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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/17/16 in tutte le aree
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Il 15 febbraio 1971 è conosciuto nel Regno Unito come Decimal Day, giorno di passaggio dalla vecchia monetazione in scellini e fiorini 3 e 6 pence alla nuova basata sul sistema decimale. A partire dal 1971 furono inserite le seguenti monete: ½ penny, 1 penny, 5 pence, 10 pence, 20 pence (a partire dal 1982) e i 50 pence, sempre sotto il regno S.M. Elisabetta II. Nel corso degli anni queste monete hanno subito dei cambiamenti, dovuti al formato (5 e 10 pence) al metallo (1 e 2 pence) e soprattutto all’effige della regina S.M, EII, cambiato per ben quattro volte mano mano che passava l’età della sovrana. Per chi volesse fare una collezione tipologica delle monete decimale UK ho preparato un piccolo schemino con i vari cambiamenti duranti gli anni, di seguito i dettagli: Dal 1982 – sparisce la scritta “new” da tutte le monete, viene introdotta la moneta da 20 pence Dal 1985 – primo cambio del ritratto di S.M. EII, e dismissione della coniazione del valore da ½ penny Dal 1990 – riduzione del diametro della moneta da 5 pence da 23,59mm a 18,0 mm Dal 1992 - riduzione del diametro della moneta da 10 pence, da 28,5 mm a 24,5 mm e cambio del materiale da bronzo ad acciaio placcato per le monete da 1 penny e 2 pence 1997 – riduzione del diametro della moneta da 50 pence da 30mm a 27,3mm Dal 1998 – secondo cambio del ritratto di S.M. EII per tutte le monete Dal 2008 – terzo cambio del ritratto di S.M. EII per tutte le monete, e introduzione di un nuovo disegno al dritto per tutte le monete Dal 2015- quarto del ritratto di S.M. EII per tutte le monete Nello schema qui sotto non ho tenuto conto della varie monete “commemorative da 50p emesse a partire dal 1973 Qualsiasi commento/aggiunta/correzione è ben accetto Buona giornata a tutti Marco4 punti
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1996 SPAGNA 25 peseta commemorativa Castiglia - La Mancha3 punti
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@@Silver1970 la moneta che hai acquistato è sotto lo SPL da queste foto e non di poco però se ti piace per quello che l'hai pagata non sarà mai un errore... ;) un saluto3 punti
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______________ 1996 Australia 50 Cent - Rame/nickel3 punti
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Se non sbaglio, il RIC completo è in asta attualmente da CNG. Riguardo la copia "pirata" in pdf saranno almeno 10 anni che gira fra addetti ai lavori e non. Trovo però che sia scomodo consultarla. Personalmente tempo addietro ho acquistato i 10 volumi cartacei. Sarò vecchio, ma la carta è ben altra cosa!2 punti
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Il mio esemplare proviene dalla Elsen del 2012. Lotto 53. ROYAUME DE MACEDOINE, émission anonyme, AE bronze, vers 320 av. J.-C. Milet ou Mylasa. Droit : Bouclier macédonien. Au centre, un point. Revers : Casque. En bas à gauche, épi de blé, à droite, K. Ref.: Price, 2072. 3,243 g, 13 mm. Patine brun foncé. Très Beau (VF). Il conio corrispondente nel sito dell’ANS è questo (Weight: 3.52 g, Diameter: 13.8 mm). apollonia2 punti
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@@Eolo Ho vissuto anche io la tua reazione alla vista di una moneta acquistata che non corrispondeva alle aspettative e che scatenava una sorta di "depressione post partum".... Ma col tempo vedrai che "ci farai l'occhio" e ti sembrerà perfettamente integrata nella tua collezione. Allora comincerà a piacerti di più...2 punti
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Tre scudetti da applicarsi sul braccio sinistro della Divisa delle Camicie Nere che indicavano la Divisione di appartenenza. La "23 marzo" era la Prima Divisione Camicie Nere, creata il 23 aprile 1935 ed impiegata in Eritrea (Vampe Nere era il motto della Divisione) Le "Fiamme Nere" e la "Littorio" (costituita da Volontari) furono due delle quattro Divisioni impiegate nella Guerra di Spagna, assieme alle "Penne Nere" e alla "Dio lo vuole". In realtà, come pure nell'Esercito, l'uso di questi scudetti non era molto diffuso - soprattutto in tempo di guerra - per evitare di fornire al nemico informazioni sull'impiego e gli spostamenti delle singole unità.2 punti
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Penso che nessuno ti censurerebbe ma anzi la penserebbero tutti come te.Detto questo,avevo gia' sentito dei rumors ma psnsavo fossero stupidate. Evidentemente avevano ancora da chiedere l'autorizzazione alla commissione. Comunque, anche se non e' niente di ufficiale, dal mio rumors potrei confermare che si tratterebbe di sole monete Proof. Distribuite come anno scorso. La data dovrebbe ancora essere indicativa. Cambia comunque poco. A me stan finendo di farmi passare totalmente la voglia di collezionare. Ero gia' un pezzo avanti con l'intento di smettere. Ogni giorno mi aggiungono un tassello in piu'. E' stata una bellissima collezione sino al 2012 direi.(tranne Monaco Grace ma comunque si trattava di un unico caso) Dopo le troppe emissioni comuni e le "buffonate" di Monaco e Andorra hanno dato il colpo di grazia a una bellissima collezione.2 punti
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Questo testone è qualcosa di eccezionale. Visto che De Simoni indica che lo zecchiere IC ha marcato le sue monete nel 1507, mi immagino che sia stato nel primo trimestre dell’anno in quanto dal 10 aprile scoppiò la rivolta popolare detta “delle cappette” (i rivoltosi erano piccoli artigiani e i loro garzoni che vestivano con calze di tela e piccole e sdrucite cappe –da qui “cappette”- ) che di fatto conquistarono tutta la città (conquistando il Castelletto e il Castellaccio compresa la zecca ...con tutto il contenuto) ed elessero a furor di popolo il doge Paolo da Novi, che nei 17 giorni di dogato riuscì addirittura a coniare un testone con la legenda LIBERTAS POPVLI IANVE. Quando Luigi XII, il 28 aprile, si riprese la città fu tanto arrabbiato con i genovesi che per dispregio nella successiva produzione volle sostituire il simbolo del castello sulle monete con lo scudo di Francia. Quindi mi immagino che il tuo testone, prelevato durante la rivolta, se lo portò in Corsica una “cappetta” nella fuga dei rivoltosi del 28 aprile (Paolo da Novi fuggì verso Roma ma fu riconosciuto e tradito dal barcaiolo che lo trasportava che si intascò una bella taglia).2 punti
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Ciao, io ho prenotato ieri sera per 13 ma credo che non ci siano problemi per uno in più, anzi se devo essere sincero il 14 mi piace di più.... :blum:, Mario2 punti
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E questa è la sorellina, battuta nel settembre 2001 per 1800 dollari.2 punti
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Sono diventato socio della SNI quest'anno per la prima volta. Sarei felice di conoscervi e partecipare la pranzo se c'è posto. :)2 punti
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@@rolf , credo che ormai tutto sia molto chiaro e che anche coloro che non avevano compreso l'"enigma" contenuto nel titolo della discussione hanno ora, sulla base degli interventi successivi, la possibilità di scioglierlo e di comprendere ciò di cui si parla. Si era tentato, già in passato, di provare a farla finita con questa robaccia. Se ci vogliamo riprovare sono personalmente a disposizione. E non mi riferisco solo ai pochi pezzi di sesterzio. Per cui, se vogliamo, veniamo alle monete, e proviamo ad analizzarle una per una...2 punti
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Complimenti ancora a Apollonia per il bel tetradramma con protome di Pegaso e a Eolo per la sua bella dracma di Abydos anche questo con protome di Pegaso :D Ecco invece il mio ultimo acquisto, appena arrivato da un'asta Naumann sulla Baia (è il mio primo acquisto del 2016!) 1/2 AE - Price 2072: 3,2 grammi e 15 mm. di diametro. Anno di coniazione 320 a.C. Probabile zecca Mileto. Mi è piaciuto subito per il perfetto episema a umbone del dritto. Buono anche il rovescio, con la spiga visibile e la K della zecca un po' meno, ma comunque discreta. Costo? 41,5 Euro...Direi che ci si può stare ;)2 punti
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Bene e vediamo....il tempo c'è per aderire indubbiamente anche per chi è indeciso, non posso né dovrei parlare delle relazioni dei giovani ma ho qualche motivo concreto per dire che saranno estremamente interessanti anche per chi sa e conosce la numismatica, questo lo posso già dire fin da ora tranquillamente, però conoscendo un po' l'animo umano credo che l'impegno, lo studio debba essere poi ripagato con l'attenzione....è la molla che muove poi tutti... Però posso dire qualcosa di più su quello che dirò io, di certo credo che l'interesse della relazione vada verso tutti quelli che amano e credono in un futuro della nostra numismatica ma sicuramente anche nella direzione di chi ha una qualche carica o impegno in Circoli, Associazioni, Società e non solo... La visione sarà decisamente a 360 gradi, ci saranno dati, numeri per tutti, cosa è stato fatto, cosa si potrà fare per i giovani, ricette miracolose non ci sono però in un quadro complessivo oggettivo decisamente non dei migliori delle luci ci saranno e ci sono, e magari quando arriverò su loro dirò " luce " per stigmatizzare chi sta ottenendo risultati o almeno sta cercando di andare secondo me nella direzione giusta. Vedo con piacere che ci sarà qualche attore della nostra numismatica, qualcuno so che è indeciso, ma forse potrà essere utile per molti fare il punto della situazione e magari vedere insieme qualche luce che c'è e che potrà essere di esempio, stimolo... Mi farò 5 domande all'inizio, domande anche importanti, vedrò di dare qualche risposta per quello che ho potuto vedere e capire e per quello che oggettivamente è a oggi la situazione giovani nella numismatica. Spesso mi fanno una domanda, lecita ovviamente, perché lo fai ? Passione sicuramente ma anche per concretizzare idee come Parma è e sarà...2 punti
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Prima di parlare di questa famosa statua di bronzo , due parole sulla cittadina di Todi ; questa fu fondata dagli Umbri secondo la tradizione tra l'VIII ed il VII a.C. , su un colle situato sulla riva sinistra del Tevere , a circa 400 metri di altezza . Primo importante avamposto umbro verso il territorio abitato dagli Etruschi , infatti sembra che il nome Tutere significhi "Città di confine" . Todi si sviluppò soprattutto fra il V e il IV secolo a.C. , quando venne probabilmente annessa dagli Etruschi al loro territorio , dopo degli Etruschi iniziò il processo di romanizzazione pur nel rispetto delle autonomie locali fra cui il diritto di coniare moneta propria . Ottenne la cittadinanza romana dopo l' 89 a.C. e Todi fu iscritta alla tribù Clustumina , venendo successivamente ribattezzata con il nome di Colonia Julia Fida Tuder . A partire dall' età di Augusto Todi ricevette un vigoroso impulso edilizio con l' erezione di un anfiteatro , di edifici civici e ville . Alla caduta dell’ Impero Romano Todi segui’ la sorte delle altre Citta’ d’ Italia e specialmente nel corso della guerra gotica , tra Goti e Bizantini subi’ assedi e conquiste . Il cosi’ detto “Marte” di Todi è una statua di fattura etrusca , risalente al V secolo a.C. che rappresenta , sembra , il dio della guerra Marte , mentre officia un rituale prima della battaglia , secondo altri invece un giovane e importante guerriero locale umbro od etrusco. Si tratta di una statua in bronzo , scoperta nel 1835 , fu trovata sepolta sotto lastre di travertino che la nascondevano e proteggevano allo stesso tempo , accanto alle mura del Convento di Montesanto , vicino a Todi , il Convento che sorge su un antico insediamento etrusco , potrebbe essere stato in antico sede di un tempio pagano , come normalmente avvenne in molte Citta’ italiane , quando Chiese e Conventi vennero eretti sugli antichi templi pagani . Il fatto che la statua venne scoperta per puro caso perche’ ben protetta dai saccheggiatori , sembra che un giorno di quell’ anno entrando un raggio di sole attraverso le lastre di travertino questo venisse riflesso dal bronzo della statua nascosta rilevandone quindi casualmente la presenza ai contadini locali , potrebbe significare che con l’ istaurarsi della religione cristiana nell’ Impero Romano come unica religione ammessa , gli abitanti di Todi , ancora legati alle vecchie tradizioni e alla vecchia religione pagana , come quasi tutti gli abitanti dei piccoli centri urbani di origine umbra ed etrusca , volessero proteggere la statua prima che fosse abbattuta o peggio fusa dai Cristiani ; oppure che volessero salvaguardarla dai saccheggi dei secoli bui del medioevo , sempre per lo stesso motivo . Come per molte sculture etrusche , non si conosce l' autore dell' opera pero’ dall' iscrizione dedicatoria , scritta in lingua mista umbra etrusca , si legge che fu donata al tempio dedicato a Marte dal cittadino umbro etrusco Tahal o Ahal Trutitis che potrebbe essere colui che in abiti militari rappresenta la statua . Attualmente è la statua e’ esposta a Roma nei Musei Vaticani nella sezione del Museo Gregoriano Etrusco . La lancia che in origine teneva nella mano sinistra non è più tenuta dalla statua , la coppa o patera che il guerriero portava originariamente nella mano destra , insieme ai pochi resti della lancia in ferro nella mano sinistra , è esposta in una vetrina a parte . Questa statua e’ uno dei rarissimi cimeli della statuaria antica italica pervenuta ai nostri giorni e raffigura un guerriero vestito di corazza , originariamente anche di un elmo andato pero’ perduto , rappresentato nell' atto di compiere una libagione forse prima della battaglia , oppure dopo , per un voto fatto per esserne uscito vincitore e vivo , versando il liquido contenuto in una tazza o patera , in onore alla divinita’ del tempio , tenuta dalla destra protesa in avanti , mentre con la sinistra si appoggiava ad una lancia in ferro . La statua e’ costruita in bronzo , cava all’ interno con la tecnica della fusione a cera persa , e’ alta 141 centimetri , con l’ elmo etrusco che in origine indossava ma che non e’ stato trovato , doveva superare abbondantemente i 160 centimetri ; in base ai residui trovati , gli occhi in origine erano in lamina d’ argento . Sotto alcune foto della statua conservata nei Musei Vaticani , dell' iscrizione votiva , del probabile elmo etrusco mancante alla statua e del Convento di Montesanto a Todi dove la statua fu trovata nel 1835 , un Oplita etrusco con elmo da battaglia .1 punto
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Salve. Ultimamente mi sono accorto che, da parte di numismatici, collezionisti..e altri del "mestiere" viene utilizzato molto spesso (..ma io direi troppo spesso) l'aggettivo eccezionale, a proposito di esemplari in determinate condizioni di conservazione.... Questa cosa mi fa un po' pensare....Mi pare, infatti, che si stia abusando di questo aggettivo. Bisogna dirlo: non c'è un sito di numismatica, o un catalogo d'asta che non abbia almeno un esemplare definito "eccezionale". !... ...Mi sembra di vedere una certa "frenesia" da parte di tutti nel cercare la cosiddetta "perfezione", in campo numismatico.....Perfezione che, da quanto ne so io, non esiste. ...E lo dico per esperienza, perchè anche io, a volte, mi faccio "tentare" da questo aggettivo....e io stesso confesso di possedere qualche esemplare definito tale :pardon: ,.. Tuttavia, la perfezione assoluta non esiste...qualche piccola "pecca" c'è sempre,... se non altro, per il metodo di produzione delle monete che tutti conosciamo..:!...... ..Anche se non c'è la perfezione intesa come "mancanza di segnetti, colpetti o quant'altro..", tuttavia, l'eccezionalità è data, in alcuni casi, da altre caratteristiche del pezzo...per esempio il lustro, la freschezza....o il fatto che di quell'esemplare ne esistono veramente pochi in alta conservazione.....!... ..Il problema è che questo aggettivo, oltre ad essere un po' abusato, nella quasi totalità dei casi non è nemmeno giustificato!...Il numismatico si limita a definire il pezzo ECZ, ma senza dire il perchè!... ..(E spesso viene il sospetto che sia solo per motivi commerciali). L'altro problema è che la sigla ECZ viene associata, nella totalità dei casi, solamente allo stato di conservazione FDC...e questo, secondo me, è estremamente riduttivo del significato di "eccezionale"....Ed è anche pericoloso, perchè, come già scrivevo, a lungo andare si spingono i collezionisti a "spaccarsi la testa" (e a vuotare il conto corrente...) per correr dietro a una cosiddetta "perfezione". ...Riflettendo su questo problema, ho cercato, molto umilmente, di dare una definizione dell'"eccezionalità" di una moneta,basandomi su quattro criteri....Ma con una premessa importante: occorre, secondo me, recuperare l'etimologia di questa parola. Eccezionale, ossia "l'eccezione" rispetto alla regola.....E non come sinonimo di stupendo, stratosferico,meraviglioso....... 1) "Eccezionale" riguardo alla rarità dello stato di conservazione. Esempio: se di una moneta si vedono 100 esemplari, dei quali 90 sono tra l'MB e il BB, 5 sono tra il BB e lo SPL, e 5 tra lo SPL e il FDC....queste ultime, anche se non sono FDC, sono già "Eccezionali", perchè sono l' "eccezione" rispetto al consueto stato di conservazione. 2) "Eccezionale" riguardo alla qualità dell'esemplare. Anche qui, conta relativamente il fatto che sia o non sia FDC....Poniamo il caso che sia SPL, ma che abbia una grandissima freschezza di aspetto, e magari una patina particolarmente bella (iridescente, magari...) e difficile da riscontrare. Questo è un elemento di "eccezionalità". 3) "Eccezionale" riguardo alle cosiddette "classi" di cui parla il Gigante. Per esempio: se una tal moneta è definita generalmente di "seconda classe" per via di difetti di conio ricorrenti, o altre imperfezioni.....nella misura in cui questi difetti o imperfezioni sono assenti, il pezzo in questione è sicuramente da definirsi "eccezionale". 3) "Eccezionale",..finalmente, legato al massimo grado di conservazione, il FDC. Anche qui occorre una grande cautela...Dato che anche nei FDC c'è sempre qualche pecca dovuta alla produzione. Anche in questo caso, comunque, l' "eccezionalità" dovrebbe essere legata all'aspetto generale della moneta....Dovrebbe avere delle caratteristiche di freschezza, lucentezza, colorazione della patina (se c'è) o magari assenza di patina (per il rame "rosso") che, solitamente, non si riscontrano. In tutti e tre i casi, però, dovrebbe esser sempre specificato il motivo dell'assegnazione dell'ECZ. Es: 2 lire 1885 - Raro - conservazione SPL/FDC - definito ECZ per la rarità di questo stato di conservazione; oppure: 10 lire 1936 - conservazione FDC - ECZ per "patina iridescente" ... ...e così via....1 punto
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Ciao a tutti, vi posto due esemplari particolari di ONE DIME 1985P. Quello a sinistra è leggermente decentrato e in alcune zone della circonferenza, sia al dritto che al rovescio, si è creato una sorta di doppio bordo. Ho notato che non è un evento raro ed è riscontrabile in varie monetazioni ma comunque li trovi interessanti come errori quando mi capita di trovarli. Il secondo, quello a a destra, invece è più simpatico. Le scritte più grandi al dritto sono più "piene" e "panciute", quelle piccole invece quasi "sbavate". In particolare dal vivo però è la scritta ONE DIME a risaltare subito all'occhio. Anche il tondello è di spessore leggermente più alto rispetto all'esemplare al centro che ho messo come riferimento. Come lo spieghiamo? Slittamento o ribattitura? @@villa66 che dici, lo chiamiamo "Fatty dime"? :D Saluti Simone1 punto
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AE3 Zecca di Siscia DN VALENTINIANVS PF AVG GLORIA ROMANORVM Segno di zecca A con sopra una stella nel campo a destra1 punto
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Segnalo che da qualche tempo i pdf del RIC fino al RIC 6 sono disponibili online ufficialmente su archive.org (prima giravano alcuni pdf di scansioni private tra addetti ai lavori e collezionisti piuttosto illegalmente, in siti di sharing non troppo legali o inoltri tra privati). Credo sia scaduto il copyright o gli autori hanno deciso di renderlo accessibile a tutti pubblicamente, se così fosse scelta davvero lungimirante e generosa. La versione venduta dal venditore spagnolo credo sia appunto il print-on-demand di questi pdf, cosa che potete fare anche voi portando i file pdf da stampare a qualsiasi copisteria di quelle che stampano tesi e cavandovela con non piu' di 300 euro, o anche meno se vi accontentate di copertine in brossura. Eccovi il link al sito: https://archive.org/search.php?query=title%3A(roman%20imperial%20coinage) I RIC dal 7 al 10 pare che comunque si trovino facilmente su siti per ebooks conosciuti, tipo scribd.com , ma non so quanto la cosa sia legale, quindi vi sconsiglio questa via. Invece il RIC 2.1 ("The Flavians") in quanto abbastanza recente (2007) per fortuna non gira ancora in pdf ed è un volume che per completezza e contenuti vi consiglio vivamente di comprare in versione cartacea. ps. La conseguenza della disponibilità dei pdf è che il prezzo dei volumi originali è parecchio calato e molti (me compreso) ne hanno approfittato per completare il proprio set di volumi originali di piu' comune utilizzo. Pare che sia in previsione la ristampa aggiornata di tutti e dieci i volumi nei prossimi anni, ma il lavoro colossale unito a problematiche di costi e distribuzione sta rallentando il progetto. Il volume 2.2 e 3 sono quelli che dovrebbero apparire per primi.1 punto
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Ne esistono anche in piombo. Che fossero prodotti con funzione di moneta, o premoneta, é tutto da dimostrare. Così come é da dimostrare l'attribuzione a Roma o al Lazio come centro di produzione.1 punto
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Anche se le faccio non mi frega una beata..... se mi rimane il doppio buco, io la vedo al contrario, doppi soldi risparmiati! Hanno trovato come incassare 1 milione e mezzo in un giorno, e chi li ferma più adesso.1 punto
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Molto particolari gli ori di Filippo II con busto a sinistra e stemma ovale. Molto vicini stilisticamente ai coevi tarì napoletani....1 punto
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Ciao Mario, io conto di esserci, anche per il pranzo, forse con un amico. Te lo confermo tra qualche giorno. A presto Filippo1 punto
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ciao Eolo, anche io concordo che il tuo pezzo sia coevo all'epoca. Certo, la penso come te, un argento privato della sua patina perde moltissimo fascino. Ti riporto di seguito un esemplare che ha lo stesso conio di D/ e R/ del tuo esemplare, sempre ex G&N. KINGS OF MACEDON. Alexander III 'the Great' (336-323 BC). Drachm. Miletos. Obv: Head of Herakles right, wearing lion skin. Rev: AΛEΞANΔPOY. Zeus seated left with eagle and sceptre. Control: monogram. Price 2090. Condition: Very fine. Weight: 4.09 g. Diameter: 17 mm. ecco il tuo esemplare per confronto: è evidente che il conio di D/ e R/ non sia eccezionale, sembrerebbe realizzato molto frettolosamente e con carenza di dettagli. Per lo stile scadente si potrebbe pensare ad un conio "barbaro"? una sorta di imitazione coeva?, cosa ne pensate?? ciao skuby1 punto
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Salve, ringrazio per l'analisi. Confermo la fonte dell'acquisto, una casa d'aste che non mi ha mai deluso. La mia affermazione voleva enfatizzare il fatto che l'esemplare sia completamente spatinato, a tal punto da meravigliarsi che abbia 24 secoli sulle spalle. Le foto lasciano sempre il tempo che trovano e speravo che la piattezza della moneta fosse dovuta al risultato fotografico (come gia' ricontrato diverse volte in passato). Strutturalmente non ho notato dettagli che non siano gia' visibili nella foto e la cosa mi va bene cosi' (conio stanco, shock termico, colpo deturpante al dritto). L'assenza totale di patina delude, a mio avviso toglie tutto il fascino tipico di un esemplare di questa eta' ed elemento ricercato da molti che scelgono di collezionare monete antiche. Premettendo che sia autentica, e su questo non avevo dubbi quando l'ho comprata, a vederla de visu mi sembra una copia sullo stile di quelle trovate anni fa dentro note confezioni di merendine. Poi magari e' un punto di pregio che sia cosi', intonsa e vergine, ma non per me. Ringrazio ancora per i pareri espressi, tutti sempre molto utili. A.1 punto
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Questo forum è bellissimo! Oggi ho imparato che anche la pipì di mucca serve a qualcosa :D1 punto
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se è falsa vale il metallo che contiene e stop; sebbene non metta in dubbio i pareri degli amici che si sono inequivocabilmente espressi per la non autenticità, ai quali in fin dei conti come già detto anche io mi associo, continuo a dire che la farei vedere; spesso i periti, se poi non pretendi la perizia vera e propria (moneta sigillata con appunto perizia) ti danno qualche spiegazione anche gratuitamente - o almeno, sarà che ho incontrato io persone fin troppo gentili; se ti dirà che è falsa, recati da un orefice serio, non da qualche improvvisato di questi qui che sono usciti fuori in questi ultimi anni come i funghi dopo la pioggia, la fai saggiare, ti dirà il titolo dell'oro e di conseguenza ti farà un'offerta. ciao.1 punto
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Prima ho chiamato Monaco per capire come poter comprare la moneta però mi hanno detto che sanno solo che la notizia è uscita sulla gazzetta europea ma che loro non ne sanno ancora niente.1 punto
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u "castellettu"......non tante piccolo come lo dice il nome....io l'avro chiamato,"castellone"... -_-1 punto
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Complimenti ad Andrea per il buon rapporto qualità/prezzo del suo bronzo con lo scudo macedone. La dramma Price 2090 di Eolo proviene dalla Pecunem NN (già G&N) e secondo me è autentica. Quelle striature particolarmente evidenti al rovescio credo siano dovute a stress termico, per esempio a un rapido raffreddamento di una moneta appena uscita dal conio (quindi appena ‘martellata’ da un tondello arroventato). Probabilmente la moneta sarà stata ripulita, spatinata, ecc., ma questa è un'altra faccenda. Nella Gorny 237 è stato battuto questo esemplare dove la ‘raggiera’ dell’argento è particolarmente evidente sul diritto. GRIECHEN MAKEDONISCHE KÖNIGE. Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Drachme (4,31g). ca. 323 - 319 v. Chr. Mzst. Milet. Vs.: Kopf des Herakles mit Löwenfell n. r. Rs.: ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ, Zeus mit Adler thront n. l., davor Monogramm. Price 2124; Müller . Vs. kleiner Stempelfehler am Auge, vz Come si legge nella didascalia, la Gorny persiste nel considerare queste dramme Price 2124 invece di 2090. Forse perché non vuol aver niente a che fare con le famose ‘consorelle di Mileto’? apollonia1 punto
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Scusa Eolo da dove proviene? Asta o altro? Io ho una teoria di base sui falsi in generale. Se sono un falsario non riproduco una moneta non rarissima in condizioni mb/bb ma magari riproduco perfetta una molto rara. Non so, ma se faccio un falso per un centinaio di euro o meno il gioco/rischio non vale la candela (produrre dei falsi ha inoltre il suo costo). Se lo faccio per una moneta molto rara magari ci penso.... O no? Oltretutto la tua non mi sembra affatto falsa, anzi (il peso e il diametro ci sono tutti ad esempio). Forse l'aquila al rovescio e la scritta sono un po' leggerine (conio un po' stanco?), ma da qui a dire che è un falso ce ne corre. Vi sono inoltre delle tecniche che permettono di eliminare qualsiasi residuo di patina senza lasciare traccia, per cui anche il discorso dei residui di patina lascia un po' il tempo che trova... Vorrei però sentire pareri più autorevoli. @@apollonia e @@skubydu che ne pensate?1 punto
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@@Devant81 esatto. Parti dal simbolo di zecca e poi passa ai caratteri della data. Inizia a confrontare.Simone1 punto
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Ho fatto riferimento anche ad altri elementi, che tralasci, che mi sono sembrati sospetti, non solo P/F o il braccio che stai rimarcando, ma anche il ritratto e l'aspetto generale di Moneta. Peraltro leggo che i miei dubbi su questi ultimi due aspetti erano condivisi anche da Illyricum. Se vuoi ti dico altre cose che non mi convincevano: parte della perlinatura e come la figura al rovescio e le lettere "staccano" dai fondi. Ah, anche l'aspetto delle lettere interessate dalla "doppia battitura", strano e simile a quello di altri falsi di stessa provenienza che ho visto. Questi gli elementi che mi hanno fatto propendere per il falso.1 punto
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Grandi manovre stasera: la moneta è arrivata e una squadra "stellare" l'ha scortata in collezione!1 punto
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mi piacerebbe che gli amministratori di questi siti facessero un po di pulizia, credo che in fin dei conti potrebbe essere utile anche a loro1 punto
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Carissimo @@Devant81, mi spiego meglio, hai ragione la moneta in questione è stata molto falsificata e se uno non è esperto e vuole avere una garanzia ulteriore può prendere in considerazione l'acquisto di una moneta periziata. Acquistare la perizia senza conoscere la moneta è un rischio, ho visto diverse monete periziate essere dei falsi palesi ( non è questo il caso), dunque se uno non conosce la moneta basta frequentare i convegni, studiare le immagini confrontando quelle delle monete dichiarate false con quelle delle monete originali, leggere articoli dedicati e con il tempo, senza fretta, acquisire un po di sicurezza. Tempo fa ebbi modo di assistere ad un confronto dove un'amico del buon Bazzoni gli fece visionare 2 pezzi delle 2 lire 1958 in Fdc dichiarati falsi da non so chi, per Bazzoni erano originali, personalmente mi sarei sicuramente fidato di Bazzoni. Un'altra possibilità è che le conservazioni assegnate siano un po troppo generose e problemi abbastanza gravi non vengano menzionati e qui rientra la tua moneta, come già detto presenta il cancro al rovescio, dal mio punto di vista è un problema gravissimo che può solo peggiorare con il passare del tempo, mentre la conservazione assegnata a mio modo di vedere è leggermente generosa, personalmente mi sarei fermato a un BB+ . Il consiglio principe di non avere fretta è imperativo, anche se non si rincorre il Fdc a tutti i costi sarebbe meglio acquistare monete che non presentino colpi al bordo o altri problemi, poi ripeto se la moneta ti piace e sei soddisfatto ok.1 punto
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Ho notato che a qualcuno piacciono queste storie di animali salvati. Abbiate pazienza, ve ne racconto un'altra. Dovete sapere che nella foresta dove vivo vi sono parecchi animali selvatici: volpi, martore, scoiattoli, civette, salamandre, bisce del lauro, picchi verdi, cornacchie, ecc. Un animale selvatico che non disdegna la casa dell'uomo è il ghiro. Questo animaletto, all'approssimarsi dell'inverno, abbandona gli alberi su cui vive in compagnia di cince, fringuelli e pettirossi per infilarsi nel sottotetto e farvi tana per il sospirato letargo. Avendo il tetto in legno non posso permettermi di ospitarli (rosicchiano tutto) e con una piccola trappola innocua dotata di mela (di cui il ghiro è ghiotto) li catturo e li porto per un paio di chilometri nel fitto del bosco dove possono farsi la tana nel terreno come tutti i loro parenti che vivono secondo natura. Orbene, un giorno di settembre di qualche anno fa - svegliatomi un mattino - guardo dalla finestra e vedo nel mezzo del prato una delle casette che costruisco per gli uccellini e metto su castagni e querce. Stupito mi avvicino e vi trovo 5 piccoli ghiri che, tanto per cambiare, stanno profondamente addormentati. Erano così piccoli che le sbarre delle gabbiette per i gatti erano troppo distanziate per tenerli dentro. Infatti la mattina dopo, avendoli tenuti per la notte in cucina, li trovai (sempre addormentati) sparsi per ognidove. Uno - addirittura - se ne stava raggomitolato beato nel cesto della frutta. Per farla breve, non me la sono sentita di portarli nella foresta, erano troppo piccoli. Gli ho preso una gabbia per criceti (dotata dogni comfort: nido, ruota, rametti da rosicchiare, tubo oscillante, ecc.) e li ho alimentati per tutto l'inverno con ghiande, castagne, mele (hanno trovato ottimo anche un avocado) ed ho imparato una cosa: non è vero che il ghiro va in letargo completo (stile orso per intenderci), ma fa delle pause (come lo scoiattolo) e nottetempo si alimenta e fa movimento (se avessi attaccato un alternatore alla ruota avrei avuto corrente per illuminare la casa) per poi dormire tutto il giorno. A marzo, grassi e vispi li ho liberati. Chissà come stanno...1 punto
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@@Tremendojoker Purtroppo è solo una riproduzione. Mi sembrava che facesse parte di una collezione lanciata una trentina di anni fa circa dalla Parmalat ma guardando meglio le due monetine non sono uguali. Non so chi l'abbia fatta ma è di sicuro una riproduzione moderna....1 punto
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Senza poi dover essere nichilisti per poter affermare che la qualità genetica umana é in forte declino per gli ovvi motivi del progresso della medicina e dell'accesso alla stessa.1 punto
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Temo che Battiato pecchi di ingenuità: le guerre non hanno mai risolto (ammesso che una guerra possa risolvere qualcosa) il problema della sovrappopolazione. L' immagine che segue vuole essere un gentile omaggio a Exergus !1 punto
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pensa quanti danni riesce a fare un misero cubo di 1km di lato.....1 punto
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@@stegiato, qui se ne parla da un pò di tempo, http://www.lamoneta.it/topic/103446-prescrizione-anticipata-dalla-lira/page-4#entry16656521 punto
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Pultroppo non la ho più, e me ne dispiace, non so che fine abbia fatto. Si tratta del 5 lire 1848 del Governo Provvisorio di Lombardia, quello famoso delle patatine, con lettere strane sul bordo tutt'intorno. Ha fatto parte della mia collezione da bambino (4° 5° elementare) per molto tempo considerandolo molto importante. Ci rimasi molto male quando seppi che si trattava di una vera patacca.1 punto
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