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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/10/16 in tutte le aree
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Sovereign (60th anniversario del regno) Zecca: Royal Mint Llantrisant Metallo: Oro .917 Peso: 7,98 grammi Diametro: 22 mm Dritto : Busto coronato della regina Elisabetta II rivolto a destra disegnato da Ian Rank-Broadley Rovescio: Nuovo San Giorgio che uccide il Drago disegnato da Paul J. Day Contorno: Rigato Tiratura: 750.000 Buona giornata4 punti
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UNA TORTA NUMISMATICA PROGETTO E REALIZZAZIONE In occasione della riunione di primavera del Circolo Numismatico Romano-Laziale, ho pensato di realizzare insieme a mia moglie una “torta numismatica”. Guardando il logo del Circolo, è nata l’idea di realizzare una sintetica carrellata della numismatica italiana e della storia del nostro Paese, e così, recuperando le foto di monete delle varie epoche, ho realizzato al PC una prima bozza del progetto. Per passare alla fase di realizzazione ho preparato un Menabò (i giornalisti del Corriere della Sera chiamavano i tipografi “buoi” da cui Menabò= guida per i buoi) a grandezze reali dei componenti, portando alla giusta misura sia il logo che tutte le monete del contorno. L’esecutivo delle foto a misura reale, è servito per la realizzazione sia del logo che di tutte le monete, stampate su dei fogli di pasta di zucchero e poi scontornati. La torta è in pan di Spagna, farcita di crema e cioccolata, ricoperta con crema al burro, con una copertina di pasta di zucchero color lilla per richiamare La Primavera. IL VIAGGIO NUMISMATICO Il logo centrale, simbolo del Circolo Numismatico Romano-Laziale, a significare lo studio e la ricerca da parte dei Soci delle monete delle varie epoche a seconda degli interessi personali, un viaggio che inizia con l’Anno Santo, con la medaglia in oro coniata dalla Zecca di Roma in occasione dell’Anno Santo 2000, procedendo in senso orario, si inizia con i Romani (Sesterzio), passando ai Bizantini (40 Nummi di Siracusa), agli Angioini (Reale di Carlo I d’Angiò), non dimenticando per il periodo il Sommo Poeta, Dante Alighieri di cui lo scorso anno ricorreva il 750° della nascita (Medaglia coniata per il 600°), agli Aragonesi (Pierreale di Federico IV), gli Spagnoli (Mezzo ducato di Filippo II), lo Stato della Chiesa (Scudo di Innocenzo XII), i Francesi con Murat (Scudo del 1813), il Regno delle due Sicilie (Piastra di Ferdinando II di Borbone), l’Unità d’Italia con Vittorio Emanuele II (Una lira 1861 Firenze), Pio IX ultimo rappresentante del potere temporale della Chiesa (Medaglia), il Re Numismatico con due meraviglie numismatiche (Scudo del 1911 e Scudo quadriga del 1914), l’avvento della Repubblica nel 1946 (Dieci lire Pegaso), per arrivare ai nostri giorni, tornando a Roma, al Colosseo, con l’Euro (Cinque centesimi). Questo viaggio ideale, è stato completato con alcune delle più importanti monete della numismatica italiana, sia per rarità che per bellezza, applicate sul “taglio” della torta, che così è divenuta una moneta a sua volta. Un sentito “grazie” alla nostra Presidentessa, per la squisita e cordiale ospitalità.4 punti
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Era da un pò di tempo che non aggiungevo un nuovo esemplare alla mia piccola collezione di mezzi dollari commemorativi del periodo "Classico" 1892-1954. Mi sono casualmente imbattuto in questa famosa tipologia, e considerato anche il prezzo estremamente conveniente, non ho esitato a portarla a casa. Si tratta del c.d. "Pilgrim Tercentenary Half Dollar" coniato per commemorare il trecentesimo anniversario dello sbarco, nel 1620, dei Padri Pellegrini e del celebre Mayflower, in quelli che sarebbero divenuti gli Stati Uniti d'America. Tale tipologia venne coniata nel 1920 e nel 1921 (con l'aggiunta della data anche al diritto), rispettivamente in 152.112 e 20.053 esemplari. In realtà la coniazione prevista era di 200.000 pezzi per il 1920 e di altri 100.000 per il 1921, ma come spesso accade con questa serie, le monete effettivamente vendute furono molte di meno di quelle preventivate. Al diritto è raffigurato uno dei più celebri tra i Padri Pellegrini, William Bradford (1590-1657), Governatore della Colonia di Plymouth in più occasioni e per circa un trentennio oltre che autore del noto "Of Plymouth Plantation", in cui narra la storia dei primi passi compiuti dalla nuova colonia in territorio americano. Tale volume è ancora oggi una lettura abituale nelle aule scolastiche degli USA. In alto è presente l'indicazione dell'autorità emittente, in esergo la dicitura "Pilgrim Half Dollar" ed il segno di zecca (curiosamente in incuso), con sulla destra nel campo il motto "In God We Trust". Al rovescio è presente una bella raffigurazione del famoso vascello Mayflower, colto mentre fende le onde verso sinistra con le vele spiegate. Tutto intorno il margine della moneta è indicata la dicitura "Pilgrim Tercentenary Celebration" ed in esergo la doppia data 1620-1920. In realtà ben poco si conosce della storia di questa nave così famosa, dopo il periglioso viaggio dei Padri Pellegrini ed il suo ritorno in Inghilterra nel 1621. Ed ecco la moneta in oggetto. Perdonate come al solito la bassa qualità delle foto, ma non sono proprio capace... :D2 punti
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Ciao @@Teus I, effettivamente, con quelle legende, ci dovrebbe essere la croce patente tripartita accantonata da quattro rosette.. D.A. n. 27 credo... E' plausibile l'ipotesi formulata da @@odjob.. Altrimenti sembra essere inedita... Riguardo le macchioline..ahime! sembra che sia cancro.. Saluti Eliodoro2 punti
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Nulla di moneta.Niente di più di una applicazione ornamentale in bronzo E GENUINA. Allego alcuni esempi.....2 punti
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La moneta in discussione è: E' un esemplare veramente strano e sgradevole, molto dubbioso osservando i rilievi e le lettere e soprattutto l'assenza di proporzioni nei dettagli del guerriero. Ridicolo poi il braccio sinistro..... Lo condannerei...2 punti
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........allora meglio non farlo in Italia, se aspetti che sia catalogato......2 punti
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DE GREGE EPICURI Due giorni fa ho percorso a piedi con vero piacere alcuni chilometri di Appia Antica. L'insieme è splendido. Il pedone, però, rischia la vita da Porta San Sebastiano alle catacombe di San Callisto, per la esiguità/ assenza del marciapiede, in un tratto in cui i veicoli ci sono, eccome! Ma la cosa più incredibile l'ho vista dopo la tomba dei Metelli. Lì è stata messa in luce, per un breve tratto, la vera strada romana, e ovviamente c'è divieto di circolazione, salvo che per i veicoli di emergenza. Macchè! Non poche auto passano tranquillamente, sia italiane che straniere, come potete vedere dalla foto. Ma una telecamera qui non sarebbe il caso di metterla?1 punto
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Buonasera a tutti, Ho notato un esemplare piuttosto raro di dracma di Messana in vendita nell'asta Agorà-Pegasi del 24 maggio: https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2743&category=57466&lot=2320217 Ciò che più ha attirato la mia attenzione è il peso dichiarato di 2.05 g, pur con un tondello non integro, o meglio irregolare, tale peso risulta infatti pericolosamente prossimo alla metà del peso di altri esemplari noti, ne ho individuati 4, due a Londra e due provenienti da aste e collezioni private: 1) Londra, 3.8 g. Acquisito 1824 http://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details.aspx?objectId=1294866&partId=1&searchText=Messana+coin&page=2 2) Londra, 3.74 g. Acquisito 1840 http://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details.aspx?objectId=1294867&partId=1&searchText=Messana+coin&page=3 3) Ex NAC ed ex collezioni Evans, Jameson, Gillette e Moretti, 3.80 g https://www.acsearch.info/search.html?term=Messana+drachm+peloria+Gillette&category=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1¤cy=usd&thesaurus=1&order=0&company= 4) Ex Busso Peus, 3.63 g. https://www.acsearch.info/search.html?term=Messana+drachm+peloria+646&category=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1¤cy=usd&thesaurus=1&order=0&company= Ora, anche non possedendo una copia del testo sulla monetazione di Messana della Caccamo-Caltabiano per approfondire meglio, mi pare che il peso sia quantomeno eccessivamente basso, al punto di farmi molto pensare e quasi dubitare.. I pesi indicati per altri lotti della stessa asta sembrano tutti all'incirca coerenti, ma potrebbe essere un errore in ogni caso.. Quali sono le vostre opinioni?1 punto
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di nulla !!!! come ho già detto io no credo ai doppi cavalli o tripli e quadrupli, per me sono solo cavalli di peso eccedente dovuto alla lavorazione delle barre di metallo che avevano spessori sempre diversi1 punto
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la moneta è BUONA , si tratta di un accoppiamento di conii di due cavalli differenti, @@Teus I le macchioline sembrano cancro del bronzo, per ora tienilo lontano da altre monete in rame e se puoi immergila in acqua demineralizzata per qualche giorno, andrebbe trattata con alcool e benzotriazolo ( sostanza nociva !!!) MA NON FARLO TU !!!1 punto
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Taglio: 50 cent Nazione: Olanda Anno: 2004 Tiratura: 300.000 Conservazione: BB Città : Massa (MS) Ps: è la mia prima moneta postata in questa discussione1 punto
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Ciao dai rilievi che si vedono sulla moneta e dallo stile non mi sembra autentica;lo stemma è circondato da un qualcosa di approssimativo e non ben definito --Salutoni -odjob1 punto
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Non siamo qui a fare gli investigatori e alla fine sono assolutamenti affari tuoi, nè sei tenuto a dichiarare nulla riguardo alle monete che posti, ma ti consiglio di soppesare meglio le parole prima di scrivere su questo che rimane un forum pubblico. Gli amministratori del forum non possono prendersi la responsabilità per quanto scrivi. Ora ti lascio perchè vado anch'io a trovare una moneta (in negozio). :rofl: :rofl:1 punto
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Ciao, a mio avviso (ma non sono uno specialista del periodo) è ufficiale. La ritrattistica di Magnenzio abbraccia un'ampia tipologia che spesso rasenta certi parametri di "barbaricità". Ad esempio guarda Magnentius 25 mm. 7.67 grams. 6:00 Mintmark: AMB<palm> from the Amiens mint RIC Amiens 43 al link http://esty.ancients.info/Christian/ChristianTable6.html Per qualche barbarica invece: http://esty.ancients.info/imit/imitmagnentius.html Ciao Illyricum ;)1 punto
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Ho capito bene? Vorresti spedire delle monete della tua collezione, che attualmente sono "libere" per farle chiudere in quelle specie di "sarcofagi" ? SALUTI tiberivs1 punto
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Quali sono il peso e diametro? Il chi rho mi sembra piccolo per il tondello... A me piace, anche se non fosse coeva... R.1 punto
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Di Magnenzio-Chi rho se ne vedono abbastanza. Non conosco però la rarità di questa moneta con questo preciso segno di zecca. Ora non sono a casa e non riesco a controllare cosa dice il RIC. Una curiosità: Magnenzio, nonostante questa ostentazione palesemente cristiana, era estremamente tollerante verso i culti pagani, comunque molto di più di Costante e Costanzo II. Anzi, l'effettiva fede cristiana di Magnenzio è tuttora dibattuta.1 punto
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:blink: Suvvia, avrà solo soppesato male le parole! Dura la vita del collezionista :lol: cit. ......1 punto
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Un personale contributo . Forse non tutti sanno che i musulmani Saraceni arrivarono a Roma , sbarcando ad Ostia o a Porto e percorrendo la Via Ostiense o la Portuense , presero possesso delle Basiliche e delle rispettive Tombe di San Pietro e di San Paolo , probabilmente saccheggiandole . Questo scempio ebbe luogo nell' anno 846 ; quello che avvenne realmente in quel triste anno non e' ben noto perché il Papa Sergio II e i Romani furono avvertiti parecchi giorni prima dello sbarco dei Saraceni sulla costa laziale tramite un dispaccio proveniente dalla Corsica , avvertendoli che una flotta araba era diretta in Italia centrale , destinazione probabile Roma . Furono eseguite delle fortificazioni e messe in salvo le Tombe dei due Santi insieme alle immense reliquie ed offerte preziose secolari , tanto che la croce d' oro offerta da Costantino ed Elena a San Pietro e pesante 68 chilogrammi fu ritrovata nel 1594 sotto le fondazioni del Ciborio di Papa Giulio II , probabilmente nascosta li dall' anno 846 . Questo preambolo per arrivare al paese ad est di Roma , distante circa 50 chilometri , a nome Saracinesco ; questo paese prese nome proprio dalla fuga dei Saraceni da Roma in quell' anno , che qui si rifugiarono saccheggiando il territorio limitrofo per molti anni finche' non vennero cristianizzati . Il paese di Saracinesco sorge su un massiccio colle della catena dei Monti Ruffi a 908 metri sul livello del mare ed è circondato da uno splendido paesaggio naturale intatto ed incontaminato . Il nome stesso del paese sta a rammentare le scorrerie dei Saraceni che nell' 876 devastarono gran parte di quel territorio . Questi invasori , forse stanchi di guerre e impossibilitati a tornare in patria , si rifugiarono sull' altura sotto la quale confluiscono i fiumi Licenza ed Aniene e diede vita al paese che da loro prese nome . Quattro secoli dopo i loro discendenti ormai convertiti al cristianesimo costruirono un castello di cui rimangono pochi resti , che nel Medio Evo fu della famiglia degli Orsini .1 punto
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@@texpedo se il fine è acquistare sovrane per investimento vanno benissimo in qualsiasi stato di conservazione. Altrimenti se vuole acquistare sovrane comuni in ottica di collezionismo le consiglio tre passaggi minimi fondamentali in modo da acquistare monete che possano soddisfare "l'occhio" per lungo tempo. Il primo consiglio che mi sento di darle è di prendere grande confidenza col catalogo del nostro sito (le riporto in seguito il link per comodità). Avrà modo di vedere le foto di tutte le tipologie e di capire a cosa è realmente interessato. Una volta capito cosa interessa dovrà cercare in rete (anche su altri siti) le immagini in alta definizione del suo obiettivo e studiarlo nei minimi dettagli. Se già fare ciò, passare tanto tempo nel documentarsi intendo, risulta pesante o poco gratificante potrebbe non essere la raccolta giusta per lei. http://sterline.collectorsonline.org/ Il secondo passaggio consiste nel munirsi di bilancino di precisione e lente d'ingrandimento (4X) affidabili (ho visto che il bilancino è già in suo possesso) Ultima indicazione: si rechi da un operatore abilitato alla vedita di oro monetato da investimento portandosi appresso gli strumenti (e magari la foto della moneta in alta conservazione che sta cercando). Probabilmente il venditore sarà disposto a farle scegliere la moneta fra quelle che ha a disposizione e le permetterà di esaminarle. Certo non le troverà in altissima conservazione ma monete della tipologia in oggetto si trovano facilmente in EF, girando un po'. Se, e solo se, uno dei pezzi proposti soddisfa le sue esigenze ( e qui si entra nel campo del soggettivo) potrà procedere all'acquisto, in ogni caso eviti l'acquisto di monete con colpi troppo visibili sul bordo o che abbiano segni di pulizia o montatura perchè col tempo le piaceranno sempre meno. A volte questi operatori non si mostrano troppo disponibili con chi vuol fare le pulci alle loro monete e non permettono di sceglierle; nessun problema, noi andremo da qualche altra parte. E' possibile infine trovare buoni prezzi anche ai convegni numismatici che vengono organizzati spesso e volentieri in giro per la penisola. Un saluto e buona caccia. E.1 punto
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Non voglio insegnare nulla a nessuno però faccio presente a refero1980 cosa riporta il Gigante in merito alla conservazione BB: BB-bellissimo La circolazione ha attenuato i rilievi maggiori ma la moneta è perfettamente leggibile, salvo per qualche particolare minore, ed intera. Può avere colpi sul bordo, leggeri e non deturpanti. Tanto a conforto di texpedo poichè nel post 15, pare abbia perso un po' di fiducia in se stesso...... saluti TIBERIVS1 punto
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Allego come esempio il brevetto di conferimento di una decorazione militare (il nome del decorato è stato cancellato1 punto
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potrebbe essere per il mezzo testone di Galeazzo per Milano. ( mi è venuto il torcicollo)1 punto
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@@Cinna74 Complimenti! Veramente molto bella.1 punto
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Complimenti Claudio. Bellissima, invitante e soprattutto originale. Ciao1 punto
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Gli Ungari non hanno lasciato toponimi riferibili a loro insediamenti o posti di guardia, ma il terribile ricordo di dove erano passati. In Friuli V. G. abbiamo come detto la Via Hungarorum, la srada ongaresca, che partiva dalla Slovenia (vicino Lubiana abbaimo la Ogrska Ceste, la via Ungara) e da Lucinico, passando per Palmanova, Codroipo, Biauzzo, Casarsa, arrivava ad Oderzo. Altre vie Ungaresche le abbiamo in provincia di Pordenone a nord della linea delle risorgive. Oltre al nome del percorso seguito dai razziatori Ungari abbiamo lungo queste direttive tutta una serie di toponimi di origine slava, poiché i patriarchi aquileiesi avevano fatto arrivare molti coloni slavi per ripopolare i villaggi devastati e i cui abitanti erano stati uccisi o rapiti ( Una curiosità: chi era rimasto alle volte tendeva a distinguersi e dichiararsi "di origine romana", così abbiamo ad esempio il paese di Romans, contrapposto a quello di Sclavons (sclaf in friulano significa slavo)). Il percorso degli Ungari è ricordato anche in altre Regioni, in Veneto nel Trevisano, nel Mantovano (Prato d'Ungheria?), in Piemonte (Costa Ungaresca; Via Engresca nel Torinese), in Emilia. Se cerchi trovi sicuramente qualcosa.1 punto
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Taglio: 2€ CC Nazione: Belgio Anno: 2006 Tiratura: 5.000.000 Conservazione: BB Città: Bibione (Ve) Note: finalmente l'ho trovata; una delle mie preferite in assoluto1 punto
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Ciao, effettivamente il peso di queste dracme non scende mai sotto i 3,5g. La moneta in questione non corrisponde a nessuna di quelle descritte dalla Caccamo-Caltabiano. A prima vista potrebbe essere una delle prime tre, ma poi se si osserva bene il rovescio, si vede che il braccio sinistro è sempre molto vicino alla lancia, mentre nella moneta in asta è distante. E' vero che potrebbe trattarsi di un nuovo conio, ma personalmente dubito che lo sia. Ma è meglio far esprimere gli esperti.1 punto
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Guardate che con un piccolo sforzo al grosso di Enrico ci si può arrivare... Arka1 punto
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9 e speriamo che non sia l'ultimo e che c'è ne siano ancora molte altre di giornate come questa..........1 punto
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Fedrico certo che anche tu non scherzi. A Verona per maggio non ci sono, ma ci vediamo a novembre così ci becchiamo un pò di falsi. :good:1 punto
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Volendo, il nastro lo si può acquistare anche in ogni negozio di forniture militari, visto che la decorazione è ancora in vigore. Sul fatto di inserire un nastro nuovo in una decorazione antica, molti collezionisti non sono d'accordo. Nello stesso tempo, occorre dire che il nastro è importante, nasce con la stessa Legge che istituisce la medaglia ed è indubbio che aggiunge fascino alla decorazione stessa. Se capita invece di reperire un vecchio nastro, la differenza non è visibile : personalmente ho acquistato nastri per alcune decorazioni che ne erano prive, una questione di scelta. Non torno sul valore che può avere la tua medaglia nelle sue attuali condizioni : i prezzi variano anche notevolmente sul mercato, né ho competenze specifiche in materia. Sul web, i prezzi li hai già confrontati anche tu...... Saluti.1 punto
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Per gli amici della medaglia, ricordo che a BUJA (UD) è terra di famosi incisori, a cominciare da PIETRO GIANPAOLI capo incisore della Zecca italiana dal 1936 al 1963, CELESTINO GIANPAOLI, TROIANO TROIANI dopo essersi diplomato all'Accademia di Belle Arti di Venezia è emigrato in Argentina. GUERRINO MATTIA MONASSI incisore nella Zecca di stato nel 1963, il nipote PIERO MONASSI ha frequentato la Scuola d'Arte della Medaglia della Zecca di Stato e lavora a Milano esclusivamente nel campo della medaglia artistica, ENORE PEZZETTA e PIETRO GALINA pittore, scultore, medaglista e altri. Inoltre a BUJA esite un MUSEO D'ARTE DELLA MEDAGLIA con opere dei maestri incisori bujesi, e una esposizione di oltre novanta medaglie di Artisti che hanno realizzato in occasione del sisma del 1976. Oltre ad una sessione didattica di COME NASCE UNA MEDAGLIA, dai disegni preparatori, ai modelli in plastilina, ai negativi e positivi in gesso, alle fusioni in bronzo, sino alla medaglia finita con le varie patine. La medaglia di apertura del MUSEO1 punto
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Mitridate VI Eupatore, re del Ponto. Nell’introduzione di una tesi di laurea in Farmacia sulla teriaca che avevo assegnato nell’anno accademico 2010-2011 si parla a lungo di Mitridate VI re del Ponto perché il preparato da lui messo a punto a salvaguardia della sua persona, il mitridato, è il progenitore del polifarmaco di cui Venezia aveva acquistato fama nel mondo a partire dalla fine dei XVI secolo, la teriaca appunto o triaca, com’era chiamata in loco. Testa in marmo di Mitridate ricoperta da pelle di leone del tardo ellenismo terminato il 31 aC con la battaglia di Azio Museo del Louvre - Parigi Mitridate, una sorta di Rambo del 120 a. C., aveva la stessa età di Alessandro domatore di Bucefalo quando morì suo padre e, malvisto dai fratelli più grandi e trascurato dalla madre, preferì (o fu costretto) ad allontanarsi dalla reggia e a vivere per sette anni nei boschi fra le più aspre lotte con le belve e le più dure fatiche. Ritornato in patria diciottenne, nel 114, aveva trucidato la madre e alcuni suoi fratelli e si era impadronito del regno. Di spirito bellicoso e ambiziosissimo aveva, in incognito, visitata buona parte dell'Asia e aveva concepito il vasto disegno di conquistarla per diventarne il re. Per raggiungere questo scopo avrebbe usato qualsiasi mezzo, anche il delitto. Era, infatti, spregiudicato e di istinti malvagi. Secondo quello che di lui si narra, oltre la madre e i fratelli, aveva ucciso le sorelle che teneva come mogli, aveva messo in prigione sei dei suoi figli, e aveva fatto trucidare le sue amanti compresa una bellissima donna di Efeso che era la sua favorita. La preoccupazione di Mitridate per mantenere il trono era di evitare possibili avvelenamenti che all’epoca erano all’ordine del giorno come mezzo principale per eliminare i regnanti. Il Ponto, la regione del Mar Nero governata da Mitridate, abbondava di piante medicinali e il sovrano, appassionato di medicina e di tossicologia, istituì presso la sua reggia un vero e proprio centro di ricerca dove, con l’aiuto di illustri medici e filosofi quali Papias di Amisos e Crateva, conduceva indagini approfondite su farmaci e veleni. E’ famosa poi la sua abitudine di assumere personalmente i più svariati veleni in dosi crescenti con l’intento di assuefarsi e mettersi al riparo da eventuali tentativi di avvelenamento. Il termine mitridatismo ancora oggi usato in medicina deriva proprio dal nome di questo sovrano. Il risultato più significativo delle sue ricerche era rappresentato da un antidoto reputato efficace contro numerosissime malattie e sostanze tossiche, costituito da un gran numero di componenti diversi – anche più di 50 secondo alcuni autori che hanno riportato la formula – che dal nome del re fu definito ‘mitridato’. apollonia1 punto
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Scusate, ma: in che metro ponderale rientrerebbe, ipotizzandone una natura monetale?.....intanto sarebbe il caso di controllare questo dato. Se non ha rispondenze, allora NON è nulla di monetale, nel caso contrario possiamo anche divertirci ad ipotizzarne una appartenenza. In ogni caso, i particolari del muso che si vedono, hanno tutto l'aspetto di essere stati ripresi, prima della formazione della patina, con un bulino, lavorazione più assimilabile all'ambiente delle decorazioni plastiche che alle monete di tipo fuso. A mia ipotesi non è altro che una borchia con una testa di Felide ( brutta)da un lato e liscia, o con tracce della originale saldatura, al rovescio.1 punto
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scusate ...per capire....dove si capisce che la moneta sia in oricalco?Come siete riusciti a dire che la patina sia leggerina?.....con tutto il mio impegno io non lo riesco a vedere..... nell'altra discussione ci riferiscono che il rovescio sia liscio,e questo farebbe propendere per un uso diverso che per una moneta italica fusa....questo posso accettarlo,ma il periodo e' stato poco studiato e reperire unicum con caratteristiche particolari ,a mio parere non e' un'ipotesi da scartare.. comunque piu' che un canide a me sembra una testa felina.....spero che @@acraf,possa reperire il lavoro di Omobono Bacache e portarci a conoscenza,per ulteriori approfondimenti.1 punto
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Non ho capito bene il legame col Mausoleo di Mausolo ad Alicarnasso, che fu decorato da Briasside, Leocare, Skopas e Timoteo attorno al 350... Inoltre le fonti (fonti antiche e non moderne) che ho letto io parlano del solo Aristotele a Mieza... Per cui fino a prova contraria per me rimangono ipotesi abbastanza azzardate del sig. Moreno. Oggi dovevo andare in università, recupererò anche qualche suo testo...Nell'attesa dato che sono stato a Mieza proprio quest'estate potete leggere qualcosa a riguardo nel quarto articolo sul mio viaggio in Grecia (non dirò dove trovarlo, anche se credo si capisca). Assieme a Dion e' stato uno dei luoghi più suggestivi, romantici in senso ottocentesco, per la perfetta compenetrazione tra storia, archeologia e un ambiente rigoglioso che non ti aspetteresti... Se a qualcuno interessa ho una specie di book fotografico su Mieza...1 punto
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La moneta presenta evidenti segni da circolazione ...specialmente al D/, la pulizia c'è stata sicuramente, a parer mio non oltre lo SPL.1 punto
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