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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/30/16 in tutte le aree
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Nella ciotola ad un euro oggi è spuntata questa bella monetina da 5 centavos. E" in rame/nickel/zinco (a prima vista sembrava argento) coniata dalla zecca di San Francisco. E' talmente comune (72 milioni di pezzi) che è la prima volta che mi passa tra le mani da quando ho cominciato a collezionare.... mha! Ha pure uno spessore extra che la fa stare in piedi senza problemi! :lol: Moneta dal sapore americano con quella scritta non vi sembra?3 punti
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Ciao, cercando confronti per un esemplare di Otacilia Severa sono stato reindirizzato su questo ... "a suo modo pregevole" esemplare "barbarico". Non mi pare di averne visti molti a suo nome così come per i suoi familiari. Otacilia Severa, Barbaric denarius, 3.9 gr, 21mm.OTACIL SEVERA AVG. Diademed and draped bust over crescent.SAECVLARES AVGG, Hippopotamus with lion's head right.IIII below.Barbaric copy of RIC 116 b.Condition: Very fine. VCoins auction Sept. 2011, lot 322 tratto da http://www.wildwinds.com/coins/ric/otacilia_severa/i.html Si rifà, come descritto nel testo all'antoniniano Otacilia Severa AR Antoninianus. OTACIL SEVERA AVG, diademed draped bust right on crescent / SAECVLARES AVG, Hippopotamus standing right, IIII in ex. RIC 116b, RSC 63. La posto per gli amanti della monetazione barbarica e per le rispettive raccolte fotografiche di esemplari. Ciao Illyricum ;)3 punti
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E per non farci mancare nulla, accolgo l'invito di Mario: ecco gli antagonisti dei livornesi (che come spiega bene il libro, persero la partita sui noli portuali delle navi inglesi ..... e si ..... è capitato anche a loro) :blum: Repubblica di Venezia - Doge Alvise Mocenigo II (1700-1709) Ottavo di scudo della croce (17 ½ soldi) Peso: gr. 3,63 Diametro: mm. 27 Metallo: Argento D/: ALOYSIVS • MOCENICO • DVX • VE • ; croce formata da foglie di cardo con una rosa al centro accantonata da quattro foglie di vite; il tutto in un cerchio di perline. R/: SANCTS • MARC • VENET• ; leone in soldo in uno scudo ornato di foglie; il tutto in un cerchio di perline; all'esergo ✹ 17 • ½ ✹ Saluti luciano3 punti
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Buona serata Dopo queste "bordate" sul porto di Livorno, non posso esimermi dall'inserire un po' di cultura, anche se scommetto che @@fofo già ce l'ha. Poco male, magari serve ad altri ..... saluti luciano3 punti
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Dubito molto che il denario (suberato) postato al # 662 , sia stato coniato dai zecchieri di Bruto circa 2.000 anni fa. Per essere un suberato , il peso di 3,85 mi sembra impossibile. Poiché il nucleo dovrebbe essere in rame o bronzo , il peso non dovrebbe superare i 3 gr. Per quanto si può osservare da queste foto, non ci sono le caratteristiche di una moneta coniata, anzi sul bordo (specie sul rovescio) ,si nota la caratteristica di un codolo di entrata. Bisognerebbe spiegare come il procedimento per renderla suberata, sempre se non si tratta di un suberato , ma di sfaldatura sul dritto , dietro al collo . Magari ottenuto chimicamente. Sul rovescio ...il pileo , non ha riscontro con nessun denario. Ho comparato le due lettere di BR (Bruto) con ben 6 denari (rispettosi) che reputo genuini. La B e la R , non sono per niente compatibili con i 6 denari analizzati, La B ....il ritorno della curva inferiore , non va a legarsi nell'asta verticale. Cosi la R ..... l'asticina inferiore , non va a legarsi con l'asta verticale. Quando invece , i 6 denari e oltre , anche se di coni diversi, il metodo di incisione e nettamente uguale. Lo ritengo un BEL souvenir da 10 $.3 punti
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new entry! tollero fortezza di Cosimo III 1707 fondi speculari e di grande freschezza e patina antica. Livorno Cosimo III de’Medici, 1670-1720. Tollero 1707, AR 27,07 g. COSMVS III D G M DVX ETRVRIÆ VI Busto drappeggiato a d.; sotto, nel giro, 1707. Rv. ET PATET ET FAVET La fortezza di Livorno sormontata da corona; sotto, FIDES. CNI 77. Galeotti XLVII, 1/4. Ravegnani Morosini 16. Di Giulio 147. MIR 65. Spl/Fdc bordi e fustella tagliente.3 punti
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mah, articolo che non aggiunge nulla, se non una sterile risposta alle obiezioni sollevate. nel punto A, l'autore dice che il suo intento era di stabilire che la moneta fosse autentica... ma va? davvero? meno male che ce lo ha scritto Lei che la moneta è autentica perchè prodotta con materiale creatore originale (Tevere ed @@elledi quindi che hanno scritto? mah...) i dubbi, che la moneta sia coeva rimangono... così come i dubbi sulla fiducia. Se l'amico, invece della stampata, gli avesse creato l'account, e spiegato quelle poche e semplici cose per scrivere direttamente qua non era meglio? Ah, signor Pezzi, io mi chiamo Fabrizio Galiè, qua sul forum lo sanno la maggioranza, ho un sito internet (visibile nel mio profilo qua sul forum) con email e numero di telefono , quindi si senta libero di contattarmi quando e come vuole, anche telefonicamente, se vuole portare avanti la discussione in tempi "umani", senza necessità di rispondermi in differita alla prossima uscita del periodico.3 punti
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Giulio A. VIII Clemente XI (Gianfranco Albani di Urbino 23 novembre 1700-19 marzo 1721) Muntoni 97 - CNI 115 - AG. g. 3,02 Spl - Prov. asta Nomisma online 15. D/ Stemma ovale in cornice, chiavi con fiocchi, armetta degli Albani. CLEMENS XI - P M AN VIII R/ NON CONCVPI: SCES ARGENTVM in cartella a targa con serafino in alto. In basso E-H (incisore Ermenegildo Hamerani)2 punti
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Ciao a tutti.... Moneta commemorativa Serie, Città polacche 2 zloti 2011 Vi è raffigurata la città portuale di Gdynia con navi attraccate. La città è situata nella baia di Danzica sul mar Baltico.2 punti
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Bel pezzo di 5-cent, bello e originale. E il 1903 1-cent... un canadese 1903 cent fu la prima moneta "straniera" che io abbia mai comprato—mi è costato soldi per il mio pranzo un giorno in grado di 3rd—l'anno i canadesi ha adottato il loro nuovo bandiera. (Ricordo bene il cambiamento... a quanto pare sto davvero invecchiando!) Il cent 1903 è un prodotto di Londra che abbiamo preso un viaggio di oceano per iniziare la sua carriera, ma nel 1908 i canadesi ha una zecca propria, quindi il tuo pezzo di 5-cent 1910 è stato colpito a casa a Ottawa. Mi piace il vostro piccolo pezzo d'argento di 5-cent. ;) v. --------------------------------------------- Beautiful 5-cent piece, nice and original. And the 1903 1-cent…a 1903 Canadian was the first “foreign” coin I ever bought—it cost me my lunch money one day in 3rd grade—the year the Canadians adopted their new flag. (I well remember the change…apparently I’m getting really old!) The 1903 cent is a London product that took an ocean trip to begin its career, but in 1908 the Canadians got a mint of their own, so your 1910 5-cent piece was struck at home in Ottawa. I like your little silver 5-cent piece. ;) v.2 punti
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Non ho idea di come funzioni se si acquista da privati spagnoli (è ammesso? lo ignoro), ma so che se si acquista da commercianti serve un certificato di esportazione che le autorità spagnole rilasciano senza grossi problemi e quasi indiscriminatamente (per monete di valore economico modesto). Tuttavia, io che prima di fare acquisti contatto sempre preventivamente il venditore di turno per capire se mi rilascia le varie pezze giustificative previste, non ho mai trovato nessun venditore spagnolo che mi abbia detto che mi avrebbe inviato la/le monete con questo certificato d'esportazione OBBLIGATORIO PER LEGGE... ragion per cui mi sono sempre astenuto dal fare acquisti dalla spagna per evitare grane... in questo caso internazionali visto che l'eventuale procedimento dovrebbe avvenire su richiesta dell'autorità spagnola a quella italiana... Quindi, se sei intenzionato, chiedi preventivamente se il venditore in questione rilascia certificato... e se sì... fammi un fischio che faccio un segno sul muro! :rofl: Per la cronaca: si chiama "Formulario Exportacion / Solecitud d'Exportacion" e va presentato al Patrimonio Historico Espanol. Mi sa che cercando in rete nel sito dei beni culturali spagnoli lo trovi in download se vuoi farti un'idea. Se non ricordo male non mi sembra nemmeno sia a pagamento (almeno non mi pareva lo fosse... ma non avendo mai avuto modo di rapportarmi direttamente con la faccenda... prendi quest'ultimo dettaglio con le pinze).2 punti
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Ieri ho aggiunto alla mia collenzioncina canadese per Edoardo VII° anche il 10 Cent. La strada è ancora molto lunga per inserire gli altri valori, in special modo se debbono provenire da una ciotola... Moneta coniata in soli 720.000 esemplari.2 punti
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Spero che ti perdono questa interruzione... Mentre è sicuramente vero che le dimensioni e il "sentire" di questa moneta 5-centavo filippina invita i confronti al nichel-cent americano, questo è uno di quei tempi, quando la realtà è contro-intuitiva. Il peso filippino del 1903 è stato stabilito dagli Stati Uniti al ritmo di 2 pesos = 1 dollaro, quindi il 1903-45 filippino 5-centavo monete—valendo 2,5 cents degli Stati Uniti—non aveva effettivamente nessuna contropartita americano. Solo alcune brevi note su queste monete: 1) le monete di 1944-46(!) ha colpito negli Stati Uniti per le Filippine erano comunemente chiamate "Monete vittoria." 2) sono, naturalmente, "invasione soldi" destinato all'uso come i giapponesi sono stati cacciati dalle Filippine. 3) mia ipotesi circa la particolare lega delle monete 5-centavo 1944-46 (65% di rame, zinco 23%, 12% nichel) è che è stato adottato per salvare guerra-critical rame e nichel (la solita lega per 5-centavo era 75% di rame, 25% di nichel). 4) queste monete sono incredibilmente comuni nella spazzatura-scatole americane, e come suggerito in precedenza, l'aspetto d'argento delle monete 5-centavo spesso farli gettato nei cumuli di rottami d'argento dalla gente non li conoscono. Infine, faccio notare il mistero che circonda la produzione di queste monete... Zecca degli Stati Uniti segnalato un numero elevato di queste monete per calendario-‘46, ma per quanto ne so, ci sono monete Filippine datato 1946. (Krause, ad esempio, riporta un conio di 72,796,000 1945s 5-centavos. La Zecca è d'accordo con quel numero, ma poi segnalato un ulteriore 28,320,000 colpito da San Francisco nel 1946. Divertimento! :D v. ------------------------------------------------------------- Hope you’ll pardon this interruption… While it’s definitely true that the size and “feel” of this Philippine 5-centavo coin invites comparisons to the American 5-cent nickel, this is one of those times when the reality is counter-intuitive. The Philippine peso of 1903 was established by the U.S. at the rate of 2 pesos = 1 dollar, so the 1903-45 Philippine 5-centavo coins—being worth 2.5 U.S. cents—actually had no American counterpart. Just a few quick notes about these coins: 1) The 1944-46(!) coins struck in the U.S. for the Philippines were commonly called “Victory coins.” 2) They are, of course, “invasion money” intended for use as the Japanese were driven out of the Philippines. 3) My own guess about the particular alloy of the 1944-46 5-centavo coins (65% copper, 23% zinc, 12% nickel) is that it was adopted to save war-critical copper and nickel (the usual alloy for the 5-centavo was 75% copper, 25% nickel). 4) These coins are incredibly common in American junk-boxes, and as suggested above, the silver appearance of the 5-centavo coins often get them tossed into piles of scrap silver by folks not familiar with them. Finally, I note the mystery that surrounds the production of these coins…the U.S. Mint reported large numbers of these coins for calendar-‘46, but as far as I know, there are no 1946-dated Philippine coins. (Krause, for example, reports a mintage of 72,796,000 1945s 5-centavo coins. The Mint agrees with that number, but then reported an additional 28,320,000 struck by San Francisco in 1946. Fun! :D v.2 punti
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La morfologia di Roma arcaica era molto diversa da quella che vediamo al giorno d’ oggi , i famosi sette colli dominavano dall’ alto del pianoro della campagna romana profonde valli percorse quasi tutte da corsi d’ acqua , sorgenti e stagni , poi incanalate o prosciugati nell’ evolversi della storia romana ; queste valli con il trascorrere dei secoli si sono quasi riempite di accumuli di ogni genere , comprese le rovine di antichi edifici al punto che gli strati piu’ antichi della Roma repubblicana e imperiale arrivano anche a qualche decina di metri sotto l’ attuale livello , facendo si che oggi i sette colli sono poco piu’ di lievi pendenze rispetto al manto stradale moderno . Tra i sette colli ce ne furono due : il Campidoglio e il Quirinale che fino all’ epoca di Traiano erano praticamente uniti , solo uno stretto avvallamento nel punto di unione , quasi li divideva , formando una barriera tufacea naturale che oggi avrebbe separato Piazza Venezia e il Campo Marzio da Via dei Fori Imperiali . Fu proprio in questo punto che l’ Imperatore Traiano al termine della guerra dacica , con il bottino di guerra ricavato dalla conquista della nuova provincia , decise di edificare il suo Foro , il piu’ grande , ricco e monumentale dei Fori imperiali di Roma che fu anche l’ ultimo costruito a Roma ; venne inaugurato nell’ anno 112 e il Foro si andava a disporre parallelamente al Foro di Cesare e perpendicolarmente a quello di Augusto , tutto il progetto della struttura è attribuito al famoso architetto Apollodoro di Damasco che segui’ Traiano nella guerra dacica . Il complesso del Foro Traiano , misurava 300 m di lunghezza e 185 di larghezza e comprendeva la grande piazza forense il cui ingresso monumentale forse sormontato da una quadriga e varie statue di prigionieri daci , come sembra di capire da un Aureo con l’ immagine dell’ ingresso del Foro , era rivolto verso il Colosseo e al centro della quale piazza si trovava la stata equestre di Traiano , seguiva la Basilica Ulpia , un cortile interno porticato al centro del quale era collocata la Colonna Traiana con ai lati due grandi biblioteche , una latina e una greca , famose nell’ antichita’ per la ricchezza e quantita’ di rotoli conservati ; dai piani dalle due biblioteche si potevano osservare quasi nella totale interezza i rilievi della Colonna , completava il complesso architettonico un Tempio del Divo Traiano e di Plotina i cui resti sono stati trovati al di sotto di Palazzo Valentini che oggi ospita la Provincia . Di tutto questo magnifico complesso quello che meraviglio’ maggiormente i contemporanei , in quanto si trattava di una novita’ assoluta per Roma , era la grande Colonna marmorea coclite che originariamente era tutta dipinta e che in cima era arricchita dalla statua in bronzo dorato di Traiano . Tornando al titolo del post , Traiano prima di iniziare la costruzione del suo Foro dovette abbattere la barriera naturale che univa il colle del Campidoglio con quello del Quirinale e per fare spazio al nuovo complesso forense divise per sempre i due colli creando quell’enorme varco che oggi vediamo tra le pendici orientali del Campidoglio , Piazza Venezia e Via Magnanapoli , dove oggi si sviluppa la grande Via dei Fori Imperiali e nei pressi della quale Via Magnanapoli , dove inizia a salire il colle Quirinale , fu eretta la Colonna . Con i suoi 39,86 metri di altezza rispetto al calpestio antico compresa la base alta circa 10 metri , ma senza la statua , stava ad indicare l’ altezza della barriera tufacea abbattuta che in precedenza univa i due colli . Questa opera di sbancamento e’ attestata chiaramente nella parte finale dell’ iscrizione antica posta sopra l’ingresso della base che fungeva anche a sepoltura delle ceneri di Traiano e di sua moglie Plotina , unica concessione da parte del SPQR ad un Imperatore romano di essere sepolto all’ interno del Pomerio , a dimostrazione di quanta stima e rispetto avevano i Romani nei confronti di Traiano : SENATVS • POPVLVSQVE • ROMANVS. IMP. CAESARI • DIVI • NERVAE • F. NERVAE TRAJANO • AVG. GERM. DACICO • PONTIF. MAXIMO • TRIB. POT. XVII. IMP. VI. COS. VI. P. P. AD • DECLARANDVM • QUANTAE • ALTITVDINIS. MONS. ET • LOCVS • TANTIS • OPERIBVS • SIT • EGESTVS. La colonna è costituita da 18 colossali blocchi in marmo pario , ciascuno dei quali pesa circa 40 tonnellate ed ha un diametro di 3,83 metri . L' alto basamento è ornato su tre lati da cataste d' armi ; sul fronte verso la basilica Ulpia è presente l' epigrafe dedicatoria redatta in carattere lapidario romano e sorretta da vittorie , che commemora l' offerta della Colonna a Traiano da parte del Senato e del Popolo Romano . Agli angoli del piedistallo sono disposte quattro aquile, che sorreggono una ghirlanda di alloro . Al di sotto dell' epigrafe si trova la porta che conduce nella cella interna al basamento , dove vennero collocate le due urne d’ oro con le ceneri di Traiano e della moglie Plotina , da qui comincia una scala a chiocciola di 185 scalini che raggiungere la sommità della Colonna . Tutto il magnifico complesso traianeo ispiro’ sempre ammirazione e meraviglia anche nei secoli futuri all’ inaugurazione del 112 , infatti esiste ad esempio un passo di Ammiano Marcellino scritto nelle Storie in occasione della visita a Roma di Costanzo II , quando l’ Imperatore di Costantinopoli rimase incantato dalle costruzioni e bellezze di Roma , ma in particolare quando vide il Foro di Traiano non riusci’ con parole umane a descrivere la bellezza e la maestosita’ del complesso , al quale neanche il Colosseo poteva paragonarsi e non potendolo imitare a Costantinopoli come avrebbe desiderato , espresse almeno quello di costruire ad imitazione la statua equestre di Traiano , al che il principe persiano Ormisda che lo accompagnava , disse a Costanzo : “Imperatore ! fai erigere prima una stalla simile a questa se ne sei capace ; il cavallo poi che ti proponi di costruire vi entri con maesta’ pari a quanto vediamo” . Costanzo vista l’ impossibilta’ di riprodurre un opera che pareva divina , rinuncio’ all’ impresa . A questo punto considerato che il personaggio che rimase tanto sconcertato da quanto vide a Roma fu un Imperatore romano ormai costantinopolitano che non risiedeva piu’ a Roma e non un semplice pellegrino , credo che non ci siano altre parole per poter solo minimamente immaginare le bellezze e meraviglie architettoniche che un tempo esistevano a Roma antica , frutto di generazioni di uomini che i Visigoti al seguito di Alarico quando entrarono in Roma paragonarono a dei , forse per questo ebbero fretta nell’ uscire da questa Citta’ temendo la vendetta divina per aver profanato la loro residenza .1 punto
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Voleva essere chiaramente una battuta che prendeva spunto dall'errore di battitura dell'amico Special One. Per quanto riguarda la mia critica alla Zecca, non critico certo i soggetti nè la bellezza delle monete ma il fatto che si scelgano ricorrenze non canoniche come i 550 o i 2200 anni dalla morte di Tizio o Caio.1 punto
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Grazie! :hi: Eccone una versione disegnata 16 anni più tardi: (da: Ciacconio, Vitæ et res gestæ..., Roma 1601, p. 1224) Lo stemma si può blasonare come inquartato: nel 1° e 4° di rosso, al drago reciso d'oro (Boncompagni - Gregorio XIII); nel 2° e 3° d'azzurro, a tre armille d'argento (Guastavillani). Come spesso successe nel XVI secolo, il cardinal Guastavillani prepose al proprio lo stemma del pontefice che lo aveva beneficiato della porpora. Il quale, in questo caso, era anche suo zio... ...Filippo Guastavillani era figlio di Giacoma Boncompagni, sorella del pontefice. Fu il secondo cardinale nominato dallo zio, il 5 giugno 1574: aveva 33 anni, e il suo destino si chiuse due anni dopo Gregorio, perchè morì il 17 agosto 1587. -------------- Lo stemma dei Guastavillani si caratterizza per la specifica e infrequente figura dell'armilla, ripetuta in tre esemplari concentrici fra loro (com'è norma). La versione più nota di questo stemma è un altro inquartato: nel 1° e 4° d'azzurro, a tre armille d'argento; nel 2° e 3° d'azzurro, a un serpe sormontato da una corona, e allacciato in doppio giro, il tutto d'argento. Quest'ulteriormente insolita figura crea un insieme altamente gradevole e suggestivo, dovuto alla duplice armonia dei colori e dell'aspetto globale delle figure: (da: http://www.webalice.it/inforestauro/anzola_emilia.htm)1 punto
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Tornando dalla mia ragazza siccome ero già in superstrada,sono passato dentro in malpensa,tra una chiacchierata e l'altra ho così "scoperto" l'ufficio cambio. Entro e trovo una ragazza gentilissima che ha esaudito la mia richiesta.darmi le banconote FS appena arrivate dai vari paesi pagando solo il cambio ovvero 75...ed ecco qua1 punto
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Concordo...per una volta?. Però in base al monogramma rappresentato sul testo del Price, che in più occasioni ho notato non essere precisissimo nel riportare i monogrammi... Che ci posso fare? Una critica a qualcuno la dovevo pur fare...?1 punto
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Sapete che mi viene in mente pensando al Veronafil? ... non so se nessuno di voi ha mai visto il film "A Good Marriage" ... è la storia di una coppia, lui è un commercialista di successo e la sua prima passione è la numismatica, per il 25° anniversario di matrimonio lui ottiene dal suo principale alcuni giorni di ferie e ne approfitta per partire alla volta di una sorta di Veronafil americano e la moglie scopre che è un serial-killer, autore insospettabile dei dodici omicidi che nel mese precedente hanno scosso la sua cittadina... inquietande direi... :crazy: fossi in voi farei in modo che le vostre signore non vedano quel lungometraggio... :rofl:1 punto
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Dopo aver visto queste meraviglie, e da profano quale sono in materia mi permetto di affermarlo, adesso gioco il mio "jolly", quello di cui accennavo nella precedente discussione; Come un po tutte le monete del Viceregno Spagnolo su Napoli, non si presta estrema attenzione alla conservazione (fattore comunque influente seppur in maniera minore almeno per quanto riguarda il mio pensiero), bensì alla rarità che un da un vistoso quanto un piccolo errore di conio, data, sigle o legenda può scaturire dall'esemplare in questione. Difatti, questo tarì di Filippo V, seppur in modesta conservazione, non solo difetta delle sigle del maestro di prova AG/Α ai lati del globo, variante già di per se RRR. Ma anche le sigle MI del maestro di prova risultano invertite, quindi MI. Sino ad ora si conoscono soltanto 2 esemplari con questa simile variazione (le inversioni delle sigle dei maestri non risultavano invertite da oramai circa un secolo), creando una rarità difficile da quantificare, e che apparentemente sembra generata da un dettaglio poco rilevante... Napoli Filippo V Tarì da 20 grana 1701 Senza le sigle AG/A a destra del globo e sigle MI sotto il busto invertite (invece del consueto IM)1 punto
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Ciao, domanda quanto meno insolita e... criptica nel significato. Gli imperatori romani non avevano acconciature dreadlock ... penso tu intenda i laccioli dei diademi degli imperatori del Tardo Impero tipo Se interpreto correttamente allora ti rispondo di no. Al limite ti consentono di escludere quelli (e non son tanti, ad es. Magnentius, Constantius Gallus e Iulianus II Cesare) che non erano diademati. Ciao Illyricum ;)1 punto
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Emettono monete molto più interessanti secondo me rispetto ad altre nazioni come Belgio, Lituania e Lettonia.1 punto
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@@rintintin Ricevuto materiale dello scambio. Tutto perfetto come da accordi. Alla fine ho lasciato la monetina da 1 kreuzer 1863........ Grazie1 punto
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Ma dopo quella di Pluto faranno anche quelle di Pippo e Topolino? Potrebbe essere un'idea visto che alla Zecca mi sembra che recentemente le idee scarseggino!1 punto
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Ciao Oddone. Quella che hai mostrato è una delle medaglie coniate in Jugoslavia per ricordare la loro resistenza al nazifascismo, iniziata nel 1941 e terminata nel 1945. La scritta che circonda le due date recita : "Morte al fascismo - libertà ai popoli". Quando i tedeschi e gli italiani invasero la Jugoslavia, buona parte dell'esercito si ritirò sulle montagne e diede vita ad una resistenza accanita : le rappresaglie furono numerose e terribili ma la resistenza riuscì nel suo intento : organizzata su quattro armate, arrivò a comprendere 800.000 combattenti. @@Oddone1 punto
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ciao, si, il riferimento al nichelino USA è per il 5 cent Jefferson. Sono delle belle monetine quelle filippine del primo periodo, anche se preferisco l'iconografia con lo stemma e l'aquila.1 punto
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Buongiorno.. direi (spettacolare!!!) mai visto un grossetto cosi perfetto. grosso i modulo è ben centrato.. la data si vede benissimo, cosa si può chiedere più di questo. complimenti!1 punto
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Questa è la pagina dell'Handbook of Greek Cinage Series 4 sulle civette d'oro. Sono davvero molto interessanti da un punto di vista storico:1 punto
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Bella ed interessante moneta che non capita di vedere così spesso in giro... Eccone un altro esemplare venduto un po' di tempo fa... Argenor Numismatique S.A. Auction Lot Date Auction 4 88 (« | ») 27. April 2001 MONNAIES PROVINCIALES ROMAINES No.: 88 Estimate: FRF 700.- Pisidie. Antioche. Philippe Ier, 244-249. Bronze 28mm. IMP M IVL PHILIPPVS AVG. Buste radié, cuirassé et drapé à droite. Rv. CAES ANTIOCHI COLO. A l’exergue S R. L’aigle des légions entre deux étendards surmontés d’aigles. 6h. 9.04g. SNG.von Aulock -, même type pour Gordien III, SNG.von Aulock 8585. Très beau.1 punto
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Si tratta dell'equivalente filippino del classico nichelino made in USA...è certamente una moneta comune ma non è male trovarla in una ciotola..;)1 punto
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Segnalo che in occasione del prossimo Veronafil, sabato alle 10.00 presso il padiglione della fiera si terrà la conferenza del prof. Helmut Rizzolli dal titolo: "Dall'ottolino al tirolino: storia monetaria di Verona". E' un modesto esperimento per cercare di arricchire l'evento commerciale con una parte più scientifica.1 punto
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@@nikita_ Ciao Anche a me è capitata la stessa cosa alcuni mesi fa! Sbirciando in una ciotola di monete è spuntata questo 5 centavos. Non avendola mai vista prima ho detto: Che ci fa una monetina d'argento in questa ciotola di monete comunissime? Come dicevi tu, il colore è molto simile a quello dell'argento. Così l'ho presa, scoprendo solo più tardi che si trattava di metallo cosiddetto povero. Non sono stato comunque deluso, è una bella monetina.... Allego la foto della mia Un caro saluto1 punto
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Devo dire che sentir parlare di Venezia mi ha emozionato, non e' la mia monetazione ma sentir parlare i prof. Rizzolli e @@Andreas e poi @@Arka, 417sonia, @@gigetto13 e gli altri e' cosa da pochi...grazie. Roberto1 punto
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Se a qualcuno fosse sfuggita, ho aperto una discussione nella sezione Bibliografia http://www.lamoneta.it/topic/149805-mega-red-2017/ petronius :)1 punto
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Il libro prosegue sulla falsariga del Red Book con i vari tagli monetari, fino ai 20 dollari d'oro, si passa poi alle monete commemorative, per le quali ugualmente vengono fornite maggiori informazioni rispetto all'edizione standard, in particolare per quanto riguarda le commemorative moderne (dal 1982), censite fino alle ultime emissioni del 2016. I capitoli seguenti, Proof and Mint Sets, monete bullion in argento, oro e platino, le più significative monete di prova (patterns) le coniazioni d'oro private (California e altro), ricalcano quelli dell'edizione standard, senza particolari aggiunte o differenze. Lo stesso dicasi per le poche pagine dedicate ai gettoni e alle emissioni di Hawaii e Puerto Rico. Grosse novità invece per le Filippine, alle cui emissioni sotto controllo americano, sono dedicate ben 30 pagine, contro le appena cinque del Red Book. Avviandoci alla fine, troviamo capitoli dedicati ai più conosciuti errori di conio, tabelle sul valore dei bullion in argento e oro, i primi 250 risultati d'asta delle monete americane (che vedono al primo posto ancora il dollaro 1794, dopo il misterioso flop dell'asta Stack's per il dollaro 1804 di pochi giorni fa), consigli su come valutare il prezzo delle monete e la loro conservazione. Gli ultimi due capitoli sono dedicati ai So Called Dollars e a numismatica e scautismo, un tema, a quanto sembra, particolarmente sentito, probabilmente nell'ottica di avvicinare i giovani al collezionismo numismatico. E siamo così giunti a pagina 1501 e, anche, al momento di dare un giudizio complessivo su questo "mattone numismatico". Del mattone ha la forma, e il peso, ma è con "mattoni" come questo che si costruisce l'edificio della conoscenza numismatica Il libro è sicuramente di grande interesse e utilità, anche se non mi sentirei di consigliarlo a un neofita che non si sia almeno fatto le ossa con un paio di edizioni del Red Book e qualche altra lettura, ma penso che i veri appassionati (collezionisti non basta) di monete americane, debbano comprarlo almeno una volta...due, non so. Il limite è proprio questo: se volessi prendere anche l'edizione del prossimo anno, o recuperare quella dell'anno scorso, ancora di facilissima reperibilità, cosa avrei di più e di diverso, rispetto alla seconda edizione appena acquistata? Le prime 90 pagine, quelle introduttive, sarebbero identiche. Idem le ultime 400, dalle monete commemorative alla fine, a parte l'aggiunta delle commemorative e dei bullion dell'anno prossimo. E per quel che riguarda la parte più corposa e importante del volume, il catalogo delle monete da circolazione, poche o inesistenti sarebbero le variazioni, limitate in pratica a minime differenze nelle quotazioni e all'aggiunta di qualche risultato d'asta. La differenza più vistosa, in realtà l'unica degna di nota, sarebbe l'approfondimento per una o più monete (quest'anno, come detto, ci sono gli Small Cents), ma per quelle posso sempre acquistare le Whitman Guides, tutte o solo quelle che mi interessano: costano meno, e hanno un maggior numero di informazioni (le due guide sugli Small Cents hanno un totale di 592 pagine, contro le 330 dedicate loro dal Mega Red). Non vorrei essere frainteso, sono pienamente soddisfatto dell'acquisto, ma comprarlo anche l'anno prossimo (e fra due, e fra tre), così come recuperare l'edizione passata, è cosa che, al momento, non farei..ma in futuro, chissà Per chi invece non lo avesse ancora, e fosse davvero interessato ad averlo, il prezzo di copertina è di 50 dollari ($ 49.95 per la precisione), che non sono molti, specie se si pensa che un libro come questo, fatto in Italia per le monete italiane (una sorta di Mega Gigante) costerebbe, come minimo, quattro volte tanto. Ci sono diverse possibilità di acquisto in Italia e in Europa, Inghilterra in particolare (da escludere, se non come extrema ratio, l'acquisto diretto dagli USA, per il costo di spedizione e i tempi di consegna, oltre al rischio di dover aggiungere le spese doganali). I siti che lo vendono, sono i soliti conosciuti, tra gli altri le varie filiali europee di Amazon, il Book Depository, AbeBook, Alibris.uk. Il prezzo medio si aggira sui 45 euro, spedizione compresa, ma con un po' di pazienza, e di fortuna, si può riuscire a trovarlo a meno petronius1 punto
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Per mancanza di tempo non sono più riuscito a postare tutti i miei ritrovamenti, ma oggi ho avuto questa gioia che va condivisa! :good: Taglio: 2 euro CC TDR Nazione: Slovenia Anno: 2007 Tiratura: 400.000 Conservazione: BB+ Città: Alpago (BL)1 punto
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Fortunatamente visto il tema importante , l'unione europea ha "costretto" il Belgio a far circolare 800.000 monete , ed inserirle in Rotolini . Sono comunque schifato . Se ogni stato grande comincia a fare così , finisce la collezione dei 2 euro cc . Da parte mia e di spero quasi tutti . E pazienza . Sarà tramontata un'era .1 punto
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ritorno su questa discussione per presentare sempre il mio stesso esemplare, ma fotografato in maniera completamente differente. SE STATE LEGGENDO DA PC, invito gentilmente a cliccare sulla foto per vederla in maniera più definita (come nell'originale), grazie! D:1 punto
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@@texpedo finché compra le sovrane al prezzo del fino contenuto non può avere grossi danni. Fra l'altro non è così semplice imbattersi in falsi verosimili come questo, io non ne ho mai visto uno! Tenga in conto che può rivenderla quando lo desidera e rientrare della somma; è pur sempre oro. Io non sarei così amareggiato, anzi la terrei come curiosità. È sicuramente più "rara" della sovrana che imita.1 punto
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Io invece spero l'esatto contrario, perchè di tutto abbiamo bisogno tranne che emissioni come queste vadano pure a circolare.1 punto
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Sighn... dalle parti mie non meno di 45 euro ....che se la tenessero.1 punto
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Qui una carrellata di bandiere canadesi http://www.rbvex.it/ameripag/canada.html1 punto
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