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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/10/16 in tutte le aree

  1. Sovereign (60th anniversario del regno) Zecca: Royal Mint Llantrisant Metallo: Oro .917 Peso: 7,98 grammi Diametro: 22 mm Dritto : Busto coronato della regina Elisabetta II rivolto a destra disegnato da Ian Rank-Broadley Rovescio: Nuovo San Giorgio che uccide il Drago disegnato da Paul J. Day Contorno: Rigato Tiratura: 750.000 Buona giornata
    4 punti
  2. UNA TORTA NUMISMATICA PROGETTO E REALIZZAZIONE In occasione della riunione di primavera del Circolo Numismatico Romano-Laziale, ho pensato di realizzare insieme a mia moglie una “torta numismatica”. Guardando il logo del Circolo, è nata l’idea di realizzare una sintetica carrellata della numismatica italiana e della storia del nostro Paese, e così, recuperando le foto di monete delle varie epoche, ho realizzato al PC una prima bozza del progetto. Per passare alla fase di realizzazione ho preparato un Menabò (i giornalisti del Corriere della Sera chiamavano i tipografi “buoi” da cui Menabò= guida per i buoi) a grandezze reali dei componenti, portando alla giusta misura sia il logo che tutte le monete del contorno. L’esecutivo delle foto a misura reale, è servito per la realizzazione sia del logo che di tutte le monete, stampate su dei fogli di pasta di zucchero e poi scontornati. La torta è in pan di Spagna, farcita di crema e cioccolata, ricoperta con crema al burro, con una copertina di pasta di zucchero color lilla per richiamare La Primavera. IL VIAGGIO NUMISMATICO Il logo centrale, simbolo del Circolo Numismatico Romano-Laziale, a significare lo studio e la ricerca da parte dei Soci delle monete delle varie epoche a seconda degli interessi personali, un viaggio che inizia con l’Anno Santo, con la medaglia in oro coniata dalla Zecca di Roma in occasione dell’Anno Santo 2000, procedendo in senso orario, si inizia con i Romani (Sesterzio), passando ai Bizantini (40 Nummi di Siracusa), agli Angioini (Reale di Carlo I d’Angiò), non dimenticando per il periodo il Sommo Poeta, Dante Alighieri di cui lo scorso anno ricorreva il 750° della nascita (Medaglia coniata per il 600°), agli Aragonesi (Pierreale di Federico IV), gli Spagnoli (Mezzo ducato di Filippo II), lo Stato della Chiesa (Scudo di Innocenzo XII), i Francesi con Murat (Scudo del 1813), il Regno delle due Sicilie (Piastra di Ferdinando II di Borbone), l’Unità d’Italia con Vittorio Emanuele II (Una lira 1861 Firenze), Pio IX ultimo rappresentante del potere temporale della Chiesa (Medaglia), il Re Numismatico con due meraviglie numismatiche (Scudo del 1911 e Scudo quadriga del 1914), l’avvento della Repubblica nel 1946 (Dieci lire Pegaso), per arrivare ai nostri giorni, tornando a Roma, al Colosseo, con l’Euro (Cinque centesimi). Questo viaggio ideale, è stato completato con alcune delle più importanti monete della numismatica italiana, sia per rarità che per bellezza, applicate sul “taglio” della torta, che così è divenuta una moneta a sua volta. Un sentito “grazie” alla nostra Presidentessa, per la squisita e cordiale ospitalità.
    4 punti
  3. Era da un pò di tempo che non aggiungevo un nuovo esemplare alla mia piccola collezione di mezzi dollari commemorativi del periodo "Classico" 1892-1954. Mi sono casualmente imbattuto in questa famosa tipologia, e considerato anche il prezzo estremamente conveniente, non ho esitato a portarla a casa. Si tratta del c.d. "Pilgrim Tercentenary Half Dollar" coniato per commemorare il trecentesimo anniversario dello sbarco, nel 1620, dei Padri Pellegrini e del celebre Mayflower, in quelli che sarebbero divenuti gli Stati Uniti d'America. Tale tipologia venne coniata nel 1920 e nel 1921 (con l'aggiunta della data anche al diritto), rispettivamente in 152.112 e 20.053 esemplari. In realtà la coniazione prevista era di 200.000 pezzi per il 1920 e di altri 100.000 per il 1921, ma come spesso accade con questa serie, le monete effettivamente vendute furono molte di meno di quelle preventivate. Al diritto è raffigurato uno dei più celebri tra i Padri Pellegrini, William Bradford (1590-1657), Governatore della Colonia di Plymouth in più occasioni e per circa un trentennio oltre che autore del noto "Of Plymouth Plantation", in cui narra la storia dei primi passi compiuti dalla nuova colonia in territorio americano. Tale volume è ancora oggi una lettura abituale nelle aule scolastiche degli USA. In alto è presente l'indicazione dell'autorità emittente, in esergo la dicitura "Pilgrim Half Dollar" ed il segno di zecca (curiosamente in incuso), con sulla destra nel campo il motto "In God We Trust". Al rovescio è presente una bella raffigurazione del famoso vascello Mayflower, colto mentre fende le onde verso sinistra con le vele spiegate. Tutto intorno il margine della moneta è indicata la dicitura "Pilgrim Tercentenary Celebration" ed in esergo la doppia data 1620-1920. In realtà ben poco si conosce della storia di questa nave così famosa, dopo il periglioso viaggio dei Padri Pellegrini ed il suo ritorno in Inghilterra nel 1621. Ed ecco la moneta in oggetto. Perdonate come al solito la bassa qualità delle foto, ma non sono proprio capace... :D
    2 punti
  4. Ciao @@Teus I, effettivamente, con quelle legende, ci dovrebbe essere la croce patente tripartita accantonata da quattro rosette.. D.A. n. 27 credo... E' plausibile l'ipotesi formulata da @@odjob.. Altrimenti sembra essere inedita... Riguardo le macchioline..ahime! sembra che sia cancro.. Saluti Eliodoro
    2 punti
  5. Nulla di moneta.Niente di più di una applicazione ornamentale in bronzo E GENUINA. Allego alcuni esempi.....
    2 punti
  6. La moneta in discussione è: E' un esemplare veramente strano e sgradevole, molto dubbioso osservando i rilievi e le lettere e soprattutto l'assenza di proporzioni nei dettagli del guerriero. Ridicolo poi il braccio sinistro..... Lo condannerei...
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  7. ........allora meglio non farlo in Italia, se aspetti che sia catalogato......
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  8. Buonasera a tutti, Ho notato un esemplare piuttosto raro di dracma di Messana in vendita nell'asta Agorà-Pegasi del 24 maggio: https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2743&category=57466&lot=2320217 Ciò che più ha attirato la mia attenzione è il peso dichiarato di 2.05 g, pur con un tondello non integro, o meglio irregolare, tale peso risulta infatti pericolosamente prossimo alla metà del peso di altri esemplari noti, ne ho individuati 4, due a Londra e due provenienti da aste e collezioni private: 1) Londra, 3.8 g. Acquisito 1824 http://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details.aspx?objectId=1294866&partId=1&searchText=Messana+coin&page=2 2) Londra, 3.74 g. Acquisito 1840 http://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details.aspx?objectId=1294867&partId=1&searchText=Messana+coin&page=3 3) Ex NAC ed ex collezioni Evans, Jameson, Gillette e Moretti, 3.80 g https://www.acsearch.info/search.html?term=Messana+drachm+peloria+Gillette&category=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1&currency=usd&thesaurus=1&order=0&company= 4) Ex Busso Peus, 3.63 g. https://www.acsearch.info/search.html?term=Messana+drachm+peloria+646&category=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1&currency=usd&thesaurus=1&order=0&company= Ora, anche non possedendo una copia del testo sulla monetazione di Messana della Caccamo-Caltabiano per approfondire meglio, mi pare che il peso sia quantomeno eccessivamente basso, al punto di farmi molto pensare e quasi dubitare.. I pesi indicati per altri lotti della stessa asta sembrano tutti all'incirca coerenti, ma potrebbe essere un errore in ogni caso.. Quali sono le vostre opinioni?
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  9. di nulla !!!! come ho già detto io no credo ai doppi cavalli o tripli e quadrupli, per me sono solo cavalli di peso eccedente dovuto alla lavorazione delle barre di metallo che avevano spessori sempre diversi
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  10. A me farebbe piacere vedere pezzi del secolo successivo, se gli altri hanno voglia di postare ancora qualcosa in una nuova discussione! :)
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  11. la moneta è BUONA , si tratta di un accoppiamento di conii di due cavalli differenti, @@Teus I le macchioline sembrano cancro del bronzo, per ora tienilo lontano da altre monete in rame e se puoi immergila in acqua demineralizzata per qualche giorno, andrebbe trattata con alcool e benzotriazolo ( sostanza nociva !!!) MA NON FARLO TU !!!
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  12. @@nando12 ho capito cosa intendevi ,non la vado a sostituire a una duis..preferisco gia metterla in portafoglio e aspettare la prossima. ;)
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  13. Concordo con dux sab circa la lettura delle legende
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  14. Ciao dai rilievi che si vedono sulla moneta e dallo stile non mi sembra autentica;lo stemma è circondato da un qualcosa di approssimativo e non ben definito --Salutoni -odjob
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  15. Non siamo qui a fare gli investigatori e alla fine sono assolutamenti affari tuoi, nè sei tenuto a dichiarare nulla riguardo alle monete che posti, ma ti consiglio di soppesare meglio le parole prima di scrivere su questo che rimane un forum pubblico. Gli amministratori del forum non possono prendersi la responsabilità per quanto scrivi. Ora ti lascio perchè vado anch'io a trovare una moneta (in negozio). :rofl: :rofl:
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  16. Era solo una battuta, ho già sparato al "drago" nel post precedente :D Figurati che mi piace talmente tanto quel San Giorgio :nea: che non giro mai la moneta nel box contenitore, è sempre visibile Giorgio V° :lol: ciao
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  17. Comunque @@texpedo è corretto il pensiero di @@refero1980 bisogna sempre tener presente che stiamo parlando di una sterlina comune, e non di monete aurere del regno ( VE II_ U I_ e VE III) o peggio ancora di monetazione più antiche, dove la condizione a volte la fa da padrona, questa tipologia ( sterline) fatto salvo naturalmente le rarità, va alla quotazione dell'oro, di conseguenza la conservazione super, per questa tipologia non è così rilevante, il giorno che si dovesse vendere ( a peso) che sia qFDC o BB+, poco cambia..... conta il peso e la quotazione dell'oro in quel momento. saluti TIBERIVS
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  18. Ho capito bene? Vorresti spedire delle monete della tua collezione, che attualmente sono "libere" per farle chiudere in quelle specie di "sarcofagi" ? SALUTI tiberivs
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  19. Di Magnenzio-Chi rho se ne vedono abbastanza. Non conosco però la rarità di questa moneta con questo preciso segno di zecca. Ora non sono a casa e non riesco a controllare cosa dice il RIC. Una curiosità: Magnenzio, nonostante questa ostentazione palesemente cristiana, era estremamente tollerante verso i culti pagani, comunque molto di più di Costante e Costanzo II. Anzi, l'effettiva fede cristiana di Magnenzio è tuttora dibattuta.
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  20. :blink: Suvvia, avrà solo soppesato male le parole! Dura la vita del collezionista :lol: cit. ......
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  21. Sì ma anche se sono state accantonate dall'inizio, la situazione non cambia. Già la tiratura delle FDC quest'anno era più bassa...Evidentemente sapevano che dando a tutti i clienti quanto assegnato, non avrebbero avuto i quantitativi necessari per i volumi che, almeno l'anno scorso, erano venduti anche ai turisti in Piazza San Pietro...Quindi ad un certo punto hanno interrotto la vendita. Tanto, avranno pensato, il cliente che nonostante le assegnazioni non ha potuto acquistare divisionali FDC, comprerà certamente il volume pieno pagando il doppio, piuttosto che quello vuoto come feci io l'anno scorso.In ogni caso, dopo aver rilevato il trattamento "di favore" ricevuto, non resta che fare i conti dei soldi da spendere per la prossima emissione del 2 giugno, cercando di far pervenire l'ordine nei primissimi giorni...anche se a questo punto penso che i 2 euro si troveranno (almeno spero) con minore difficoltà per gli abbonati, in quanto non ci saranno quantitativi accantonati per futuri volumi.
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  22. 1 punto
  23. Questa moneta stilisticamente non mi piace neanche un po'...
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  24. Un personale contributo . Forse non tutti sanno che i musulmani Saraceni arrivarono a Roma , sbarcando ad Ostia o a Porto e percorrendo la Via Ostiense o la Portuense , presero possesso delle Basiliche e delle rispettive Tombe di San Pietro e di San Paolo , probabilmente saccheggiandole . Questo scempio ebbe luogo nell' anno 846 ; quello che avvenne realmente in quel triste anno non e' ben noto perché il Papa Sergio II e i Romani furono avvertiti parecchi giorni prima dello sbarco dei Saraceni sulla costa laziale tramite un dispaccio proveniente dalla Corsica , avvertendoli che una flotta araba era diretta in Italia centrale , destinazione probabile Roma . Furono eseguite delle fortificazioni e messe in salvo le Tombe dei due Santi insieme alle immense reliquie ed offerte preziose secolari , tanto che la croce d' oro offerta da Costantino ed Elena a San Pietro e pesante 68 chilogrammi fu ritrovata nel 1594 sotto le fondazioni del Ciborio di Papa Giulio II , probabilmente nascosta li dall' anno 846 . Questo preambolo per arrivare al paese ad est di Roma , distante circa 50 chilometri , a nome Saracinesco ; questo paese prese nome proprio dalla fuga dei Saraceni da Roma in quell' anno , che qui si rifugiarono saccheggiando il territorio limitrofo per molti anni finche' non vennero cristianizzati . Il paese di Saracinesco sorge su un massiccio colle della catena dei Monti Ruffi a 908 metri sul livello del mare ed è circondato da uno splendido paesaggio naturale intatto ed incontaminato . Il nome stesso del paese sta a rammentare le scorrerie dei Saraceni che nell' 876 devastarono gran parte di quel territorio . Questi invasori , forse stanchi di guerre e impossibilitati a tornare in patria , si rifugiarono sull' altura sotto la quale confluiscono i fiumi Licenza ed Aniene e diede vita al paese che da loro prese nome . Quattro secoli dopo i loro discendenti ormai convertiti al cristianesimo costruirono un castello di cui rimangono pochi resti , che nel Medio Evo fu della famiglia degli Orsini .
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  25. @@texpedo se il fine è acquistare sovrane per investimento vanno benissimo in qualsiasi stato di conservazione. Altrimenti se vuole acquistare sovrane comuni in ottica di collezionismo le consiglio tre passaggi minimi fondamentali in modo da acquistare monete che possano soddisfare "l'occhio" per lungo tempo. Il primo consiglio che mi sento di darle è di prendere grande confidenza col catalogo del nostro sito (le riporto in seguito il link per comodità). Avrà modo di vedere le foto di tutte le tipologie e di capire a cosa è realmente interessato. Una volta capito cosa interessa dovrà cercare in rete (anche su altri siti) le immagini in alta definizione del suo obiettivo e studiarlo nei minimi dettagli. Se già fare ciò, passare tanto tempo nel documentarsi intendo, risulta pesante o poco gratificante potrebbe non essere la raccolta giusta per lei. http://sterline.collectorsonline.org/ Il secondo passaggio consiste nel munirsi di bilancino di precisione e lente d'ingrandimento (4X) affidabili (ho visto che il bilancino è già in suo possesso) Ultima indicazione: si rechi da un operatore abilitato alla vedita di oro monetato da investimento portandosi appresso gli strumenti (e magari la foto della moneta in alta conservazione che sta cercando). Probabilmente il venditore sarà disposto a farle scegliere la moneta fra quelle che ha a disposizione e le permetterà di esaminarle. Certo non le troverà in altissima conservazione ma monete della tipologia in oggetto si trovano facilmente in EF, girando un po'. Se, e solo se, uno dei pezzi proposti soddisfa le sue esigenze ( e qui si entra nel campo del soggettivo) potrà procedere all'acquisto, in ogni caso eviti l'acquisto di monete con colpi troppo visibili sul bordo o che abbiano segni di pulizia o montatura perchè col tempo le piaceranno sempre meno. A volte questi operatori non si mostrano troppo disponibili con chi vuol fare le pulci alle loro monete e non permettono di sceglierle; nessun problema, noi andremo da qualche altra parte. E' possibile infine trovare buoni prezzi anche ai convegni numismatici che vengono organizzati spesso e volentieri in giro per la penisola. Un saluto e buona caccia. E.
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  26. Allego come esempio il brevetto di conferimento di una decorazione militare (il nome del decorato è stato cancellato
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  27. Ciao @@nikita_ . Beh è ovvio che la rappresentazione di Pistrucci sia per molti versi insuperabile. Con me sfondi una porta aperta. Tutti i tentativi di rimodernare il rovescio classico sono stati infatti sempre accolti con scetticismo dai collezionisti ed hanno avuto vita breve. Diciamo che facendo la tipologica delle sovrane si è un po' costretti ad aggiungere anche questi "esperimenti". Poi quando osservi le monete nel complesso da una parte pensi: "i rovesci 2005 e 2012 paiono usciti dai fumetti". Di contro hanno il pregio di interrompere una monotonia quasi bicentenaria. Chissà magari un giorno un artista potrebbe anche soppiantare questo "Benedetto" San Giorgio nei cuori degli appassionati? Forse. .. ma non sarà mica semplice.
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  28. Ciao Rocco non ho proprio idea di cosa possa essere. blaise
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  29. 1 punto
  30. @@aemilianus253 Concordo......considera che per avere qualche foto della collezione Gnecchi ho dovuto comprare tre diversi testi.
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  31. Complimenti Claudio. Bellissima, invitante e soprattutto originale. Ciao
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  32. Gli Ungari non hanno lasciato toponimi riferibili a loro insediamenti o posti di guardia, ma il terribile ricordo di dove erano passati. In Friuli V. G. abbiamo come detto la Via Hungarorum, la srada ongaresca, che partiva dalla Slovenia (vicino Lubiana abbaimo la Ogrska Ceste, la via Ungara) e da Lucinico, passando per Palmanova, Codroipo, Biauzzo, Casarsa, arrivava ad Oderzo. Altre vie Ungaresche le abbiamo in provincia di Pordenone a nord della linea delle risorgive. Oltre al nome del percorso seguito dai razziatori Ungari abbiamo lungo queste direttive tutta una serie di toponimi di origine slava, poiché i patriarchi aquileiesi avevano fatto arrivare molti coloni slavi per ripopolare i villaggi devastati e i cui abitanti erano stati uccisi o rapiti ( Una curiosità: chi era rimasto alle volte tendeva a distinguersi e dichiararsi "di origine romana", così abbiamo ad esempio il paese di Romans, contrapposto a quello di Sclavons (sclaf in friulano significa slavo)). Il percorso degli Ungari è ricordato anche in altre Regioni, in Veneto nel Trevisano, nel Mantovano (Prato d'Ungheria?), in Piemonte (Costa Ungaresca; Via Engresca nel Torinese), in Emilia. Se cerchi trovi sicuramente qualcosa.
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  33. L'XRF non dà la composizione dell'oggetto: é un metodo che "scava" per una profondità di pochi micron la superficie, permettendo di identificare gli elementi che la compongono, ma non dà alcuna informazione circa la reale composizione della moneta. In altri termini, l'analisi XRF di una moneta suberata darà informazioni sugli elementi (anche in tracce) che compongono la pellicola, ma nessuna sul nucleo. Stesso discorso per le monete in argento basso, di solito caratterizzate da un arricchimento superficiale, e tutte quelle in cui, per ragioni dovute alla tecnica produttiva o alla giacitura, la composizione della lega non sia omogenea. E' comunque un metodo molto utile per rilevare elementi in traccia presenti in superficie, che molto spesso possono rivelarsi importanti indicatori, ma là ci si ferma. Per ricavare la composizione con metodi non distruttivi é necessario l'utilizzo di ben altri mezzi, non propriamente accessibili (non ho idea di quanto possa costare un ciclotrone... comunque molto). Quanto alla struttura, c'é il microscopio elettronico... ma la moneta va sezionata.
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  34. Quindi dite che c'è gente che si diletta buttando in uno scavo a cielo aperto un denario falso di buona-ottima fattura di cui, però, manco si conoscono (o quasi....) altri esemplari? Suvvia, questa mi sembra un po' fantascienza... se falso per davvero, avrà ingannato i curatori o chi per essi.... dai non posso pensare che la malvagità umana arrivi a quel punto :lol: (in caso contrario devo fargli i complimenti, sia per l'ottimo falso sia per la trovata del lancio :lol: :lol: )....
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  35. Si, dal RIC La monetazione di Postumo (e quella dell'Impero delle Gallie) tra emissioni ufficiali, ufficiose e imitative è molto interessante e affascinante
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  36. Ciao, effettivamente il peso di queste dracme non scende mai sotto i 3,5g. La moneta in questione non corrisponde a nessuna di quelle descritte dalla Caccamo-Caltabiano. A prima vista potrebbe essere una delle prime tre, ma poi se si osserva bene il rovescio, si vede che il braccio sinistro è sempre molto vicino alla lancia, mentre nella moneta in asta è distante. E' vero che potrebbe trattarsi di un nuovo conio, ma personalmente dubito che lo sia. Ma è meglio far esprimere gli esperti.
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  37. Guardate che con un piccolo sforzo al grosso di Enrico ci si può arrivare... Arka
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  38. 9 e speriamo che non sia l'ultimo e che c'è ne siano ancora molte altre di giornate come questa..........
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  39. Fedrico certo che anche tu non scherzi. A Verona per maggio non ci sono, ma ci vediamo a novembre così ci becchiamo un pò di falsi. :good:
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  40. Come le persone intelligenti avranno potuto notare...vietato parlare della nota 56... Aspettiamo però tempi migliori....e sono fiducioso.
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  41. Mitridate VI Eupatore, re del Ponto. Nell’introduzione di una tesi di laurea in Farmacia sulla teriaca che avevo assegnato nell’anno accademico 2010-2011 si parla a lungo di Mitridate VI re del Ponto perché il preparato da lui messo a punto a salvaguardia della sua persona, il mitridato, è il progenitore del polifarmaco di cui Venezia aveva acquistato fama nel mondo a partire dalla fine dei XVI secolo, la teriaca appunto o triaca, com’era chiamata in loco. Testa in marmo di Mitridate ricoperta da pelle di leone del tardo ellenismo terminato il 31 aC con la battaglia di Azio Museo del Louvre - Parigi Mitridate, una sorta di Rambo del 120 a. C., aveva la stessa età di Alessandro domatore di Bucefalo quando morì suo padre e, malvisto dai fratelli più grandi e trascurato dalla madre, preferì (o fu costretto) ad allontanarsi dalla reggia e a vivere per sette anni nei boschi fra le più aspre lotte con le belve e le più dure fatiche. Ritornato in patria diciottenne, nel 114, aveva trucidato la madre e alcuni suoi fratelli e si era impadronito del regno. Di spirito bellicoso e ambiziosissimo aveva, in incognito, visitata buona parte dell'Asia e aveva concepito il vasto disegno di conquistarla per diventarne il re. Per raggiungere questo scopo avrebbe usato qualsiasi mezzo, anche il delitto. Era, infatti, spregiudicato e di istinti malvagi. Secondo quello che di lui si narra, oltre la madre e i fratelli, aveva ucciso le sorelle che teneva come mogli, aveva messo in prigione sei dei suoi figli, e aveva fatto trucidare le sue amanti compresa una bellissima donna di Efeso che era la sua favorita. La preoccupazione di Mitridate per mantenere il trono era di evitare possibili avvelenamenti che all’epoca erano all’ordine del giorno come mezzo principale per eliminare i regnanti. Il Ponto, la regione del Mar Nero governata da Mitridate, abbondava di piante medicinali e il sovrano, appassionato di medicina e di tossicologia, istituì presso la sua reggia un vero e proprio centro di ricerca dove, con l’aiuto di illustri medici e filosofi quali Papias di Amisos e Crateva, conduceva indagini approfondite su farmaci e veleni. E’ famosa poi la sua abitudine di assumere personalmente i più svariati veleni in dosi crescenti con l’intento di assuefarsi e mettersi al riparo da eventuali tentativi di avvelenamento. Il termine mitridatismo ancora oggi usato in medicina deriva proprio dal nome di questo sovrano. Il risultato più significativo delle sue ricerche era rappresentato da un antidoto reputato efficace contro numerosissime malattie e sostanze tossiche, costituito da un gran numero di componenti diversi – anche più di 50 secondo alcuni autori che hanno riportato la formula – che dal nome del re fu definito ‘mitridato’. apollonia
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  42. Scusate, ma: in che metro ponderale rientrerebbe, ipotizzandone una natura monetale?.....intanto sarebbe il caso di controllare questo dato. Se non ha rispondenze, allora NON è nulla di monetale, nel caso contrario possiamo anche divertirci ad ipotizzarne una appartenenza. In ogni caso, i particolari del muso che si vedono, hanno tutto l'aspetto di essere stati ripresi, prima della formazione della patina, con un bulino, lavorazione più assimilabile all'ambiente delle decorazioni plastiche che alle monete di tipo fuso. A mia ipotesi non è altro che una borchia con una testa di Felide ( brutta)da un lato e liscia, o con tracce della originale saldatura, al rovescio.
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  43. Si tratta di una medaglia d'argento al valor militare, conio della Regia Zecca (Z coronata in basso al D/). Al R/ sono incisi il nome del decorato e il luogo dell'"atto di ardimento" che, stanti il luogo e la data deve riguardare questa battaglia: http://www.storiaememoriadibologna.it/caposile-ve-1086-luogo Con un po' di ricerche, credo si possano ritrovare anche le motivazioni per cui venne concessa l'onorificenza. La decorazione è completata da un nastro azzurro.
    1 punto
  44. Ecco cosa vedo: in giallo il segno più evidente che per me identifica con buona probabilità una fusione, ne ho già visti altri (vedi foto dettaglio sotto di altro esemplare certamente falso), quello è un difetto di fusione visibile con tecniche fusorie instabili e di bassa tecnologia. In verde gli attacchi ipotetici dei codoli di immissione e sfiato del metallo fuso. In rosso l'evidente rimaneggiamento del bordo per eliminare i segni delle bave e della troncatura del codolo. Non evidenziato con i colori ma evidente dal filtro che ho usato per la foto, la forte porosità dei campi ancora visibile nelle zone difficili da raggiungere con utensili per la lucidatura. Notare al rovescio i campi a destra e sinistra della porta, sono lisci al centro e porosi nelle zone più prossime ai rilievi. Lo stesso vale per le zone attorno al ritratto ed alle legende. Foto di un difetto analogo al punto 1 su un aureo ottenuto epr fusione. Conclusione: la moneta in oggetto, a giudicare da queste foto, potrebbe derivare da una fusione anni 70-80 eseguita con la tecnica della cera persa senza ausilio di pressione. Chi ha poi rimaneggiato la moneta per camuffarne le tracce non è stato in grado di cancellarle tutte. Chiaramente potrei sbagliare ma questo è quello che vedo io.
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  45. Non avevo visto i vari link di King John prima del mio post. E' vero che Per quanto riguarda Manfredi si tratta di un romanzo, ma la vita di Alessandro, non è forse tutta un romanzo? apollonia
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  46. Non ho capito bene il legame col Mausoleo di Mausolo ad Alicarnasso, che fu decorato da Briasside, Leocare, Skopas e Timoteo attorno al 350... Inoltre le fonti (fonti antiche e non moderne) che ho letto io parlano del solo Aristotele a Mieza... Per cui fino a prova contraria per me rimangono ipotesi abbastanza azzardate del sig. Moreno. Oggi dovevo andare in università, recupererò anche qualche suo testo...Nell'attesa dato che sono stato a Mieza proprio quest'estate potete leggere qualcosa a riguardo nel quarto articolo sul mio viaggio in Grecia (non dirò dove trovarlo, anche se credo si capisca). Assieme a Dion e' stato uno dei luoghi più suggestivi, romantici in senso ottocentesco, per la perfetta compenetrazione tra storia, archeologia e un ambiente rigoglioso che non ti aspetteresti... Se a qualcuno interessa ho una specie di book fotografico su Mieza...
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  47. Salve a tutti, ho preso questa piastra in un lotto complessivo di 6 piastre, potrei avere un vostro parere sulla conservazione? Grazie.
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  48. Uffaaaa... ho finito i mi piace :(
    1 punto
  49. La moneta presenta evidenti segni da circolazione ...specialmente al D/, la pulizia c'è stata sicuramente, a parer mio non oltre lo SPL.
    1 punto
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