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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/17/16 in tutte le aree
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Un 100000-zlotych polacco 1990 coniate in argento 0,999, con un diametro di 39mm e un peso di 31.10g. Il grande fratello del rame-nichel 10000-zlotych già pubblicato da nikita_ per quest'anno. Come già accennato sopra, questa commemorative polacco 1990 celebra il sindacato Solidarnosc, uno dei principali artefici responsabili per il ripristino la corona in testa dell'Aquila polacca. Pezzi datati 1990 come questo sono le prime monete polacche per mostrare la testa incoronata dal prima i comunisti hanno assunto la direzione. Prendo atto che le superfici di prova di questo pezzo sono particolarmente efficaci nel comunicare il suo soggetto, SOLIDARNOŚĆ, soprattutto rispetto alla consegna monocromatica del (sopra :D) rame-nichel 10000-zlotych del disegno o modello identico. Questa grande moneta d'argento pura è naturalmente un esercizio di NCLT, ma l'importanza del suo soggetto richieste speciale trattamento. O almeno così credo, comunque. :) v. ------------------------------------------------------------ A 1990 Polish 100000-zlotych struck in .999 silver, with a diameter of 39mm and a weight of 31.10g. The big brother of the copper-nickel 10000-zlotych already posted by nikita_ for this year. As already mentioned above, this 1990 Polish commemorative celebrates the trade union Solidarity, one of the main movers responsible for restoring the crown to the Polish eagle’s head. Pieces dated 1990 like this one are the first Polish coins to show the crowned head since before the Communists took over. I note that the proof surfaces of this piece are particularly effective in communicating its subject, SOLIDARNOŚĆ, especially compared to the monochrome delivery of the (above :D ) copper-nickel 10,000-zlotych of identical design. This big pure silver coin is of course an exercise in NCLT, but the importance of its subject demands special treatment. Or so I think, anyway. :) v.5 punti
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Che la monetazione milanese sotto la dominazione spagnola sia ricca di falsi è un fatto assodato in particolare sulle monete povere, svilite che passavano ancor più facilmente di mano in mano. Più particolari sono i falsi dei monetoni, i ducatoni e quando capitano, pur non essendo un conoscitore di falsi, è bello vederli ed osservarli. In questo caso siamo a un bel ducatone di Filippo IV, la data si intravede ed è il 1622, ha un peso di 24, 90 gr. mentre il range che indica il MIR è da 29,54 a 32, 30 gr. con un peso dei documenti dell'epoca di 32, 303 gr. con un titolo di circa 958 millesimi. Moneta coeva che sicuramente circolò credo senza grandi problemi con penso magari a una sottile argentatura superficiale, ora non presente, per renderla meno riconoscibile. Vediamo cosa ne pensate di questo monetone....3 punti
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Buonasera a tutti Aggiungo: Bahamas 1990 1 centesimo3 punti
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______________ 1990 Unione Sovietica 130° Anniversario della nascita del medicoAnton Chekhov 500° Anniversario della nascita del traduttore Francisk Scorina 1 Rublo - Rame/nickel3 punti
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______________ 1990 Unione Sovietica 150° Anniversario della nascita del musicista Pyotr Ilyich Omaggio a Georgy Zhukov Eroe dell'Unione Sovietica 125° Anniversario della nascita dello scrittore Janis Rainis 1 Rublo - Rame/nickel3 punti
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Anche perché al rovescio, in un impeto di delirio epigrafico, mi pare di leggere chiaramente [...]NSECR[...]3 punti
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Nel 1990 la Germania è riunificata. 50 pfennig tiratura 150.000.000 A (Berlino)3 punti
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Propongo all'attenzione degli amanti dei denari col pettine questo esemplare, in condizioni davvero pessime ma interessante: Il pettine sembra tagliare il cerchio interno ed al rovescio abbiamo nei quarti della croce un fuso/omega ed una stella. La S sopra al pettine è tra una stella ed un crescente. La tipologia è censita ma non ne avevo ancora visti dal vivo, del tipo con pettine che esce dal cerchio interno avevo visto solo esemplari con nei quarti della croce due bisanti... Pesa 0,20 gr. anche se vista la conservazione il dato non è di grande utilità :pardon: Saluti, Antonio3 punti
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Credo che sia utile nell'ambito dell'intera discussione vedere anche questa piantina del dominio visconteo alla morte di Gian Galeazzo nel 1402, certamente come potete vedere Visconti non è solo Milano ma l'estensione verso altre zecche e territori è evidente e importante. Da ricordare che Gian Galeazzo è già Duca dal 1395 per avere avuto da Venceslao la legittimazione imperiale.3 punti
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Buona sera a tutti ! Volevo condividere con voi questa moneta: D: GALLIENVS AVG, R: PAX AVG peso: 3,47g diametro:20-21mm Commenti ? Grazie a tutti2 punti
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Fiaba con risvolti numismatici (Italo Calvino) http://www.consultami.net/biblioteca/miti/giufa/04.html2 punti
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concordo con @@savoiardo Besso Ferrero Fieschi, 1559-1584. Quarto di soldo. Æ gr. 0,81 MIR 750/754. Raro.2 punti
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Olatretutto è distintamente visibile la parte terminale dell'ala che arriva quasi a toccare la linea dell'esergo...2 punti
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@@sulinus Francesco, non è che uno sembra cretino, ma a volte certe particolarità tecniche non tutti le conoscono. Se riuscissimo a "guardare" le monete tutti con lo stesso sistema sarebbe già un bel passo avanti, ma quello che mi meraviglia è che nessuno dei PROFESSIONISTI del settore abbia mai provato a creare uno standard strumentale ed operativo!2 punti
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Kunz fra varie cose fu anche conservatore del Museo Bottacin di Padova. Era un grande Numismatico di quelli con la N maiuscola. Non ha importanza che fosse italiano o tedesco. Era un numismatico. Punto. Arka P.S. Certo che mi sarei aspettato che un austriaco si chiamasse Karl Kunz... no?2 punti
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E intanto la quasi già mitica locandina rossa di @@magdi spunta anche in Panorama Numismatico di febbraio...2 punti
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Carlo Kunz, mio concittadino, oltre che numismatico era anche disegnatore e litografo. Tra le sue opere come illustratore: - La zecca di Scio di Domenico Promis - 1861 - Le monete di Venezia, di Nicolò Papadopoli Aldobrandini - Da Nicolò Tron a Marino Grimani: 1472-1605, d Nicolò Papadopoli - Monete inedite dei gran maestri dell'Ordine di s. Giovanni di Gerusalemme, di Paolos Lambros A Trieste gli è dedicata una via. P.S. la dicitura presente su Wiki "Numismatico italiano" è ovviamente errata. Tipica mania italica di attribuirsi meriti altrui.2 punti
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Si tratta semplicemente di uno "stile" di R, si trova in varie zecche, la R è facilmente confondibile con una A. Ti posto un esempio di una moneta simile alla tua (RIC VI 553) sempre della zecca di Treviri, varia la legenda al dritto, ...NOBC invece di ...NC, ma come puoi vedere la R è proprio uguale. Le lettere S ed F sono caratteri usati per "numerare" le varie emissioni, in modo da controllare la tiratura.2 punti
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Se per te i massacri compiuti dai nostri in Jugoslavia sono, rispetto alle foibe, uno "strano tema collaterale", temo tu non abbia capito il senso dei miei post (e non solo dei miei). Non c'è, da parte mia, nessuna intenzione di sminuire o rendere più digeribili avvenimenti che non hanno giustificazioni, ma solo la consapevolezza che non si possono capire, e spiegare, tali avvenimenti, senza prendere in considerazione le cause che li hanno prodotti, e tra queste, non si può non includere quanto da noi fatto nella Jugoslavia occupata. Mi sembrava un concetto semplice da capire, ma forse non sono riuscito a spiegarlo bene o, forse, non lo si vuol proprio capire. petronius2 punti
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Per quanto sia giusto ricordare e condannare ogni orrore, mi spiace constatare che questa discussione specifica, che doveva essere un piccolo memento della fine orribile degli innocenti infoibati, senza che vi siano state "colpe" o intenzioni particolari da parte di nessun partecipante, è nella sostanza degenerata in un "non poteva essere altrimenti". E quindi sì, le foibe van ricordate ma...mai troppo dalla parte degli infoibati. Aldilà di ogni opportuna e condivisibile precisazione storica, è davvero triste.2 punti
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Se cosi' fosse , ancora peggiore figura di quella se fosse stata una nostra iniziativa , sarebbe un clima di totale sudditanza .2 punti
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Oggi ho ricevuto 2 dollari Morgan comprati su Ebay, entrambi falsi. Voglio condividere la mia esperienza. Per correttezza, ho confrontato il falso, che riportava la data del 1985, con uno vero dello stesso anno. Inoltre le ho messe una accanto all'altra e ho orientato la luce in modo da garantire ad entrambe lo stesso angolo d'inclinazione. Ecco le differenze che sono emerse. ASPETTO Il vero è opaco. Il falso è troppo "metallico", lucido, esposto alla luce la riflette come uno specchio. CONTORNO Il vero ha un doppio contorno, la parte esterna del bordo è liscia, la parte interna finemente zigrinata. Il falso ha solo un'unica grossolana zigrinatura. DETTAGLI Nel vero i particolari sono sapientemente rifiniti e curati, in particolare si apprezzano la delicatezza della capigliatura e del cappello frigio della figura femminile, il piumaggio dell'aquila sul retro e la finezza delle stelline. Nel falso questi elementi sono appena abbozzati, grossolani. SCRITTURA Nel vero è più sottile, più delicata, con un contrasto dolce. Nel falso è più rilevata, meno delicata, con un forte contrasto. PESO La vera pesa 26,74 grammi. Le false pesano rispettivamente 25,99 e 26,39 grammi. Sicuramente i più esperti di voi noteranno altri particolari. Il mio è un piccolo contributo come pegno per tutte le volte che mi siete stati d'aiuto rispondendo ai miei quesiti. Grazie sempre.2 punti
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Sono abbastanza contrario alle celebrazioni di queste "giornate del ricordo" perché sono sempre l'occasione per fomentare polemiche. A parte il fatto che se si vuole "ricordare" un evento occorrerebbe farlo a 360 gradi e non faziosamente. In questi casi sarebbe molto meglio dimenticare...piuttosto che ricordare solo una parte della verità. M.2 punti
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Salve a tutti. Credo che la tavola sia stata tratta da questo libro: https://books.google.it/books?id=dBxBAAAAcAAJ&pg=PA237&lpg=PA237&dq=real+museo+borbonico+monete+velia&source=bl&ots=q8NKQGzOUV&sig=bK7g619gStKX7WuZlBkbSkidhgc&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiOw7yBz_zKAhWkpnIKHSUdBj4Q6AEIIjAB#v=onepage&q=real%20museo%20borbonico%20monete%20velia&f=false "Real Museo Borbonico, volume quinto", Napoli, Stamperia Reale 1829. Puoi vedere la tua tavola alla pagina 234 del link allegato. Accompagnava un'erudita disquisizione del noto archeologo e numismatico Francesco Maria Avellino su alcune delle monete più importanti (agli occhi dello studioso) custodite in quello che oggi è il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e che all'epoca era, ovviamente, il Real Museo Borbonico. Di quest'opera ne esiste anche un'edizione successiva stampata a Roma ma contenente sempre le tavole incise del Russo. Se potessi vedere anche com'è stato scritto il numero progressivo della tavola, in alto a destra, con quella del volume, in alto a sinistra, forse potrei risalire con più precisione alla determinazione dell'edizione, se napoletana o romana. Spero di essere stato di qualche utilità, almeno costituendo un punto di partenza per future ricerche...2 punti
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Buongiorno a tutti gli amici. Devo dire che il 2016 è iniziato con dei veri fuochi d'artificio. L'amico Andrea ha aggiungo alla sua bella collezione, uno bel quattrino per Ravenna (R5) del Foscari. Ora questo soldino continua il filotto delle monete rarissime che raramente abbiamo il piacere di vedere. A volte le aste baia Savoca hanno delle interessanti monete, e proprio qui il fortunato acquirente ha pescato. Soldino di Giovanni Mocenigo 1478 -1485.1 punto
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Ciao a tutti. Mi è venuta una idea u po' bislacca ma che forse tanto bislacca non è. Io insegno in un liceo e vorrei fare ai miei studenti una piccola monografia sui processi di coniazione nel tempo per poi farli arrivare a produrre una moneta, magari martellata che penso sia più facile, disegnata da loro (è un liceo artistico). Magari qualcuno si appassiona...però mi servirebbe una mano da chi ne sa più di me su questo argomento. Volevo sapere se in rete si trova qualche dispensa semplice sui vari processi di coniazione nel corso del tempo, sulla loro evoluzione e su come realizzare una moneta medievale al giorno d'oggi. Ringrazio chiunque mi sia di aiuto.1 punto
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Ciao Rodolfo Questa è la mia piastra di Francesco I che voglio condividere con gli appassionati delle monete del Granducato. Il tipo è il 7b del Corpus di Andrea Pucci, mentre il MIR non lo riporta. La conservazione è BB+/Spl I coni di Francesco furono dal 7 giugno 1574 di Michele Mazzafirri e Lorenzo della Neva.1 punto
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Come da titolo, visto che non l'ho mai fatto, desidererei un parere disinvolto da parte di tutti, in particolare da @@Il*Numismatico, su questo Tarì di Filippo V 1701.1 punto
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In realtà le due case d'asta non dichiarano affatto che si tratti della stessa moneta. L'esemplare NAC è indicato come 271L, mentre l'esemplare CNG è indicato come 271G. L'esemplare NAC (271L) dovrebbe essere ex-Moretti n.92, come riportato da Fischer-Bossert, dettaglio non insignificante sul pedigree della moneta, tuttavia non evidenziato da NAC L'esemplare CNG (271G) nel volume dell'autore tedesco è catalogato con lo stesso pedigree riportato in CNG, senza ulteriori specificazioni (Superior (11 December 1992), lot 2007.); il peso riportato è leggermente diverso da quello in catalogo CNG (7,72 vs 7,70) L'autore tedesco riporta per questa tipologia 12 esemplari, per chi fosse interessato allego la relativa scheda dal volume. Saluti :) Nico1 punto
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Io ci sono...chi l'avrebbe mai detto vero? :rofl: :blum:1 punto
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@@sulinus secondo me D/ qFDC (955°°°), con quei segnetti sul bordo il R/ è Spl-Fdc/qFDc (930°°°), il che determina uno Spl-Fdc/qFdc. complessivo (943°°°), però dovrei vederla in mano.1 punto
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Andiamo cauti nell'implicita asserzione che tutti gli esemplari greci FDC siano falsi.... E' accertato che per questo ultimo didramma di Himera, noto da tempo e generalmente con esemplari di media conservazione, sono stati trovati negli ultimi decenni non pochi esemplari di altissima conservazione, da alcuni ripostigli trovati nella zona e che furono sotterrati in tempi di guerre, senza avere circolato per qualche tempo. Il problema è che molto probabilmente hanno ricavato anche buone copie false, do simile conservazione. Servirebbe un buon esame dal vivo per avere qualche certezza, ma ci sono sicuramente esemplari FDC che sono originali....1 punto
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Aggiorno questa discussione con l'ultima arrivata in collezione: Esposizione universale di Barcellona 1888, Bronzo, diam.44mm1 punto
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Molto bella. A me questo ritratto piace sicuramente più del precedente. Certo non quanto il ritratto "corona gotica" o precedenti. Ma credo che anche l' età della sovrana giochi il suo ruolo. Buona giornata1 punto
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Sono d'accordo con R-R e Liutprand sopra. Il 1880 è buono. Ma da quello che zecca? La curiosità è una maledizione! :D v. ------------------------------------------------------- I agree with R-R and Liutprand above. Your 1880 is good. But from what mint? Curiosity is a curse! :D) v.1 punto
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Grazie di averla condivisa con noi e complimenti davvero ! Gran patina e gran ritratto di Francesco I , indubbiamente affascinante...1 punto
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Il soldino mi sembra buono, anche se ricordiamoci che giudichiamo una foto. Inoltre il massaro è quello citato da Papadopoli ovvero AF. Solo che la F è gotica e quindi chiusa. Arka1 punto
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___ ___Regno di Prussia __ Federico Guglielmo IV (1795-1861) fu Re di Prussia dal 1840 al 1861. Nel 1849 rifiutò la Corona della Germania unificata proposta dal Parlamento di Francoforte. Un peso in un periodo così incerto, l'anno precedente ci furono i moti rivoluzionari, ma soprattutto non voleva attirarsi le ire dell'Impero Austriaco. Gettone da gioco SPIEL MARKEN in ottone del 1845/50 , fabbricato dalla ditta Lauer (L sotto il collo) Chiamato anche Rechenpfennig. Dai quaderni di Lamoneta: http://sri.lamoneta.it/Numismatica/rechenpfennig.php Molto interessante, vi invito a leggerla.1 punto
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Giusto perchè la memoria non sia a senso unico. Lojze Bratuž, italianizzato in Luigi Bertossi E se non vi basta la morte di Lojze Bratuz dopo lunga agonia, selvaggiamente picchiato ed avvelenato con una mistura di olio di ricino, olio motore e benzolo, vediamo cosa accadde a sua moglie, la poetessa Ljubka Šorli ed ai loro bambini: fu arrestata e condotta a Trieste a "Villa Triste" (a 100m da casa mia) dove era insediata la "banda Collotti" il cui capo è medaglia al valore "per un'azione antipartigiana", consegnata dal presidente della repubblica Giulio Einaudi nel 1954. Fu torturata per giorni, per farsi dare informazioni che grazie al cielo non conosceva, su dei partigiani goriziani. Visto che non parlava, il Collotti telefonò a Gorizia ordinando di portare i due bambini di Ljubka già orfani di padre, per torturarli davanti alla madre e costringerla a parlare. ""Fortunatamente" uno dei due era gravemente ammalato e non potè essere trasportato. Allora Collotti sfogò la sua ira rompendo 7 costole alla sua vittima, che fu successivamente deportata in un campo di concentramento fino al maggio del 1945. Italiani brava gente.1 punto
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Anche questa monetina è considerata R5. I dati ponderali forniti da Savoca sono i seguenti: grammi 0,27 e millimetri 13. Questi dati sono in linea con i ponderali medi. Questo soldino è da ritenersi l'ultimo con l'iconografia. Esiste sì, come può confermarmi l'amico Luciano, il soldino di Agostino Barbarigo (con le iniziali sotto il leone) ma è ritenuto da molti una prova avendo poi la zecca emesso il soldino o marchetto con il LAVS TIBI SOLI.1 punto
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Per fortuna sembra che le monete vengono conficcate solo negli alberi secchi caduti a terra . Da noi questa moda , come quella una volta dei lucchetti , non prendera' piede perché sparirebbero monete .....ed alberi :rofl:1 punto
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Breve periodo dicevamo quello della Repubblica, dal 1447 al 1500, la tipologia del grosso mantiene i suoi canoni ma qualcosa comunque cambia... Cambia in particolare al diritto con la croce fiorata e soprattutto quel COMVNITAS MEDIOLANI che dice già tutto e poi interessante sul petto del Santo la stella a sei punte. Siamo in un momento di cambiamento, travagliato, la moneta continua comunque a offrire una tipologia interessante come lo è sicuramente questa dell'Asta NAC 68, 2012, lotto 99.1 punto
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Cari amici, sconfino in una sezione di cui sono molto ignorante per cercare qualche risposta. Mi occupo di norma di V e VI secolo (romani, bizantini e regni romano barbarici). Il tema del rapporto oro : argento : bronzo è assai dibattuto e si muove (pare) molto nel tempo. Guardando però al regno d’Italia, e poco indietro, mi pare di trovare una stabilità di rapporto AV:AG che supera il secolo di vita. Noto che da Vittorio Emanuele I al 1927 circa, il rapporto rimane pressoché invariato per circa un secolo. Nel mio calcolo che vedete nell’immagine ho ragionato sempre così…ad esempio: 100 lire di AV = 32,25 gr – titolo 900 = 29,025 gr di oro puro 5 lire in AG = 25 gr – titolo 900 = 22,50 gr di argento puro 100 lire di argento puro = 22,50 gr (5 lire) * 20 = 450 grammi Rapporto 29,025 : 450 - ovvero - 1 : 15,5 Quando non avevo sotto mano i dati del 100 lire, ho fatto la medesima cosa con le 80 lire o le 20….. Ora, se ho fatto macroscopici errori, vi prego di correggermi, io sono partito usando un semplice “Gigante” del 2003…. Altrimenti: DOMANDONE (almeno per me…..) In che modo il Regno D’Italia (e i suoi immediati predecessori) furono in grado ti mantenere stabile, fisso ed invariato per 100 anni il rapporto AG:AV in un mercato come quello del XIX secolo, se questo risultava quasi impossibile nei secoli del tardoantico? Quale politica economica impedì le ovvie fluttuazioni nel rapporto? Potete illuminarmi? Grazie infinite a chiunque mi risponderà…o correggerà gli errori di calcolo….tutto sarà d’aiuto. Un caro saluto Alain1 punto
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Liscio o rigato comunque sia rimane una moneta molto ma molto ben definita, complimenti.1 punto
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@@euro collezionista@@Heisenberg sidol!?! argentil?!?!? linone?!?!? :m249: :m249: :m249: :m249: :m249: probabilmente non avete letto molto qui sul forum, altrimenti certe domande.... esperimenti..... pareri forse non li avreste chiesti/provati. saluti TIBERIVS1 punto
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