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  1. claudioc47

    claudioc47

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/09/16 in tutte le aree

  1. Collezionando monete medioevali, nello studio delle stesse, a volte diventa problematica la loro lettura per lo stato di conservazione non sempre ottimale e per i numerosi difetti di coniazione che si presentano su questa monetazione. In particolare per monete di alcune zecche meridionali è una impresa veramente ardua ed allora, approfittando della mia pratica nell'uso dello stereo microscopio, ho iniziato ad usarlo per la lettura e l'identificazione di questi esemplari. Qui di seguito riporto due monete della zecca di Salerno, monete che presentano quasi sempre problemi di lettura. I° esemplare: fraz. di Follaro, Guglielmo Duca di Puglia. Dalla foto fatte in macro, si nota la elevata difficoltà di lettura delle lettere accantonate nella croce del R/, lettura necessaria per la giusta classificazione. L'esame della moneta al microscopio, utilizzando un illuminatore anulare direzionale (permette di avere direzioni di illuminazione nella posizione dei punti cardinali) lavorando a 7X e illuminando il campione da EST, permette di rilevare i rilievi delle lettere con maggiore facilità, in particolar modo nei due quarti inferiore della croce, dove leggiamo una X nel quarto di sx, e V (D) nel quarto di dx. Questo ci permette la giusta classificazione della moneta come: Fraz. di Follaro, Cappelli 91, R4. Oltre all'illuminazione anulare è possibile usare l'illuminatore a fibra ottica, che permette un'illuminazione ancora più radente, che mette maggiormente in risalto i rilievi delle lettere in esame. 2° Esemplare. Follaro di Gisulfo II. D/ di discreta lettura, R/ praticamente quasi illeggibile. Esaminiamo la moneta al microscopio a 7X con luce proveniente da OVEST. Si intravede qualche rilievo, che comunque non permette una lettura soddisfacente. Cambiamo la direzione della luce; con provenienza EST, già si intravedono rilievi più leggibili. La stessa foto, trattata con un programma di foto ritocco, ci permette di modificare luminosità e contrasto ed i rilievi si rendono evidenti e leggibili e con Paint possiamo evidenziarli per maggiore comodità. Da quanto rilevato possiamo sicuramente catalogare la moneta: Gisulfo II Follaro, Cappelli 24 R. Anche per questo esemplare la luce con la fibra ottica, conferma, anzi risalta quanto avevamo rilevato in precedenza. E' stato usato microscopio LEICA STEREO ZOOM 6 PHOTO con illuminatore anulare direzionale e fibra ottica EUROMEX. Chi non volesse impegnarsi per un acquisto della fibra ottica, che ha un certo costo,può utilizzare uno spot LED come da foto, che fa egregiamente la sua parte. Sono a disposizione per qualsiasi parere e chiariimento.
    6 punti
  2. Buonasera ragazzi. Questa settimana volevo condividere con gli amici estimatori delle sovrane l'altra tipologia della sovrana relativa al regno di Giorgio IV. Va a fare il paio con quella che ho caricato al post 158. Questa è in conservazione decisamente migliore, si riesce persino ad apprezzare le venature sulle foglie di alloro. I capelli del sovrano sono al top come anche i particolari nei rilievi al rovescio. La circolazione resta evidente per la presenza di qualche graffietto sul collo del sovrano e sui campi. Qualche segno di pulizia presente al rovescio visibile solo in caso di illuminazione diretta. Spero vi piaccia quanto piace a me. Buona serata.
    5 punti
  3. :lol: buongiorno a tutti.....a vedere,il primo fiore de la primavera sbuciando.3.55 grs,per 21mm...un classico zeccino,con tutti i suoi relievi. -_- San Giovanni....grazie! -_-
    4 punti
  4. Il problema è noto ed è stato affrontato dagli autori; puoi trovare una sintesi nel testo Argentum Signatum di Coarelli. In estrema sintesi, la datazione sarebbe quella del 269. Infatti, Plinio dice "quinque annis ante Punicum bellum", non "quinto anno" (che corrisponderebbe al 268). Comunque, le datazioni romane repubblicane vanno sempre prese con lo scarto di un anno (i testi seri, infatti, indicano 270-269, 269-268, etc.), per varie ragioni: (1) i diversi sistemi di computo fanno riferimento a momenti diversi. Fino a tutte le Guerre Puniche, i consoli sarebbero dovuti entrare in carica al 15 marzo, talché rispetto ai consoli dell'anno 220, il 14 marzo 220 andava a cadere nell'anno precedente, ciò che accadeva il 14 marzo 219 era invece avvenuto nello stesso anno; il 14 marzo 221 non era l'anno precedente ma due anni prima, e così via. Anche questo conteggio però non è sicuro, perché a causa di sommovimenti politici o eventi bellici i Consoli potevano entrare in vigore prima o dopo di tale data. In epoca più recente poi (ma la data è discussa) cominciarono a entrare in carica al 1° gennaio. Il conteggio Ab Urbe Condita dovrebbe invece, a rigore, decorrere dal 21 aprile al 20 aprile (dell'anno successivo, computando Avanti Cristo). Esistevano poi altri sistemi: le Olimpiadi ad esempio, oppure il numero di chiodi piantati sul fianco del Tempio di Giove Ottimo massimo (i sacerdoti ne piantavano uno ogni anno). (2) Gli anni pre-giuliani duravano 360 giorni ed erano, quindi, sfasati rispetto a quelli con cui, proiettando all'indietro le date, andiamo a conteggiare l'epoca Avanti Cristo. (3) Addirittura si ritiene che in origine gli anni fossero computati di 280 giorni (= 10 mesi lunari). Anche se parliamo di epoche remotissime (l'epoca dei primi Re), questo fa saltare l'equivalenza Ab Urbe Condita/anno consolare. (4) I fasti consolari contengono sicuramente, per le epoche più antiche, errori e interpolazioni, che si riflettono anche per le epoche più recenti in una difficoltà di rapportare le datazioni Ab Urbe Condita/anno consolare.
    3 punti
  5. Parlando al bar, di tutto fuorchè monete naturalmente :D perchè con i profani è meglio non discuterne. In questo specifico caso è entrato in ballo un liquore l'havana club. Chissà che rappresenta questa figura - dice uno dei.... 4 amici al bar! :lol: Ines de Bobadilla (rispondo) il simbolo della capitale cubana. WOW... e tu come fai a saperlo? Ma da internet ! trovi di tutto e di più, anche quello che non si cerca! :rofl: E' finita lì, non ho detto che è stato grazie a questa mia monetina cubana da 10 centavos in alluminio (la figura si intravede appena sulla torre del castello). A suo tempo, feci una piccola ricerca sulle fortezze raffigurate sulle monete spicciole cubane in alluminio attualmente in corso, ho solamente ricordato quanto scritto. Il Castillo de la Fuerza è situato nel porto di L'Avana (Cuba). Nel 1558 inizia la costruzione, originariamente la struttura fu pensata per difendere la città dagli attacchi dei pirati, ma essendo troppo all'interno della baia non aveva una posizione strategica ottimale, quindi fu usata nel corso del tempo come caserma, prigione, magazzino munizioni ecc. fu completata il 1577. La statua sulla torre vuole onorare Inés de Bobadilla (1505-1546), unico governatore donna dell'Avana e simbolo della città. Nel 1539 il marito lasciò Cuba per la sua spedizione in Florida, ma non ne fece più ritorno. Ines, sino alla sua morte, ogni giorno andava sul molo a scrutare l'orizzonte in attesa del ritorno del marito. Nel 1977, in occasione del 400° anniversario della costruzione, l'edificio fu trasformato in un museo navale. E' considerata la più antica fortezza di pietra delle Americhe, nel 1982 fu inserita dall'UNESCO come parte del patrimonio mondiale dell'umanità in seno ad "Avana Vecchia e le sue fortificazioni". Anche la più piccola moneta ha sempre qualcosa da raccontare.
    3 punti
  6. Oggi voglio presentarVi le mie Lire del 1914. Mi piacerebbe avere un Vostro parere...
    2 punti
  7. Vi segnalo : http://numismaticamente.it/numismatica-medioevale/un-cavallo-teatino-inedito
    2 punti
  8. La Colonna denominata di Foca che si erge isolata nel Foro Romano , fu l' ultimo monumento onorario innalzato nel Foro Romano , eretto in onore di un Imperatore , il Bizantino Foca . La Colonna fu eretta in un punto tra i piu’ importanti e centrali del Foro , ma passa praticamente quasi inosservata e sconosciuta essendo una semplice singola Colonna isolata e in quanto “nascosta” da ben piu’ importanti e colossali monumenti del Foro , infatti e’ posta davanti ai Rostra , vicino alla Curia del Senato e ad altri importanti edifici quali la Basilica Giulia , l’ Arco di Settimio Severo , il Tempio di Saturno , il Comizio e alle spalle del gigantesco Cavallo di Domiziano , purtroppo scomparso ; dedicata o sarebbe meglio dire ridedicata , in onore dell' Imperatore bizantino Foca , il 1º agosto del 608 . La Colonna scanalata e’ di stile corinzio , e’ alta 14 metri con diametro di 1,39 metri e poggia sul suo basamento cubico di marmo bianco a sua volta sorretto da fondamenta in laterizio ; sembra che la Colonna sia stata originariamente costruita intorno al II secolo e molto probabilmente fu prelevata da un altro edificio forse in rovina e riadattata al nuovo uso . Lo base a zoccolo quadrato sul quale poggia la Colonna non era originariamente visibile nei secoli passati , non essendo stato il livello attuale del Foro ancora livellato fino alla pavimentazione di Augusto , cio’ che avvenne solo nel XIX secolo . La Colonna è realizzata in marmo bianco ed e’ sormontata da un capitello corinzio , attualmente non esiste altro . Il motivo preciso per cui questa colonna fu eretta non è conosciuto , si pensa forse per riconoscenza , in quanto sembra che Foca avesse donato formalmente il Pantheon al Papa Bonifacio IV . Sulla sommità della Colonna fu fatta erigere da Smaragdo , dal nome di chiara origine orientale , all’ epoca Esarca di Ravenna , una statua dorata raffigurante Foca , ma questa fu probabilmente tolta poco dopo , infatti nell' Ottobre del 610 , Foca , Imperatore di umili origini ma anche usurpatore , fu catturato e assassinato , a ciò si aggiunse la “damnatio memoriae” , quindi la bizantina Roma fu costretta a rimuovere la statua . Forse più che una dimostrazione della gratitudine del Papa per avere ricevuto in dono il Pantheon , la statua dorata era un simbolo e un monito della supremazia bizantina su Roma e sull’ Italia , Italia che stava per cadere sotto la pressione militare dei Longobardi , oppure un segno di gratitudine di Smaragdo che era indebitato con Foca poiché questi gli aveva permesso il ritorno da un lungo esilio e concesso la importante carica di Esarca a Ravenna . Che la Colonna fosse riciclata sembra confermato dal fatto che questa sosteneva originariamente una statua dedicata a Diocleziano , infatti l' iscrizione precedente fu cancellata per fare spazio a quella presente ; nel corso degli scavi avvenuti la mattina del 23 Febbraio del 1813 venne alla luce una inscrizione sulla base della colonna che cosi’ partava inciso : « All' Ottimo Principe Signore Nostro , Foca Imperatore , di somma clemenza e somma pietà , per l' eternità incoronato da Dio , trionfatore sempre Augusto , Smaragdo , Patrizio e Esarca d' Italia , per decisione del sacro palazzo , devoto alla sua clemenza , per gli innumerevoli benefici ottenuti dalla sua pietà , e per la pace procurata all' Italia , e per la libertà mantenuta , questa statua di sua maestà , splendente di aureo fulgore , pose su questa sublime colonna a perenne sua gloria , e la dedicò il primo giorno di agosto , nell' undicesima indizione , nell' anno quinto dopo il consolato di sua pietà » La Colonna di Foca si trova tutt’ ora nella posizione originaria nella quale fu eretta oltre quattordici secoli fa e resistette a invasioni , distruzioni e terremoti , anche se oggi pende leggermente da un lato ; Colonna come le sue vicine , simili per uso ma non come tecnica costruttiva , Colonne Traiana e Antonina , questa di Foca testimone pero’ , rispetto a quelle due della piu’ bella classicita’ , della decadenza irreversibile di un mondo ormai finito e proiettato verso il Medioevo .
    2 punti
  9. Me lasso e tapino: non ci riuscirò mai! Mi manca la consuetudine di fotografare col cellulare. O meglio di usare il cellulare: qui nella foresta usiamo il tronco cavo per comunicare... Quasi quasi butto via tutto e mi do all'ermeneutica calcidica.
    2 punti
  10. A occhio sembrerebbe dovesse trattarsi di una o più monete (ma forse anche di tessere o gettoni), usate come segno di riconoscimento. Sicuramente l'arrivo dei tedeschi era stato preannunciato con una lettera (è ovvio), nella quale era indicata e forse disegnata la moneta che garantiva che si trattasse proprio dei militi indicati nel messaggio. Il non averla accettata fa pensare che se volevano Pordenone se lo dovevano prendere con la forza. Infatti costoro tornano indietro a conferire con il duca Alberto. E poi l'anno successivo, forse con molte più truppe, un altro miles ce la fa . Penso che Teofrasto avrebbe qualcosa da da aggiungere, sulle monete usate come contrassegno. Saluti, Andreas
    2 punti
  11. Prova a tenerla in mano ed avvicinarla (ma non troppo) ad una fonte di luce, facendo attenzione a non bruciarne i dettagli. Ti metto una foto come esempio, scattata col cellulare
    2 punti
  12. rientrato, qui siamo sul vero ritratto espresso di qualità e di ottima freschezza. ciao Rodolfo
    2 punti
  13. Ho trovato proprio ora un indizio che mi riporta a riconsiderare una delle ipotesi che fin'ora un po' tutti abbiamo indicato come meno probabile, e cioè che la corona radiata fosse effettivamente un cerchietto di metallo "aperto", appositamente poi chiuso sulla nuca da un laccio che ne stringeva le estremità. Quest'immagine è un dettaglio del mosaico che decora il Mitreo di Felicissimo ad Ostia antica, e vi è raffigurata una corona radiata nella modalità che ho appena descritto. Se la corona radiata imperiale era, come pare, una riproposizione della corona fatta di raggi solari delle varie divinità associate al Sole e/o alla luce, forse ci siamo.
    2 punti
  14. Ogni monetina ci sussurra dei racconti. Coglierli segna la differenza tra il collezionare e l'accumulare compulsivamente. @@nikita_ complimenti a te ed anche ai tuoi amici che hanno ancora la voglia di farsi delle domande riguardo ciò che li circonda. Non sempre è così. Ciao
    2 punti
  15. Noooooo...uno vero, post raro come la moneta. Noto che per i falsi si chiede sempre il valore e per i buoni mai. Complimenti Ciao
    2 punti
  16. Marcus BAL Filius / Marcus Quinctius Filius In questo sito (in pdf) a pag. 27 c'è l'elenco dei magistrati monetari per Castulo http://www.claseshistoria.com/revista/2012/articulos/pestana-numismatica-castulo.pdf Nel Burgos (2008) è la numero 748.
    2 punti
  17. Mi sembra giusto e opportuno riportare sul forum Lamoneta che ha tanti utenti iscritti alla SNI la convocazione dell'Assemblea della Società Numismatica Italiana che si terrà tra pochi giorni e precisamente sabato 19 marzo 2016 alle ore 10 presso la Sala Weiss Weil della Biblioteca Trivulziana al Castello Sforzesco di Milano. Oltre alla parte puramente assembleare ci saranno le Conferenze di presentazione della RIN e del volume n. 9 della Collana di Numismatica e Scienze Affini che saranno consegnate ai soci in loco. Seguirà la Conferenza di Bruno Callagher dal tema " La circolazione di moneta aurea al tempo di Eraclio, sulla base di ripostigli mediorientali." Ricordo ancora che tutti possono partecipare e ascoltare, ovviamente solo i soci potranno votare. Sarà mio piacere al termine dell'Assemblea condividere con chi vorrà e riterrà magari un aperitivo camminando verso il Cordusio e il Duomo :blum:..... Allego scansione della convocazione e ordine del giorno dell'Assemblea. SNI 2016.pdf
    1 punto
  18. Vi posto una moneta da 5 centesimi 1861 zecca di Milano, dalla patina nera (dal vivo molto bella, in foto - a colori - un po' meno...) e il documento che ne attesta l'immisione nella circolazione a sostituzione delle monete di rame dell'Impero Austriaco nelle nuove province del Regno.
    1 punto
  19. Salve a tutti. chi mi aiuta a capire che cosa è questa medaglia? potrebbe essere una decorazione? grazie
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  20. Buona sera a tutti, non so se questo è il luogo giusto ma ci provo... Dall'immagine raffigurata su di esso, credo che non ci siano dubbi, rappresenta sicuramente il bombardamento dell'abbazia di Montecassino durante la seconda guerra mondiale. Ma vorrei sapere da voi più esperti di me qualcosa in più.... grazie mille a tutti anticipatamente.
    1 punto
  21. :good:,buongiorno,e buon anno a tutti.......piccole monete di metale prezioso,argento,non di piu di 10mm di diametro...ecco monetine di una citta,,che fu,e che sempre e, al incroccio dei​ porti i piu attivi del mediteraneo......piccole goccie di una ricezza sempre in attivita.... :lol:
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  22. Un'altra nuova nazione che si aggiunge alla lista. ______________ 1994 Uzbekistan 20 Tiyin - Acciaio/nickel
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  23. MEDAGLIE PAPALI ASTE FEBBRAIO 2016 Nel mese decorso l'asta V.L. NUMMUS ha proposto circa 100 medaglie papali con catalogo esclusivamente on line. Si tratta del terzo incanto di questa nuova casa di asta e mi sembra che siano stati riproposti in larga misura lotti invenduti nell'asta precedente. Si trattava in particolare di medaglie annuali post 1800 (molte in argento): materiale abbastanza bello, ma anche ricorrente. Le quotazioni mi sono sembrate talvolta alte, ma in massima parte allineate al mercato. La disposizione in catalogo è risultata con un certo disordine (distribuita in più parti). Le aggiudicazioni sono state pochissime (fenomeno di carattere generale per l'asta e non riguardante specificamente le medaglie papali). Incide evidentemente il fatto che l'asta è ancora poco conosciuta e la mancanza di un catalogo cartaceo accresce la limitata partecipazione. Ho comunque notato che il titolare ha allacciato utili dialoghi nel forum con i collezionisti, che potranno produrre in futuro maggiori conoscenze e rapporti commerciali più intensi. Per il resto delle aste la proposta è stata limitata,con un buon livello quantitativo di aggiudicazioni a prezzi stabili. In Italia ha tenuto asta NEGRINI con due soli lotti per le medaglie papali, aggiudicati (cito Pio XI - annuale - anno VIII - € 80+diritti). Per le aste estere ha ben venduto TEUTOBURGER e meritano citazione nell'ambito di questa asta: - Clemente XI - annuale in argento anno XIV - splendida o quasi - € 650+diritti; - Antiche in bronzo (con diversi riconi Mazio )- € 50-130+diritti; - Leone XIII - annuali in argento - € 180/200+diritti; - Pio IX - Massimo modulo San Pietro - argento - .€ 480+diritti. La medaglia aveva un colpo al bordo abbastanza pesante e qualche graffio, ma per la buona conservazione complessiva il collezionista, a mio giudizio, ha acquistato bene una medaglia importante. Nell'asta HIRSCH erano proposte due medaglie papali, vendute come appresso: GREGORIO XVI - annuale argento - SPL - € 200+diritti; Pio X - annuale anno VIII - argento - q.FDC - e 180+diritti. Nell'asta RAUCH erano in vendita circa 25 medaglie papali aggiudicate in misura del 60%. La più rara era la uniface medicea di Clemente VII venduta per € 570+diritti. Cito inoltre una annuale di Pio IX in bronzo aggiudicata per € 65+diritti, una straordinaria di Leone XIII - Anno Santo in argento (€ 115+diritti), alcune annuali in argento di Pio XI (€ 60/90+diritti) e di Pio XII (€ 70/90 + diritti). Le medaglie di Paolo VI hanno registrato aggiudicazioni a prezzi superiori al consueto.
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  24. @@Legio II Italica per fotografare gli insetti nell'ambra, ti consiglio la doppia illuminazione, trasmessa ed incidente, però la incidente se è fornita da un anello LED devi stare attento che i led non si riflettano sulla superficie dell'ambra. Per evitatlo, come ha consigliato Monetaio, basta anche un foglio di carta velina come diffusore. Lo Swift è un ottimo microscopio,
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  25. Grazie @@claudioc47 , ne faro' tesoro , perché anche io uso il microscopio non per numismatica e non del tuo altissimo livello ottico , ma per altri usi di mineralogia , per studio sulle meteoriti e qualche volta sulle inclusioni nelle ambre . Ho un semplice e vecchio microscopio Swift da 10x e 20x fissi che mi da comunque delle soddisfazioni sulle fotografie che eseguo semplicemente avvicinando l' obiettivo della digitale all' oculare del microscopio . Un saluto Claudio
    1 punto
  26. Claudio, Aspetta un attimo vorrei prima verificare venerdì, magari é simile ma la marca diversa. Non vorrei farti fare due volte il lavoro. Sei già molto disponibile e non vorrei approfittarne due volte ;). Ci sentiamo venerdì sera. Ciao e grazie!!! In teoria dovrei chiederti anche aiuto su una camera,sempre optika, che ho comprato ma non riesco ad usare come vorrei.
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  27. Perché quando la moneta è buona si sa il prezzo che si è pagato e non c'è bisogno di chiederlo. :good: Saluti Marfir
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  28. Mah, temo che con questa conservazione possa sembrare vero tutto e il contrario di tutto (o quasi!).. Tenderei a confermare l'8 finale, ora provo a fare altre foto con luci diverse e a regolare i contrasti, vedo se esce qualcosa di utile! Grazie del supporto comunque! :)
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  29. Ciao. "Significato del termine e impatto Sul valore numismatico". Il significato del termine "segni di contatto" è quello letterale. L'impatto dei "segni di contatto" sul valore numismatico dipende molto dal tipo di monetazione di cui si sta parlando. Più in generale e se si sta parlando di monetazione moderna, si ritiene che i segni di contatto dovuti alla produzione possano essere compatibili con una conservazione stimata FDC (concorrendo, ovviamente, tutti gli altri elementi richiesti per tale stato di conservazione). M.
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  30. Non sono particolarmente preparato sull'argomento. Mi risulta che le prime emissioni sotto Alessio Comneno fossero al titolo di 20 e 1/2 carati. e che il titolo rimase costante per qualche decennio. Federico II di svevia coniò il suo augustale imitando il titolo degli hyperperon di Alessio, nel tentativo (non pienamente realizzato) di creare una moneta commerciale sovranazionale. Probabilmente sperando di riprodurre il successo che, almeno all'apparizione, ebbero gli hyperperi bizantini.
    1 punto
  31. @@King John@@Monetaio@@Trevize@@Legio II Italica@@numa numa@@Emilio Siculo Sto realizzando un breve video su come ho realizzato e attrezzato il mio microscopio, appena pronto lo posterò.
    1 punto
  32. Per dovere di cronaca comunico che dopo circa 2 mesi di mail e telefonate e' arrivato questo "sudatissimo" rimborso. Che fatica pero'! Comunque tutto e' bene quel che finisce bene...
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  33. Scuola Claudio... Ma passato e presente da rompiscatole!
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  34. Era sincero apprezzamento (che di norma non distribuisco in saldo :) ). Si nota chiaramente un metodo professionale, nel lavoro di @@claudioc47, che riconosco e apprezzo (in quanto con ogni probabilità laviriamo in ambienti simili), ma anche una passione innata. Il primo si acquisisce con l'esperienza, il secondo per definizione dipende dalla propria personalità. Non sempre tuttavia le due cose convergono nello stesso ambito, almeno secondo la mia esperienza, e mi fa quindi piacere scoprire questo tipo di eccezioni.
    1 punto
  35. Grande @@fabietto83 sembrerebbe possa essere il Ric 93! In quel caso e se autentica è stata venduta ancora davvero a poco. Forse l'amico @@snam ha il catalogo Ratto.
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  36. ciao cliff allora ho appena dato un'occhiata al ric 4a e ti allego la pagina,forse potrebbe corrispondere al ric 93,però aimè di foto guardando sia su coin archive che ac search non ne ho trovate purtroppo
    1 punto
  37. Un binoculare Leica, verosimilmente dotato di zoom - anche senza illuminazione a fibra ottica - e' il meglio del meglio che si possa avere come dotazione. Passato da gemmologo?
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  38. @@El Chupacabra il 5 lire avrebbe diritto ad una foto ben diversa!
    1 punto
  39. grazie Marghe.....il sonaglio!! visto!!..merci beaucoup!..e tanti saluti a tutti di Corsica!
    1 punto
  40. ottimo Mario!! :good: ...doge Strozza Strozzi!! 1324..grazie !!.. :good:
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  41. mi sembra che si sta uscendo dal tema. ha chiesto delle rarità di Vittorio III riferito alla difficoltà nel reperire la tipologia. lasciamo stare la conservazione che è un'altro discorso.
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  42. Taglio: 2 euro Nazione: Vaticano Anno: 2004 Tiratura: zero - emessa solo nelle divisionali FDC (85.000 pezzi) e nelle divisionali PROOF (16.000 pezzi) Condizioni: BB Città: Talmassons (UD) Note: Ritrovamento "incredibile"
    1 punto
  43. 1 punto
  44. C'è da considerare che la zecca di Siracusa da sola occupa oltre un terzo dell'intera produzione greca siceliota, almeno come numero di emissioni (più complesso è il discorso del numero dei pezzi coniati, che non può essere disgiunto dalla conoscenza del numero almeno dei conii usati, una conoscenza al momento ancora incompleta). Quindi tutto sommato basta un altro volume (o al massimo due) per coprire il resto delle zecche siciliane. Posso solo augurare che si possa concretizzare la revisione del primo volume, con i giusti riferimenti come nel secondo volume.
    1 punto
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