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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/08/16 in tutte le aree
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Buongiorno. Che dire, tutto sommato per me siete stati molto bravi. Vero che ho messo una moneta conosciuta e facile, e che ho proposto, a mio avviso, foto molto "realistiche", per quanto possibile, ma insomma mi aspettavo un range di giudizi forse un poco più largo, non fosse altro per i limiti dovuti alla capacità di lettura delle foto! La moneta l'ho giudicata SPL/FDC (tra lo spl ed il fdc) con la nota bell'esemplare. Presenta infatti una freschezza di metallo molto forte, tale da poter indurre a pensare ad una conservazione superiore in prima istanza. La moneta, infatti, non é circolata e presenta segni di contatto che "potrebbero" essere attribuibile alle fasi di lavorazione e stoccaggio e, a detta di qualcuno anche qui sul forum, dovrebbe considerarsi quindi FDC. Chiaramente per me non é così, la presenza di diversi segni di contatto già esclude la possibilità di trovarci davanti ad un FDC (o un qFDC/FDC nel caso se fossero pochissimi, piccolissimi e non fastidiosi). Ma quello che la porta sulla scala dello SPL é la piccola assenza di lustro che si nota al rovescio sui massimi rilievi delle pieghe della veste. Come noterete, guardando la foto, le linee superiori delle pieghe cambiano colore virando verso un grigio più scuretto, denotando appunto una leggera mancanza di lustro data probabilmente dal cattivo maneggiamento (conservazione) della stessa. Non si notano infatti appiattimenti dei rilievi sulla moneta. Essendo l'assenza di lustro, pur minima che sia, attribuibile all'usura, dal mio punto di vista, non di può più parlare di qFDC, ma si passa dallo SPL/FDC in giù. Il bordo a mio avviso non ha assolutamente niente che non vada per la tipologia, bave, piccoli rigonfiamenti dovute ai nodi, rosette e fert e leggere mancanze, sono assolutamente nella norma e non giudicabili come peggiorativi, in questo caso specifico. E' una moneta che prezzerò attorno ai 1400€, e che probabilmente a 1350€ venderò (Vedremo). Qualche pensiero in più: questa é una moneta che, volendo, si potrebbe far apparire in foto MOLTO meno segnata di quanto é, e addirittura si potrebbe far sparire in modo totale la leggera mancanza di lustro di cui sopra; basterebbe solo far girare la luce sulla superficie in modo diverso. Quindi ATTENZIONE a quel che sembra dalle fotografie, sia in senso migliorativo che in senso peggiorativo: molte volte i segnetti rilevati da una foto nitida, con luce radente e ben contrastata a 20x con la moneta in mano e con la lente risultano davvero tendenti all'inesistente. Altre volte il giro della luce non é chiaro per poter vedere il lustro che, ricordo sempre, é LA PRIMA COSA DA GUARDARE su una moneta, e non solo per le altissime conservazioni! Ci aiuta ad esempio a capire anche se una moneta é BB o BB/SPL! Un po' di mal di pancia quando ho letto qFDC "commerciale"... Nonostante sia chiaro il senso dell'utilizzo in questo contesto, anzi forse riassume bene un concetto, non riesco ad abituarmici, mi suona tanto come qFDC "ti prendo per i fondelli". Ma so che é un problema squisitamente mio e che anzi in molti preferiscono avere in collezione monete con un cartellino che riporta magari il terzo di punto in più, se non il mezzo punto. Più avanti e tempo permettendo, proverò ad inserire ancora altre monete, magari un po' più complesse di questa, per vedere le nostre varie sensibilità.9 punti
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Complimenti, anche perché sono differenti per iconografia. Nel Mainetti Gambera sono censite 10 tipologie differenti. Rileggendo il libro, confermo che il numero di bagattini a nome del Foscari che venne ritrovato era di 5.500 esemplari, per un peso medio di gr. 0,40 ciascuno ed in ottime condizioni. Probabile che il tesoretto fosse stato occultato nel 1456 come risposta cautelativa al bando di consegna. La presenza di falsi denota che circolassero facilmente frammisti agli originali, giacché non era facile, neanche allora, riconoscerli. Ti posto la pagina che riguarda i tipi di falsi conclamati. saluti luciano4 punti
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Ecco la foto del taglio!! E' il meglio che sono riuscito a fare purtroppo. Come vedete è proprio screpolato il metallo ma non è corroso.. Io credo possa essere a causa del tondello, già "compromesso" prima del conio.. Inoltre in quel punto è un pò più fino del resto della moneta.3 punti
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Taglio: 2 euro CC Nazione: Belgio Anno: 2016B Tiratura: 1.020.000 Condizioni: qFDC Città: Bruxelles Note: NEWS ; x 173 punti
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Cari amici la prima osservazione che mi viene in mente è: se un venditore autorizzato vende una moneta ancora sporca vuole significare, almeno spero, che la provenienza dell'esemplare in discussione non è italica. Il metallo sembra sincero (non so dire sotto le croncrezioni). Secondo me, come già anticipato da Mario (come và?), potrebbe essere una imitazione del periodo di Enrico V forse di provenienza medio orientale. Ma il peso? Oppure è un inedito di Pavia :D ciao a tutti2 punti
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Ciao, beh Pavia non è ...è indubbiamente anomala, sarebbe interessante avere il peso, può anche essere un falso o una imitazione, vediamo se qualcuno vuole intervenire...2 punti
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Buona sera,di questa moneta ho solo le foto,è un acquisto di un amico all'ultimo Veronafil,mi ha chiesto un parere e io, come al solito, quando l'ho vista ho perso le poche certezze che avevo su queste monete.Venduta come denaro di lucca da un venditore "ibrido"e'stata fatta vedere ad un commerciante più esperto che l'ha frettolosamente liquidata come denaro di Pavia(???????).Sembrerebbe un enriciano di Enrico IV o V,che presenta legende un po confuse,soprattutto al rovescio,forma delle lettere e del monogramma un po anomala e un perlinato del cerchio interno molto particolare ,posso confermare la catalogazione (Enrico IV o V )?gradirei un vostro parere,grazie a presto.2 punti
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"Francamente e senza esitanza leggo..." a @@mfalier, @@Arka, @@ak72, @@417sonia, @@fabry61, @@chievolan e a tutti gli enricianofili :drinks:2 punti
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Vista la qualità dell'insegnante mi lancio. Anche se non è la mia monetazione fa sempre piacere poter imparare. Per poter imparare bisogna necessariamente essere corretti. La prima cosa che balza all'occhio e che mi porta a pensare che la moneta in oggetto sia in altissima conservazione è la presenza abbondante della bava di conio ai bordi. Da considerarsi sicuramente non circolata. Faccio tesoro di un precedente insegnamento di Pino per quanto riguarda la valutazione dei segnetti al dritto e al rovescio. Interrompono in qualche modo la continuità del lustro inducendo a pensare siano dovuti ad usura da cattiva conservazione? Beh la foto in questo caso mi confonde un poco per via della bustina. In ogni caso il lustro mi pare abbondante dove l'illuminazione permette di apprezzarlo e, dato che non vi sono difetti occulti, considero sia così in maniera uniforme. In definitiva direi che un qFDC sia la sigla che meglio rappresenta la moneta al dritto ove FDC è l'utopia della moneta perfetta senza segni di zecca. Per il rovescio sono più dubbioso nel guardare l'area subito sopra i millesimi. La tonalità della foto mi pare leggermente più chiara. Ipotizzo possa esserci meno lustro rispetto al resto della moneta, giudico il rovescio Spl-Fdc e aspetto le bacchettate dall'insegnante. Sul giusto prezzo non mi esprimo. Non è il mio mercato. Grazie ancora e buona serata.2 punti
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Buongiorno a tutti. Oggi vorrei condividere con gli amici del forum l'ultimo ingresso nella mia raccolta tipologica. Era un po' che la inseguivo in conservazione decente (soprattutto la cercavo con una treccia al dritto ancora leggibile) ad un prezzo avvicinabile. Si tratta di una sovrana "secondo tipo giovane e Sidney Mint" e fu coniata ininterrottamente dal 1857 al 1870 in più di 24 milioni di pezzi. Nonostante l'ingente quantitativo emesso si tratta di una moneta piuttosto raretta e scambiata a cifre piuttosto importanti quando in alta conservazione. Ne ho trovato un esemplare piuttosto soddisfacente nell'ultima asta Ranieri e mi è stata aggiudicata alla base d'asta. Poca concorrenza dunque. Ecco la foto dal catalogo. Devo dire che in mano appare molto migliore e, soprattutto nell'area del particolare che cercavo, mi ha sorpreso positivamente. Purtroppo non ho modo di fare buone foto in questo momento e nemmeno voglio tediarvi con foto pessime dal cellulare. Posso però postarne una scansione. Come sempre sono beneaccette considerazioni sulla tipologia e sullo stato di conservazione. Come vi sembra la scansione? E' utile ai fini di una corretta valutazione secondo voi? Buona giornata E.2 punti
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Condiìvido con voi questa bella medaglia CRI appena ritirata in un lotto di medaglie CRI .1 punto
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finalmente il Liruti in originale ;) grazie al caro amico che me l'ha ceduto. si è stupito che prima dell'ok io abbia annusato le pagine :crazy:1 punto
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In asta Bertolami/ACR n. 24 , il prossimo 23-06-2016 , al lotto 120 , uno statere incuso di Crotone HNItaly 2075 / Attianese 291 . Incuriosisce , se correttamente indicato , il peso dell'esemplare , di 5,18 g. Da notare , anche i 3 "pallini" visibili nel campo in alto , a des. del tripode al dir. Unisco della stessa tipologia , l'esemplare in Gorini ( la monetazione incusa della Magna Grecia , 1975 ) lì descritto al n. 1 , Babelon 2114 , di 7,98 g.1 punto
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E' da qualche giorno che ho questa moneta :) E' evidente che è stata pulita al dritto, al rovescio mi sembra che ci sia ancora la sua patina del tempo intatta. Sono favorevole all'usura provocata dalla circolazione, ai segni che si formano dall'uso proprio di una moneta, ma sono contrario ai segni lasciati da un intervento diretto di pulitura. Osservate la base del collo del sovrano e le prime lettere subito a sinistra, forse il precedente possessore voleva togliere quelle stranissime righe/escrescenze d'argento....? Sono a rilievo, prodotte durante le fasi di coniatura?1 punto
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Volevo mostrarvi questa bellissima moneta attualmente in vendita sulla baia (francese). Si tratta chiaramente di una imitativa del tipo DIVO CLAVDIO, altare. AE; 18 mm; 1,59gr D\ IMP CLAVDIVS AVG R\ PIAR[...] Personalmente non avevo mai visto una simile degenerazione stilistica per l'altare. Davvero curiosa! Come curioso il fatto che al dritto non sia ripresa la legenda corretta della serie (DIVO CLAVDIO), ma la legenda "in vita" dell'imperatore. Il commerciante è un professionista... ma mi asterrò dal fare qualsiasi offerta viste le vicende personali che l'hanno coinvolto. Per approfondire: http://www.midilibre.fr/2015/10/01/herault-lourdes-peines-pour-les-pilleurs-du-tresor-de-l-epave-du-xviiie-siecle,1221105.php(già se n'era parlato in un'altra discussione). Voglio comunque precisare che mi astengo dal commentare la vicenda, che non conosco approfonditamente e mi astengo dal dare qualsiasi tipo di giudizio sul venditore (sostengo la presunzione d'innocenza fino alla conclusione di qualsiasi iter processuale). Tuttavia, vista la materia e visto il mio sforzo nel costruire una collezione "lecita" e alla luce del sole, di questo pezzo mi accontento della foto e del condividerla nel forum :)1 punto
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Al momento riesco a visualizzare le foto solo da cellulare e devo dire che riesco a vedere ben poco ... Da quel poco mi sembra peró abbastanza evidente il numerale del doge . Anche secondo me si tratta di un Tomaso di Campofregoso ! Se fosse stato filippo maria visconti inoltre si dovrebbe vedere il biscione ed onestamente io lo vedo . Saluti Matteo1 punto
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In ogni caso sarebbe bastata una semplicissima info sul loro sito che comunicasse il problema è come intendono risolverlo...nella semplicità c'è l'essenza della grandezza1 punto
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DE GREGE EPICURI @@Anniovero: da parte di qualcuno che stava all'interno dei confini dell'impero. Mentre, se parli di "barbariche", dai per scontato che siano prodotte da popolazioni indipendenti ed esterne all'impero stesso. Questi radiati imitativi (come poi quelli che imitano monete del Regno delle Gallie) sembrano prodotti in grandissima parte in Gallia, ma in parte anche in Britannia e nell'Italia Settentrionale, per il fatto che mancava il circolante di questo tipo. Un po' diverso il discorso sulle imitative del IV secolo.1 punto
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Ciao non mi ricordo di altri imperatori con la testa radiata che non indichi un dupondio, a meno che non si riferisca a qualche divinizzazione, però di varianti con la testa radiata ce ne sono alcune su altri nominali per esempio Nerone conio un asse ridotto delle dimensioni di un semisse con la sua testa radiata, probabilmente a indicare il valore doppio, o il doppio sesterzio di Postumo. Per la serie DIVVS AVGVSTVS PATER può trarre in inganno un nominale coniato da Tiberio con Augusto radiato e al retro una corona di alloro con all'interno il solito S C non è un'asse ma un dupondio in quanto coniato in oricalco, stesso discorso per quello coniato da Caligola. Di questa serie fanno parte anche le varie monete di restituzione di Nerva Tito e Domiziano. Silvio1 punto
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a me nello storico compare e sono poco meno del 1300esimo. Sinceramente trovo poco possibile l annullamento di tutti o in parte degli acquisti. Su fb ho letto centinaia di idiozie. Io mi fido di quello che leggo in modo ufficiale e non per sentito dire.1 punto
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Vi sottopongo questa rara moneta per un vostro gradito parere Forte III Tipo Carlo Emanuele I al D/ sotto lo scudo si osserva una stella , non descritta precedentemente a causa probabilmente della conservazione del forte del Museo di Annecy1 punto
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è un Vittoriato romano, puoi identificarla in questo link http://numismatica-classica.lamoneta.it/promo/R-A5 dovrebbe essere questo http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A5/181 punto
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strano come la parte inferiore della moneta in entrambe le foto sia venuta molto sfuocata, al contrario della parte superiore che invece è a fuoco. nel complesso le foto non valorizzano il pezzo, che sicuramente è gradevolissimo.1 punto
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@VALTERI ciao , sicuramente il peso di gr. 5,18 farebbe "pensare" , ma osservando bene la foto sono convinto che si tratta di un errore di trascrizione. Per le tre (e più) palline , niente di più di un difetto della superficie del conio. Niente di allarmante ....... La foto del Gorini non è dello stesso conio e non si possono fare confronti. Diversamente con la foto che allego di un statere dello stesso conio e con gli stessi difetti , in una vendita Busso 25 aprile 2001.1 punto
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Petachina di Ganova; la C al dritto fa pensare ad un Campofregoso, ma è poca cosa; bisognerebbe decifrare la cifra romana dopo la sigla IA del dritto: indica il numerale del doge e ne renderebbe facile l'odentificazione. Nel collegamento la scheda per la petachina di Tomaso di Campofregoso XXI° doge http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV18/6 ciao Mario1 punto
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@@Diamond72_it non conosco la discussione tuttavia sei nuovo e hai già infranto vari articoli del regolamento. Non entrerò nel merito però: 1- hai aperto una discussione per continuare una già chiusa (a torto o a ragione non so) e quindi hai infranto il Regolamento; 2- stai usando la sezione sbagliata perché questa è adibita al riconoscimento e per la valutazione di monete, e non per parlare di argomenti vari come quelli da te addotti. Spero che potrai continuare a goderti il forum e usarlo, comunque sarebbe meglio per uno nuovo cercare di rispettare le regole. Poi potrai avere tutte le ragioni del mondo, ma in questo forum esistono delle regole e debbono essere rispettate.1 punto
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Una cosa però è importante dire ...... a chi comincia o ha appena cominciato ........ soprattutto con V.E.III comprate subito un pezzo bello come quello del monetaio, che può sembrare caro, lo capisco, ma cominciare con un bb+, per poi passare ad un qspl ed arrivare ad uno spl-fdc alla fine si spende il doppio ....... fidatevi di quelli che lo dicono perché è vero!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Io ahimè ....... ci sono passato e ad ogni passaggio evolutivo ci ho rimesso il collo.................1 punto
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se ti va una lettura: https://www.forumancientcoins.com/numiswiki/view.asp?key=Anonymous%20Byzantine%20Class%20A%20Folles1 punto
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Cosa volete che dica ........ ho postato la mia, che tra l'altro è meglio dal vivo che in questa foto, perché come il numismatico sa bene a volte la luce migliora ..... altre volte no. Non credo che la mia sia migliore ....... l'ho mostrata perché parlavamo di foto fatte ad hoc. Mai come ora la perizia è una opinione, non qualcosa di assoluto ed indiscutibile, basta guardare le stime di aste blasonate e importanti ...... si parte sempre da un mezzo punto in più, per non parlare dei commercianti. La gente a volte legge prima la perizia, poi chiede il prezzo e poi ....... guarda la moneta, se poi la perizia è di perito famoso, .... possiamo anche evitare di guardare la moneta!!!!!!!!!!! Non volevo fare paragoni su quale fosse la più bella, la moneta del monetaio è altrettanto bella, la mia mi piaceva e così pure il suo prezzo ......1 punto
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Sì, c'è una somiglianza con lo stemma Quarelli. Che però ha in più una fascia d'oro, e soprattutto un sicuro utilizzo in epoche molto posteriori al sigillo. Finora ho cercato lo stemma di Otorino fra quelli di area alto-provenzale. Ma invano. Interessante l'indicazione di @@alainrib sulla relativa rarità del nome Otorino. Che è una variante di Oddo/Oddone. In Francia, il Sant'Oddone più noto è certamente il celebre abate di Cluny vissuto nel X secolo, e nato a Tours. Forse il nostro Otorino poteva far parte di una famiglia di Borgogna o di Turenna. La ricerca continua. :good:1 punto
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No David. Quella é una zona d'ombra della fotografia. Li non si capisce dalla foto se lustro é presente o meno. Guarda le PIEGHE della veste dalle ginocchia alla pancia. I rilievi massimi. Li ci batte la luce, eppure si notano variazioni di colore allo scuro = lustro andato, nonostante si veda bene il lustro nei rilievi inferiori circostanti.1 punto
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Grazie per l'apprezzamento Fabio, @@Lay11 . Sono molto soddisfatto in effetti. Specifichiamo comunque che si tratta di una moneta che ha fatto il suo lavoro. Ha circolato dunque non si può considerare in altissima conservazione. È anche vero che ha una freschezza inusuale per la tipologia. Quest'ultima resta comunque una considerazione puramente personale, maturata su di un campione limitato. Posso dire di averne maneggiate al massimo una dozzina in tutto. Buona giornata.1 punto
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Le fiamme sembrano avvolgere tutto l'altare e non solo bruciare in cima come "dovrebbero", rendendolo un misto fra un'ara e una pira funebre...per certi versi è forse una "interpretazione" dell'incisore che ben si adatta alla circostanza della consecratio...! ;)1 punto
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Grazie mille per le risposte... :hi: :hi: :hi: @@petronius arbiter chiarissimo!!1 punto
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Non è andato poi così distante. La E probabilmente aveva il triangolino superiore mancante così la interpretò come K. La N è giusta. La R diventa D se non vedi il triangolino in basso. La I e la C divennero N. L'unica cosa che avrebbe potuto aiutarlo è la P di IMPERAT che vede come D ma la interpreta giusta. Avrebbe dovuto portarlo a riconsiderare la prima D. Arka1 punto
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Sono nuovo del forum ed , mi voglio presentare , cercando di mettere a disposizione quel pochissimo , che conosco , di questa monetazione . Il fior di conio , di questa tipologia , non esiste . Non esiste per varie complicazioni e difetti congeniti che , venivano portati intrinsecamente . Ad essere sinceri , può trovarsi un qfdc/fdc vero , bello , a non meno della cifra tonda ( e non so se basta ) . Di questa tipologia , può reperirsi abbastanza facilmente , il normale spl/fdc , un po meno il pieno qfdc ( vero ) , ed difficilmente il vero e pieno qfdc/fdc . Il fdc , dovrebbe avere una tonalità di lustro ed una vivacità del metallo , nonché una omogeneità sui punti più bassi , che difficilmente può trovarsi in un esemplare . Quali sono i punti più ostici , si potrebbe chiedere ? , innanzitutto il baffo , aldilà chiaramente della testa che era bassa già di suo , ma sopratutto il seno , la convergenza della veste , le pieghe ( da dove nascono) e la cintola , dalla quale si dipartono . E' altresì usuale , che il bordo , presenti una disomogeneità circolare , all'apparenza sembra non essere perfetto . Nell'esemplare proposto , salvo il fatto che , valutiamo una fotografia e , l'imperfezione anche umana che c'è dietro ( ed è di tutti ) nel farla , possiamo osservare una disomogeneità nel lustro , certamente presente , ma non sufficientemente elevato per attribuirgli la parola qfdc . Buona la veste , la cintola , il ritratto dell'Italia , meno purtroppo il bordo , che risente di vari colpi e colpetti . Piccoli segni nel cuore della donna . Al D/ va meglio , anche se il bordo un pochino risente , si guardi ad esempio in prossimità della parola VITT. Piccoli segnetti anche qui , con la classica colorazione . Personalmente , per quel poco , che posso conoscere di questa monetazione , l'esemplare , seppur bello , non arriva ne , può essergli attribuito il qfdc . E' uno spl/fdc , prudentemente spl+ ( pieno) // spl-fdc ( tendente ) . Sul lavaggio non mi pronuncio , non mi stupirebbe se lo avesse subito . Mi scuso se , forse , mi sono presentato in questo modo , che può essere antipatico , scusatemi . Buona serata1 punto
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Proviamo - in fondo che ho da perdere? - Da quel che si vede: a parer mio qFDC. Campi puliti, rilievi ben delineati, graffio sulla guancia del re e piccole tacchette sui bordi (queste potrebbero abbassare la conservazione d'un poco se viste fuori dalla plastica), non vedo segni d'usura, presenza di lustro. Se confermata la conservazione, arriviamo tranquillamente a 2.000,00 euro.1 punto
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Dalla foto dico qFDC per i già segnalati micro graffietti. O comunque minimo minimo SPL/qFDC. Prezzo sui 1500. Saluti Simone PS Il prezzo potrebbe essere comunque compromesso da quei tre grossi colpi a forma di oblò al rovescio sulla prua della nave. :D1 punto
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Dall'asta Ranieri: In arrivo una bella "patacca" AQUILEIA - Bertoldo di Merania, 1218-1251. Denaro. gr. 0,82 D/Il patriarca con veste dalmatica. R/Frontone di tempio con torri, sotto testa. Tipo Bernardi pag. 91; Tipo Brunetti 518; Cigoi 518.1 punto
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Bello E' sempre un pezzo di storia numismatica. Complimenti! luciano1 punto
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@@UmbertoI Gran bel pezzo, stupiscono i bordi ...direi quasi intatti, il R/ ha dei rilievi super, il D/ lo vedo meno conservato ...io direi BB-BB+/qSPL, i miei complimenti per questa monetuzza.1 punto
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@@Danielucci Comunque scherzi a parte... è una moneta al top sicuramente, complimenti. :)1 punto
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