Vai al contenuto

Classifica

  1. nando12

    nando12

    Utente Storico


    • Punti

      13

    • Numero contenuti

      14636


  2. bizerba62

    bizerba62

    Utente Storico


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      6155


  3. claudioc47

    claudioc47

    Utente Storico


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      2613


  4. Silver1970

    Silver1970

    Utente Senior


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      434


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/14/16 in tutte le aree

  1. Ieri mattina passeggiata in un mercatino del fine settimana; ciotola con un po' di monete malmesse; le passo scartandole sistematicamente; mi capita un Cavallo abbastanza sporco e con diverse incrostazioni proprio sulla scritta REGNI all'esergo; mi colpisce il fatto che la I di REGNI interseca la linea dell'esergo; la prendo, pago 50 cents e ...a casa. Nel pomeriggio di ieri, mi sono messo all'opera e ho proceduto alla pulizia e soprattutto a togliere l'incrostazione sulla scritta REGNI, lavorando al microscopio con un mini bisturi. La pulizia frutta il primo risultato, ovvero quello di individuare il segno di zecca: un'aquiletta= zecca L'Aquila. L'asportazione dell'incrostazione porta il secondo risultato, ma il più importante, la scritta all'esergo non è REGNI, ma....RENGNI!! Classificazione CNI XVIII pag 67 n° 140 D'Andrea n° 100 Rarità: R3 Un sabato di grande soddisfazione numismatica! Esame e foto eseguite con microscopio Leica StereoZoom 6 Photo con illuminatore anulare direzionale per far risaltare i rilievi dei caratteri delle scritte.
    7 punti
  2. Salve a tutti! Oggi vi presento il mio ultimo progetto! Qualche giorno fa ho preso queste monete: http://www.lamoneta.it/topic/146393-patina-si-patina-no-patina-forse/?p=1674677 e poi ho pensato fosse un peccato farle sparire un un armadio, così ci ho pensato su ed ho realizzato... si alza il sipario ... questo: Nella speranza che qualcuno possa apprezzarlo (falsa modestia: se non mi dite che è bello, fantastico, etc, mi deprimo...) posto qui la RICETTA INGREDIENTI: - una lastra di quarzite o pietra a piacere - Monete (quanto basta) - attenzione a scegliere una pietra il cui colore si distacchi da quello delle monete. - Colla, pistola per colla, filo di ferro (0,25/0,35 mm), pinze e pinzette, un pizzico di voglia di sperimentare ed un cucchiaino di improvvisazione, una bottiglia di prosecco. PROCEDIMENTO - Forare la lastra con un trapano per fare dei punti di fissaggio per le monete: - "cuocere" due punte al titanio e poi spaccare la lastra imprecando a bassa voce per non spaventare i vicini ed infine scoprire con google che la quarzite è "un materiale decisamente resistente" (durezza 7 mohs) Passare al piano "B"... - Preparare con la colla a caldo ed il filo di ferro degli ancoraggi, che poi vengono fissati sulla pietra con una colla più forte ed elastica, cercando di dargli una prima regolata con una moneta più resistente e di dimensioni simili a quelle che poi verranno fissate: - fissare il "piedino" con abbondante colla - fissare le monete facendo moooolta attenzione e tagliare i punti di ancoraggio il più corto possibile - posizionare l'espositore sulla mensola, aprire la bottiglia di prosecco e brindare! Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggere fino a qui! Ciao Njk
    5 punti
  3. Buona sera a tutti. :hi: Vorrei proporvi oggi una moneta brasiliana e raccontare brevemente la storia di chi vi appare. A partire dal XVI secolo, epoca della sua scoperta ed occupazione ufficiale da parte di Pedro Alvares Cabral, il Brasile divenne colonia portoghese. Tale condizione rimase immutata fino a quando la Corte portoghese, pressata dalle truppe napoleoniche che avevano invaso il Paese iberico, si vide costretta a trasferirsi nella colonia sudamericana. (Ciò ricorda la stessa sorte toccata a Carlo Emanuele IV ed alla sua corte che nel 1798, sempre a causa dell'invasione napoleonica, dovettero abbandonare precipitosamente il Piemonte e trovare rifugio in Sardegna). Dal 1808 al 1821 Rio de Janeiro divenne pertanto la capitale dell'impero portoghese e nel 1815 il Brasile venne elevato a vero e proprio regno, assumendo la denominazione di Regno Unito di Portogallo, Brasile e Algarve. Nel 1821, con il rientro in Portogallo del re Joao VI, vi furono pressioni anche militari per riportare il Brasile sotto il controllo del paese lusitano ma la ex colonia, a capo della quale prima della sua partenza Joao VI aveva posto suo figlio Pedro, lottò per la secessione dalla madre patria e dopo una breve e poco cruenta guerra d'indipendenza mantenne la sua autonomia, sebbene il trattato di pace che aveva posto fine allo scontro “familiare” fra padre e figlio, aveva richiesto una singolare soluzione di compromesso: Joao VI assumeva infatti il titolo di Imperatore del Brasile, mentre il figlio Pedro manteneva il titolo di Principe reale di Portogallo, Brasile e Algarve. Tuttavia, contestualmente all'assunzione del titolo di Imperatore, Joao VI abdicava in favore del figlio Pedro, cosicchè in capo a quest'ultimo andavano a consolidarsi il titolo di Imperatore e di Re. Pedro I fu dunque il primo Imperatore del Brasile ma il suo Regno durò poco, in quanto egli abdicò nel 1831 a favore del figlio Pedro II, che all'epoca aveva però solo 5 anni. Ne seguì un periodo di reggenza che si protrasse fino al compimento del 15mo anno di età dell'Imperatore “bambino”. Pedro II, a dispetto dei benefici conseguenti al titolo ricevuto, ebbe un infanzia davvero triste ed infelice. Sua mamma, l'arciduchessa Maria Leopoldina d'Asburgo-Lorena, lo rese orfano dopo appena un anno dalla sua nascita, mentre il padre, l'Imperatore Pedro I, risposatosi con una nobildonna, ritornò in Europa subito dopo aver abdicato, lasciando il piccolo Pedro alle cure di tre persona che si occuparono anche della Reggenza, che ebbe termine nel 1841. Pedro II regnò fino al 1889, allorchè in Brasile venne proclamata la Repubblica. Di questo giovane ma probabilmente molto infelice Imperatore, vorrei appunto presentare una delle prime monete coniate alla sua effige nel 1832, anno in cui Pedro aveva solo sei anni ed era pertanto sottoposto alla Reggenza Le caratteristiche pondometriche di questa moneta da 6.400 reis (o "peça", come la chiamano brasiliani e portoghesi), coniata nella zecca di Rio de Janeiro solo nei millesimi 1832 e 1833, possono essere rilevate qui: http://en.numista.com/catalogue/pieces36198.html Alla variante, indicante il nome dell'incisore "AZEVEDO F." riportato sotto il taglio del collo e classificata anche nel sito numista: va aggiunta anche la variante non censita dal predetto sito, che ritrae il giovane Imperatore con le labbra socchiuse, anziché chiuse totalmente: Il millesimo 1832 è stato complessivamente battuto in 29.712 esemplari. Quanto allo scioglimento della legenda del dritto (quella riportata al rovescio è abbastanza intuitiva) essa significa: "Pedro II per grazia di Dio Imperatore Costituzionale e Difensore perpetuo del Brasile". Saluti. :hi: Michele
    5 punti
  4. piccolo contributo alla discussione....volevo metterla da un po', ma mi sono deciso solo ora... ...anche se non è il mio campo, cerco di partecipare....
    3 punti
  5. Beh, se Vi è piaciuta (sia la storia che la moneta... :pardon:) allora finisco di dare qualche ulteriore informazione sul secondo (e anche ultimo) imperatore del Brasile e sui tre sistemi monetari che si sono succeduti durante il suo lungo regno. Come abbiamo già visto, il regno di Pedro II ebbe inizio con una Reggenza formata da tre personalità che ebbero cura del giovane imperatore non solo per la gestione degli affari di Stato ma anche per la sua formazione ed educazione, posto che il bambino era rimasto praticamente senza famiglia. Nel 1840, all'età di 15 anni, Pedro ottenne una dispensa speciale che gli consentiva l'acquisizione della maggiore età e venne così sciolta la Reggenza. Da quel momento l'Imperatore rimase tale per altri 49 anni e cioè fino a quando, nel 1889, con un colpo di Stato, il Brasile divenne una Repubblica e Pedro II dovette riparare a Parigi dove, dopo pochi anni, morì a causa di una polmonite non curata. L'esilio parigino dell'ormai anziano imperatore dovette essere tutt'altro che agiato, dal momento che egli non aveva con sé grandi ricchezze, tanto che prese alloggio in un albergo della capitale francese. Solo molti anni dopo la sua morte, nel 1920, il Governo brasiliano acconsentì acchè si desse sepoltura ai resti di Pedro nella sua terra d'origine, e così le sue spoglie vennero traslate da Parigi alla Cattedrale di Petropolis, città brasiliana che anni prima aveva fondato lo stesso Pedro. Dal punto di vista monetario (che è poi l'aspetto che più ci interessa), va rilevato come in conseguenza del suo lungo regno l'immagine di Pedro II sia stata quella più rappresentata nella numismatica del Brasile, con ritratti che lo raffigurano dall'infanzia fino all'età adulta. Durante il suo lungo regno, il Brasile ebbe tre sistemi monetari: - il primo (1831-1833), durante la Reggenza, manteneva ancora la forma adottata nel precedente periodo coloniale, con una monetazione nazionale ed una provinciale, vale a dire uno per l'intero paese e l'altra con circolazione limitata ad una particolare regione. In questa fase, le monete d'oro hanno continuato a essere coniate nei nominali da 6.400 e da 4.000 Reis e portano l'effigie del re Pedro II ragazzo, realizzata dallo scultore Carlos Custodio de Azevedo (la moneta sopra presentata rientra in questo periodo); - il secondo sistema (1833-1848), che si distingue dagli altri perché è stato il primo genuinamente brasiliano e non una semplice continuazione di quello coloniale portoghese. In questa seconda fase, si aboliscono sia il vecchio sistema provinciale che quello nazionale e l'emissione della moneta viene concentrata nella Zecca di Rio de Janeiro. La moneta aurea viene agganciata al "gold standard" e si realizzano monete di 10.000 Reis, con l'effigie di Pedro II adolescente (1840) che indossa l'uniforme di ammiraglio della Marina. Per quanto riguarda le monete d'argento, la riforma apporta cambiamenti radicali, prevedendo la sostituzione della vecchia serie di "patacas" con monete argentee nei nominali da 1.200, 800, 400, 200 e 100 Reis; - il terzo e ultimo sistema monetario (1848-1889) vede la continuazione dalla coniazione delle monete d'oro da 10.000 Reis e l'introduzione di un nuovo nominale da 20000 Reis. Nel 1854 l'oro verrà coniato anche in un nuovo nominale da 5.000 reis. Ma anche nelle monetazione argentea si registrano variazioni. Tra il 1848 e il 1852 vengono coniati nominali da 2.000, 1.000 e 500 Reis e tra il 1853 e il 1867 un nuovo valore di 200 Reis. Nel frattempo si diffonde nel Paese l'uso della cartamoneta e si produce moneta di rame ma solo in piccoli nominali destinati al cambio della moneta di maggior valore. Si verifica anche la graduale sostituzione del rame con leghe più resistenti, quali il bronzo nel 1868 ed il cupro-nickel nel 1871; quest'ultima monetazione verrà coniata a Bruxelles. La Zecca di Rio de Janeiro avvierà la produzione di monete di bronzo solo nel 1870 e di cupro-nickel nel 1874. Chiudo l'intervento presentandovi la mia seconda (ed ultima, purtroppo...) moneta di Pedro II, emessa nella vigenza del terzo sistema monetario: si tratta di un 20.000 Reis battuto con millesimo 1867 (e classificato di terzo tipo) che ritrae l'imperatore ormai maturo e con una folta barba.....non c'è più alcuna somiglianza con il volto del bambino che abbiamo esaminato nella prima moneta. Le caratteristiche pondometriche della moneta sono visibili nel solito sito: http://en.numista.com/catalogue/pieces36144.html mentre mi risulta tuttora sconosciuto il numero di esemplari coniati dalla zecca di Rio per questo millesimo.... Anzi...se riuscite Voi a trovare notizie in merito e me lo fate sapere....Vi ringrazio. :good: Saluti. :hi: M.
    3 punti
  6. dopo aver ammirato i progetti di @@renato, oramai due mesi fa, finalmente posso rispondere alle sua "chiamata alle armi" da parte di tutti gli amanti delle prove e progetti :rolleyes: :rolleyes: proveniente dall' ultima asta Felsinea :D :D Vittorio Emanuele III Progetto della moneta da 10 Centesimi del 1915 Nichelio 1000/1000 Diametro 19 mm Peso 3 gr Luppino PP248 Simonetti 220/1 Sperando di far cosa gradita a tutti. buona giornata al forum e grazie a tutti quelli che inteverranno p.s. scusate per le foto non sono il massimo.
    3 punti
  7. Buonasera a tutti, Medaglia arrivata oggi Provenienza Asta Felsinea N.3 Dovrebbe essere Rara e mi sembra in Ottime condizioni. Che ne dite? Saluti e buon We Silver
    2 punti
  8. Alcuni amici del Cordusio hanno visto questo grosso questa mattina "in anteprima"; la tipologia è comune, un per così dire classico Crippa 4. Abbiamo però una variante in quanto al rovescio la legenda è . . ABROSIVS . . MEDIOLAI . , in pratica risulta mancante la S prima del nome del patrono. Questa mancanza non è dovuta a cattiva coniazione ma proprio ad un errore da parte dell'approntatore del conio. Variante non riportata nel Crippa, troviamo monete simili descritte nel Corpus ma non viene specificato se la mancanza della lettera sia effettiva o dovuta a problematiche annesse al processo di battitura. Per chi volesse controllare meglio, cliccando l'immagine si ingrandisce.
    2 punti
  9. Ecco il mio Grosso da 2 soldi di Filippo Maria,tipologia Cr. 3/A. è un po' malconcio ma è curioso il baffo (credo sia un eccesso di metallo) a fianco del puntino al D/
    2 punti
  10. Nel 1990 lo stipendio di un operaio era circa 1.100.000 di lire l'oro era a 13.800 lire al grammo che in euro farebbero 568 € di stipendio e 7,13 € /g per l'oro mentre la moneta in euro sarebbe costata 77,5 €. Confermando una valutazione di 300 € per il 5 lire avrebbe guadagnato il 385 % Considerando una quotazione dell'oro di 34€/g se avesse acquistato oro avrebbe guadagnato il 477 % Dunque avendo la macchina del tempo sarebbe meglio acquistare oro
    2 punti
  11. Come resto mi è capitato di ricevere anche un euro...falso!!! Mi sono accorto che era tale solo quando l'ho inserito nel parcometro e me lo rifiutava perchè evidentemente il peso non coincideva... Il guaio era che non avevo altri spiccioli in tasca.... Immaginerete le imprecazioni...
    2 punti
  12. Credo che @@Il*Numismatico abbia fatto già l'analisi più giusta su questa moneta oltre che a tutta la discussione, aggiungo solo che ...dove c'è gusto non c'è perdenza.:)
    2 punti
  13. le altre sempre a luce di finestra con un momento di luce maggiore, queste su pagina bianca, ma forse più scure per colpa di meno luce. nuvoloso.. vanno un pò meglio? si vede la patina di antica collezione? son contento di essere riuscito a prendermela..
    2 punti
  14. eccola qui spero che vi piaccia :)
    2 punti
  15. Si il Zorzi è ben più raro. Fino ad una decina di giorni fa su MA SHOP un discreto (diciamo un buon BB) era in vendita a 300. Detto questo non voglio fare la predica a nessuno. E' bello parlare con tutti voi e scambiarsi sensazioni, idee. Confrontarsi amichevolmente fa bene sia a noi che al forum. Pensate ad un giovane che ci legge. A mio parere riesce a farsi delle idee, a capire quale può essere il valore da pagare per una moneta. Personalmente non ho mai dato soverchia importanza alla conservazione, d'altra parte quando si ha a che fare con medievali, si sa :blum: . L'importante è il filo della collezione.
    2 punti
  16. Buonasera, Questa è una medaglia che mi ha colpito per la patina dorata che le dona una luce calda e molto piacevole. Proviene dall'asta Felsinea n.3. Che ne dite ,qFDC? Saluti e buona serata Silver
    2 punti
  17. Buongiorno a tutti, altra medaglia di Leo XIII che mancava alla mia piccola collezione. Provenienza Asta Felsinea 3.. Non ha patina purtroppo ma sembra in ottime condizioni, anche questa ha bisogno di riposare tranquilla nel monetiere.. Saluti e buona Domenica Silver
    2 punti
  18. FILIPPO MARIA GROSSO DA DUE SOLDI CRIPPA 6 R - TOFFANIN 154 RR Biscia viscontea tra le iniziali F M
    2 punti
  19. Francesco Maria II della Rovere (1574-1624) Zecca di Urbino - Quattrino Cavicchi 236
    2 punti
  20. bravo @@claudioc47 è proprio un cavallo con legenda errata RENGNI, D.A. 100, ottimo acquisto !!
    2 punti
  21. Quando le monete erano in oro, il popolo navigava nello stesso? Non mi pare
    2 punti
  22. ______________ 1989 Jamaica 10 Cent - Rame/nickel curiosità Risulta ancora in circolazione, giusto per farsi un'idea sul suo valore al cambio: ci vogliono ben 100 esemplari di questa monetina da 10 cent di dollaro jamaicano per essere equivalenti a soli 7 centesimi di euro e ben 1400 per un solo euro.
    2 punti
  23. Salve, Si discute tanto per discutere, nessuno grida allo scandalo, è chiaro che ognuno paga quello che crede per gli esemplari che vuole. Si esprimeva solo la sorpresa per un esemplare che ha realizzato una cifra importante, nulla di più. Si discute tanto per discutere A.
    2 punti
  24. Grazie Luciano, un saluto anche da parte mia. E' stata una bellissima giornata, anche la pausa pranzo è stata culturalmente valida. Un plauso agli organizzatori del convegno. Tornare a Bergamo dopo 35 anni è stato un salto nel passato emozionante. Ho approfittato dell'occasione per andare a Curno a trovare un mio ex compagno di naja, allora entrambi sottotenenti e lui , d'accademia, ora generale di brigata. Ritrovarsi è stato bello e commovente ricordando i bei momenti passati. Scusate la confidenza, ma ho voluto condividere con voi. Per Mario e Luciano: datemi un giudizio sul cd.
    2 punti
  25. Solo a me queste fortune non capitano mai: al massimo ho avuto come resto qualche spicciolo ucraino o qualche penny di rame inglese...
    2 punti
  26. Buongiorno, ecco la piastra che mi mancava tipologicamente, la prima ed enorme moneta emessa a Firenze dopo la repubblica. Cosimo I de' Medici (1569-1574) - Piastra 1573 Zecca: Firenze - Fronte: busto drappeggiato e corazzato del Granduca a destra - Retro: San Giovanni stante di fronte con il volto rivolto a destra alza la mano destra nell'atto di predicare e tiene una lunga croce con la sinistra. 32,40 grammi. Cosimo I figlio di Giovanni dalle Bande Nere, il più celebre condottiero del Rinascimento italiano diventa Duca di Toscana nel 1537. Di carattere assai risoluto (nipote di Caterina Sforza di Pesaro, considerata una delle donne più energiche della storia) sviluppò rapporti politici per garantire prosperità alle fortune della città, eliminando ogni possibile resistenza. Vicino a Carlo V di Spagna concesse favori agli Spagnoli occupanti di parte delle sue terre. Intransigente come governatore del Ducato, limitò molte libertà nelle mura cittadine, e fu al tempo stesso artefice di migliorie nell’agricoltura e nel commercio, ambizioso nel programma urbano e mecenate delle arti; la bellezza delle sue monete sono un esempio. Nel 1555 crea un grande Stato Mediceo con la sottomissione di Siena. Pio V lo riconosce Gran Duca nel 1570. Decisivo fu il ruolo della flotta da lui creata nel 1550 nella battaglia navale di Lepanto nel 1571. I conii di questa moneta sono di Pietro Paolo Galeotti successore di Benvenuto Cellini. la moneta ha patina di monetiere e credo sia un BB/SPL con rovescio molto acceso sullo Splendido. di difficile apparizione sopra il BB questa moneta è entrata in collezione, il 1573 anche data più rara del 1572. saluti fofo
    1 punto
  27. Ciao a tutti! Prendendo spunto da un paio di discussioni attuali che mi hanno ricordato una pratica molto in voga in passato, cioè la "Damnatio memoriae", ho riflettuto sul fatto che nessuno dei nostri avi romani o i più recenti manganelli o falci e martelli è riuscito completamente nel suo intento... una qualcosina è pur sempre sopravvissuta! Riferendomi alla lista riportata da https://it.wikipedia.org/wiki/Damnatio_memoriae vi invito a giocare con me e a postare ciò che avete di "rotondo e metallico" dei suddetti soggetti che hanno scampato l'oblio! Inizio io con un denario dell' affascinante Julia Mamaea Ego tamen non obliviscar tui! Io non mi dimenticherò di te! Njk
    1 punto
  28. Ottimo lavoro@@claudioc47, foto e pulitura pazzesche :good: Matteo
    1 punto
  29. Grazie caro Sixtus.. diciamo che per me poter unire la passione numismatica con il mio lavoro (mi occupo di pubblicità in generale e quindi anche di gadget personalizzati come questo) è il massimo.. Non c'è niente di meglio che sorseggiare una buona tazza di the caldo a carattere numismatico davanti ad una discussione del forum.. non è vero? :) Marco
    1 punto
  30. A beh .... "mica cotiche"; complimenti. Se ti piace spaziare per il mondo, Venezia diventa un simpatico diversivo. Buona collezione. saluti luciano
    1 punto
  31. Tanti sono gli ingredienti per una buona giornata di numismatica collettiva, sicuramente il commerciale, il culturale, i giovani, ma poi il momento aggregativo, l'incontro tra noi è sicuramente importante, non secondario, anzi..., il fare gruppo, il poter scambiarsi opinioni, tutto poi diventa anche più facile e semplice oltre che essere un arricchimento per tutti. E allora come diceva @@incuso nei primissimi post la nostra intenzione è di fare nel post conferenze di sabato 9 aprile un incontro che potrebbe concretizzarsi in un pranzo di condivisione tra lamonetiani e per gli amanti di numismatica. Avremo modo di parlarne con maggiori dettagli nei prossimi giorni ma sicuramente qualcosa faremo e comunque ci sarà un momento di saluto. Personalmente penso che la conoscenza virtuale, se unita a quella reale, possa creare un mix incredibile e che possa aiutare tutti gli appassionati, collezionisti, studiosi, commercianti che siano per una numismatica più solidale e unita. Partendo certo dai giovani...ma poi per ampliarsi a tutti noi, alle varie componenti, cercare un po' di entusiasmo che possa contagiare molti e vedo con piacere che tutto questo sta servendo per stimolare anche altri ambiti della nostra numismatica. Ci stiamo preparando, i ragazzi pensano a questa giornata e a questa opportunità, è un momento nostro, creato da noi, da Lamoneta insieme al virtuoso Circolo di Parma, vediamo di farla diventare una piccola, grande kermesse numismatica collettiva, un piccolo, grande sogno che vogliamo vedere realizzato per questa nostra comune passione....a presto
    1 punto
  32. Altro che :rolleyes: , bisogna però considerare che i 300 € sono un provabile valore di vendita, se la devi vendere e non sei un commerciante è un po più dura portarli a casa tutti, per esempio se la dai a una casa d'asta dai 300 € si detraggono 10+15 % di commissioni, la vendi tramite il moto sito si detraggono il 10 %, poi andrebbe fatta periziare, insomma meglio godersi questa passione senza fasciarsi troppo la testa ;)
    1 punto
  33. L'amico Biagio Ingrao mi ha suggerito di recuperare uno degli articoli scritti da Pezzi nel bollettino stampato ad ogni edizione del convegno veronese ; dovrebbe essere descritto un esemplare simile
    1 punto
  34. I conii incatenati ( o incernierati) tanto per non usare un fastidioso inglesismo che non serve a nulla e nessuno( visto che la lingua italiana ha tutti i vocaboli necessari, basta conoscerli) è provato archeologicamente in maniera certa che furono usati già in epoca greca classica? In epoca romana lo erano e abbiamo le testimonianze. Ma nell'epoca suddetta non lo so. In ogni caso, probabilmente, se non lo fossero in uso, possiamo, eventualmente, presumere che fossero usati coni di tipo " guidato", in cui il conio di incudine scorre, con la sua superficie esterna del fusto, in un corrispondente incasso nel conio di martello. Se diamo ai due conii una sezione quadra, la posizione relativa dei conii è facile da rispettare e uniformare. Fatto salvo, però, il dover lasciare un " lasco" tra i due fusti dei conii che si " ingegnano", sufficiente a rendere agevoli le operazioni di inserimento ed estrazione e a neutralizzare le piccole deformazioni dei fusti stessi che le operazioni di coniatura determinano, pena l'incastro dei due pezzi. Questo "lasco" è quello che NON permette l'esatta uniformità di assi tra una moneta e l'altra , dato che rende possibili rotazioni dei due fusti uno rispetto all'altro. L'uso di questa tipologia di conii( anche se sarebbe più corretto parlare di " porta-conii") permette di spiegare la ottima uniformità degli assi delle monete esaminate ( compreso le poche con asse ad ore sei) e giustifica anche la prevalenza di assi con un determinato orientamento rispetto a quelli con scostamento maggiore, facendo presente che il detto " lasco" sarà minimo( e corrispondente a quello di " progetto" nelle monete battute per prime, e maggiore, per motivi di usura di detti "porta-conii", in quelle battute successivamente, anche dopo l'eventuale sostituzione della matrice bronzea utilizzata o la sua ravvivatura con punzoni adatti.
    1 punto
  35. Sono monete di grande fascino, certamente le toscane nel nostro Rinascimento sono degli " esempi " anche artistici, oltre che simbolici. Ovviamente mi piace, sai che non amo sbilanciarmi sulle conservazioni, ma certamente se non è splendida poco ci manca...ancora una volta un importante acquisto su questo non ci sono dubbi....
    1 punto
  36. @@fofo Io avrei detto anche SPL, ripeto non sono un esperto però per l'appunto mi sono piaciuti molto i rilievi. Giustamente tu hai la moneta in mano ed essendo più esperto di me riesci a fare meglio anche le valutazioni. :)
    1 punto
  37. Salve, Hai proprio ragione ed è per questo che miritrovo con 3 ziani! ?
    1 punto
  38. Gran bel pezzo, complimenti.
    1 punto
  39. Sì, ci sono 1000 modi per non litigare. Il più semplice sarebbe quello di utilizzare la funzione ignora, visto che litighi in qualsiasi discussione
    1 punto
  40. Per me rimane comunque una gran bella medaglia, complimenti.
    1 punto
  41. ahahahah :D e io ti cito persino l'accademia della crusca per giustificarne l'utilizzo: http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/verbo-attenzionare Comunque sia appena sveglio la domenica mattina è un miracolo che abbia visto il falso e che riesca a scrivere 3 parole di seguito da cell. Da pc si vede che si tratta di un falsaccio terrificante ;)
    1 punto
  42. @@Silver1970 Mamma mia che bella! I miei complimenti.
    1 punto
  43. Anche se non vi navigava in esso, il risparmio aveva senso, cioè 0 inflazione anche dopo 10 anni. E con lo stesso grammo di oro ci si puo acquistare la stessa cosa dopo anni. Anzi il processo di sviluppo fa si che i prezzi diminuiscano sempre invece di aumemtare ed automaticamente si crea ricchezza per chi risparmia...
    1 punto
  44. Sicuramente la moneta migliorerà nell'aspetto ma non credo che la patina formatasi riuscirà a nascondere quei solchi Saluti a te
    1 punto
  45. @@dareios it ciao, grande! Bello spettacolo. Mi piace, cioè mi cascano le p...e per terra, come hanno risolto la classificazione: Biaggi 1058 Facile, no? Un abbraccio a tutti
    1 punto
  46. Salve , in base all' elenco delle Legioni presenti sul territorio romano ed operative alla fine del 400 , si ricava che la forza militare dell' Impero Romano a quel tempo era assolutamente insufficiente a contrastare le pesanti invasioni barbariche che interessavano da sempre i confini del Reno e del Danubio . Innumerevoli popoli germanici e dell' est europeo premevano con insistenza ai confini per entrare pacificamente o con la forza dentro il territorio romano , Roma rispondeva con sole diciotto Legioni , delle quali solo dieci erano dislocate nei punti critici del Reno e del Danubio , con prevalenza verso il secondo fiume ; ora considerando che il numero dei legionari all' interno della singola Legione non era piu' da molto tempo di circa 6000 uomini piu' ausiliari come un tempo , bensi' di circa la meta' ; facendo un semplice calcolo risulta che a difendere questo lungo confine nord orientale dal Mare del Nord alla foce del Danubio erano impiegati circa trentamila legionari piu' gli ausiliari e un numero non ben quantificabile di soldati che presiedevano i fortini sparsi lungo l' enorme linea di confine , circa 300/600 uomini per ogni singolo fortino , per un totale stimato massimo di circa cinquantamila combattenti legionari compresi gli ausiliari , assolutamente insufficienti per questo compito . A questo numero vanno aggiunti i soldati all' interno dei fortini , che lungo il confine Reno Danubio erano come numero di circa cento fortini individuati ; complessivamente come forza militare erano disponibili al massimo , facendo una media di 450 uomini per fortino , 95.000/100.000 combattenti . Risulta impensabile che Roma potesse resistere a lungo in questa situazione di carenza di numero e di qualita' dei soldati disponibili a contrastare i movimenti dei popoli del nord est europeo ; qui si aprirebbe un altro dibattito sul perché Roma fu ridotta a questa carenza di soldati , ma per ora non interessa il tema del post .
    1 punto
  47. non ci resta che chiedere il parere di Adam Kadmon! :D
    1 punto
  48. Buon pomeriggio a tutti! Messico 20 pesos 1989 Bella consumata.........
    1 punto
  49. Io saro' presente con il tavolo...vi aspettiamo tutti e numerosi! grazie Massimo Filisina Numismatica Leonessa :-)
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.