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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/06/16 in tutte le aree
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Buona sera a tutti. Riemergo dalla mia latitanza "lamonetiana"; del resto i positivi strascichi di Verona, Modena e Piacenza, più l'organizzazione di questi Convegni, assieme ai colleghi Cavaliere, Cavicchi e Nasi, mi hanno e mi stanno molto coinvolgendo. Fa piacere riscontrare interesse da parte del mondo numismatico italiano all'iniziativa, testimoniato anche dal bell'articolo di Roberto Ganganelli su GDN. Del resto più di qualche volta avevo accennato su questa piattaforma alla volontà di iniziative di noi commercianti, orientate esclusivamente alla numismatica, prendendo come riferimento gli anni migliori di Vicenza Numismatica, prima dell'attuale suo oblio. La nostra intenzione è tornare a quegli obbiettivi, quegli ideali (culturale, commerciale, rapporti con le Istituzioni, ecc.) che abbiamo cercato anche di trasferire nei convegni NIP, antesignano quello di Roma. La differenza è la collocazione in un progetto multiforme e sistematico. Noi organizzatori crediamo molto che la numismatica vada vissuta e, soprattutto, diffusa di persona. Ed investiremo molte energie in questo, magari i risultati non saranno immediati da questi primi convegni, ma il nostro obbiettivo è ampliare il coinvolgimento degli appassionati. Del resto quando mi capita di parlare a neofiti di monete e di tutto l'enorme bagaglio storico, culturale, economico, addirittura tecnologico che si portano dietro (hanno accompagnato la storia dell'uomo da 2700 anni in Europa ed Asia e da 3300 anni in Cina), molti rimangono colpiti da questo mondo. Questo è il solco che vogliamo tracciare per tentare di voler essere più protagonisti e più attori di questi eventi che semplici ed, in alcuni casi, passivi spettatori di ciò che ci capita. Non vogliamo con questo contrapporci agli eventi attualmente organizzati principalmente dai Circoli, ma creare un nostro percorso. Crediamo che molti nostri colleghi l'abbiano intuito, visto l'interesse che sta suscitando l'iniziativa anche nel nostro ambito. Venendo all'osservazione legata all'ubicazione delle varie locations, è un annoso problema che si ripropone. Noi crediamo a questi fondamenti: 1) il commerciante deve poter arrivare, scaricare il proprio materiale in serenità ed in sicurezza, senza problemi di traffico, assenza di parcheggi o potenziali aggressioni, come ripetutamente capitato. I centri storici ed i posti vicini alle stazioni non godono, solitamente di queste caratteristiche, salvo qualche rara eccezione (Palazzo Farnese a Piacenza, a nostro giudizio, è una rara eccezione); 2) il luogo deve secondo noi essere consono al prodotto, volendo creare un ambiente il più possibile accogliente per il visitatore. Troppe volte ci è capitato di presenziare in posti assolutamente inadatti. E qua mi fermo per non entrare in dettagli; 3) desideriamo che si parli esclusivamente di numismatica e di scienze collegate, tenendo fuori forme di collezionismo che vanno bene per altri contesti. Comunque noi continuiamo la nostra ricerca, in ogni città, di siti sempre migliori e che permettano anche un facile arrivo con tutti i mezzi, compreso il treno. Ma non sempre riusciamo a trovarli con le caratteristiche di cui sopra più altre, più tecnico-organizzative, di cui non vi annoio ad elencare. Ad ogni buon conto, ribadisco che il nostro intendimento è partire con queste iniziative che vogliamo proseguano e si consolidino. E ci teniamo a che ci vengano fatte tutte le osservazioni costruttive, al fine che questa iniziativa venga vista nell'ottica che ho detto inizialmente, che è il nostro primo principio ispiratore, di far crescere la passione e lo studio della numismatica in Italia. Venendo infine ai partecipanti di questa manifestazione di Bologna, farò un elenco appena avrò un quadro sufficientemente chiaro assieme agli altri organizzatori. Stefano Palma5 punti
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scusate il ritardo vi ripropongo le foto della moneta TAGLIO:2 EURO NAZIONE:SAN MARINO ANNO: 2004 TIRATURA:110000 CITTA: REGGIO CALABRIA CONDIZIONE: BB5 punti
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Buonasera a tutti! Per il 1988 Presento la seconda torre. Repubblica di San Marino4 punti
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La patina NON COPRE la moneta, è lo strato superficiale, più o meno profondo, che si è mineralizzato con i secoli, quindi non si toglie un velo, ma si toglie la pelle.4 punti
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Ogni piccola monetina racchiude in sé la storia dei popoli, le immagini dei personaggi che hanno reso orgogliosi quest'ultimi, e soprattutto, quelle destinate alla comune circolazione, hanno assolto veramente al loro dovere che è quello di essere spese quotidianamente. Troveremo tanta simbologia da interpretare con interesse, saranno meno imponenti ma non meno importanti di quelle coniate solo ed esclusivamente per i collezionisti. E' un lavoro di ricerca, catalogazione, decifrazione e quant'altro inerente la storia, la geografia nonche' gli usi e costumi della popolazione mondiale. Valgono pochissimo e non si accumulerà mai un tesoro, ma il piacere di raccoglierle, ed il loro fascino indiscutibile, sarà quello che ci ripagherà. Come questa che inserisco di seguito piccola quanto un 2 eurocent. ______________ 1988 Brasile 10 Pesos - Acciaio Vi è raffigurato Miguel Gregorio Antonio Ignacio Hidalgo y Costilla Gallaga Mandarte y Villaseñor (1753-1811) Padre della Patria messicana e iniziatore della guerra d'indipendenza del Messico. Al rovescio l'emblema nazionale del Messico raffigurante un'aquila reale messicana appollaiata su un cactus di fico d'India (genere Opuntia) che divora un serpente sopra una mezza corona di quercia e di alloro (la vittoria del bene sul male).4 punti
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MEDAGLIE PAPALI IN ASTE GENNAIO 2016 Per le medaglie papali le aste più significative dell'inizio 2016 sono state organizzate da FELSINEA ASTE. Nell'asta battuta in sala abbiamo trovato una bella selezione di circa 20 esemplari, con quotazioni base ragionevoli, ma tendenzialmente protette e conservazioni indicate forse con una minima generosità (come qualche amico ha già detto parlando di questa asta per altri settori). Le aggiudicazioni hanno riguardato il 70% dei lotti e i prezzi spesso hanno superato la base. Cito alcune aggiudicazioni: Clemente XI - annuale in argento - anno XX - circa SPL -€ 1.100+diritti; Gregorio XVI - argento anno XI - straordinaria grande modulo premio Camera Commercio - q.FDC - € 750+diritti; Pio IX - Massimo modulo San Paolo argento - q.FDC - € 1.100+diritti; Pio IX - Seminario Pio - bronzo - FDC - € 320+diritti; Benedetto XV / Pio XI - annuali oro - € 3.600/4.600+diritti; Pio XI - Massimo modulo argento anno VIII -Concordato - q.FDC - € 1.000+diritti. L'asta per corrispondenza comprendeva 315 lotti, in gran parte provenienti da invenduto di precedente asta. Complessivamente le aggiudicazioni sono in misura del 40%. Il campione importante, riguardante tutta la medaglistica papale (esemplari abbastanza ricorrenti in buona conservazione), invita ad una analisi per ricavare qualche indicazione di mercato. Nella medaglistica dalle origini a Pio VI (quasi esclusivamente bronzo e con molti riconi), presente con circa 100 lotti, il venduto ha avuto una percentuale leggermente inferiore al 30%. Sono risultate richieste le medaglie di papa Clemente XI e alcune papali loretane. Nella medaglistica della prima parte del 1800 (da Pio VII a Gregorio XVI) il venduto ha riguardato il 50% dei 30 lotti proposti. Per questo periodo sono state richieste quasi in toto le medaglie di sede vacante. Per Pio IX era proposta una simpatica raccolta di medaglie annuali e straordinarie (circa 50 lotti), non particolarmente rare, con grande prevalenza di materiale in bronzo. In questa area le aggiudicazioni sono state dell'80%. Le medaglie annuali in bronzo hanno oscillato intorno a una media di € 50. Da Leone XIII alla medaglistica moderna su 135 lotti ne sono stati aggiudicati 45 (circa 1/3). Abbastanza richieste le annuali in argento di Leone XIII (prezzo medio € 80+diritti) e Pio X (prezzo medio € 110+diritti). Poco richieste invece le annuali di Pio XI (argento) e Pio XII (argento e bronzo) e anche le annuali in bronzo di Leone XIII (quotazione base € 50) e - sorprendentemente - le annuali abbastanza rare di Benedetto XV in bronzo (il prezzo base di € 50 era a mio giudizio invitante). ARTEMIDE - Si è svolta in gennaio un'asta on line con 10 lotti di medaglie papali. Le aggiudicazioni risultano del 70%. Cito: Pio II - fusione antica con rovescio stemma - bronzo - € 180+diritti; Sisto V - medaglia originale in bronzo bassa conservazione - € 160+diritti. CANUSINA - Ha proposto 10 medaglie in bronzo fuse delle antiche serie di restituzione, tutte aggiudicate, a prezzo medio di € 60+diritti. Per le aste estere merita citazione solo l'asta STACK con circa 10 esemplari e alta percentuale di vendite a prezzi abbastanza sostenuti; e in particolare: - l'importante medaglia fusa di papa Niccolò V - opus Guazzalotti (difficile stabilire se fusione originale di epoca o fusione antica) - € 3.000 + diritti; - Paolo III - argento - riconio - fortificazioni Frascati - € 1.000+diritti.3 punti
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Dopo i PEGIONI di Pavia, GALEAZZO II VISCONTI per Milano, CRIPPA 2 - R / TOFFANIN 108 ma RR3 punti
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Ciao a tutti, ho visto su ebay un'asta per un grosso dichiarato "da 6 denari" peso 1.8, apparentemente di buon argento, studiandoci un po' su ho notato che sembrerebbe lo stesso conio usato per il falso di Dizzeta ex inasta di peso 2.29 se non ricordo male, ma con un tondello fatto meglio (forse di Cigoi?), sta di fatto che questo, se dovesse essere un falso, è veramente a regola d'arte. Cosa ne pensate? .... Ho dimenticato il TAG :pardon:2 punti
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La qualità della foto è pessima, ma è già un passo aventi rispetto ai disegni, per valutare l'oramai prossima emissione.2 punti
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Beh perché non dire anche ciò che penso io :D?? Non voglio riferirmi né alle monete né ai dipinti nello specifico, ma a tutti quei beni "vecchi" (e quindi anche antichi) che circolano da anni, secoli, millenni. Credo che essi siano, ai miei occhi, affascinanti per la loro intrinseca età e, quindi, sia normale cercare di preservare ogni aspetto. Da qui non spatinerei una moneta, non sostituirei mai la legatura coeva di un libro antico con una moderna ( :silly: ), non dipingerei mai su un quadro per risaltarne le figure, non ricostruirei un tempio per mostrarne l'antica mole, non inciterei mai una sposa ad andare dal chirurgo plastico :lol: . Eppure questo è espressione di un sentire tutto privato e mio. Ai vostri occhi? Benché non sempre funzioni a dovere, in pochi, credo, si lamenterebbero di una bella sposa se, all'oscuro delle sue visite dall'estetista, vi si presenterebbe in tutto il suo splendore :lol: :lol: . Così credo che un turista giapponese rimanga incantato a vedere il tempio ricostruito immaginando, forse, tale sia sempre stato e rimasto. E ancora, chi cerca da una vita un libro della materia di cui si occupa di certo lo prenderebbe anche se non fosse avvolto in pergamena coeva, anzi, una rigida copertina è anche più comoda e meno "problematica". Così è più funzionale in un museo esporre un quadro ridipinto per mettere in risalto antichi disegni altrimenti persi o poco distinguibili. E perché no, questo vale anche per le monete che, come la provinciale di @@littleEvil, sarebbe altrimenti illeggibili. Ebbene, non stiamo forse parlando di qualcosa di estremamente soggettivo e strettamente legato all'ambito in cui si trova? Un'esposizione museale ha fini e spettatori ben diversi dalle nostre collezioni. Quindi, per tirare le somme, ritengo sia in sé "sbagliato" chiedere un parere per la patina in quanto solo tu puoi sapere quali sono i tuoi fini, quali i tuoi interessi, quali i tuoi gusti e i tuoi spettatori :D. Così è altrettanto sbagliata qualsiasi critica alla tua visione... chi ha ragione :pardon: ?! Direi tutti o nessuno :)2 punti
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@@molay666 come ti è stato detto è un denaro di Pavia, attribuito agli anni 962 - 967 secondo gli studi di A. Saccocci. L'emissione è quindi a nome di Ottone I imperatore ed Ottone II re. Diritto: OTTO a croce, legenda + IMPERATOR Rovescio: PA PIA su due righe, legenda + OTTO PIVS RE Buona giornata, Antonio2 punti
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Grazie a tutti mi avete dato già un buon punto di partenza , in realtà non sono un vero collezionista , siamo un gruppo di appassionati che vorremmo trovarla e donarla al nostro museo civico , parodassalmente ad amatrice non possoediamo nemmeno uno di questi cavalli :-)2 punti
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sinceramente io vedo solo punti di vista diversi, non vedo diatribe e non vedo nulla che possa far degenerare la discussione... e spero si continui così... tra l'altro con utenti seri come bizerba, petronius ed altri non c'è nemmeno bisogno di sottolinearlo...2 punti
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classico esempio di moneta in alta conservazione carica di lustro, al rovescio si nota, al dritto e' completamente sepolto dalla patina ed emerge poco, evidentemente e' stata conservata senza mai girarla2 punti
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Per quel poco che posso aver visto io, se anche la moneta è patinata il lustro appare ugualmente, non viene sopraffatto e coperto dalla patina.. Edit: scusa maxxi, stavo scrivendo e non ho visto la tua risposta, non volevo ripetere :)2 punti
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Il lustro rimane anche se la moneta patina.... se ha lustro la moneta è quasi sicuramente in alta conservazione.2 punti
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Beh... faccio i miei complimenti a @@Giankyv per la "nuova monetuzza" inserita in collezione, e malgrado le pessime foto (oh... personalmente non sono capace di fare di meglio, non è una critica! :) ) si intuisce che è una gran bella moneta. Per il resto, e mi riferisco a @@Danielucci e a @r-29 personalmente credo che siano rispettabili le monete in FDC come in MB ognuna ha qualcosa da dire, per la storia vissuta... per la perfezione che portano fino al giorno d'oggi.... RESPECT!!2 punti
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Concordo in pieno con i giudizi dati dagli altri utenti prima di me, vorrei solo narrare il periodo storico che da alla luce questa tipologia. Da "Gli annali di cronaca numismatica" IL 1926 Questa annata è da considerarsi la più travolgente nella storia d'Italia per gli accadimenti in campo istituzionale e per tutti questi riflessi in politica economico-monetaria che hanno influenzato quasi un ventennio. In rapida sintesi, l'instaurazione della dittatura fascista (3 gennaio 1925) aveva trasformato la carica di presidente del Consiglio in "Capo del Governo" (carica riassunta dal Gen. Badoglio subito dopo il fatidico 25 luglio 1943) che determinò la preminenza dell'esecutivo il quale non solo non rispondeva più verso le Camere, ma anche vietò l'iscrizione di inserimento nell'ordine del giorno di una qualsiasi proposta di decretazione senza l'adesione preventiva del Capo del Governo fascista. Poi, con la legge n° 100 del 3 aprile 1926, fu confermata l'ammissibilità delle deleghe legislative del Parlamento al Governo, il che consentì al Governo di assumere direttamente la potestà legislativa nella forma di decreti-legge (quelle del passato rimasero in vigore per solo 2 anni). In altri termini il Parlamento venne escluso dal novero degli organi istituzionali dello Stato, stante che la competenza dell'indirizzo politico ed amministrativo della Nazione fu riservata al Re ed al Capo del Governo-Primo Ministro-Segretario di Stato. In poche parole la nascita della dittatura che caratterizzò il nostro paese per il ventennio. Personalmente queste monete mi fanno riflettere molto, anche se le adoro da un punto di vista numismatico....2 punti
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Segnalo la mia presenza !! Scherzi a parte, vi aspetto sabato mattina intorno all'ora indicata da Mario nella zona della segreteria del Circolo. Non abbiamo più un metro di tavoli liberi per gli espositori, speriamo in un buon successo. Posto qui la foto del modello della consueta medaglia commemorativa del Convegno, in bronzo da 50 mm. Alla prossima settimana !2 punti
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Buonasera a tutti! Penso che il tema "patina" sia già stato trattato circa un milione di volte, ma io - abbastanza nuovo sul forum e neofita apprendista - non ho ancora detto la mia! NON voglio fare polemiche di nessun tipo, NON voglio dire che una cosa è meglio dell'altra, NON ho mangiato la saggezza a cucchiaiate (è un modo di dire tedesco - carino, no?), voglio solo esprimere il mio punto di vista. Ieri scrivevo in qesto post: http://www.lamoneta.it/topic/146294-traiano-che-parla-latino-o-bulgaro/ e con @@Titta99 si poi parlava di patina. Lui diceva "...i rilievi sono più che buoni, peccato per la patina che, dalle foto, pare stata rimossa." Daccordissimo con lui, penso però che - dipendentente dallo spessore della patina e dallo stato di conservazione - una moneta possa essere più o meno "godibile" e/o presentabile. Per esempio le tre monete qui di seguito: La A ha tutti gli elementi abbastanza riconoscibili, la patina manca La B è faticosa da decifrare, i contorni delle forme sono vaghi, la patina è dominante La C è splendida. E basta. La A la ho presa, la B non l'avrei neanche presa in considerazione, la C ha un altro rapporto qualità/prezzo. Io parlo da amatore: l'occhio vuole anche la sua parte... la patina per me non è sempre un plusvalore. Lunga è la strada, stretta la via, dite la vostra che io ho detto la mia... Ciao, Njk1 punto
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Sarà questa la sezione corretta? non ho trovato la sezione "Poste e Telecomunicazioni", per cui se ho sbagliato, spostatemi senza pietà, me lo sarò meritato. Allora... ho recentemente acquistato da un privato un 40 franchi Napoleone. Aprendo il plico arrivatomi tramite raccomandata, ho visto, con mia sorpresa, che il cartoncino entro cui era stata sigillata la moneta, era stato a sua volta ricoperto con un foglio di alluminio, quello da cucina per intenderci. Stupito da tale precauzione ho chiesto chiarimenti al venditore, il quale mi ha confermato che vi sono già stati furti postali mirati con utilizzo di tecniche similradioscopiche. Tralasciando ogni commento sull'umana avidità (a che serve?) vi passo, se già non la conoscete, la dritta: il benemerito foglio di alluminio si guadagna un altro punto, dopo quello di gran Spatinatore! Buone spedizioni1 punto
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Buonasera. :hi: OTTOMAN EMPIRE. Ahmad III ib Muhammad (1115-1143 H. / 1703-1730 AD) http://news.coinupdate.com/kunker-june-auction-preview-1366/ È la moneta rara e cara. I loro turchi spesso contraffanno.1 punto
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vi ringrazio comunque non avevo aspettative volevo capire meglio la questione variante con leone.ho provato postare foto migliore ma non lecarica,non sono molto pratico.comunque la mia moneta e meno consumata di quella che mi avete inviato e il valore e più che buono non l'immaginavo.saluti peorino1 punto
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ciao Lay11 è che il caro ebay è fonte di un mucchio di storie... dai "pacchi" ai "colpacci".. e noi miseri raccoglitori di monete che comunque lo frequentiamo,( almeno molti di noi...) non sappiamo se considerarlo un amico perchè ci ha dato opportunità oppure un nemico per il rischio di pacchi a cui molti inesperti possono incorrere .. non nominarlo o chiamarlo "noto sito" è come egemonizzarlo un pochetto...1 punto
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Interessante moneta intermedia tra le emissioni di chiavarini del '400 con scritte gotiche e santo in piedi e quelle del secolo successivo con scritte latine e santo seduto. Questa infatti ha il santo seduto e le scritte gotiche. Il che permette di fronire una cronologia piu' precisa . Aggiungo CNI 71 Chimienti(2009) 116 per via della citta' nella mano destra, altro particolare unico di questo tipo.1 punto
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Taglio: 2 euro Nazione: Germania A Anno: 2005 Tiratura: solo in divisionale Condizioni: BB Città: Milano1 punto
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Taglio: 1 euro Nazione: Germania F Anno: 2005 Tiratura: solo in divisionale Condizioni: BB++ Città: Milano1 punto
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ed ora tre monetine particolari per deliziarvi la serata Taglio: 1 euro Nazione: Belgio Anno: 2006 Tiratura: solo in divisionale Condizioni: BB Città: Milano1 punto
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Penso potrebbe trovare anche qui nel forum qualcuno interessato ad acquistare la sua moneta. In modo corretto però dovrebbe inserire l'annuncio nella sezione apposita delle compravendite nel forum. Se va da un commerciante penso potrebbe farle un'offerta modesta e alle aste ci sono già spesso pezzi di questo genere e periodo. Rimane anche la possibilità di venderlo su qualche noto sito di internet, saluti.1 punto
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Giusto per sorridere un poco e per ricordare Carlo M. Cipolla, storico economico e professore (da ultimo) alla Scuola Normale di Pisa. Il mix di geometria e di ironia è insuperabile. L'asse x misura il guadagno (positivo, nullo o negativo) che Tizio otterrà dalla sua azione. L'asse y il guadagno (come sopra +, 0, -) che otterrà Caio o comunque un gruppo di persone che non comprende Tizio, quale conseguenza dell'azione di Tizio. Se Tizio con la propria azione ottiene un guadagno per sé e fa ottenere un guadagno per Caio o per gli altri (punto A), l'azione di Tizio è una azione intelligente. Se Tizio ottiene un guadagno per sé e provoca una perdita per Caio e gli altri (punto B), l'azione di Tizio è "banditesca". Se Tizio provoca a sé una perdita ed un guadagno per gli altri (punto C), l'azione di Tizio è "sprovveduta". Se Tizio provoca a sé e agli altri una perdita (punto D): Tizio è uno stupido. III Legge: Una persona stupida è una persona che causa danno ad un'altra persona senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita. Stupendo. Polemarco1 punto
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La medaglia continua la serie delle vedute di Bergamo che abbiamo avviato in occasione dei nostri Convegni. Lo scultore è Carlo Scarpanti, che ha già realizzato per noi diversi modelli alcuni dei quali veramente pregevoli, e la fonderia è Omea, con la quale collaboriamo da anni, dopo la chiusura della Lorioli. Lo scorcio prescelto quest'anno è una veduta, dal piazzale della Fara davanti alla chiesa di S. Agostino, delle case che ne delimitano un lato e, in alto, della Rocca.1 punto
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Sì, in effetti il pezzo era stato già notato dai vari appassionati di monetazione genovese :). Il conio è lo stesso di quello di @@dizzeta (ha tutte le caratteristiche uguali, comprese le schiacciature e le "trapassature" di conio, etc...) che analizzato anche se con metodica XRF ha dimostrato avere una lega metallica ricca in stagno e zinco, cosa che spiega anche il peso anomalo del grosso, per il quale escluderei il fatto che, al di là della "buona" fattura, possa essere un falso d'epoca. Comunque avendo visto ora parecchi più grossi di questo tipo da un paio di ripostigli, direi che anche visivamente per come risulta il rilievo generale delle lettere così come la relazione tra cerchio esterno e bordo, si ha la percezione di certa "diversità" rispetto alla media, anche se davvero sottile. Inoltre Brunetti la include nell'opus cigoiano (n.616) con questa annotazione "In nessuna delle genuine le aste laterali del castello sono staccate tra loro inferiormente, come in questa", riferendosi con evidenza alla schiacciatura del conio che fa sembrare la linea orizzontale inferiore quasi staccata, che in effetti, con le altre schiacciature e segni di trapassamento del conio, sembra caratteristica sempre ricorrente di questi grossi sovrappeso, con ogni evidenza prodotti dalla stessa matrice. Chiaramente sarebbe assai interessante analizzare anche il contenuto metallico di questo esemplare, per il quale almeno si è provato a raggiungere un peso che dà meno vistosamente nell'occhio ;). Quanto al fatto che possa essere proprio un falso "cigoiano", invece, è una materia un poco più complessa, come hanno cercato di spiegare anche altri utenti sicuramente più esperti di me sull'argomento. Un caro saluto MB1 punto
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Però il museo civico di Amatrice potrebbe sempre chiedere in prestito qualche esemplare presente nel Museo Archeologico di Napoli per qualche mese. In genere Napoli presta monete a tutto il mondo, non vedo perchè non prestare qualche cosa ad una città del suo glorioso regno. :good:1 punto
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per me la patina e' un plus valore,eccome!la dove e' naturale e' sintomo di autenticita',personalmente avrei premura anche a non alzare il velo,per una questione storica e soprattutto vitale della moneta1 punto
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@@ARES III Bello il paragone! E io ci aggiungo - anche se qui erano intese delle pitture: Verrà del tempo la maestra mano a dare all’opre tue l’ultimo tocco; che colla bruna patina i colori, ammorbidisca, e accordi; e quella grazia aggiunga lor che sol può dare il tempo; porti il tuo nome a’ Posteri, e più rechi bellezze all’opre tue che non ne toglie (John Dreyden, 1694) Ma allora è giusto restaurare i dipinti antichi? Il discorso della patina vale solo per le monete o anche per gli affreschi della Sistina? O forse si deve ponderare a priori se è il caso o no di intervenire, valutando obiettivamente i pro e i contro? Per i denari e gli aurei vale un altro discorso e io penso che anche per le monete di bronzo si possa decidere di volta in volta cosa fare. La moneta B per me sarebbe una da pulire per benino - forse anche da spatinare - per esaltarne le figure. Ricordatevi , per favore, che non voglio fare polemiche, sto solo cercando di orientarmi in quest'ostica materia facendo quattro chiacchiere tra amici! njk1 punto
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Su questo ti dò pienamente ragione. Qui invece non sono d'accordo. C'è modo e modo di fare le cose, e non è vero che si debbano sempre calare le braghe :moon: per ottenere qualcosa. I francesi, come ho scritto sopra, piuttosto che rinunciare a servire vino a cena, hanno rinunciato a offrire la cena, credi forse che per questo gli iraniani non firmeranno anche a loro contratti miliardari? Purtroppo, anche su un'altra cosa hai ragione, non riusciamo a fare a meno di essere ruffiani e paraculi, e anche se questo, a volte, può portare dei vantaggi, dovremmo, almeno ogni tanto, saper porre un limite all'indecenza. petronius1 punto
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Purtroppo ci sono alcune monete che pur volendole reperire con qualsiasi cifra alla mano non è possibile. Dovresti iniziare ad accontentarti di una visita alla sezione numismatica del Museo Archeologico di Napoli, ce ne sono ben due esposti.1 punto
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Io metto l'irlandese e l'austriaca ai primi posti, concordo sul Vaticano! Sul belga e portoghese...sono d'accordo sull'insensatezza del tema, ma a livello squisitamente estetico la portoghese è davvero notevole! Invece la belga è proprio brutta, e inoltre le tirature continuano a essere basse (rimpiango quelle dal 2005 al 2012...5 milioni!), non capisco che tipo di politica vogliano fare...1 punto
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"C'è stato un tempo in cui la "crudezza della vita" era la prima maestra di tutti, seguito poi da un periodo di benessere durante il quale molte regole di civiltà sono andate dimenticate." Verissimo. Non è la "crudezza della vita", a dire il vero che spaventa; bene o male l'hanno vissuta molti dei nostri nonni ed anche molti dei nostri genitori (parlo del tempi della guerra, ovviamente) e dai loro racconti sappiamo così significa. Ciò che spaventa, almeno a me, è che a parlare di "crudezze della vita" sia gente come quell'ex ministro, che probabilmente non ha mai preso un autobus in vita sua, non ha mai fatto una fila in un ufficio postale e non sa neanche quanto costa un chilo di pane. Gliela fare vedere io la "crudezza della vita" a certa gente..... M.1 punto
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@r-29 dire che non ti piace mi sembra quasi una bestemmia...mi spiego meglio...come si fa a dire che ti piace di più una moneta usurata in confronto ad una in FDC? Come se mi dici preferisco una Ferrari ammaccata, strisciata e scolorita in confronto di una appena uscita dal salone... :pardon:1 punto
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Taglio: 2 euro CC Anno: 2016 Nazione: Irlanda Tiratura: 4.500.000 Condizioni: SPL (direi) Luogo: Genova Note: (News?)1 punto
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Ciao. Innanzitutto non ci vedrei la "truffa" ( come da titolo della discussione), in quanto Pallino non ha ottenuto i soldi con "artifici e raggiri" ma dicendo sempre le verità e cioè che aveva bisogno di soldi. Manterrei quindi la vicenda sui binari civilistici e non suo penale, almeno sulla base della "traccia" fornita. Personalmente darei fiducia, nonostante tutto, a Pallino, che ha comunque sempre restituito i prestiti di Pinco. Magari gli proporrei un "piano di rientro" mensile a piccole rate; visto che i due sono colleghi di lavoro, Pinco potrà tenerlo in costante "pressing" fino a quando Pallino non avrà restituito il prestito. Altrimenti, se la cifra prestata non è troppo elevata (ipotizzo che 200 euro sia solo un esempio e che potrebbe essere ben più consistente), in mancanza di riscontri documentali o testimoniali sul prestito, lascerei perdere in nome della legenda che appare su alcune monete papali "melius donare quam accipere".......... M.1 punto
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GROSSO CON I BISANTI NELLA CROCE [a] INTRODUZIONE: In una data compresa tra il 30 aprile-1 maggio (giuramenti di Pace a Piacenza) ed il 29 giugno (giorno in cui si avvicendavano i Consoli di Brescia) del 1183 veniva stesa un'importante convenzione monetaria tra Brescia e Cremona. Nonostante le clausole imposte ai commerci delle due città lombarde, si crede che tali imposizioni fossero rispettate non in modo preciso, tanto è vero che nei documenti degli anni immediatamente successivi, sia di area bresciana che di area cremonese, si trovano menzionati senza soluzione di continuità i denari milanesi. Rimangono comunque dei provvedimenti di fondo sostanziali riassumibili nelle seguenti clausole: - un maestro di zecca ed un operaio dovevano essere messi a disposizione dei Consoli bresciani, per insegnare ai bresciani a fare la propria moneta al modo cremonese. Partiamo da questa "richiesta" del concordato. Come sottolinea anche il Fenti, Cremona doveva essere ritenuta superiore a Brescia nell'arte del coniare le monete per insegnarle a procedere "al modo cremonese". Ciò, dal mio punto di vista, non fa che confermare le ipotesi già formulate circa i due nominali trattati in precedenza. Se, infatti, le monete di Brescia sono simili agli esemplari cremonesi, ciò altro non fa che avvalorare la tesi per cui inforziati e cremonesi siano precedenti agli scodellati (che simili non sono alle monete bresciane di questo periodo, lo saranno allo scodellato bresciano che viene tuttavia più tardi). Il Giordano ed il Fenti hanno ritenuto che le monete della convenzione fossero i denari scodellati simili a quelli di Brescia, con la croce che interseca la scritta Cremona (tipo CNI IV, tav. XV, 5): Il peso medio riportato del Fenti degli otto esemplari censiti è di 0,502 grammi. Sono monete di rara apparizione sul mercato, per le quali, tuttavia, già il Bazzini tende ad ipotizzarne una post-datazione alla prima metà del Duecento. Oltre alle già citate incongruenze stilistiche tra inforziati (arcaici) e scodellati (con A moderna di III tipo), possiamo ora fare affidamento su nuovi indizi: a. tre denari scodellati di Cremona sono presenti nel ripostiglio di monete della metà del tredicesimo secolo descritti da David Michael Metcalf, Classification of the thirteen century denari of Genoa, «The Numismatic Circular», lxxxv(1977), pp. 10-11. Si tratta di un tesoretto venduto sul mercato londinese a più riprese a partire dalla primavera del 1976, di provenienza sconosciuta, compostoda oltre 700 pezzi, di cui 595 denari di Genova (del xii e xiii secolo), 118 denari scodellati di Milano e di Brescia, 3 denari scodellati ed un mezzanino di Cremona, 2 denari di Siena (post 1192), 1 denaro siciliano per Enrico vi (1194-1197 del tipo Spahr 30). Benché di questo ripostiglio siano disponibili solo poche immagini di monete genovesi, la sua datazione è stata resa possibile dalla accurata descrizione dei denari di Genova (si veda Monica Baldassarri, I denari dellazecca di Genova e i loro frazionari tra il xii e il xiv secolo: alcune osservazioni su datazioni, seriazioni ed ambiti di circolazione, «Quaderni Ticinesi di Numismatica e Antichità Classiche», xxviii [2009], pp. 331-376) b. Brescia conia un grosso (qui sotto in fotografia) molto simile per peso, intrinseco e stile ad un terzo nominale cremonese, il grosso con i bisanti, che si discosta molto dallo scodellato in fatto di stile e dati ponderali: - la moneta di Milano doveva essere bandita e accettata solo previo comune accordo tra le due città. Anche a Milano era coniato in quegli anni un grosso molto simile sia a quello bresciano sia a quello cremonese (prima metà del XIII secolo): - i cremonesi dovevano fare la loro moneta allo stesso titolo di quella di Brescia, e cioè di 37 denari per oncia. Un aspetto assai interessante della convenzione è rappresentato dal fatto che viene espressamente determinata la quantità di argento che doveva essere contenuta in ogni denaro. In particolare si evince che ogni marco d'argento fino dovesse corrispondere a 37 soldi (ossia a 444 denari imperiali). Come si è già detto ogni vecchio denaro milanese valeva il doppio di un denaro di Brescia, per cui 37 soldi di imperiali corrispondevano a 888 denari bresciani. - la moneta delle due città poteva liberamente circolare ed essere accettata da entrambe le città. - esistevano una moneta denominata forte ed una moneta denominata debole. Ciò nuovamente fa escludere che tali monete fossero i due noti scodellati di Cremona in quanto per il semplice peso non si discostano in modo tale da renderli due nominali distinti. - la moneta doveva essere di buon argento e non poteva essere svalutata, se non di comune accordo. Di particolare importanza tecnica sono i risultati delle analisi XRF ottenuti da @@mangiafuoco sui suoi tre esemplari di grossi di Milano, Brescia e Cremona. Dalla tabella si evince come le monete fossero di buon argento con piccola percentuale di rame. ANALISI DELLE VARIANTI CONOSCIUTE: Non mi risultano ad oggi varianti per il grosso con i bisanti. Il CNI riporta al n. 11 una possibile variante, ma mi sento di escluderla a priori in quanto di un peso assolutamente incompatibile per essere un grosso (0,98 g contro i circa 2 g di media). Tutti gli esemplari che ho visto presentano le medesime caratteristiche, stile delle legende evoluto con A chiusa, segno che si tratta di nominali coniati appunto in un periodo più tardo rispetto ai già analizzati inforziato e cremonese. TIPO I: lettera A aperta ––––> non mi risultano grossi con A aperta TIPO II: lettera A semiaperta ––––> non mi risultano grossi con A semiaperta TIPO III: lettera A chiusa 3a) D/✠FREDERICU~; entro corona “a spirale” ΩPRI, bisante al centro, una punta a destra della I R/✠CREMONA; entro corona croce con bisante nei quadranti superiori, punta rivolta al centro nei quadranti inferiori ø: 18 mm Peso: 2,01 g1 punto
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Riguardo al quattrino del 1601 ( il più difficile da trovare) Vi posto un pessimo esemplare... Acquistato un paio di anni fa da Inasta. L'1 finale è parzialmente coperto, non so se da incrostazione o residui di vecchie bustine, ma c'è1 punto
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1 punto
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A me e' sembrata una storia tutta italiana: in Inghilterra hanno i 5 pence che sono grandi come le micro 50. USA e Canada hanno i 10 cents che grandi non sono. Poi con l'Euro, che certamente non e' stato condizionato dalla mafia italiana, sono usciti i piccolissimi 1 cent. La gente si lamenta, pero poi le monete rimangono. Solo in Italia al primo principio di scontento cambiano la circolazione monetaria (e ricordiamoci, che unici in Europa, volevamo introdurre i biglietti da 1 Euro). E' chiaro il vantaggio per il politico di turno: apparentemente soddisfa la popolazione, in realta avvantaggia gli amici suoi con multipli appalti per sostituire le monete, senza che ce ne sia realmente bisogno. E non parliamo delle targhe, che siamo stati la barzelletta dell' Europa. Noi che usualmente ce ne freghiamo dei regolamenti comunitari, sulle targhe autoveicoli eravamo i piu attenti di tutti: Quante volte abbiamo cambiato targhe, adeguandoci a fantomatici regolamenti CEE (con la provincia, senza provincia, nero su bianco, giallo su nero, simbolo nazionale, etc.). State sicuri che ogni volta c'era una gara d'appalto.1 punto
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