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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/14/16 in tutte le aree
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Il Circolo numismatico bergamasco organizza, per sabato 14 maggio, una giornata numismatica, che vuol essere soprattutto un'occasione di incontro tra Soci del Circolo e amici del sito "lamoneta". Questo il programma, già sottoposto al parere di Mario e Luciano (Dabbene e Sonia): - ritrovo alle 10-10,30 in Piazza Vecchia intorno alla fontana Contarini o, in caso di pioggia, sotto il porticato della Biblioteca Mai, che è il palazzo bianco sul lato opposto della piazza rispetto al Palazzo della Ragione. Per chi proviene da fuori città consiglierei di lasciare l'auto al piazzale della Malpensata (dopo il casello dell'autostrada prendere la terza uscita; al semaforo girare a destra, il piazzale è sulla destra un centinaio di metri avanti) e salire in città alta con mezzo pubblico (linee 1 o 3, biglietti in vendita all'edicola sul piazzale). - visita alla Biblioteca Mai, dove la direttrice dott.ssa Manca o chi per lei ci illustrerà brevemente la Biblioteca stessa e ci verranno mostrati il diploma originale con il quale Federico Barbarossa concesse alla città il diritto di battere moneta, le monete bergamasche della donazione Vimercati Sozzi, sulle quali dirò io due parole, e i ducati veneziani provenienti da un ritrovamento in città alta, ripostiglio sull'occultamento del quale il direttore del Museo storico della città ha formulato una suggestiva ipotesi che vi racconteremo. - breve passeggiata per città alta, tempo permettendo, e/o dei monumenti situati intorno alla piazza - intorno alle 12,30 pranzo bergamasco al ristorante "Il sole", situato in un angolo della piazza, con il seguente menu al prezzo di 26 euro vini esclusi: bis di casoncelli alla bergamasca e risotto ai funghi porcini bis di brasato e coniglio con polenta macedonia con gelato acqua, caffè (eventuali ulteriori richieste, ad es, desserts diversi, liquori ecc. dovranno essere pagate in più dagli ordinanti) - dopo pranzo trasferimento alla sede del Circolo numismatico; se il tempo è bello proporrei di farlo a piedi, anche se non brevissimo, ma il tragitto è piacevole e in discesa, altrimenti si andrà con mezzi pubblici. Al Circolo donazione agli eventuali giovani presenti interessati, di cataloghi di aste di un certo pregio e di qualche volume, poi lettura di 4 presentazioni, di durata non superiore ai 15 minuti ciascuna: - Gianluigi Lamperi: Vicende storiche riguardanti il gonfalone della vicinia di San Pancrazio - Adriano Volpi: Cenni storici sulla nascita della cartamoneta - Riccardo Cimardi: Falsificazione e riconoscimento di monete false - Emilio Candiani: Come nasce una medaglia Per ragioni organizzative è necessario ricevere le adesioni entro il 30 aprile. Deve essere chiaramente specificato se si desidera partecipare anche al pranzo, per il quale possiamo garantire il posto per prenotazioni ricevute entro il 7 aprile; adesioni successive saranno accettate solo dopo verifica di disponibilità di posto al ristorante. Per eventuali informazioni inviare una mail a [email protected] (solo fino al 7 aprile, poi sarò assente fino a fine mese) [email protected] Spero che l'iniziativa giunga gradita. Gianpietro Basetti4 punti
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Mi organizzo per sabato 9,il giorno delle conferenze. Andrò poi via nel primo pomeriggio. L'evento misto commerciale e culturale è lodevole e merita grande considerazione e partecipazione da ogni parte d'Italia. Spero di farvi cosa gradita pubblicizzando questo evento sui gruppi di numismatica Facebook da me gestiti. Un plauso agli organizzatori.4 punti
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Ho notato che a qualcuno piacciono queste storie di animali salvati. Abbiate pazienza, ve ne racconto un'altra. Dovete sapere che nella foresta dove vivo vi sono parecchi animali selvatici: volpi, martore, scoiattoli, civette, salamandre, bisce del lauro, picchi verdi, cornacchie, ecc. Un animale selvatico che non disdegna la casa dell'uomo è il ghiro. Questo animaletto, all'approssimarsi dell'inverno, abbandona gli alberi su cui vive in compagnia di cince, fringuelli e pettirossi per infilarsi nel sottotetto e farvi tana per il sospirato letargo. Avendo il tetto in legno non posso permettermi di ospitarli (rosicchiano tutto) e con una piccola trappola innocua dotata di mela (di cui il ghiro è ghiotto) li catturo e li porto per un paio di chilometri nel fitto del bosco dove possono farsi la tana nel terreno come tutti i loro parenti che vivono secondo natura. Orbene, un giorno di settembre di qualche anno fa - svegliatomi un mattino - guardo dalla finestra e vedo nel mezzo del prato una delle casette che costruisco per gli uccellini e metto su castagni e querce. Stupito mi avvicino e vi trovo 5 piccoli ghiri che, tanto per cambiare, stanno profondamente addormentati. Erano così piccoli che le sbarre delle gabbiette per i gatti erano troppo distanziate per tenerli dentro. Infatti la mattina dopo, avendoli tenuti per la notte in cucina, li trovai (sempre addormentati) sparsi per ognidove. Uno - addirittura - se ne stava raggomitolato beato nel cesto della frutta. Per farla breve, non me la sono sentita di portarli nella foresta, erano troppo piccoli. Gli ho preso una gabbia per criceti (dotata dogni comfort: nido, ruota, rametti da rosicchiare, tubo oscillante, ecc.) e li ho alimentati per tutto l'inverno con ghiande, castagne, mele (hanno trovato ottimo anche un avocado) ed ho imparato una cosa: non è vero che il ghiro va in letargo completo (stile orso per intenderci), ma fa delle pause (come lo scoiattolo) e nottetempo si alimenta e fa movimento (se avessi attaccato un alternatore alla ruota avrei avuto corrente per illuminare la casa) per poi dormire tutto il giorno. A marzo, grassi e vispi li ho liberati. Chissà come stanno...4 punti
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Ciao. Credo che alla base di tutto rimane il fatto che il nostro continua ad essere un mercato del lavoro fondamentalmente "ingessato", che si caratterizza per la visione (distorta) secondo cui datore di lavoro ed il lavoratore debbano "sposarsi" fra loro piuttosto che limitarsi ad instaurare un normale rapporto contrattuale a prestazioni corrispettive. Da qui la deprecabile "invenzione" datoriale (tutta italica) della lettera di dimissioni con data in bianco, fatta preventivamente sottoscrivere al dipendente, per superare la quale si è fatto ricorso alla modalità telematica sopra ricordata. A me sfugge, francamente, il motivo per il quale in un mercato del lavoro veramente libero o liberale (e non sedicente tale), un datore di lavoro dovrebbe "far dimettere" un dipendente se questi è utile e produttivo per l'impresa e, soprattutto, se l'impresa se lo può permettere. D'altro canto, non capisco perché in un mercato del lavoro che si definisce libero o liberale, un datore di lavoro dovrebbe "sposarsi" con un dipendente che non rende e che non è produttivo per l'impresa oppure debba tenerlo (finchè morte o fallimento non li separi...) se l'impresa non se lo può più permettere per una qualunque ragione. Premetto, giusto per precisare da dove traggo i miei convincimenti, che prima di approdare alla libera professione, che svolgo ormai da 26 anni, ho fatto da ragazzo il dipendente con la qualifica di "generico" (rectius: "sguattero"...ma il CCNL non contemplava tale.... "profilo professionale") ed altri lavori stagionali nel settore alberghiero, ho lavorato un anno in una P.A. (Arma dei Carabinieri) arruolandomi volontario per assolvere il servizio militare che ai miei tempi era obbligatorio (ovviamente era obbligatorio non per tutti, ma solo per chi non si imboscava avendo il modo e le conoscenze per farsi riformare pur non avendone diritto....), ho lavorato ancora "sotto padrone" part-time durante l'Università in un ingrosso di ferramenta come addetto alla contabilità e magazzino, per poi, dopo la laurea, il tirocinio biennale obbligatorio ed il superamento dell'esame di Stato, dedicarmi all'avvocatura (purtroppo o per fortuna senza essere "figlio d'arte", in quanto mio padre aveva la quinta elementare e mia mamma ha la seconda avviamento professionale...quindi non avevano - per loro fortuna!!!, aggiungo io -, grande "consuetudine"...diciamo così, con la Giurisprudenza e i Codici...non essendo mai neppure entrati in un'Aula di Tribunale in vita loro). Detto questo e declinate le mie esperienze lavorative, auspico caldamente che in questo Paese abbia finalmente termine la visione "paternalistica" del datore di lavoro, sia nel settore privato che, soprattutto, nel settore pubblico e che si liberi il mercato del lavoro da quelle "ipocrisie" che finora, per quello che è il mio modestissimo vissuto lavorativo, sono le cause principali che ostacolano, da una parte, la piena occupazione, e dall'altra la flessibilità nella scelta dei collaboratori dell'imprenditore, con grave nocumento per gli stessi potenziali collaboratori. Saluti. :hi: Michele3 punti
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Un 2-hryvni dall'Ucraina con una data nominale del 1996. Krause 2016, tuttavia, dà questa moneta una data del 1997, notando che erano 200.000 "coniate alla zecca di Lugansk nel 1997 con un ulteriori 50.000 ha colpito alla zecca di Kiev in 1998." Questo pezzo di rame-nichel-zinco va da 31mm di diametro e pesa 12,8g. È denominato nella nuova unità di valuta—la grivna—che aiuta a introdurre. Sono raffigurati sulla moneta le monete in circolazione la nuova hryvina e sue frazioni denominate copechi. Come accennato nel post precedente, è bene che le date di queste monete in circolazione non sono visibili su questa commemorative 2-hryvni—le monete portano le date già nel 1992, ma non entrò in circolazione fino al settembre 1996 (con la moneta di 1-hryvnia seguito nel marzo ‘97). E nota che il nuovo hryvnia è stata introdotta al ritmo di 1 hryvnia per 100.000 karbovantsiv, quindi queste nuove marche spec 2-hryvnia sono una continuazione di faccia-valore della serie ex 200000-karbovantsiv di ucraini commemorativi. :) v. -------------------------------------------------------------- A 2-hryvni from Ukraine with a nominal date of 1996. Krause 2016, however, gives this coin a date of 1997, noting that 200,000 were “minted at Lugansk Mint in 1997 with an additional 50,000 struck at Kiev Mint in 1998.” This copper-nickel-zinc piece goes 31mm in diameter and weighs 12.8g. It’s denominated in the new currency unit—the hryvnia—that it helps introduce. Pictured on the coin are the circulation coins of the new hryvina and its kopiyka-denominated fractions. As mentioned in the previous post, it is good that the dates of these circulating coins aren’t visible on this 2-hryvni commemorative—the coins carry dates as early as 1992, but did not enter circulation until September 1996 (with the 1-hryvnia coin following in March ‘97). And note that the new hryvnia was introduced at the rate of 1 hryvnia to 100,000 karbovantsiv, so these new 2-hryvnia commemoratives are a face-value continuation of the former 200000-karbovantsiv series of Ukrainian commemoratives. :) v.3 punti
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______________ 1996 Abania 10 Leke - Alluminio/bronzo Kalaya e Beratit è una fortezza distrutta nel II° sec. a.C. dai romani e ricostruita nel V° sec. d.C. dai bizantini, a partire dal XIII° sec. fu trasformata in cittadella, nel suo interno contava 20 chiese cristiane ed una musulmana, sono ormai conservate come monumenti culturali.3 punti
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Carissimi, visto che ancora mi pare non lo abbia fatto nessuno volevo segnalarvi che il prossimo 18 marzo alle ore 17,00 verrà inaugurata la mostra: Genova nel Medioevo, una capitale del Mediterraneo al tempo degli Embriaci. La mostra si terrà nel complesso museale di S. Agostino e rimarrà visibile fino al 26 giugno 2016. Ovviamente l'ingresso in occasione dell'inaugurazione sarà gratuito. Nella mostra saranno esposti i materiali artistici, archivistici e archeologici tra i più belli e di più recente ritrovamento rispetto al tema prescelto. Quanto alle monete insieme con Daniele Ricci (@@fra crasellame) abbiamo scelto di esporre tra le monete più belle e interessanti di Genova databili tra il 1139 e il 1313, insieme ad una selezione di coevi pezzi di area mediterranea, che dai documenti e dai ritrovamenti sappiamo usati dai genovesi nei loro traffici internazionali. Si potranno ammirare per ciò le monete della collezione di Banca Carige e delle collezioni dei Musei Civici di Strada Nuova, oltre a pezzi scelti dei ripostigli di Via Venezia e Corso Sardegna di Genova, attualmente in corso di studio per la pubblicazione. Infine saranno esposte anche monete ed uno splendido sigillo del Comune di Genova prestati da privati, alcuni dei quali attivi in questo forum (grazie ancora!). La mostra è arricchita da un catalogo che dal punto di vista numismatico presenta in sintesi le ultime proposte di classificazione e di datazione delle monete genovesi di XII e XIII secolo per come elaborate da parte della sottoscritta e di Ricci. Spero di vedervi in quest'occasione o che comunque riusciate a visitare la mostra nel periodo della sua durata :). Un saluto cordiale MB2 punti
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DE GREGE EPICURI Verrò anch'io, pranzo compreso. Ho lavorato a Bergamo per più di due anni, è molto tempo che non torno in Città Alta, e questo è un motivo in più; oltre a quello principale, di incontrare un po' di amici e sentir parlare di monete.2 punti
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Ciao, sarò un inguaribile romanticone ... ma perchè non credere alla signora Laurie Rimon, membro del Kibbutz Kefar Blum? Manca una qualche descrizione del sito e della sua naturanell'articolo. Ma io all'articolista (e alla signora) ci credo. Perchè inventarsi questa storiella? Forse per copriere l'uso di un MD? Tra l'altro bisognerebbe prima sapere se vietato o di libero utilizzo in quello Stato. Ma a prescindere da ciò sono dell'avviso che concordo in pieno il Distelfeld: “Laurie demonstrated exemplary civic behavior by handing this important coin over to the Antiquities Authority,” said Distelfeld. “This is an extraordinarily remarkable and surprising discovery. I believe that soon, thanks to Laurie, the public will be able to enjoy this rare find.” Avrebbe potuto tenere per sè un ricordino... o qualche grammo di oro in saccoccia (da profana)... invece... brava Laurie! :clapping: Ciao Illyricum ;)2 punti
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______________ 1996 Regno Unito 1 Pound - Rame/zinco/nickel Croce Celtica simbolo dell'Irlanda del Nord. La denominazione completa ufficiale della nazione è: Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord2 punti
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1996 Slovenija 5 Tolarjev Commemorativa: La storia della ferrovia in questo paese inizia nel 1846 con il tratto Gradec-Celje2 punti
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Caspita, è una bellissima iniziativa! Penso proprio di partecipare ma prima devo vedere impegni lavorativi ed aver il "permesso" della moglie (comunque nel caso comunicherò per certo entro il 7 Aprile)... Per l'iscrizione basta una conferma postata in questa discussione?2 punti
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Vittoriato di peso pieno, prima tipologia, corrispondente a tre scrupoli. Assolutamente genuino: la parziale cristallizzazione dell'argento ne fa fede.2 punti
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5 Pence 1996 Gibilterra Regina Elisabetta II (1971-2014)2 punti
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10 Centesimi 1996 Barbados Regina Elisabetta II (1970-2014)2 punti
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Io cercherei fra le monete di Mantova, Francesco III Gonzaga: http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-FR3/22 punti
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Bello e interessante esemplare. Il punto o anelletto sotto al castello è una variante nota e piuttosto rara (gruppo IV - sottogruppo d della classificazione Baldassarri): http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEIAN/1 mentre quello che sembra una virgola vicino al punto che precede IANVA potrebbe essere un'eccedenza di conio, anche se, a vederlo così, sembrerebbe piuttosto netto, puoi mica fotografare il dettaglio?2 punti
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Buona notte,ne ho solo un paio e mal ridotte, questa è quella messa un po megio,se possibile vorrei un vostro parere,noto un paio di segni strani, uno sotto il castello e l'altro vicino a un punto in legenda, ma credo siano difetti del conio grazie a presto.diam.16-17mm.peso 0,48g.2 punti
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Un 1995 200000-karbovantsiv dell'Ucraina, 33mm di diametro e peso 14,35g. Questo pezzo di rame-nichel—come la telltale risale al 1941-1945 immediatamente suggerire—celebra la vittoria del paese neo-indipendente nella grande guerra patriottica. Ma "vittoria" è una parola strana qui. "Sopravvivenza" è forse la scelta migliore. Questa commemorative è parte di una serie di cinque monete, con il soggetto di questo particolare pezzo essendo la capitale Ucraina di Kiev e il suo monumento WWII. Il fatto della sua denominazione 200000-karbovantsiv parla all'inflazione galoppante subito dall'Ucraina nei suoi primi anni di indipendenza e una nuova moneta—la grivna—è stato emesso l'anno dopo è apparso questa serie. (Si noti che nonostante loro date di 1992, le nuove monete di hryvnia non erano rilasciate alla circolazione fino agli inizi del settembre 1996). Poco dopo, il 16 settembre 1996, questa e le altre monete denominate in karbovantsiv furono demonetizzate. :) v. --------------------------------------------------------------------- Ukraine’s 1995 200000-karbovantsiv, 33mm in diameter and weighing 14.35g. This copper-nickel piece—as the telltale dates 1941-1945 instantly suggest—celebrates the newly-independent country’s victory in the Great Patriotic War. But “victory” is an odd word here. “Survival” is maybe the better choice. This commemorative is part of a five-coin series, with the subject of this particular piece being the Ukrainian capital of Kiev and its WWII monument. The fact of its 200000-karbovantsiv denomination speaks to the runaway inflation suffered by the Ukraine in its first years of independence, and a new currency—the hryvnia—was issued the year after this series appeared. (Note that despite their 1992 dates, the new hryvnia coins weren’t issued to circulation until early in September 1996.) Shortly thereafter, on 16 September 1996, this and the other karbovantsiv-denominated coins were demonetized. :) v.2 punti
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FRANCESCO SFORZA 1401-1466, QUARTO DUCA DI MILANO dal 1450. D/ (Biscione sforzesco) FR SFORTIAVICECOMES MLI DVX . IIII BELLIPATER ET PACIS AVTOR MCCCCLVI - Busto rivolto a destra, ai lati V - F R/ IO . FR . ENZOLAE . PARMENSIS . OPUS - Levriero accovacciato sotto un albero (Impresa del DUCA). ORIGINALE? Bronzo con tracce di doratura, mm. 42,2 - Opus GIANFRANCESCO ENZOLA2 punti
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Chi non conosce il piacere della ciotola si perde buona parte del piacere di collezionare monete... :D Saluti Simone2 punti
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Certamente dirò una corbelleria ma vi dico il mio pensiero: io penso che il segno vicino al punto sia l'apice sinistro della I di Ianva che si è rotto al colpo di martello e si è spostato di lato, mentre sotto al castello è un anelletto parziale anche qui per rottura della matrice. Il conio potrebbe essersi deteriorato per lo sfruttamento ai limiti delle sue possibilità, infatti battevano denari a milioni di pezzi e probabilmente utilizzavano i relativi coni fino alla loro rottura poi, in fase di controllo, davano per buoni quei pezzi che erano ancora sufficientemente leggibili.1 punto
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@@darmar22 Medaglia pregevole e molto interessante dedicata al ricordo di Erminia Frua Fusinato (1834-1876) poetessa ed educatrice. Fu Direttrice della Scuola Superiore femminile della Palombella in Roma alla quale credo si riferisca la presente importante fusione.1 punto
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Ciao amici. a me mi pare una virgola. ..chiara eh legibile. ....di queste De ..mais viste ....monbalda..Sara giudice ?1 punto
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Siete dei maligni quello è un sandalo refrigerato per la sabbia rovente. voglio vederlo d'inverno a cercare monete nei boschi con quei sandali :crazy:1 punto
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200 Escudos 1996 Portogallo Portuguese Republic (1986-2001)1 punto
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Invitando tutti a fare a meno di inutili polemiche che hanno il solo effetto di far interrompere la discussione (o meglio: la degenerazione della discussione) e al solo scopo di raggiungere con tutti i partecipi alla medesima un comune punto (spunto) di partenza, offro questi elementi: 1) la norma delle doppie dimissioni ha la finalità di evitare (da un lato) la scorciatoia del foglio firmato in bianco e (dall'altro) quella di garantire la consapevolezza e volontà delle dimissioni quale atto particolarmente importante nella vita di un lavoratore dipendente. Che vi sia una norma del genere non significa che tutti i datori di lavoro utilizzino questa tecnica: ricavare dalla previsione un senso di sfiducia generalizzato nei confronti del datore di lavoro è come ricavare dalla norma sull'omicidio una diffusa tendenza all'assassinio. La norma si occupa di patologie che normalmente, hanno una incidenza di molto inferiore alle fisiologie. Le ipotesi sono quelle di una dipendente in gravidanza, di un lavoratore che svolge attività sindacale che sia di disturbo, di un lavoratore che si ammali spesso senza superare il periodo di comporto, di un sistema per aggirare il procedimento di un licenziamento disciplinare etc. 2) Ragionare per grandi categorie è pericoloso in quanto è comunque una forma di generalizzazione. Il giovane avvocato (e non sto parlando di un praticante, ma di un avvocato) che non lavori nello studio di famiglia ha normalmente un reddito iniziale inferiore a quello di un metalmeccanico (ed è, complessivamente, meno protetto). Si citano gli onorari per una "lettera" ma non ci rende conto che quella lettera può essere l'unica in un mese. La riprova è data dal numero (sempre maggiore) di soggetti che ottengono l'abilitazione (il titolo) ma che non si iscrivono agli albi o di quelli che si cancellano. E la situazione non è diversa per gli altri giovani professionisti (si pensi solo ai geometri, agli ingegneri edili ed agli architetti a seguito della contrazione del mercato immobiliare). L'imprenditore non è sempre a capo di una azienda con decine di dipendenti. Spesso l'azienda ha connotazioni artigianali nel senso che alla fine dell'anno, l'imprenditore ha un utile che retribuisce soltanto il proprio lavoro. Sono sempre dipendenti sia il commesso che il capo dipartimento di un ministero, ma non penso proprio che le due situazioni siano sovrapponibili, come non penso che sia sovrapponibile la situazione di un dipendente pubblico a quella di un dipendente (privato) di una piccola impresa. 3) Una cosa è la previsione delle doppie dimissioni, altra quella delle modalità da porre in essere per ottenere la doppia volontà: si può essere d'accordo con la prima e non condividere la seconda o essere in disaccordo con entrambe, ma è un errore pensare che siano la stessa cosa. Polemarco1 punto
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2 Pence 1996 Guernsey Regina Elisabetta II (1968-2015)1 punto
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Ho risolto, bisogna fare salva oggetto con nome e non salva immagine con nome, se no da 145 kb circa passano a 45kb.1 punto
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Salve, ringrazio per le schede. Molto utili ! Sono un novizio e sto cercando di districarmi..........cercando soprattutto di mantenere un filo logico-passionale nella raccolta. Ho un problema nello stampare le schede: riesco a ridimensionarle ma le immagini e soprattutto le didascalie risultano sgranate...............sbaglio io o le foto sono troppo piccole? Ringrazio1 punto
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Un'altra nuova nazione per la nostra lista :) ______________ 1996 Djibouti 1 Franco - Alluminio Moneta destinata alla comune circolazione ma coniata in soli 60.000 esemplari.1 punto
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Medaglia devozionale uniface, ottone/rame o metallo bianco, bordo sagomato,con smalti (bianco e azzurro), Lucca, prodotta tra gli anni 1940-1960. Busto di S. Gemma Galgani, fu canonizzata da Pio XII nel 1940. Ciao Borgho.1 punto
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oramai i venditori più accorti sono già armati di salvietta umidificata da offrire ai clienti al termine della ricerca, salvietta che solo in parte riesce tuttavia a rimuovere quel caratteristico strato di nero-bluastro che resta sulle dita!1 punto
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Questo raro tetra di papà Filippo appena postato nella descrizione dedicata alla sue monete credo meriti di essere ospitato anche qui, per la raffinatezza di stile della protome di Pegaso presente anche sul tetra di Alessandro. KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Tetradrachm (23mm, 14.42 g, 9h). In the name and types of Philip II. Pella mint. Struck circa 336/5-329/8 BC. Laureate head of Zeus right / Youth, holding palm, on horseback right; below, forepart of Pegasos right; ivy leaf below raised foreleg. Le Rider 430 (D228/R351); SNG ANS -; SNG München -; SNG Alpha Bank -; SNG Saroglos -. Good VF, lustrous, light die rust. Extremely rare issue with Pegasos and leaf, Le Rider records only two examples, both in public collections (London and Berlin). apollonia1 punto
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@Ciccio86 @Savste86 @cr1c3t0 @cristianaprilia @DanPao @Kikko72 @SDF2!! @caccamo81 @Antony @vaio4ever @@Gabriele @@giorgione71 @@andreacap @@agos1977 @@katomic @@legioprimigenia @@andrea7200it @@luca7 @@donax @vv64 @euro collezionista @francy78 @money_59 @Caaszte23 @inok @sentieroit @pepps8 @castrix @Geor10 @bubiuro @fra84_6 @5imo ciao a tutti, la razzia è terminata. dopo la spedizione finale questo post sarà bloccato. oggi ho risposto penso a tutti indicando gli ultimi dettagli. vi chiedo darmi conferma del pagamento (nella causale inserite anche il vostro nickname affinchè sia più facile risalire) a breve inizierò la spedizione (farò 4/5 spedizione per volta) se tutti rispettano i tempi nel giro di 10 giorni ricevete le monete. grazie a tutti per aver partecipato. ciao, alla prossima Pino1 punto
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E per ultimo una cosa che non mi era mai successa!!!! 3 news nel giro di pochi giorni!!!!! taglio 2 euro cc paese germania A anno 2016 A tiratura 6.000.000 condizioni spl città trieste note news!!!!!!! taglio 2 euro cc paese spagna anno 2014 B tiratura 8.100.000 condizioni bb+ città trieste note news!!!!! taglio 2 euro cc paese grecia anno 2015 tiratura 750.000 condizioni spl città trieste note news!!!!1 punto
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SI, grazie Komodo molto utile 1450 INGRESSO IN MILANO DI FRANCESCO SFORZA D/ FRANCISCVS . SFORTIA . VICECOMES . DVX . MLI . QVARTVS - Busto a sinistra con armatura, la corazza davanti è ornata con l'emblema degli Sforza, un levriero sotto un albero R/ CLEMENTIA . ET . ARMIS . PARTA - Francesco a cavallo sotto ad un baldacchino, scortato da soldati, e cittadini che baciano la mano Bronzo, mm. 39,85, fusione coeva o postuma - Opus Cristoforo Caradosso Foppa, conosciuto come CARADOSSO RIF. Bargello n. 1371 punto
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La punzonatura è sfacciatamente postuma, ma molto postuma, il fatto che il venditore si limita a scrivere nell'inserzione che la moneta è punzonata con la scritta "bomba"senza specificare che la stessa non è coeva alla moneta non significa che non lo sappia, anzi,secondo me per correttezza avrebbe dovuto specificarlo...1 punto
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DE GREGE EPICURI Belle monete,tutte piuttosto rare,alcune rarissime. Pare che Giuba 2° si occupasse di scienze (forse astronomia); c'è un articolo sulla sua figura nella RIN di molti anni fa. Il figlio Tolemeo passò un lungo periodo a Roma, e sembrava ben inserito e introdotto negli ambienti imperiali, ma la sua carriera di regnante fu stroncata da Caligola. Non è chiaro se Caligola abbia pianficato scientemente l'annessione della Mauretania, o se abbia agito d'impulso, o per qualche accusa a Tolemeo avanzata da altri; comunque lo fece uccidere, e così finì l'autonomia della Mauretania. Ecco un suo denario, brutto ma raretto.1 punto
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Ciao! Ci puoi contare .... lo stesso succede per i soldi da 12 bagattini; se si dovessero censire tutte le varianti che non vengono riportate nel Papadopoli o nel Montenegro, sai quante pagine in più avrebbero :pleasantry: Io, di quelli, ne ho 6 o 7 che mancano nei libri che ho consultato. Tornando ai torneselli ... giusto per quelli in buone condizioni riesci a verificare le legende ed i particolari; non succede spesso però, perché il più delle volte sono molto consumati o addirittura su una faccia viene riportata l'impronta dell'altra (erano così sottili che la battuta faceva danni) :pardon: Una ricerca sistematica manca ed anche nel libretto dello Stahl sul Tornesello, come hai già riferito, ci ha messo solo quelli del ritrovamento di chalkis. saluti luciano1 punto
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@@papalcoins bellissima, sembrerebbe più una medaglia.1 punto
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500 Lire 1993 C.D.V. Giovanni Paolo II Turibolo1 punto
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Questa moneta è attribuita da Crawford e Sydenham a P. Manlius Vulso, già propretore in Sardegna nel 210; Crawford, in particolare, la data al 199-170. Il denario si inquadra in una serie articolata che comprende anche quinario, semisse, triente, sestante e quadrante, tutti con il monogramma MA; i nominali in bronzo, in particolare, sono di peso onciale, quindi discendenti dalla lex papiria del 217, e spesso sono stati ribattuti su monete sardo-puniche del tipo Tanit/toro. L'area di rinvenimento di queste monete (sia argenti che bronzi) è prevalentemente la Sardegna; la loro origine sarda è confermata anche da Grueber, Crawford ad altri. Su queste basi Laura Breglia nel 1950 (RAN 1949-50) attribuì la serie a una zecca itinerante al seguito di Aulo Cornelio Mammula, propretore in Sardegna proprio nel 217-216, nel contesto della cronica scarsità di circolante in Sardegna (riferita dalle fonti), accentuata nel periodo critico seguente alla battaglia di Canne. Crawford è a conoscenza della teoria della Breglia, ma la rigetta senza argomentazioni; è probabile che la rifiuti solo perché incompatibile colla datazione ribassista. Infatti un denario appartenente a una serie onciale non può essere cronologicamente vicino al primo denario anonimo coniato. Attribuire questo denario al 217 significa quindi anticipare l'introduzione del denario almeno al 230-2501 punto
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