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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/30/16 in tutte le aree
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Buon pomeriggio! Stati Uniti d'America 2009 Serie Nativi d'America Questa serie mi piace molto, guardate gli occhi della giovane madre...3 punti
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Vedo che Cliff tende al pessimismo e forse ha ragione, cmq con il venditore ci siamo accordati a 280 € prendendo come base la moneta che posto, venduta nel 2009 appunto a 280 € . Credo che i venditori nonostante il pessimismo di Cliff siano poco disposti ad abbassare i prezzi ! per cui .... La moneta suddetta era stata acquistata nel 2008 a 165 € e gia allora presentava quella macchiolina verde che a detta del venditore nel frattempo non è mutata, Un'ultima cosa ,vista dal vivo la moneta è molto meglio che in foto, la quale non rende il traslucido che la caratterizza ! saluti romanus2 punti
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La questione e' in po' pou' sottile Il cpilatore di CNG mette a confronto due opinioni differenti: Kim ( se non sbaglio e se ricordo bene era - anni fa l'assistant curator del cabinet di Oxford) ritiene che l'hoard non sia completamente intatto e originale e trova i pezzi incongruenti per il liro contenuto di fino ( eguale a quello di lingotti rinvenuti nel medesimo hoard) , mentre il commerciante cita Anokin, uno studioso russo esperto dell'area del Black Sea che ritiene invece le monete genuine ( ma dalla cita ione non si capusce se Ankikun fa riferimento a'questi' pezzi o ad altri. Il compilatore ovviamente porta acqua al mulino della genuinita' adducendo l'argomento che tali pezxi sono ancora poco studiati e quindi come possa essere verosimile la differenza di fino . Onestamente non mi fiderei e quantomeno cercherei di approfondire meglio la questione E' vero che questo settore - arcaico - riserva ancora molte sorprese e che ne capiamo molto poco. Vero anche che oggi occorre dubitare di tutto e che non ci vuole molto a taroccare un hoard mischiando il genuino con il fake soprattutto quando pochi grammi di oro basso possono spuntare 15.000$ presso un incauto acquirente credulone convinto di aver preso un pezzo inedito. Mai avuto cosi tanti inediti - guardate la fioritura di litre e bronzi inediti in sicilia peccato che escano da officine di 4 peracottari di falsari ignoranti e non dalle belle zecche originali che hanno creato delizie di ben altro tenore. Ma questa e' un'altra storia...2 punti
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Ciao, un bel "R2" di Costantino ... http://www.cgbfr.it/constantin-ier-le-grand-follis-ou-nummus,brm_246875,a.html Ciao Illyricum ;)2 punti
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5 Centavos 2009 Brasile Real Brasiliano (1994-2016)2 punti
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______________ 2009 Suriname 25 Cent - Rame/nickel Nello stemma vi è raffigurata una palma ed una nave negriera, a ricordo degli schiavi prelevati in Africa. Al centro un rombo contenente una stella a cinque punte, simboleggia i cinque continenti da cui provengono gli abitanti del Suriname.2 punti
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Medaglia straordinaria Anno Santo 1900, coniata in alluminio, Incisore L. Giorgi1 punto
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Ciao, recentemente ho acquistato una “scommessa” che mi ha portato ad approfondire il tema storico ad essa collegato e che ho riportato nella discussione http://www.lamoneta.it/topic/148783-domiziano-e-la-germania/ Per farla breve, ho trovato da un venditore estero un sesterzio di Domiziano che a differenza di quanto riportato sul RIC (Comune) non mi pare passi così frequentemente sul mercato. Si tratta di quello con Domiziano a cavallo che infilza con la lancia il germano a terra. Riportato dal venditore come da “rifinire come pulitura” apparentemente con margini di miglioramento e con una patina verde sottostante, ho deciso di acquistarlo. Dato non trascurabile il prezzo: l’ho acquisito per una quindicina di euro. E per questo prezzo ho deciso di accettare la scommessa, essendo tra l’altro in possesso di un microscopio binoculare che agevola di molto l’eventuale pulizia di qualche esemplare. Certo non pensavo di ricavarne un sesterzio Fdc, VF o che… l’esemplare appariva circolato e consunto sui rilievi ma a 15€ ti porti a casa di solito un tondello liscio o quasi. E al peggio era l’occasione per affinare l’occhio, la tecnica e fare esperienza. 35 mm per 22 g. Nell’insieme un bel modulo. Mi davano pensieri alcune zone: Vi domanderete com’è andata…1 punto
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Mi hai preceduto anche in questo tetra della Stack's 2011, il solo fino ad ora pubblicato dal Price e che fa parte del Meydancikkale hoard 2496. GREEK Kingdom of Macedon MACEDON. Kingdom of Macedon. Alexander III (the Great) 336-323 B.C. AR Tetradrachm (17.11 gms), Uncertain Western Asia Minor Mint Struck ca. 240-180 B.C. Pr-2821A. Head of Hercules right wearing lions scalp; Reverse: Zeus seated left in throne holding eagle and scepter, star and dog feeding at left. Ex: Kirk Davis Nicely centered, good style in high relief, lightly toned. EXTREMELY FINE. Estimated value: 500 USD apollonia1 punto
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@@nando12 e @@gpittini, forse ci siamo: potrebbe essere un bronzo di Panormos, post 241 a.C. Al D/ Testa radiata rivolta a sinistra. Al R/ Aquila ad ali aperte su fulmine e monogramma in campo. Rif. bibl. CNS I, 60.1 punto
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Contribuisco alla discussione con un altro tornese FILIPPO IV zecca di Napoli 1638 MIR 268/10 NC GA/C dietro la testa e I davanti alla bocca1 punto
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Mi unisco al coro dei complimenti. Per la prossima discussione raggiungere simili livelli sarà impossibile dato che la presente rimarrà aperta all'infinito e pezzi da aggiungere saranno sempre nuove coniazioni. Comunque hai avuto una gran bella idea. Ciao1 punto
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La Banca Di Russia. 10 rubli. Calmucchia, Oblast' autonoma ebraica, Adighezia.1 punto
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L'unico riferimento che posso darti è la numero 7566 del Dattari-Savio, cioè quelle monete che sono la copia anastatica delle foto che il Dattari ha fatto della sua collezione con numeri scritti a matita. Di questa, tutte le Tetra sono andate nel suo libro con leggende, e non so perchè solo alcune monete enee, sono catalogate con legenda, quest non trova collocazione nelle legende.1 punto
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______________ 2009 Russia 1 Rublo - Rame/nickel/zinco1 punto
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@@nikita_ Concordo con @@miza e ti faccio anch'io i miei complimenti per le idee che hai per ravvivare questa sezione. :clapping:1 punto
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@@nikita_ Ciao Mi fa molto piacere che questa discussione ha ottenuto un gran successo! :good: Ho seguito con passione la discussione specialmente dal 1900 in poi. Complimenti per la bella idea....... :hi:1 punto
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@@nando12, te ne allego una a caso, ma devi tenere in considerazione le innumerevoli varianti. Con la moneta in mano, vedrai che la riconosci: parti, come punto di riferimento, dalle zampe posteriori del cavallo più arretrato, al rovescio.1 punto
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Buongiorno a tutti ! Mi rivolgo a voi esperti di provisini per chiedervi una mano con questi tre che ho da tempo nel vassoio delle monete ancora da classificare . La mia conoscenza in materia è quasi nulla . Mi scuso per le foto ma, purtroppo è difficile fare di meglio . Moneta 1 peso : 1,0g.1 punto
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@@miza Spettacolare! Mamma mia che ritratto!1 punto
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La questione è abbastanza complessa per esempio in Italia avendo avuto decine / centinaia di zecche indipendenti fino alla metà del XIX sec. i collezionisti si specificano in diverse tematiche ( io colleziono Genova , tu Firenze , un terzo monete delle zecche imperiali etc ) in UK invece hanno fin dall'epoca di Alfredo il Grande sempre avuto un'unica monetazione e quindí tutti i collezionisti si concentrano su quella creando molta più concorrenza e di conseguenza portando i prezzi delle monete a cifre elevate .1 punto
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Ciao a tutti! Piccolo aggiornamento: una portavoce della Bundesbank ha dichiarato che non si aspettavano una simile richiesta di questa moneta, ma che non verrà riconiata - cioè rimaniamo a 2,25 milioni di esemplari. Per il 2017 è prevista un'altra moneta di questo tipo, c'è anche una specie di sondaggio sulla pagina FB della BB https://www.facebook.com/vfsmuenzen/posts/1715163638720965 in cui chiedono pareri: magari dopo la Terra (azzurra) viene Marte (rosso), Venere (verde), etc... che non mi dispiacerebbe. Intanto io ne ho presa un'altra, "G" della zecca di Karlsruhe, con l'anello di un blu più chiaro Se i prezzi rimangono stabili o scendono (l'ultima la ho presa per 18,90€ - meno i 5 della moneta stessa fa 13,90...) magari cerco di raccogliere tutte le zecche. Vedrem... Njk PS: per i più attenti ai dettagli: lo sfondo della foto sopra non è casuale... pagina 12 di Topolino n. 1498 del 12 agosto 1984 - che per caso prima avevo in mano, grazie ai miei figli che lasciano ogni cosa in giro... non tutto il male vien per nuocere!1 punto
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Per Demonetis: io ci leggerei Gatteaux ... se è corretto potrebbe essere Jaques-Edouard Gatteaux, incisore e scultore francese attivo anche in Italia fra il 1800 ed il 1850 circa; notizie si trovano anche facilmente in rete. Saluti, Giuseppe1 punto
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Con quella cifra prenderei 26 esemplari di 50 lire del 1864!1 punto
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Ha 18 mmm, un bel modulo largo, ma 0,60 gr., quindi leggermente calante. Per me l'hanno pulita energicamente, togliendo dalla superficie ogni traccia di patina rameica. Per fortuna è comunque una bella monetina, gradevole da guardare.1 punto
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Moneta interessante. il disegno del retro è quello proprio delle monete frisacensi con quel tipico tempio e delle prime monete aquileiesi. La presenza dei tre punti in esergo rimanda subito al Bern.5 come ti ha indicato ak72. Ma ci sono dei particolari inconsueti ..... il frontone triangolare del tempio è dato da 6 rombi in rilievo, mentre solitamente è delimitato da linee che formano un triangolo decorato all'interno a traliccio (linee che si incrociano a formare sei rombi); la retta alla base di torri e frontone è assente, mentre sono presenti le sue estremità incurvate (estremità che oltretutto sembrano finire con un globetto); gli anelletti non sono separati dalle consuete linee verticali (linee che usualmente, incontrandosi con la retta orizzontale superiore e con quella inferiore, formano quadrati che racchiudono i cerchietti). E' una figura, questa del retro, decisamente inconsueta (sia per la Bern.5 che per le altre frisacensi ). Il dritto è difficilmente leggibile per via della ribattitura; non si vedono purtroppo il braccio sinistro e il libro (Nella Bern.5 il braccio è sempre piegato ad angolo retto e il libro è ornato da un X ); nella Bern.5 vi è sempre un evidente colletto che qui non c'è; la stola del patriarca dovrebbe essere a T (tau) o Y ed ornata da punti, tra il colletto e la stola vi dovrebbero essere uno o due punti, ... qui, anche se pensiamo alla ribattitura, la veste patriarcale è decisamente anomala; il collo non dovrebbe esserci; particolare molto molto strano la presenza dei tre puntini a triangolo al lato della testa, .... solitamente vogliono indicare i capelli, .... ma qui non dovrebbero esserci; altro particolare (per la ribattitura?) la presenza della I ad ore 3 (dovremmo averne una ad ore 1 e 6. In conclusione solo la presenza dei tre punti in esergo rimandano alla Bern.5, punti che per altro mancano nei normali denari frisacensi con legenda retrograda ERIACENSIS. E' una moneta proprio curiosa. Ciao. Chievolan.1 punto
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Ciao Antonio, diciamo che lanz fa le foto con questa colorazione verdina che da tanto ritrovamento. Poi quando arrivano sono di un bel colore argenteo splendente. Credo sia opera loro. Probabilmente utilizzano una tecnica di pulizia che fa affiorare l'argento. Il tuo bel tornesello mostra chiaramente una lamina sottilissima, però il peso è in linea.1 punto
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Trovata! Tra l'altro @@antonio bernardo ho visto che avevi partecipato anche tu; in ogni caso metto comunque il link, perchè mi sembra che possa essere un buon compendio alla discussione. Ci guadagnano entrambe. E ci guadagnano anche coloro che, forse, non hanno avuto l'opportunità di leggerla. http://www.lamoneta.it/topic/62066-potere-dacquisto-del-soldo-da-12-bagattini/?hl=cimici#entry645686 saluti luciano1 punto
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E' un'idea per la prossima discussine a "tema" :rofl: Esiste la Micofilatelia, molto seguita in tanti paesi sparsi in tutto il mondo, ma sulle monete mi sa tanto che non ne ho mai visti :D Sempre in filatelia è molto seguita la tematica di questa discussione (Ships on Stamps)1 punto
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Mi è sempre piaciuto guardare non solo l'aspetto tecnico del forum ,ma riflettere anche sull'evoluzione ,la partecipazione,il consenso di questo ; curioso come sono, leggo ,osservo ,cerco anche di analizzare le tendenze e i comportamenti che possono spingere il forum in una certa direzione . Sono riflessioni a voce alta ,che mi piacerebbe approfondire con voi ,mi fermerei essenzialmente a parlare della sezione medievale ,che è poi quella che frequento di più ,anche se mi piace molto frequentare la piazzetta e la parte organizzativa dei circoli. Il medievale in passato è stato considerato ,sia a livello di studi ,pubblicazioni,collezionismo ,sicuramente a torto, minore rispetto ad ad altri periodi storici ; sicuramente a torto ,ma secondo me le cose sono cambiate e stanno cambiando : negli ultimi anni si sono moltiplicati gli studi in questo campo ,la moneta povera ,svilita ,non bella a vedersi spesso attrae sia gli addetti ai lavori ,che gli studiosi ,di certo nel medievale c'è molto da studiare ,molto da capire e a volte la parola fine non viene mai messa. Questo aspetto intrigante ,di difficoltà a capire la monetazione medievale credo sia uno degli aspetti che hanno spinto molti a seguirla ,a volte le cose complicate ,se poi sviscerate sono quelle che danno più soddisfazioni : quindi rivincita della snobbata ,immobile ,spesso ripetitiva , a bassa conservazione moneta medievale. Quindi l'aumento degli studi degli addetti ai lavori in questo periodo storico che danno dignità e importanza alla monetazione di questo periodo storico , ma anche il mondo del collezionismo vedo seguire sempre di più questo periodo ,gli appassionati crescono. Giorni fa parlavo con due giovani molto bravi del forum ,uno mi diceva ,vorrei partecipare alle discussioni sul medievale ,vorrei seguire questa monetazione da studio ,da ricerca ,mi affascina in poche parole ,l'altro mi dice ,io seguo un altro periodo ,ma vorrei ,se mi presti qualche moneta medievale ,vederle ,cercare di leggere queste difficili legende ,i segni identificativi ,tutte queste cose mi incuriosiscono : questo è un piccolo spaccato del forum , ma reale e attuale a oggi. Ma veniamo al forum ,io ritengo ,ovviamente è una mia opinione personale ,che il medievale nell'ultimo periodo ha fatto boom ,ha avuto una grande performance ; mi spiego meglio ,basta vedere il numero di nuove discussioni recenti ,una più interessante dell'altra ,al punto che io credo fra poco i curatori avranno dei problemi perchè la fascia di quelle fisse quasi supera quella delle nuove. Alcuni si sono spostati da altre sezioni ,agli utenti classici di questa area ,tra l'altro secondo me tutti molto competenti e appassionati ,ultimamente si sono aggiunti altri ,alcuni giovani ,che stanno crescendo di giorno,in giorno . Cosa può essere successo ? Tante cose si dovrebbero dire ,e un post non è sufficiente : l'interesse di una monetazione che ha ancora molto da dire e da scoprire ,questo sicuro ,l'effetto traino ,utenti bravi che sanno porsi e sanno attirare e portano altri consensi direi ,come in tutti gli ambiti la tendenza spesso se gestita bene tende ad ampliarsi ,un altro aspetto che ritengo fondamentale rispetto ad altre sezioni ,in particolare quella classica ,la possibilità più tranquilla da parte dell'utente di poter postare le proprie monete ,e questo ritengo sia fondamentale per la riuscita di una discussione ,apportare immagini e commentarle insieme diventa circolo reale e fonte di studio continuato ,nella sezione medievale diciamo in questi ultimi tempi sono state postate immagini di monete medievale con quantità direi industriali ,veramenti enormi ,ormai sul forum c'è di tutto e anche di un certo livello. Ultimo ,ma non l'ultimo ,la novità, .l'apporto direi essenziale di alcuni addetti ai lavori ,in particolare in questa sezione : si disse ai tempi ,i due mondi quello degli addetti ai lavori e quello del collezionismo ,degli appassionati ,degli studiosi si devono unire ,avvicinare in un qualche modo ; beh qui su lamoneta ,qualcosa del genere sta succedendo ,certamente ,non è facile, è un mix da gestire abilmente da ambo le parti ,io vorrei citare come esempio positivo quello che sta facendo sul forum Monbalda ,ma anche altri comunque ,un dare le proprie conoscenze con grande semplicità ,garbo ,senza intimorire l'utente in particolare meno avvezzo, tentandolo di conquistarlo,incuriosirlo,insegnando a piccoli passi. Credo che questa sia la strada giusta da seguire ,non facile ,ma possibile ,certo le due parti devono collaborare ,non solo dal punto di vista tecnico ,ma anche di come ci si rapporta con gli altri. Nel medievale ,direi che la strada intrapresa da Monbalda felicemente debba rimanere un riferimento e un punto di arrivo per tutti : questa è un altro motivo per il quale il mediavele sta performando . Che i due mondi ,non debbano stare separati e non gioverebbe assolutamente a nessuno dei due,lo leggo anche nell'ultimo libro di Monica Baldassarri " Zecca e monete del Comune di Pisa ",il riferimento è a quello che dice Lucia Travaini in proposito ,( e visto che siamo nel Medievale ,non potevo sceglire persona migliore per fare la chiosa finale ) la stessa ci dice . " ci deve essere la voglia di non fare una ricerca fine a sè stessa,ma aperta e comunicativa anche ai non addetti ai lavori." Tanti pensieri ,tante riflessioni possibili ,a voi ,se vorrete ,la parola e comunque buon Medievale a tutti !1 punto
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Ciao @@margheludo, mi sembrava giusto parlare un po' di più qui dei Circoli che svolgono una importante funzione, più che io sono loro che devono tenere duro :blum: e questo è un po' l'auspicio. Programmi, idee, far di conto e oggi questo aspetto non è semplice e facile....e poi comunicare tutto questo a 360 gradi e quindi Lamoneta in tutto questo fa la sua parte e spesso i risultati poi si vedono... Credo che tecnologia e tradizione debbano percorrere insieme la strada sempre di più, chi non lo farà si troverà in seria difficoltà, d'altronde gli esempi li abbiamo anche qui recenti e passati, Parma è stata una scommessa che non si sapeva come sarebbe andata, oggi possiamo dire che è stata vinta e Parma rappresenta la perfetta sinergia tra un Circolo, quello di Parma e un Network come Lamoneta che rappresenta il mezzo digitale, tradizione e tecnologia, reale e virtuale insieme, credo che la strada a grandi linee sia questa. E poi un altro esempio di anni fa " La giornata del grosso ", partita qui con la discussione una delle più belle e partecipate e finita poi nell'Assemblea della Società Numismatica Italiana a Milano con la relazione del Prof. Saccocci sul tema e la visione di queste monete portate dai collezionisti privati. Anche qui innovazione e tecnologia con la tradizione massima, la SNI, fu un successo secondo me da ripetere più volte, certamente poi in tutto questo bisogna poi sempre crederci e crederci in due, perché le componenti due sono....e con una fai ....ma fai un'altra cosa....1 punto
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a me pare il mio cane quando si siede aspettando un premio ;) direi non san marco proprio. la contromarca però è interessantissima, bisognerebbe indagare in ambito spagnolo o chissà... sudamericano. D'altra parte il Levante degli Spagnoli è il ponente ;)1 punto
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Tieni duro Mario,è con persone come te che ci si appassiona alla numismatica ma leggo tra le righe un po di nostalgia mista a rassegnazione per come si divulga oggi la materia rispetto al passato,questo web proprio non lo digerisci,ma pensa invece alle opportunità che ha offerto la rete a persone come me che hanno il circolo più vicino a tre giorni di cavallo (più uno a nuoto),dacci dentro come hai sempre fatto perché sei un farò per tutti noi neofiti che amiamo leggerti. Buona serata a tutti.1 punto
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Parole Sante le tue Mario . I circoli trovo siano ancora i luoghi di apprendimento migliori per chi si vuole avvicinare al meraviglioso mondo della numismatica . Certo al giorno d'oggi ci sono i forum ma , frequentare con costanza un circolo è tutt'altra cosa , ti permette di fare quello step che trasforma un appassionato di monete in un numismatico . Nei circoli , spesso lo si ignora , ci sono soci che hanno una cultura immensa su di un determinato argomento e sono ben lieti di trasmettere il loro sapere , non nascosti dietro un nick ma dal vivo . Inoltre nei circoli si ha la possibilità di vedere le monete che gli altri soci portano , esemplari che in alcuni casi ( a me al circolo Astengo è già capitato più volte ) sono unici o quasi e che quindì non si ha la possibilità di vedere normalmente . Ci sarebbe ancora tanto da dire sui circoli ma ora scusate devo scappare :)1 punto
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Che bello leggerti Mario, che bello sentire l emozione di una passione attraverso le tue parole!! Dimenticavo... sei un Grande!!1 punto
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Verissimo. Ieri l'ho fatto notare su un blog politico-economico in cui si parlava di questa moneta, ma il mio commento è stato cancellato. Forse perché faceva saltare tutti i loro discorsi dietrologici...1 punto
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Questione di gusti.A me piacciono,infatti collezione alcune Portoghesi di cui anche un EUR 7,50,2,50......... https://www.incm.pt/portal/loja_detalhe.jsp?codigo=102725 G M T Detect languageAfrikaansAlbanianArabicArmenianAzerbaijaniBasqueBelarusianBengaliBosnianBulgarianCatalanCebuanoChichewaChinese (Simplified)Chinese (Traditional)CroatianCzechDanishDutchEnglishEsperantoEstonianFilipinoFinnishFrenchGalicianGeorgianGermanGreekGujaratiHaitian CreoleHausaHebrewHindiHmongHungarianIcelandicIgboIndonesianIrishItalianJapaneseJavaneseKannadaKazakhKhmerKoreanLaoLatinLatvianLithuanianMacedonianMalagasyMalayMalayalamMalteseMaoriMarathiMongolianMyanmar (Burmese)NepaliNorwegianPersianPolishPortuguesePunjabiRomanianRussianSerbianSesothoSinhalaSlovakSlovenianSomaliSpanishSundaneseSwahiliSwedishTajikTamilTeluguThaiTurkishUkrainianUrduUzbekVietnameseWelshYiddishYorubaZulu AfrikaansAlbanianArabicArmenianAzerbaijaniBasqueBelarusianBengaliBosnianBulgarianCatalanCebuanoChichewaChinese (Simplified)Chinese (Traditional)CroatianCzechDanishDutchEnglishEsperantoEstonianFilipinoFinnishFrenchGalicianGeorgianGermanGreekGujaratiHaitian CreoleHausaHebrewHindiHmongHungarianIcelandicIgboIndonesianIrishItalianJapaneseJavaneseKannadaKazakhKhmerKoreanLaoLatinLatvianLithuanianMacedonianMalagasyMalayMalayalamMalteseMaoriMarathiMongolianMyanmar (Burmese)NepaliNorwegianPersianPolishPortuguesePunjabiRomanianRussianSerbianSesothoSinhalaSlovakSlovenianSomaliSpanishSundaneseSwahiliSwedishTajikTamilTeluguThaiTurkishUkrainianUrduUzbekVietnameseWelshYiddishYorubaZulu Text-to-speech function is limited to 100 characters Options : History : Help : FeedbackClose1 punto
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Mi scuso, leggo solo ora, quindi faccio le mie considerazioni iniziando da quello che è l'oggetto della'argomento....le Rarità, senza nulla togliere a quello che potrebbe/ oppure già l'ho è l'innovazione dei gradi di conservazione messe in atto dalla catalogazione Montenegro: Non è poi così......ci sono case d'aste serie (senza fare dei nominativi, soprattutto Italiane)...che non vedo/constato che esprimono le rarità con quegli aggettivi, loro si attengono a quello che alla moneta è stata attribuito da chi ne ha prodotto un volume/catalogo e lo tengono davvero a riferimento.....magari è superato, ma quando non c'è ne sono di nuovi ... che devono fare ? .... magari l'unica osservazione da fare e che se qualche studioso pubblica degli scritti, anche monografie su una determinata monetazione/moneta....e sempre in considerazione della variazione, ove riportata e presente di una rarità,.....questa sfugge e si aspetta sempre ad un nuovo catalogo aggiornato. Queste "diciture"...si vedono e si leggono spesso, invece, al contrario nei noti siti di vendita e in case d'aste emergenti......ma questo è puramente un fattore commerciale, dovuto al fatto che la moneta, descritto in questa maniera, potrebbe attirare di più l'attenzione per essere venduta....ma diciamoci la verità...il collezionista, oggi, non è affatto uno sprovveduto, e riesce per bene, cataloghi e passaggi alle aste alla mano, a verificare se una moneta sia effettivamente o meno una monete con quegli aggettivi. Le inedite sono inedite....e almeno che non ne sbucano altri esemplari, rimangono inedite; l'inedito è sempre derivato dal fatto che momentaneamente non vi è per quella moneta una catalogo/volume di riferimento attuale...ma se il catalogo viene aggiornato la moneta successivamente risulterà R5 (oppure R6 in base a chi adotta la sua scala di rarità). Chi adotta una scala diversa, ad esempio fino ad R10, dovrebbe spiegare i motivi di questa sua scelta e portare a riferimento per ogni grado quello che poi è il n. dei pezzi per i quali si è adottata quella scala. Per adesso mi fermo.1 punto
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Avrei detto che apprezzassero di più una moneta abbastanza grandina, del resto ho poca esperienza in materia di regali di monete, una sola volta avevo in mente di regalarne una, parecchi anni fa, ricordo che la comprai, si trattava di una sterlina d'oro, quando poi me la sono trovata in mano me la sono tenuta e ho ripiegato su dell'altro per festeggiato............ :angel:1 punto
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Mi piace il tuo 1855 (inclinato 5) grande cent, miza. Era nella mia mente l'altra sera quando—che necessitano di una foto di un pezzo di 5-libbra britannica per thread di nikita_—mi sono accidentalmente trovato tra alcuni cents di grandi americani. (Nei miei album, le più grandi monete britanniche sono seguite dalle più piccole monete di Stati Uniti). Comunque, il tuo cent era nella mia mente così ho tirato fuori e fotografato per confronto versione del "verticale 5" del 1855 cent. Da quello che ho letto, la "55" della vostra moneta è in realtà lavore di Longacre, mentre il "55" di questa moneta è stata fatta da un apprendista. ;) v. --------------------------------------------------------- I like your 1855 (slanted 5’s) large cent, miza. It was on my mind the other night when—needing a photo of a British 5-pound piece for nikita_ ‘s thread—I accidentally found myself among some American large cents. (In my albums, the largest UK coins are followed by the smallest US coins.) Anyway, your cent was on my mind so I pulled out and photographed for comparison the “upright 5’s” version of the 1855 cent. From what I read, the ”55” of your coin is actually Longacre’s work, while the “55” of this coin was done by an apprentice. ;) v.1 punto
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Salve a tutti, ho preso questa piastra in un lotto complessivo di 6 piastre, potrei avere un vostro parere sulla conservazione? Grazie.1 punto
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Salve a tutti, l'altro giorno mi è arrivata questa mail per l'acquisto del 2 euro normale e proof + le divisionali 2014 anche proof. Avendo mandato nel novembre del 2014 una mail per l'uscita della divisionale 2014, probabilmente hanno tenuto conto dell'indirizzo di posta elettronica per l'acquisto delle monete. Che dite? Dear Sirs, We are glad to send you the following information regarding the distribution of the euro coins from the Principality of Andorra. Please address your answers, questions, etc, to the e-mail address: [email protected] Servei d’Emissions - Andorra Mint – Prat de la Creu 96 4t 4a - AD500 Andorra la Vella – Tel. +376 867280 ********************************************************************************************************* The Ministry of Finance of the Principality of Andorra is pleased to make available to the numismatic companies that are interested the following euro coin issues belonging to the year 2014 2014 EURO ISSUANCE BU coin set 2014 Minimum order: 100 pcs Maximum order: 500 pcs Unit price: 18.37 € + taxes 2€ commemorative coin “admission to the Council of Europe” 2014 – BU finish Minimum order: 100 pcs Maximum order: 1,000 pcs Unit price: 9.00 € + taxes 2€ commemorative coin “admission to the Council of Europe” 2014 – Proof finish Minimum order: - Maximum order: 100 pcs Unit price: 18.00 € + taxes Proof coin set 2014 Minimum order: - Maximum order: 60 pcs Unit price: 70.00 € + taxes The above mentioned prices do not include handling and shipping charges. These charges will be included in the confirmation of the final order If you are interested in acquiring these coin issues, please fill in this document and send it before 11th January 2016 (inclusive) to the e-mail [email protected] DATA OF THE APPLICANT COMPANY Name: Address: City – country: Telephone: E-mail: VAT number: It is mandatory to send together with this document the registration of the numismatic company in the Register of Commerce of the corresponding country 2014 COIN ISSUES THAT ARE BEING REQUESTED Quantity: _______ pcs x BU coin set 2014 Quantity: _______ pcs x 2€ commemorative coin “admission to the Council of Europe” 2014 – BU Quantity: _______ pcs x 2€ commemorative coin “admission to the Council of Europe” 2014 – Proof Quantity: _______ pcs x Proof coin set 2014 THIS DOCUMENT IS NOT A FIRM ORDER. THE REQUESTS THAT ARE BEING PLACED WILL BE CONFIRMED ACCORDING TO AVAILABILITY OF THE COIN ISSUES <!--[endif]--><!--[if !mso]--> <!--[endif]--> Those companies that will acquire the euro coin issues from 2014 will have priority in the purchase of future euro coin issues <!--[if !mso]--> <!--[endif]--><!--[if !mso & !vml]--> <!--[endif]--><!--[if !vml]--> <!--[if !vml]--> <!--[endif]--> In the event of coming to Andorra to collect the orders and paying them in cash, we remind you the Art.62 of the Law 20/2013: Any natural person entering or leaving the Principality of Andorra and carrying cash of a value of EUR 10,000 or more or its equivalent in foreign currency shall declare that sum to the Customs in accordance with this Chapter. -- Donar-se de baixa1 punto
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Continuo con Gioacchino Murat: 40 Lire GIOACCHINO NAPOLEONE MURAT( 1808-1815) Zecca di Napoli anno 1813 Oro Riferimenti:Pannuti e Riccio 9;Pagani 35;MIR 439;Friedberg 859 La foto della moneta proviene dall'asta n°89 della casa d'aste Numismatica Ars Classica;la moneta era presentata al lotto n°222,aveva un prezzo a base d'asta di € 5000 ed è stata aggiudicata ad € 12000 + diritti d'asta La moneta in questione era stata venduta precedentemente nell'asta Superior Galleries del 12-14 dicembre 1987 Per coloro che volessero maggiori info su questa tipologia monetale c'è uno scritto di Prota pubblicato nel 1931 sul bollettino del Circolo Numismatico Partenopeo,questo è il link http://www.ilportaledelsud.org/bcnn1931c.pdf --Salutoni -odjob1 punto
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Dopo il 120 Grana 1748 postato ,dal momento che in questa discussione vi sono poche monete riguardanti Gioacchino Murat posto questo: 5 Lire GIOACCHINO NAPOLEONE MURAT( 1808-1815) Zecca di Napoli anno 1813 Argento gr.24,84 D/GIOACCHINO NAPOLEONE. Testa del re volta a destra R/ REGNO DELLE DUE SICILIE. Stemma coronato. Riferimenti:Pannuti e Riccio 13;Pagani 58d;Davenport 167; M.I.R. 441/1. La moneta è stata venduta dalla casa d'aste Numismatica Ars Classica nell'asta n°89 ed era presentata al lotto n°223;aveva una base di partenza di € 750 ed è stata aggiudicata ad € 1200 + diritti d'asta Da biografieonline.it: Gioacchino Murat nasce a Labastide-Fortunière, Cahors, il 25 marzo 1767. Destinato dal padre locandiere alla vita ecclesiastica, a vent'anni lascia il seminario per abbracciare quella militare. Si arruola come postiglione in un reggimento di cacciatori a cavallo e già sei anni dopo, nel 1793, raggiunge lo status di ufficiale, iniziando a collaborare con Napoleone Bonaparte che gli conferisce, nel 1796, il grado di generale di brigata fino a diventare suo aiutante di campo. In tale veste,il 21 luglio 1798,partecipa e contribuisce in modo decisivo alla vittoria nella battaglia delle Piramidi e l'anno successivo guida la spedizione in Siria. Rientrato in Francia è fra i più efficaci collaboratori nel colpo di Stato attuato da Napoleone nel novembre 1799 quando, alla guida dei granatieri, estromette da Saint-Cloud i deputati del Consiglio dei Cinquecento guadagnandosi la nomina di Comandante della Guardia Consolare. Rinsalda ulteriormente il legame con l'imperatore sposandone la sorella Carolina Bonaparte, il 22 gennaio 1800. Nel 1804 ottiene l'altissimo riconoscimento di Maresciallo di Francia. Quattro anni dopo l'imperatore gli offre la corona di Napoli, lasciata libera da Giuseppe Bonaparte chiamato al trono di Spagna. Si insedia, dunque, con il nome di Gioacchino Napoleone e, anche in funzione della dichiarazione dell'imperatore di riconoscere piena autonomia al regno, all'atto della sua conquista, avvia una politica di progressivo affrancamento dall'influenza - vista sempre più come ingerenzadella Francia. In questa missione,che egli immagina proiettata verso l'unificazione nazionale italiana, trova utile supporto nel prefetto di polizia e consigliere di Stato Antonio Maghella il quale si occupa,tra l'altro, degli allacciamenti con la Carboneria. Nel 1812 combatte in Russia al fianco dell'imperatore ma due anni dopo, in seguito alle sorti avverse di Napoleone, avvia segretamente contatti con l'Austria, inviandovi il principe di Cariati, e con gli inglesi, incontrando personalmente un delegato di lord Bentinck, a Ponza. Da tali manovre scaturisce un accordo con le due potenze che gli garantiscono la conservazione della corona. Ma il Congresso di Vienna, che apre l'età della Restaurazione, decide la restituzione ai Borboni del regno di Napoli: Murat dichiara guerra all'Austria, si riavvicina a Napoleone, che nel frattempo è fuggito dall'esilio dell'Elba, e parte con il suo esercito alla conquista dell'Italia del nord. Al suo comando annovera, fra gli altri, i generali Caracciolo, Pignatelli, Pepe, D'Ambrosio. Dalle Marche entra nelle Romagne ed il 20 marzo del 1815, giunto a Rimini, lancia un accorato appello, redatto da Pellegrino Rossi, con il quale chiama tutti gli italiani a stringersi intorno a lui esortandoli alla rivolta per la conquista dell'unità e dell'indipendenza nazionale. Il gesto del Murat riaccende le speranze del trentenne Alessandro Manzoni, da sempre animato da grande spirito patriottico, il quale avvia di getto la stesura della canzone "Il proclama di Rimini", rimasta poi inconclusa proprio come l'iniziativa murattiana. Manzoni a parte, però, la diffidenza italiana verso i francesi fa sì che l'appello cada inascoltato. Dopo un primo successo sugli austriaci, presso il Panaro, re Gioacchino viene sconfitto il 3 maggio, a Tolentino. Arretra fino a Pescara, dove promulga una costituzione nel tentativo di ottenere l'agognato sostegno popolare, ma tutto si rivela vano. Incarica allora i generali Carrosca e Colletta - futuro autore, quest'ultimo, della celebre "Storia del reame di Napoli" - di trattare la resa, che avviene il 20 maggio, con la sottoscrizione della convenzione di Casalanza, presso Capua, con la quale si riconsegnano ai Borboni i territori del regno. Ripara in Corsica, mentre Napoleone si avvia verso la definitiva caduta che avverrà pochi giorni dopo, a Waterloo. In Corsica gli giungono notizie di malcontento nella popolazione del suo ex regno per cui, nel settembre 1815, riparte alla volta della Campania con sei barche a vela e duecentocinquanta uomini, con l'obiettivo di far leva sul malessere della gente per riprendere il trono perduto. Ma una tempesta disperde la piccola flotta: la sua barca, insieme ad un'altra superstite, approda l'8 ottobre a Pizzo Calabro. Entrato in paese con una trentina di uomini trova, da parte della gente del posto, l'indifferenza di alcuni e l'ostilità di altri; mentre si appresta ad incamminarsi verso un paese vicino, con la speranza di trovare migliore accoglienza, sopraggiungono le truppe regie. Catturato, viene processato e condannato a morte da una corte marziale. Non gli rimane che compiere un ultimo atto: scrivere poche, drammatiche righe di commiato alla moglie ed ai figli. Viene giustiziato con sei colpi di fucile, il 13 ottobre 1815, nella corte del castello di Pizzo, che da allora è detto anche castello di Murat. Ha soltanto 48 anni. "Gli anni del regno murattiano rappresentano per l'Italia Meridionale, una fase di risveglio e di rinascita: re Gioacchino porta a compimento l'Eversione della feudalità, già avviata da Giuseppe Bonaparte, favorendo la nascita della borghesia terriera e sviluppando relazioni commerciali con la Francia; attua il riordinamento amministrativo e giudiziario, con l'introduzione dei codici napoleonici; istituisce il "Corpo di Ingegneri di ponti e strade", dando così un forte impulso ai lavori pubblici; incoraggia la cultura e l'istruzione pubblica, introducendo principi di uguaglianza e di uniformità.Il suo attaccamento viscerale al regno ed al popolo e la sua dedizione totale all'idea di unificazione nazionale lo rendono un personaggio di primo piano nella storia italiana. Il primo documento ufficiale che parla di Italia unita e libera è rappresentato proprio dal suo proclama di Rimini: per alcuni storici è proprio con il "proclama" che nasce formalmente il Risorgimento italiano. La sua figura di sovrano rimane contrassegnata da due aspetti: la buona fede, che tanti rimbrotti gli ha procurato da parte di Napoleone e che, dalla Corsica, lo determina a credere che le popolazioni meridionali attendono il suo ritorno, e l'ardimento, che sempre agli occhi di Napoleone fa di lui un grande soldato, un eroe, ma che lo induce anche a tentare l'impresa impossibile che gli costerà la vita." Da RAI Storia,per chi ne volesse sapere un po' di più su Gioacchino Murat e la storia dei suoi giorni: http://www.raistoria.rai.it/articoli/gioacchino-murat/29403/default.aspx http://www.raistoria.rai.it/articoli/lesecuzione-di-gioacchino-murat/11039/default.aspx1 punto
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