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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/14/16 in tutte le aree

  1. Ieri mattina passeggiata in un mercatino del fine settimana; ciotola con un po' di monete malmesse; le passo scartandole sistematicamente; mi capita un Cavallo abbastanza sporco e con diverse incrostazioni proprio sulla scritta REGNI all'esergo; mi colpisce il fatto che la I di REGNI interseca la linea dell'esergo; la prendo, pago 50 cents e ...a casa. Nel pomeriggio di ieri, mi sono messo all'opera e ho proceduto alla pulizia e soprattutto a togliere l'incrostazione sulla scritta REGNI, lavorando al microscopio con un mini bisturi. La pulizia frutta il primo risultato, ovvero quello di individuare il segno di zecca: un'aquiletta= zecca L'Aquila. L'asportazione dell'incrostazione porta il secondo risultato, ma il più importante, la scritta all'esergo non è REGNI, ma....RENGNI!! Classificazione CNI XVIII pag 67 n° 140 D'Andrea n° 100 Rarità: R3 Un sabato di grande soddisfazione numismatica! Esame e foto eseguite con microscopio Leica StereoZoom 6 Photo con illuminatore anulare direzionale per far risaltare i rilievi dei caratteri delle scritte.
    7 punti
  2. Salve a tutti! Oggi vi presento il mio ultimo progetto! Qualche giorno fa ho preso queste monete: http://www.lamoneta.it/topic/146393-patina-si-patina-no-patina-forse/?p=1674677 e poi ho pensato fosse un peccato farle sparire un un armadio, così ci ho pensato su ed ho realizzato... si alza il sipario ... questo: Nella speranza che qualcuno possa apprezzarlo (falsa modestia: se non mi dite che è bello, fantastico, etc, mi deprimo...) posto qui la RICETTA INGREDIENTI: - una lastra di quarzite o pietra a piacere - Monete (quanto basta) - attenzione a scegliere una pietra il cui colore si distacchi da quello delle monete. - Colla, pistola per colla, filo di ferro (0,25/0,35 mm), pinze e pinzette, un pizzico di voglia di sperimentare ed un cucchiaino di improvvisazione, una bottiglia di prosecco. PROCEDIMENTO - Forare la lastra con un trapano per fare dei punti di fissaggio per le monete: - "cuocere" due punte al titanio e poi spaccare la lastra imprecando a bassa voce per non spaventare i vicini ed infine scoprire con google che la quarzite è "un materiale decisamente resistente" (durezza 7 mohs) Passare al piano "B"... - Preparare con la colla a caldo ed il filo di ferro degli ancoraggi, che poi vengono fissati sulla pietra con una colla più forte ed elastica, cercando di dargli una prima regolata con una moneta più resistente e di dimensioni simili a quelle che poi verranno fissate: - fissare il "piedino" con abbondante colla - fissare le monete facendo moooolta attenzione e tagliare i punti di ancoraggio il più corto possibile - posizionare l'espositore sulla mensola, aprire la bottiglia di prosecco e brindare! Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggere fino a qui! Ciao Njk
    5 punti
  3. Buona sera a tutti. :hi: Vorrei proporvi oggi una moneta brasiliana e raccontare brevemente la storia di chi vi appare. A partire dal XVI secolo, epoca della sua scoperta ed occupazione ufficiale da parte di Pedro Alvares Cabral, il Brasile divenne colonia portoghese. Tale condizione rimase immutata fino a quando la Corte portoghese, pressata dalle truppe napoleoniche che avevano invaso il Paese iberico, si vide costretta a trasferirsi nella colonia sudamericana. (Ciò ricorda la stessa sorte toccata a Carlo Emanuele IV ed alla sua corte che nel 1798, sempre a causa dell'invasione napoleonica, dovettero abbandonare precipitosamente il Piemonte e trovare rifugio in Sardegna). Dal 1808 al 1821 Rio de Janeiro divenne pertanto la capitale dell'impero portoghese e nel 1815 il Brasile venne elevato a vero e proprio regno, assumendo la denominazione di Regno Unito di Portogallo, Brasile e Algarve. Nel 1821, con il rientro in Portogallo del re Joao VI, vi furono pressioni anche militari per riportare il Brasile sotto il controllo del paese lusitano ma la ex colonia, a capo della quale prima della sua partenza Joao VI aveva posto suo figlio Pedro, lottò per la secessione dalla madre patria e dopo una breve e poco cruenta guerra d'indipendenza mantenne la sua autonomia, sebbene il trattato di pace che aveva posto fine allo scontro “familiare” fra padre e figlio, aveva richiesto una singolare soluzione di compromesso: Joao VI assumeva infatti il titolo di Imperatore del Brasile, mentre il figlio Pedro manteneva il titolo di Principe reale di Portogallo, Brasile e Algarve. Tuttavia, contestualmente all'assunzione del titolo di Imperatore, Joao VI abdicava in favore del figlio Pedro, cosicchè in capo a quest'ultimo andavano a consolidarsi il titolo di Imperatore e di Re. Pedro I fu dunque il primo Imperatore del Brasile ma il suo Regno durò poco, in quanto egli abdicò nel 1831 a favore del figlio Pedro II, che all'epoca aveva però solo 5 anni. Ne seguì un periodo di reggenza che si protrasse fino al compimento del 15mo anno di età dell'Imperatore “bambino”. Pedro II, a dispetto dei benefici conseguenti al titolo ricevuto, ebbe un infanzia davvero triste ed infelice. Sua mamma, l'arciduchessa Maria Leopoldina d'Asburgo-Lorena, lo rese orfano dopo appena un anno dalla sua nascita, mentre il padre, l'Imperatore Pedro I, risposatosi con una nobildonna, ritornò in Europa subito dopo aver abdicato, lasciando il piccolo Pedro alle cure di tre persona che si occuparono anche della Reggenza, che ebbe termine nel 1841. Pedro II regnò fino al 1889, allorchè in Brasile venne proclamata la Repubblica. Di questo giovane ma probabilmente molto infelice Imperatore, vorrei appunto presentare una delle prime monete coniate alla sua effige nel 1832, anno in cui Pedro aveva solo sei anni ed era pertanto sottoposto alla Reggenza Le caratteristiche pondometriche di questa moneta da 6.400 reis (o "peça", come la chiamano brasiliani e portoghesi), coniata nella zecca di Rio de Janeiro solo nei millesimi 1832 e 1833, possono essere rilevate qui: http://en.numista.com/catalogue/pieces36198.html Alla variante, indicante il nome dell'incisore "AZEVEDO F." riportato sotto il taglio del collo e classificata anche nel sito numista: va aggiunta anche la variante non censita dal predetto sito, che ritrae il giovane Imperatore con le labbra socchiuse, anziché chiuse totalmente: Il millesimo 1832 è stato complessivamente battuto in 29.712 esemplari. Quanto allo scioglimento della legenda del dritto (quella riportata al rovescio è abbastanza intuitiva) essa significa: "Pedro II per grazia di Dio Imperatore Costituzionale e Difensore perpetuo del Brasile". Saluti. :hi: Michele
    5 punti
  4. piccolo contributo alla discussione....volevo metterla da un po', ma mi sono deciso solo ora... ...anche se non è il mio campo, cerco di partecipare....
    3 punti
  5. Beh, se Vi è piaciuta (sia la storia che la moneta... :pardon:) allora finisco di dare qualche ulteriore informazione sul secondo (e anche ultimo) imperatore del Brasile e sui tre sistemi monetari che si sono succeduti durante il suo lungo regno. Come abbiamo già visto, il regno di Pedro II ebbe inizio con una Reggenza formata da tre personalità che ebbero cura del giovane imperatore non solo per la gestione degli affari di Stato ma anche per la sua formazione ed educazione, posto che il bambino era rimasto praticamente senza famiglia. Nel 1840, all'età di 15 anni, Pedro ottenne una dispensa speciale che gli consentiva l'acquisizione della maggiore età e venne così sciolta la Reggenza. Da quel momento l'Imperatore rimase tale per altri 49 anni e cioè fino a quando, nel 1889, con un colpo di Stato, il Brasile divenne una Repubblica e Pedro II dovette riparare a Parigi dove, dopo pochi anni, morì a causa di una polmonite non curata. L'esilio parigino dell'ormai anziano imperatore dovette essere tutt'altro che agiato, dal momento che egli non aveva con sé grandi ricchezze, tanto che prese alloggio in un albergo della capitale francese. Solo molti anni dopo la sua morte, nel 1920, il Governo brasiliano acconsentì acchè si desse sepoltura ai resti di Pedro nella sua terra d'origine, e così le sue spoglie vennero traslate da Parigi alla Cattedrale di Petropolis, città brasiliana che anni prima aveva fondato lo stesso Pedro. Dal punto di vista monetario (che è poi l'aspetto che più ci interessa), va rilevato come in conseguenza del suo lungo regno l'immagine di Pedro II sia stata quella più rappresentata nella numismatica del Brasile, con ritratti che lo raffigurano dall'infanzia fino all'età adulta. Durante il suo lungo regno, il Brasile ebbe tre sistemi monetari: - il primo (1831-1833), durante la Reggenza, manteneva ancora la forma adottata nel precedente periodo coloniale, con una monetazione nazionale ed una provinciale, vale a dire uno per l'intero paese e l'altra con circolazione limitata ad una particolare regione. In questa fase, le monete d'oro hanno continuato a essere coniate nei nominali da 6.400 e da 4.000 Reis e portano l'effigie del re Pedro II ragazzo, realizzata dallo scultore Carlos Custodio de Azevedo (la moneta sopra presentata rientra in questo periodo); - il secondo sistema (1833-1848), che si distingue dagli altri perché è stato il primo genuinamente brasiliano e non una semplice continuazione di quello coloniale portoghese. In questa seconda fase, si aboliscono sia il vecchio sistema provinciale che quello nazionale e l'emissione della moneta viene concentrata nella Zecca di Rio de Janeiro. La moneta aurea viene agganciata al "gold standard" e si realizzano monete di 10.000 Reis, con l'effigie di Pedro II adolescente (1840) che indossa l'uniforme di ammiraglio della Marina. Per quanto riguarda le monete d'argento, la riforma apporta cambiamenti radicali, prevedendo la sostituzione della vecchia serie di "patacas" con monete argentee nei nominali da 1.200, 800, 400, 200 e 100 Reis; - il terzo e ultimo sistema monetario (1848-1889) vede la continuazione dalla coniazione delle monete d'oro da 10.000 Reis e l'introduzione di un nuovo nominale da 20000 Reis. Nel 1854 l'oro verrà coniato anche in un nuovo nominale da 5.000 reis. Ma anche nelle monetazione argentea si registrano variazioni. Tra il 1848 e il 1852 vengono coniati nominali da 2.000, 1.000 e 500 Reis e tra il 1853 e il 1867 un nuovo valore di 200 Reis. Nel frattempo si diffonde nel Paese l'uso della cartamoneta e si produce moneta di rame ma solo in piccoli nominali destinati al cambio della moneta di maggior valore. Si verifica anche la graduale sostituzione del rame con leghe più resistenti, quali il bronzo nel 1868 ed il cupro-nickel nel 1871; quest'ultima monetazione verrà coniata a Bruxelles. La Zecca di Rio de Janeiro avvierà la produzione di monete di bronzo solo nel 1870 e di cupro-nickel nel 1874. Chiudo l'intervento presentandovi la mia seconda (ed ultima, purtroppo...) moneta di Pedro II, emessa nella vigenza del terzo sistema monetario: si tratta di un 20.000 Reis battuto con millesimo 1867 (e classificato di terzo tipo) che ritrae l'imperatore ormai maturo e con una folta barba.....non c'è più alcuna somiglianza con il volto del bambino che abbiamo esaminato nella prima moneta. Le caratteristiche pondometriche della moneta sono visibili nel solito sito: http://en.numista.com/catalogue/pieces36144.html mentre mi risulta tuttora sconosciuto il numero di esemplari coniati dalla zecca di Rio per questo millesimo.... Anzi...se riuscite Voi a trovare notizie in merito e me lo fate sapere....Vi ringrazio. :good: Saluti. :hi: M.
    3 punti
  6. dopo aver ammirato i progetti di @@renato, oramai due mesi fa, finalmente posso rispondere alle sua "chiamata alle armi" da parte di tutti gli amanti delle prove e progetti :rolleyes: :rolleyes: proveniente dall' ultima asta Felsinea :D :D Vittorio Emanuele III Progetto della moneta da 10 Centesimi del 1915 Nichelio 1000/1000 Diametro 19 mm Peso 3 gr Luppino PP248 Simonetti 220/1 Sperando di far cosa gradita a tutti. buona giornata al forum e grazie a tutti quelli che inteverranno p.s. scusate per le foto non sono il massimo.
    3 punti
  7. Buonasera a tutti, Medaglia arrivata oggi Provenienza Asta Felsinea N.3 Dovrebbe essere Rara e mi sembra in Ottime condizioni. Che ne dite? Saluti e buon We Silver
    2 punti
  8. Alcuni amici del Cordusio hanno visto questo grosso questa mattina "in anteprima"; la tipologia è comune, un per così dire classico Crippa 4. Abbiamo però una variante in quanto al rovescio la legenda è . . ABROSIVS . . MEDIOLAI . , in pratica risulta mancante la S prima del nome del patrono. Questa mancanza non è dovuta a cattiva coniazione ma proprio ad un errore da parte dell'approntatore del conio. Variante non riportata nel Crippa, troviamo monete simili descritte nel Corpus ma non viene specificato se la mancanza della lettera sia effettiva o dovuta a problematiche annesse al processo di battitura. Per chi volesse controllare meglio, cliccando l'immagine si ingrandisce.
    2 punti
  9. Ecco il mio Grosso da 2 soldi di Filippo Maria,tipologia Cr. 3/A. è un po' malconcio ma è curioso il baffo (credo sia un eccesso di metallo) a fianco del puntino al D/
    2 punti
  10. Nel 1990 lo stipendio di un operaio era circa 1.100.000 di lire l'oro era a 13.800 lire al grammo che in euro farebbero 568 € di stipendio e 7,13 € /g per l'oro mentre la moneta in euro sarebbe costata 77,5 €. Confermando una valutazione di 300 € per il 5 lire avrebbe guadagnato il 385 % Considerando una quotazione dell'oro di 34€/g se avesse acquistato oro avrebbe guadagnato il 477 % Dunque avendo la macchina del tempo sarebbe meglio acquistare oro
    2 punti
  11. Come resto mi è capitato di ricevere anche un euro...falso!!! Mi sono accorto che era tale solo quando l'ho inserito nel parcometro e me lo rifiutava perchè evidentemente il peso non coincideva... Il guaio era che non avevo altri spiccioli in tasca.... Immaginerete le imprecazioni...
    2 punti
  12. Credo che @@Il*Numismatico abbia fatto già l'analisi più giusta su questa moneta oltre che a tutta la discussione, aggiungo solo che ...dove c'è gusto non c'è perdenza.:)
    2 punti
  13. le altre sempre a luce di finestra con un momento di luce maggiore, queste su pagina bianca, ma forse più scure per colpa di meno luce. nuvoloso.. vanno un pò meglio? si vede la patina di antica collezione? son contento di essere riuscito a prendermela..
    2 punti
  14. eccola qui spero che vi piaccia :)
    2 punti
  15. Si il Zorzi è ben più raro. Fino ad una decina di giorni fa su MA SHOP un discreto (diciamo un buon BB) era in vendita a 300. Detto questo non voglio fare la predica a nessuno. E' bello parlare con tutti voi e scambiarsi sensazioni, idee. Confrontarsi amichevolmente fa bene sia a noi che al forum. Pensate ad un giovane che ci legge. A mio parere riesce a farsi delle idee, a capire quale può essere il valore da pagare per una moneta. Personalmente non ho mai dato soverchia importanza alla conservazione, d'altra parte quando si ha a che fare con medievali, si sa :blum: . L'importante è il filo della collezione.
    2 punti
  16. Buonasera, Questa è una medaglia che mi ha colpito per la patina dorata che le dona una luce calda e molto piacevole. Proviene dall'asta Felsinea n.3. Che ne dite ,qFDC? Saluti e buona serata Silver
    2 punti
  17. Buongiorno a tutti, altra medaglia di Leo XIII che mancava alla mia piccola collezione. Provenienza Asta Felsinea 3.. Non ha patina purtroppo ma sembra in ottime condizioni, anche questa ha bisogno di riposare tranquilla nel monetiere.. Saluti e buona Domenica Silver
    2 punti
  18. FILIPPO MARIA GROSSO DA DUE SOLDI CRIPPA 6 R - TOFFANIN 154 RR Biscia viscontea tra le iniziali F M
    2 punti
  19. Francesco Maria II della Rovere (1574-1624) Zecca di Urbino - Quattrino Cavicchi 236
    2 punti
  20. bravo @@claudioc47 è proprio un cavallo con legenda errata RENGNI, D.A. 100, ottimo acquisto !!
    2 punti
  21. Quando le monete erano in oro, il popolo navigava nello stesso? Non mi pare
    2 punti
  22. ______________ 1989 Jamaica 10 Cent - Rame/nickel curiosità Risulta ancora in circolazione, giusto per farsi un'idea sul suo valore al cambio: ci vogliono ben 100 esemplari di questa monetina da 10 cent di dollaro jamaicano per essere equivalenti a soli 7 centesimi di euro e ben 1400 per un solo euro.
    2 punti
  23. Salve, Si discute tanto per discutere, nessuno grida allo scandalo, è chiaro che ognuno paga quello che crede per gli esemplari che vuole. Si esprimeva solo la sorpresa per un esemplare che ha realizzato una cifra importante, nulla di più. Si discute tanto per discutere A.
    2 punti
  24. Grazie Luciano, un saluto anche da parte mia. E' stata una bellissima giornata, anche la pausa pranzo è stata culturalmente valida. Un plauso agli organizzatori del convegno. Tornare a Bergamo dopo 35 anni è stato un salto nel passato emozionante. Ho approfittato dell'occasione per andare a Curno a trovare un mio ex compagno di naja, allora entrambi sottotenenti e lui , d'accademia, ora generale di brigata. Ritrovarsi è stato bello e commovente ricordando i bei momenti passati. Scusate la confidenza, ma ho voluto condividere con voi. Per Mario e Luciano: datemi un giudizio sul cd.
    2 punti
  25. Solo a me queste fortune non capitano mai: al massimo ho avuto come resto qualche spicciolo ucraino o qualche penny di rame inglese...
    2 punti
  26. Di esso quel tempo ancora...le nuove monete di quest'anno! Spero di vedere degli altri reperti dal 2016 qui. Ecco uno dei due centesimi 2016d ottenuti ieri a pranzo, le monete prima 2016 che hanno percorso la mia strada. Prendo atto che sono in anticipo rispetto al 2014 (15 marzo) o 2015 (24 febbraio). E in una di quelle cose strane—ho visto il mio primo 2016 moneta ieri in un ristorante 50 miglia di distanza, ma questa mattina, presso il gas pompa, sul terreno era un penny portafortuna. Ho scelto it up e abbastanza sicuro, un altro d 2016. (Ma graffiato e intaccato da un lato, dove era stato guidato nella pavimentazione di auto di passaggio). :) v. --------------------------------------------------------- It’s that time again…this year’s new coins! I hope to see others’ finds from 2016 here. Here’s one of two 2016d cents gotten yesterday at lunch, the first 2016 coins that have come my way. I note that they’re earlier than in 2014 (15 March) or 2015 (24 February). And in one of those odd things—I saw my first 2016 coin yesterday at a restaurant 50 miles away, but this morning, at the gas pump, on the ground was a lucky penny. I picked it up, and sure enough, another 2016d. (But scratched and nicked on one side, where it had been driven into the pavement by passing cars.) :) v.
    1 punto
  27. Probabilmente l'idea di creare una moneta "falsa" ma in realtà non esistente in quanto mai coniata con quelle caratteristiche serviva da paracadute al falsario, che poteva così agevolmente scansare l'accusa di spaccio di moneta falsa avendo in realtà creato un pezzo di fantasia.. In fondo quanti all'epoca potevano sapere se la zecca di Torino aveva coniato nel 1867 monete da due lire? Solo una esigua minoranza. E quindi l'assorbimento di un tale pezzo era assicurato e fattibilissimo. Dinnanzi alla legge invece valeva questo piccolo escamotage che serviva ad evitare incriminazioni e capi di accusa davvero pesanti..
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  28. Con una tazza così adesso i libri di numismatica te li devi...bere!
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  29. Si concordo va vista dal vivo, comunque dalle foto per me è originale, nel complesso è qSpl e vale sui 300 €
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  30. Non ho letto il messaggio di Caio153 ma volevo fare una considerazione di carattere generale che lo chiama in causa. Avendo accennato in un post precedente alla tecnica di produzione delle monete antiche, volevo segnalare a chi vuol approfondire l’argomento questa Overview of The Handbook of Greek Coinage Series a cura di D. Scott VanHorn e Bradley R. Nelson scaricabile da http://www.greekcoinvalues.com/introduction.php Questo è il trafiletto che riguarda il ‘Die Axis’ For some mints, the alignment of obverse and reverse dies seemed to be of minimal importance. In the ancient world, however, maintaining a regular die axis, or the axial relationship between the obverse and reverse dies, seemed to be one way of maintaining a level of mint control; modern numismatists use the study of die axes to aid in determining the attribution and authenticity of a coin. Dies were initially aligned by hand, a difficult procedure when thousands of coins had to be struck at a time. Eventually, hinged dies were created, which kept the obverse and reverse dies in perfect alignment for every strike. Prima che aprissi questa discussione ero fermo alla prima frase: minima importanza all’allineamento dei conii, valori random degli assi nella coniazione antica. Ma già ai tempi è stata riconosciuta l’importanza di mantenere la regolarità dell’allineamento allo scopo di avere un parametro di controllo della zecca emittente. Non solo, ma lo studio degli assi di conio è ritenuto dai numismatici moderni un mezzo utile per l’attribuzione di una moneta e per riconoscerne l’autenticità. Io penso che bisogna dare atto a Caio d’aver richiamato l’attenzione su questo aspetto tutt’altro che secondario della coniazione, naturalmente non definitivo in sè ma, nel caso delle monete d’argento, da aggiungere a quelli che si possono trovare in rete per riconoscere gli argenti falsi, basati sulle proprietà magnetiche, termiche, ottiche, acustiche, chimiche e fisico-chimiche del metallo. E così ho potuto anche apprendere che la difficoltà dell’iniziale allineamento dei conii a mano poteva essere superata con l’impiego degli ‘hinged dies’. apollonia
    1 punto
  31. Gran bel pezzo, complimenti.
    1 punto
  32. Non ho oscurato personalmente i messaggi, ma giudizi lapidari non sono graditi per questioni giuridiche; tutto qui.
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  33. Buona Domenica Tra noi vige la regola della "second option" :pleasantry: Mettere in collezione una moneta difficile a trovarsi, anche se le condizioni di conservazione sono "così, così" e poi, quando la fortuna ed il portafoglio ce lo permetterà, sostituirla con un esemplare più bello. saluti luciano
    1 punto
  34. Dopo aver consultato l'autore di questo bel pensiero lo cito qui pubblicamente per ringraziarlo ancora: Slapdash84.
    1 punto
  35. Ciao io sono più per il classico: un cassetto per ogni nominale, cioè uno per i denari uno per i sesterzi uno per dupondi e così via, e poi divido sempre a cassetti con una singola tipologia le particolari come le zecche di Antiochia e di Alessandria dividendo ulteriormente tra Tetra e Dracme e frazioni, poi naturalmente le provinciali, questo per quanto riguarda le romane Imperiali, stessa cosa per le greche. Per la catalogazione uso il MEBNET che trovo valido anche se ha alcune problematiche, per quanto riguarda le fatture senza dubbio preferisco il cartaceo, Silvio
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  36. Si, diciamo che il prezzo è quasi buono, ma la cosa più bella che noto in queste piastre è ...che non se ne trovano mai due uguali, ad esempio nella tua ...la P. è proprio sotto al collo.
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  37. Sono d'accordo con @@pinky. Gli amanti della Serenissima sono aumentati. Faccio un breve esempio. In asta baia 3/4 anni fa un grosso anche bellino lo si portava via a 20/25. Ora minimo di 30/35 non lo prendi. Questo significa un aumento di amanti che cercano il pezzo. E non lo fanno per rivenderlo. Monete non se ne trovano ed ho potuto constatarlo al WMF di Berlino. Di Venezia ho visto 10 monete, senza contare le post 1797. 3 grossi, 1 soldino del Memmo 1 soldino del Foscari e 5 Zecchini (attenzione non Ducati). Veramente pochino. Ovvio no monete, no concorrenza. Tornando tra di noi a questo punto un grosso dello Zorzi a 300 è un affare. Poi ognuno di noi fa le proprie scelte senza scandalizzarsi.
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  38. Bravissimo Claudio, per tre cose: 1) Colpo d'occhio e competenza; 2) Lavoro di pulizia; 3) Foto Come già ben detto da Santone è D.A. n.100 però sempre R3, cosa fondamentale.. Saluti Eliodorp
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  39. E' calata l' offerta delle veneziane pero no i collezionisti , anzi mi atrevo a dire che stanno aumentando !!
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  40. Graffi a parte e' veramente molto bello e ben inciso
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  41. @@dareios it ciao, grande! Bello spettacolo. Mi piace, cioè mi cascano le p...e per terra, come hanno risolto la classificazione: Biaggi 1058 Facile, no? Un abbraccio a tutti
    1 punto
  42. Ciao Taglio: 2€ CC Festa della Federazione Nazione: Francia Anno: 2015 Tiratura: 4.000.000 Condizioni: Spl Città: Ovada 13/02/2016
    1 punto
  43. Ciao Taglio: 2 euro CC Nazione: Malta Anno: 2015 Tiratura: 300.000 Condizioni: qspl Città: Genova-Voltri 12/02/2016
    1 punto
  44. Quelle con le lettere/simboli...sono Rarissime...ed il motivo sono proprio simboli e lettere. Qui siamo alcuni anni prima con quello che afferma il De Sopo e cioè il periodo delle "varietà monetarie" (1621-1684), dove segni/simboli e lettere era una norma scelta per distinguere il personale addetto alla lavorazione....cioè il "coniatore". Ecco perchè queste 3 cinquine sono importantissime nel percorso storico.
    1 punto
  45. A leggere certi post precedenti, sembrerebbe quasi che nel '45 noi italiani ce ne stessimo buoni e tranquilli a casa nostra, intenti alle nostre oneste occupazioni che non facevano male a nessuno, e quei "cattivoni" dei comunisti titini ci siano piombati addosso all'improvviso e senza motivo, uccidendo e rubandoci la terra. A me sembrava di ricordare un'altra storia, una storia in cui noi per primi eravamo piombati addosso agli jugoslavi, noi per primi avevamo annesso i loro territori, noi per primi avevamo dato il via ai massacri Bilancio delle vittime slovene durante l'occupazione italiana: Ostaggi civili fucilati .............................…n. 1.500 Fucilati sul posto.......................................n. 2.500 Deceduti per sevizie..................................n. 84 Torturati e arsi vivi………………………....n. 103 Uomini, donne e bambini morti nei campi di concentramento……………………..… n. 7.000 Totale …………………………………........n. 13.087 Non so se questi numeri siano più alti o più bassi di quelli delle vittime delle foibe, non mi interessa, non è sul numero dei morti che si misura la gravità di una colpa, uno solo sarebbe già stato troppo, da una parte e dall'altra. Però, servono a capire che, se è vero che le vittime delle foibe non se la sono cercata (la vittima, per definizione, è sempre incolpevole, sennò non sarebbe vittima), è l'Italia come nazione che se l'è cercata, e che sì, era probabilmente inevitabile, dopo quanto accaduto prima...chi semina vento raccoglie tempesta. Tutto questo non per offendere la memoria dei nostri morti, nè per sminuire la gravità delle foibe, le nostre colpe non giustificano quelle jugoslave, ma io credo che se si vuol raccontare la storia delle foibe, lo si debba fare con onestà intellettuale, non con partigianeria, partendo dal 1941, dall'occupazione italo-tedesca della Jugoslavia, e non dal 1945, dall'occupazione jugoslava della Venezia Giulia. Servirebbe a comprenderle meglio, e a meglio rispettare la memoria delle vittime, tutte. Allego, per chi vorrà leggerli, un paio di link http://www.storiaxxisecolo.it/deportazione/deportazionecampi1.htm http://dprs.uniroma1.it/sites/default/files/436.html petronius Per @@ARES III "questo GENOCIDIO in forma embrionale è stato essenzialmente condotto da partigiani-milizie di etnia serba , atei e di fede politica comunista, che all'epoca erano costituiti in maggioranza da fanatici nullatenenti, da criminali comuni e personaggi con un passato assai torbido." I nostri massacri in Slovenia, invece, sono stati per la maggior parte compiuti dall'esercito regolare, composto da soldati contadini e operai, e da ufficiali e generali di, presumo, buona istruzione e buona famiglia, tutti o quasi, soldati e ufficiali, probabilmente cattolici...mi spieghi dove sarebbe la differenza?
    1 punto
  46. Io saro' presente con il tavolo...vi aspettiamo tutti e numerosi! grazie Massimo Filisina Numismatica Leonessa :-)
    1 punto
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