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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/01/16 in tutte le aree
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A fine gennaio avevo aperto la discussione "5 Lire 1911:...e le foto non rendono giustizia!" relativa alla moneta che riposto per la quale @@tonycamp1978 aveva chiesto cosa potesse essere l'alone presente sotto il mento del ritratto sul D/ . In questi giorni mi sono dilettato ad esaminare la moneta con il microscopio, quelle evidenziate sono le zone prese in considerazione e ho scoperto diverse cose molto interessanti. Tutte le righe sul campo del D/, a basso ingrandimento (4X), facevano pensare che la moneta fosse stata pulita, ma esaminandola a forti ingrandimenti (30-40X), quei segni si sono rivelati essere in "rilievo", fatto questo che comprova che si tratta di un CONIO SPAZZOLATO. Allego le foto delle zone Anche sul R/ sono presenti segni di questa operazione, limitati su un'area molto ristretta, in quanto il tondello è occupato quasi completamente dal figurato. A questo punto, presumo che l'alone sotto il mento sia dovuto sempre all'operazione di spazzolatura, tant'è che la traccia ingrandita si presenta anch'essa in rilievo con un aspetto granulare. Si potrebbe ipotizzare che l'operatore per togliere un residuo di lavorazione più resistente, non abbia utilizzato la normale spazzola, ma un utensile più abrasivo, lasciando una traccia più evidente. Anche questa volta l'ausilio dello stereo microscopio è stato determinante per la giusta soluzione di un aspetto del tondello che, ad un primo esame superficiale, dava adito ad altre conclusioni.6 punti
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L'incisore di questa moneta era John Reich, un immigrato di origini bavaresi, per il ritratto della donna pare si sia ispirato alla sua amante :rolleyes: L'aquila è tutto tranne la rappresentazione dell'animale in natura, ma questa è un'annosa questione nelle monete USA, che da sempre hanno un'aquila al rovescio, ma solo raramente (il dollaro Gobrecht, il centesimo del 1856, i 20 dollari Saint-Gaudens) quest'aquila assomiglia a un'aquila vera. La qualità sia del disegno che del conio non è eccelsa, ma anche questa è una costante nelle monete americane dei primi anni, dovuta sia alla qualità degli incisori, sia a quella dei macchinari, entrambi non paragonabili a quelli delle migliori zecche europee dell'epoca. Con questo disegno furono comunque coniate complessivamente poco meno di 1.800.000 monete, dal 1807 al 1834, nelle due tipologie Capped Bust (1807-1812) e Capped Head (1813-1834). Nel 1822, le monete prodotte furono 17.796, neanche pochissime a ben vedere, e comunque in linea con le quantità di quegli anni (ricordo che, prima della scoperta dell'oro in California nel 1848, gli Stati Uniti non avevano grandi quantità del biondo metallo, e questo si ripercuoteva anche sulle monete d'oro, che venivano coniate con parsimonia). Le monete oggi conosciute sono soltanto tre, quella in asta e le due conservate presso lo Smithsonian, il museo di storia americana di Washington. Il motivo della rarità, è dovuto al fatto che tutte le altre sono, o sarebbero state, rifuse. Nel 1792, quando fu istituita la Zecca degli Stati Uniti, il prezzo dell'oro era stato fissato, approssimativamente, a 15 volte quello dell'argento. Con questo valore, una moneta d'oro da 5 dollari valeva effettivamente 5 dollari d'argento. Nei primi anni '20 dell'Ottocento, il prezzo dell'argento subì un repentino crollo, dovuto alla super-produzione delle miniere del Messico e del Sudamerica, che portò il rapporto oro/argento da 1/15 a 1/18: con questo rapporto, una moneta d'oro da 5 dollari veniva a valerne 6, il 20% in più del facciale. Come conseguenza, le monete d'oro, che già circolavano poco, sparirono del tutto dalla circolazione, e furono in gran parte rifuse per recuperare il valore del metallo. Una rifusione che toccò particolarmente le half eagles del 1822, delle quali sarebbero sopravvissuti, come detto, solo tre esemplari (anche se non si può del tutto escludere che un giorno o l'altro ne salti fuori qualcun'altro, anche se, dopo quasi due secoli, la cosa si deve considerare assai improbabile). petronius oo)5 punti
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Buonasera a tutti,vi posto la coppia di 5 10 soldi di Maria Luigia entrata in collezione al convegno di parma... ringrazio tutti quelli che risponderanno Luca3 punti
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Portogallo 1995 - 200 Escudos Tre Caravelle a vele latine in ricognizione presso le coste dell'Australia (1522-1525)3 punti
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Io sono il circolo....il circolo numismatico, sono nato nel 1960, nel 1970 credo di aver raggiunto il mio apice storico sia per frequentazioni che per importanza culturale. Erano altri tempi....sia economici, sia di fervori, sia di consensi numerici, ero il centro delle attenzioni numismatiche della cittadina dove risiedo, da me venivano tutti quelli che volevano parlare di monete, medaglie, vederle, scambiarle... Aspettavo con ansia durante la settimana che arrivasse il giovedì sera, in quella serata il segretario arrivava prima di tutti, apriva con la chiave la porta...che emozione in quel momento....finalmente vedevo qualcuno... Sono passati in tanti da me, ormai molti non ci sono più, altri sono molto anziani, i giovani dell'epoca sono persone oggi in età, alcuni sono diventati bravi, alcuni hanno scritto molto, altri hanno smesso nel tempo, ma tutti hanno imparato qualcosa... Vedevo persone ma vedevo soprattutto monete, tante, di ogni epoca, spesso belle, a volte intriganti, i miei ospiti facevano discussioni e lunghe dissertazioni su di loro a volte anche accanite, appassionate... Oh quanti ricordi, che grandi serate, che monete....ricordo il Gianni che sapeva tutto sulle monete romane ed amava spiegarle a tutti, ogni giovedì ne portava alcune da far vedere, sperava che si appassionassero e così fu veramente e poi Nando che entro' giovanissimo qui, imparò tanto da tutti e poi scrisse veramente molto, divenne conosciuto nel nostro mondo e come non ricordare il Franco detto il " Genova " perché di Genova era ma soprattutto perché sapeva tutto di quelle monete....bei tempi, bei tempi veramente.... Erano altri tempi...si faceva anche un convegno commerciale, un Bollettino cartaceo una o due volte l'anno, contribuivano i soci con degli scritti, degli articoli, negli anni 70/80 eravamo un riferimento importante per la nostra numismatica, i soci erano tanti.... Poi cambiarono tante cose, le iniziative diminuirono, anche le frequentazioni, dicevano che non ero più di moda, che bisognava contenere le spese, che c'era la crisi.... Oggi aspetto sempre con ansia il giovedì sera...è il mio momento, finalmente arrivano....con monete, cataloghi, libri, non sono molti ma finalmente mi sento vivo almeno quella sera, ancora importante... Il nuovo Presidente ha ambiziosi progetti, è sempre su quell'aggeggio infernale e misterioso per me che è il computer, dice che la comunicazione deve passare da lì ormai, ha tante idee, vuole fare di nuovo il Bollettino ma on line per ridurre le spese e coinvolgere i soci e anche i simpatizzanti esterni, vuole portare alla sera studiosi che raccontino e divulghino la numismatica....vuole fare un open day per far conoscere il circolo numismatico nelle scuole, fare proselitismo dove i giovani ci sono.... In questi giorni ha preparato tante locandine per quella giornata da distribuire in tutte le scuole della nostra cittadina, speriamo che ce la faccia, deve farcela....per la numismatica e per me...se così sarà quel giorno sarà festa grande e io mi sentirò come ai bei tempi ...importante....d'altronde io sono il circolo....il Circolo Numismatico con la C e la N maiuscola....2 punti
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Volevo chiedere un parere sul mio recente acquisto: ... a Voi i commenti!2 punti
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Caspita che esistenzialismo.... Benché sia innegabile il tuo pensiero di fondo e oggettive le conseguenze della globalizzazione a cui accenni, io credo che piuttosto di forbice tra ricchi e poveri, parlando di conservazioni, si debba pensare ad un nuovo approccio "estetico" alla realtà, agli oggetti posseduti e così a tuffo il resto (a buon intenditor...). Si svuota il contenuto per avvalorare l'occhio, superficialità diffusa, si sorpassano quei valori intangibili di cui un tempo il buon collezionista era valido portatore (valore storico per dirne uno) per rivolgersi ad aspetti più concreti come il valore di mercato, o, per rimanere in tema, la "bellezza" di una moneta (da cui le alte quotazioni), senza porsi molti altri problemi, o forse dovrei dire altri interessi. Una moneta, MB o SPL che sia (senza entrare nei meriti di queste semplici sigle), dovrebbe pur sempre rivestire il medesimo ruolo in una collezione, e invece, ecco la superficialità a cui accennavo, oggi sono ben altri i valori che ci (li) muovono. Di nuovo estetica superficiale che predomina, e non credo ci sia bisogno di fare molti esempi per dimostrare come sia una prassi sempre più diffusa nella nostra società.... Questa almeno è la mia interpretazione del fenomeno a cui accennavi, cercando di darne un'interpretazione più vasta in ambito sociale, pur sempre parallela alle tue giuste e purtroppo innegabili osservazioni....2 punti
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ai fini del collezionismo, sono documenti di storia molte volte piu' interessanti delle monete originali che Desana alcune volte imitava Questa che hai postato per es a mio parere merita piu' interesse di altre originali che hai postato recentemente.2 punti
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@@nikita_ bella la moneta della Lettonia èh! 2009. i Lettoni venerano l'albero di natale: o sapevate?2 punti
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Salve a tutti ! Posto questo luigino , purtroppo in bassa conservazione , che personalmente avrei classificato come zecca di Loano , datato 1669. Ho cercato sul Corpus Luiginorum ma, non sono riuscito a trovarne uno identico . Quello che più gli assomiglia è il n182 ma ha la legenda del Diritto diversa . L'esemplare fra le mie mani infatti presenta al D/: GRATIOR•IN•PVLCHRA•VIRTV Mentre al R/ : BONITATIS • VNCIARVM • QVIN segno Le foto mi rendo conto che sono pessime ma, purtroppo il precedente proprietario ha pensato bene di lucidarla come fosse una teira d'argento .2 punti
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Ciao @@matteo95 serviva una ventata d'aria fresca in discussione! Vediamo un po' i tuoi tre denari... Provisino di prima emissione; tondello molto ritagliato e quindi poligonale. Direi un Muntoni 57 var. 6 (pettine tra stella e mezzaluna, croce con nei quarti un bisante, omega, alfa, stella) Su questo inizio a chiamare @@adolfos , se intanto riesci fotografare il lato col pettine da diverse angolazioni mi fai un favore, perché non son troppo sicuro di vedere quello che realmente c'è....(suspance :blum: ) "Solito" 5 denti con stella nel I quarto, visto lo stile della croce e il peso (ma anche il color rame, elemento che però da solo non fornisce certezze) potrebbe essere un'emissione non ufficiale. Buona serata! Antonio2 punti
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Cari Amici, volevo ricordare a tutti gli amici del forum,soprattutto a quelli che hanno avuto la fortuna e l'onore di conoscerlo di persona,la ricorrenza della scomparsa.del nostro caro amico Sergio (Agrippa). Un abbraccio,Massimiliano2 punti
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@@fabitto84 Peso e diametro per un sesterzio non sono indicazioni sufficienti a stabilirne l'autenticità. Senza foto decenti è impossibile dare un'opinione, quello che si vede pare più una scodella di polenta che una moneta.2 punti
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https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2714&category=57166&lot=229551 punto
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Segnalo agli studiosi romani (e non) l'incontro che si terrà in Roma, presso l'Accademia Nazionale dei Lincei (Palazzo Corsini, via della Lungara 10), mercoledì 11 maggio. Sarà un interessante e piacevole occasione per discutere sugli Atti del Convegno Il Tesoro di Misurata (Libia). Produzione e circolazione monetaria nell'età di Costantino il Grande. Saranno presenti - tra gli altri - Ermanno Arslan, Andrea Giardina, Salvatore Garraffo e Mario Torelli, modererà Mario Mazza. Il sottoscritto - presente a suo tempo al Convegno - sarà presente anche alla discussione degli Atti.1 punto
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Non so se sono nella giusta sezione ma vorrei avere qualche info su questo crocifisso.....grazie1 punto
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Prima di parlare di questa famosa statua di bronzo , due parole sulla cittadina di Todi ; questa fu fondata dagli Umbri secondo la tradizione tra l'VIII ed il VII a.C. , su un colle situato sulla riva sinistra del Tevere , a circa 400 metri di altezza . Primo importante avamposto umbro verso il territorio abitato dagli Etruschi , infatti sembra che il nome Tutere significhi "Città di confine" . Todi si sviluppò soprattutto fra il V e il IV secolo a.C. , quando venne probabilmente annessa dagli Etruschi al loro territorio , dopo degli Etruschi iniziò il processo di romanizzazione pur nel rispetto delle autonomie locali fra cui il diritto di coniare moneta propria . Ottenne la cittadinanza romana dopo l' 89 a.C. e Todi fu iscritta alla tribù Clustumina , venendo successivamente ribattezzata con il nome di Colonia Julia Fida Tuder . A partire dall' età di Augusto Todi ricevette un vigoroso impulso edilizio con l' erezione di un anfiteatro , di edifici civici e ville . Alla caduta dell’ Impero Romano Todi segui’ la sorte delle altre Citta’ d’ Italia e specialmente nel corso della guerra gotica , tra Goti e Bizantini subi’ assedi e conquiste . Il cosi’ detto “Marte” di Todi è una statua di fattura etrusca , risalente al V secolo a.C. che rappresenta , sembra , il dio della guerra Marte , mentre officia un rituale prima della battaglia , secondo altri invece un giovane e importante guerriero locale umbro od etrusco. Si tratta di una statua in bronzo , scoperta nel 1835 , fu trovata sepolta sotto lastre di travertino che la nascondevano e proteggevano allo stesso tempo , accanto alle mura del Convento di Montesanto , vicino a Todi , il Convento che sorge su un antico insediamento etrusco , potrebbe essere stato in antico sede di un tempio pagano , come normalmente avvenne in molte Citta’ italiane , quando Chiese e Conventi vennero eretti sugli antichi templi pagani . Il fatto che la statua venne scoperta per puro caso perche’ ben protetta dai saccheggiatori , sembra che un giorno di quell’ anno entrando un raggio di sole attraverso le lastre di travertino questo venisse riflesso dal bronzo della statua nascosta rilevandone quindi casualmente la presenza ai contadini locali , potrebbe significare che con l’ istaurarsi della religione cristiana nell’ Impero Romano come unica religione ammessa , gli abitanti di Todi , ancora legati alle vecchie tradizioni e alla vecchia religione pagana , come quasi tutti gli abitanti dei piccoli centri urbani di origine umbra ed etrusca , volessero proteggere la statua prima che fosse abbattuta o peggio fusa dai Cristiani ; oppure che volessero salvaguardarla dai saccheggi dei secoli bui del medioevo , sempre per lo stesso motivo . Come per molte sculture etrusche , non si conosce l' autore dell' opera pero’ dall' iscrizione dedicatoria , scritta in lingua mista umbra etrusca , si legge che fu donata al tempio dedicato a Marte dal cittadino umbro etrusco Tahal o Ahal Trutitis che potrebbe essere colui che in abiti militari rappresenta la statua . Attualmente è la statua e’ esposta a Roma nei Musei Vaticani nella sezione del Museo Gregoriano Etrusco . La lancia che in origine teneva nella mano sinistra non è più tenuta dalla statua , la coppa o patera che il guerriero portava originariamente nella mano destra , insieme ai pochi resti della lancia in ferro nella mano sinistra , è esposta in una vetrina a parte . Questa statua e’ uno dei rarissimi cimeli della statuaria antica italica pervenuta ai nostri giorni e raffigura un guerriero vestito di corazza , originariamente anche di un elmo andato pero’ perduto , rappresentato nell' atto di compiere una libagione forse prima della battaglia , oppure dopo , per un voto fatto per esserne uscito vincitore e vivo , versando il liquido contenuto in una tazza o patera , in onore alla divinita’ del tempio , tenuta dalla destra protesa in avanti , mentre con la sinistra si appoggiava ad una lancia in ferro . La statua e’ costruita in bronzo , cava all’ interno con la tecnica della fusione a cera persa , e’ alta 141 centimetri , con l’ elmo etrusco che in origine indossava ma che non e’ stato trovato , doveva superare abbondantemente i 160 centimetri ; in base ai residui trovati , gli occhi in origine erano in lamina d’ argento . Sotto alcune foto della statua conservata nei Musei Vaticani , dell' iscrizione votiva , del probabile elmo etrusco mancante alla statua e del Convento di Montesanto a Todi dove la statua fu trovata nel 1835 , un Oplita etrusco con elmo da battaglia .1 punto
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Un caro saluto a tutt* sono rientrata da non molto e ancora non ho potuto leggere i vari interventi in questa discussione (anche se un poco le orecchie mi sono fischiate :D). Appena potrò vedrò di mettermi in pari. Buona conclusione di 1 maggio e alla prossima, MB1 punto
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Io ho le immagini di altri tre esemplari ma i proprietari non mi autorizzano a pubblicarle. Tutti gli esemplari mi sembrano essere stati prodotti da una stessa matrice con legende caratterizzate dalle E sostituite con delle B e tutte le lettere realizzate "a mano" e non con punzoni (sono ben evidenti i punti di repere). Purtroppo non conosco le vendite da cui provengono gli esemplari di cui mi sono state fornite le immagini....spero di poterne avere i riferimenti a breve. Gli esemplari in circolazione sono sempre stati catalogati come autentici R5.....così come sono sempre stati catalogati come doppi o tripli quattrini gli esemplari con la scritta Olympos o i FIDES con peso maggiore rispetto allo standard.....sempre senza tener conto che queste monete avevano corso fiduciario e venivano verificate a numero di pezzi per libbra; quindi senza rapporto diretto fra valore nominale e reale valore intrinseco. Sai com'è il mercato... se il collezionista vuole la rarità e i cataloghi la citano e la certificano....vuoi che siano proprio i commercianti a generare il dubbio? Per ultima ma non meno importante precisazione; questi quattrini, come quelli con il FIDES, come quelli per Francesco II (cane, crogiulo, pisside) e come quelli dei successori di Federico II, devono essere considerati e classificati come BAGATTINI. Ma questo è tutt'altro argomento...da approfondire in altra discussione. Un saluto Mario1 punto
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Ciao @@miza , questo pomeriggio ho preso questa. Sono veramente belle e costano pochissimo, come promesso mi hanno messo da parte tutto il Portogallo che avevano a disposizione, mi sa tanto che è l'ultima. Portogallo 1996 - 200 Escudos La caratteristica più saliente di questa nave del XVI sec. sono le vele suddivise in una serie di pannelli orizzontali di stecche di bambù, permettono velocemente di ridurre la superficie velica per le diverse condizioni di vento.1 punto
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Ciao @@fofo, il Pucci di questo periodo non ce l'ho quindi bisognerebbe sentire qualcun altro, il MIR Toscana però mette R4 per il 1570, è sicuramente quindi comunque molto raro....1 punto
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Come al solito, petronius ci dà una spiegazione terrific e completa di ciò che questa moneta è e perché è così ricercato. Aggiungo solo—e lei ha ragione su la California oro colpisce (1848-su) essendo il prime davvero grande infusioni d'oro nell'economia degli USA—che notevoli quantità di oro che esce l'americano sud-est ha condotto ad un aumento nella monetazione di oro degli Stati Uniti dalle zecche di recente apertura (1838) di Charlotte e Dahlonega. Il punto di interruzione in numismatica americana oro è 1834. Niente più vecchio di quello è almeno un po' di magia. Il 1822 metà-aquila, naturalmente, ha un sacco di esso—proprio come il costante menzione del nome Eliasberg qui vorrei suggerire. :) v. -------------------------------------------------- As usual, petronius gives us a terrific and comprehensive explanation of what this coin is and why it is so sought after. I add only—and you are correct about the California gold strikes (1848-on) being the first really large infusions of gold into the U.S. economy—that significant quantities of gold coming out of the American southeast did lead to an increase in U.S. gold coinage from the newly-opened (1838) mints of Charlotte and Dahlonega. The break-point in American gold coin collecting is 1834. Anything older than that is at least a little magic. The 1822 half-eagle, of course, has plenty of it—just as the constant mention of the name Eliasberg here would suggest. :) v.1 punto
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Grande petronius un intervento davvero esaustivo e dettagliato! Grazie davvero ??1 punto
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In risposta a @@gallo83. Ci sono delle considerazioni che condivido su ciò che lei afferma, altre meno. 1) sovraffollamento di aste e convegni: è un dato di fatto. E non esiste maniera, ad oggi, di disciplinare e regolamentare. Le manifestazioni e le iniziative fioriscono e ce ne saranno anche altre, visto che si stanno affacciando nuovi attori (ieri, come a Parma, era presente un incaricato di Emax per raccogliere adesioni alla loro iniziativa di ecommerce). Sta a tutti, commercianti e collezionisti, cercare di indirizzarsi sulle iniziative che danno risultati ed hanno alto valore aggiunto. Con l'iniziativa di Piacenza vorremmo dare una spinta in tal senso. 2) presenza ieri a Piacenza: vedendo la lista di partecipanti che io ho pubblicato sopra, si sarà reso conto che, rispetto a Bologna, alcune persone a Bologna non c'erano, mentre ieri a Piacenza sì. Tra tutti cito Eugubium e Numismatica Cavalieri, non me ne vogliano gli altri. E di materiale ne avevano veramente tanto entrambi. La risposta è tra le pieghe di quanto ho scritto sopra. Non ci aspettavamo sicuramente il pienone di collezionisti, vista la prima volta dell'iniziativa, lo sapevamo fin dall'inizio. Ma io personalmente giudico la manifestazione per il contesto, per l'organizzazione (un plauso a Walter Nasi ed Andrea Cavicchi che hanno seguito i dettagli finali) e per la sicurezza e, per ultimo, per i risultati, assolutamente in linea con le aspettative. 3) manifestazione di Bologna del 23-24/04 : moltissimi di noi, sia commercianti che collezionisti, non giudichiamo consono (ed usiamo un eufemismo) la collocazione, le attrezzature ed il contesto del convegno di Bologna. Per quanto mi riguarda, pur riconoscendo lo sforzo di miglioramento che stanno producendo gli organizzatori (almeno hanno creato un'area parcheggio delimitata ed un accesso regolamentato), sono d'accordo che siamo assolutamente distanti da quello che sarebbe uno standard minimo. Ma devo dire, e qua parlo a titolo personale, che io a Bologna ho sempre avuto dei risultati in termini commerciali soddisfacenti. Per me, che ho una gran parte dei risultati dipendenti da queste manifestazioni, e non lo nascondo, Bologna continua ad essere una manifestazione a cui sono interessato a partecipare. Preferisco non essere ipocrita e dire le cose come stanno, per quanto mi riguarda. Poi la conclusione è che secondo me ci sarà una selezione naturale dettata dai risultati. Di tutti. Alla prossima Sivis1 punto
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Grazie !! La conservazione non è il massimo , non direi comuqnue che nei quarti ci sia qualche segno .1 punto
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Visto che questa bella discussione iniziata da @@babelone comincia con le immagini dei tre esemplari di cui si è discusso, e notando che nessuno l'ha citato, mi sono chiesto se nella collezione "del tedesco" ( http://www.lamoneta.it/topic/145172-collezione-in-anciensiciliancoins/) ci fosse un esemplare di questa tipologia centuripina, e c'era un esemplare con un pedigree piuttosto interessante: Harlan J.Berk (ex Leu Mai 1973 Nr.140). Qui il link all'esemplare citato della collezione tedesca: http://ancientsiciliancoins.com/ascoins/view/3631 punto
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Qui, però ricadiamo nella solita diatriba fra approccio giuridico ed approccio economico. Per me moneta e moneta legale non sono sinonimo ed è per quello che viene aggiunto l'aggettivo legale, ma ogni approccio è rispettabilissimo. Di questo, però, ne abbiamo già discusso a sufficienza. Tornando all'argomento collezionistico e non numismatico (perchè questa discussione è più orientata in tal senso, per ovvi motivi) tendenzialmente preferisco monete circolate, ma colleziono anche monete coniate solo per il collezionismo, quando non c'è alternativa (es. Bielorussia) o quando commemorano qualcosa di particolare. Come europeista non condivido l'emissione di questa tipologia di monete, come collezionista la prenderei volentieri. Mi regalarono (in realtà mi feci regalare) i primi 3 euro sloveni proprio perchè destinati alla circolazione e da allora li prendo tutti gli anni (per tradizione).1 punto
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@@anto R e amici comuni Scusate il ritardo. 1. Come racconta chi mi ha preceduto ;) si tratta di prima emissione. A mio parere, andrebbe collocato cronologicamente dopo il 1250 circa. Le caratteristiche sono la stella piena a otto punte corte a sinistra e la mezzaluna tozza a destra. I tondelli solo tagliati in modo approssimativo, lo spazio non è sufficiente per ricevere l'impronta delle legende e manca ancora il signum crucis. I motivi per il post quem 1250 li potrete leggere, se vi interessa, nel mio ultimo articolo in academia.edu. 2. Sempre a mio modesto avviso, l'esemplare è un raro provisino di seconda emissione con legende inverse. @@matteo95, tienilo stretto ;)..... Se Antonio ci vede altre cose ce lo dirà sicuramente in seguito. 3. Come è stato detto :) la discriminante del colore del metallo non basta per giudicare se una moneta sia falsa o meno. Dallo stile mi sembra produzione di zecca ma senza una visione diretta è difficile dare un parere definitivo. Mi piacerebbe che anche altri si cimentassero nel fare qualche classificazione...... cari saluti1 punto
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E' un problema senza soluzione a meno che qualcuno un domani inventi un marchingegno che possa riconoscere - infallibilmente il buono dal falso ( tipo lapada di wood per i francobolli che per alcune falsificazioni serve moltissimo). Il Bollettino credo non esista piu o comunque esista l'organizzazione solo nominalmente. Troppi falsi e soprattutto troppo veloce la circolazione oggi del materiale come diceva Sku. Deontologia dei commercianti: mi viene da ridere al ciarpame propinato in aste ( maxime germaniche: siamo riuscite a vedere spacciato come vero un raro fiorino che portava il timbro di una banca di Siena).. Organismi super partes efficaci non hanno l'habitus giuridico per imporre cosa che sia ( non ce l'ha l'ONU .. figuriamoci l'AINP o anche la CIN) Il Forum serve ma spesso molte discussioni sui falsi sono ben difese dagli amici degli artigiani ( spesso sicani) che tentano di portare l'acqua al proprio mulino. La miglior difesa e' come diceva Arka : studiare .. E aggiungo io : il pedigree ( quelli veri pero' no quelli tarocchi di 20 anni fa quando gia' la grande inflazione - dei falsi - cominciava la sua fase incipiente). Gia' adesso - con grandissima soddisfazione / il mercato prezza correttamente glinoriginali ( meglio se con pedigree importante) e lascia al palo monete identiche anche molto rare ma che sono false piu' o meno ben realizzate ma riconoscibili come tali. Puo' darsi che tra 20 anni la maturazione critica del mercato le riconosca immediatamente e come i vecchi Becker, Cigoi etc le tratti parimenti, espellendole dal contesto del materiale genuino. Per ora si ha solo una gran confusione in un mercato che sta andando molto forte e che quindi stimola questi fenomeni. L'unica difesa quindi e' studiare piu' degli altri , Selezionare con molta molta attenzione , e soprattutto: .. in dubio, abstinet...1 punto
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E' un bagattino che da un lato ha una croce con quattro lettere nei campi. sull'altro lato un leone in moleca .... ma difficile difficile sempre da vedere; poi ci dovrebbe essere la legenda S.M.VENETI. Mi sembra di vedere una V nel primo quarto, .. . bagattino di Cristoforo Moro (CMDV)? Di Agostino Barbarigo (ABDV) ? DI chi? Io ne ho uno di Cristoforo Moro piuttosto ben conservato, ma vi giuro che non ci vedo un leone ma un uccello che potrebbe essere un pinguino. Roba comunque rara.1 punto
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Se Alessandro il Molosso era tutto Molosso, gruppo tribale epirota che seppe prendere il sopravvento su tutta la regione nel corso del IV secolo, per parte materna anche Alessandro Magno era mezzo Molosso... I primi due gruppi dei Molossi del Franke (Die antiken Münzen von Epirus) sono un triobolo e un obolo di standard attico datati nella prima metà del IV secolo e guardate un pò cosa rappresentano al dritto (si tratta di monete molto rare e ho trovato solo l'immagine del testo)...1 punto
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La Banca Di Russia. 10 rubli. Calmucchia, Oblast' autonoma ebraica, Adighezia.1 punto
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Purtroppo è così .. mia madre sta combattendo contro un brutto male . Proprio quello del fumatore . È terribile . Nonostante tutto ancora adesso avrebbe voglia di una di quelle maledette che spero non le tolgano la vita . Potevo tenere questo pensiero personale per me ma se posso sensibilizzare qualcuno , per me , se solo una persona riuscisse a smettere sarebbe una vittoria , un inno alla vita ...1 punto
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Sono uno di quei tanti che ha smesso con Allen Carr. Fumavo 20 sigarette al giorno e ho fumato per 14 anni. Mi dispiace che hai ricominciato ma nel libro è scritto che se ne accendi una ricomincia il circolo... Soluzione drastica che ho sentito funzionare. Fuma 10 sigarette di seguito. Dopo aver vomitato l'anima, si diventa ex-fumatori1 punto
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Grossa placchetta fusa, a ricordo dell'inizio della costruzione della CERTOSA DI PAVIA DEL 1396, da parte di GIAN GALEAZZO VISCONTI I° DUCA DI MILANO, adempiendo ad un voto fatto dalla moglie CATERINA. Placchetta già postata in una discussione precedente di qualche anno fà, una simile è apparsa in un asta Varesi nel 2012. Bronzo, mm. 15,9x11,1 - Probabilmaente del 17° secolo - Autore sconosciuto, di bella fattura. D/ JOHANNES . GALEATIVS . VISCONTEVS . PAVIENSIS . CARTHVSIAE . CONDITOR - Sotto il busto di GIAN GALEAZZO stemma della Certosa con la scritta GRA-CAR ( GRAtiarum CARthusia / Certosa delle grazie ) Informazioni sulla Certosa: http://www.comune.pv.it/certosadipavia/home.htm anche: https://it.wikipedia.org/wiki/Certosa_di_Pavia1 punto
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Vi posto la risposta dell'IPZS a riguardo dei moduli e delle date di emissione delle monete: "Gentile Sig. xxx, mi scusi se metto in dubbio la Sua affermazione riguardo le nuove emissioni 2016. Nel Sito sono visibili, ma non riportano i costi e le modalità di acquisto. Neanche i moduli sono pronti. Appena avremo il Decreto che autorizza alla vendita sarà avvisato via e-mail." Quindi secondo me non è possibile che facciano uscire a marzo il 2 euro commemorativo ed l'argento proof! Mancano 9 giorni a fine mese e soprattutto c'è la pasqua di mezzo. Secondo me slitterà tutto!1 punto
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Salve a tutti, ho preso questa piastra in un lotto complessivo di 6 piastre, potrei avere un vostro parere sulla conservazione? Grazie.1 punto
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@@sulinus Whaw, che bella che è, complimenti. Ecco magari @Il*Numismatico da anche un'occhiata all'altra mia piastra del '51.1 punto
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Come asserisce @@profausto ed anche @, che saluto entrambi con simpatia Per Kainon non tutto è chiaro e ben definito, in merito allego quanto preso in prestito dal mio archivio che è il sunto di tante notizie varie raccolte quà e la da libri,riviste ed altre ricerche fatte direttamente in internet. Allego notizie storiche di Kainon ; della monetazione e le monete in esame. Notizie storiche varie. Monetazione Monete: le due varianti Grifone/Cavallo Pietro1 punto
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Una moneta " quadro ", mi piace come definizione, certo qui con questa discussione abbiamo fatto divulgazione totale, fatto perché insieme a grandi utenti di questo forum con splendidi loro acuti che ringrazio con l'occasione. Divulgazione su una grande moneta, che piace, che viene collezionata, che forse servirà per altri come stimolo, lo spirito è questo, lo spirito divulgativo del forum. Certo discussioni così non me le posso permettere certamente sempre, meglio dirlo, il lavoro chiama, quello vero, alcuni capiranno però, impegno, tempo, un po' di conoscenze, qualche moneta, qualche altra trovata su fonti prestigiose, non è poi così banale, ma se sarà servito a qualcuno che ci legge per incuriosirlo, alla fine lo scopo primario sarà stato raggiunto, lo spazio rimane aperto per chi vorrà ovviamente arricchirla ulteriormente con propri contributi, Mario1 punto
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