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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/29/16 in tutte le aree
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@@King John prima di diffondere notizie false e tendenziose(tendenzionse perché si vuol far apparire le persone addette a classificare ed a catalogare le monete del Museo Sanntico di Campobasso come"inesperte di Numismatica")bisogna verificarle altrimenti si rischia di finire in vicende giudiziarie in cui il"sentito dire"o il"riportare l'articolo"al giudice non interessa e condanna la persona che ha riferito o che ha riportato determinate notizie. Se mi citi la fonte della notizia,o meglio,dov'è stato preso l'articolo,mi informerò e verificherò l'articolo. Il Museo Sannitico di Campobasso ha bisogno di visitatori anche perché lo merita,per i reperti archeologici esposti,ed,io ,essendo di Campobasso sono tenuto a difendere l'immagine di tale Ufficio e della mia città e regione . Può sembrare una sciocchezza,un'inezia il trasmettere in un forum determinate notizie,ma ti posso assicurare che ,se non vere,fanno danni Le notizie vanno prima verificate e poi divulgate. --Salutoni -odjob3 punti
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Mi fermerei qui....e aspetterei eventuali vostri input su questi numerosi argomenti trattati... Io credo che sia importante vedere monete singole, ma che sia anche più importante fare ogni tanto discussioni generaliste anche semplici, per tutti, divulgative...il forum in 11 anni ha proposto veramente tutto o quasi, forse è anche venuto il momento di rivedere e ricominciare a parlare di aspetti già visti e dibattuti, 11 anni sono tanti, un ciclo di vita personale, figuriamoci per un forum, a volte bisogna avere il coraggio di ricominciare per altri, per un nuovo ciclo, per i giovani, non sempre bisogna avere uno scoop numismatico per scrivere su un forum, basta anche divulgare con semplicità, possibilmente in compagnia.... Le letture e la partecipazione mi sembrano incoraggianti, teniamo poi presente che a differenza di qualunque altro social, uno scritto su Lamoneta rimane per sempre, una goccia nel mare per Google, ma se cliccate ora questo titolo ....qui arriverete oggi e anche domani....la divulgazione è poi anche questa....3 punti
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Probabilmente non per tutti è chiara la differenza fra gli anni indcati in greco sui tremissi e quello indicato in latino nel follis. I primi corrispondono all'anno di indizione, che è un sistema di calcolo in uso dalla tardantichità all'età moderna (originato da una tassa, e te pareva) basato su cicli di 15 anni che si ripetono, ma che a loro volta non sono numerati (cioè nei documenti si indicava sempre la prima, seconda fino alla quindicesima indizione etc., ma mai il ciclo a cui apparteneva). E' possibile calcolarla, ma non semplice, perché il mese di inizio di un' indizione era variabile a seconda dei luoghi e delle epoche. La cosa migliore pertanto è servirsi di tabelle disponibili anche nel web, mi pare, oppure avere il Capelli, Cronologia sopra il comodino (testo assolutamente indispensabile). Quello sul follis è proprio l'anno di regno, come indica la parola ANNO presente sulla moneta (a s.). In teoria dovrebbe trattarsi del 749/50, per Aistolfo, ma è del tutto evidente che non può essere precedente al 751, anno della conquista di Ravenna. Quindi quel ANNO I si riferisce necessariamente al 751/52. Questo signiifica che il territorio dell'esarcato era considerato da Aistolfo un regno autonomo da quello Longobardo, di cui era divenuto re per diritto di conquista, non era un annessione. Interessante il fatto che fino ad allora l'anno di regno indicato sulle monete, come il nome per altro, era quello dell'imperatore d'Oriente, non certo quello dell'esarca. Quindi Astolfo si sostituiva al'imperatore bizantino... ambizioso, il ragazzo! Andreas3 punti
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2 Pence 1992 Jersey Queen Elizabeth II (1968-2015)3 punti
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Buongiorno a tutti gli amici del forum. Premetto che non sono esperto di monetazione siciliana, ma questa moneta, a parte alcuni graffi, mi sembra in buona qualità per la tipologia. Naturalmente aspetto pareri più autorevoli. Grazie in anticipo2 punti
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La "moneta", pardon.... il tappo :crazy: commemora il 500° anniversario della *legge sulla purezza* bavarese. Era stata emanata nel 1516 dal duca Guglielmo IV di Baviera, regola gli ingredienti che sono ammissibili per la preparazione della birra. Palau 2016 - 1 Dollaro in argento2 punti
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@@417sonia @@Eolo mi date sempre un motivo per scendere il Po a bordo di una galera ed entrare in laguna a..... spendere qualche grosso... Mi sembra che Eolo abbia colto nel segno. Ho rapidamente campionato i particolari dei versi a partire da P.Ziani fino a Pietro gradenigo (perdonate la qualità, l'ho fatto in 10 minuti) e mi pare che in effetti il segno in oggetto sia progressivamente degenerato da particolare del mantello (nodo, spilla, ??, non saprei) a segno non ben identificabile. Il particolare rimane nella sua collocazione e forma originale negli esemplari di P.Ziani, J.Tiepolo e M.Morosini. Con R.Zeno abbiamo una prima variazione nel tipo 11. Il particolare diviene sempre più irregolare e aleatorio per forma e collocazione nei dogi successivi fino a distaccarsi dalla collocazione originale con P.Gradenigo....insomma: a me sembra la degerazione di un tratto grafico che ha progressivamente perso il proprio significato originale. Ovviamente è solo la mia opinione... un caro saluto....ora me ne torno nelle mie limacciose (oggi) acque dolci ; -) Mario2 punti
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Salve a tutti. Conosco bene la Collezione del Diocesano di Salerno e posso dire che in alcuni casi le descrizioni che accompagnano le monete non sono aggiornate secondo le più recenti pubblicazioni. Le descrizioni furono redatte dal Dott. Ugo Pecoraro, vice direttore del Museo nel corso dello scorso secolo, che dedicò particolare attenzione a questa Collezione. Il caso in esame che qui si è verificato è proprio uno di questi, dove la moneta è accompagnata da un cartellino che non è aggiornato. La moneta in oggetto non è né medievale, né tantomeno salernitana: si tratta di un nummo in bronzo coniato nelle Baleari, ad Ebusus, nel II sec. a.C. con la figura del dio Bes (l'immagine in allegato qui di seguito raffigura il tipo più diffuso e comune di questa serie). Questi bronzetti circolarono per parecchio tempo in Campania, soprattutto nella fascia costiera, fin dai tempi dell'antica Roma e ne furono importati quantitativi considerevoli durante gli scambi commerciali che si ebbero tra le colonie ispaniche e le romane del Sud Italia (ad esempio, ne sono stati rinvenuti tanti nel corso degli scavi di Pompei). Ebbene, cosa c'entra una moneta di epoca classica con la Salerno medievale? Il Padre Gaetano Foresio, conoscitore e collezionista di monete salernitane vissuto ed operante nel XIX secolo, ne rinvenne alcuni esemplari proprio a Salerno e li introdusse nella sua collezione numismatica scambiandoli, in questo modo, per monete salernitane medievali. Nella seconda parte del suo libro Le monete delle zecche di Salerno, edita nel 1893, alla pagina 9 (numeri dal 186 al 192, illustrate alla tavola V, numeri 135-140) classifica queste monetine definendole proprio come "Imitazione dei Nummi arabi" e prosegue descrivendole esattamente come appare scritto nel cartellino che accompagna la moneta del Diocesano. Evidentemente, il Dott. Pecoraro, nel compilare le didascalie per le monete del Museo, ha fatto largo uso come fonte principale, se non esclusiva, per le monete salernitane, dell'opera ormai datata del Foresio, seguendone pedissequamente le attribuzioni, producendo, in casi come questi, delle descrizioni che sarebbero da rivedere o includendo nella serie salernitana medievale delle monete che non furono coniate da questa zecca in quei tempi, incorrendo nello stesso fraintendimento accorso al Padre Benedettino alla fine dell'Ottocento. Spero di essere stato sufficientemente chiaro ed esaustivo nell'aver fornito quante più informazioni possibili al fine di chiarire questo secolare equivoco.2 punti
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Naturalmente consiglio anche io di visitare il Museo Sannitico di Campobasso: io personalmente non ho avuto la fortuna di farlo ancora ma ho visto che ne vale bene la pena, come si evince dalla foto che allego e da queste informazioni: http://molisiamo.it/a-campobasso-per-visitare-il-prezioso-museo-sannitico/ Ribadisco che ho postato l'articolo di inizio discussione con il solo intento di far sorridere con l'aneddoto di Totò senza pensare a tutte le possibili implicazioni. Scusatemi ancora2 punti
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Al 2° convegno numismatico tenutosi a Napoli presso l'Hotel Terminus, organizzato dal Circolo Numismatico Partenopeo, furono distribuite dall'ing. Carmine Andrea Caruso, promotore e studioso dell'applicazione della tecnica "X-Ray Fluorescence" per verificare l'autenticità delle monete queste relazioni che allego in pdf. Autenticita con X-Ray Fluorescence.pdf2 punti
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@@1000Coins Penso che sulla moneta di @bizerba62 il parere sulla frattura di @giulira sia corretto. Per la tiratura di Bologna non ho trovato niente se non sul Montenegro 2012 che esiste una variante con al R/ albero e bastone variati.(che non conosco) ciao, la variante è secondo me il secondo conio,a cui appartiene la mia e quella di @@giulira,possiamo vedere albero e soprattutto foglie differenti e bastone nel caso della variante con piccole escrescenze.Evidentemente la frattura del 1° tipo ha presto pregiudicato il conio che è stato sostituito.2 punti
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Se ti piace il prezzo giusto è quello che hai pagato. E se hai il sospetto di aver speso troppo prova ad arricchirla con una storia, un ricordo, un proposito :)2 punti
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Volevo condividere con gli amici estimatori delle sovrane britanniche l'ultima entrata in collezione (fine 2015). Non in conservazione eccelsa ma a mio avviso ancora piacevole. A volte bisogna accontentarsi...queste prime tipologie di sovrana possono essere alquanto dispendiose :pleasantry: . Che ve ne pare?Spero vi piaccia. Buona giornata.2 punti
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Le monete come ponti tra persone,tra un tempo e un altro tempo ancora ;così esposta mostra tutto il fascino del collezionismo ,a dimostrazione che non sempre servono i "capitali" per far comunque bene. Che bello!!2 punti
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Se è vero che con il ritratto di Galeazzo Maria Sforza si ha un cambiamento iconografico deciso sulle monete altrettanto abbiamo un cambiamento a livello monetario con la riforma del 1474 che ripristina la lira carolingia che da Carlo Magno era stata sempre unità di conto. La prima a partire fu Venezia con la lira Tron nel 1472, Milano coniò subito dopo questa moneta ,un grosso da 20 soldi, detto anche testone che avrebbe dovuto avere un valore pari a 240 denari imperiali. La moneta doveva avere un titolo di 962 millesimi, in realtà la bontà del metallo venne presto trascurata tanto che con Carlo V, la moneta non sarà di 20 soldi ma di 30. Ma Galeazzo Maria firmò anche un coraggioso decreto col quale rinunciava a ogni diritto di conio, nessuno lo aveva mai fatto e Galeazzo Maria ruppe la tradizione consueta medievale. Il provvedimento diede inizialmente i suoi frutti, la zecca milanese tornò a produzioni monetarie importanti ma i suoi successori nel tempo lo abbandonarono.2 punti
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5 Pence 1992 Guernsey Regina Elisabetta II (1968-2015)2 punti
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Il Blue Book è più sintetico nelle descrizioni delle monete e nella parte introduttiva (in totale sono circa 160 pagine in meno del Red), ma alla fine le monete ci sono tutte, la differenza più importante sta nelle valutazioni. Quelle del Blue Book, sono (o dovrebbero essere) i prezzi di acquisto dei commercianti, cioè se tu hai da vendere monete USA, a un commerciante USA, puoi aspettarti di ricevere il valore indicato nel Blue Book. Se invece sei, come tutti noi, un collezionista che compra le monete, i tuoi prezzi d'acquisto sono quelli del Red Book, ai quali però, negli USA, bisogna applicare una tara (come per i cataloghi nostrani) mentre in Italia, in genere, il prezzo (pieno) in dollari viene trasformato in euro. Il Blue Book costa meno (circa 10 euro con copertina flessibile, prossima edizione a maggio) ma a parte questo non ha altri vantaggi, il consiglio rimane quello di prendere il Red. Per quanto riguarda la data dei cataloghi funziona come da noi, escono oggi con la data dell'anno prossimo :P petronius :)2 punti
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Salve, Per alcuni l'oro ritiene sempre un fascino particolare. Per incoraggiarti posso dirti che puoi trovare belle monete anche ad una frazione del prezzo che tu hai scritto. Io per esempio questo Maurizio Tiberio l'ho acquistato ad una cifra decisamente inferiore. A.2 punti
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La Jugoslavia si comincia a dividere già dal 1991. Nello stesso anno nasce la Repubblica Slovena. In ottobre viene introdotta la nuova moneta, il "Tallero" che sostituisce il dinaro Jugoslavo! Slovenija 1992 5 Tolarjev2 punti
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______________ 1992 Russia Anno internazionale spaziale 750° Anniversario della vittoria di Aleksandr Nevskij "La battaglia del lago ghiacciato" 5 aprile 1242 3 Rubli - Rame/nickel2 punti
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Fatevene una ragione...con le nostre tecniche di produzione il FDC non esiste....esiste il NON CIRCOLATA....la moneta viene battuta, cade in un cestello con altre monete sorelle....poi prende la sua strada....finisce in un rotolino, portandosi dietro i normali graffi da contatto, piccole intaccature per il salto che ha fatto nel contenitore finale ecc ecc. Quindi,,,mia opinione personale...diffidate a prescindere dall'eccezionale....certo...può esserci l'eccezione che conferma la regola, ma non bisogna sognare troppo ad occhi aperti..o si finisce per acquistare monete dichiarate FDC che sono state lucidate, laccate, trattate, ecc ecc. Accontentiamoci di collezionare la moneta per quello che è...accettando il fatto che, come quella in esame, è la stessa tecnica di coniazione che impedisce il FDC...che rammento,,,si potrà solo avere utilizzando coni nuovi, tondelli curati, colpo singolo...e caduta non su altre monete in un contenitore, ma su un bel cuscino di velluto... Si avvicinano a questa condizione le monete di presentazione...ma noi..in Italia...le abbiamo mai realizzate? Permettetemi di dubitare ed anzi escluderlo per VEIII.2 punti
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buongiorno a tutti....una guarnizione di bronzo da 8cm di alto...era argentata da la parte della gravura,rimane un po di colore. ma piu e...quel scudo a la croce. lavoro di pazienza,e tanti piccoli colpi di martellino....centinaie.....al greo di quelli tempi di vigie longissimi...un lavoro fatto certenamente con occi di venti anni.....son sicuro....era un soldato Gienovese!!! ecco per piaccere di oci nostri!!.. :lol:1 punto
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mi permetto di dissentire da @@favaldar, non credo che queste possano essere considerate monete ossidionali, al limite direi "di necessità". Infatti non compaiono in nessuna opera che tratta prettamente le monete ossidionali. Sul '48 non sono esperto, ma l'idea che ci siano differenze di peso di decimi di grammo non penso possa ritenersi una prova (per quanto affascinante) della aumentata mancanza di metallo. Oltretutto, non credo che in mancanza di argento si provvedesse all'aumento del peso "totale" del nominale. siccome so che @@oldgold è esperto di queste faccende, gli chiedo se ha bibliografia a riguardo, sulle variazioni di peso del 15 centesimi. (per es. sui tomi della BSA) per il resto, bel pezzo, davvero ci si potrebbe fare un bello studio statistico !1 punto
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Chiedo venia per la risposta nell'altro 3d . Ho visto solo ora questo . Rilancio con la serie Star Wars prodotte da Niue http://daily.wired.it/foto/2011/08/19/monete-star-wars-14080.html1 punto
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Questo dimostra come "fare" monete da parte di qualche stato, sia solo business. bisogna lasciare queste c.......a dove sono e non incrementare i loro affari. Qualcuno dirà che serve ad aiutare l'economia di questi stati, ma chi ci guadagna realmente?1 punto
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@@nando12 No,Assolutamente! Ho capito che forse quella parola distoglieva dal soggetto principale. Penso che ogni commento sia costruttivo Un caro saluto1 punto
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Si tratta di assegni a taglio fisso, emessi con funzione monetaria, in particolar modo durante la Repubblica Sociale (settembre '43 - aprile '45), ma sporadicamente anche prima, come dimostrano i tuoi del dicembre 1942. Ebbero corso come cartamoneta ufficiale (in mancanza di banconote) e furono emessi in tagli fissi, prestampati o apposti con un timbro. Caratteristica comune e necessaria a questi assegni era che l'ordinatario fosse un funzionario della banca emittente, nel tuo caso il Capo (?) della filiale. La Banca d'Italia emise vaglia cambiari a taglio fisso nei valori da 100, 500, 1.000 e 50.000 lire. I tuoi sono ben conservati (BB/SPL), valore di ognuno, secondo il mio parere, 100/150 euro (da verificare, ASSOLUTAMENTE). petronius :)1 punto
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Bello davvero! Grazie per la condivisione, carissimo. :good: Ma... ...mi sorge un dubbio circa l'attribuzione: Genova... (da: http://digilander.libero.it/arupinum/stemmi.htm) ...oppure Savoia?... (da: https://it.wikipedia.org/wiki/Portale:Casa_Savoia) Lasciamo stare gli ornamenti esterni degli scudi, e limitiamoci a guardare gli stemmi veri e propri. Certamente l'omino paziente che ha fatto tutti quei segnetti ha voluto dirci che la croce era di uno smalto, e il campo di un altro. Ma... ...quale dei due era rosso? La croce? O il campo? :pardon: Per tacer del fatto che stemmi con la croce ce ne sono tanti. Troppi. Ad esempio, c'è anche Marsiglia: (da: https://it.wikipedia.org/wiki/Stemma_di_Marsiglia)1 punto
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Non mi sembra un'ipotesi da scartare a priori, soprattutto se si si considera che poi, per secoli, i cristiani hanno accusato gli ebrei di deicidio. Cito da Wikipedia a proposito della datazione del Vangelo di Matteo: "A favore della datazione maggioritaria, che vuole la composizione del vangelo successiva al 70, è stato rilevato che, poiché nel Vangelo secondo Matteo Gesù sembra fare riferimento alla distruzione diGerusalemme la sua stesura debba essere successiva all'assedio di Gerusalemme e la sua conseguente distruzione per opera dei Romani, nell'anno 70. A sostegno di questa tesi, confortata anche dalla diffusa ipotesi di dipendenza dal Vangelo secondo Marco (datato attorno al 70), si evidenzia inoltre come il contesto rifletta già una divisione tra la chiesa e la sinagoga" (R. T. France, The Gospel of Matthew, 2007). Se dunque, quando Matteo scrive il suo Vangelo, circa 70 anni dopo la morte di Gesù, ci sono già degli attriti tra cristiani ed ebrei (o meglio, tra quest'ultimi ed ebrei convertiti al cristianesimo, ai quali, pare, il Vangelo fosse principalmente rivolto), si potrebbe anche ipotizzare che alcuni fatti siano stati raccontati in maniera tale da mettere in cattiva luce gli ebrei ortodossi, magari con l'aggiunta di particolari inesistenti...ma è, naturalmente, solo un'ipotesi. petronius1 punto
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Rispondo (e proseguo) in una apposita discussione; anche se, sicuramente, scriverò delle stupidaggini, non voglio continuare ad andare off topic, mescolando gli argomenti. http://www.lamoneta.it/topic/147234-reale-e-commerciale-nuova-interpretazione/1 punto
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@@Georg Io sostengo che l'equazione FDC= moneta perfetta è sbagliata. Primo perchè la perfezione non esiste, secondo perchè una moneta è un oggetto reale e non un concetto astrato ideale e perfetto. Vengono prodotte con sistemi e macchine non perfette quindi ol fdv deve tenere in considerazione ciò tanto che per me il fdc è una moneta che non ha circolato e può avere, anzi ha sempre, difetti inevitabili causati dalla produzione. Saluti Vince1 punto
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"Sapete, io penso che nel corso degli ultimi 15 anni qualche "fascetto" periziato FDC, da stimatissimi professionisti in giro si è visto. Mi viene anche da pensare che alcuni maestri del passato qualche monetina l'abbiano vista e che magari, se ci hanno scritto FDC, sul cartellino, una qualche ragione l'avranno avuta." C'è da dire che con il passare del tempo, si ha la sensazione che il concetto di "Fior di conio" abbia subìto una trasformazione in senso restrittivo, sembra cioè che il mercato lo giudichi oggi con maggiore severità Non sono un "fanatico" né delle massime conservazioni ad ogni costo né tanto meno delle "perizie", ma rilevo tuttavia (e sarei ipocrita se non lo facessi) come una moneta in alta conservazione associata ad una "perizia di peso" possa appagare il collezionista a 360 gradi. Il raccoglitore che non ammette ciò o è, appunto, un ipocrita o è un "bastian contrario", per partito preso Tuttavia, a volte può capitare di acquistare qualche moneta sigillata e dichiarata FDC da uno del "Grandi Maestri del passato" (come li chiama Renato) le cui valutazioni non è però detto che riscuotano ancora oggi quella incondizionata autorevolezza che era Loro riconosciuta in passato. Mi chiedo se non sia il caso di questo "fascetto", acquistato nell'ormai lontano 2006 e sigillato in FDC da uno dei massimi Esperti del Regno, - il "mitico" Angelo Bazzoni - sfortunatamente non più fra noi, il cui giudizio di conservazione potrebbe oggi non essere più largamente condiviso dai collezionisti. Vi posto una scansione ad alta risoluzione del "fascetto" sigillato, con tutti gli evidenti ed insopprimibili limiti di un'immagine alterata da una bustina di plastica, e sono curioso di sapere quale sia la Vostra opinione sulla conservazione riportata dal Perito. Saluti:hi: M.1 punto
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Un grazie a Skuby, Apollonia, King John e a tutti quelli che hanno apprezzato la moneta attualmente in asta :). Vedremo se sarò fortunato e come andrà a finire.... Piuttosto, ho notato che la casa d'aste è diventata solo N.N. e non più G.&N. Che fine ha fatto Daniel Gitbud, l'altro socio di Marcus Naumann? Qualcuno lo sa? Magari ne parliamo nella sezione...Le prossime aste1 punto
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Moneta già vista in un'altra discussione http://www.lamoneta.it/topic/144675-aiuto-per-identificazione-moneta-pisa/?hl=%2Bgrosso+%2Bpesaro+%2Burbino#entry1655264 Come si può notare anche dagli esemplari postati come esempi nella discussione in collegamento, vi è un'ampia variabilità stilistica e nella qualità esecutiva di questo nominale. Cosa singolare è che praticamente in quasi tutte le monete presentate sembra che le legende siano state realizzate "a mano libera", senza l'utilizzo di punzoni....idem per le figure... Altra annotazione è che, nonostante gli stili approssimativi, pare che tutti gli esemplari proposti nelle pagine linkate siano proposti come autentici....per cui mi verrebbe da dire che anche l'esemplare in oggetto, seppur impastato e "bruttognolo", sia autentico saluti Mario1 punto
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E' curiosa, anche secondo me non è falsa. Tra l'altro mi pare che i primissimi anni della coniazione siano quelli che presentano più errori, come sottolineato da altri utenti, per l'enorme mole di pezzi coniati. Sul valore non saprei, so che ci sono persone che strapagano cose del genere, ma è un mercato molto di nicchia e, immagino, assai variabile, quindi ci andrei con i piedi di piombo.1 punto
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Ciao Questo è, anche per me, un interrogativo. In questo caso è un "mezzo pomo", più spesso, quando c'è (non è sempre presente), ha la forma di un rettangolino. Taluni asseriscono sia la spilla che chiude, sulla spalla, la tunica del Cristo e la cosa ha senso quando questo dettaglio è proprio attaccato alla spalla; spesso però è piuttosto distante, o troppo sopra la veste, o troppo di lato ..... personalmente mi lascia perplesso, perché bisognerebbe attribuire all'intagliatore dei conii un errore di esecuzione; dubito che avesse problemi a creare il dettaglio della spilla attaccato all veste. Sono propenso a pensare che sia altro, ma non so cosa e non ricordo di aver letto ipotesi differenti a quella della spilla. Un interrogativo in più che riguarda il grosso. :pleasantry: saluti luciano1 punto
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______________ 1992 Russia 190° Annivrsario della nasciata dell'Ammiraglio Pavel Stepanovic Nachimov 1 Rublo - Rame/nickel1 punto
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Con @gennydbmoney forse ci siamo fraintesi: quello che lei cita, cioè mostrare i propri acquisti va benissimo, ci mancherebbe, salvo il fatto che può bene immaginare che un vigilantes fa fatica a discernere il mostrare un acquisto ad un amico collezionista, rispetto al mercato incontrollato, gli sono state date delle indicazioni ben precise e lui le ha applicate, forse magari in maniera poco mirata, magari la prossima volta cercheremo di dare istruzioni più puntuali. Converrà con me comunque che il mercato incontrollato non fa bene a chi prenota un posto e spende dei soldi, parlo dei commercianti espositori. Come pure converrà con me che la zona del Palanord non brilli proprio per essere il massimo dell'eleganza e della sicurezza bolognese. Poi io ci vado e ci andrò anche al prossimo per ovvi motivi, anche se ci sentiamo molto ma molto insicuri là; forse a lei magari come cliente questa cosa interessa poco. E se lei lo preferisce, rispetto la sua decisione. Auguri per le sue cose.1 punto
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Le monete di Aistolfo per Ravenna costituiscono un gruppo anomalo, affine per metrologia e tipi alla monetazione bizantina piuttosto che a quella longobarda. Sia dell'emissione aurea che del bronzo sono conosciuti pochissimi esemplari: Solido/(Semisse)/Tremisse : Vienna (solido gr 3.69) , British (tremisse gr. 1.35), Padova (tremisse o semisse gr. 1.58), Pavia , Piacenza, Roma (solido gr. 3.17 - Coll Reale) Follis (AE) : Ravenna (museo nazionale n. 336; due esemplari gr. 1,5 e 1.2); Coll. Grierson (ex Longuet sale gr. 1.67 - descritta in MEC I n. 324) vendita Arsantiqua (non ricordo l'anno, sorry) e probabilmente anche presso il MNR (coll. Reale) Con questa emissione Aistolfo intende dichiarare la sua volontà a sostituirsi all'autorità imperiale in Italia, secondo il Bernareggi. Per lo stile , oltre al classico tipo bizantino cui l'emissione senza alcun dubbio si ispira, e che non aveva nulla a che vedere con le altre produzioni di Aistolfo, anche se il ritratto ha la vigoria e le forme di quelli dei re longobardi che appaiono sulle croci a lamina longobarde o sul tremisse di ratchis. Astolfo (749-756) conquisto' Ravenna nel 751 e la tenne 5 anni finché non fu ridotto in ubbidienza da Pipino che aveva attraversato le Alpi su richiesta papale che vedeva molto pericolosa la rivendicazione longobarda che aveva esautorato gli esarchi. L'emissione è datata con gli anni di indizione Z o H corrispondenti a 7 (753/54) e 8 (754/55). Un esemplare del follis (Grierson) riporta la lettera M ma l'anno risulta purtroppo fuori del flan. L'unico esemplare di follis con anno leggibile è quello descritto dalla Ercolani Cocchi (inv. 2700 ) che riporta l'anno I (751/52) per maggiori ragguagli : MEC I, pag. 65 Bernareggi, AIIN 15, la monetazione di Aistolfo a Ravenna1 punto
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Una moneta d’argento della stessa forma e dimensioni (quindi dello stesso volume) del quarto di statere d’oro che pesa 2,15 g avrà indicativamente un peso dato dal prodotto 2,15 x 0,554 = 1,17 g, dove 0,554 è il rapporto tra la densità dell’argento e quella dell’oro. Il peso teorico è in buon accordo con quello del lotto in asta (1,22 g), che quindi può considerarsi la versione in argento del quarto di statere aureo Price 165. In conclusione, quella in asta non è una moneta ma una riproduzione in argento di un quarto di statere del Grande. Quanto ai dioboli ufficiali di Alessandro Magno, ve ne sono vari di tipo Eracle/Due aquile di fronte coniati ad Anfipoli e uno di tipo Eracle/Zeus coniato a Susa. apollonia1 punto
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Della terza, hanno fatto anche le incrostazioni. Bravo lipari, hai colto il senso. In origine pensavo che alaisa fosse solo fusa, in realtà potrebbe essere pressata anche questa. Queste erano le più lampanti, ma in questa vendita potrebbero essercene altre. Mi raccomando, attenzione. Come avrebbero detto in tv,... Consigli per gli acquisti.. :-) Skuby1 punto
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Ciao, tra le senza data non 'ho trovata. Il retro è simile a quella dell'anno I per l'elezione del pontificato ma trovo questo ritratto bellissimo.1 punto
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Salve a tuti. Avendo letto il post di Jagd a proposito della sua moneta di Sigismondo vorrei sapere se quest'altra moneta Tirolina abbia stato emessa per la zecca di Merano o per la zecca di Hall. Grazie a voi per i vostri pareri. Alain.1 punto
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Non me ne volere ma guarda il sopracciglio al Dritto, parla da solo....moneta a mio parere di poco superiore al BB con patina generosamente aiutata, sinceramente io non l'avrei comprata.1 punto
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5 Centesimi 1990 Antille Olandesi Regina Beatrice (1980-2013)1 punto
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Mi pare che sia stato cancellato qualche post.... Discussione tristissima, anche se ripetuta. Nessun interesse per conoscere cosa sia la moneta, quale sia il suo significato storico, cosa o chi vi sia rappresentato. Solamente "quanto vale!". Ovviamente interessa solamente il prezzo in euro, non il valore storico :(1 punto
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