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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/10/16 in tutte le aree
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Apro questa discussione al fine di raccogliere le immagini di monete, medaglie, banconote e manufatti d'arte che rappresentano il mito di "San Giorgio e l'uccisione del Drago" di ogni epoca e luogo di provenienza presenti nelle nostre collezioni. Invito gli utenti di tutte le sezioni del forum a condividere le foto di quanto hanno a disposizione nelle loro raccolte accompagnate da una breve presentazione dell'oggetto o anche dell'artista, in modo da poter creare una bella miscellanea tematica. Spero che l'idea piaccia e la partecipazione sia nutrita e trasversale agli interessi dei partecipanti al forum. Credo sia innanzitutto opportuna una breve introduzione circa la vita del Santo e la leggenda che l'accompagna: San Giorgio di Carlo Crivelli (1472) L’esistenza di Giorgio, santo vissuto nel II secolo, è ancora avvolta dal mistero, tanto che i papi cattolici Giovanni XXIII e Paolo VI hanno ridimensionato la sua importanza e il culto. San Giorgio, però, è ancora tra i santi più amati in Oriente e in Occidente; la Chiesa russa lo considera ieromartire (o megalomartire), molte nazioni (come Inghilterra, Lituania, Georgia, che ne porta il nome, e Portogallo) lo hanno elevato a patrono, così come le città di Barcellona, Genova, Venezia, Ferrara, per citarne solo alcune. Gli è stato persino dedicato un cratere sulla Luna. San Giorgio in lotta contro il drago e dodici scene della vita, Bulgaria (Pietro Minjov di Triavna), 1840, tempera su legno, cm 134x86,5 cm (Museo di Storia nazionale di Sofia) Pochi sono i documenti veramente attendibili, moltissimi quelli più o meno encomiastici. La verità storica si basa su pochi passi degli scrittori latini Teodosio Perigeta, Antonino da Piacenza e Adamnano, che testimoniarono l’esistenza a Lydda (Diospoli), in Palestina, del sepolcro di San Giorgio martire e la intensa venerazione del popolo, su un’epigrafe greca del 368 rinvenuta in Eaccaea di Batanea, che parla di una casa del santo, e sui resti archeologici della basilica cimiteriale, il cui primo nucleo può essere datato ad anni vicini alla vita di Giorgio. Tutto qui, il resto – ciò che noi crediamo di conoscere – deriva dalla Passio Georgii, biografia scritta agli inizi del V secolo e già classificata apocrifa dal Decretum gelasianum del 496, e dalle successive rielaborazioni e integrazioni leggendarie, codificate nel XIII secolo nella Legenda aurea di Jacopo da Varazze (o da Varagine, morto nel 1298) e ampliate in codici manoscritti successivi. San Giorgio in lotta contro il drago, Georgia (Samegrelo), 1849, argento dorato, legno, cm 25x20 (Museo d’Arte statale di Tbilisi) Giorgio nacque intorno al 280 in Palestina (ma altre fonti dicono presso la foce del Danubio, vicino al Mar Nero), da Geronzio, persiano, e Policronia, cappadoce, che lo educarono cristianamente fino alla sua partenza per il servizio militare, dove divenne ufficiale delle milizie romane e poi cristiano. Quando l’imperatore Diocleziano ordinò la persecuzione contro i cristiani, non esitò a consegnare Giorgio, pur apprezzandone il valore, in mano all’imperatore persiano Daciano che lo fece incarcerare e torturare. Secondo il racconto di Jacopo da Varazze, Daciano convocò settantadue re per decidere le misure da prendere contro i cristiani. Davanti alla corte, Giorgio distribuì i beni ai poveri e, confessandosi cristiano, si rifiutò di sacrificare agli dei. Giorgio fu spogliato delle vesti, flagellato con nervi di bue, costretto a mettere calzari infuocati guarniti di chiodi, colpito da martellate tanto violente da fracassargli il cranio, legato e sbattuto in prigione, dove ebbe la visione del Signore che gli predisse sette anni di tormenti, tre volte la morte e tre la risurrezione. Visto che Giorgio era irremovibile nella sua fede, Daciano convocò il mago Atanasio, chiedendogli di vincerlo con un incantesimo: Atanasio divise in due un toro con una formula magica e offrì a Giorgio una bevanda avvelenata, ma il santo, prima di morire, convertì Atanasio che fu subito messo su una ruota armata da ogni lato di punte e lame, tagliato in dieci pezzi e gettato in un pozzo. Allo scoppio di un tuono, Giorgio risorse la prima volta. Ciò provocò la conversione del capo delle milizie Anatolio e di tutti i soldati che furono immediatamente passati a fil di spada. Giorgio fu ricondotto in tribunale, gli versarono in bocca del piombo fuso e gli piantarono in testa sessanta chiodi roventi, poi lo appesero a testa in giù su un braciere; infine, lo ricondussero in prigione. All’indomani, il re Magnenzio giurò che si sarebbe fatto cristiano se Giorgio fosse riuscito a far fiorire e fruttificare ventidue sedie di legno. Il miracolo avvenne, ma il re lo attribuì al dio Apollo e Giorgio ne distrusse subito il tempio. Il santo fu allora squartato e gettato in una caldaia con piombo e pece, ma nel mezzo di un gran frastuono discese il Signore, accompagnato da Michele e i suoi angeli, che risuscitò Giorgio per la seconda volta. Alla vista di tanti tormenti, la moglie di Daciano, l’imperatrice Alessandra, si convertì al cristianesimo e, per questo, condannata al martirio. Già sul patibolo, Alessandra chiese a Giorgio cosa ne sarebbe stato di lei dato che non aveva ancora ricevuto il battesimo, ma il santo la tranquillizzò: “Il tuo sangue versato ti sarà battesimo e corona”. Giorgio fu quindi esposto agli uccelli che lo smembrarono, ma anche questa volta risorse. Il giorno appresso, Giorgio fu condannato alla decapitazione. Condotto alla porta di ferro il martire chiese a Dio il fuoco del cielo per incenerire Daciano, i settantadue re e tutti i pagani presenti e, esaudito, lo implorò di concedere protezione a coloro che invocavano il suo nome. Il Signore rispose che coloro che avrebbero venerato le sue reliquie, sarebbero stati esauditi. Solo allora, Giorgio si lasciò decapitare. Era l’anno 303, Giorgio aveva circa ventitré anni. Nelle diverse versioni della vita del santo si possono leggere altri particolari dei supplizi subiti da Giorgio (costretto ad entrare in una fossa piena di calce viva, frustato con cinghie di cuoio e percosso con martelli da fabbro, gettato da un precipizio e dato alle fiamme, immerso in una caldaia di olio bollente...) e versioni alternative alle pene citate (come le ventidue sedie sostituite da diciassette persone morte da quattrocentosessant’anni, che furono risuscitate, battezzate e fatte sparire); anche i nomi dei personaggi non sempre coincidono. Fu sepolto a Lydda, in Palestina, dove ancora oggi sono visibili i resti archeologici della basilica cimiteriale che fu costruita in suo onore nel V secolo, incendiata dai Persiani all’inizio del VII secolo, riedificata e ancora rasa al suolo dal califfo Hakim nel 1010. Ancora una volta ricostruita, fu distrutta nel 1099 per impedire ai crociati di usare le travi come materiale bellico, ma i crociati la rieressero. Nel 1191, quando Riccardo Cuor di leone combatté contro il Saladino, la chiesa fu nuovamente distrutta. Fu Riccardo, devoto a san Giorgio, che introdusse il suo culto in Inghilterra, dove il sinodo lo elesse nel 1222 santo patrono del regno. La tomba di san Giorgio presso Lod (Israele) Già all’epoca delle crociate, in tutta l’area del Mediterraneo, si era diffusa l’immagine del santo in lotta contro il drago, narrata nelle passiones di san Giorgio dal IX secolo, racconti che facilmente traevano spunti dai racconti mitologici e folcloristici per esaltare le prodezze dei santi. Fu forse una falsa interpretazione di un’immagine dell’imperatore Costantino a Costantinopoli, descritto da Eusebio come vincitore di un drago (cioè il nemico del genere umano), oppure la suggestione provocata da una raffigurazione del dio egizio Horus, il purificatore del Nilo raffigurato come cavaliere dalla testa di falco, in uniforme romana, in atto di trafiggere un coccodrillo (simbolo delle energie distruttrici del cosmo) tra le zampe del cavallo, che suggerirono storia e iconografia del “Il miracolo sul drago”, detto anche “San Giorgio in lotta contro il drago”, raccontata anch’essa nella Legenda aurea di Jacopo da Varazze. LA LEGGENDA AUREA San Giorgio in lotta contro il drago, Russia (Mosca), XIX secolo, lega di rame, smalti di cinque colori, h 9 x 7,6 cm (Museo Rublëv, Mosca) In quest’episodio – che per taluni evoca il mito di Perseo e Andromeda, mentre per altri simboleggia l’eterna lotta fra il bene e il male – si narra che a Silene, città della Libia, viveva in un lago un drago mostruoso che a volte giungeva fino in città dove con il suo fiato avvelenava chiunque gli capitasse a tiro. Gli abitanti, impauriti, placavano la sua fame dandogli ogni giorno due pecore, ma presto il numero delle pecore diminuì. Interpellato, l’oracolo disse di offrire al drago una pecora e un essere umano, scelto con un sorteggio. Quando venne la volta della principessa Elissava (in italiano, Margherita o Cleodolinda), il re tentò di riscattarla offrendo tutto il proprio patrimonio e metà del regno, ma il popolo rispose: “I nostri figli sono morti e tu vorresti salvare tua figlia? Se non lo permetterai bruceremo te e la tua casa”. Elissava, in lacrime, fu portata sulla sponda del lago in attesa del proprio destino. Proprio in quel momento sopraggiunse Giorgio che consolò la ragazza e le promise aiuto. Di lì a poco, il drago emerse tra fuoco e vapori pestiferi, ma Giorgio si affidò a Dio e si avventò sul drago ferendolo profondamente con la lancia. Il drago cadde a terra e Giorgio disse a Elissava: “Avvolgi la tua cintura al collo del drago”, lei obbedì e il drago cominciò a seguirla mansueto come un cagnolino. Vedendoli arrivare, il popolo si atterrì ma Giorgio li rincuorò: “Non temete, il Signore mi ha permesso di liberarvi da questo mostro. Credete in Cristo ed io ucciderò il vostro persecutore”. Felice, il re donò al salvatore immensi tesori, ma Giorgio li distribuì ai poveri e, dopo aver battezzato tutti gli abitanti della città, riprese il cammino. Icona custodita nella chiesa di San Giorgio Extra, che raffigura San Giorgio mentre uccide il drago; sullo sfondo il Duomo e la città di Reggio Calabria. Sembra sia di origine copta l’iconografia del santo ritto su un cavallo bianco, avvolto in un mantello sollevato dal vento che lascia vedere la corazza sottostante e nell’atto di infilzare la lancia nella gola del drago, mentre la mano di Cristo lo benedice. Fu comunque molto frequente in Oriente fin dal X secolo e, successivamente, in Europa. Esiste anche una variante “corta” dell’iconografia, dove Giorgio è rappresentato mentre atterra il drago agguantandolo per il collo. Molto diffusa, più in tempi antichi che in quelli recenti, fu anche la rappresentazione isolata di San Giorgio, col capo scoperto e i lunghi ricciuti capelli, armato di corazza e clamide, scudo e lancia. L’immagine del cavaliere vincitore è tipica del Medioevo; tuttavia, Giorgio non restò solamente il santo dell’aristocrazia e della cavalleria (di cui divenne patrono), ma entrò a far parte della cultura popolare, che nelle rappresentazioni religiose teatrali rappresentava spesso l’uccisione del drago. Inoltre, Giorgio era ed è considerato il protettore dei lavori dei campi, dei cavalli, dei pastori e dei contadini (il nome Giorgio deriva dal greco georgos che significa agricoltore). Non è quindi un caso che la sua festa principale sia stata fissata il 23 aprile, in un periodo in cui si celebravano le feste primaverili pagane. Nel giorno della sua festa, per esempio, sulle Alpi si conduceva per la prima volta il bestiame al pascolo. In questo giorno, inoltre, san Giorgio faceva sì che il terreno si spaccasse in modo che i serpenti, rimasti nascosti durante l’inverno, potessero tornare in superficie: una tradizione che, unita al leggendario combattimento contro il drago, determinò il fatto che il santo fosse invocato in caso di morsicature di serpente. Tuttavia, i modi del suo martirio lo rese, agli occhi del popolo, il santo "esperto" di quasi tutte le sofferenze, i dolori e i disturbi, invocato contro le infiammazioni febbrili, l’epilessia, la peste e la lebbra. Nei paesi slavi era chiamato anche contro le streghe. Fonti: Larici.it e wikipedia Una buona serata e buon divertimento a tutti, aspetto i vostri tesori. E.7 punti
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Mi dicono che è giunto il momento di parlarne e allora incominciamo.... Il 17 settembre 2016 sabato a Milano verrà ripetuto il Convegno commerciale/culturale della NIP che tanto successo ebbe l'anno scorso a marzo. E' una seconda volta, nella stessa magica location dell'anno scorso al Circolo della Stampa, ex Palazzo Bocconi, in Corso Venezia 48. Il Convegno avrà la collaborazione di Azimut, SNI e CCNM come l'anno scorso. Quest'anno la NIP raddoppierà ed è vero, perché gli spazi saranno praticamente doppi rispetto all'anno scorso, quindi con maggiori spazi per commercianti e collezionisti, e poi doppi all'incirca per numero di interventi nella parte culturale rispetto all'anno scorso. Gli interventi che saranno specificati più avanti avranno come tema " Iubilaeum misericordiae " e seguiranno la tematica del Giubileo in corso ma in generale tematiche legate ad argomenti di carattere religioso in numismatica. Il sottotitolo è " Festa della Numismatica " e credo che miglior titolo non potesse esserci, questi eventi devono essere comunque delle Feste, della Numismatica e di tutti noi appassionati. Le Conferenze saranno numerose e frazionate un po' al mattino e un po' al pomeriggio. So che tra i conferenzieri ci saranno nomi importanti della nostra numismatica, ma anche nostri amici del forum, un segno importante di apertura verso più voci e voci differenziate. Ci sarà spazio anche per tematiche come le problematiche del collezionismo con esperti e poi... E poi il momento giovani, questo lo posso già dire, ed è un onore e un piacere per il nostro forum, vedere che Parma è servito, che ha fatto proselitismo e se lo ha fatto nella NIP di più non si poteva sperare. Verrà presentato quel giorno un libro edito dalla NIP per spiegare la numismatica ai giovani fatto da due giovani, due protagonisti di Parma, del nostro forum e che so che hanno fatto un gran lavoro, tra l'altro molto innovativo. E questo è molto bello per tutti noi, per i giovani e per la numismatica, i miei complimenti già da ora, ma tempo per parlarne non mancherà, agli autori Magdi Nassar e Antonio Rimoldi. Il circolo virtuoso continua quindi e credo coinvolgerà altre realtà, per il momento posto la locandina provvisoria dell'evento, relatori, titoli conferenze ed orari più avanti, che sia una gran bella festa....!4 punti
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Grazie Mario per aver dato il la alla discussione su questo Evento, una vera giornata di numismatica a 360° per voci e presenze. Il convegno dell'anno scorso era stato ottimo, quest'anno i NIP hanno deciso di scommettere ancora di più e credo che le aspettative verranno ampiamente ripagate. Non voglio parlare troppo in questo post (ce ne saranno sicuramente altri per tenere viva la discussione, quello sarà il momento opportuno) del libro che la NIP ha voluto realizzare per i più giovani. Non posso però esimermi dal complimentarmi con i NIP per il loro progetto, per la loro voglia di trasmettere la passione, di far conoscere la Numismatica; addirittura di voler gettare il seme della Numismatica raggiungendo anche i giovanissimi (il target del libro sono i bambini e ragazzini delle scuole elementari e medie). E questo complimento sia ben chiaro non lo faccio in quanto autore ma in qualità di appassionato, studioso, amatore e collezionista che ha a cuore la divulgazione della Numismatica, di tutti e per tutti: anche per chi ancora non sa cosa sia. A dopo per altre considerazioni... Antonio4 punti
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@@Guido62 ti ringrazio per le parole. Pero' qui e tutta una presa in giro. Ma davvero. Siamo passati da cose carine e sensate a metodi veramente orribili. Questa e' solo la punta dell'iceberg. Potrei quotare le buffonate di Andorra. I soliti modi ridicoli del Vaticano. Le monete degli stati piu' grandi coniate appositamente in pochi esemplari giusto per spillare qualche Euro in piu'. Alcuni CC comuni totalmente inutili. I tondelli del Belgio nella Cc di due anni fa. Cioe' non e' solo Monaco a divertirsi. Qui e' tutta una presa per il fondo dei pantaloni... Proprio scemotto completo non voglio esserlo. Gia' ti prendono in giro tutti in questo paese. Adesso pure nelle passioni si divertono. Sono deluso e amareggiato guarda.3 punti
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Ma San Giorgio è anche nelle monete italiane, lo troviamo a Ferrara con Alfonso II d'Este, siamo nel 1597, la moneta è un giorgino . Al diritto il ritratto estremamente realistico di Alfonso II, un ritratto in età adulta, corazzato, con folta e mossa capigliatura, una barba lunga e un po' incolta, quel naso schiacciato, un ritratto insomma che attira e sorprende. Ma al rovescio rivediamo la scena di Ercole I, vediamo San Giorgio a cavallo che trafigge il drago ; è una scena che ebbe grande successo nell'arte, anche nel tempo, ovviamente fu raffigurata in modi differenti. Ma questo compare anche nella monetazione e che rappresenta una leggenda che racconta di un drago che tormentava una città e che gli abitanti dovevano consegnarli ogni giorno un fanciullo da divorare. E andarono avanti così per un po' così....fino a che un giorno fu designata la figlia del Re per la terribile sorte, per fortuna arrivò il tribuno Giorgio a Cavallo che uccise però il drago. Quindi un tribuno Santo che fa giustizia, una scena allegorica, simbolica....3 punti
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Io non ho parole ragazzi, chi sbaglia deve pagare. Hanno sbagliato e dovevano dare tutte le monete ordinate dai privati a discapito dei commercianti, ma per un certo verso sono felice, perché molti volevano solo lucrarci con questa moneta e mi dà molto fastidio la cosa. Leggendo mi dà fastidio anche sapere che molta gente ha più di 3-4 codice clienti per il Vaticano, quando io devo aspettare che mi arrivi ancora l'agnognata e-mail per l'iscrizione. RIASSUMENDO in 2 parole: " NO WORD "3 punti
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Credo che ,invece, sia proprio questo l'atteggiamento da adottare. L'esemplare originale lo deve essere per fondate ragioni, non per assunto, ovvero per provenienza pregressa, per analisi oggettiva o comparativa, non perché " l'ha detto Tizio o Caio" senza nulla togliere a Tizio o Caio.....La numismatica deve procedere per valutazioni analitiche e scientifiche per quanto permesso dallo stato dell'arte attuale delle analisi, altrimenti è solo legata al prestigio di chi presenta l'oggetto...e ,altrimenti, come diceva Nascia : non ci sono monete false o monete autentiche, ci sono monete che si vendono e monete che non si vendono...ma in maniera indipendente dalla loro effettiva natura. I falsi vanno riconosciuti come tali e come tali, una volta riconosciuti, non vanno fatti sparire in gallerie private o dimenticati in un cassetto, a protezione dell'immagine di chi li ha venduti, ma vanno inseriti e pubblicati nei vari database dei falsi, in modo che anche un eventuale sventurato passaggio in asta , prestigiosa o no, non faccia più letteratura...volontaria o involontaria...3 punti
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sono il segretario del CNT grazie mille per tutti gli apprezzamenti, non ero a conoscienza che eravamo così conosciuti all'estero. Ci vediamo domani a Musso Saluti G. Franzosi3 punti
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Grandi festeggiamenti in Thailandia per il settantesimo anniversario del regno di Bhumibol Adulyadej. Migliaia di sudditi sono accorsi a Bangkok per celebrare il regno più lungo del mondo. A rendergli onore anche la Banca nazionale che per l'occasione ha stampato 20 milioni di banconote da 70 baht: si tratta della prima banconota verticale. Su un lato è presente il ritratto del re in uniforme di Comandante supremo delle forze armate, mentre sull'altro il monarca veste gli ornamenti dell'Ordine della casa reale di Chakri con la spada della vittoria http://www.repubblica.it/esteri/2016/06/10/foto/thailandia_una_banconota_per_festeggiare_i_70_anni_del_regno_di_bhumibol_adulyadej-141698890/1/?ref=HRESS-6#12 punti
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Una meravigliosa rappresentazione del San Giorgio con il drago è sicuramente l'opera dell'italiano Benedetto Pistrucci (1784-1855). Su questa banconota da un Pound modello 1940/48 l'immagine di San Giorgio ed il drago, seppur ripresa dalla stessa opera, non è proprio il massimo, del resto è solo una stampa, lo vedremo in tutto il suo splendore quando sarà raffigurato sulle monete. La banconota proviene dal mio sito personale: http://nikita58it.altervista.org/banconoteI/nikita58it_inghilterra.html2 punti
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Non mi piace gareggiare...ogni moneta ha il suo fascino. Questo è il mio tollero con la fortezza del 1717, proveniente dall'asta Negrini n.9 del novembre 1998 lotto 1872. Bell'esemplare corredato di patina uniforme SPL/FDC2 punti
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Partecipo volentieri a questa interessante raccolta. Da piccolo consideravo *magici* i draghi volanti e gli eroi in armatura che li combattevano, ogni volta che vedevo l'immagine di San Giorgio a cavallo ed il drago sconfitto ai suoi piedi.... speravo che si animassero. Poi da grande si apprende che questa magnifica figura è la rappresentazione del bene contro il male e che i draghi sono solo una fantasia. Che dire, cerco sempre di vederli con gli occhi di un bambino. Le mie monete sono circolate, le colleziono appositamente così. Impero russo - Caterina IIa - 2 Kopeki 1763 curiosità: Nella seconda metà del XVIII sec. Caterina IIa di Russia fondò l'Ordine Imperiale di San Giorgio, veniva insignito di tale onorificenza chi dimostrava un eccezionale coraggio nei campi di battaglia. Le decorazioni riportavano l'immagine di San Giorgio a cavallo nell'atto di uccidere il drago, poiché era un santo della tradizione cristiana, a metà dell'800 la Zar Nicola II°, per non andare incontro a malcontenti tra gli insigniti non di fede ortodossa, lo sostituì con l'aquila bicipite.2 punti
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Ciao. "...decisione direi pilatesca" Più che "pilatesca", dire....obbligata. Se l'imputato non rinuncia ad avvalersi della prescrizione ed il Giudice non ritiene che ci siano i presupposti per assolverlo, la decisione di dichiarare l'estinzione del reato per intervenuta prescrizione è obbligata, non discrezionale. M.2 punti
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Mi viene solo da ridere.. Mi dispiace per chi ci credeva ma questa é monaco con i soliti 5 -6 negozi monegaschi che venderanno la moneta con gran speculazione. Anche nella distribuzione a mano era uno specchio per le allodole. Qualche migliaio distribuito alla gente il resto magari 8 -9 mila pezzi ai commercianti. Come per il grave Kelly e tutte le altre Spero chi chi non l'ha presa dal sito non butti via 500 euro per questa banale moneta . Grace Kelly e successive speculate con immagazzinate dai commercianti pensavo avessero già insegnato cosa fa monaco. Prima dell euro monaco comunque numismaticamebte era poco collezionata se non per niente. Ora all apparenza dai prezzi sembra chissà cosa ma attenzione a non creder ai prezzi ma considerate sempre il contesto Come già dissi anni fa , monaco non ha neanche una moneta considerabile "rara" . Perché basta andare dai commercianti di monaco e le trovate tranquillamente tutte. Ai loro prezzi però... Ahah2 punti
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Se le compri e la pianti di rifare la stessa domanda in 5 post diversi, penso che i più saran contenti! :)2 punti
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@@foti.l un bel Gian Gastone non c'è?! sulle Livornesi sei più accessoriato delle me, ma intanto beccatevi questo mio pezzo che non è da tutti i giorni! e c'è anche la patina... Fondi Lucenti qFDC/FDC tollero x Livorno 1717 R2 come dice Mario bisogna pur scegliere, io per ora non ho scelto ho fatto tutte le medicee, ma ci vogliono molti anni e anche molti ... saluti fofo2 punti
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Non so come hanno detto/scritto che è la prima banconota in verticale, ma si sa che i media ne sparano tante. La Thailandia ne aveva già stampata una più di 10 anni fa: http://www.banknote.ws/COLLECTION/countries/ASI/THL/THL0111.htm Esistevano per la comune circolazione già più di cento anni fa: http://www.banknote.ws/COLLECTION/countries/ASI/TWN/TWN.htm E pure la prima banconota cinese del XIV sec. era in verticale: http://www.banknote.ws/COLLECTION/countries/ASI/CIN/CIN-EMP/CIN-EMP.htm2 punti
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Dovrebbe essere una moneta della zecca di Napoli, un due grani (R4) o una pubblica (1622-1623?), battuta sotto Filippo IV (1621-1665), M.I.R.,256 o 257.- Ciao Borgho.2 punti
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Volentieri: la contromarca è la stessa identica su tutte e due le monete , solo con diverso grado di " usura artificiale", quindi non vedo cosa possa dire di più rispetto all'usura. Anzi: facendo parte dello "stampo" utilizzato per realizzare i cloni, dice ancora meno sulla cronologia e sulla natura dei pezzi in discussione. Quindi "NON" stiamo discutendo del nulla, stiamo discutendo di "come" poter dare una risposta " concreta" ad un dubbio " concreto" che riguarda alcune monete "TRA CUI" una venduta dalla sua società. Quindi, invece di fare l'offeso, visto che qui nessuno è immune da errori ( il Papa escluso per dogma) ,neanche lei né la sua società, piuttosto che scrivere post stizziti, frughi nel suo database e ci aiuti a trovare altri passaggi di monete simili, che questo si che potrebbe essere utile alla " causa comune" numismatica..SEMPRE CHE LE INTERESSI PIU' QUESTA ULTIMA ,PIUTTOSTO CHE SOLO LA PROTEZIONE AD OLTRANZA DEL SUO NOME.2 punti
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Invece questo è un mezzo Thaler, Mezzo Thaler 1704 Austrian States Argento 1703-17072 punti
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Troppo belle per non condividerle.... Tollero con la fortezza vecchia del 1707 Tollero con la fortezza vecchia del 1711 Pezza della Rosa del 17182 punti
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La parpagliola in oggetto è una falsificazione e il metallo dovrebbe essere rame. Se noti al D nello stemma alla convergenza delle volute non è presente il fiocco (che identifica le parpagliola di Filippo III) oppure le tre fogliette per le parpagliole di Filippo IIII. Le lettere che si intravedono al R, tipo la A finale, sono molto rozze.2 punti
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Mi sfugge il significato dell'ultimo messaggio.. a cosa ci servirebbe conoscere la composizione dell'ottone?2 punti
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Beh quando si vede un commerciante che tenta di intimidire un utente che ha semplicemente espresso dubbi sull'autenticita' di una moneta mi viene da dire: viva l'anonimato!2 punti
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Ultimo arrivo in collezione : Mezza Lira 1681 Vittorio Amedeo II Duca1 punto
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Salve amici,sempre alla ricerca di particolarità mi sono abbattuto su questa piastra del 1848,cosa ne pensate? Saluti1 punto
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Buongiorno a tutti, volevo cortesemente chiedere il vostro aiuto per identificare la monetina qui di seguito postata. Le caratteristiche sono: Peso: 0,836 grammi Diametro: circa 15,96 mm, la superficie non è perfettamente circolare Materiale: color argento, forse argento o mistura. Grazie in anticipo a tutti quelli che interverranno.1 punto
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In considerazione ai due post che ho pubblicato e i dettagli evidenti , spero che gli scettici che credono che e sempre la stessa moneta , si ravvedano. Dopodiché la discussione puo continuare con una sua logica........ Tre denari "clonati da una stessa matrice " al momemto.1 punto
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Un Ordine Equestre importante è dedicato a san Giorgio, il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, che ebbe Casa in Spagna e nel Ducato di Parma e di cui mostro alcune insegne.1 punto
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E' stata già aperta una discussione con la stessa richiesta, se ancora nessuno ha saputo dirti nulla, devi solo aver pazienza, e magari fornire i dati che ti sono stati richiesti ;) Aprire nuove discussioni non serve, quindi questa la chiudo, e continuiamo pure nell'altra http://www.lamoneta.it/topic/150141-moneta-piccola-argento/ petronius1 punto
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Vorrei sapere quali sono i circoli numismatici in Italia che hanno postazioni internet ? Grazie1 punto
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Benvenuto.Per comprare o scambiare monete va pure sulla sottosezione del forum dedicata a quello. Senno' facciamo confusione. A presto. Luca1 punto
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lo so che la foto è un poco malfatta, ma chi mi può dare informazioni su questa moneta peso gr. 0,95 diametro mm. 15? Al Diritto al centro compaiono le lettere C ° O, al Rovescio (sembra) SICIL REX1 punto
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sei ripetitivo esistono diversi sinonimi ugualmente poco eleganti: cavolata scemenza coglionata ma anche più eleganti ma ugualmente esplicativi: stupidaggine assurdità e perchè no? ERRORE. non siamo in un convento...ma vorremmo comunque conservare un clima di educazione e correttezza...anche linguistica grazie per la comprensione Mario1 punto
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per chi ne ha prese più di uno confido nella provvidenza divina. Mai rallegrar nella sfortuna degli altri.1 punto
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e tu non hai visto uno che appartiene ad un circolo numismatico-filatelico da 40 anni che prima passava un 10 centesimi di rame di Vittorio Emanuele II con una pezza imbevuta di olio usato per motori, e poi finiva il lavoro tirando via le incrostazioni con un chiodo, tutto questo non negli anni '60, ma un mese fa.1 punto
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Bellissima, dopo quella quadrata adesso arriva quella verticale.1 punto
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@@paolomio, se sei davvero interessato all'acquisto, un'occasione da non lasciarti sfuggire ;) http://www.alibris.co.uk/search/books/isbn/9781440240393?matches=12 Il venditore da prendere in considerazione è il secondo, quello inglese da € 37,30 (dall'America le spese di spedizione costano troppo). Al prezzo devi aggiungere le spese di spedizione (€ 5,43), e già così spenderesti meno che da amazon (anche lì, al prezzo devi aggiungere 8 dollari di spedizione), ma se ordini entro mezzanotte e inserisci il codice sconto VIRGINIA (puoi controllarlo in alto sulla pagina, 10% off your purchase) hai, appunto, il 10% di sconto (solo sul libro, non sulla spedizione) e spenderesti, in totale, solo 39 euro. Quella segnalata da @@nando12 non è però l'edizione più recente del catalogo, ma la penultima. Secondo me, faresti meglio a risparmiare e prendere questa, le differenze sono minime (un anno in più di monete, quotazioni praticamente invariate) ma se proprio vuoi l'ultimissima, la trovi sulla stesso sito, dallo stesso venditore (sempre il secondo della lista), con le stesse regole, a circa 5 euro in più http://www.alibris.co.uk/search/books/isbn/9781440244094?matches=3 Il sito Alibris raccoglie una serie di librerie, ognuna delle quali provvede autonomamente alla spedizione dei testi ordinati (uno o due giorni dopo l'ordine, riceverai mail di conferma spedizione); in genere arrivano dopo un paio di settimane, con posta ordinaria (il postino che ti porta le bollette) e non è possibile tracciare il pacco. Ho ordinato già quattro volte da loro quest'anno, da librerie diverse ma NON da quella che vende questi cataloghi, che dunque non conosco, ma che ha un buon feedback (4 su 5). petronius :) P.S.: se vuoi pensarci su, e non intendi acquistare oggi (lo sconto, ripeto, scade a mezzanotte) iscriviti alla loro newsletter, riceverai subito un buono sconto di 3 sterline (su una spesa minima di 30) e, periodicamente (ogni 3/4 giorni), offerte con sconti particolari, quindi non c'è nessuna fretta puoi pensarci con calma ;)1 punto
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Certo Firenze e' Firenze, ma poi qualche scelta il collezionista la deve poi fare purtroppo...e sottolineo purtroppo...1 punto
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Non ci sono dubbi che lombarde a parte, Lucca ma anche Livorno siano nel mio cuore, di Lucca credo di aver scritto in questi anni un po' di tutto, dai denari e grossi medievali, al Volto Santo, Santacroce, scudo di S. Martino, ma anche su Livorno non abbiamo scherzato con discussioni del tipo " Livorno tra storia e monete ", quella sui luigini, quella sul tollero col porto, tenendo presente sempre però la pezza della rosa, difficile non apprezzarla....si più Lucca e anche Livorno che Firenze, ma indubbiamente il bello e la simbologia sono qui, non ci sono dubbi...1 punto
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http://www.inasta.com/Aste/AN011/PDF/1AN011_ZECCHE%20ITALIANE2.pdf ecco questa è la mia del 1711 la numero 1060 dell asta an011 il 1711 già anno più raro. saluti fofo1 punto
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Solo il rapido finale alla questione della struttura dei prezzi filippino e come (a mio parere, comunque) era la motrice nella monetazione filippina del 1903. Il pezzo vecchio Spagnolo-filippino 20-centimos era popolarmente conosciuto come una "peseta", e alla fine del secolo che era un "peseta" che era la salario del giorno usuale per un lavoratore filippino. Per hanno sostituito l'americano familiare pezzo di 25-cent per il filippina "peseta" avrebbe fatto un disservizio inutile alla cultura economica delle isole, così la denominazione di 20-subunità essenziale è stata continuata come un pilastro della nuova monetazione filippino. Cinque monete di 20-centavo (pesetas) per 1 peso, proprio come in spagnoli volte. Le monete d'argento Filippine del 1903 subito dimostrato troppo costose a coniare come i prezzi d'argento è aumentato, così le monete sono stati ridotti in dimensione e contenuto d'argento . Insufficiente attenzione per il ridimensionamento della "peseta" (che non aveva nessun affine all'interno della serie americana) e un conflitto si è sviluppato con la moneta di 5-centavo. Così la moneta 5-centavo tardivamente fu ridotto di dimensioni nel 1930—e perso molto, se non tutti, della sua somiglianza con il nichel American ex. :) v. ---------------------------------------------------------- Just the quick ending to the question of Philippine price structure and how (in my opinion, anyway) it was the prime mover in the Philippine coinage of 1903. The old Spanish-Philippine 20-centimos piece was popularly known as a “peseta,” and at the turn of the century it was a “peseta” that was the usual day’s wage for a Philippine laborer. To have substituted the familiar American 25-cent piece for the Philippine “peseta” would have done an unnecessary disservice to the Islands’ economic culture, so the essential 20-subunit denomination was continued as a mainstay of the new Philippine coinage. Five 20-centavo coins (pesetas) per 1-peso, just as in Spanish times. The Philippine silver coins of 1903 quickly proved too expensive to coin as silver prices rose, so the coins were reduced in size and silver content. Insufficient attention was paid to the downsizing of the “peseta” (which had no cognate within the American series) and a conflict developed with the 5-centavo coin. So the 5-centavo coin was belatedly reduced in size in 1930—and lost much, if not all, of its former resemblance to the American nickel. :) v.1 punto
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Moneta falsa nell'anno 2015,moneta falsa nell'anno 2016. Riprova nel 2017! Simone1 punto
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È' un classico fenomeno economico In un mercato che 'tira' gli ultimi ( in ordine di tempo) operatori che entrano sono quelli 'marginali' che producono a costi più alti ( nel ns caso : hanno materiale più' scadente ) e sono anche quelli più' a rischio: una possibile inversione del mercato rischierebbe di farli saltare...1 punto
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Altro che spazzolino, sembra che l'abbiano pulita con spazzola di ferro... Peccato perché era vicino allo splendido secondo me...1 punto
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