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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/16/16 in tutte le aree

  1. e perdonatemi una breve gita aldilà dei confini nazionali ma, ritengo sia doveroso almeno fare un accenno alla figura di Elisabetta I regina d'Inghilterra . Riporto le immagini di due esemplari che verrano esitati alla prssima asta St James's.
    3 punti
  2. Già un vero peccato... d'altro canto moltissimi di questi scudi presentano bordi rovinati. Hanno circolato molto (invariati nel peso e nel diametro dal 1801 al 1914) fatti di una lega "morbida" (900/1000), hanno subito la "prova della verità" (ovvero sono stati gettati sul marmo per sentirne il suono argentino garanzia di autenticità). Qualcuno ha subito uno sfregio a dispregio dell'effigie del re (qui, il re "tentenna"). Il valore dopo il BB s'impenna in modo esponenziale più per la rarità di conservazione che per quella del numero di pezzi in circolazione. Per quello che mi riguarda, sono già impegnato a completare (ai sogni non si pone limite) Repubblica e Vittorio Emanuele III: ben vengano queste monete (più belle dal vivo che in foto, in verità) di bassa conservazione che con poco impegno ti consentono di ampliare Storia e collezione...
    3 punti
  3. Ecco alcune delle mie ragazze.... Vi piacciono?
    2 punti
  4. Probabilmente chi è appassionato di papali del XVI secolo avrà una tipologia di nominale ben presente in collezione: il giulio. Moneta nata dalla riforma di Giulio II (da cui il nome), con il suo peso di 3 grammi abbondanti va a rimpiazzare i vecchi grossi che avevano dominato il periodo rinascimentale pontificio. La produzione del nominale fu copiosa, anche in periodi brevissimi (e andremo a vederne un esempio concreto) testimoniando così il suo successo nell'economia quotidiana. Taglio comune il giulio quindi, lo troviamo un po' per tutti i papi e anche per le sedi vacanti; una tipologia insomma che facilmente è ben presente nelle raccolte, anche in quelle magari agli inizi. Oggi vi propongo uno di questi giuli, una moneta che ho da un po' in collezione. Non brilla per la conservazione, nemmeno per una rarità estrema o per il nome di un pontefice che regnò per poco. Si tratta di un giulio di Giulio III, quindi di un qualcosa di tutt'altro che irraggiungibile anche per il piccolo-medio collezionista. La particolarità è data dalla presenza della data, cioè dell' A . V di pontificato. Ma cosa ci dice questo "quinto anno di pontificato" impresso sulla moneta? Giulio III venne incoronato il 22 febbraio 1550 e morì il 23 marzo 1555. Il suo quinto anno di pontificato quindi iniziò il 22 febbraio 1555 e terminò il 23 marzo, dopo un mese circa. Questo giulio venne quindi coniato in questo brevissimo lasso di tempo. Ma non è una grande rarità! Se sfogliate i cataloghi, fate una ricerca in rete o nel vostro archivio, sicuramente ne salterà fuori qualcuno. Ciò testimonia il successo del giulio, un nominale di grande successo e utilità se la produzione fu copiosa anche in così pochi giorni. Ovviamente risulta un tipo più raro dei "fratelli" senza data, ma ad ogni modo non credo si vada oltre il grado R od al massimo R2 a seconda dei tipi e varianti di rovescio... Muntoni 26 Spero che lo spunto più "numismatico" che "collezionistico" sia apprezzato, ovviamente sono ben accette considerazioni, aggiunte, riflessioni... Buona serata, Antonio
    2 punti
  5. @@nickusa noto che in questi ultimi tempi , piu' che in altri periodi, vengono aperte discussioni come la presente, senza una formula di saluto, senza un grazie preventivo e senza fornire elementi necessari e determinanti per identificare l'oggetto. Voglio far presente che questo è un forum di appassionati di numismatica che tentano di scambiarsi informazioni e opinioni relativi a monete e tutto cio' che riguarda questo campo . Qualsiasi risposta è volontaria e frutto di disponibilità personale NON è quindi obbligatoria. Si richiede perlomeno di formulare le proprie richieste in modo civilmente piu' accettabile.
    2 punti
  6. Si trovano immagini anche sul catalogo http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VE3P/25
    2 punti
  7. E ELisabetta II la lasciamo fuori? In questa selezione potremmo anche filosofeggiare sull'irrimediabile trascorrere del tempo..... God save the queen!
    2 punti
  8. Lucrezia Borgia Probabilmente il personaggio più interessante è la storia delle donne in Italia .
    2 punti
  9. 2 punti
  10. Eccola. L’aneddoto legato a questa serie di monetine è che i rappresentanti della Repubblica Genovese si presentarono al Congresso di Vienna chiedendo che Genova fosse dichiarata stato libero e indipendente (tipo il Principato di Monaco per intenderci) e presentarono a quel consesso di "anticlericali" la “nuova monetazione” a dimostrazione della “Restaurazione della antica Repubblica”. Il fatto che su tre delle quattro nuove monete presentate ci fosse stampata l’immagine della Madonna, San Giovanni, San Giorgio certamente non aiutò i potenti della Terra, in clima di piena “Rivoluzione francese”, ad accogliere la richiesta e la decisione fu di annessione ai Savoia. Circa il fatto che Pistrucci possa essersi ispirato a questa moneta per disegnare il suo meraviglioso San Giorgio è scritto sul libro di Janin ed effettivamente ci sono molte somiglianze, inoltre Pistrucci sicuramente conosceva questa moneta.
    2 punti
  11. Quando ho letto questo post ho subito pensato a quali donne genovesi sono state ricordate sulle medaglie …sulle monete neanche a parlarne, c’era già la Santa Vergine e la successiva figura femminile allegorica della “Liguria” che le rappresentava tutte più che degnamente. Quindi, fra le pochissime medaglie che ho visto dedicate alle donne, ho optato per la donna che senza dubbio ha “dato” di più a Genova e ai Genovesi: Maria Brignole-Sale, duchessa di Galliera (Genova 1811 – Parigi 1888). Donna ricchissima e pur vivendo a Parigi sempre ebbe a cuore la sua città e i suoi abitanti in difficoltà. Fare l’elenco delle sue attività filantropiche in favore degli ammalati, dei vecchi e dei poveri sarebbe lunghissimo ma qui voglio ricordare i suoi lasciti al Comune di Genova di Palazzo Rosso (nel 1874) e Palazzo Bianco (nel 1889) dove fece trasportare tutte le opere d’arte che aveva nel suo meraviglioso palazzo parigino dopo la confisca dei beni e l’espulsione della famiglia degli Orleans dalla Francia (in pratica lasciò ai francesi solo il palazzo vuoto che oggi ospita il museo del costume e della moda).
    2 punti
  12. Abbiate pazienza, appena posso vado al MNR, ma non è facile conciliare monete e nipoti in vacanza!
    2 punti
  13. Prima è stata fatta una riflessione su Bona e la moneta senza figlio e con... Io credo che si debbano distinguere prima le tipologie di monete e poi vedere la storia, gli accadimenti , allora vediamo le monete : 1) abbiamo il testone con la sola raffigurazione di Bona al diritto a tutto campo, di Gian Galeazzo nulla, al rovescio la mitica fenice 2) abbiamo anche il doppio zecchino che riporta al diritto il busto del giovane Gian Galeazzo Maria e al rovescio il busto velato di Bona 3 facciamo un passo in avanti e abbiamo il testone di Gian Galeazzo Maria con tutore Ludovico Maria, qui è al dritto a tutto campo Gian Galeazzo Maria, al rovescio sempre a tutto campo Ludovico Maria Non ci sono raffigurazioni di madre e figlio accollati, solo figure a tutto campo Andiamo ora agli accadimenti : 1) il 9 gennaio 1477 Bona accetta la tutela del figlio 2) il 24 aprile 1478 Gian Galeazzo Maria riceve la nomina ducale 3) il novembre 1480 Ludovico Maria subentra nella Reggenza dello Stato e nella tutela del giovane Gian Galeazzo Maria Secondo me questi tre differenti accadimenti in sequenza spiegano anche le tre monete altrettanto in sequenza e la presenza o meno di Gian Galeazzo Maria, il suo essere nel campo monetale e come esserlo.... Sotto tulela non come Duca, sotto tutela come Duca prima della madre e poi dello zio...
    2 punti
  14. Dombes. Anna Maria Luisa d'Orléans 1/2 Ecu (30 Sols), 1673
    2 punti
  15. Non è modestia...è rispetto ed ammirazione per un uomo che ha lavorato con la sola penna...girando l'Italia per le sue ricerche...senza internet, macchine fotografiche digitali e treni ad alta velocità. Il suo lavoro, oltre ad essere una pietra miliare per gli studi di prove e progetti e non solo, è il frutto di anni di studi e grandi sacrifici. E non a caso, nel mio volume iniziale, c'è il mio doveroso e sentito omaggio per Lui...ANTONIO PAGANI.
    2 punti
  16. Aggiungo anche per lo stesso motivo che compaiono come funghi utenti quando si parla di Andorra, Monaco e Vaticano, semplice opportunismo! Poi @@aldo marchesi se leggi tutto il regolamento non è l'unico modo per avere il bollino ;).
    1 punto
  17. Scudo stretto al castello, Scudo stretto della Madonna e denaro con la spina! Non vedo bene la data: se è 1610 è il primo anno con le croci ai fianchi della porta urbica che hanno sostituito le stelle dopo le proteste a motivo di una partita "furbetta" con peso calante e minor titolo dell'argento; se è 1620 ....è una meraviglia ugualmente! Complimenti per la "composizione"
    1 punto
  18. DE GREGE EPICURI No, direi che nell'oggetto postato da Silvio Mazzarello il pancrazio non c'entra, ma siamo sicuramente di fronte ad una scena erotica, identica a quella rappresentata su varie spintriae. Qui però il peso e diametro sono anomali. Ma se si tratta di piombo (o di una lega di piombo), data la facilità con cui si poteva coniare o meglio fondere un simile materiale, può anche essere un prodotto antico anomalo, diciamo fatto in casa, o prodotto per essere usato come gettone, in quantità molto limitata. Di gettoni romani ne esistono tantissimi, di solito in lega di piombo, e sono stati studiati relativamente poco.
    1 punto
  19. E se fosse...? Putroppo non posseggo l'immagine intera. Moneta romana imperiale, credo. Lascio a chi è esperto del settore.
    1 punto
  20. @@dario77 Guarda a pag. 26
    1 punto
  21. @.Pino. non è invidia per tutte le S.Marino che trovi, ma che marca di tom tom o navigatore o cane cercamonete usi?.Credo che saremmo in molti ad acquistarne uno.Ciao
    1 punto
  22. Ciao Fabio. :rofl: Beh questo è ovvio, da giovani è più facile essere belli. E' vero anche che rappresentare una regina più brutta che nella realtà poteva presentare qualche rischio per l'artista :blum: . In verità noi giudichiamo proprio le immagini che ci sono giunte. Resta il fatto che ciò che vedo al dritto di questa moneta incontra particolarmente il mio gusto: più degli altri ritratti della sovrana, ma anche della sovrana successiva. Buona serata
    1 punto
  23. Andrea e' una cosa comunque complicata da dimostrare.Ci sono tanti inceppi si difficile aggiramento. La lingua innanzitutto. La "caciara" che regna sovrana. E' un bel casino riuscire a fare una cosa del genere per benino come dovrebbe esser fatta. E poi dovresti avere tutti gli ordini di persone che la riceveranno e che magari hanno ordini molto superiore al tuo. E io ho grossi dubbi che la gente che 'ha ordinata alle 17 e che la ricevera' si possa mettere a disposizione rischiando di perdere la sua moneta per farla prendere a un altro che,comunque,e' arri ato prima di te. Qualcuno tirava in ballo la solidarieta' tra collezionisti. Si si come no ma sicuro eh! Ipocresia e basta,ed e' logico che sia cosi'. Sembravo io il cattivo che dicevo queste cose. Ma io ho semplicemente detto la realta' dei fatti. Ma dire la verita' non so perche' ma suscita sempre polemiche. Meglio dire le frasi di circostanza. Quelle funzionano sempre. Chissa' perche'...
    1 punto
  24. Non c'è che dire anche Genova non teme concorrenza in quanto a bellezza. Spererei di veder postato un esemplare di 4 soldi coniato a Genova nel 1814 durante l' "effimera" Repubblica genovese. Taluni sostengono infatti che Pistrucci abbia tratto ispirazione proprio da questa moneta. La discussione ci ha regalato stupendi esempi delle rappresentazioni del Santo. Mancano all'appello però, fra le altre, importanti zecche quali Roveredo e Mesocco oltre che la zecca di Roma con i suoi pontefici. Chissà se @@dabbene e @@anto R possono darci una mano data la loro esperienza in queste monetazioni. Buon Pomeriggio
    1 punto
  25. Ma secondo me se c'è un numero d'ordine e si dimostra che l'assegnazione è avvenuta random senza rispettare i numeri d'ordine ci possono essere anche gli estremi per una denuncia per truffa. Va fatta una lettera a nome di tutti, io sono disponibile a fornire la mia ricevuta di pagamento con numero d'ordine (che è andato a buon fine) e quello di altri utenti miei amichi (in parte con moneta arrivata e in parte con ordine annullato).
    1 punto
  26. @prtgzn questa è polemica bella e buona! che con rispetto parlando poteva anche risparmiarmela. il post l' ho iniziato con "rieccomi", cio vuol dire che ho gia scritto altre volte, e nella mia prima discussione ho spiegato, in breve, la mia situazione, ringraziando in anticipo chi avesse avuto tempo e voglia di leggere i miei post e darmi una mano. Oltretutto la discussione ha poco più di un giorno e la ritengo ancora aperta e, a mio parere, se ringrazio singolarmente ogni persona che mi risponde la discussione si dilunga diventando noiosa. Fosse mia avrei seguito il consiglio di conservarla ma come detto in altri post non è mia e sto solo aiutando Un amico a riconoscere e catalogare la sua collezione. detto questo spero di non aver irritato o offeso nessuno con la mia scarsa gentilezza e vi ringrazio per l ' aiuto tecnico.
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  27. No, é che, a parte qualche piccolo particolare, sono quasi identiche. E dovrebbero essere una d'oro e l'altra d'argento, e l'una pesere il doppio dell'altra... Si tratta di foto fatte su calchi, per cui piccole differenze soprattutto sul bordo ci possono stare, e Paulsen potrebbe aver fatto confusione fotografando due calchi della stessa moneta. Ma... potrebbero esserci altre spiegazioni ... La 217 (a Vienna) mi sembra corrispondere a quella che hai postato in testa alla discussione. Dell'altra, della BNF, la corrispondente illustrazione al tratto del La Tour non mi pare corrispondere bene... Insomma, credo che valga la pena di dare un'occhiata diretta almeno a quest'ultima. Cosa che cercherò di fare appena ho un po' di tempo. Quanto al tema delle allucinazioni, può sembrare peregrino per quanto intrigante... Ma basta leggere le pagine di Cesare per rendersi conto del peso politico dei druidi nell'ambito delle società celtiche. Ed i druidi, tra le altre cose, erano sciamani... Magari il tema potrà svilupparsi in una prossima discussione.
    1 punto
  28. Altra medaglia di GIUSEPPE VISMARA INNOCENZO XII, PAPA 1691-1700 ( ANTONIO PIGNATELLI ) Bello il rovescio con un angelo che porta le tre pignatte, alludono all'arme gentilizia del pontefice PIGNATELLI. Bronzo, mm. 41 - autore GIUSEPPE VISMARA
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  29. ricevuto dall' IPZS
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  30. A proposito..... Buon compleanno!!!!!
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  31. Non per polemizzare,ma per chi pone le domande : un per favore e grazie, non sarebbe male. Credo che prima di tutto ci sia la gentilezza e il riconoscimento. Tornando alla moneta: anche per me è buona, conservazione bassa, tanti colpi al bordo. La colorazione azzurognola è dovuta all'ossidazione dell'argento. Molto probabilmente tenuta tropèpo tempo in busta di plastica non idonea o in un ambiente umido. Se posso permettermi un consiglio e sempre guardando le tue finanze: queste non sono monete che costano follie, per cui, se puoi e se vuoi, prova a sostituirla con una di conservazione migliore. Ne migliora la tua collezione in qualità e anche la visione del pezzo è più gradevole. Porto spesso il consiglio datomi da Gavello tanti anni fa: "Il brutto ce l'hanno tutti, il bello non tutti. Se ti trovi a vendere il brutto, non lo vuole nessuno. Se ti trovi a vendere il bello, è più facile trovare acquirenti". Lui si riferiva alla cartamoneta, ma credo che lo stesso possa valere per le monete. Poi giustamente ognuno ragiona in proprio.
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  32. Da studente potevo permettermi poco o nulla in fatto di monete, mentre i libri erano piu accessibili Per anni nkn ho fatto altro che accumulare libri - e leggerli. Cio' mi ha dato la possibilità di conoscere e capire tante cose, quando sono arrivati anche i mezzi questo mi ha permesso di muovermi dove volevo e come volevo. La conoscenza di qualche grande mercante e pochi - selezionati - collezionisti ha poi colmato le inevitabili lacune e soprattutto ha permesso di arricchire la parte piu' umana e intrigante di questa grande passione
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  33. La casa d'aste ha corretto il peso dell'esemplare in discussione = 7,18 g.
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  34. Vedo che sono stati postati molti interessanti esempi di monete moderne recanti volti femminili ma, mi sembra che non siano ancora stati citati i famosi luigini , a mio avviso, esempio più eclatante considerando la larga diffusione che ebbero e il significato che assunsero in oriente !!
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  35. Taglio: 2 euro cc Nazione: Monaco Anno: 2013 Tiratura: 1.226.631 Condizioni: SPL- Città: Milano
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  36. Taglio: 2 euro Nazione: Germania D Anno: 2006 Tiratura: solo divisionale Condizioni: BB+ Città: Milano
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  37. Comunque la divisionale sta a 40 e le coincard a 25. E non sono ancora uscite... Quando usciranno scenderanno ancora secondo me... Se arrivassero a 30 euro la FDC e 20 euro la coincard sarebbero prezzi in linea con le altre zecche (esempi vari: Francia, Malta, Belgio) Sinceramente meglio distribuirle a tutti i commercianti che poi ci caricano sopra un margine così, che darla ai tre distributori di Andorra che la vendono a 150 euro (la divisionale) e 100 euro (la 2 euro).
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  38. Anche gli erinnofili (bolli chiudilettera) sono oggetto di collezione, una mia cartolina del periodo della Prima guerra mondiale. La didascalia sull'erinnofilo: ...ed il mostro della guerra sarà vinto colla guerra, la forza giusta trionferà sulla matta bestialitate, nel mondo regnerà allora la pace dei giusti, la sola possibile. Siamo nuovamente di fronte al bene contro il male, la raffigurazione esprime un incommensurabile forza, ma l'arma utilizzata è una lancia con padiglione metallico para-mano, simile a quelle che venivano utilizzate nei duelli tra cavalieri, piuttosto insolita. Secondo voi, è o non è un San Giorgio?
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  39. Salve. Alcuni pensano che il collezionismo numismatico abbia origini ben più antiche del Rinascimento, soprattutto se si presta fede ad un passo dello scrittore romano Svetonio che, nella vita di Augusto, narra un episodio singolare (ho omesso volutamente la parte latina del testo citando solo la traduzione di F. Dessì): "Durante i Saturnali, o anche in altre occasioni, secondo il suo piacere [si riferisce ad Augusto stesso], distribuiva dei regali: talvolta delle vesti, dell'oro e dell'argento, e talvolta monete di ogni conio, anche antiche, dell'epoca dei re, e forestiere [...]" (Svetonio, Vite dei Cesari, Divus Augustus, LXXV). Se Augusto, in particolari occasioni, regalava delle monete, anche antiche (!), significa che già i Romani avevano una cultura collezionistica in campo numismatico, d'altronde è accertato che l'avessero in campo artistico, con l'accumulo di opere d'arte greca ed orientale (statue, vasi, suppellettili, testi etc.). L'evento appena narrato in merito al primo Imperatore di Roma farebbe pensare che egli stesso avesse messo da parte una discreta raccolta, o quantomeno mostrasse interesse per le monete antiche e "straniere" (forse monete greche ed ellenistiche?), e vi attribuiva anche un plusvalore oltre al contenuto intrinseco del metallo, altrimenti non le avrebbe considerate come doni degni al pari degli altri elencati da Svetonio. Secondo me, l'interesse collezionistico, in numismatica come negli altri campi dell'arte antica, era già vivo presso i Romani. Le tracce sopravvissute fino ai giorni nostri, però, sono pochissime e non tutte esplicite, per questo l'argomento non è ancora chiaro a tutti. Spero di aver portato un contributo utile con il mio sintetico intervento.
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  40. Questa, per me, è una moneta qFDC se non di più. Rilievi ben incisi, contorni perfetti. Mina la perfezione qualche piccolo graffio (il più fastidioso sulla guancia al D/ purtroppo abbastanza profondo), ma possiamo affermare che i campi sono puliti (anche qui un piccolo graffio tra il racemo ed il grappolo sul R/). Bellissima moneta comunque e belle anche le foto... complimenti! :hi:
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  41. Grazie a Matteo per aver aperto una discussione su questa interessante monetazione. Ha ragione g.pittini quando dice che queste monete hanno un aspetto strano, con raffigurazioni che ricordano rappresentazioni araldiche rinascimentali. Però, per quanto possa sembrare strano, sono in effetti produzioni antiche, più precisamente boiche. Si tratta in effetti di un tipo conosciuto già dal XVIII secolo, e di cui si conoscono un buon numero di rinvenimenti in un area relativamente vasta. Almeno dal punto di vista tipologico non ho quindi motivo di dubitare della genuinità del pezzo. Ma prima di affrontare le monete vale forse la pena di spendere due parole sul tema del serpente, o del dragone, nell’iconografia e quindi nell’immaginario delle popolazioni celtiche. Il tema é importantissimo, adottato già nel V sec. a.C. e probabilmente derivato dal grifone delle culture “classiche”. Solitamente i grifoni/dragoni nelle prime appresentazioni appaiono in coppia, ai due lati dell’albero della vita, di cui sono i guardiani. Una rappresentazione schematica (con l’albero ridotto ad una palmetta o del tutto scomparso) diviene a partire della metà del IV sec. a.C. il motivo standard che adorna i foderi di spada lateniani su tutto il continente europeo ed in Britannia. Non si sa bene se quello che viene definito il “serpente cornuto” sia da mettere in relazione con la coppia di dragoni/grifoni oppure no. Fatto sta che é onnipresente nello stesso periodo in tutto l’ambito lateniano (basti pensare alle carnyx) e naturalmente anche nelle monete. Gli esempi che si potrebbero portare sono innumerevoli, riporto quello che ritengo il più spettacolare, ossia quello presente sulle placche del bacino di Gundestrup. In questo caso é Cernunnos (conosciamo il suo nome grazie all’iscrizione del pilastro dei nautes, dedicato dai battellieri celti della Senna sull’Ile de la Cité, a Parigi, all’epoca di Tiberio) attorniato da animali che tiene un serpente in una mano, nell’altra un torque. Ma é presente anche in altre placche del calderone, che consiglio di andarsi a guardare se si é interessati all’immaginario figurativo celtico. http://en.natmus.dk/historical-knowledge/denmark/prehistoric-period-until-1050-ad/the-early-iron-age/the-gundestrup-cauldron/ http://en.wikipedia.org/wiki/Gundestrup_cauldron Veniamo alle monete. Sulle rappresentazioni presenti sulle monetazioni celtiche ci sarebbe moltissimo da discutere. Certamente le logiche dietro le rappresentazioni hanno poco a che vedere con quelle consuete delle monetazioni classiche. Anche quando queste ultime vengono imitate (e ciò rappresenta un caso piuttosto consueto) i processi di trasformazione delle immagini originarie seguono logiche del tutto peculiari. Esiste una vasta bibliografia in proposito, sui processi di scomposizione/ricomposizione, sulla dissimulazione di immagini, ed ovviamente varie teorie. A titolo esemplificativo voglio ricordare un articolo, piuttosto ardito ma molto stimolante, di Williams e Creighton che associano l’iconografia presente in alcune serie celtiche alle allucinazioni caratteristiche dei successivi stati di trance legati alle pratiche sciamaniche. Credo che il testo non sia presente in rete, ne riporto una tavola e, per chi fosse interessato, i riferimenti bibliografici: Williams, M. and Creighton, J. (2006) Shamanic practices and trance imagery in the Iron Age. In: de Jersey, P. (ed.) Celtic Coinage: new discoveries, new discussions. BAR International Series, Oxford, pp. 49-60. Qui si aprirebbe un universo... per cui torniamo in topic. In realtà la definizione di “balcanica” non si adatta benissimo alla moneta proposta da Matteo. La moneta é pertinente all’ambito boico, con ritrovamenti che spaziano tra Boemia, Moravia, Slovacchia e Slesia, arree nelle quali é da ricercarsi il centro (o i centri) di produzione. Riporto per comodità una parte di una tavola del Paulsen (Paulsen R. (1933) Die ostkeltischen Münzprägungen - Die Münzprägungen der Boier, Leipzig und Wien 1933) che permette di avere una carrellata su qualche esemplare, evidenziando tra l’altro la presenza di sottomultipli in argento e di un’emissione epigrafe. Si tratta di stateri d’oro, del peso attorno ai 7.25 grammi: il numero 216, a Vienna, é stato trovato nell’oppido di Hradiště nei pressi di Stradonice, in Boemia; il 217, sempre a Vienna, é senza provenienza; il 218, a Praga, proviene da Osov (Vosov), sempre in Boemia. Il 219, della Bibliothèque Nationale e senza provenienza, pur essendo dello stesso modulo pesa circa la metà (g 3,74), e soprattutto é d’argento. Il 220 in oro, conservato a Linz e di ritrovamento locale, si differenzia dagli altri esemplari in oro per il tipo del dritto e per un peso più leggero: 6,56 grammi. Infine la moneta 221, a Berlino senza provenienza, é in oro, pesa g.6,985, condivide il tipo del dritto con la precedente ma ha la particolarità di presentare la legenda CVR, retrogada. A livello iconografico i confronti restano confinati in un ambito “mitteleuropeo”: il più immediato é quello con alcuni regenbogenschüsselchen (“coppette dell’arcobaleno”), stateri dalla caratteristica forma scodellata attribuiti ai Vindelici (che tra l’altro, vale la pena di ricordare, sono stati ampiamente rinvenuti in Val Padana) in cui il serpente (o dragone) é solitamente contraddistinto dal fatto di avere delle corna da ariete. Già, proprio il serpente cornuto di cui sopra. Ed é interessante notare come il serpente al dritto di queste emissioni sia accompagnato al rovescio dalla rappresentazione di un torque (l’”arcobaleno”). Proprio i due elementi che il nostro Cernunnos di Gundestrup teneva nelle due mani. Questa tavola del vecchissimo lavoro di Franz Straber, Ueber die sogenannten Regenbogen-Schüsselchen, rende bene l’idea degli stateri vindelici col serpente, ed é particolarmente interessante per il fatto che ai numeri 1 e 2 riporta due pezzi che non sono regenbogenschüsselchen vindelici ma proprio due monete boiche dei tipi che abbiamo visto prima. Con i Vindelici, dalla zona dei Boii, ci siamo spostati verso occidente, in area germanica. Un altro confronto ci porta verso sud ovest, nel Norico. A casa nostra. Non si tratta in questo caso di stateri d’oro, ma di frazioni in... piombo. Un tesoretto di queste monetine che indubbiamente hanno dal punto di vista iconografico un relazione con gli stateri vindelici o con quelli boici col serpente é stato rinvenuto nel 1990 a Trento e pubblicato nel 1998 da Gorini. La zona di emissione é forse da localizzarsi nella Germania meridionale. Dato che il contributo é disponibile in linea vi lascio il piacere della lettura. https://www.academia.edu/3495557/Un_ripostiglio_di_monete_celtiche_dagli_scavi_del_Teatro_Sociale_di_Trento Torniamo infine in territorio boico, con un tipo che rappresenta probabilmente un esito tardivo del nostro dragone. Da R. Göbl, Die Hexadrachmenprägung der GrossBoier, Wien 1994 Siamo ormai alla metà del I sec. a.C. Per quanto il territorio sia remoto, l’influsso romano, soprattutto nella legenda, é evidente. Ma il metro non ha molto a che vedere con le emissioni romane (si tratta di monetone d’argento da 17 grammi). Ed il nostro serpentone resiste ancora. PS Ed ora si può aprire una discussione sui pezzi 217 e 219 del Paulsen...
    1 punto
  42. Probabilmente ti riferisci ad Ebay, come "casa d'asta", e chissà quali negozi di numismatica hai frequentato... All'ultimo convegno di Verona potevi trovare tranquillamente monete a prezzi nettamente inferiori ai realizzi delle più quotate case d'asta, a parità di qualità (sempre che si sia in grado di fare gli opportuni paragoni) le quali, tra diritti, spese e commercianti in sala, lasciano davvero poco scampo ai collezionisti poco "esperti". Concordo con te comunque che più informativa c'é e meglio é. Le migliori fregature invece le ho viste prendere proprio da chi compra su ebay: solo che in una buona parte dei casi ancora non lo sa. Come da te scritto sono molteplici gli esempi presenti in tal senso anche qui sul forum.
    1 punto
  43. ma guarda, a torino sarà quasi 2 anni che non vado, sono poco pratico della città; per gli scambi si può fare :)
    1 punto
  44. Io ho fatto molto meglio , da "malato" di statistiche . Ho una classifica numerica dal 2003 ad oggi, escuse ovviamente le italiane , eccola : 1 - Germania 4525 2 - Austria 4388 3 - Francia 2825 4 - Spagna 2464 5 - Belgio 878 6 - Olanda 639 7 - Grecia 638 8 - Irlanda 504 9 - Portogallo 315 10 - Finlandia 175 11 - Lussemburgo 120 12 - Slovenia 88 13 - Slovacchia 52 14 - Malta 42 15 - Vaticano 22 16 - Cipro 15 = - San Marino 15 18 - Estonia 5 19 - Monaco 2
    1 punto
  45. Sul sito "eurocollezione" l'euro belga del 2003 lo da come "emesso per la circolazione"...tiratura 6MLN...mi piacerebbe sapere chi ha ragione.
    1 punto
  46. Con queste ultime immagini si conclude la parte dei precursori euro in moneta, poi inizieremo quella cartacea sempre tratta dal catalogo 2003.
    1 punto
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