Vai al contenuto

Classifica

  1. nando12

    nando12

    Utente Storico


    • Punti

      11

    • Numero contenuti

      14636


  2. Illyricum65

    Illyricum65

    Utente Storico


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      8058


  3. Legio II Italica

    Legio II Italica

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      5275


  4. Tinia Numismatica

    Tinia Numismatica

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      4823


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/03/16 in tutte le aree

  1. Ragazzi, se continuano ad arrivare post "cristallizzati" a puntualizzare le rispettive prese di posizione e a stigmatizzare le affermazioni altrui (NB ho le mie opinioni personali ma evito di prender parte attiva in favore di una o l'altra posizione dovendo mantenere una posizione super partes per una questione di carica "istituzionale") saró costretto pur a malincuore a chiudere la discussione. È la seconda volta che devo intervenire per richiamare a moderare i toni e giá ció mi irrita in quanto di solito tendo a limitarmi a svolgere compiti di supervisione e a lasciare spazio ai vari utenti. Vi ricordo che il Forum è luogo di scambio di informazioni e auspico che ció avvenga senza la creazione di fazioni, di guelfi e ghibellini. Non siamo ad un talk show. Spero che il contenuto di quest'ultima parte sia condiviso e compreso da tutti coloro che sono coinvolti nella discussione e si metta un freno alle esternazioni personali e alle fastidiose puntualizzazioni sui post altrui. Vi saluto Illyricum ;)
    6 punti
  2. Ciao Ho sentito tante opinioni su questo denaro ho cercato di visionare bene la foto ( da quel che si può vedere) e la reputo autentica e vi spiego il mio punto di vista, rispondendo ai dubbi che ho letto, prendo come esempio la lista di @@Falaride e altre perplessità sparse, non è detto che una moneta sia falsa solo perché se ne conoscono pochi esemplari, altrimenti tutti gli R5 e le ibride andrebbero al macero, pio va considerato anche il periodo di questa moneta, Nerone ha fatto una riforma che ha toccato parecchi nominali alcuni con scarsi risultati vedesi gli assi ridotti con il simbolo di valore I o dupondi con il simbolo II, anche questo particolare tipo di conio sui denari può essere stato abbandonato per vari motivi, e chi dice che il prezzo è basso, non può pretendere che una moneta che si trova rarissimamente realizzi prezzi astronomici, c’è sempre l’incognita del falso, anche se poi spendono capitali per monete rifatte. A favore della genuinità, usura del rovescio omogenea su tutta la superficie in quanto tutta sullo stesso piano, al dritto l’usura è concentrata sulle parti più esposte, spalla testa guance, e anche la patina è omogenea. Passiamo ora alla lista; -leggenda "impastata" e in alcuni casi unita alla perlinatura Le lettere impastate sono dovute alla frattura delle lettere del conio, se guardiamo la grandezza della porta si nota che è stata incisa troppo grossa rispetto alla grandezza del conio, così lo spazio rimasto per le lettere era molto ridotto, basta notare la differenza che c’è con gli aurei dello stesso tipo. -al diritto sembrano esserci delle bolle in rilievo, per non parlare di quel segno sotto il collo; Le bolle che ci sono al dritto: quella vicino alla E non è altro che la parte terminale della stessa lettera, quella poco sopra è un punto di interposizione tra NERO e CAESAR visto la troppa compressione delle parole l?incisore probabilmente ha pensato di interpolo per separare le parole, quel segno sotto il collo si vede bene che è un’incisione voluta o no, si nota bene lo spostamento del metallo verso il basso. Davanti al naso non è una bolla troppo piatta ma un segno sul conio o una bolla in negativo sempre sullo stesso, - nell' arcata sopraciliare c'è una strana escrescenza che andrebbe analizzata bene; anche questa sembrerebbe una frattura di conio. - i rilievi, almeno dalla foto, non sembrano sollevarsi con la giusta angolazione rispetto ai fondi (qui ci vorrebbe un microscopio). Stiamo parlando di incisioni a mano libera su metallo. -al rovescio per quanto riguarda la leggenda vale quello che ho detto per il diritto Come sopra per quanto riguarda la leggenda - inoltre vorrei vedere bene l'angolo di spoglia dei rilievi del tempio e degli elementi che costituiscono la porta; Penso che tu ti riferisca all’inclinazione delle lettere e dell’inciso per non incastrarsi nel conio. Scusa ma qua stai esagerando, parlare di angolo di spoglia su lavori eseguiti a mano libera su metallo con strumenti che la loro durezza era simile a quella che dovevano incidere, con sistemi di ingrandimento a dir poco improvvisati, no stiamo parlando di monete del regno o moderne che vengono passate al pantografo su dischi enormi rispetto al modello definitivo e poi ancora rettificati sempre con torni e pantografi. - da ore 1 a ore 3 del rovescio vorrei vedere se si tratta di ritiro del metallo; - a ore 5 invece vorrei vedere se in effetti c'è un'eccedenza di metallo. Non vedo retrazioni o eccedenze di metallo Per quel che riguarda le striature di metallo non sempre sono presenti. Concordo con chi dice che c’è un eccesso di fobia da fusione in quanto ottenere una copia solo in cera di una moneta è cosa complicata anche con gli strumenti adatti, figuriamoci una fusione. Non vedo cosa serve vedere un’altra moneta i coni possono essere diversi, e anche il giudizio di tanti esperti su monete poco comuni a volte lasciano il tempo che trovano. Questo è il mio parere poi ognuno è libero di contraddirmi siamo qui per questo. Silvio
    5 punti
  3. Leggende di statue che si muovevano o parlavano sono riportate in diversi autori antichi , spesso in Tito Livio quando parla dei prodigi , favole naturalmente , pero’ queste favole devono forse aver lasciato memoria nei Romani dei secoli passati quando su alcune statue che ornavano la Citta’ venivano affissi dei messaggi indirizzati ai personaggi che governavano Roma , rendendo l’ idea che fosse la statua presso cui erano affissi a parlare . Le statue parlanti di Roma sono una serie di statue , sei secondo la tradizione rinascimentale , sulle quali fin dal XVI secolo i Romani affiggevano messaggi anonimi o firmati da pseudo nomi , un po’ come i nickname di oggi , contenenti per lo più critiche e componimenti satirici contro i governanti , messaggi detti appunto "pasquinate" dal nome dalla statua parlante più nota e famosa di Roma che e’ il Pasquino . Ai giorni nostri la tradizione si e’ praticamente persa , tranne rare eccezioni . Le sei statue parlanti , alcune di epoca antica , che sono sopravvissute sono quelle di : Pasquino , Madama Lucrezia , Marforio , Babuino , Facchino e Abate Luigi . Pasquino : La statua è un famoso frammento di un' opera in stile ellenistico , risalente forse al III secolo a.C. , piuttosto danneggiata nel volto e mutilata degli arti , rappresentante un guerriero , in quanto armato al fianco di una spada , oppure di due guerrieri, l' uno che sorregge l' altro forse morente . È probabile che si tratti del frammento di un gruppo raffigurante Menelao che sostiene il corpo di Patroclo morente , del quale esiste una copia in marmo conservata nella Loggia dei Lanzi a Firenze , ma questa attribuzione non e’ certa . Altre ipotesi ritengono che il gruppo raffiguri Aiace con il corpo di Achille . La statua fu ritrovata nel 1501 durante gli scavi per la pavimentazione stradale e per la ristrutturazione del Palazzo Orsini , oggi Palazzo Braschi , proprio nella Piazza dove oggi ancora si trova , Piazza di Pasquino . Probabilmente la statua era una delle tante che ornava lo Stadio di Domiziano con il quale la Piazza confina . La statua da poco trovata stava per essere distrutta in quanto ritenuta di scarso valore , ma grazie all’ intervento del Cardinale Carafa , l’ opera fu salvata e posizionata dove oggi si trova . Madama Lucrezia : Si tratta di un colossale busto di epoca romana , alto circa 3 metri , attualmente sistemato su un basamento all' angolo tra il Palazzo Venezia e la basilica di S. Marco , nell' omonima Piazza San Marco . Come per tante statue antiche , non si è potuta assegnare una identificazione certa e le ipotesi sul personaggio raffigurato sono diverse , una delle più accreditate sembra raffiguri la dea Iside perché il nodo della veste sul petto è una caratteristica che ricondurrebbe al culto egizio . Il busto sarebbe stato donato a Lucrezia d' Alagno , l' amante di Alfonso V d' Aragona , re di Napoli , la quale, dopo la morte di Alfonso , si trasferì a Roma ed abitò nei pressi del luogo dove ora si trova la statua , da qui il nome popolare attribuito alla statua . Marforio : Marforio è un' enorme scultura marmorea di epoca romana , risalente al I secolo , raffigurante forse il dio Nettuno , l' Oceano o il Tevere ; e’ la statua parlante piu’ nota dopo quella di Pasquino . La statua è conservata nei Musei capitolini . Fu rinvenuta nel Foro di Augusto , presso il Tempio di Marte Ultore , forse dedicata a Nettuno , a ricordo della battaglia navale di Azio . Il nome Marforio sembra si riferisse ad una iscrizione oggi scomparsa , che secondo un documento del 1588 , riportava "Mare in Foro" ; ancora un' altra ipotesi fa derivare la denominazione dal nome di una famiglia Marioli o Marfuoli che aveva una proprietà nei pressi del Carcere Mamertino sempre nella zona dei Fori , dove la statua sarebbe rimasta fino al 1588 . Da lì fu spostata , per volere del papa Sisto V prima sulla piazza di S. Marco e poi sulla piazza del Campidoglio ad ornamento di una fontana . Oggi orna un lato del Palazzo Nuovo . Babuino : Nel 1571 papa Pio V concesse l' utilizzo di alcune once d' acqua del nuovo acquedotto Vergine , da poco rimesso in funzione , al palazzo del nobile Alessandro Grandi , che si trovava nella via chiamata all’ epoca via Paolina ; per gratitudine il Grandi fece realizzare in onore del Ponterfice , una fontana pubblica , ponendo una statua antica che rappresentava un Sileno ad ornamento della vasca quadrangolare e addossata alla facciata del suo palazzo . La statua della fontana era talmente singolare che suscito’ l' interesse dei romani , tra cui quello di cambiare lo stesso nome della via , che da via Paolina cambio’ appunto in via del Babuino . Le satire apposte a fianco della statua erano definite babuinate invece che pasquinate , ma il senso era lo stesso . Facchino : Posta originariamente in via del Corso , sulla facciata principale del palazzo de Carolis Simonetti , oggi palazzo del Banco di Roma , nel 1874 fu spostata nella posizione attuale , sulla facciata laterale dello stesso palazzo , in via Lata . Rappresenta una figura maschile , con il viso quasi completamente consumato mentre versa acqua da una botte . Il viso sfigurato è dovuto alle offese dei ragazzi di strada dei secoli passati che ne facevano bersaglio lanciandogli pietre . Ciò perché il personaggio , secondo una credenza popolare , a causa del berretto e dell' abbigliamento era ritenuto essere Martin Lutero . È la più recente delle statue parlanti , risale infatti al 1580 , realizzata da Jacopo Del Conte e rappresenta infatti un “acquarolo” , personaggio che , fino a quando alla fine del 1500 i pontefici ripristinarono gli acquedotti di Roma , prendeva l' acqua dalle fontane pubbliche e la rivendeva casa per casa . Abate Luigi : Dal 1924 si trova in Piazza Vidoni , su un muro laterale della Basilica di Sant' Andrea della Valle ; tale collocazione dovrebbe essere quella originaria , poiché la statua fu rinvenuta nelle fondazioni di Palazzo Vidoni , che sorge dentro l' area antica del Teatro di Pompeo . È una scultura di epoca romana, raffigurante probabilmente un alto magistrato . In mancanza di una precisa identificazione , il nomignolo gli è stato assegnato dalla fantasia popolare che trovava il personaggio particolarmente somigliante al sagrestano della vicina Chiesa del Sudario , conosciuto appunto con il nome di Abate Luigi . E’ la piu’ “simpatica” delle statue parlanti di Roma . Come le altre cinque statue è stata la “voce” di diverse “pasquinate” , le violente e spesso irriverenti satire indirizzate a colpire anche pesantemente e sempre in modo anonimo i personaggi pubblici più in vista nella Roma a partire dal XV secolo e secoli successivi . Di questa sua caratteristica è testimonianza l' iscrizione che si trova sulla base della statua che dice : "FUI DELL'ANTICA ROMA UN CITTADINO , ORA ABATE LUIGI OGNUN MI CHIAMA , CONQUISTAI CON MARFORIO E CON PASQUINO NELLE SATIRE URBANE ETERNA FAMA , EBBI OFFESE , DISGRAZIE E SEPOLTURA , MA QUI VITA NOVELLA E ALFIN SICURA" Sulla sicurezza della “vita novella” l' epigrafe non sembra aver avuto ragione , poiché ha subìto anche di recente , diversi atti di vandalismo , tipo l' asportazione della testa , forse per farla tacere , la testa è stata più volte sostituita . È in occasione di una “decapitazione” , quella del 1966 , la statua parlò per l' ultima volta con una pasquinata indirizzata all' ignoto vandalo : “O tu che m' arubbasti la capoccia vedi d' ariportalla immantinente , sinnò , vòi véde ? come fusse gnente me manneno ar Governo . E ciò me scoccia” Sotto le foto delle sei statue parlanti di Roma in ordine di descrizione :
    4 punti
  4. ______________ 2010 Pitcairn Island 5 e 10 Cent - Rame placcato in bronzo L’ancora del Bounty rinvenuta nei fondali nei pressi dell'isola e portata in salvo da una squadra del National Geographic. La campana del Bounty non è stata mai recuperata Altre monete a tema "Bounty" del 2010, oltre che in questa discussione, si trovano anche in *Navi, velieri e barche sulle monete* Cliccare sulle immagini per visualizzarle:
    4 punti
  5. Una discussione con spunti veramente interessanti, quando non obliterati dalla veemenza di alcune posizioni. Da specialista del III secolo - pur avendo una mia idea - preferisco rimanere ad osservare, onde evitare di essere scotennato per insipienza.
    2 punti
  6. Bisogna ringraziare @@profausto ; l'aveva inserito lui in un'altra discussione sui soldi a nome dei Mocenighi ... :good:
    2 punti
  7. Qui le tre monetine greche: 1,2,5 centesimi
    2 punti
  8. Grazie degli interventi, lo scopo di questo thread era di raccontare una storia inizialmente con il Circolo che parla in prima persona, parto sempre così..., in seconda battuta era quella di arrivare a sentire opinioni e riflessioni su questa tematica che credo di grande importanza e che tocchi molti. Siamo su un forum grande e seguito, lo scopo è poi quello di coinvolgere e ascoltare anche pareri differenziati, quindi a voi.... Certamente una delle carte vincenti di lamoneta è quella di arrivare a tutti, tutti possono leggere, e infatti stanno leggendo, e arrivare subito e facilmente...è il grande circolo virtuale, nel contempo personalmente sono anche un sostenitore delle collaborazioni, credo che Tradizione e Innovazione possano andare e fare percorsi insieme per il bene di entrambe, quindi quando è possibile l'unione di queste due componenti si può raggiungere il mix giusto e forse perfetto. Quindi da sempre " un grande innamorato di Lamoneta " ma se avete un circolo Numismatico in città, sostenetelo e andate a trovarlo ogni tanto, vi potrà dare tanto sia per conoscenze tecniche che umane, vi accorgerete poi che molti sono poi iscritti qui o comunque vi hanno letto....
    2 punti
  9. @@dabbene Buon pomeriggio! Ho letto con molto interesse i vari commenti di questa interessante discussione sostenuta principalmente da Voi Giganti della numismatica . :hi: Devo ammettere che per noi più grandicelli, il confronto diretto, lo scambio di opinioni, il tenere in mano una moneta è insostituibile, ma nello stesso tempo riconosco che il mondo sta cambiando, non c'è più il tempo per ritrovarsi a discutere, oggi tutto accade sul "web". Inoltre, ci sono mille cose da fare e tutte in un solo giorno, quindi c'è sempre meno tempo per uscire di casa per andare al circolo. Quando viaggio, mi capita di vedere in vecchie strutture ormai diroccate la scritta ormai sbiadita "circolo". Quante cose interessanti avranno sicuramente ascoltato quelle pareti..... (storia) Personalmente ho trovato il mio "circolo" in questo forum (lamoneta)! In questi pochi anni ho imparato moltissimo sulla numismatica e per questo Vi ringrazio! Chiedo a Voi di continuare a condividere con tutti noi la vostra esperienza. E' vero, forse non è la stessa cosa ..... Un semplice "mi piace" non sempre esprime tutta la nostra stima e gratitudine . Grazie per il vostro lavoro miza
    2 punti
  10. Senza entrare nello specifico espresso, finalmente due post degni di considerazione ed attinenti al tema iniziale. Mi ci stavo disabituando... @@Poemenius , è stato riferito che l'immagine dell'esemplare di Monaco verrà postata in seguito perchè al momento l'utente è incapacitato tecnicamente a farlo. Chiaramente tra tanta "fuffa" si perdono anche i contenuti degni di interesse. Ciao Illyricum
    2 punti
  11. certamente si, spl pieno, forse al R/ anche mSpl Secondo me, come reperibilità, è più di NC. Non si vede con facilità nelle aste, tanto per capirci, a me sembra che compaia ancora meno della lira del 1916 di VEIII. Mediamente appare in conservazione da BB/Spl a Spl, in alta conservazione credo sia effettivamente rara, specie senza difetti congeniti di conio (debolezze sul bordo con rilievi netti e precisi, e con i fondi lucenti). Anche il millesimo 1858 non scherza... specie se in alta conservazione
    2 punti
  12. 5 Shillings 1952 George VI Cape Town Anniversary
    2 punti
  13. mi fa dispiacere leggere termini come "falsisti ad oltranza", perché credo che l'intento di chi suppone che la moneta possa essere dubbia non sia puramente denigratorio, ma finalizzato a rendere evidente un problema. ora, chi sostiene le tesi di falsità o di bontà della moneta dovrebbe portare prove a supporto della sua idea, e qualcuno in parte lo ha fatto. la foto è oggettivamente orrenda (qualitativamente) e permette poche speculazioni. d'altronde va sottolineato che purtroppo nelle aste degli ultimi 12 mesi sono passate valanghe di falsi (falsi senza ombra di dubbio) e tenere gli occhi aperti, senza vivere nel terrore, è d'obbligo. il titolo dice "impressioni", quindi l'impressione di un profano del I secolo, ma non profano di monetazione antica, pur in assenza di una seconda moneta o di una foto decente, è quella di una moneta "sospetta", certamente da approfondire, che mischia per esempio nel retro lettere perfettamente "in stile" ad altre che in parte mi lasciano perplesso.... è un'impressione... non fucilatemi :)
    2 punti
  14. Posto con piacere anche i miei esemplari.
    2 punti
  15. @@Legio II Italica Di questa abbazia benedettina oggi rimane solo la chiesa, situata circa a metà strada tra Pesaro e Urbino, presso Montelabbate, lungo una direttrice stradale alternativa della Flaminia (accanto scorre l'Apsella, piccolo affluente dell'Apsa di Urbino che, a sua volta, confluisce nel Foglia). La fondazione è tradizionalmente indicata nell'anno 980, ma tale questione è tuttora controversa, poiché in una bolla di papa Clemente III datata 1188 si trova scritto che il monastero di San Tommaso fu fondato dal vescovo Adalberto, il quale partecipò al sinodo romano del 998, indetto da papa Gregorio V. Si hanno comunque notizie certe dell'esistenza dell'abbazia nel 1047, quando papa Clemente II, tornando da un viaggio in Germania, vi giunse ammalato e vi morì il 9 ottobre. Nell'anno 1137 fu poi l'imperatore di Germania Lotario III - chiamato in Italia da papa Innocenzo III per combattere contro Ruggero di Sicilia - a sostare nella Badia di San Tommaso, lasciandovi un privilegio per la buona accoglienza ricevuta. La chiesa, costruita di fronte al tempio pagano del Dio Silvano, era suddivisa in tre navate da due file di colonne, costituite da conci in arenaria. Questi ultimi sorreggevano delle arcate terminanti nell'abside sopraelevata con confessione sottostante. Al centro della chiesa era situato il coro, elevato di un gradino con quattro colonnine agli angoli, amboni, entrate laterali e parapetti che recingevano la schola cantorum. Le due navate laterali erano sopraelevate di due gradini e presentavano nelle pareti laterali arcate delle stesse dimensioni di quelle della navata centrale. E' probabile che queste arcate laterali contenessero delle rappresentazioni pittoriche, fungendo da piccole cappelle. La facciata era a capanna con un piccolo campanile in pietra sulla sinistra. Sono le foto stampate dei reperti ritrovati e conservati ai lati della navata laterale
    2 punti
  16. L'incisore di questa moneta era John Reich, un immigrato di origini bavaresi, per il ritratto della donna pare si sia ispirato alla sua amante :rolleyes: L'aquila è tutto tranne la rappresentazione dell'animale in natura, ma questa è un'annosa questione nelle monete USA, che da sempre hanno un'aquila al rovescio, ma solo raramente (il dollaro Gobrecht, il centesimo del 1856, i 20 dollari Saint-Gaudens) quest'aquila assomiglia a un'aquila vera. La qualità sia del disegno che del conio non è eccelsa, ma anche questa è una costante nelle monete americane dei primi anni, dovuta sia alla qualità degli incisori, sia a quella dei macchinari, entrambi non paragonabili a quelli delle migliori zecche europee dell'epoca. Con questo disegno furono comunque coniate complessivamente poco meno di 1.800.000 monete, dal 1807 al 1834, nelle due tipologie Capped Bust (1807-1812) e Capped Head (1813-1834). Nel 1822, le monete prodotte furono 17.796, neanche pochissime a ben vedere, e comunque in linea con le quantità di quegli anni (ricordo che, prima della scoperta dell'oro in California nel 1848, gli Stati Uniti non avevano grandi quantità del biondo metallo, e questo si ripercuoteva anche sulle monete d'oro, che venivano coniate con parsimonia). Le monete oggi conosciute sono soltanto tre, quella in asta e le due conservate presso lo Smithsonian, il museo di storia americana di Washington. Il motivo della rarità, è dovuto al fatto che tutte le altre sono, o sarebbero state, rifuse. Nel 1792, quando fu istituita la Zecca degli Stati Uniti, il prezzo dell'oro era stato fissato, approssimativamente, a 15 volte quello dell'argento. Con questo valore, una moneta d'oro da 5 dollari valeva effettivamente 5 dollari d'argento. Nei primi anni '20 dell'Ottocento, il prezzo dell'argento subì un repentino crollo, dovuto alla super-produzione delle miniere del Messico e del Sudamerica, che portò il rapporto oro/argento da 1/15 a 1/18: con questo rapporto, una moneta d'oro da 5 dollari veniva a valerne 6, il 20% in più del facciale. Come conseguenza, le monete d'oro, che già circolavano poco, sparirono del tutto dalla circolazione, e furono in gran parte rifuse per recuperare il valore del metallo. Una rifusione che toccò particolarmente le half eagles del 1822, delle quali sarebbero sopravvissuti, come detto, solo tre esemplari (anche se non si può del tutto escludere che un giorno o l'altro ne salti fuori qualcun'altro, anche se, dopo quasi due secoli, la cosa si deve considerare assai improbabile). petronius oo)
    2 punti
  17. Io sono il circolo....il circolo numismatico, sono nato nel 1960, nel 1970 credo di aver raggiunto il mio apice storico sia per frequentazioni che per importanza culturale. Erano altri tempi....sia economici, sia di fervori, sia di consensi numerici, ero il centro delle attenzioni numismatiche della cittadina dove risiedo, da me venivano tutti quelli che volevano parlare di monete, medaglie, vederle, scambiarle... Aspettavo con ansia durante la settimana che arrivasse il giovedì sera, in quella serata il segretario arrivava prima di tutti, apriva con la chiave la porta...che emozione in quel momento....finalmente vedevo qualcuno... Sono passati in tanti da me, ormai molti non ci sono più, altri sono molto anziani, i giovani dell'epoca sono persone oggi in età, alcuni sono diventati bravi, alcuni hanno scritto molto, altri hanno smesso nel tempo, ma tutti hanno imparato qualcosa... Vedevo persone ma vedevo soprattutto monete, tante, di ogni epoca, spesso belle, a volte intriganti, i miei ospiti facevano discussioni e lunghe dissertazioni su di loro a volte anche accanite, appassionate... Oh quanti ricordi, che grandi serate, che monete....ricordo il Gianni che sapeva tutto sulle monete romane ed amava spiegarle a tutti, ogni giovedì ne portava alcune da far vedere, sperava che si appassionassero e così fu veramente e poi Nando che entro' giovanissimo qui, imparò tanto da tutti e poi scrisse veramente molto, divenne conosciuto nel nostro mondo e come non ricordare il Franco detto il " Genova " perché di Genova era ma soprattutto perché sapeva tutto di quelle monete....bei tempi, bei tempi veramente.... Erano altri tempi...si faceva anche un convegno commerciale, un Bollettino cartaceo una o due volte l'anno, contribuivano i soci con degli scritti, degli articoli, negli anni 70/80 eravamo un riferimento importante per la nostra numismatica, i soci erano tanti.... Poi cambiarono tante cose, le iniziative diminuirono, anche le frequentazioni, dicevano che non ero più di moda, che bisognava contenere le spese, che c'era la crisi.... Oggi aspetto sempre con ansia il giovedì sera...è il mio momento, finalmente arrivano....con monete, cataloghi, libri, non sono molti ma finalmente mi sento vivo almeno quella sera, ancora importante... Il nuovo Presidente ha ambiziosi progetti, è sempre su quell'aggeggio infernale e misterioso per me che è il computer, dice che la comunicazione deve passare da lì ormai, ha tante idee, vuole fare di nuovo il Bollettino ma on line per ridurre le spese e coinvolgere i soci e anche i simpatizzanti esterni, vuole portare alla sera studiosi che raccontino e divulghino la numismatica....vuole fare un open day per far conoscere il circolo numismatico nelle scuole, fare proselitismo dove i giovani ci sono.... In questi giorni ha preparato tante locandine per quella giornata da distribuire in tutte le scuole della nostra cittadina, speriamo che ce la faccia, deve farcela....per la numismatica e per me...se così sarà quel giorno sarà festa grande e io mi sentirò come ai bei tempi ...importante....d'altronde io sono il circolo....il Circolo Numismatico con la C e la N maiuscola....
    1 punto
  18. Mi è stato chiesto di identificare questa moneta, essendo piemontese sono riuscito a classificarla... moneta battuta a Casale sotto Guglielmo Gonzaga Duca di Mantova e I Duca del Monferrato (1575-1587) Quarto con Sant Evasio con busto a destra... il mio problema è però questo: il MIR Piemonte lo classifica come NC mentre sul nostro catalogo le rarità sono nettamente differenti ora mi chiedo... a chi devo dare ragione? http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-GUB/3 sinceramente mi fido più dei nostri esperti...
    1 punto
  19. Buongiorno, voglio porre alla vostra attenzione questo tarì di Filippo IV del 1622, per il Regno di Napoli. Attendo pareri e opinioni esperte. Grazie e buona giornata!
    1 punto
  20. vuoi dire che potrebbe essersi prodotto nello staccare il calco dalla matrice ?
    1 punto
  21. Volevo chiedere, questa che si vede qui è una famosa patina di Boscoreale??
    1 punto
  22. Ecco l'ultima arrivata. Filippo IV 3 Cavalli (21 mm; 2,67 g,)- Sigla GA/C dietro la testa, 1636 (MIR 275/5 - R4) (CNI XX 354-849)
    1 punto
  23. Guarda questa prec discussione http://www.lamoneta.it/topic/85409-quattrino-di-lucca-tipo-i-1600-1674/
    1 punto
  24. Questo è il mio francescone del 1776 dove cambia il monogramma sotto il taglio del braccio con le iniziali L.S.F.
    1 punto
  25. Mi collego ora e vedo una segnalazione nelle romane imperiali..................... Nel pomeriggio mi sembra che si siano moderati toni, bene, ricordo comunque di mantenere sempre il dovuto rispetto per gli interventi di ogni utente evitando attacchi personali etc. etc. onde evitare di creare situazioni in cui lo staff sia chiamato ad intervenire. Grazie
    1 punto
  26. Buona serata Penso anch'io Antonio .... la croce in cima all'asta non mi pare così grande! Per me è un Mocenigo II Promemoria Alvise Mocenigo II = ALOY MOC e banderuola a 2 punte senza fiocchi Alvise Mocenigo III = ALOYS MOC e banderuola a 2 punte con fiocchi Alvise Mocenigo IV ha la croce in cima all'asta più grossa saluti luciano
    1 punto
  27. Ma guarda tu che strano, il metallo è più rugoso proprio dove dovrebbe esserlo meno per via delle maggiori deformazioni plastiche subite...........
    1 punto
  28. Caro @@Legio II Italica buon pomeriggio Bella la tua discussione, che mi da il destro per scrivere delle statue parlanti di Venezia, forse non altrettanto note e "parlanti" di quelle romane, ma certamente sono parte del tessuto popolare e della cultura veneziana. Comincerei con il più noto: El Gobo de Rialto Forse è il vero antagonista in terra veneta del romano Pasquino; sebbene la sua verve satirica non abbia mai raggiunto mai i livelli del secondo. Lo dimostrano gli scritti che i "due" si scambiarono: Littera et disfida che manda il mordace Pasquino romano al Gobbo di Rialto da Roma il 1554. Gobbo, facchin del bando di Rialto, posto al supplitio d'un Sisifo nuovo, ti faccio in versi un poetico assalto ché poesia da tutti i lati io piovo.... .... e perché so che sei nuova civetta in Rialto di tutti gli altri uccelli, e che ogni vil fanciullo si diletta tirarti per il naso e pe' capelli, e che una zucca sei senza berretta, e che da babbion mai non favelli, ti scrivo per svegliarti un poco gli occhi... Non t'entrasse nel capo bizzarria di riputarti un uom di me maggiore per esser servo della Signoria. Il Gobbo non reagisce subito alla provocazione, ma lo fa il 2 febbraio del 1555 e nei fatti ammette di essere "servo della Signoria" e tanto gli basta.... Benché io non sappia leggere né scrivere, il mondo tristo m'ha insegnato a vivere. Canto e ballo secondo il suon ch'io odo, un mal dir nuoce e giova un tacer bello Per vederlo bisogna recarsi in Campo San Giacomo in Rialto, nel pieno del mercato di Rialto. Il Gobo de Rialto ebbe, all'epoca, un ruolo da protagonista nella somministrazione della pena in campo giudiziario. Questa scultura, che non è altro che un tronco di colonna sormontato da una lastra di marmo, costituiva il piano rialzato dal quale i banditori "gridavano" le leggi e le disposizioni della Repubblica ed ai suoi piedi avvenivano anche le punizioni corporali dei malfattori. Malfattori di poco conto, ai quali veniva solitamente comminata qualche frustata (per i reati gravi le pene erano ben altre e si svolgevano in tutt'altro luogo e con differente "liturgia"……). Sta di fatto che questi malfattori, giunti sul luogo, presero d'abitudine a baciare questa statua; fino al 13 marzo 1545, quando una terminazione dello Stato vietò questa usanza e fece installare una croce in metallo e un leone in moleca, così che i frustati potessero baciare quelle insegne e non el gobo. A seguire.... il Sior Antonio Rioba Secondo una cronaca,il Palazzo Mastelli del Cammello (così detto per una lapide che raffigura un cammello posto sulla sua facciata) e altri edifici che si affacciano sul campo dei Mori, nel Sestiere di Cannaregio, vennero costruiti dalla famiglia dei Mastelli, giunta a Venezia nel 1113 dalla Morea (Peloponneso) e quindi definiti "Mori". La famiglia era formata da tre fratelli: Rioba, Sandi e Alfani, i quali commerciavano in sete e spezie; oltre a ciò gestivano anche un banco di prestiti. La tradizione vuole che i tre fratelli truffarono una signora veneziana molto religiosa, che si trovò a dover rifondere loro un grosso importo di denaro; questa pregò Santa Maria Maddalena perché castigasse in qualche modo i tre e così, non appena la donna diede i soldi ai tre fratelli, per miracoloso prodigio i Mastelli divennero tre statue di pietra, che furono messe in una nicchia di Campo dei Mori a monito per quanti li vedevano. Quella che resta è quella del Sior Rioba; nell'Ottocento la statua perse il naso e questo gli fu rifatto con un pezzo di ferro improvvisato. Nacque così la leggenda che, sfregandolo, si avrebbe avuto fortuna. segue .....
    1 punto
  29. Il 2 giugno è previsto emissione del 2€ commemorativo Fdc e Proof. Fonte Ufn
    1 punto
  30. @mares mi sa che hai fatto un doppio colpo, il primo nell'acquistare un bel pezzo di storia, il secondo (ancora più importante) nel comprare uno strumento che ti permette di comprendere la sua storia e di contestualizzarlo nel dettaglio. e quindi i miei complimenti, è così che si fa la numismatica!
    1 punto
  31. Piccolo colpo al retro ad ore 3, usura sul numerale 10. Il colore molto opaco mi fa pensare che sia stata pulita. Poi come sai già bene è difficile da foto dare giudizi. Forse tirando arriva allo SPL, ma non di più.
    1 punto
  32. 1 punto
  33. Medaglietta di forma ellittica con decorazioni a ore 3,6,9., ottone/rame,con smalto o pasta vitrea, prima metà del XX sec.- D/ S. Cuore di Gesù, sormontato da fiamme e croce, fasciato da corona di spine?In smalto rosso su fondo bianco.- R/ Madonna di Pompei ai lati S.Domenico di Guzman e S. Caterina da Siena.- Ciao Borgho.
    1 punto
  34. Giovanni Angelo Medici nato a Milano nel 1499 e morto a Roma il 1565. PAPA col nome PIO IV dal 1559 al 1565. Zio di S. Carlo Borromeo e fratello di Gian Giacomo Medici, condottiero conosciuto come il Medeghino. Medaglia che ricorda il restauro del COLLEGIO DELLE SCUOLE PALATINE di Milano. Medaglia dell'incisore GIOVANNI ANTONIO DE ROSSI della zecca di Roma.
    1 punto
  35. E vabbè il ducato è sempre il ducato...posto quello del museo di Napoli, ogni tanto mi rifaccio gli occhi guardando questa foto :D
    1 punto
  36. 1751 TERZA TRASLAZIONE DEL CORPO DI S. CARLO ALL'INTERNO DEL DUOMO DI MILANO ( Medaglia datata, vedi post 59-60 dello stesso avvenimento )
    1 punto
  37. @@alessandro1970 2 DīnārānFeatures Country Tunisia Year 1434 (2013) Calendar Islamic Value 2 Dinars 2 TND = 0.87 EUR Metal Copper-nickel Weight 11.2 g Diameter 29.4 mm Thickness 1.9 mm Shape Tridecagonal Orientation Coin alignment ↑↓
    1 punto
  38. 1961 centenario della Cassa di Risparmio di PIACENZA
    1 punto
  39. Se te la cavi con l'inglese (comunque è una pagina abbastanza semplice) ecco un interessante link per capire la storia della moneta: sono sicuro che la renderà più interessante e "comunicativa". http://www.coins.nd.edu/ColCoin/ColCoinIntros/Sp-Cobs.intro.html
    1 punto
  40. guarda @@Falaride, in realtà quello del prezzo è il meno... voglio dire che l'asta di per sé è un azzardo... se in quell'asta e in quel momento non c'erano i compratori "giusti" i prezzi possono rimanere bassi.... poi ho visto invece due o tre persone accanirsi all'asta per un pezzo da 1000 euro e pagarlo 15000... il prezzo di per sé mi dice poco... è vero che Nerone all'asta "tira" sempre, ma forse "tira" di più un bel sesterzio che non un raro denario... il mercato, si sa, è capriccioso... io non lo userei come "termometro", anche se concordo sul fatto di tenere un attimo la moneta "sub judice"
    1 punto
  41. Per quanto concerne il soggiorno di Lisippo a Mieza, ricordo d'aver letto da qualche parte di un perfetta sintonia tra Aristotele e Lisippo per quanto di loro competenza nella formazione di Alessandro, ma non trovo più la fonte (Ah... l'età!). Quello che segue dopo la prima frase, che è una mia considerazione, è tratto da Wikipedia. E’ noto che Filippo II fece per così dire incetta dei più eminenti precettori (Aristotele) e artisti (es. Apelle come pittore e Pirgotele come incisore oltre a Lisippo come scultore) dell’epoca per l’educazione di Alessandro. Tra il 343 e il 340 a.C. si data il soggiorno di Lisippo a Mieza, una residenza delle corte macedone a 40 km a nord della capitale Pella dove Aristotele aveva una scuola, chiamatovi insieme ad altri artisti da Filippo II per l'educazione del giovane Alessandro. In questa occasione avvenne quell'incontro tra Lisippo e Aristotele che tanta influenza dovette avere sul concetto di mimesi quale si sarebbe sviluppato nel pensiero del filosofo (Politica, 1460 b 10). Tra i temi più frequenti del periodo, svolti da tutti gli artisti confluiti a Mieza, vi era quello della Caccia al leone, tra le attività presenti nell'educazione del giovane principe ed è a quest'epoca che occorre datare l'originale plastico attribuibile a Lisippo da cui deriva il mosaico pavimentale di Pella e che attraverso quest'ultimo ci appare debitore dei fregi nel Museo di Alicarnasso. apollonia
    1 punto
  42. Preso dalla bagarre vero-falso ho finito per degnare se non di uno sguardo veloce la moneta... non è un bel segno.... In ogni modo non entro di certo io nei meriti, l'unica cosa che mi permetto di dire è che Naville dovrebbe investire qualche ghello in più per una buona reflex e un bravo fotografo, vi posso dire per esperienza che le loro fotografie sono molto ma mooolto diverse dalla realtà... dunque non strizzerei troppo le meningi su una foto da 68 kb....
    1 punto
  43. Scusa ma questa è una grossa fesseria, è una frase tirata a caso. Forse perchè tu confondi le bolle di fusione con la porosità del metallo e quindi non riesci a distinguerle. Io ho esposto il mio parere, ho motivato il perchè, da foto, non la comprerei...quindi se ci esponi le tue motivazioni su perchè secondo te è autentica sarebbe più costruttivo anzichè arrampicarsi sugli specchi....
    1 punto
  44. @@ozacido....impegno, hai una moneta di Carlo VI, nello specifico un Tarì, ti ho chiesto se conosci l'altra tipologia del 15 e mi rispondi che non sei preparato ? :blum: ..... è semplicissimo, apri un catalogo e riferisci. :rofl:
    1 punto
  45. Buonasera a tutti:mai titolo di discussione fu più azzeccato,qui infatti si tratta proprio di impressioni...e la mia è quella di una moneta pasticciata.sul dritto la legenda avanza un sacco di spazio come se non si fosse stati in grado di gestire armoniosamente i caratteri ,errore tipico di chi è troppo attento ai particolari e perde la visione d'insieme. Del retro non parliamone..tutto storto,le lettere che vanno a svrapporsi al monumento,oltretutto di solito i conii potevano essere benissimo gli stessi sia per gli aurei che per i denari soprattutto per quanto riguarda nerone,qui invece ne abbiamo due diversi per una stessa tipologia oltretutto molto rara.insomma il segreto secondo me sta nello stile. Comunque per quanto mi riguarda vale sempre la regola:ci spenderei dei soldi? Seguendo le mie impressioni direi proprio di no. Saluti. Adelchi.
    1 punto
  46. Buonasera, È in una conservazione di tutto rispetto, non se ne vedono molte, quindi NC. Complimenti Silver
    1 punto
  47. Aggiungo qualche informazione sulla moneta in asta, e sulla collezione da cui proviene. L'ultimo passaggio sul mercato di questi 5 dollari, ci fu nel 1982, in ottobre, nell'asta Bowers & Ruddy della collezione di Louis Eliasberg, messa in vendita dagli eredi. Eliasberg, lo ricordo, è stato il più grande collezionista numismatico americano di sempre, l'unico che sia riuscito ad assemblare una collezione con TUTTE le monete del suo paese, e dunque non poteva mancare nemmeno questo esemplare unico. Il realizzo, allora, fu di 687.500 dollari. Con un calcolatore di inflazione, scopriamo che questa cifra corrisponderebbe a poco più di 1.700.000 dollari di oggi, poiché l'asta parte da 2.600.000, cifra che sicuramente sarà superata, è indubbio che gli acquirenti dell'epoca hanno fatto un grosso affare. Questo incremento di valore, è in parte sicuramente dovuto anche al fatto che la moneta, nel 1982, era valutata in conservazione VF-30/XF-40, mentre oggi sfoggia un bel AU-50 :rolleyes: Si può anche pensar male, ma si deve prendere atto che il metro di giudizio, almeno per quanto riguarda gli americani e le loro monete, è cambiato rispetto a 20-30 anni fa, e differenze anche marcate, come in questo caso, non sono affatto inusuali, e si riscontrano su molte monete di pregio. La moneta, come tutte le altre dell'asta, viene dalla collezione Pogue. A. Mack Pogue e suo figlio D. Brent Pogue, texani, nell'arco di oltre 35 anni, hanno messo insieme una collezione di monete statunitensi tra le più prestigiose di sempre, composta di sole 650 monete con un valore facciale di 969,14 dollari, ma al quale corrisponde una stima di oltre 200 milioni, una cifra che, se realizzata, farebbe di questa collezione la più ricca di tutti i tempi. La collezione sarà venduta in sette aste (questa è la quarta), e comprende le più grandi rarità della monetazione americana, tra le quali è doveroso segnalare almeno il dollaro 1804, presente con ben due esemplari, tra cui quello che sarebbe stato portato in dono al Sultano di Muscat, e con con i suoi 4.140.000 dollari realizzati nel 1999, detiene il record per questa moneta. Questo, mi porta ad alcune considerazioni sulla stima dei 5 dollari del 1822, che, secondo Stack's, è di ben 8 milioni di dollari. Non pretendo certo di competere con gli esperti della casa d'aste, ma a me questa cifra sembra esagerata, e non di poco. La rarità non si discute, ma questa moneta non ha alle spalle la storia, e l'appeal, del già citato dollaro 1804 o del V-nickel del 1913. Due di queste monete, comparse in asta non molto tempo fa, hanno realizzato tra i 3,7 e i 3,8 milioni di dollari, e io penso che questa non si discosterà troppo da tale cifra, arrivando forse a superare i 4 milioni, ma non di molto. Se c'è una moneta, in questa collezione, che può invece fare il botto, battendo il record del dollaro 1794 (che è, lo ricordo, di 10.016.000 dollari) è proprio il dollaro 1804 del Sultano, ed è per questo che io non partecipo all'asta dei 5 dollari, sto mettendo da parte i soldi per acquistare quello, quando comparirà :rofl: A questo link, qualche informazione in più sulla Brent Pogue Collection http://www.dailymail.co.uk/news/article-2993515/The-valuable-coins-world-Texas-property-developer-s-treasured-collection-early-years-American-republic-expected-fetch-220MILLION-auction.html petronius oo)
    1 punto
  48. Ciao Miza,In effetti il lustro mi ha portato fuori strada, ora che mi hai fatto notare le leggere usure condivido, siamo su mSPL. Sto fotografando le monete con tre luci, due laterali ed una frontale e vedo che le foto rendono molto bene, ed il lustro che a volte in foto non si riesce a cogliere, in questo modo viene fuori bene. Ecco il mio set fotografico: Saluti Silver
    1 punto
  49. Sono entrato a far parte da inizio anno di un piccolo circolo numismatico di un paese vicino al mio e posso dire che già in questi mesi mi sono reso conto che è un'esperienza bellissima; sapere che ogni settimana hai un "appuntamento fisso" e per qualche ora puoi stare con amici con il tuo stesso interesse, parlare di numismatica e a volte scambiarsi qualche moneta ed opinione su di esse è veramente fantastico. In fondo come già diceva Seneca "una cosa ci rende felici se possiamo condividerla" ed è anche questo la numismatica condivisione di opinioni e conoscenze, è la gioia di mostrare ad amici le proprie monete a cui siamo legati perchè hanno un particolare significato per noi.
    1 punto
  50. Vuol dire che patineranno ancora più velocemente :)
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.