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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/24/16 in tutte le aree

  1. Ciao, sono un collezionista portoghese di monete antiche, mio padre fu un imigrante italiano e io so come leggere un poco di Italiano. Ho comenciato un blog dove escrivo in inglese del falso che si discuta su questo forum, per dare a conoscere a collezionisti o resto del mundo anche chi non sa Italiano. Il blog pode verlo su esto link: https://numismaticfakes.wordpress.com/ Adeus a todos. Odysseus
    4 punti
  2. Ieri al convegno di Bologna (oltre alla sterlina condivisa nel post dedicato) ho acquistato queste 2 monete vittoriane a mio parere con colori e patina stupendi. Mi piacerebbe sapere che stato di conservazione date a questi due esemplari, oggettivamente un bel EF se lo meritano entrambe, forse qualcosa in più in doppio fiorino.
    3 punti
  3. Questa storia dei gettoni calanti, mi ricorda analoghe storie di zecchieri medioevali. A quel tempo però, se scoperti, venivano squartati e la testa appesa alle porte della città. Speriamo... nei corsi e ricorsi storici!
    3 punti
  4. Questione spinosa quella portata alla ribalta dai giornalisti di Report, la Zecca compra lingotti di oro puro 999,99 da Banca Etruria che in realtà si rivela con un titolo di 995,00.... lascio a voi i commenti. http://www.corriere.it/cronache/16_aprile_24/giallo-gettoni-d-oro-rai-1b9819e6-0997-11e6-9fb4-3b2d877e61d8.shtml Tutto comincia quando alla signora Maria Cristina Sparanide, che nel 2013 ha vinto 100 mila euro alla trasmissione Red or Black su Raiuno arriva una lettera della Zecca, incaricata dalla Rai di coniare quattro gettoni d’oro del valore unitario di 20 mila euro per saldare il conto. Perché 80 mila euro e non 100 mila? Semplice: ci sono le tasse, ma questo il concorrente lo sa. Quello che invece apprende solo quando legge la lettera del Poligrafico dello Stato è che deve pagare pure l’Iva sebbene, spiega il servizio di Ranucci, l’imposta non sia dovuta sull’oro per investimento, cioè quello definito da una direttiva comunitaria come «lingotto o placca». E non ha ragione forse la Treccani a definire il gettone d’oro una «placca»? A questa domanda, però, a quanto pare nessuno sa, può o vuole rispondere. Non il ministero dello Sviluppo. Non le Finanze. Né l’Agenzia delle Entrate. Oltre alle tasse, all’Iva e al costo del conio del gettone c’è poi un’altra voce a carico del vincitore: il calo del 2 per cento dovuto alla fusione. Come se su un chilo d’oro si perdessero 20 grammi ogni volta che si fonde il metallo. Decisamente curioso. A conti fatti, la vincita di 100 mila euro si riduce così a poco più di 64 mila. Ma se l’Iva e quel fantomatico calo, sono questioni legate a interpretazioni astruse di norme astruse, ben altra storia è quella della qualità del metallo. I gettoni che escono dalla Zecca sono marcati come oro fino: 999,9. Quando però la signora Sparanide li porta a un’azienda orafa per farli valutare, il risultato la lascia di stucco: non è oro purissimo. Lo conferma anche un laboratorio specializzato accreditato dal ministero per le analisi legali. Il risultato è identico: si tratta di oro 995. Significa che per ogni chilo ci sono 5 grammi di altro metallo non prezioso. Il bello è che la Rai, c’è scritto nero su bianco nel contratto, l’ha acquistato (e pagato) come oro 999,9. Dunque, in questa incredibile vicenda, è chiaramente parte lesa. La faccenda è pelosissima. Milena Gabanelli precisa che la Rai compra ogni anno dai 6 ai 10 milioni di euro di gettoni d’oro dalla Zecca, che a sua volta si rifornisce del metallo in lingotti sul mercato. Da chi? Da Banca Etruria, fornitore storico degli orafi di Arezzo. Da quell’istituto travolto da una bufera nei mesi scorsi per le obbligazioni subordinate la Zecca ha acquistato «milioni di euro in lingotti d’oro per trasformarli in gettoni della Rai», dice Ranucci, «per anni e senza bando di gara». Perché «è la banca che ci fa il prezzo più basso», replica la Zecca. Aggiungendo che dei lingotti forniti da Banca Etruria «il 20 per cento è stato controllato in ingresso, secondo le nostre procedure di qualità, ed è risultato oro 999». Saranno dunque le procedure, ma resta il fatto che l’80 per cento non è stato controllato. A scanso di equivoci la Zecca si è premurata di presentare un esposto alla procura. E la cosa non finirà qui.
    2 punti
  5. Devo dire, tra quelle non metalliche adoro quelle di cioccolato :D
    2 punti
  6. Se ne è parlato diverse volte nel forum, le contromarche potevano vere diverse funzioni e ci vorrebbe un po' di tempo, ma che puoi ricercare in passate interessanti discussioni qui sul forum. Sinteticamente quelle del periodo imperiale di norma si suddividonno in imperiali, greco imperiali e iberiche. Per esempio potevano essere usate per riconfermare il valore di monete molto usurate in momenti di necessità dovuta a scarso circolante, magari anche deprezzandone il valore (vedi contromarche imperiali DU (dupondio) S (Semisse) ecc.ecc,) oppure le cosiddette denominational mark su monete greco imperiali con indicazione della lettera greca che ad esempio rivalutava la moneta stessa anche per riallinearla al sistema romano (per esempio la lettera greca "delta" rivalutava per 4..). Potevano essere apposte sia da un imperatore su monete del suo predecessore o in occasione dei suoi viaggi nell'Impero, diverse sono ad esempio le contromarche con il busto dell'imperatore Caracalla durante i suoi viaggi in oriente. Molto diffuse sono le contromarche TICA o TICAE di cui ne esistono molte contraffazioni d'epoca da parte dei popoli dell'europa orientale, addirittura si ipotizza che venissero incise nel conio stesso della moneta e ho visto esemplari con cmk apposta su moneta liscia (non coniata). La diffusa cmk IMP sembrerebbe legata all'inizio dell'impero di Tiberio per enfatizzare le sue vittorie in Germania. Alcune apposte durante la campagna di Teutoburgo da Varo con il suo monogramma su assi di Augusto e sono molto ricercate e quindi anche molto falsificate. Altre di tipo "SPQR" apposte su monete per la maggior parte di Nero legate alla rivolta di Vindix nel 68 in Gallia . Per quanto riguarda le contromarche greco imperiali (oggetti inanimati, divinità, animali ecc.ecc) tenendo presente che ogni zecca contromarcava sempre e solo le monete della sua città sono legate a simboli propri. per esempio la divinità protettrice e cosi via. Poi ci sono le contromarche legionarie cioè apposte in contesti militari apponendo i simboli delle legioni esempio in Spagna la legio VI Vitrix , in Spagna e Pannonia la X Gemina, nell'est la III Cirenaica , VI Ferrata, XII Fulminata , XV Apollinaris e forse quelle più note della X Fretensis durante l'assedio di Masada e immediatamente dopo la vittoria giudaica Come vedi il discorso e molto ampio e complesso, quello che è certo è che la maggior parte delle monete contromarcate sono sempre in cattive condizioni e quidn se si ricerca la bella moneta spesso si rimane delusi,..... E' sicuramente un campo di studio molto interessante, ma anche molto in salita.....i
    2 punti
  7. Tanto per continuare nella lunga carrellata dei denari con EID MAR, nell'asta NAC 92 apparirà questo bel denario: Sembra un nuovo esemplare, non comparso in passato. Per la caratteristica disposizione delle lettere al diritto (soprattutto la forma della lettera E di PLAET), la testa di Bruto è chiaramente del conio C di Cahn, che è combinato con almeno 6 conii R (nn. 14-19). Ho alcuni dubbi che sia un Cahn 17, come indicato nel catalogo, finora noto da un unico esemplare a Vienna, in modesta conservazione (e debbo ancora verificare la correttezza della descrizione), mentre sembra essere piuttosto un Cahn 19, del quale era apparso un altro esemplare, anch'esso finora noto in unico esemplare. Ha discreto pedigree: Cahn 19a = Leu 86/2003, 725 = Vinchon 7.iv.1959, 158 coll Paucher g. 3,50 1h
    2 punti
  8. Riprendo questa discussione perchè l'avevo seguita con grande interesse. Volevo segnalare che di recente è uscito un volume dal titolo "Poseidonia-Paestum e la sua moneta" di Cantilena che ho avuto modo di sfogliare velocemente. Vi è una buona analisi del problema del nome dell'ecista che mi sembra di capire possa non esser tale, e anche le cronologie delle serie in argento hanno qualche aggiustatina, soprattutto per l'ultima fase. Ho acquistato il volume e conto di scrivere di più a breve!
    2 punti
  9. Va bene la terza e' facilmente riconoscibile come falsa da un collezionista di Vitt Emanuele III, ma le prime due? La prima campo straordinariamente piatto, preziosismo nel far vedere la sottostante stella del bronzo dionigiano mhmm...la seconda: le foglie della canna una si dirige verso la fronte, una verso il centro della testa ed una terza si arriccia sulla tempia.....ma solo nella moneta in asta e poi quelle lettere cosi' minute...Un confronto si puo' fare con il pezzo di Gionny -che in quell'occasione acquisto' giusto -e che poi e' la uno di Moretti come da tav sopra...anche per la seconda tanto convinto non sono. E poi tutta questa asta non mi piace Centuripe pericolosissima al completo, Morgantina pure....
    2 punti
  10. medaglia in bronzo dorato: è per questo che ho indicato che era una versione diversa http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AE1125/3
    2 punti
  11. In attesa di ricevere il tornesello del Doge Marco Corner, posto la mia piccola collezione di torneselli veneziani: a partire da in alto a destra in senso anti orario: Michele Steno, Tomaso Mocenigo, 3 di Antonio Venerio e 2 di Andrea Contarini.
    2 punti
  12. RIC 757 (C2) Questo dupondio coniato a Roma per la circolazione in Siria (in passato attribuito a Commagene, addirittura Gnecchi lo classificava come medaglione per la mancanza della sigla S C) hanno sempre la corona laureata e non radiata. E' uno dei pochi esempi del periodo in cui il ritratto a sinistra è più comune di quello a destra.
    2 punti
  13. riporto paro paro un mio commento che feci tempo addietro in merito a questo soggetto: "... devo fare una precisazione doverosa su questa moneta, che "a pelle" non ha mai suscitato il mio interesse. Per svariate ragioni: è una commemorativa (e chi la voleva dovette pagare 400 lire, tale era il valore dell'oro nel '23) anche se emessa con regolare regio decreto come tutte le altre monete, il soggetto apparentemente così "poco artistico" in confronto ad altri progetti di VEIII, la satinatura (e relativi problemi), il legame così evidente con un simbolo molto discusso (troppo facile, stupido ed anche ingiusto demonizzarlo) ... Devo assolutamente ricredermi: per la "pulizia" e schematicità del progetto e la sua modernità, per gli alti rilievi e la resa tridimensionale (non disgiunta da una evidente e dimostrata difficoltà di realizzazione), penso si possa considerare un degno esempio dello stile razionalista, futurista di quegli anni. Una vera testimonianza delle tendenze artistiche del tempo."
    2 punti
  14. Finalmente sono riuscito a metterci le mani sopra!! Il Di Giulio x il Tallero per Pisa di 2°Tipo del 1615 dice: Sconosciuto in C.N.I. e Galeotti Due unici esemplari rispettivamente comparsi in listino Canessa De Nicola del Dicembre 1949, ed in Asta Santamaria 1955 (raccolta Signorelli). non esprime rarità. Un altro esemplare è comparso in ARS Classica n 50 il 15 Novembre del 2008 (indica come estremamente raro), con il mio fanno 4 esemplari. Il libro Attilio Manzoni non lo cita nemmeno, salta la data. data parecchio più rara del 1609 che ultimamente invece si vede apparire alle aste e classificata R5. Descrizione: Monete di zecche italiane Pisa Cosimo II de’Medici, 1609-1621. Tallero 1615, AR . Mezza figura radiata del duca in armatura d., con lo scettro nella mano d. e la s. sull’elsa della spada; nel giro, sotto il taglio del busto, 1615. Rv. Stemma coronato caricato su croce di S. Stefano. CNI –. Galeotti XXXI (manca questa data). Di Giulio 70. Ravegnani-Morosini 14. Estremamente raro. rottura di conio al diritto e leggeri difetti tipici dell emissione e della data, il più bel pezzo mai apparso su asta, di eccezionale freschezza e aspetto, fondi lucenti FDC/SPL+ saluti fofo
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  15. Ciao a tutti, qualcuno puo aiutarmi a identificarla? Riesco a leggere adelbertus rex saluti dall austria
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  16. Cosimo I de' Medici (1537-1574). Piastra 1570. AR, . - ø 40,5 mm. D/ « COSMVS . MED. MAGNVS . DVX. ETRVRIAE (giglio). Nel campo busto a destra drappeggiato e corazzato di Cosimo a testa nuda. Sul petto porta maschera di Pan. R/ S IOANNES « / (giglio) BAPTISTA. , nel campo il Santo stante a sinistra con nimbo circolare si appoggia a lunga croce astile. All’esergo .1570. . Di Giulio (R2). conservazione più bassa, ma data più rara il 1570 compare molto poco su aste, un R3 a mio giudizio può starci anche se il il Di Giulio non la diversifica dalle altre, in alcune aste invece la indicano come anno più raro!! il Busto c'è tutto, non è consunto molto, scomparso, la maschera sul petto si vede, c'è e anche il volto con i capelli visibili. di gran fascino anche se di bassa conservazione è una moneta del 500 di prestigio e rara. saluti fofo
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  17. Buona sera a tutti. A nome degli organizzatori, Cavicchi, Cavaliere, Nasi e Palma, comunichiamo, come già presente nel dépliant distribuito fin da l'ultima edizione di Veronaphil, l'effettuazione del prossimo convegno numismatico che si terrà a Piacenza il giorno 30/04 dalle 10.00 alle 18.00 nella splendida cornice di Palazzo Farnese, corredato da 3 interventi tenuti da Ganganelli, Pigozzo e Catalli, come da locandina allegata. Annuncio appena pubblicato anche sull'edizione on-line de "Il giornale della Numismatica". Per ogni domanda o chiarimento, a disposizione. Stefano Palma
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  18. Domenica mattina ad un mercatino vicino casa, frugando in una ciotola di monete alquanto bruttine è spuntato questo poverino, un po' tosatello! 1/2 carlino sigla IAF/G dietro la testa MIR 216/7 Filippo III (R3)
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  19. Mi è sempre piaciuto guardare non solo l'aspetto tecnico del forum ,ma riflettere anche sull'evoluzione ,la partecipazione,il consenso di questo ; curioso come sono, leggo ,osservo ,cerco anche di analizzare le tendenze e i comportamenti che possono spingere il forum in una certa direzione . Sono riflessioni a voce alta ,che mi piacerebbe approfondire con voi ,mi fermerei essenzialmente a parlare della sezione medievale ,che è poi quella che frequento di più ,anche se mi piace molto frequentare la piazzetta e la parte organizzativa dei circoli. Il medievale in passato è stato considerato ,sia a livello di studi ,pubblicazioni,collezionismo ,sicuramente a torto, minore rispetto ad ad altri periodi storici ; sicuramente a torto ,ma secondo me le cose sono cambiate e stanno cambiando : negli ultimi anni si sono moltiplicati gli studi in questo campo ,la moneta povera ,svilita ,non bella a vedersi spesso attrae sia gli addetti ai lavori ,che gli studiosi ,di certo nel medievale c'è molto da studiare ,molto da capire e a volte la parola fine non viene mai messa. Questo aspetto intrigante ,di difficoltà a capire la monetazione medievale credo sia uno degli aspetti che hanno spinto molti a seguirla ,a volte le cose complicate ,se poi sviscerate sono quelle che danno più soddisfazioni : quindi rivincita della snobbata ,immobile ,spesso ripetitiva , a bassa conservazione moneta medievale. Quindi l'aumento degli studi degli addetti ai lavori in questo periodo storico che danno dignità e importanza alla monetazione di questo periodo storico , ma anche il mondo del collezionismo vedo seguire sempre di più questo periodo ,gli appassionati crescono. Giorni fa parlavo con due giovani molto bravi del forum ,uno mi diceva ,vorrei partecipare alle discussioni sul medievale ,vorrei seguire questa monetazione da studio ,da ricerca ,mi affascina in poche parole ,l'altro mi dice ,io seguo un altro periodo ,ma vorrei ,se mi presti qualche moneta medievale ,vederle ,cercare di leggere queste difficili legende ,i segni identificativi ,tutte queste cose mi incuriosiscono : questo è un piccolo spaccato del forum , ma reale e attuale a oggi. Ma veniamo al forum ,io ritengo ,ovviamente è una mia opinione personale ,che il medievale nell'ultimo periodo ha fatto boom ,ha avuto una grande performance ; mi spiego meglio ,basta vedere il numero di nuove discussioni recenti ,una più interessante dell'altra ,al punto che io credo fra poco i curatori avranno dei problemi perchè la fascia di quelle fisse quasi supera quella delle nuove. Alcuni si sono spostati da altre sezioni ,agli utenti classici di questa area ,tra l'altro secondo me tutti molto competenti e appassionati ,ultimamente si sono aggiunti altri ,alcuni giovani ,che stanno crescendo di giorno,in giorno . Cosa può essere successo ? Tante cose si dovrebbero dire ,e un post non è sufficiente : l'interesse di una monetazione che ha ancora molto da dire e da scoprire ,questo sicuro ,l'effetto traino ,utenti bravi che sanno porsi e sanno attirare e portano altri consensi direi ,come in tutti gli ambiti la tendenza spesso se gestita bene tende ad ampliarsi ,un altro aspetto che ritengo fondamentale rispetto ad altre sezioni ,in particolare quella classica ,la possibilità più tranquilla da parte dell'utente di poter postare le proprie monete ,e questo ritengo sia fondamentale per la riuscita di una discussione ,apportare immagini e commentarle insieme diventa circolo reale e fonte di studio continuato ,nella sezione medievale diciamo in questi ultimi tempi sono state postate immagini di monete medievale con quantità direi industriali ,veramenti enormi ,ormai sul forum c'è di tutto e anche di un certo livello. Ultimo ,ma non l'ultimo ,la novità, .l'apporto direi essenziale di alcuni addetti ai lavori ,in particolare in questa sezione : si disse ai tempi ,i due mondi quello degli addetti ai lavori e quello del collezionismo ,degli appassionati ,degli studiosi si devono unire ,avvicinare in un qualche modo ; beh qui su lamoneta ,qualcosa del genere sta succedendo ,certamente ,non è facile, è un mix da gestire abilmente da ambo le parti ,io vorrei citare come esempio positivo quello che sta facendo sul forum Monbalda ,ma anche altri comunque ,un dare le proprie conoscenze con grande semplicità ,garbo ,senza intimorire l'utente in particolare meno avvezzo, tentandolo di conquistarlo,incuriosirlo,insegnando a piccoli passi. Credo che questa sia la strada giusta da seguire ,non facile ,ma possibile ,certo le due parti devono collaborare ,non solo dal punto di vista tecnico ,ma anche di come ci si rapporta con gli altri. Nel medievale ,direi che la strada intrapresa da Monbalda felicemente debba rimanere un riferimento e un punto di arrivo per tutti : questa è un altro motivo per il quale il mediavele sta performando . Che i due mondi ,non debbano stare separati e non gioverebbe assolutamente a nessuno dei due,lo leggo anche nell'ultimo libro di Monica Baldassarri " Zecca e monete del Comune di Pisa ",il riferimento è a quello che dice Lucia Travaini in proposito ,( e visto che siamo nel Medievale ,non potevo sceglire persona migliore per fare la chiosa finale ) la stessa ci dice . " ci deve essere la voglia di non fare una ricerca fine a sè stessa,ma aperta e comunicativa anche ai non addetti ai lavori." Tanti pensieri ,tante riflessioni possibili ,a voi ,se vorrete ,la parola e comunque buon Medievale a tutti !
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  20. Ecco l'esposto alla Procura presentato dalla Zecca: http://www.ipzs.it/docs/public/folder_report/Esposto_Denuncia_Procura_Roma_Oro_Gettoni_Rai_1404.pdf La stessa Zecca ha messo a disposizione del pubblico il risultato di recenti analisi metallurgiche sui gettoni d'oro in giacenza, risultati regolari: http://www.ipzs.it/docs/public/folder_report/analisi_su_oro_giacenza_in_Zecca.pdf
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  21. Buona domenica, vi posto questo gersh di cui però non conosco l'anno esatto di coniazione; so che c'è ne sono 3 di annate e a questo punto vi chiedo di quale annata è il mio, come identificare le altre 2 ed un parere sulla conservazione. Grazie
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  22. Sesterzio M.Aurelio TRibunicia Potestas XVI anno https://www.acsearch.info/search.html?id=865814
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  23. Hai ragione sono state rifatte soprattutto la E ed allungate mentre le ultime sono state un po reincise nei contorni, inoltre i campi davanti al viso sono stati lisciati e tutta la moneta ha subito un processo di ossidazione che ha coperto anche la patina naturale come si può notare dalle squame di metallo ma che non ha coperto alcuni punti di corrosione con la malachite ( linea di esergo ecc. ). Personalmente ripeto che le ritengo lavorate ma naturalmente bisogna rispettare il parere di tutti ed eventualmente accettare anche altre opinioni. @@Emilio Siculo il colpo di martello c'è in tutti e due gli esemplari, si nota poco perché sono ripatinate ed i campi lavorati Bella moneta Gionny ed essendo un ex Virzì il prezzo ci può stare; ecco i pedigree di cui si può essere orgogliosi
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  24. @acraf Accontentato ...... :hi: Una delle POCHE GENUINE (sapessi quanto marciume)
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  25. @@claudioc47 ... quella discussione vi porta lontano dal mezzo carlino come il tuo......pensaci bene: devi trovare un IAF/G volto a dx e tosone a sx (tosone e non acciarini/fiamme).
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  26. Denaro di Carlo D'Angiò 1266-1285 coniato a Messina in biglione da 15 a 18 mm di diametro e 0,75 gr. di peso D:/ Croce con globetti alle estremità e in leggenda K.DEI.GRA.REX.SICILIE R:/ In campo SICIL con giglio sopra e sotto globetto in leggenda DVC.APVL'.PRINC.CAPVE Spahr n.24 tav.XXVIII
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  27. Buona Domenica sembra un provisino romano; per una esatta attribuzione attendi pareri più autorevoli :pleasantry: saluti luciano
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  28. NAPOLI - FILIPPO II (1554-1598) Mezzo Ducato o Cianfrone (Principe di Spagna, 1554-1556) D/ Busto corazzato R/ Stemma coronato. P.R. 5 MIR 160 Ag g 14,85. Leggera porosità. Collezione privata.
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  29. A me sembra un denaro provisino coniato durante il tribunato di Cola di Rienzo, però mancano peso e diametro........ http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-SENRMP/1
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  30. in ogni caso, quale che sia la parte da cui cada, il santo di turno sente le orecchie fischiare :D è scientificamente provato!
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  31. ed ecco che a poche ore di distanza arriva una gemella del 2 fiorini, stesso anno! la pubblico qui, invitato dall'amico Manuel88
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  32. Voglio partecipare anch'io a questo simpatico gioco, e lo faccio con molto piacere. dal mio album ho scelto questi due lat, sia perchè mi ricordano uno dei viaggi più belli che ho intrapreso e due perché credo che non molti posseggano tali monete. In questa mia ultima affermazione spero di non peccare di presunzione:
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  33. Questa è la tua 10 - 8 -100 - 90 - 5 Abbiamo in fila quindi un 10 poi 8 un 100 seguito da 90 e 5 La formula: (10 + 8) x 100 = 1800 + 90 + 5 = 1895 Equivalente al nostro 1903 (quasi 8 anni di differenza con il calendario gregoriano), conservazione al solito SPB (si presenta bene) :good:
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  34. "adesso capite perchè non partecipo ai quiz" Vabbè....se anzichè darti 100 mila euro per aver indovinato un pacco, te ne vengono in tasca, alla fine, solo 60 mila.....è sempre grasso che cola per una pura botta di c...o. :clapping: Che vuoi di più dalla vita....... :pleasantry: M.
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  35. Portogallo 1992 200 Escudos Le tre Caravelle di Colombo - Cinquecentenario della scoperta dell'America.
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  36. E' una tessera prodotta a Norimberga, del tipo con il monogramma ihs crucigero. Le foto sono sfocate ma al diritto la legenda si legge AVTEM TRANSIENS, mentre per il rovescio le varianti sono molte. Non chiedermi per cosa le usavano: avevano diversi impieghi, quello di tessere contabili era il più diffuso. Ciao pozleo
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  37. @@elleci Grazie In questo momento sto per raggiungere il gruppo dei torinesi per partire per la Francia
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  38. Direi medaglietta devozionale (più facile in argento) Riconoscibili le quattro porte sormontate da croci su un lato Si intravede la scala santa sull'altro e si "intravedono" le prime tre lettere "sca" di Scala Sancta Oltre ovviamente a Roma su entrambi i lati. Posto un esempio simile seppur non identico, preso da un'asta Artemide
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  39. Bella la nota autografata e contento per lui che era riuscito a completare la collezione di torneselli. Io sono ancora in alto mare anche se a dire il vero essendo un po' goloso ho molteplici interessi numismatici che mi fanno perdere tempo (torneselli, minuti genovesi, nummi e pentanummi di Bisanzio, 12 bagattini veneziani, grossi matapan, romane di ogni tipologia comprese le provinciali, le prutah e monete greche etc.etc.), ma almeno ho più possibilità di trovare qualcosa che mi interessa....in attensa di ricevere il mio prossimo tornesello del doge Marco Corner ho il piacere di voler condividere con Voi la mia piccola collezione di Torneselli. A partire da in alto a destra abbiamo Michele Steno, Tomaso Mocenigo, 3 di Antonio Venerio e due di Andrea Contarini. Saluti Antonio
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  40. Medaglia devozionale Domenicana, ottagonale, bronzo/ottone, della seconda metà del XVII sec. di produzione meridionale.- D/ La Madonna del SS. Rosario con Gesù Bambino a dx, ambedue reggono la corona del rosario, ai lati S. Domenico e S. Caterina da Siena, scritta: REGI- SACR. ROS[ARIO].- R/ S.Domenico di Guzman, con giglio e libro (suoi attributi), che si venera in Soriano Calabro (Vibo Valentia), Calabria, scritta: S.- DOM.- DE. SORI[ANO]. medaglia non comune.Ciao Borgho.
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  41. Ciao @@Giov60 Bellissima domanda, che merita una considerazione (ovviamente mia) e che dividerei in due punti: La coniazione di scudi e sottomultipli venne interrotta (o quasi) già sotto il dogato di Paolo Renier; infatti ci si rese conto che, dato l'aumento del costo dell'argento sul mercato, la coniazione di queste monete (e dei ducatoni), non poteva farsi che con perdita (situazione riportata anche nel Papadopoli). Il loro valore di intrinseco era superiore al valore nominale. Per questo motivo quasi tutto l'argento in zecca, lo si tramutava in ducati (meglio noti come ducatelli) che avevano un intrinseco d'argento inferiore allo scudo e in talleri per il levante, con i relativi sottomultipli; oltre ad altri conii più "remunerativi" come le Lirazze, i multipli di soldo, le gazzette, ecc. Pare che i talleri e sottomultipli degli ultimi dogi venissero coniati solamente per gettarli al popolo in occasione della loro elezione, come da tradizione; non mi spiego nemmeno io come possano essere considerati comuni nei cataloghi; tant'è che io non ne vedo così tanti in circolazione. Molti, ma molti meno di quelli emessi a nome dei Dogi precedenti. Pensa che nel lancio di monete al popolo, Ludovico Manin gettò 100 pezzi, rispettivamente da uno scudo, da mezzo e da un quarto e di ottavi solo 60; di ducatelli ne gettò 250, di mezzi 200 e da un quarto 1.200. Seconda mia considerazione: se è vero che il loro intrinseco valeva più del loro nominale ..... la sparizione degli scudi (non così semplici da convertire in merci e servizi, salvo che per quelle più costose) fosse già da tempo operata dai veneziani per la legge di Gresham, che li tesaurizzavano. C'è anche da mettere in conto il probabile ritiro di queste monete da parte dello Stato, se integre. Gli spezzati erano invece più usati, con opportuna tosatura, per ragguagliarli al loro effettivo valore ma, attenzione, per spezzati intendo quelli coniati decenni prima ..... di nuovi, sotto gli ultimi dogati, se ne coniavano proprio pochini. Quindi gli spezzati (tosati) hanno continuato la loro funzione per le spese ordinarie e quotidiane, insieme agli altri conii in circolazione come Lirazze, multipli di soldi da 15, da 10, trairi...... Se è come penso, sarebbero arrivati a noi più scudi perché tesaurizzati, non subendo (o subendo meno) l'incetta napoleonica a fine Repubblica, per la fusione; pratica che colpì invece tutte le monete di buon argento come gli spezzati di scudo che erano in circolazione. Quelli che si trovano oggi, conseguentemente, sono veramente pochi e messi "maluccio". Cari saluti luciano
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  42. Un po' d'oro ci vuole.....a Milano la tipologia è sempre immobilizzata nel tipo busto/stemma, vediamo una quadrupla del 1630 di Filippo IV di Milano, moneta splendida e molto rara, dove dal busto si evidenziano in modo netto il collare alla spagnola, la corona e lo spallaccio d forma leonina.... Mi sa però che vi piaceva di più l'altro ventennio..... :blum: Zecca : Milano Emittente : Filippo IV ( 1621 - 1665 ) Nominale : Quadrupla Metallo : oro Anno : 1631 Prov. Hess Divo 326
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  43. Arriviamo a 129.000 visite per questa discussione con questa moneta: Mezzo Ducato:FILIPPO II di Spagna(1554-1598) 1575 Argento. Napoli; Germano Ravaschieri maestro di Zecca, Vincenzo Porzio, maestro di prova. D/Busto radiato e corazzato di Filippo II volto a destra; GR a sinistra; VP sotto al busto e data 1575;PHILIPP.D.G.REX.ARA.VTRI. R/Stemma coronato;SICILIAE HIERVSA Riferimenti: CNI XX 1010 ; Pannuti-Riccio 19a; MIR 174/7. ;D'Andrea-Andreani-Perfetto 29 La moneta appartiene a collezione privata Ex Archer M. Huntington Collection (HSA 1001.1.18330).Ex asta elettronica CNG 362 lotto 487 Bella patina di antica raccolta Questo mezzo Ducato.al contrario del precedente da me postato, ha la data che segue lo stesso verso della scritta periferica --Salutoni -odjob
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  44. Credo di si, perchè il Santuario della Madonna dell'Arco mi risulta che era affidato da molti secoli all'Ordine Domenicano, il cane con la fiaccola accesa in bocca è un attributo di S. Domenico di Guzman (si dice che tale rappresentazione apparve in sogno alla madre di S. Domenico),il Rosario fu donato a S. Domenico dalla Madonna per divulgarlo in tutto il mondo, i colori dell'Ordine sono bianco e nero. Ciao Borgho.
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  45. questa invece sempre per Firenze Piastra 1630/1630 con data al rovescio retrograda. Ferdinando II de’ Medici (1621-1670) - Piastra 1630 - Zecca: Firenze - Diritto: busto paludato e corazzato del Granduca a destra con il collare alla spagnola - Rovescio: San Giovanni stante di fronte alza la mano destra nell’atto di predicare e tiene una lunga croce con la sinistra - gr. 32,16 - Rara - di grande freschezza
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  46. Sicuramente! mi sono sbilanciato perchè le foto non sono ottimali ma... avrei potuto anche dire qFDC ...ma aspettiamo altre foto.
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  47. Quando ne ho la possibilità, la domenica amo girare per i mercatini dell'antiquariato della mia zona alla ricerca di qualche pezzo da aggiungere alla mia collezione. Oggi è stata una giornata particolarmente istruttiva. Primo banco di numismatica, ci sono delle ciotole dove frugo per un po', poi rivolgo la mia attenzione ai vassoi. Do un'occhiata, poi ne vedo uno coperto e praticamente inchiodato al tavolo. Chiedo al venditore se sia possibile vederlo, e mi risponde: "Eh, ma lì ci sono monete care". "Va bene, posso vederle?"... Al che lui: "Ma tanto non trovi niente adatto a te lì". Ora, io sono vicino ai 35 anni, non sono un marmocchio rompipalle di 12, e mi vesto in maniera molto classica, non mi sembra di avere l'aspetto di un barbone. Quindi mi spiazza doppiamente, per il contenuto della risposta e per il passaggio al "tu" che par essere più di disprezzo che amichevole. Alla mia insistenza me lo mostra, continuando a borbottare che non è roba per me. La metà delle monete di questo mistico vassoio già le possiedo, e il pezzo più pregiato non supera i 300 euro. Alla fine non acquisto nulla, e me ne vado davvero perplesso per il comportamento del venditore. Secondo banco di monete, vedo un 20 lire Elmetto malamente lucidato e generosamente periziato BB. La moneta mi manca e da un po' ne cerco una economica da mettere in collezione: visto che il regno non è la mia priorità voglio un pezzo con rilievi ancora godibili ma sotto i 100 euro, questo potrebbe fare al caso mio. Chiedo, e il venditore mi dice che costa 300 euro: sostiene che sia un ottimo prezzo e che in giro a meno di 350 non se ne trovano. Faccio il finto tonto e il venditore comincia a raccontarmi un mucchio di fandonie e prova a rifilarmi della cianfrusaglia a prezzi abominevoli. Alla fine ringrazio per "gli insegnamenti" e me ne vado, ovviamente senza comprare nulla. Va bene che non sono i commercianti a dover educare i nuovi collezionisti, ma anche cercare di fregare il primo inesperto che passa non è una bella cosa. Me ne vado sempre più convinto che la concorrenza del mercato online stia seriamente minando queste fonti tradizionali di acquisto, e arrivo al terzo banco. Mentre guardo le monete arriva una signora che dice al venditore che la vecchia mamma ha in casa molte monete e banconote e lei vorrebbe disfarsene. Chiede così se sia disposto a "ritirarle" (questo il verbo da lei utilizzato, che giustifica il successivo comportamento del venditore). La donna tira fuori una ventina di Caravelle più un album con molte banconote di regno e repubblica. Il venditore sfoglia il materiale e fa una cosa spettacolare: calcola il valore facciale (contando che c'erano varie banconote da 1, 2, 5, 10 lire capite quanto sia ridicola la cosa) e il loro cambio in euro: risultano 35 euro, ne offre generosamente altrettanti per le caravelle (con l'aria di chi magnanimo sta offrendo un servizio), insomma 70 euro per tutto quanto. La signora ovviamente accetta contenta di essersi liberata di quella cartaccia fuori corso e se ne va. Avevo la tentazione di intervenire, ma non per aiutare la signora, che non credo proprio lo meritasse: semplicemente per dire "guardi, le do il doppio, dia tutto a me"... però un po' per lo stupore e un po' temendo la reazione del venditore ho preferito lasciar perdere. Alla fine in un altro banco ho acquistato qualche monetina per completare la mia collezione di Pio XI e XII (gli anni che mi mancavano dei centesimini), per un paio di euro l'uno, e son tornato a casa soddisfatto: delle monete acquistate ma soprattutto delle scene cui avevo assistito.
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  48. Le monete NON SI LUCIDANO ( solo Paperone lo fa fare a Paperino :lol: ), al limite puoi fare come ti è stato suggerito, se sono sporche, grasse, unte, :o , se no, lasciale come sono. saluti TIBERIVS
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