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  1. Illyricum65

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/21/16 in tutte le aree

  1. Ciao , gli anni sono esatti , ma le fonti che danno Roma fondata il 21 Aprile 753 a.C. sono tutt' altro che sicure , anzi ......immaginarie , basate su calcoli astrologici , e' comunque la data storicamente accettata . La data della fondazione di Roma è stata fissata a quel giorno , mese ed anno dallo storico Varrone nel I secolo a.C. , nativo di Reate , l' odierna Rieti nel Lazio , sulla base dei calcoli effettuati dall' astrologo Lucio Taruzio , un Piceno del I secolo a.C. Taruzio era amico di Cicerone e appunto dell' erudito Varrone . Su richiesta di quest' ultimo , aveva studiato l'oroscopo di Romolo , un' impresa ritenuta "comica" e "stravagante" da Cicerone e Plutarco . Dopo aver esaminato le circostanze della vita e della morte del fondatore di Roma , calcolò , non si sa come , che Romolo fosse nato il 23 settembre , nel secondo anno della seconda Olimpiade , cioè nel 771 a.C. La coincidenza di questa data con un' eclissi di sole , riferita da Plutarco , è ripresa e discussa da Giuseppe Giusto Scaligero senza rivelarne la fonte . Dalle vicende della vita e della morte di Romolo , calcolò anche che la fondazione di Roma dovesse essere avvenuta il 9 aprile , tra la seconda e la terza ora del giorno , cioe' tra le ore 7 e le ore 9 del mattino . Anche questo evento fu accompagnato , secondo Plutarco , da un' eclissi di sole , una coincidenza discussa anche da Giuseppe Giusto Scaligero . Plutarco pero' non dice in quale anno Taruzio collocasse la fondazione di Roma , ma il giorno da lui individuato , il 9 aprile , è anteriore al 21 aprile , data in cui si svolgevano le Palilie una antichissima festa pastorale romana , dalle quali si fa tradizionalmente iniziare il conteggio dell' età di Roma .
    3 punti
  2. Zecca di Napoli Filippo IV 15 grana Argento Comune - MIR n. 208/1 Perfetto, dopo questa carrellata di preziosità ve me mostro una io, a cui tengo particolarmente: è particolarissima, poiché non risulta pressoché tosata. Una peculiarità non affatto comune, ed inoltre presenta dei fondi molto puliti dsl vivo nonché una bella patina scura diffusa in modo omogeneo su tutta la superficie.... C'è solo qualche schiacciatura di conio, non rare per questi esemplari e dovute slla frettolose ed imprecise mani dei "cugnatori".... Inutile ribadire la complessità di quel periodo... A Milano più o meno la situazione era la stessa, @@dabbene ne sa qualcosa... A voi la parola! ?
    2 punti
  3. 2 punti
  4. Gettoni Omnibus Milano La Società Anonima degli Omnibus venne fondata a Milano il 28 giugno 1861 da Emilio Osculati, per esercire le linee di omnibus della città. Ottenuta la concessione, la SAO iniziò l'esercizio di tre linee il 1º gennaio 1862, progressivamente ampliate fino a undici linee nel 1865. La società aveva due stabilimenti principali: il più antico in Porta Venezia tra via Spallanzani, via Melzo e via Sirtori costruito nel 1861 e ampliato nel 1869 quando la società assunse per conto del comune il servizio dei trasporti funebri e nel 1878 per i fabbricati delle officine, resi necessari per il servizio di tramways, per la riparazione e produzione del materiale occorrente, il più recente in Porta Volta. Il primo stabilimento ospitava 580 cavalli, quello di Porta Volta 426, le vetture erano ospitate sotto tettoie aperte. Nel decennio successivo l'attenzione della SAO si spostò sulle tranvie a cavalli; nel 1876 ottenne dalla Provincia la concessione per la tranvia Milano-Monza, a cui seguì due anni più tardi la concessione comunale per la tranvia di circonvallazione. Nel 1881, dopo anni di discussioni, la SAO attivò le prime tranvie della rete urbana, per le quali aveva ottenuto una concessione quindicennale. Infine, nel 1882 venne attivata la Milano-Affori, e nel 1884 la Milano-Corsico Nel 1892 il comune concesse alla Edison l'impianto di una tranvia sperimentale a trazione elettrica, attivata l'anno successivo. Visti i buoni risultati, nel 1895 l'amministrazione comunale decise di non rinnovare la concessione alla SAO, e di cederla alla Edison allo scopo di elettrificare tutta la rete. Pertanto la SAO fu posta in liquidazione e integrata nel gruppo Edison. L'elettrificazione della rete urbana si concluse nel 1898[; la gestione delle tre linee extraurbane venne ceduta dalla SAO alla Edison alcuni anni più tardi, nel 1900 per la Milano-Monza e la Milano-Affori, e nel 1903 per la Milano-Corsico. La SAO continuò ad operare nel settore dei servizi trasporto privati e comunali fino al 1928[10], con la nuova ragione sociale di Società Anonima Omnibus e Vetture (SAOV). (Wikipedia)
    2 punti
  5. “Espertissimo in fase acerba” …. :D E’ vero che colleziono la zecca di Ascoli da oltre 20 anni, ma solamente da circa un anno ho incominciato piano piano a studiarla con più attenzione (finalmente sono riuscito a prendermi una pausa dal catalogo monete romane ....). Complimenti a Gallo83 per l’acquisto: già di per sé le Madonnine di Ascoli sono molto rare ma trovarle poi in un mercatino domenicale .... Visto lo stato di conservazione, ho trovato una moneta dello stesso conio per un confronto: quindi come già detto da Rcamil si tratta del Muntoni 152 , stessi conii della foto nel catalogo (InAsta 16). http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PIOVIAS/1
    2 punti
  6. @@Rex Neap, No Pietro, vai avanti che la cosa è interessante...
    2 punti
  7. Grazie @@giancarlone....aggiungo a questo punto anche la medaglia ricordo donatami dal CCNM fatta da Monassi che credo sia il massimo per un milanese...tutti i simboli riuniti insieme, il Castello Sforzesco, il biscione coronato, il Duomo con la Madonnina....veramente splendida....
    2 punti
  8. Mario e consorte, con la medaglia omaggio del CENTRO CULTURALE NUMISMATICO MILANESE
    2 punti
  9. Beh,sarà un caso ma almeno i monogrammi si somigliano molto con quella forma asimmetrica delle aste orizzontali specialmente quella di dx,sarei comunque curioso di sapere cosa ha portato matzke a ipotizzare che si tratti di un lucensis di pisa,peccato per le foto,un saluto a tutti.
    2 punti
  10. Certificare la lecita provenienza è necessario per tutto ciò che abbia più di 50 anni e che rientri nel novero dei beni di possibile interesse storico, artistico, archeologico, paletnologico etc ( si veda il TU 422) a prescindere dal valore economico. Questo è quanto. Tutto il resto sono interpretazioni.
    2 punti
  11. Boh, a leggere molti di voi sembra che l'Italia la 2nda guerra mondiale non l'abbia persa, e che gli italiani prima della sconfitta conclamata siano stati contro lo stato fascista di Mussolini e VEIII. Io pensavo di ricordare altro, come la lira non più convertibile direttamente, ma legata al dollaro una volta persa la guerra e conquistati, così come le materie prime prezzate da e con le valute dei vincitori. Probabile che avrò studiato una storia diversa di quella di chi vorrebbe l'indipendenza monetaria italiana reale o di chi scrive che in Italia eran tutti partigiani e antifascisti prima di perdere la guerra! Forse avrò capito molto male di come funzionano le cose... O forse c'é stata un'altra guerra dopo dove l'Italia ha vinto e s'é ripresa l'indipendenza ed io me la sono persa. Chi lo sa! :)
    2 punti
  12. L’obiettivo era l’avanzata nei territori dei monti Taunus ovvero l’area tribale dei Catti che secondo alcune fonti erano affini ai Batavi e da qui erano migrati più a sud. Oltre a tale gruppo tribale nell’area erano insediati anche i Mattiaci, i Vangioni, i Triboci e i Nemeti. E’ verosimile ritenere che Domiziano abbia ottenuto l’alleanza delle vicine tribù dei Ermunduri e dei Cherusci (discendenti di quelli di Arminius, per intenderci) per evitare che questi appoggiassero la difesa della tribù invasa. La tattica era quella consueta romana del periodo: avanzare per “comprimere” i Catti in un punto e quindi l’attacco laterale a tenaglia per annientarli. Frontino riferisce che i Catti furono battuti ripetutamente. Ma nella realtà sembra che la tribù germanica avesse capito (forse memore della lezione data a Varo nemmeno 80 anni prima) che la tattica romana era funzionale quando lo scontro avveniva in aree aperte, dove la fanteria pesante poteva muoversi al meglio mentre era in difficoltà laddove il dispiegamento e la mobilità era limitata alla fanteria pesante. Pertanto evitarono lo scontro e sfruttarono le foreste per nascondersi. Lo afferma indirettamente lo stesso storico romano succitato quando scrive che “l’Imperatore, quando i Catti scappando ripetutamente nelle foreste si sottraevano allo scontro tra cavallerie, ordinò ai suoi cavalieri che una volta raggiunti i loro carriagi smontassero e combattessero a piedi. Con questo accorgimento ottenne che nessuna difficoltà di terreno compromettesse la sua vittoria.” (Stratagemata, II, 3, 23). Con una lettura critica e non mediata da una visione magari un po’ benevolente verso i meriti dell’Imperatore possiamo interpretare la situazione come simile a quanto accaduto nella Caledonia: un avanzamento nel territorio (che effettivamente ci fu per circa 75 chilometri) che non corrispondeva ad un reale e capillare controllo del territorio a causa della natura sfavorevole del territorio (in Scozia le tribù si celavano nelle foreste e sulla Highlands, in Germania nelle foreste e nelle alture presenti). In entrambe le situazioni si provvide alla costruzione di strade, fortini e forti principali; a sud la frontiera avanzò a settentrione. La conquista portò comunque all’avanzamento del limes ma senza annettere efficacemente tutta l’area che si era prefissato; comunque il tragitto del confine tra Reno e Danubio era stato ridotto e poteva esser fortificato e difeso con minore sforzo. Domiziano si accontentò: elevò la paga ai soldati coinvolti e si accattivò la loro simpatia facendosi vedere sui campi di battaglia (ma i detrattori ne sminuirono le gesta), diede fiato alle lodi dei suoi panegisti, rientrò a Roma ed indesse un Trionfo, praticamente da solo si diede il titolo di Germanico. L’esercito era dalla sua parte, il popolo pure: aveva cancellato l’onta dell’etichetta di “buono a nulla” affibbiatagli dal padre, era un soldato, un conquistatore che si faceva vedere anche in prima linea. Era divenuto popolare. Aggiungeva trionfante il titolo di Germanicus (giugno/agosto 83) e la quarta acclamazione ad Imperator. Questo il bicchiere mezzo pieno: in realtà il settore era rimasto instabile. E ciò non era cosa da poco conto per un’area a nord delle Alpi che immetteva verso la Raetia e quindi verso l’Italia.
    2 punti
  13. Buona sera a tutti. A nome degli organizzatori, Cavicchi, Cavaliere, Nasi e Palma, comunichiamo, come già presente nel dépliant distribuito fin da l'ultima edizione di Veronaphil, l'effettuazione del prossimo convegno numismatico che si terrà a Piacenza il giorno 30/04 dalle 10.00 alle 18.00 nella splendida cornice di Palazzo Farnese, corredato da 3 interventi tenuti da Ganganelli, Pigozzo e Catalli, come da locandina allegata. Annuncio appena pubblicato anche sull'edizione on-line de "Il giornale della Numismatica". Per ogni domanda o chiarimento, a disposizione. Stefano Palma
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  14. Buonasera a tutti, stavo osservando i lotti di un'asta tedesca in programma a maggio e sono rimasto insospettito da come alcune monete apparentemente in buono stato siano proposte a prezzi di partenza molto bassi. Addirittura questo DIlitron è proposto con un prezzo di partenza di soli 50 Euro. A prima vista il pezzo sembrava credibile nonostante la ripatinatura. , Poi però osservandolo attentamente mi hanno insospettito alcuni particolari (piccoli crateri sparsi sulle due facce) ho pensato che potesse trattarsi di un pezzo fuso. Così sono andato alla ricerca di pezzi simili sulla rete e ne ho trovato uno che corrisponde perfettamente proposto in asta nel 2011 a 1500 euro. All'inizio ho pensato che potesse trattarsi della stessa moneta, ma le differenze sono tante: - Crateri (1, 2, 3 e 4) - Lettere impastate (5, 6 e 7) - dettagli mancanti (ad esempio 8, ma anche 4) Qui mi fermo perché le differenze sembrano essere davvero tante. Penso che la prima moneta sia un clone della seconda che probabilmente è stata utilizzata come matrice. Questo è il mio parere, non so cosa pensiate voi.. Un saluto a tutti, Sebastiano
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  15. Oggi vi mostro un bel Carlino di Filippo II per il regno di Napoli. Moneta comune ma sempre affascinante, aspetto i vostri commenti e opinioni. Buon pomeriggio!
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  16. ______________ 2006 Polonia 2 Zloty - Nordic gold Vi è raffigurato il dritto della moneta in argento da 2-5-10 Zloty del 1932.
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  17. Oggi festeggia la sua nona decade Elisabetta II Elisabetta II (Elizabeth Alexandra Mary) nata a Londra il 21 aprile 1926 è la regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord. Figlia di re Giorgio VI e della regina Elisabetta, è anche regina di Antigua e Barbuda, Australia, Bahamas, Barbados, Belize, Canada, Grenada, Giamaica, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Saint Kitts e Nevis, Saint Vincent e Grenadine, Isole Salomone, Santa Lucia e Tuvalu.Elisabetta II è anche Capo del Commonwealth e governatore supremo della Chiesa d'Inghilterra, comandante in capo delle forze armate e signore dell'Isola di Man. È salita al trono del Regno Unito il 6 febbraio 1952, alla morte del padre re Giorgio VI. Il suo regno è il più lungo di tutta la storia britannica, ed è il più lungo in assoluto per una regina. Circa 125 milioni di persone nel mondo sono suoi sudditi. Per la sua durata, il regno di Elisabetta II è al 44º posto nella classifica dei regni più lunghi della Storia. È sposata con Filippo di Edimburgo dal 20 novembre1947 e ha quattro figli, Carlo, Anna, Andrea ed Edoardo. La moneta una bellissima sterlina d’oro raffigurante la regina
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  18. Grazie Fabrì, capisco.......!! Il fatto è.....che essendo catalogato come pezzo Unico...io da "ragazzo" che ogni tanto scrive qualcosina su questa monetazione......vorrei, sinceramente, vederci chiaro....cioè accertare o meno se in zecca sia mai uscito un pezzo da 60 Grana con la data 1853....tutto qua. L'ho detto anche in altre occasioni......sono un pò San Tommaso. Continuando, però, aggiungo che anche la cifra 5 mi sembra che abbia un anomalia, la barretta orizzontale mi sembra staccata dall'altra parte che compone il nr......è come se fosse "appoggiata".
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  19. È un'arancia tarocco :rofl:
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  20. Vero in parte: i peso convertibili valevano di certo uno sproposito per i cubani, ma nonostante ciò alcuni cubani (sopratutto se a contatto con i turisti) li usavano comunque anche per le loro spese quotidiane. Ho visto con i miei occhi cubani utilizzare i peso convertibili nei negozietti (non i negozi turistici) per le strade, e i negozianti accettarli senza problemi dando di resto per lo più peso cubani. Altro motivo per cui i cubani utilizzavano i peso convertibili era quello di tenere con poche banconote i loro risparmi in casa. Vale anche la regola opposta: alcuni turisti non si limitano a usare i peso convertibili, ma anche i peso cubani, sopratutto per piccolo acquisti nei negozi non per turisti oppure per contrattare i prezzi con i venditori di strada (sopratutto chi vende cibo e frutta per strada)... Io stesso a cuba ho usato entrambe le valute, e le ho ottenute entrambe al cambio ufficiale dell'aeroporto senza nessun problema. Dunque, in conclusione, si può dire che sono state entrambe valute circolanti, contemporaneamente, nel paese, e sono state entrambe utilizzate da turisti e cubani.
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  21. puoi postare anche il confronto sul segno di zecca che in effetti sembra diverso. della lingua potrebbero esserci varianti, almeno sulle altre date.
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  22. Belle monete, BB
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  23. Forse sulla lingua hai ragione.. ma andrebbe vista la foto perpendicolare alla moneta..
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  24. La croce della II armata (quella che per sua sfortuna si trovò nella zona di Caporetto) è una delle più rare a trovarsi e quindi maggiormente vittima delle riproduzioni come purtroppo si rivela anche questa. Riproduzione di poca qualità basta vedere l'attacco dell'anello per il nastro e il retro completamente liscio senza scritta e senza marchi del fabbricante e i soliti smalti sintetici come differentemente si rivela nell'originale che metto in allegato. Purtroppo il campo delle imitazione (o falsi) si va sempre più allargando e migliorando nella qualità (non in questo caso) e sarà sempre più difficile discindere il vero dal falso anche ad un esame diretto della medaglia non ne parliamo attraverso una foto. Si ci può difendere allargando la propria cultura medaglistica osservando molto attentamente gli originali per essere poi preparati ad un eventuale confronto nel momento dell'acquisto, è molto importante in particolare non farsi fuorviare, caro PanzerfausVA, dall'aspetto accattivante.
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  25. Un po' d'oro ci vuole.....a Milano la tipologia è sempre immobilizzata nel tipo busto/stemma, vediamo una quadrupla del 1630 di Filippo IV di Milano, moneta splendida e molto rara, dove dal busto si evidenziano in modo netto il collare alla spagnola, la corona e lo spallaccio d forma leonina.... Mi sa però che vi piaceva di più l'altro ventennio..... :blum: Zecca : Milano Emittente : Filippo IV ( 1621 - 1665 ) Nominale : Quadrupla Metallo : oro Anno : 1631 Prov. Hess Divo 326
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  26. 1 punto
  27. Purtroppo siamo dentro un ginepraio di norme, interpretazioni, opinioni. Per quanto riguarda le monete del Regno e Repubblica che hai citato puoi stare tranquillo....avevano un decreto di emissione con corso legale e poi un successivo di fine corso legale con le quale le autorità statali le hanno di fatto "abbandonate" (infatti non le accettano più al cambio). per le altre, ti consiglio prudenza ed acquisti solo da operatori commerciali professionisti o da collezionisti che hanno acquistato a loro volta da professionisti (e quindi hanno la documentazione). Diffida dagli acquisti sui mercatini occasionali (mi riferisco ovviamente alle monete romane e magna grecia). Puoi trovarle a poco prezzo ma poi potresti trovarti invischiato in grossi problemi giudiziari.
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  28. Le solite palle "signoraggiste", oltretutto off-topic. Per le risposte leggere le controargomentazioni sul blog: http://signoraggioinformazionecorretta.blogspot.it/ e volendo anche su https://it-it.facebook.com/signoraggioSIC Le domande che non lo riguardano strettamente: Quale è il parametro con cui si stabilisce il valore da dare ad una valuta rispetto ad un'altra?? https://it.wikipedia.org/wiki/Tasso_di_cambio Per quale motivo tutte le unioni monetare fatte in precedenza nella storia sono sempre finite??? L'Unione Monetaria Latina è finita a causa della prima guerra mondiale, quindi in conseguenza indiretta della mancanza di unità politica europea associata al crollo di quel coordinamento embrionale che c'era all'epoca. Le altre unioni monetarie seguenti, esclusa solo quella coloniale inglese dell'East African Schilling (cessata con l'indipendenza dalla Gran Bretagna, ma che gli stessi paesi oggi indipendenti vogliono rifondare), sono tutte ancora attive [Franco CFP, franco CFA dell'ovest, Franco CFA equatoriale, Dollaro dei Caraibi dell'Est e anche l'attuale Fiorino dei Caraibi orientali].
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  29. Medaglia devozionale agostiniana, bronzo/ottone, ovale con appendici globulari, della prima metà del XVII sec.- D/ S. Agostino in abiti vescovili con pastorale, scritta: S. AVGVST.-. - LVX. DO.- CTOR.= S. Agostino - Luce e Dottore [della Chiesa]. R/ S. Monica aureolata in abiti monacali, tiene tra le mani il crocifisso, scritta: .SANCTA.(rosa) -MONICA. La rosa secondo me è un elemento ornamentale,ma può avere anche un significato mistico riferito alla Santa. I soggetti della medaglia, S.Monica madre di S. Agostino e S. Agostino in abiti vescovili sono abbastanza comuni,in questo caso lo stile iconografiaco è la scritta del D/, a mio parere rendono la medaglia rara. Ciao Borgho
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  30. E' una riproduzione a parer mio abbastanza evidente
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  31. 8 in famiglia (fra cui 7 fratelli fucilati, insieme) bastano? ;)
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  32. Ringrazio tutto il Centro Culturale Numismatico Milanese e in particolare il suo Presidente Gianfranco Pittini per l'opportunità che mi ha concesso ieri sera di parlare delle monetazione affascinante ed intrigante del periodo medievale, Pavia, Milano, Lucca ....si sono alternate e confrontate nel tempo e nei vari periodi storici con le loro caratteristiche e particolarità....ed è stato bello parlarne insieme ad amici, soci ed appassionati . Bisogna anche dire che oggi il CCNM si pone come unico riferimento della nostra città per la possibilità di ascoltare conferenze, fare chiacchierate, confronti e visioni di monete tra appassionati numismatici, quindi centro culturale ma anche aggregativo per la nostra Milano.... Da quello che ho potuto ascoltare il programma per il futuro è ricco di grandi appuntamenti sicuramente da non perdere e che verranno man mano segnalati anche qui sul forum, mi auguro che altri possano approfittare di questo sicuro approdo e riferimento numismatico milanese per conoscersi, approfondire, avere altre serate come quella di ieri sera che sicuramente personalmente non dimenticherò....
    1 punto
  33. Le monete come questo uno—interessante ma oh così comune—a volte raccogliere 150-200, vado al parco giochi per bambini da soli di notte e gettare le monete alte nell'aria e lasciarli a piovere in modo casuale sul terreno. Poi vado a casa e immaginare il divertimento—ma non tornerò mai. :D v. --------------------------------------------------------------- Coins like this one—interesting but oh so common—I sometimes gather 150-200, go to a children’s playground alone at night and throw the coins high into the air and let them rain down randomly onto the ground. Then I go home and imagine the fun—but I never return. :D v.
    1 punto
  34. Salve , per un completo studio sull' area danubiana imperiale dalla sorgente alla foce , considerando la scarsita' delle fonti antiche e le relative informazioni "di parte" o denigratorie , consiglio la lettura del sottostante libro dell' Universita' degli Studi di Ferrara , Dipartimento di Scienze Storiche , Atti del primo Convegno Internazionale , 15/17 Ottobre 2009 , 499 pagine .
    1 punto
  35. Sì. Colgo l'occasione per pubblicizzare il suo sito internet: un lavoro gigantesco di classificazione e approfondimento. Per gli amanti del genere una vera e propria miniera di informazioni. http://complianceturin.xoom.it/complianceturin/index.html
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  36. Nei due anni successivi il limes germanico-retico fu interessato dalla costruzione di una serie di forti, fortini minori e strade. Avanzò nei territori di Nemeti e Triboci. Ma l’area costituiva comunque una specie di scomodo cuneo nei territori dell’Impero: comportava un pesante tributo in termini di presenza militare. Ciò chiaramente portò allo sviluppo economico che si verificò nei tempi successivi ma si ebbero in più occasioni periodi tumultuosi. Già qualche anno dopo la campagna domizianea (88 ? 89?) il settore conobbe un periodo di instabilità dovuto alla deposizione del re Chariomero dei Cherusci da parte degli stessi Catti. Ripreso il potere lo perse una seconda volta a breve e definitivamente quando decise di inviare ostaggi a Roma, secondo la prassi clientelare consolidata dell’epoca. Gli stessi Catti si resero protagonisti di un infruttuoso attacco alla frontiera imperiale durante i disordini provocati dalla rivolta del governatore della Germania Superiore Lucio Antonio Saturnino. In seguito gli Agri decumantes furono protagonisti di azioni militari da parte di Traiano (come Governatore nel 92-96 e come Imperatore nel 98 e 100). Adriano avanzò lievemente il limes. Antonino Pio (145-146) come a lui abituale provvise al rafforzamento delle strutture difensive presenti e ad un avanzamento di 30 chilometri della frontiera. Nel 185/6 ci fu una rivolta contro i militari di stanza ad Argentoratum (Strasburgo). Gallieno perse il territorio conquistato dagli Alemanni che vi si insediarono; riconquistato da Aureliano fu progressivamente abbandonato dopo Probo e lasciato agli Alemanni. E il “nostro” Domiziano? Aveva raggiunto la gloria tanto desiderata: eppure non era contento. C’era qualcuno che oscurava il suo tanto bramato sogno di gloria: Agricola. Lo aveva spedito in Britannia là dove nessuno era riuscito a sottomettere tutte le popolazioni locali. Eppure ci stava riuscendo. Era giunto in Caledonia e stava compiendo il periplo dell’isola, chiudendo la “tenaglia” attorno alle riottose popolazioni locali. Bisognava fermarlo perché troppo … pericolosamente vincente. Quindi quando Agricola si recò a Roma per chiedere un ulteriore limitato contingente militare per chiudere la campagna con la conquista totale della Britannia (84) gli fu ordinato di abbandonare le operazioni militari. Cosa che lo stesso generale fece, fedele all’ordine ricevuto. Non fu declamato per le sue vittorie. L’unico che lo fece fu Tacito: Agricola era suo suocero e gli visse, dopo il suo rientro, accanto per sette anni: probabilmente raccolse oltre alla verità dei fatti, tutta la sua amarezza. Domiziano nel frattempo fece annientare una popolazione nell’Africa proconsolare (i Nasamoni), si scontrò contro i Daci di Decebalo (85): usando come casus belli il fatto che Marcomanni e Quadi (alleati sulla base di un trattato del 6 d.C. siglato tra Tiberio e Maroboduo) non lo avevano aiutato durante la campagna dacica nell’89 riaccese il fronte germanico e in particolare quello Pannonico, iniziando da Carnuntum una guerra che comportò la stipula di una tregua con Decebalo (al fine di evitare un attacco simultaneo nei due settori). La guerra contro i germani conobbe tre fasi dai risultati alterni: 89, 92 e 95(?)- 97. La terza fu condotta da Traiano (Domiziano fu ucciso nel 96) e comportò la vittoria di quest’ultimo che gli comportò il titolo di Germanicus ed il Trionfo. Anche questo settore comunque non fu mai completamente pacificato (usando il termine in senso latino ovvero di debellazione totale del nemico) e nel seguito si ebbero comunque tumulti e azioni belliche.
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  37. Consiglio un bel corso di Economia Monetaria Come base per sviluppare questi quesiti con un approccio serio e razionale :)
    1 punto
  38. Si @@margheludo l'aspetto degli enriciani coniati a Pisa pre-1155 è un aspetto che non abbiamo effettivamente mi sembra trattato molto qui, io posso in effetti riportare solo quello che dicono due fonti a proposito, Baldassarri da te citata e lo studio di Matzke. Vediamoli : Baldassari a pag. 42 parla di " Pisa che deve aver ripreso le sue coniazioni poco prima del XII secolo imitando proprio queste monete " ( che sono gli enriciani lucchesi ) , " ma poco dopo il 1155 deve aver adottato i tipi con F/ IHPERATOR sul dritto e PISA/ FREDERICVS al rovescio forse affiancandole per qualche tempo ancora alle preesistenti ". Nella nota si cita Matzke che prolungherebbe per lui fino agli accordi del 1181 la battitura degli enriciani di Pisa. Andiamo sul Matzke allora che parla di imitazioni pisane degli enriciani di Lucca dal 1149, testimoniate con sicurezza dal 1151. Quindi per entrambi si confermerebbe una coniazione a Pisa di imitazione degli enriciani in epoca pre-1155, almeno per qualche anno. Sulla coniazione nel post 1155 invece la Baldassari ritiene poco probabile l'ipotesi Matzke che porta il tutto fino al 1181. Personalmente mi sembrerebbe effettivamente strano questo prolungamento se nel 1155 Federico concede il privilegio a Pisa di battere un suo tipo di denaro. Matzke aggiunge in fondo nel catalogo con un ? un denaro lucensis di Pisa che definisce dell'epoca 1149 - 1151 fino al 1181-82. Questo è quello che si legge.... effettivamente la materia credo sia molto complessa, ma nel contempo interessante, se si riuscisse a capire questa tipologia sarebbe importante e qualche eventuale segno identificativo potrebbe aiutare in tal senso, domani se riesco posterei, trattandosi di un solo esemplare e per motivi di studio, il tipo 49 di Matzke giusto per dare qualche spunto in più....
    1 punto
  39. @@nikerede parlando un po' più scientificamente, stiamo parlando della bilancia idrostatica. Serve per verificare il peso specifico o densità (D) di un materiale. Io la utilizzo per verificare la densità delle gemme, che è uno dei fattori identificativi delle stesse.La D di un materiale, è data dal rapporto tra il peso in aria dell'oggetto e il suo peso determinato in acqua. Per effettuare questo è necessaria una bilancina digitale e alcuni accessori per la pesata in acqua. Se riesco, nei prossimi giorni posterò delle foto di come costruirsi il necessario. Esistono poi delle tabelle con indicate le D di molti materiali tra cui oro e argento in base ai vari titoli di purezza. Ad esempio l'oro puro (1000/1000) ha D=19.3, il 916/1000 D=17.7 ecc.. Per conoscere il titolo in oro delle tue monete, essendo dei falsi, potresti far fare il saggio ad un orafo, che sarebbe la soluzione migliore.
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  40. Cambiamo un po' area.... Zecca : Asti Emittente : Emanuele Filiberto , Conte di Asti ( 1538 - 1559 ) e Duca di Savoia ( 1553 - 1580 ) Nominale : testone, III tipo Metallo : argento anno : 1561 Prov. NAC 85 Note : bel busto di Emanuele Filiberto testa di ferro con al rovescio stemma coronato con scudetto sabaudo in cuore
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  41. Posto un secondo scudo d'oro emesso nel periodo post-1573 dopo l'elevazione del Monferrato a ducato. Da notare che le aquile dello stemma gonzaghesco adesso sono affrontate e con le ali alzate, a differenza dello stemma precedente dove erano abbassate e rivolte verso la destra araldica; si tratta di una importante concessione dell'imperatore al blasone gonzaghesco. Gli scudi d'oro con la croce filettata emessi nel periodo di duca del Monferrato si differenziano da quelli del periodo marchionale, oltre che per le titolature, anche per la presenza dello stemma ai nove quarti del Monferrato in petto allo stemma gonzaghesco, mentre in quelli marchionali è presente il piccolo stemma gonzaghesco ai leoni boemi e alle fascie. Questa tipogia è già di per sè estremamente rara, ma tutti gli esemplari noti finora erano datati 1578. Questo è finora l'unico scudo noto che non presenta il millesimo di conio, e proviene da un'asta Nomisma del 2013. Zecca: Casale Monferrato Autorità emittente: Guglielmo Gonzaga Nominale: scudo d'oro Metallo: oro Anno: - (emesso tra il 1575 e il 1587) Rarità: R4-inedito senza millesimo di conio Note: ex Nomisma 47/2013
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  42. Quarter Dollar 2002 P U.S.A. Washington Quarter Mississippi
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  43. Buongiorno a tutti! Mi è capitato tra le mani un atto di vendita datato 1924 per la vendita di un campo al mio trisnonno da parte della curia, e su questo sono presenti due "marche da bollo" da L2 e L3, stampate sul foglio insieme ad un bollo di aumento per addizionale. Vorrei condividerli con voi! Già che ci sono, allego anche una foto controluce della filigrana presente nei fogli, che recita "1922 Regno d'Italia CI".
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  44. Un 1971 Colombia 5-peso celebrando il 6° Giochi panamericani tenuto a Cali, circa un azionamento di dieci- o dodici-ore da Bogotà, dove la moneta fu coniata. Questo pezzo di acciaio rivestite di nichel va da 30mm di diametro e pesa 10,1g. Quando fu coniato ha scambiato per un po ' meno di US$0,30—che importava perché i turisti americani e gli atleti erano in città per assistere ai giochi. (I primi giochi di Pan-Am era stato tenuto nel 1951 in Argentina, seguita nel 1955 dai giochi in Messico, 1959 negli Stati Uniti (Chicago—c'è un commem di posta aerea di 10-cent), poi 1963 in Brasile, e nel 1967 in Canada. Commemorative di 5-pesos 1971 della Colombia, tuttavia, era la prima moneta emessa per celebrare i giochi.) "Il nuovo Hotel Inter-Continental è previsto di aprire per la Pan American giochi qui nel luglio 1971," ha riferito il 1970 l'edizione della Nuova Guida di Mondo di Orizzonti, che ha inoltre registrato un tempo di 4¾ ore di volo da Miami a Cali tramite Pan Am Jet. Facchini hai un suggerimento di circa 5 pesos per il carico medio di bagagli—questo 5-peso pezzo per esempio. Ma una moneta come questo avrebbe fatto un altro importante servizio per il turista...una lettera di posta aerea negli Stati Uniti costa 3,30 pesos, e una cartolina era 1,40 pesos. Quindi cambiare questo pezzo 5-pesos, con pochi centavos. :) v. ---------------------------------------------------------------- A 1971 Colombia 5-peso celebrating the 6th Pan-American Games held in Cali, about a ten- or twelve-hour drive from Bogotá, where the coin was struck. This piece of nickel-clad steel goes 30mm in diameter and weighs 10.1g. When it was coined it exchanged for a little less than US$0.30—which mattered because American tourists and athletes were in town to attend the Games. (The first Pan-Am Games had been held in 1951 in Argentina, followed in 1955 by the Games in Mexico, 1959 in the U.S. (Chicago—there’s a 10-cent airmail commem), then 1963 in Brazil, and 1967 in Canada. Colombia’s 1971 5-peso commemorative, however, was the first coin issued to mark the Games.) “The new Inter-Continental Hotel is scheduled to open for the Pan American games here in July 1971,” reported the 1970 edition of New Horizons World Guide, which also reported a 4¾-hour flight time from Miami to Cali via Pan Am Jet. Porters got a tip of about 5 pesos for the average load of luggage—this 5-peso piece for instance. But a coin like this one would have done another valuable service for the tourist…an airmail letter to the States cost 3.30 pesos, and a postcard was 1.40 pesos. So this 5-peso piece, with a few centavos change. :) v.
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  45. Mmm... Gioco interessante. Provo a giocare anche io, anche se non al vostro livello. :) 1808 (a.e. 1223) Pascialato di Tripoli 40 para Mahmud II Purtroppo mancante di un pezzo, come quasi tutte quelle che ho del Pascialato di Tripoli.
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  46. 1807 Stati Uniti d'America 1 Centesimo in rame Draped Bust
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  47. 1801 Stati Uniti d'America 1 Centesimo in rame Draped Bust tipo 1/000
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