ø: 15 mm Peso: 0,45 g
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  35. Moneta misteriosa e pericolosa. apollonia
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  36. Caspita, grazie della delucidazione! Direi che si è appena guadagnata capsula e cambio di ripiano.
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  37. ______________ 1987 Dominicana Mezzo Peso - Rame/nickel "Cuna de los derechos humanos" (culla dei diritti umani). Le tre persone raffigurate: Bono, Spaillat e Rojas, contribuirono efficacemente per l'indipendenza della Dominicana a metà '800.
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  38. Cara vecchia lira, quanto ci manchi !!!
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  39. @@Tuscia35 adesso ti manca quello con il ritratto del doge :pardon: ;)
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  40. 1 punto
  41. 1 punto
  42. Figurati, son queste le cose per cui fare veri complimenti, mica per le nuove monete che ci portiamo in collezione :D
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  43. Come ti è stato detto, si può acquistare tranquillamente, seguendo qualche accortezza (per maggiori e più precise informazioni, leggi le infinite discussioni della sezione legale del forum). Così, in due parole, mi sento di dirti: 1) acquista da venditori riconosciuti e professionali, evitando mercatini con merce sospetta (di provenienza sconosciuta o, peggio ancora, che sembra fresca di scavo. Per conoscere commercianti italiani, puoi controllare il sito NIP -Numismatici Italiani Professionisti-). 2) conserva sempre tutta la documentazione possibile. Se acquisti in Italia, devi tenere fattura d'acquisto è certificato di lecita provenienza (che il commerciante È TENUTO a rilasciarti, anche se a volte nicchiano). Se acquisti dall'estero, dove non sono tenuti a seguire le nostre normative, premurati comunque di conservare fatture e qualsiasi altro documento che possa attestare la liceità dell'acquisto. 3) attenzione a siti di vendita tipo ebay: puoi trovarci commercianti seri (diversi grandi nomi vendono utilizzando questa piattaforma), ma anche tanti furboni/criminali. Se acquisti da ebay, specie se da venditore estero, stampa tutto lo stampabile (foto inserzione, ecc.) e conservalo. A leggere così, sembra un macello. Ma in realtà si tratta di fare le cose con un minimo di attenzione. I commercianti seri rilasciano tutti i documenti che ti servono, per cui devi solo farti un bel folder dove conservare tutto con cura.
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  44. Come spesso accade, la satira e una vignetta spiegano meglio di tanti discorsi perché si fanno certe cose ;) Tra l'altro, ho letto che, sempre per rispetto di una diversa cultura, a tavola non hanno servito vino. Chissà se quando Renzi ricambierà la visita (è già in programma) mostreranno la stessa sensibilità, e poiché sicuramente molti della delegazione italiana saranno abituati a bere vino, serviranno qualche buona bottiglia di Chianti :rolleyes: Rispettare tutte le culture va bene, rinunciare alla nostra per compiacere quelle degli altri, no. petronius
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  45. Buona sera @@giorgio28 non conosco la monetazione di Modena quindi potreste aver ragione, ma trattando quella piombinese credo che possa trattarsi di un quattrino di Niccolò ludovisi,che riporta al rovescio la legenda ASTRIS.ET.AVSTRO.SEC.che tu hai in parte già interpretato,posto le foto orientate in maniera corretta e il link di riferimento del catalogo del forum.http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=12&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwinqK_3tcXKAhVJQhQKHb75BjsQFghIMAs&url=http%3A%2F%2Fnumismatica-italiana.lamoneta.it%2Friepilogo%2FW-NL&usg=AFQjCNFghkVu1EM_YrMv4sIO6iltt0IWHA
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  46. La patina è molto bellissima mentre la conservazione è molto bella.
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  47. 5 Scudi San Marino Metallo: Oro .917 Zecca: Istituto poligrafico e zecca dello Stato Peso: 10 grammi Diametro: 28 mm Tiratura: 7.387
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  48. Oggi condivido con voi l'ultimo arrivo. Medaglia di PIO IX anno IV per la Visita all'Ospedale Militare Francese ai feriti da parte del Papa. Emessa il 19-04-1950 La medaglia è catalogata come Bart. IV-32 Medaglia non semplice da reperire
    1 punto
  49. Posto una foto per confronto, Yuan dollar 1920 china
    1 punto
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