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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/30/16 in tutte le aree

  1. Ciao! per aspetti stilistici intendo quelli che ti ha riassunto @@fabry61 postandoti anche alcune foto come esempio. Lasciando da parte il peso che, solitamente denuncia anche l'anzianità del pezzo, (le monete più recenti pesano in genere di meno rispetto a quelle più vecchie, salvo che entri in gioco un differenziale nella lega .... più o meno contenuto d'argento, ma che non riguarda queste monete); l'aspetto esteriore cambia anch'esso col tempo. Da immagini più "rozze" si passa ad altre più raffinate; aumentano i particolari che possano ingentilire la moneta, si segue la moda (avveniva anche allora). Magari in monete di basso valore era meno evidente, ma il "rinascimento", il "manierismo", il "barocco", il "rococò" si sono spesso riverberati anche nelle monte. Se ti sei ammalato delle "levantine" ..... per una Dalma et Alban, complimenti; è una bella ricerca, storica e numismatica, che ti porterà verso gli altri tipi e poi verso i Soldi della medesima serie. Forse già l'hai scaricato, comunque è propedeutico; vecchiotto e meno dettagliato del Papadopoli, ma sempre interessante, in rete grazie ad incuso. (mi raccomando Lazari e non Lazzari .... altrimenti @@gigetto13 ti tira le orecchie) saluti luciano http://incuso.altervista.org/docs/monete-possedimenti-veneziani.pdf
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  3. Vorrei iniziare con questo post , che risultera’ molto lungo nello spazio e nel tempo , una lunga ricerca sui nomi delle antiche Gens romane della Repubblica che , per circoscrivere il campo , scrivero’ solo di quelle che emisero monete in quanto descriverle tutte risulterebbe un compito troppo complicato ben superiore di quanto gia’ non lo sia , tentando di trovare degli omonimi , dei corrispettivi , nei cognomi moderni . Mi limito alla fine della Repubblica perche’ l’ individuo veniva registrato in genere con soli tre “nomi” , cioe’ : Prenome , Nome (Gentilizio) e Cognome (che poi era in pratica un appellativo , un soprannome) , mentre con l’ Impero questa ricerca si complicherebbe anche a seguito delle frequenti adozioni essendo comuni “nomi” di individui composti anche da quattro , cinque o piu’ “nomi” , rendendo difficile individuare quale sia stato quello relativo alla Gens , anche per il motivo che moltissimi usavano come prenome il nome delle Gens risultando difficile in tal modo riconoscere chi veramente apparteneva alle nobili Gens , dagli altri , quello che noi oggi chiamiamo Cognome ; inoltre nell’ Impero era anche uso chiamare o ricordare il personaggio solo tramite il suo Cognomen , anziche’ con quello della Gens di appartenza , cioe’ tramite quello che era il Nome gentilizio , cosi’ che molte volte con il passare del tempo si perse il nome di appartenenza alla Gens rimanendo ricordato solo il soprannome o cognomen . Desidero evidenziare che questa ricerca e’ del tutto teorica ed ipotetica , non ha nessuna base storica , ne’ genealogica , ne’ scientifica , prendetela come un piacevole passatempo di pura e semplice fantasia , oppure come una breve ricerca storica sulle antiche famiglie romane monetali repubblicane . I Cognomi moderni di riferimento con gli antichi , sono quelli esistenti , presi da famiglie attuali , ma ogni collegamento e’ puramente casuale , derivante solamente dalla radice del nome in comune . Precisando quanto sopra , iniziamo il lungo percorso nominando in ordine alfabetico le famiglie repubblicane , iniziando da quelle con la A e dall’ unica con la B . Gens Aburia : La Gens Aburia era una famiglia plebea romana risalente agli ultimi secoli della Repubblica e del I secolo d.C. , dopo di che si perdono le notizie . Il primo membro illustre di questa gens fu Marco Aburio , praetore peregrino , nel 176 a.C. Gli Aburii sono noti per aver usato i praenomina Marcus , Gaius e Decimus . I primi Aburii si trovarono senza un cognomen , successivamente le monete emesse da questa Gens portano dopo il nome l' abbreviazione Gem , che probabilmente sta per il cognomen Geminus , mentre dal I secolo d.C. fu utilizzato anche il cognomen Bassus . Chi oggi ha il Cognome : Gemini , Geminiani , Basso/i , Bassiano/i , potrebbe avere un lontano legame con questa antica Gens romana . Gens Accoleia : La Gens Accoleia era anch’ essa una Gens plebea romana che visse nel corso del I secolo a.C. , quasi tutte le informazioni a noi giunte su questa Gens provengono da varie monete e iscrizioni . I prenomi utilizzati dalla Gens erano Publius e Lucius , mentre per i cognomi sono noti per essere stati usati dai membri di questa famiglia quelli di : Lariscolus , Euhermerus e Abascantus . Poiché questa gens non sembra essere stata molto grande , questi cognomina erano probabilmente personali , non giunti per via ereditaria . Chi oggi ha il Cognome Accolla , Accolli potrebbe avere un lontano legame con questa antica Gens romana . Gens Acilia : La Gens Acilia era una Gens plebea romana conosciuta gia’ a partire dalla metà del III secolo a.C. , fino al V secolo d.C. . Fu una Gens molto prolifica tanto da percorrere un periodo storico conosciuto di ben sette secoli . Il primo membro illustre della gens fu Gaio Acilio Glabrione , che fu questore nel 203 a.C. e tribuno della plebe nel 197 a.C. L' Ipogeo degli Acilii Glabrionii si trova a Roma all' interno delle Catacombe di Santa Priscilla , sulla Via Salaria . I Glabrioni erano nel II secolo proprietari degli Horti Aciliorum , nella zona del Pincio ; mentre il Mausoleo degli Acili Glabrioni si trova ad Alife , probabile zona di origine della Gens , fuori Porta Napoli . La Gens Acilia ha dato il nome all' omonima borgata , situata a metà strada tra Roma ed Ostia , lungo la Via Ostiense , dove la famiglia aveva una grande Villa di campagna . Gli Acilii furono particolarmente affezionati al praenomen Manius , che usarono più di ogni altro , ma usarono anche i praenomen : Gaius , Lucius , Caeso , e Marcus , mentre i Cognomen o rami della famiglia comprendevano i : Balbi , Glabrioni , Rufi e Severi . Chi oggi ha il Cognome : Balbo/i , Rufo/i , Severo/i , Severino/i , Severiano/i , potrebbe avere un lontano legame con questa antica Gens romana . Gens Aelia : La Gens Aelia era una Gens plebea romana presente dal V secolo a.C. al III secolo d.C. . A questa famiglia appartenevano gli Imperatori Adriano e Commodo . Gli Aelii usarono regolarmente i praenomina Publius , Sextus , Quintus e Lucius , ma vi è anche un Gaius tra i primi membri della famigli . I cognomina utilizzati dalla gens Aelia furono diversi : Catus , Gallus , Bala , Gracilis , Lamia , Ligus , Paetus , Staienus , Stilo e Tubero . Chi oggi ha il Cognome : Elia , Elio , Catone/i , Gallo , Lamia , Gracili , Stilo , potrebbe avere un lontano legame con questa antica Gens romana . Gens Aemilia : La Gens Aemilia è una delle più antiche famiglie patrizie di Roma . La famiglia si dice abbia avuto origine nel regno di Numa Pompilio , il secondo re di Roma ; i suoi membri occuparono per secoli le più alte cariche dello Stato , dai primi decenni della Repubblica sino all' epoca imperiale . Sono conosciuti personaggi inseriti nei Fasti Consulares di epoca imperiale , nei quali sono registrati molti membri della Gens Emilia . L' origine della Gens Emilia era probabilmente sabina , in quanto sembra riconducibile ad un capostipite di nome Mamerco detto Emilio , cioè "affabile" , per il suo temperamento gentile , che secondo alcuni sarebbe stato figlio di Numa Pompilio , dal quale avrebbe appreso gli insegnamenti pitagorici . Secondo altri questo Emilio sarebbe invece figlio di Pitagora , del quale fu seguace Numa Pompilio , che forse per tale ragione lo avrebbe preso sotto la sua protezione o adottato . La Gens Aemilia si divise successivamente in vari rami tra cui i Mamercini , i Paoli , i Lepidi , gli Scauri . Gli Aemilii ebbero un ruolo di primo piano nella prima età repubblicana e furono una delle famiglie più presenti nelle massime magistrature : basti pensare che i suoi membri ricoprirono il consolato per ben 55 volte . In seguito gli Aemilii subirono l' ascesa inarrestabile degli Scipioni , con i quali stabilirono un legame matrimoniale : infatti Scipione Africano Maggiore sposò la figlia di Lucio Emilio Paolo , il console caduto a Canne nel 216 a.C. In età imperiale gli Aemilii restarono molto influenti ma con la fine della dinastia Giulio-Claudia cessarono di ricoprire cariche pubbliche . Chi oggi ha il Cognome : Emili , Emiliani , Paoli , Lepido/i , Scauri , potrebbe avere un lontano legame con questa antica Gens romana . Gens Afrania : La Gens Afrania era una Gens plebea romana presente dal II secolo a.C. . Il primo membro illustre della gens fu Gaio Afranio Stellio , che divenne pretore nel 185 a.C. . Gli Afranii potrebbero essere originari del Piceno . Lucio Afranio , che detenne il consolato nel 60 a.C. , era di Picenum , mentre Tito Afranio fu uno dei capi della confederaziane italica durante la Guerra sociale . Durante la Repubblica, gli Afranii usarono i praenomina Gaius, Lucius, Spurius e Marcus, mentre in età imperiale usarono i praenomina Publius e Sestus. L'unico cognomen usato da questa gens durante la Repubblica fu Stellius . Non conosco Cognomi corrispettivi moderni . Gens Annia : la Gens Annia era un'antica famiglia plebea romana . La prima persona della Gens menzionata da Tito Livio , è il pretore latino Lucio Annio di Setia , attuale Sezze nel Lazio , una colonia romana del 340 a.C. . Al tempo della seconda guerra punica , i suoi membri ebbero incarichi minori nelle magistrature a Roma fino a quando Tito Annio Lusco fu nominato console nel 153 a.C. . Membri importanti della Gens sono conosciuti nella storia romana fino al III secolo . Sebbene Lucio Annio provenisse dalla città volsca di Setia, la sua origine sembra essere latina e i nomi utilizzati dai vari membri di questa famiglia paiono coerenti con tale origine . Non si sa se gli Annii stabilitisi a Roma discendessero da Annio Lucio . Almeno uno dei primi Annii proveniva dalla Campania , ma a quel tempo la famiglia si era già stabilita a Roma . I prenomi usati dagli Annii comprendevano Titus, Lucius e Gaius . Gli Annii Lusci preferivano Titus e Gaius , mentre gli Annii Bellieni preferivano Lucius e Gaius . Altri membri della Gens portavano i praenomina Lucius , Publius , Gaius e Quintus . I rami principali degli Annii portavano i cognomina : Luscus e Bellienus o Bilienus . Un altro membro di questa famiglia portava il cognomen Rufus , tra gli altri cognomina della famiglia ci sono Asellus , Cimber e Milo . Chi oggi ha il Cognome : Annis , Lusci , Bellieni , potrebbe avere un lontano legame con questa antica Gens romana . Gens Antistia : La Gens Antistia o Antestia fu una famiglia originariamente plebea proveniente da Gabii nel Lazio , mentre nella prima decade dell’ Impero divenne patrizia . I praenomina utilizzati dalla Gens furono Sextus , Lucius , Marcus , Publius , Titus , Gaius e Quintus , mentre l' unico cognomen usato inizialmente fu Reginus . Dalla Gens originaria si dividono poi due rami familiari : i Labeones e i Veteres . Chi oggi ha il Cognome : Regini , Vetere , potrebbe avere un lontano legame con questa antica Gens romana . Gens Antia : La Gens Antia era una famiglia plebea romana presente durante la Repubblica . Si è ritenuto fosse originaria della città di Antium , l’ odierna Anzio . I praenomina utilizzati dalla Gens furono : Spurius , Marcus e Gaius , mentre i cognomina utilizzati furono : Restius , Briso , Crescens , Quadratus e Calpurianus . Chi oggi ha il Cognome : Anti , Brisi , Crescente/i , Crescenzo/i , Quadrati , potrebbe avere un lontano legame con questa antica Gens romana . Gens Antonia : La Gens Antonia era una famiglia della Repubblica romana . La Gens era di estrazione sia patrizia che plebea ; gli Antonii di ceppo patrizio portavano il cognomen Merenda , mentre il ramo plebeo non portarono cognomen per tutta la Repubblica , tranne il caso di Quinto Antonio Balbo . Marco Antonio , il triumviro e l' esponente più famoso di questa Gens , affermava di discendere da Anton , un figlio di Ercole : per questa ragione faceva attaccare dei leoni al suo carro , in onore dell' avo . Nel II secolo a. C. la famiglia stabilì radici nella zona di Forlì , Forum Livii , dove diede origine ad una stirpe gentilizia che fu a lungo presente nella storia successiva . Chi oggi ha il Cognome : Antonio , Antoni , Merenda , potrebbe avere un lontano legame con questa antica Gens romana . Gens Appuleia : La Gens Appuleia o Apuleia era una gens plebea romana presente fin dal V secolo a.C. e fino all' epoca imperiale . I praenomina utilizzati dalla gens furono Lucius , Quintus , Marcus , Sextus , Gaius e Gnaeus mentre i cognomina usati furono Pansa , Barbarus , Saturinus e Decianus . Chi oggi ha il Cognome : Apuleo , Pansa/Panza , Barbaro/i , potrebbe avere un lontano legame con questa antica Gens romana . Gens Aquilia : La Gens Aquilia o Aquillia era una famiglia patrizia e plebea della Repubblica e dell' Impero romano . Di grande antichità espresse due dei nobili romani che cospirarono per riportare sul trono i Tarquini ; un membro di questa Gens : Gaio Aquillio Tusco , fu console già nel 487 a.C. Il ramo più antico della famiglia porta il cognomen Tusco , comunque il nome della Gens è indiscutibilmente latino e il cognomen Tusco potrebbe essere stato acquisito in altri modi . Le famiglie più antiche degli Aquillii portavano il praenomen Gaio , Lucio e Marco , che sono i tre prenomina più diffusi . Comunque un ramo della famiglia che raggiunse una importante posizione nell' ultimo secolo della Repubblica ,preferì il prenome meno diffuso Manio . I cognomina degli Aquillii sotto la Repubblica sono Corvo , Crasso , Floro , Gallo e Tusco . Tusco il cognomen più antico della gens vuol dire indubbiamente "Etrusco" e questo ramo della famiglia è certamente patrizio . Corvo , si riferisce appunto ad un corvo . Questo cognomen è più diffuso nella gens Valeria . Gli Aquilii Flori apparvero per la prima volta durante la Prima Guerra Punica , benché debbano essere esistiti fin dal IV secolo a.C. e fiorirono almeno fino al tempo di Augusto . Gallo , si riferirebbe ad un gallo inteso come animale o ad un Gallo inteso come membro del popolo gallico . Crasso , un cognome diffuso in molto Gentes, potrebbe essere tradotto come "ottuso," "uggioso," "semplice" o "grezzo." Chi oggi ha il Cognome : Aquila , Aquilani , Corvo , Corvini , Crasso , Flori , Gallo/i , potrebbe avere un lontano legame con questa antica Gens romana . Gens Arria : La Gens Arria era una gens plebea romana gia’ presente durante durante la Repubblica . Il primo membro della famiglia a raggiungere un ruolo rilevante nello stato fu Quinto Arrio , pretore nel 72 a.C. I praenomina utilizzati dalla gens furono Quinto , Gaio e Marco mentre i cognomina usati furono Gallo , Aper , Secondo e Varo . Chi oggi ha il Cognome : Arriu , Arru , Gallo/i , Apera , Secondo/i , Varo/i , potrebbe avere un lontano legame con questa antica Gens romana . Gens Atia : La Gens Atia era una famiglia della Roma antica . Il primo esponente della Gens ad acquistare importanza è stato Lucio Azio , tribuno militare nel 178 a.C. Durante la guerra civile fra i sostenitori di Cesare e quelli di Pompeo , molti Atii si schierarono apertamente e presero parte ai combattimenti a favore dell' uno o dell' altro. La Gens Atia potrebbe essere la stessa famiglia degli Atii , infatti gli individui noti con questo nome vissero circa un secolo dopo i più importanti Atii , ma non si sa se siano imparentati o meno . Gli Atii sono noti per avere usato frequentemente alcuni dei più comuni praenomina dell' antica Roma , tra cui Lucio , Marco , Gaio , Publio e Quinto . I cognomina degli Atii furono Balbo , Rufo e Varo . Gli Atii Balbi provenivano dalla città di Ariccia . Lo studioso veneziano Paolo Manuzio ha ipotizzato che la famiglia dei Labieni appartenesse alla gens Atia , parere seguito dalla maggior parte degli scrittori moderni . Chi oggi ha il Cognome : Atti/a , Attiani , Balbo/i , Rufo/i , Varo/i , potrebbe avere un lontano legame con questa antica Gens romana . Gens Atilia : La Gens Atilia o Attilia ha le sue origini fra il popolo dei Volsci , implacabili nemici di Roma degli inizi e definitivamente conglobati nello stato romano dal 345 a.C. dopo la spartizione delle sfere di influenza fra Roma e i Sanniti . Il primo Atilius a diventare console fu M. Atilius Regulus Calenus nel 335 a.C. circa dieci anni dopo . Analizzando l' elenco dei Consoli romani vedremo che la Gens Atilia pose 19 volte dei consoli al servizio di Roma , di cui ben 12 nell' arco delle tre guerre puniche e solo tre in età imperiale . In età repubblicana la Gens utilizzava prevalentemente i praenomina Marco , Gaio , Lucio , Aulo e Sesto . Questa famiglia adotto’ diversi cognomen o soprannomi , ma i cognomen piu’ in uso presso la famiglia furono : Regulus , Serranus e Caleno . Chi oggi ha il Cognome : Regolo/i , Serrano , Caleno , potrebbe avere un lontano legame con questa antica Gens romana Gens Aufidia : Gli Aufidii o Alfidii , formavano una gens plebea salita alla ribalta nella tarda Repubblica romana ; i cognomen tipici della Gens Aufidia o Alfidia erano Lurco e Oreste , mentre un ramo della famiglia erano i Victorini di Pesaro , che raggiunsero la carica di Senatori . Il primo rappresentante di rilievo della Gens fu Gneo Aufidio Oreste , console nel 71 a.C. ; questi originariamente appartenente alla gens Aurelia , con il nome di Gneo Aurelio Oreste , fu adottato da Gneo Aufidio. Chi oggi ha il Cognome : Oreste/i , Vittorini , potrebbe avere un lontano legame con questa antica Gens romana Gens Aurelia : La Gens Aurelia era una famiglia plebea di Roma . Il primo membro della gens che ottenne il consolato fu Gaio Aurelio Cotta nel 252 a.C., dopo il quale gli Aurelii diventarono una famiglia importante nella storia della Repubblica . Gli Aurelii raggiunsero alte cariche sotto l'Impero e molti membri della famiglia divennero magistrati e importanti uomini politici sotto il controllo dell'Imperatore . Negli ultimi anni dell'Impero molte persone presero questo nome o prenome , tanto che era difficile distinguere tra membri della Gens o altri che lo usarono come prenome . Il nomen Aurelius viene spesso fatto derivare dall'aggettivo latino aureus , "dorato" e probabilmente si riferiva al colore dei capelli del capostipite . I prenomina usati dagli Aurelii durante la repubblica erano Gaio , Lucio , Marco e Publio . Gli Aurelii si divisero in diversi rami : Oreste , Fulvi , Simmachi . I cognomina degli Aurelii sotto la repubblica erano Cotta , Orestes e Scaurus , mentre nelle monete si trovano i cognomina Cotta e Scaurus . Il cognomen Pecuniola , adottato da un solo membro della Gens durante la Prima Guerra Punica , probabilmente si riferisce alla sua condizione di povertà . Sotto i primi Imperatori troviamo una famiglia degli Aurelii con il cognomen Fulvus , dalla quale discese l' Imperatore Antonino , il cui nome originale era Tito Aurelio Fulvo . Verso la fine dell' Impero Romano d' Occidente gli Aurelii Simmachi aumentarono la loro influenza prosperando per altri due secoli e occupando molte delle cariche più importanti dello stato . Chi oggi ha il Cognome : Aureli , Aurello , Cotta , Cottani , Oreste/i , Scauri , Fulvi , potrebbe avere un lontano legame con questa antica Gens romana Gens Autronia : La Gens Autronia fu una famiglia plebea di Roma , fiori’ soprattutto nell’ ultimo secolo della Repubblica il cui esponente piu’ di spicco fu il Console Publius Autronius Paetus , nel 65 a.C. ; l’ unico cognomen conosciuto fu appunto Paetus , comune pero’ ad altre Gens . Chi oggi ha il Cognome : Autuori (in forma deformata) Petone , potrebbe avere un lontano legame con questa antica Gens romana Gens Axia : La Gens Axia fu una famiglia plebea di Roma i cui due unici rappresentanti piu’ conosciuti nell’ ultimo secolo della Repubblica furono Lucius Axius Nasus e Quintus Axius . Il cognomen conosciuto e’ Nasus Chi oggi ha il Cognome : Naso , Nasoni , Nasini , potrebbe avere un lontano legame con questa antica Gens romana Gens Baebia : La Gens Baebia fu una famiglia plebea di Roma . Il primo membro che raggiunse il consolato fu Gnaeus Baebius Tamphilus , nel 182 a. C. . Nel corso della Repubblica i Baebii furono spesso connessi alla famiglia patrizia degli Aemilii I Baebii usarono i praenomina Quintus , Gnaeus , Marcus , Lucius , Gaius e Aulus . I cognomina dei Baebii furono Dives , Herennius , Sulca e Tamphilus . Chi oggi ha il Cognome : Bebi , Tanfi , Tanfulla/i , potrebbe avere un lontano legame con questa antica Gens romana
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  4. Salve a tutti. E' con grande piacere che vorrei annunciare l'uscita (proprio ieri), in quanto novità editoriale, del mio libro dal titolo Introduzione alla numismatica salernitana, pubblicato per conto dell'Editrice Diana. Obiettivo del volume è quello di divulgare con passi semplici gli aspetti salienti (tecnici, storici ed artistici) che caratterizzano le emissioni della zecca di Salerno. Un "manuale" agile che si configura come un mezzo primario adatto a tutti gli interessati, sia per chi si affaccia per la prima volta allo studio di questa monetazione, sia per chi già ne segue gli sviluppi: uno strumento, questo, che fino ad oggi è mancato. Citando dalla Presentazione: "Questo testo intende così costituire un mezzo di divulgazione della numismatica salernitana alto-medievale, volendo colmare quella lacuna che oggi si avverte nella mancanza di disponibilità, principalmente nell'ambito degli studi universitari, di un libro che tratti in modo sufficientemente chiaro e diretto questa parte della Numismatica, quella salernitana, definita a ragione una delle più articolate e variegate dell'intera Campania, seconda, come Zecca, solo a Napoli." Presto pubblicherò in questa sede anche l'indice del volume, il quale si compone di quattro capitoli complessivi che trattano degli studi che si sono tenuti fino ai giorni nostri sulla zecca salernitana, di alcune note tecniche di produzione monetale, aspetti artistici e numismatici delle monete di Salerno. In allegato la copertina del volume e, di seguito, il link dell'Editrice Diana per maggiori dettagli sulla pubblicazione: http://www.classicadiana.it/libreria/content/iula-raffaele-introduzione-alla-numismatica-salernitana Spero di aver fatto cosa gradita per gli appassionati di questa monetazione e per quanti vorranno avvicinarsi a tale argomento, non solo pubblicando questo libro, ma anche dandone annuncio, in primis, qui sul nostro Forum. Presto scriverò in questo topic altre novità in merito, per ora resto a disposizione di chiunque abbia delle domande o altro da riferire. A presto per nuovi aggiornamenti, Un cordiale saluto, Raffaele Iula.
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  5. Giusto per ravvivare un po' la sezione :blum:, che ne pensate di questo denaro da 5 soldi di Filippo III di Milano, peso 2, 55 gr. ?
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  6. 2000 Stati Uniti d'America 1/4 di dollaro South Carolina
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  7. Cari amici contromarchettari, ecco un sesino di Marino Grimani contromarcato a Candia con leone (R3 secondo Montenegro e Paolucci). Appena arrivato. La contromarcatura è un po' evanescente, lo so, ma di sicuro non è un santo/doge bensì un leone. Il ribattitore ci è andato pesante, la moneta ora sembra quasi scodellata per la forza del suo martello. Fascino puro per me. Metallo ancora buono, secondo il venditore è un BB+. Il pezzo fa un bel paio con il sesino contromarcato con santo che avevo postato mesi fa. Le mie levantine crescono :)
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  8. In verità è un discorso interessantissimo ma difficile. Mi spiego: io colleziono tutte le monete uscite ALMENO in FDC o in circolazione, per disegno. Nella mia collezione in futuro vorrò avere: almeno una serie per ogni disegno (es. una per ogni papa del Vaticano, una per ogni re di Monaco\Belgio\Olanda\Spagna, ecc) e un esemplare di ogni 2 euro commemorativo. Da questo conteggio escludo tutte le monete uscite esclusivamente in PROOF, quindi: GK e Sede Vacante sì, 2 euro Monaco Fortezza 2015 e (probabilmente) 2016, no. Delle tedesche tengo una sola zecca, e di nessuno stato le varianti coi segni di zecca. In tutto ciò, compro solo ciò che, con una certa dose di probabilità, non troverò mai in giro: la mia collezione è quindi un misto di FDC e circolate. Perchè questa lunga e noiosa premessa? Perchè voglio dire che ci sono tanti tipi di collezionismo. Credo che i collezionisti di euro, genericamente, siano centinaia di migliaia in tutto il mondo. Quelli "come me", che le vogliono più o meno tutte, credo intorno agli 80.000, ma è più una mia stima "a pelle" che altro. Quelli che collezionano anche o solo proof sono molti meno, quelli che collezionano anche gli argenti e gli ori ancora meno. Insomma, penso che sia un numero non stimabile con precisione, perchè ci sono troppi tipi diversi di collezionismo. Io penso che l'eguale tirature nelle emissioni dei ministati (quasi tutte da 80 a 150mila, a parte le follie monegasche) sia un ottimo indicatore del numero di collezionisti più o meno accaniti, ma è solo una mia idea :)
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  9. Oggi festeggia gli anni Vincent van Gogh che compie 163 anni Vincent Willem van Gogh nato a Zundert il 30 marzo 1853 morto a Auvers-sur-Oise il 29 luglio1890) è stato un pittore olandese. Autore di quasi 900 dipinti e più di mille disegni, senza contare i numerosi schizzi non portati a termine e tanti appunti destinati probabilmente all'imitazione di disegni artistici di provenienza giapponese. Tanto geniale quanto incompreso in vita, van Gogh influenzò profondamente l'arte del XX secolo. Dopo aver trascorso molti anni soffrendo di frequenti disturbi mentali, morì all'età di 37 anni per una ferita da arma da fuoco, molto probabilmente auto-inflitta. Van Gogh iniziò a disegnare da bambino, nonostante le continue pressioni del padre, pastore protestante che continuò ad impartirgli delle norme severe. Continuò comunque a disegnare finché non decise di diventare un pittore vero e proprio. Iniziò a dipingere tardi, all'età di ventisette anni, realizzando molte delle sue opere più note nel corso degli ultimi due anni di vita. I suoi soggetti consistevano in autoritratti, paesaggi, nature morte di fiori, dipinti con cipressi, rappresentazione di campi di grano e girasoli. La sua formazione si deve all'esempio del realismo paesaggistico. Per breve tempo si dedicò anche all'insegnamento; dal 1879 lavorò come missionario in una regione mineraria del Belgio, dove ritrasse persone della comunità locale. Nel 1885, dipinse la sua prima grande opera: I mangiatori di patate. La sua tavolozza, al momento costituita principalmente da cupi toni della terra, non mostra ancora nessun segno della colorazione viva che contraddistinguerà le sue successive opere. Nel marzo del 1886, si trasferì a Parigi dove scoprì gli impressionisti francesi. Più tardi, spostatosi nella Francia del sud, i suoi lavori furono influenzati dalla forte luce del sole che vi trovò. È interessante come proprio il giorno del suo compleanno nel 1987 uno dei suoi più famosi dipinti i "Girasoli" venga venduto per circa 40 milioni di dollari La moneta un 5€ coniato dai Paesi Bassi nel 2003 per commemorare i 150 anni della nascita dell’artista raffigura al dritto la regina Beatrice e al verso Van Gogh
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  10. Io volendo potrei partecipare a due convegni in contemporanea, pesando 122 kg potrei presenziare con due corpi da 61 kg cadauno ma dividermi per quattro mi è impossibile. Gli altri non so.
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  11. Si, il discorso dei pesi è sicuramente discriminante fra le diverse emissioni, ieri intendevo dire solo che i decimi e soprattutto i centesimi di grammo hanno senso solo se parliamo di esemplari perfettamente conservati.. comunque i pesi indicati così precisamente sui testi, a mio avviso, specie per i pezzi in rame, rappresentano credo solo una media. Certo, un grammo di differenza su 6 o 7 totali lo si nota subito, soprattutto per il diverso spessore come avete già detto.
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  12. Asta Nomisma gazzetta gr. 4,78 in BB quindi 3 emissione elittica schiacciata. grammi 4,80
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  13. :offtopic: Giusto perchè siamo (nel gioco) giunti nell'anno 2000, una data che a suo tempo mi faceva pensare molto... quando ero piccolo, con le mie prime monete da collezione, immaginai il 10 lire (a suo tempo quotidianamente utilizzato) proprio con questa data bella tonda. Erano i tempi dei telefilm UFO (appariva spesso sullo schermo una data del futuro... *1980*) Sarò grandicello pensai... Poi fu la volta della serie televisiva SPAZIO 1999 WOW!! ci saranno veramente queste cose? nnaaaa! eravamo da poco andati sulla luna... figuriamoci! Con il film 2001 ODISSEA NELLO SPAZIO Pensai ad una data assurda, una data che non sarebbe mai arrivata, troppo lontana... Con il film 2010 L'ANNO DEL CONTATTO (la continua del film precedente) comincia a prendere coscienza che il tempo passava veramente... Tutte date oggi abbondantemente superate.... :unsure: Ora, se i film di fantascienza non sono ambientati nell'anno 2368 o nel 3702 (per esempio), non li considero più di vera fantascienza!
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  14. Salve @@aemilianus253@@magdi@@Marfir e buona pasqua in ritardo . Finalmente oggi sono riuscito ad andare da un perito numismatico della mia zona che mi ha certificato che la moneta è ...VERA! Sono rimasto stupefatto pensando di averla pagato per una cifra vicino allo zero. La zona nerastra è un forte ossido d'argento dovuto alla zona in cui ha “riposato“ per secoli. La conservazione è scarsa ma mi è stata data una stima di 200-250 euro. Un saluto e buona giornata Matteo
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  15. Che è un bel falso d' epoca ;)
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  16. Dal mio punto di vista l'amara realtà è che del danno agli studi nun gliene pò fregà de meno alle forze dell'ordine, tantomeno l'argomento può scuotere la sensibilità della maggior parte dei commercianti e dei collezionisti del mondo, a cui interessa principalmente fare abbuffate di monete (supposte)* antiche, ed al massimo l'unico libro di numismatica che conoscono è l'eccelso "Greek coins and their values". Per moltissimi collezionisti Numismatica e Cultura sono due dimensioni totalmente scollegate tra loro, collezionare monete antiche equivale ad accumulare oggetti di valore, di cui spesso non sanno niente più di ciò che il commerciante scrive sul cartellino. Del messaggio storico-artistico-culturale che esse veicolano sono, o addirittura vogliono essere, totalmente all'oscuro. Non so se qualcuno di voi ha seguito in questi giorni la discussione sul fac, dove un utente americano ha postato bellamente la foto di un rhyton miniaturistico in bronzo appena scavato nei balcani, in un giro "turistico" con metal detector. Mi sono permesso di dissentire indignato su tale nobile gesto, e dopo essere stato simbolicamente linciato da alcuni utenti, che inneggiavano al diritto di ognuno di poter fare "treasure hunting" (caccia al tesoro)... alla fine le mie argomentazioni sono state censurate dal curatore del forum, ed al posto della discussione è apparsa la frase: "We do not support restrictions on collecting or the idea of cultural patrimony here. I am sure there are other places where that discussion is welcome, but it is not welcome here.". Infinita tristezza. * "Supposte" in ogni senso
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  17. Grazie a te per il quesito. Sui tre gigli hai visto bene, sono quelli dello stemma di Francia: (da: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/7/73/Stemma_regno_Francia.jpg) Derivano dalla concessione che re Luigi XI di Francia fece, nel 1465, al suo "carissimo amico" Piero de' Medici, il padre di Lorenzo il Magnifico. Da allora, la palla sommitale dello stemma mediceo ha smalti e figure dell'arma di Francia. Solo per coincidenza, da almeno due secoli la città di Firenze usava (e usa tuttora) un giglio, ma di smalti e forma ben differenti: (da: http://www.itinerarintoscana.it/com/foto/1101-lista.jpg) Sembrano la stessa cosa, ma le differenze sono nette. E significative. Il giglio fiorentino è bocciolato (ha due boccioli che accostano la foglia mediana), quello francese no. Il giglio fiorentino è disegnato in forme molto più "erbose" di quello francese, schematizzato e geometrico. Il giglio fiorentino è sempre da solo nello scudo, e fu "per division fatto vermiglio" (Dante, Paradiso, XVI, 154). Quello francese, nello stemma reale, oggi è ripetuto tre volte, e ha sempre avuto lo stesso colore dorato. :good:
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  18. @@TIBERIVS credo che @@Monetaio si riferisca a questo trafiletto: difatti: quindi l'articolo è proprio "il" ... probabilmente dalle notizie carpite, ho modo di credere che esista un clone che si firma come "il Monetaio"......
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  19. Buongiorno, posto questa graziosa medaglia sportiva, lancio del disco. Materiale argento 800, diametro mm. 23, peso gr. 5, ONB PIACENZA Anno XII, incisore MASETTI ?? Avete riferimenti? Grazie
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  20. buonasera ....spero che umberto apprezzi, comunque oltre ad un vs giudizio volevo sapere se nelle vostre il contorno quante stellette in incuso presenta. Tipo una stelletta tra PROVIDENTIA e OPTIMI e PRINCIPIS ..........o due stellette alla fine della legenda? http://imageshack.com/a/img921/1904/kSkGM9.jpg http://imageshack.com/a/img921/5619/FfX8Jz.jpg ps per gallo questa nn c*era all'asta 33
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  21. DE GREGE EPICURI Quando collezionavo le imperiali (poi sono passato alle provinciali e coloniali) mi fermavo comunque ai figli di Gallieno: Valeriano 2° e Salonino. Perchè? Perchè con loro finivano i sesterzi, ed a me pareva che, senza sesterzi, non ci fosse gusto. Un'idea come un'altra. E' certo però che, senza monetone di bronzo, tutto cambia. Mi direte: ma ce ne sono anche dopo, c'è l'asse di Aureliano, e poi quelli rarissimi di qualcun altro; e poi appaiono i follis, anche loro di rispettabili dimensioni; ma è un'altra storia. Oggi vi mostro questo sesterzio di barra di Salonina, un po' malconcio ma classificabile ed a suo modo godibile; pesa solo 10,5 g.e misura 24 mm di lato (27 se si misura la diagonale!). La legenda del D, se visibile, sarebbe: CORNELIA SALONINA AUG. Quella del R è: VENUS GENETRIX, e Venere un po' si vede. RIC 48J.
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  22. Moooolto particolare ed interessantissimo. Bella "mazzata" che s'è preso il sesino ... strano che la contromarca non sia venuta più in rilievo; il colpo si è scaricato altrove .... forse che il conio della contromarca fosse "esaurito"?
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  23. benvenuto nel mare magnum delle monete dei possedimenti! riguardo allo stile (discorso veramente scivoloso... a meno che non ne vedi qualche decina prima), io per me mi baso più che altro sui punzoni delle lettere. al di là della consunzione, un pezzo del '700 è distinguibile da uno del '600 per la fattura delle lettere, e in qualche caso per la distanza tra di esse. certo, non ci sono algoritmi per poterlo decidere con sicurezza, ma un po' di pratica su immagini la puoi fare. Allargando magari l'indagine anche alle altre gazzette, Corfù, Isole et armata, armata e morea.
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  24. Appunto, avrebbe avuto più senso ritirarle dalla circolazione
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  25. @@cig capisco quello che intendi, anche io avevo smesso con questa collezione per i tuoi stessi motivi. Il fatto è che, secondo me, è davvero una bella raccolta. Tra quelle contemporanee è sicuramente quella che mi piace di più. Tappandomi a volte il naso la porto di nuovo avanti contento di poterle vedere tutte insieme nei raccoglitori.
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  26. Beh Francesco, se non ci sarai con il corpo, anche se potenzialmente suddivisibile, ci sarai con lo spirito. Corposo anche quello... :lol:
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  27. Ad Alassio esiste ancora l'albergo "La Balnearia" , costruito per conto di una cooperativa torinese
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  28. Certo. Quella buona é completamente di fattura diversa, visibile chiaramente anche in fotografia, tanto é macroscopico il falso che hai postato. Inoltre quella buona, come ti hanno già ben spiegato, presenta un tipo di conio differente (disegno) nei particolari indicatoti. Ma ripeto, la moneta in questione é un falso, una riproduzione di scarsa qualità. Non un anno successivo modificato. La perlinatura ed i rilievi abbozzati, dovrebbero parlare chiaro a tutti.
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  29. Questa é falsa e basta. Non un originale omodificato.
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  30. non piace neanche a me, bordo poco convincente, firma incisore pessima. Dettagli impastati. consiglio di pesare la moneta, molto probabilmente il peso dovrebbe allontanarai dai 25 grammi teorici.
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  31. Per me è mal pulita, ma buona.
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  32. Ciao Palpi. Come medaglia sportiva sarebbe banale, stereotipata e poco interessante. Al contrario, per quanto appare su uno dei lati costituisce un piccolo cimelio storico. Nel 1926 il regime fascista creò l'Opera Nazionale Balilla, l'Ente che provvedeva all'insegnamento dell'educazione fisica ai giovani dagli 8 ai 14 anni (i Balilla) e dai15 ai 18 anni (gli Avanguardisti). Le discipline sportive venivano già insegnate nelle scuole ma in tal modo tutto il mondo giovanile venne riorganizzato in modo da assumere una veste, un assetto premilitare. Nel 1932 vennero creati i Littoriali dello Sport, gare atletiche che coinvolgevano tutti i giovani e la tua medaglia ricorda quelli indetti a Piacenza nel 1933/34 (il XII dell'era fascista). Accanto ai giochi sportivi il regime introdusse anche dei certami culturali, denominati "Juvenilia". Medaglia storicamente interessante.
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  33. a sinistra carrarino di Padova da 2 soldi di Giacomo II da Carrara (1345-1350); a destra denaro piccolo comunale di Verona (fine XII-fine XIII secolo)
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  34. Io invece penso che sia giusto assemblare pezzi provenienti da porzioni di territorio per raccontarne usi e costumi all'interno di una sede museale principale purchè lo si faccia in maniera moderna. Siamo rimasti indietro. I Poli museali attuali non si sono mai aggiornati. 30 anni di fermo. Cosa vuol dire? Un pezzo di questa portata all'estero sarebbe stato valutato come un unicum. Una immensa stanza dedicata solo ad esso, con storia, ricerche, pannelli informativi, immagini proiezioni, proiezioni interattive che permettessero di coinvolgere il fruitore soprattutto per il gioco dei piu piccoli...da quì parte la campagna propagandistica di un borgho poichè i turisti verranno indirizzati in quel luogo di origine. La statua si trova a Chieti in una stanzetta priva di tutto ciò. Italiani gente con le palle? Noi non sappiamo fare Museo e non sappiamo ricavarne il massimo dal Turismo. Quì la questione è un altra, sempre un altra tranne l'obbiettivo da raggiungere. I piccoli borghi sono altrettanto impreparati in materia e rischiano solo di sminuirne il valore artistico, il castello in foto non ha mai funzionato per alcun programma culturale. Per l'incapacità intelettuale di Comuni si è aggiunto una crisi interna e statale denominata Mibact. Benzina sul fuoco. Prima di essere pessimista ho sognato molto... Ci vuole un pastore per le pecore!
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  35. Scusate, dimenticavo una cosa importante. Lo stemma usato da papa Pio IV è quello dei Medici di Firenze. Ma Giovanni Angelo Medici veniva da una famiglia lombarda omonima di quella toscana. E non erano parenti. Ciononostante, i signori fiorentini non si opposero all'utilizzo del loro stemma da parte del pontefice, e anzi forse lo invogliarono. É probabile che ritenessero elegante farlo salire per la quarta volta sul soglio di Pietro. Gli altri tre papi Medici "veri" furono Leone X, Clemente VII e Leone XI. Questa di Pio IV fu insomma una delle prime "sponsorizzazioni" della storia.
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  36. Questo di seguito è un bel catalogo online, se sai bene o male il periodo trovi tutto: http://www.ibolli.it/php/ems-italia-209-Proclamazione%20dell'impero.php
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  37. La tua moneta, come pensavo, non è censita dal Papadopoli (ne censisce 5 varianti del tipo pesante gr. 7,03 simile al peso della tua) e le ascrive al decreto 10/02/1691 Altri tipi del peso di gr. 7,86 sono ascritte al decreto 14/06/1684 (però la differenza di peso mi sembra troppa rispetto alla tua) Altri tipi del peso di gr. 6,10 sono ascritte al decreto 20/02/1710 (però la differenza di peso mi sembra - anche qui - troppa rispetto alla tua) Però (con tutti i limiti che può dare un'immagine) la tua mi pare uguale a quella inserita nel catalogo Montenegro 2012 al nr. 129. Il decreto che riporta è (per non sbagliare) 07/06/1684 e 10/02/1691 - peso gr. 6,91-7,55 e diam. mm. 28,5-30,0 Adesso non resta che verificare anche su altre pubblicazioni .... farò seguito :pleasantry: saluti luciano
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  38. Da quello che si può vedere in foto di un bel po, ma rimane una signora moneta. Meno brillantezza del metallo soprattutto, cosa fondamentale. Però non ha difetti evidenti, cosa che aveva l'altro... una mancanza di metallo, che non è che passi proprio inosservata su questa tipologia. Tra una così, ed una più bella con quel difetto... io punterei su questa (risparmierei, e non mi vedrei il buchino nel metallo ;)) Andrei un po oltre la tua domanda, perdonami: Ho l'impressione, dalle tue domande, che non ti sia molto chiara la lettura delle conservazioni, e che cerchi di costruire un qualcosa (nello specifico, un cambio qualitativo in meglio), ma sulla base delle impressioni che ricevi dai messaggi. Se così fosse, mi permetti un consiglio? Prima di procedere all'acquisto di un esemplare in alta conservazione di questa entità, perchè non investi un periodo di tempo solo per approfondire un po la conoscenza di questa moneta? potresti vederne tante in mano, esaminandone pregi, difetti, e facendo confronti tra diversi esemplari. Non acquistare nulla, questo ti permetterà di esaminare le monete più obiettivamente ed in modo distaccato dall'emotività del momento. Impara a farti una tua idea personale, non guardare le perizie, e non farti influenzare da queste. Ci vorrà tempo, ma credimi, sarà tutto tempo che investirai in sapere e conoscenza, e questo ti permetterà di affrontare gli acquisti in modo più tranquillo, con meno dubbi di quelli che hai ora ;)
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  39. RICCI Serafino Indice sistematico analitico della Rivista Italiana di Numismatica dalla sua fondazione alla fine del sec. XIX Milano 1903
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  40. Associazione Italia Numismatica Quaderno di Studi X 2015 Editrice Diana 2016
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  41. E' stato pubblicato un libro da Franco Pezzi, nel collegamento la recensione pubblicata da P.N. http://www.panorama-numismatico.com/conchiglie-di-piombo/ mario
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  42. DE GREGE EPICURI Mi pare che questa moneta appartenga al "periodo costituzionale", dal 14.7.1789 (presa della Bastiglia) al 21.1.1793 (decapitazione di Luigi XVI). Ma perchè in questo periodo Luigi era chiamato "Re dei Francesi" e non più "Re di Francia" come durante la monarchia assoluta? Perchè regnava con il consenso del popolo francese, e non era più gestore unico e quasi "proprietario" dello stato?
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  43. Ma non si era deciso che gli agnelli non andavano toccati a Pasqua? Mah....
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  45. INTRODUZIONE Carausio fu un comandante militare romano originario della Gallia Belgica che si ribellò nel 286 d.C. contro l’Impero Centrale, durante il regno di Diocleziano. Dopo un primo periodo iniziale, in cui prese corpo la rivolta, nel nord della Francia, elesse la Britannia come territorio del suo nuovo stato che contrappose all’Impero Centrale. Carausio, nonostante il periodo relativamente breve in cui riuscì a mantenere il controllo del suo nuovo impero (286-293), coniò un considerevole numero di monete caratterizzate da una enorme varietà di rovesci che dovevano rispondere a un ben preciso piano propagandistico di sostegno per sostenere il suo ruolo di antagonista dell’Impero Centrale pur non mettendosi in apparente aperto contrasto con i suoi reggenti (vedi le emissioni a legenda “AVGGG” o “CARAVSIVS ET FRATRES SVI” in cui di fatto si metteva allo stesso rango di Massimiano e Diocleziano). Tra le sue serie monetali più note, ma ancora con punti oscuri vi sono quelle in argento (dal contenuto di fino con livelli decisamente più alti rispetto alle emissioni ufficiali di Roma) con la sigla all’esergo “RSR”. LA COSIDDETTA “RSR” MINT Le sigle presenti all’esergo sia sugli antoniniani che sui denari a partire dal III secolo assolsero quasi sempre il ruolo di contrassegnare la zecca di emissione magari accompagnandosi al numero dell’officina in cui materialmente il pezzo veniva prodotto (es “MP” stava per “Milano Prima officina, “MS” “Milano Seconda officina”) oppure al segno di valore/cambio “XXI” (a partire dalla riforma di Aureliano sui radiati in AE). Nel caso dell’Impero Britannico inoltre Carausio fu il primo sovrano romano (Ancorché usurpatore) ad aprire e identificare con sigla la zecca di Londra (“ML”, “Moneta Londinium”) - che sarà successivamente utilizzata da parte degli imperatori legittimi una volta sconfitto Alletto e riannessa la Britannia ai territori dell’Impero Centrale - oltre che la zecca di Colchester (“C”, “Camulodunum”). In una simile lettura delle cosiddette “mint marks” presenti all’esergo, dare un’interpretazione chiara e decisiva alla sigla “RSR” non è semplice e la materia è stata a lungo dibattuta da diversi storici e numismatici. Tale sigla non è stata identificata in maniera soddisfacente con nessuna località né della Gallia francese né della Britannia e, fino a non molti anni fa, si era concordamente deciso di chiudere la questione identificandola con una sigla acronimo di “Rationalis Summae Rei” ritenendo tali emissioni come una sorta di moneta donativo/pagamento riservata a delle particolari figure che, nel governo stabilito da Carausio, dovevano assolvere al ruolo di una sorta di “ministri delle finanze”. Il tutto trovava fondamento su quanto scritto da Aurelio Vittore in un passo dedicato a Alletto che durante il regno di Carausio doveva essere a capo di questo particolare ufficio “Allectus [...] qui permissu summae rei praeesset [...]” (“De Cesaribus”, XXXI, 41). Questa interpretazione fu proposta la prima volta da P. H. Webb nel saggio “The coinage of Allectus” pubblicato nel 1906 su The Numismatic Chronicle e ritenuta ancora la più credibile da Casey nel suo ancor valido libro “Carausius and Allectus” del 1994. Nel 1998 Guy De La Bedoyere in un suo brillante saggio pubblicato su The Numismatic Chronicle (“Carausius and the marks RSR and INPCDA”) prima di formulare una nuova e rivoluzionaria ipotesi, evidenziò i due punti critici di tale interpretazione: storicamente è attestata quale abbreviazione di questo particolare ufficio delle finanze come “RAT. S. R.” numismaticamente tale sigla la si riscontra solamente nelle emissioni a nome di Carausio e mai in nessun altro imperatore né ufficiale né usurpatore DUE MEDAGLIONI E UN’ALTRA SIGLA MISTERIOSA Due medaglioni particolarmente interessanti sono conservati al BM. Il primo, acquistato nel 1967, porta al dritto la legenda “IMP C M CARAVSIVS P F AVG” e la raffigurazione del busto a sinistra dell’imperatore con corona laureata, abiti consolari e uno scettro sormontato da Vittoria alata. Al rovescio la raffigurazione della Vittoria su carro andante verso destra e la legenda “VICTORIA CARAVSI AVG” e all’esergo la sigla “INPCDA”. Un secondo medaglione, acquistato nel 1971, vede una similare rappresentazione al dritto dell’imperatore, stavolta con scettro sormontato da un’aquila, con legenda IMP C [M A]VR CARAVSIVS AVG GER”. Al rovescio l’imperatore stante a sinistra in abiti militari con globo e lancia e a fianco la Vittoria con palma e corona. La legenda riporta “VICTOR CARAVSIVS AVG GERM MAX” e all’esergo la sigla “RSR” delle citate emissioni argentee. La sorprendente similitudine dei due medaglioni è prova inconfutabile che queste due emissioni dovevano avere una matrice comune e quindi anche le sigle “INPCDA” e “RSR”. Guy De La Bedoyere ha l’intuzione vincente mettendo in relazione le due sigle con la legenda “EXPECTATE VENI” presente in diverse emissioni di Carausio e abbinata anche alla sigla “RSR”: il tutto sembra portare senza ombra di dubbio alcuno a Virgilio e in particolar modo alla Egloga IV6-7 dove troviamo il passaggio “Redeunt Saturnia Regna, Iam Nova Progenies Caelo Dimittur Alto” in cui si palesa un ritorno all’età dell’oro e alla discesa di una nuova progenie celeste. E’ quindi innegabile, a questo punto, il legame del messaggio politico di Carausio con i rimandi virgiliani, di più, mettendo in relazione la serie “CARAVSIVS ET FRATRES SVI” con quanto fin qui emerso ecco che la personificazione di questa “stirpe celeste” non può trovare altra identificazione che in Carausio, Diocleziano e Massimiano i fautori del ritorno dell’età dell’oro. Restringendo il campo, il Regno di Saturno altro non può essere che la Britannia, neonato impero posto sullo stesso piano dell’Impero Centrale e territorio in cui l’VBERTAS (altro soggetto ben presente nelle emissioni di Carausio) doveva supportare e rafforzare questo augurio al ritorno all’età dorata predetta da Virgilio. I GIOCHI SECOLARI Sulla scia di questo studio, si inserisce il recente lavoro di Graham Barker (The Coinage of Carausius: developing the Golden Age Ideology through the Saecular Games, NC 2015) che mette in relazione il continuo richiamo all’avvento del Regno di Saturno (ritorno età dell’oro) con i Ludi Saeculares (i giochi secolari). Introdotti per la prima volta con Augusto nel 17 d.C. rappresentavano in maniera chiara e diretta questo auspicio al ritorno del mitico periodo favoleggiato da Virgilio come egli stesso scrisse nell’Eneide: Augustus Caesar, divi genus, aurea condet Saecula qui rursus Latio regnata per arva Saturno quondam”. In particolare i Ludi indetti da Augusto dovevano formalizzare il ritorno alla pace e all’ordine dopo il caos delle guerre civili. Successivamente altri imperatori celebrarono i Ludi: Claudio, Domiziano e Settimio Severo tutti proclamando i rispettivi regni come una nuova età dell’oro. In questo filone si colloca l’emissione di Carausio SAECVLARES AVG / COS IIII emessa nella zecca di Colchester e conservata al British Museum. Altre emissioni strettamente connesse ai Ludi sono sono quelle aventi legenda: SAECVLARES AVG - //MSC Leone andante a destra (Ashmolean Museum) SAECVLA[RES AVG] - // - Leone andante a destra (Coll. privata) SAECVLAR AVG - //MSC Leone andante a destra (Coll. privata) SAECVLARES AVG - // - Cervo andante a destra (Frome Hoard) SAECVLAR AVG - //MSC Leone andante a destra (Frome Hoard) In una simile ottica propagandistica possono essere letti e messi in relazione anche altri soggetti presenti nelle monete di Carausio: PAX: rappresenta il 70% delle tipologie emesse da questo imperatore, è innegabile che sia il tipo più diffuso e che maggiormente era noto ai contemporanei: il tema della pace era un punto fondamentale del concetto che stava alla base dell’Età dell’Oro. RESTIT SAECVL / RESTIT ORBIS sono rimandi inequivocabili al ruolo di Carausio quale restauratore dell’ordine precedente riferito a questo mitico periodo VIRTVS CARAUSI la virtù dell’imperatore che doveva rimandare ad Augusto, al ruolo che la figura del trainatore dell’Impero doveva incarnare per il ripristino dell’Età dell’Oro VIRTVS SAEC con la raffigurazione del leone con corona radiata che doveva rimandare al culto del dio Sole e in generale al Mitraismo oltre che a un preciso rimando all’Oracolo Sibillino in cui si faceva riferimento a un leone mandato dal sole (anche qui il legame entra in connessione con la poetica virgiliana tramite l’Eneide e i suoi legami con l’Oracolo della Sibilla) TEMPORVM FELICITAS con la raffigurazione di quattro bimbi danzanti: quale altro riferimento può esserci se non quello relativo alla mitica età tanto agognata? RENOVATO ROMANORVM | RSR con la Lupa e i gemelli: palese richiamo ai valori della tradizione e della fondazione dell’Impero VBERTAS / VBERITAS il richiamo alla prosperità della stagione aurea CONCLUSIONI Gli studi sono solamente agli inizi e indubbiamente meritano ancora molti approfondimenti e, forse, un’opera di revisione complessiva, tuttavia appare chiaro ed evidente come il messaggio politico di Carausio, per dare fondamento e legittimità al suo ruolo di Imperatore di un nuovo regno doveva attingere a piene mani alla poetica Virgiliana dandosi un tono che andava ben al di là della sola rappresentazione di forza militare mediante le classiche personificazioni care ad altri usurpatori che fecero dell’esercito il loro unico punto di forza e propaganda. Certo, anche in Carausio è ben attestata la tematica militare con i richiami alla FIDES MILITVM, la serie delle emissioni legionarie, i rovesci a tema navale ecc, ma al contempo vi è anche il tentativo di dare legittimità mediante un messaggio aulico, che trovava fondamento nella letteratura latina e che quindi doveva veicolarsi anche in ambienti nobili e altolocati non per niente molte delle citate emissioni (specialmente quelle a sigla RSR) sono in metallo prezioso e di buona lega e quindi utilizzate principalmente da determinate categorie di persone e per determinate transazioni di un certo rilievo. ******************** La presente discussione vuole essere una riproposizione sintetica e tradotta in italiano dei citati lavori di Graham Barker e Guy de la Bédoyère. ********************
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  46. @@Lay11 Proprio in questi giorni ho portato in uno Studio Filatelico la collezione di francobolli lasciatami da mio padre. Il suo valore (distantissimo da quello dei cataloghi) è stato stimato al ribasso in seimila euro : me ne hanno offerti seicento, ho accettasto e li ho anche ringraziati. Perché i francobolli non li vuole più nessuno, la Filatelia è stata ammazzata dagli Stati che i francobolli li producono e che da tanti anni si sono messi a stamparli unicamente perché i filatelici li acquistavano, Poi gli stessi hanno capito la speculazione che veniva fatta nei loro confronti, si sono disamorati e hanno smesso di acquistare dei quadratini di carta colorata da inserire in album a taschine che costavano ogni anno più dei francobolli che in quell'anno erano stati emessi. Negli anni scorsi avevo già contatato altre Ditte che, nel frattempo, hanno chiuso i battenti : nessuno era più interessato ad acquistarli, d'altra parte non volevano offrire poche lire sapendo che questo avrebbe ulteriormente depressoc il già rarefatto mercato. Ricambio i salutio : ma è del tutto inutile "continuare a sognare"
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  47. ... e se vogliamo parlare di ovale ... ho un testa grande prima serie che invece delle stellette ha tre ovali come quello che vedete in foto
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  48. Forse poco interessano A TE, ad altri forse interessano. E perchè poi si dovrebbe venire a farti STIME GRATUITE pubbliche, senza nemmeno aver visto la moneta in mano, con la forte possibilità poi che se chi lo fa non rientra nella cerchia delle tue amicizie a "a sconto" si debba sentire essere contraddetto o peggio, messo in dubbio da chi non sa nemmeno di cosa sta parlando o ancorao, dai molti che monetine come questa non l'hanno mai vista in mano, figuriamoci se conoscono il reale valore di mercato alla compra-vendita ? Fino a che l'obbiettivo sarà quello di accaparrarsi neofiti da portare a comprare nell'album condiviso o dal commerciante amico che ringrazia facendo sconti a chi porta, di quadrighe buone se ne continueranno a vedere molto, molto poche e di commercianti e periti ancora meno, come infatti é. Sta di fatto che le offerte fatte per quella moneta da tutti qui dentro sono state pari a "0" (ZERO). Che sicuramente é molto meno di quanto gli é stato offerto dallo stimatissimo commerciante a cui si é rivolto. Persino a te non interessa... Che é già di per se tutto un dire! Parole invece tante. Lo so che é ruvido quanto scritto. Ma se ci si fermasse un attimo a riflettere sul contenuto, forse si capirebbero un po' di cose che a non tutti sono così chiare.
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