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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/06/16 in tutte le aree
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Ora ho anch'io la mia monetuzza targata 2016 per questa discussione :D ______________ 2016 Transnistria 55° Anniversario del primo volo nello spazio. 1 Rublo - Acciaio/nickel3 punti
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È' la traduzione italiana dell'opera di Pierre Joubert Sulla Scienza delle Medaglie, edita nella prima metà' del 1600 e ristampata e tradotta poi innumerevoli volte. Un vero best seller numismatico dell'epoca , in 8vo, impreziosito dalla deliziosa incisione dei due gentiluomini numismatici ante litteram L'avvertimento , posto nelle edizioni antiche all'inizio dell'opera, era una sorta di pre-fazione atta a rendere edotto 'avvertito' il lettore ...3 punti
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Buonasera,ho aperto questa discussione con la speranza di avere da voi piu' informazioni su una delle monete piu' rare ed affascinanti di tutta la monetazione di Vittorio Emanuele III . La rupia del 1921 per la Somalia Italiana. Il R. Decreto n. 847 dell' 8/XII/1910 istituì la rupia, e ne fissò il valore ragguagliato a quello della sterlina.La rupia corrispondeva a L. 1,68. I modelli e l' incisione dei coni sono opera di L. Giorgi. Il R. Decreto n.1143 del 18/VI/1925 pose fuori corso tutte le monete coniate per la Somalia , con decorrenza dall' 1/VII/1925. Già in precedenza però ,a partire dal 1921, la Banca d' Italia non rimetteva più in circolazione le monete somale che entravano nelle sue casse. Ciò spiega come mai le rupie del 1920 e soprattutto del 1921 benche coniate in quantitativi abbondanti sono oggi introvabili.Cosi recita il Simonetti sul testo:"Monete italiane medioevali e moderne" del quale mi sono avvalso per la descrizione Allora mi chiedo ma la rupia del 1921 coniata in 943000 pezzi fu mai posta in circolazione dalle banche nelle quali tali pezzi erano confluiti? Queste sono le immagini dell' unico esemplare apparso a diverse riprese come riportato nella didascalia di Nomisma in vendite pubbliche,e che ha realizzato proprio nell' asta Nomisma n 29 del 2005 la bellezza di Euro 92000 . Questi invece sono i 2 esemplari conservati al museo della zecca uno posto al dritto (sara poi del 1921?) e uno al rovescio di cui è visibile la data che sono gli unici a mio modo di sapere conservati in un museo. Il Gigante cita che si conoscono ad oggi della Rupia 1921, solo 5 esemplari . Siete a conoscenza di altri musei che posseggono questa moneta? O gli altri 2 sono in collezioni private? Spero di aver suscitato con questa discussione la vostra curiosità su questa chicca numismatica ...di cui anche a me piacerebbe sapere di più. Ogni commento alla discussione è gradito magari con altre informazioni in merito! Saluti Andrea2 punti
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@@Sator @@ARES III @@ganjalf Non mi pare siano cose di cui è opportuno parlare sul forum, dal momento che copiare una tesina (per giunta per un esame di stato) è vietato e sanzionabile. E qui senza dilungarmi sulla pena per chi non riesce nemmeno a produrre quattro paginette con la propria testa senza copiarle da altri, eh. Poi ci lamentiamo dei furbetti del cartellino... chissà come han cominciato.2 punti
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Sabato scorso in occasione del convegno di Verona abbiamo avuto occasione di verificare in mano la bontà della moneta di Manuel. Le immagini presentate nella discussione in effetti deponevano già in favore dell'autenticità tondello ed i dubbi sorgevano "solo" per via del peso calante. Dal vivo la moneta è piacevole. L'usura è omogenea e sinceramente pensavo che il colpo ripreso fosse più fastidioso. Il responso circa l'autenticità del pezzo è stato unanime anche presso commercianti abituati a trattare le sovrane più antiche e di una certa levatura. A coronazione del piccolo sondaggio anche la bilancia di Michele (che ha portato con se all'uopo e che ringrazio per avercela mostrata) ha dato esito positivo: in una transazione della sua epoca sarebbe stata accettata nonostante il peso calante! In sintesi siamo tutti contenti che Manuel possa godere del suo acquisto senza remore. Buona giornata a tutti.2 punti
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Mai dire mai...sarebbe invece bello per te e per tutti, poi alla fine fare la sintesi divulgativa di un certo percorso e' poi il coronamento finale...2 punti
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Beh ..... pensa allo studioso che riceve da un "compitissimo Signor" una nuova "monetuccia Veneziana antichissima", ... Non ha cataloghi da confrontare, non ha Internet, ... la pulisce con somma attenzione e la gira e la rigira fra le mani cercando di interpretare le legenda. trascrive ciò che vede o crede di vedere, ... qualcosa legge bene, qualcosa no, .... e finalmente drizza la schiena sulla sedia e decide" francamente e senza esitazione" che la sua interpretazione è corretta. Che bello pensare a quei tempi, a quegli studiosi che affrontavano pagine sconosciute della storia.2 punti
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Salve a tutti, credo di escludere il Dominus Noster in quanto più tardo. Mi sembra una moneta imitativa emessa nelle zone orientali dell'impero, dove è stato usato come prototipo una moneta che usa il latino (una colonia?) ma il novello incisore ha storpiato di parecchio le lettere e da quel poco che leggo mi conduce verso Marco Opellio Macrino. Il rovescio ha l'imperatore con lungo scettro e patera che sacrifica su un altare che a me sembra rovesciato, in quanto non sembra una lettera Y legata alla legenda. Perlomeno ci ho provato :cray:. Marcus Didius2 punti
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Mi ricordo ancora quando da ragazzo entrai per la prima volta in un negozio di numismatica. Invece di prendere delle fregature ho trovato una persona che mi ha fatto da guida e che ricordo sempre con piacere. Ora che sono commerciante cerco di seguire le stessa strada... Arka2 punti
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Ciao. Tornando alla moneta della discussione e raccogliendo un'altra obbiezione del Sig. Pezzi (...."per dare una risposta certa, bisognerebbe avere una documentazione che nessuno, nonostante il 'can can', è stato in grado di fornire..."), siamo indubbiamente d'accordo con Lui sul fatto che le supposizioni formulate circa le riconiazioni postume non siano supportate da alcun documento. D'altro canto, però, anche pensare di poter rinvenire, magari all'interno della zecca stessa, le prove documentali di quello che sarebbe stato un vero e proprio abuso ed illecito, con dettagliata contabilità dei pezzi riconiati e, perché no, magari anche con i nomi e cognomi degli artefici dell'abuso, mi pare francamente un'aspettativa abbastanza ingenua. La supposizione delle riconiazioni postume del 20 lire del '36 (e di qualche altro "pezzo da 90' numismatico, come lo scudo del1901.) si fonda in estrema sintesi su argomenti di carattere deduttivo riferiti ad alcune domande e considerazioni, quali: 1. perché, negli anni già ricordati da elledi, vi è traccia (documentale, poiché contenuta nei registri della zecca) di movimentazione del materiale creatore di queste monete dalla "sagrestia" della zecca? Dov'era diretto quel materiale creatore e perché lo si movimentava? E perché non si è movimentato anche il m.c. di altre monete molto comuni ma, guarda caso, proprio quello di monete rare o rarissime, molto ricercate dal mercato numismatico? 2. E' mai possibile che si rompa la ghiera dopo la coniazione di soli nove mila pezzi circa e si battano poi i residui mille pezzi con un'altra ghiera avente diversa spaziatura (si ipotizza che il taglio di secondo tipo ricorra una volta ogni dieci/dodici monete aventi il taglio del primo tipo, secondo lo studio del compianto E. Tevere)? Ma poi, guarda un po', si torna, inspiegabilmente, ad usare la ghiera di primo tipo (chissà...forse proprio quella rotta?...successivamente aggiustata? dal momento che dovevano averne una sola con la zigrinatura di primo tipo, perché, se invece ne avessero avuto disponibile anche solo un'altra, logica "terra terra" vorrebbe che avrebbero dovuto impiegare la ghiera di riserva e non una ghiera con diversa spaziatura)? Ma, guarda un po', quando poi si prosegue la coniazione delle monete da 20 lire "per numismatici", con i millesimi successivi al 1936, si torna ad usare la solita ghiera "di primo tipo"..."resuscitata"? 3. Scusi Sig. Pezzi, ma quali altre monete del Regno, coniate nel XX secolo, le sovvengono con un taglio di primo e di secondo tipo (lasci stare il 50 cent. "leoni", dove fu un regio decreto a determinare che dovessero in un secondo tempo essere modificati i contorni...)? Insomma, la sorte e la casualità si sarebbero accanite solo e soltanto su questa rara moneta del Regno? Tutto ciò a me lascia molto perplesso, pur in mancanza di documenti che non si troveranno mai per la ovvia e scontata ragione che una riconiazione postuma abusiva ed illegale non può - per sua natura - lasciare dietro di sé tracce documentali, Se poi invece Lei trova le circostanze di cui sopra assolutamente normali e spiegabili, non è mia intenzione pretendere di farLe cambiare opinione. Ci mancherebbe. Però, nel momento in cui Lei "chiede la fiducia" per queste monete "di secondo tipo", con tutta la simpatia che pure il Suo articolo ha suscitato, la "fiducia" - diceva l'adagio di una vecchia pubblicità di un'Azienda casearia, "è una cosa seria...e si dà alle cose serie"...e queste monete di secondo tipo, per le ragioni anzidette, a me non ispirano alcuna serietà, ancorché certamente coniate con materiale creatore della zecca. Saluti. :hi: Michele2 punti
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@@david7 Per quanto la moneta in mano abbia il suo fascino, c'è anche da dire che spesso si vede meglio una moneta in una foto ad alta risoluzione che si può ingrandire a piacimento rispetto a quello che si vede de visu in un banchetto male illuminato.2 punti
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il portafoglio ci salverà, essendo il vero e unico signore e padrone delle nostre passioni. Farà lui da scudo a questa valanga di monete.2 punti
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Buona giornata Non è un tema specifico di numismatica, ma lo si può inquadrare senza dubbio nella storia giuridica veneziana, precisamente nel diritto civile. Prima di affrontare l'argomento, è bene dare qualche precisazione su alcuni termini: STAMPA: Si chiamava così l'insieme dei processi civili riguardanti cause simili, che i giudici si facevano stampare e rilegare per buona memoria, affinché potessero giudicare avvedendosi dei precedenti ed a questi fare riferimento. B.I. (BENI INCOLTI): Si chiamava così la “Magistratura ai B.I.” quell'organismo creato nel 1556 e formato da tre Provveditori che avevano la responsabilità di creare le condizioni perché terre non produttive venissero convertite e ripristinate in opere di comune interesse e beneficio di singoli o di una pluralità di individui. AVVOCATI: Qualsiasi cittadino originario veneziano, per nascita o per acquisizione dopo 10 anni di residenza in Venezia o nello Stato, poteva chiedere di svolgere la professione di giureconsulto. Non era quindi una professione limitata alla sola nobiltà. Gli unici che non potevano intraprendere questa professione erano i falsari, i felloni i ladri ed i rei di simili delitti ed altre infamie. Alla categoria sovrintendevano gli Avvogadori di Comune, un gruppo di giudici che gestiva l'albo professionale ed al quale chi voleva intraprendere la carriera di avvocato doveva presentarsi per essere giudicato idoneo. Contrariamente a ciò che avveniva in altri Stati, Venezia rigettò fin dagli albori della sua storia, l'uso del latino nella gestione della Giustizia. Tutti dovevano capire ciò che si diceva e si giudicava, quindi si usava parlare in veneziano, pur usando talvolta termini giuridici latini. Abolite le "Pandette" del Diritto Romano. A similitudine degli antichi fori greci e romani, l'avvocato veneziano esplicava la sua professionalità oralmente e gli era vietato usare, nelle sue esposizioni, termini satirici, offensivi e mordaci; la sua arringa non poteva durare più di 1 ora ½ ed era controllata dai giudici mediante una clessidra. Non poteva portare scritture a difesa dei litiganti, memorandum, testi con citazioni , deduzioni, trattazioni, ecc. ecc. poteva solo esibire documenti spogli che dimostrassero i fatti sui quali i giudici dovevano basare la loro ragionata sentenza. Lo Stato garantiva alle persone indigenti la presenza di avvocati stipendiati, che potessero sostenerli; c'erano anche gli "Avvocati nobili dei prigioni", nobili avvocati che erano obbligati, ad estrazione, a prestare la difesa di chi era in prigione; in caso di rifiuto venivano sospesi per 5 anni dall'esercizio della loro professione. Fatta questa lunga premessa pur riducendola ai minimi termini (spero di non avervi tediato), ecco una copia originale di una STAMPA del Giudice N.H. Ser Almorò (nome corrotto in veneziano di Ermolao) I° Pisani detto Ser Alvise. Inizia sotto il dogato di Pasquale Cicogna e continua fino al 24 agosto 1789, regnante Lodovico Manin. Il tema della STAMPA è l'uso di canali irrigui, la loro deviazione o la creazione di fosse che derivino da corsi d'acqua, per la creazione di risaie o di mulini ad acqua per la lavorazione di cereali o riso ….. Qualche pagina .... giusto per dare l'idea segue ....1 punto
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Buonasera, ecco un altro pezzo della Toscana, la prima della serie delle fortezze: Livorno Cosimo III de’Medici, 1670-1720. Tollero 1707, AR 27,07 g. COSMVS III D G M DVX ETRVRIÆ VI Busto drappeggiato a d.; sotto, nel giro, 1707. Rv. ET PATET ET FAVET La fortezza di Livorno sormontata da corona; sotto, FIDES. CNI 77. Galeotti XLVII, 1/4. Ravegnani Morosini 16. Di Giulio 147. MIR 65. Stupenda patina di medagliere di antica raccolta, SPL/FDC fondi speculari. foto fatte con cellulare con fotocamera di bassa qualità, (si vedono molto bene le tavole di legno del portone della fortezza dal vivo) saluti fofo1 punto
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Ho seguito tutto l'iter di questa moneta. Tra l'altro il giorno 1 giugno non potevo connettermi ad Internet con stabilità :P Trovo comunque inconcepibile la mancata comunicazione del prezzo e penso soprattutto a chi, come il sottoscritto, utilizza una carta ricaricabile (come sapere l'importo?). Sempre il costo stesso è assurdo; 110 Euro spedizione compresa sarebbe stato già diverso! Non l'ho acquistata, anche se la tentazione c'è stata e comunque non me ne pento. Colleziono le FDC e non le proof. Inoltre mi domando: come mai l'immagine della moneta sembrerebbe quella di una moneta in FDC? Mi sono comunque iscritto al Sito: l'ho fatto in caso di una futura proposta di vendita di una FDC (anche Divisionale)... che quest'anno sembrerebbe però non esserci. Mi auguro che gli amici che hanno effettuato l'acquisto non la prendano male ma, ad un prezzo così, ho associato la cosa alle file che si formano il primo giorno di vendita di oggetti tecnologici come telefonini davanti ai negozi, con prezzi elevatissimi. Certo, la moneta in questione ripagherà forse con un prezzo elevato anche in futuro (non come i citati oggetti di tecnologia) e sicuramente darà emozioni stabili nel tempo! :D1 punto
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Prego ;) Questa non l'avevo notata...Estimate: $2,000 Bella sorpresa si..... :good: Queste hanno prezzi più umani... https://www.cngcoins.com/Search.aspx?PAGE_NUM=&PAGE=1&TABS_TYPE=2&CONTAINER_TYPE_ID=1&IS_ADVANCED=1&ITEM_DESC=nektanebo&ITEM_IS_SOLD=1&SEARCH_IN_CONTAINER_TYPE_ID_1=1&SEARCH_IN_CONTAINER_TYPE_ID_3=1&SEARCH_IN_CONTAINER_TYPE_ID_2=1&SEARCH_IN_CONTAINER_TYPE_ID_4=11 punto
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Ecco il prosieguo: Praticamente li facevano un po' a caso e poi forse in base al peso, credo io, gli attribuivano il valore. Secondo questo principio l'esemplare E del Raymond sarebbe più o meno un triemiobolo, mentre l'esemplare Vauctions da te postato più o meno un obolo. Infatti continua: Insomma le cose non sono molto chiare...1 punto
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Ciao, credo sia questa: https://www.acsearch.info/search.html?id=2121467 https://www.acsearch.info/search.html?id=3859361 punto
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Buonasera,ho aperto questa discussione con la speranza di avere da voi piu' informazioni su una delle monete piu' rare ed affascinanti di tutta la monetazione di Vittorio Emanuele III . La rupia del 1921 per la Somalia Italiana. scusa ma cosa ci può essere di affascinante nella moneta del 1921 che non ci sia anche in quelle del 1914-15-19-20 cambia solo la data e la rarità, le monete sono uguali.1 punto
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Ciao @@Anniovero capisco il tuo punto di vista e lo rispetto, intendevo dire e lo ribadisco che rivolgendosi a professionisti o case d'asta non si evitano " sole " ( cosa che non concepisco e non dovrebbe essere possibile ) basta guardarsi un po' in giro o leggere vari post per far rabbrividire, Forse il motivo va ricercato nella vastità e complessità della numismatica e un commerciante non riesce a sta dietro a tutti i periodi, e a volte gli scappano vari particolari. Poi ci sono quelli che vogliono sapere tutto e si arrabbiano se gli contesti una moneta ( mi è successo a Verona) Quello che volevo dire è che dai professionisti non è tutto oro colato bisogna sempre controllare e ricontrollare. Silvio PS poi una sola ogni tanto non fa male ti ricorda che nessuno è perfetto.1 punto
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Si il modulo è quello segnato nella nostra scheda dove era presente un esemplare in Br1 punto
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Aggiudicato alla partenza (in genere partono dall'80% della stima)? Probabilmente è stato uno che cercherà di valorizzare la provenienza da Roma Numismatics per rimetterlo in circolazione a un prezzo maggiorato. Concordo che un prezzo di soli 80 sterline per un inedito di Kamarina è semplicemente un assurdo, Evidentemente si è fatto vivo uno solo a concorrere (e magari è il conferente stesso....) e tutti gli altri collezionisti giustamente hanno voltato le spalle....1 punto
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In tutta onestà, non riesco proprio a vedere rassomiglianze con il bronzetto etrusco citato. Ci vedo alcuni simboli con qualcosa che assomiglia ad una scritta trasversale al rovescio, ma non un elefante.1 punto
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Grazie Mario, la differenza sostanziale é che le medicee abbracciano 3 secoli, mentre le Lorena 1 soltanto. L importante é divertirsi nel farlo e metterci passione, pubblicare un libro sulle proprie monete é indubbiamente una grande soddisfazione. Complimenti al Pellegrini.1 punto
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Buona sera, avrei bisogno di un Vostro cortese aiuto nell'identificazione e classificazione di queste monete; se fosse possibile anche indicare se monete comuni oppure meno. La più piccola ho fatto anche una foto separata. Grazie anticipatamente a tutti.1 punto
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Non dirlo a me, che sono qui solo per "colpa" di Emilio, praticamente...1 punto
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il peso di 0,90 taglia la testa al toro: il peso legale del denaro degli ultimi svevi è di 0,76. La moneta pesa più del peso legale (ciò è normale in quanto erano coniate al marco ed avevano valore fiduciario). In ogni caso pare persino leggermente tosata. Si tratta certamente di un denaro.1 punto
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Se se un doppio colpo durante la coniazione la parte schiacciata dovrebbe avere almeno in un lato schiacciato l'impronta del conio, questa è una moneta schiacciata con una pressa o chissà quale altro arnese.1 punto
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Ciao Garbo 92 Guardacaso questo asse di Nerone è stata una delle primissime monete che ho acquistato quando ho iniziato ad interessarmi delle romane antiche. Come puoi vedere la qualità à assai scarsa ma essendo all'inizio non volevo impegolarmi in acquisti magari a prima vista allettanti ma che poi si sarebbero rivelati delle trappole ! Di conseguenza qualche approccio iniziale di monete non superlative e di conseguenza a prezzi bassi , possono cominciare a soddisfare la bramosia dell'acquisto che coglie il collezionista all'inizio della sua " attività " senza fargli correre grandi rischi, romanus1 punto
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bel ritrovamento, malta rientra ancora tra gli stati di cui non ho commemorative purtroppo, speriamo di raggiungerti al più presto.1 punto
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Oltre alle varie tipologie elencate da foto recentemente ho visto in un asta una moneta spezzata a meta .. Per chi colleziona avvalendosi Dell Attak é un buon affare ?1 punto
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Buona giornata Aste confuse con listini .... è il nuovo che avanza? Mah .... per me sono negozi virtuali. @@sabaudo59 ti chiedi perché lo fanno? Perchè ci guadagnano, anche con elevato numero di invenduti, perché tra l'alta percentuale che chiedono al conferente ed i diritti, spese, il confezionamento, ecc. ecc. che chiedono all'aggiudicatario, hanno elevati margini di guadagno. D'altra parte il collezionista segue generalmente l'emozione che gli da la moneta e l'emozione non ha logica .... saluti luciano1 punto
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Visto che nessuno si sbilancia proverò a definire meglio le mie perplessità.La Pardi in "monete flavie longobarde"scioglie il monogramma in :dominus noster rex,solo che questa frase è gia presente in associazione con il nome del re(Aistulf,Rachtis,Desiderius)e proprio sullo stesso lato della moneta che presenta il monogramma.Quindi a mio parere sarebbe una inutile e poco probabile ripetizione.A volercisi provare proporrei un"Christus rex"vista anche la presenza di una croce latina nel centro del monogramma stesso. Fiducioso in vostri eventuali pareri... Saluti. ADELCHI.1 punto
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Un peso delle Filippine normale ed una con contromarca cinese e suo retro1 punto
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La risposta al tuo quesito non è facile. Le medaglie di massimo modulo non furono oggetto probabilmente di una specifica emissione con tiratura definita. Erano medaglie di ostentazione, per omaggio. Le ricerche di archivio hanno consentito di reperire tante richieste "formali e ufficiali" di coniazione successive nel tempo proprio per doni pontifici o particolari eventi. Ciò spiega anche abbinamenti dei rovesci con diritti diversi (spesso l'ultimo realizzato e meglio rispondente al ritratto del pontefice). Proprio per l'uso che ne veniva fatto i massimi moduli delle basiliche si ritrovano anche per pontefici successivi a Pio IX (Leone XIII e anche Pio X). L'uso della mistura di metalli bianchi bronzati, e quindi di un metallo povero, fa pensare a emissioni per finalità diverse dall'omaggio importante. Si potrebbe così spiegare la emissione di qualche serie per il giubileo 1925, ma non si capisce la mancanza della medaglia per la basilica di Santa Maria Maggiore. Sono ritenute con certezza emissioni di natura commerciale (con definizione di riconi) le medaglie in lega uniface di tutti i rovesci delle basiliche che spesso sono offerte. Non vi sono però notizie certe e studi puntuali. Penso che la lacuna sarà colmata con la nuova pubblicazione sulle medaglie di Pio IX di Stefano Bertuzzi.1 punto
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Medaglia per celebrare il 50° Anniversario dell'ordinazione sacerdotale di Pio IX da parte del comune di Velletri. Medaglia molto ben conservata rispetto quello che finora avevo visto in giro1 punto
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Numero speciale che contiene (ma non solo) gli atti della prima giornata di studi "la numismatica e i giovani" Mario Limido - Presentazione della Giornata di Studio “La Numismatica e i Giovani” Magdi A. M. Nassar - CGN Circolo Giovani Numismatici ATTI DELLA CONFERENZA “LA NUMISMATICA E I GIOVANI 2016” Mario Limido - La Numismatica e i giovani Magdi A. M. Nassar - Date a Dio quel che è di Cesare, la croce e la moneta nel medioevo Matteo Siciliano - La moneta come mezzo di comunicazione: dalle origini al mondo greco-romano Mirco Trombini - Iconografia e identità nazionale nella monetazione in Euro: alcuni esempi Davide Maria Gabriele - Dalla Trinacria alle Puglie: cartografia e Mito nelle medaglie borboniche del XVIII e XIX secolo Antonio Rimoldi - Lo stemma e il leone: una lettura del romaninus QUADERNI DI LAMONETA 2016/2 Pierluigi Canoro - Possibili influenze di coniazioni classiche sulla monetazione medievale di Salerno Realino Santone - Notizie su due Cavalli di Brindisi e Chieti inediti Disponibile in: http://www.amazon.it/Quaderni-laMoneta-2016-giornata-numismatica/dp/1533326479/1 punto
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DE GREGE EPICURI Non ci sta molto, ma a me la 2a immagine ricorda un elefante (con proboscide a sin.), e quindi la moneta di Arezzo di area etrusca, in cui però l'elefante di solito è volto a dx...Forse però quella è la coda, non la proboscide!1 punto
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Sia i PRO.COS che gli IMP.ITER sembrano avere le alucce ben sviluppate sul caduceo e presenti sul fulmine, l'assenza di baccellature sull'anfora e, soprattutto la legenda (RPC) corretta. Sarà forse opera dei soliti celti dei balcani??? :D1 punto
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Al convegno di Bologna ho trovato queste 2 medaglie in alta conservazione che ancora mancavano alla mia raccolta. la prima è per il ritorno del Papa a Roma dopo l'esilio forzato nel Regno delle Due Sicilie e fatta coniare dal Patriziato Romano nel 1850 La seconda è per il ritorno di Pio IX dal viaggio nelle province nel 1857 Spero siano gradite Gian1 punto
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