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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/22/16 in tutte le aree

  1. Ammiro molto la vostra volontà di espandere i tuoi orizzonti (e quale modo migliore per imparare rispetto alla pratica?), ma penso che forse EF45 (= EF+ = SPL) e AU50 (= AU = SPL+) è un po' troppo ottimista per questo 1925 2-kroner. Io stesso uscire la scuola americana di classificazione della moneta, cosi ' classificazione monete danesi su termini danese è difficile per me—e naturalmente i prezzi nei cataloghi Krause (vedi il 2016!) stanno diventando sempre più "patria" tutti i tempi, ma "patria con una torsione," regolazioni così in pensiero—su tutti i lati—sono sempre più importanti. E bla, bla, bla... Ho già annoiato mia moglie in lacrime questa sera su questo, quindi mi limiterò a zitto e grado. :D Da quel poco che so di monete danesi di classificazione in termini di danese, andrò con 1+ (= BB = VF20 = VF), forse un po' meglio. ;) v. ----------------------------------------------------------- I much admire your willingness to expand your horizons (and how better to learn than to practice?), but I think maybe EF45 (= EF+ = SPL) and AU50 (= AU = SPL+) is a little too optimistic for this 1925 2-kroner. I myself come out of the American school of coin grading, so grading Danish coins on Danish terms is difficult for me—and of course the prices in the Krause catalogs (see the 2016!) are becoming more “homeland” all the time, but “homeland with a twist,” so adjustments in thinking—on all sides—are increasingly important. And blah, blah, blah…I’ve already bored my wife to tears this evening on this, so I’ll just shut up and grade. :D From what little I know about grading Danish coins in Danish terms, I’ll go with 1+ (= BB = VF20 = VF), maybe a bit better. ;) v.
    3 punti
  2. C'è indubbiamente molta, ma molta carne al fuoco quest'anno...gli interventi saranno veramente molti, i nomi si sanno, credo manchino dei dettagli su qualche titolo e quindi alcuni giorni ancora...dovrebbe esserci se ho capito bene anche la consegna del Premio Tevere...
    2 punti
  3. ciao. domanda 1: si la catalogazione è esatta per il primo Eberaldo un CNA ca 10, mentre (almeno dalle immagini) per il secondo io leggerei ERIACENSIS (retrogrado e con le s coricate) quindi un CNA Ca9 domanda2: prezzo abbastanza buono (li puoi trovare in lotti dove il prezzo medio per moneta è più basso), per esempio le aste Rauch domanda3: http://www.zobodat.at/pdf/Rudolfinum_2007_0161-0236.pdf https://www.academia.edu/362011/Der_Friesacher_Pfennig_und_seine_Nachpr%C3%A4gungen_im_slowenischen_Gebiet https://www.yumpu.com/en/document/view/11373286/silver-pfennigs-and-small-silver-coins-of-europe-in-the-middle-ages/51
    2 punti
  4. Ma dai Rick, magari no. Magari rimarrà contento e furbo per 10 anni, dispensando consigli agli altri su come si fanno tanti affari su ebay! :)
    2 punti
  5. ....dallo STEMMARIO TRIVULZIANO, stemma di famiglia SETTALA
    2 punti
  6. e io ancora mi stupisco per a mole di monete possedute da nando12... :D nomini una cosa qualsiasi? Lui ce l'ha! :rofl:
    2 punti
  7. Ciao i sesterzi imitativi di Claudio con la Spes come peso variano dai 11 ai 25 gr . e oltre Te ne posto alcuni Silvio
    2 punti
  8. Il presidente del C.C.N.M. Dott. Pittini offre alla Prof.ssa Travaini la medaglia ricordo della serata
    2 punti
  9. Partiamo dall'ultima ipotesi formulata. Le SPES note di Claudio sono: 1) SESTERZIO - RIC 99 2) SESTERZIO - RIC 115 Il peso del pezzo analizzato tuttavia richiama maggiormente un valore inferiore (troppo scarto per riprendere un sesterzio) e quindi, grazie anche alla lunghezza della legenda, l'eventuale prototipo ha più probabilità di esistere all'interno dei dupondi. In questo caso balza all'occhio inevitabilmente quelli battuti a nome di Antonia: 1) DUPONDIO - RIC 92 2) DUPONDIO - RIC 104 Ma il pezzo analizzato porta il ritratto a sinistra e non verso destra. A questo punto sono doverose alcune ulteriori precisazioni: a) trattandosi di una imitativa l'orientamento delle immagini destra/sinistra è spesso arbitrario ed è il risultato della errata percezione dell'incisore in fase di realizzazione del conio/stampo della moneta. Qui in più ci troviamo di fronte a un incisore che non conosceva assolutamente la lingua latina (perlomeno quella scritta) b) non è detto che il ritratto sia attribuibile con certezza a Claudio piuttosto che a Antonia dato lo stato di conservazione non eccellente del dritto. In più sembra esserci qualcosa dietro la nuca a destra: i capelli raccolti a coda di Antonia? Concrezioni? Tuttavia la legenda del dritto, sebbene fortemente degradata e incoerente, sembra avere rimandi al nome di Claudio. Ad avvalorare la tesi di Claudio/Antonia vi è infine questo esemplare (già presentato in sordina in precedenza): 26,07mm; 9,92 gr E' un pezzo non repertoriato nel RIC e ha un orientamento del ritratto compatibile con il pezzo qui in analisi. L'esemplare proviene dalla zona di Owermoigne nel Dorset e, cosa alquanto interessante, appartiene a un piccolo hoard di quindici esemplari dalla curiosa composizione: Summary of hoard: Iron Age staters c. 60-20 BC 4 Roman Republic 2 M. Furius Philus (119 BC) P. Servilius Rullus (100 BC) Tiberius (AD 14-37) 1 Claudius (AD 41-54) 8 Total 15 Same find? Roman Republican coins circulated for a long period in Britain due to their high silver content. It is certainly not unusual for them to occur in a hoard with Iron Age or Roman silver coins. Similarly, Iron Age coins do occur in first century ADhoards. The coins in this find could have all been in circulation at the time of deposition at some time in the early first century AD (the latest coin found in this hoard dates to 50 AD) and may represent a mixed hoard (one comparative example is the hoard found at Nunney, Somerset, in 1860, containing Iron Age and Roman gold, silver and bronze coins). Such a combination of denominations and metal types found together is unusual but is supported in this case by the close proximity within which they were found. Given the fact that the coins are of different denominations and metals, it is also possible that they may represent separate episodes of deposition as part of the same activity at the site (possibly with a ritual function). Da notare come in questo piccolo deposito vi sia anche un dupondio "regolare" di Claudio a nome di Antonia: 26,16 mm; 9,65gr a testimonianza di come anche questa tipologia di monete circolava in ambito britannico sebbene in probabile misura minore rispetto alle altre emissioni maggiormente diffuse oltremanica di Claudio. In conclusione ritengo che si tratti con buona probabilità di un'imitativo ibrido del Dupondio Claudio/Antonia di cui l'esemplare repertoriato in precedenza potrebbe essere un mule originale not in RIC oppure (ma come ipotesi marginale) a sua volta un'imitazione del tipo regolare eseguita con uno stile molto aderente all'originale e risultato ibrido a seguito della errata interpretazione del prototipo da parte del falsario. Alternativamente potrebbe trattarsi di una "più semplice" imitazione del dupondio regolare di Antonia fortemente degradato nella ritrattistica al dritto e riproposto girato a sinistra a causa delle scarse capacita realizzative/interpretative dell'autore.
    2 punti
  10. Finalmente aggiungo questo pezzo che cercavo da parecchio, queste sono soddisfazioni, altro che Monaco...
    2 punti
  11. ...però c'è un però... A quanto pare, questo sigillo potrebbe non essere un unicum. In Rete ho trovato almeno due forum numismatici spagnoli, dove in periodi simili (autunno 2013) ne sono apparsi esemplari identici. Ecco i link ai rispettivi siti: http://www.imperio-numismatico.com/t74140-sello-lacre http://www.identificacion-numismatica.com/t68046-a-ver-si-me-podeis-ayudar-con-este-escudo Lo spagnolo è abbastanza agevole da leggere e comprendere. In particolare, nel primo link, sottolineo l'arguta risposta datata 22.11.2013 del forumista Fíbula il quale (tradotto sveltamente) afferma che "Questo signor Lechuga, molto determinato a perdere matrici sigillari, era alla battaglia de Las Navas. Dico che era determinato perchè questa è la terza matrice che vedo, tutte simili (per non dire uguali)"... ...e a seguire linka un altro topic del medesimo forum. A questo punto, non saprei cosa aggiungere... :hi:
    2 punti
  12. Sfondate una porta aperta in fatto di passione per provenienza e/o cartellini :D ... ecco in assoluto il mio preferito (è largo almeno 10-15 cm) Lo postai diversi mesi fa....
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  13. Queste sono "monete" satiriche che se d'epoca hanno il loro valore ed un bel numero di collezionisti. Venivano artefatte dai "ribelli" del tempo per prendere in giro il regnante di turno,correndo anche un bel rischio,all'epoca a parte il carcere molto duro spesso usavano ghigliottina o impiccagione per il reato contro il Re e il Papa,Pio IX,era appunto un Papa-Re. Chi è di Roma e non solo, non può non conoscere il Pasquino e le sue lettere https://it.wikipedia.org/wiki/Pasquino Ce ne sono Francesi contro Napoleone III e come questa Italiane contro Pio IX alcune sono delle vere chicche che ho visto arrivare oltre i 70/90 euro. Un po di foto: https://www.google.it/search?q=monete+satiriche&client=firefox-b&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ved=0ahUKEwjx5tj2t7nNAhUGPBoKHdopD84QsAQIJA&biw=1366&bih=618
    2 punti
  14. Un mio amico collezionista , prima di acquistare una moneta interessante , mi ha chiesto un consulto se era possibile una pulitura non invasiva , senza che danneggiare la moneta . Non potevo dirgli di no e ho dato l'ok. Ha speso bei soldini , mi ha spedito la moneta e dopo qualche settimana ho ultimato la pulitura ed il restauro di questo stupendo medaglione (molto raro) di Gordiano III , acquistato alla Kunker nel marzo 2016. Penso di fare cosa gradita , al forum , visto che si chiacchiera troppo per chi è pro e chi è contro gli interventi. Allego le foto di prima e dopo l'intervento.
    1 punto
  15. Interessante notizia che leggo dal GdN, i NIP hanno organizzato una edizione del premio Tevere per questo anno. Regolamento: L’Associazione Numismatici Italiani Professionisti (NIP) indice il Premio “Emilio Tevere” per un’ opera bibliografica che tratti in modo scientifico o, più generalmente in modo divulgativo, uno degli argomenti attinenti l’ambito numismatico. Possono candidarsi al Premio tutti coloro che abbiano pubblicato un testo in ambito numismatico nel periodo dal gennaio 2011 al giugno 2016. I concorrenti dovranno inviare n. 2 (due) copie dell’opera alla Segreteria dell’associazione entro e non oltre il 31 luglio 2016. La Commissione giudicatrice sarà composta da uno o più rappresentanti della famiglia Tevere, dal Consiglio direttivo della NIP e dal Comitato scientifico della NIP. Il giudizio della Commissione è insindacabile. La Commissione si adopererà a stilare un giudizio, considerando in ordine di importanza: argomento, contenuti innovativi rispetto alla bibliografia corrente, numero e qualità delle fotografie, impaginazione e tiratura. Nella formulazione del giudizio, verrà anche tenuto in considerazione il contributo in generale dato dall’autore in ambito numismatico, sia scientifico che commerciale o divulgativo. Al candidato la cui opera sarà giudicata migliore verrà consegnato un diploma e, a titolo di rimborso spese, la somma di euro 1000 (mille) netti, durante il Convegno annuale NIP o altra manifestazione numismatica di primaria importanza. A giudizio della Commissione, inoltre, potranno essere assegnate menzioni onorevoli ad altre opere in concorso. Verranno pubblicate nel sito dell’associazione sia la data utile per l’invio delle pubblicazioni che altre informazioni e successivamente sarà data notizia dell’assegnazione del Premio. A cura della Commissione sarà predisposta una relazione sul Premio da pubblicare nelle sedi opportune.
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  16. Segnalo questo interessante articolo di bibliografia numismatica sul Giornale della Numismatica online. http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=9437
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  17. DE GREGE EPICURI E' evidente che non c'è una immagine imperiale; forse è per questo che hai pensato ad una semi-autonoma. Può anche darsi, ma che cosa ci dimostra che sia del periodo romano? Potrebbe essere una moneta greca. Esaminiamo le varie componenti. La divinità stante a sinistra mi pare difficilmentre Zeus: nella dx non ha il fascio di fulmini, ma un oggetto poco chiaro: forse una piramide? Un frutto? Una pietra sacra? Una borsa non direi, perchè di solito "pende" dalla mano. L'aspetto di insieme a me fa pensare piuttosto ad Apollo, o a Dioniso, o magari ad uno dei Cabiri (che però erano 2, o 3, o 4). Certo che i Cabiri erano al servizio di Cibele. Dall'altro lato (quello con tracce di lettere) la divinità seduta potrebbe essere Cibele, anche se io non vedo bene il leone (che a volte è però piuttosto piccolo).Sulla destra si legge XW, mentre in esergo non riesco a leggere; spesso l'esergo è la continuazione oraria della scritta, e in tal caso è da leggere rovesciato. Semi-autonoma? Molte semi-autonome hanno su un lato un volto (dea turrita, senato anche giovanile, boulè...); ma non sempre. La mia propensione è per una moneta greca, con Cibele da un lato e forse Dioniso o Apollo o Cabiro dall'altro. Ma non ne sono affatto sicuro, e comunque non decifro la scritta.
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  18. @@ARES III Hai precisato che si tratta di un venditore professionista: guarda l'art. 5 della Convenzione di Roma: Contratto concluso dai consumatori. Il presente articolo si applica ai contratti aventi per oggetto la fornitura di beni mobili materiali o di servizi a una persona, il consumatore, per un uso che può considerarsi estraneo alla sua attività professionale, e ai contratti destinati al finanziamento di tale fornitura. In deroga all'art. 3, la scelta ad opera delle parti della legge applicabile non può aver per risultato di privare il consumatore della protezione garantitagli dalle disposizioni imperative della legge del paese nel quale risiede abitualmente: - se la conclusione del contratto è stata preceduta in tale paese da una proposta specifica o da una pubblicità e se il consumatore ha compiuto nello stesso paese gli atti necessari per la conclusione del contratto o - se l'altra parte o il suo rappresentante ha ricevuto l'ordine del consumatore nel paese di residenza o - se il contratto rappresenta una vendita di merci e se il consumatore si è recato dal paese di residenza in un paese straniero e vi ha stipulato l'ordine, a condizione che il viaggio sia stato organizzato dal venditore per incitare il consumatore a concludere una vendita. In deroga all'art. 4 ed in mancanza di scelta effettuata a norma dell'art. 3, tali contratti sono sottoposti alla legge del paese nel quale il consumatore ha la sua residenza abituale sempreché ricorrano le condizioni enunciate al paragrafo 2 del presente articolo. Il presente articolo non si applica: a) al contratto di trasporto; b) al contratto di fornitura di servizi quando i servizi dovuti al consumatore devono essere forniti esclusivamente in un paese diverso da quello in cui egli risiede abitualmente. In deroga al paragrafo 4, il presente articolo si applica al contratto che prevede per un prezzo globale prestazioni combinate di trasporto e di alloggio. Tanto Dovevo. Polemarco
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  19. Allora mi ricordavo ed avevo memorizzato correttamente ciò che mi aveva detto Bernardi... :blush: Bene, nonostante l'età avanzi non mi mangio ancora la memoria! Ciao Illyricum ;)
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  20. Ciao @@miza , domenica scorsa ho preso pure qualche mezzo dollaro australiano che non avevo ancora, tra le altre c'era pure questa :) Australia 50 Cents 1988 200° anniversario dell'insediamento inglese. Un veliero della prima flotta verso le coste della New Holland (storico nome dell'Australia).
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  21. Questa è una moneta autentica, la posto solo per confronto.
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  22. hai...hai....hai.... qualc'uno piangera'....!!! :nea:
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  23. Altra medaglia grosso formato (mm. 99,6) di CESARE FIORI MANFREDO SETTALA, Canonico di San Nazzaro CESARE FIORI, come già detto era pittore, scultore e architetto, da giovane visto l'inclinazione all'arte lo posero sotto la guida di due maestri. Nel 1660 ricevette un pagamento di un dipinto per il Duomo di Milano, LA NIVOLA DEL SS. CHIODO che ancora oggi si può vedere in questa famosa cerimonia. Dipinse anche ritratti dei benefattori dell'Ospedale Maggiore e quadroni sempre per il Duomo di Milano. D/ MANFREDVS SEPTALIVS MEDIOLANENSIS AETIS ANNO R 77 - Sotto il busto C.F. 1677 R/ PERCVRRIT VTRVMQVE - Globo terrestre circondato da sfere celesti, tromba alata con sette ali (non è casuale SETTALA) emblema araldico della casa patrizia. Prima di parlare di MANFREDO SETTALA effigiato in questa medaglia, bisogna parlare del padre LUDOVICO SETTALA (1550-1633), il più popolare della famiglia. Laureatosi in medicina a Pavia, e studiando anche filosofia a Brera, esercita la professione di medico a Milano. Inizia la sua esperienza con la peste del 1576 epoca di S. Carlo. Anche nell'epidemia del 1630 è ricordato come di persona di primo piano nella narrazione Manzoniana. Insegna in diverse scuole e scrive un trattato "DE PESTE ET PESTIFERIS AFFECTIBUS" (LA PESTILENZA ED EFFETTI PESTIFERI). Muore nel 1633 lasciando18 figli, tra i quali SENATORE anch'esso medico e collaboratore del padre nella peste del 1630. La produzione letteraria di SENATORE ha per oggetto la TERIACA. L'altro figlio MANFREDO arricchì la biblioteca di famiglia con libri e opere d'arte. Spirito di collezionista, appassionato nella sua universalità studia a Pavia, Siena e Pisa. Fece un viaggio in oriente sulle galere Toscane. Il suo ingegno lo portò a costruire strumenti di precisione tipo telescopi e microscopi, lavorando personalmente anche al tornio come artigiano scientifico. Lo spirito collezionistico e la curiosità lo portarono a raccogliere oggetti e stumenti da tutto il mondo tanto da farne un museo, che alla sua morte confluirà nelle raccolte della Biblioteca Ambrosiana. Manfredo Settala impersonò la cultura durante il seicento nella nostra città, e qualsiasi personaggio di rango, fosse di passaggio a Milano non mancava di rendere omaggio "ALL'ARCHIMEDE MILANESE" visitando il museo e il laboratorio. Il Cardinale FEDERICO BORROMEO lo fece Canonico della Chiesa di S. Nazzaro in corso di Porta Romana e la medaglia lo raffigura all'età di 77 anni. Rifer. CITTA' DI UDINE LA MEDAGLIA BAROCCA IN ITALIA E IN EUROPA - 1976 pag. 95-96
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  24. E' sicuramente un indizio in più. Per scrupolo, oltre che il 1701-1800, sono andato avedere anche il krause 1601-1700, ho queste versioni di qualche anno fa: Un mare di monete elencate/classificate ma prive d'immagini
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  25. Direi che si tratta di un mezzo follis di Costante II, zecca di Costantinopoli http://www.deamoneta.com/en/auctions/view/201/376 Confermo che si tratta di una moneta ribattuta su una precedente, probabilmente questa http://www.wildwinds.com/coins/byz/constans_II/sb1011.jpg
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  26. prova ad impostare il codice di tracciabilita' sul sito di poste italiane ( dove -quando ). La mia esperienza ..... dopo 4 giorni fermo a Milano un pacco me lo sono ritrovato a casa improvvisamente ,praticamente non venivano registrati i vari passaggi durante il percorso. Michele
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  27. In Francia il collezionismo dei gettoni turistici e' piuttosto diffuso . In prossimita' dei monumenti e palazzi storici e ' sempre presente un distributore automatico di questi tokens. Inoltre ogni anno viene pubblicato un catalogo
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  28. Non bisogna dimenticare anche i libri di "Attardi e Gaudenzi" i due volumi sulla monetazione dei Savoia e l'ultimo sulla Repubblica Italiana, anche loro sono due opere veramente meritevoli frutto sicuramente di un lungo lavoro. In questa discussione sono state indicate comunque tutte le opere fondamentali nel settore delle Prove e dei progetti, alcune di difficile reperibilità, comunque tutto ciò che si può sapere sull'argomento.
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  29. vista la vite direi che è ampiamente contemporaneo. non andrei più indietro del '900 a sensazione.
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  30. Occhio, e vediamo come finisce :) http://www.ebay.it/itm/5-LIRE-1878-ROMA-UMBERTO-I-PERIZIATA-/162105230597?hash=item25be398505:g:zuUAAOSwmtJXYXBp
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  31. Io dopo quello che è venuto fuori sul 10 lire Ordinanza Diaz, mi fido solo del Crapanzano-Giulianini.
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  32. Parpagliola coniata sotto Filippo III, la tipologia del D è 3/D4. Purtroppo per il R, causa tosatura, la catalogazione è impossibile, in esergo non si vede se è presente la data o meno.
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  33. 1 punto
  34. Probabilmente tra il BB e lo SPL.
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  35. Si tratta di una medaglia o forse di una prova di medaglia del Regno d'Italia: al Dritto: la testa allegorica dell'Italia turrita laureata e volta a sx al Verso: l'Aquila Savoia coronata con lo Stemma in petto e ad ali spiegate la singolarità è rappresentata dal bordo che al dritto è a cornice e al verso dentellato: questo fa pensare alla prova ottenuta dall'abbinamento di due coni destinati a medaglie diverse
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  36. e via che ci siamo vi metto anche il D, per completezza
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  37. e io ritorno un po' indietro mostrandovi anche in questa discussione la mia crown del 1897
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  38. Anche te hai benissimo.....a concentrarti su altro ! battuta a parte, in generale c'erano ottime conservazioni per le S.V. Ciao Daniele
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  39. Si ma l'anno è il secondo LB per LIB non risultano rovesci con toro. Anche Dattari 172, al dritto dovrebbe essere presente una stella con legenda TIB KLAV KAI CEBAC GERM coniata dall'anno 2 al 5 con legenda stessa e stella.
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  40. Secondo me tra EF45 e AU50.
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  41. @@Acqvavitus ed è proprio nel 1797 (anno di introduzione della madonnina da baj 5) che inizierà la coniazione dei sampietrini ridotti, cioè alleggeriti (di solito riducendone il diametro, in alcuni casi come a Gubbio semplicemente variando lo spessore della lamina). Se ne era parlato nella discussione sui sampietrini che trovi tra le importanti della sezione; lì dovresti trovare tutto quello che ti interessa sapere ;) Ciao, Antonio
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  42. Non confondiamo però i leggeri spostamenti delle cifre/lettere (ed eventuale relativa ribattitura della stessa su se stessa), definibili come "difetti di conio", con la sostiruzione del numero nella data la relativa ribattitura, definibile invece come "errore di conio" (in questo caso di colui che conia, direi :D).
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  43. Ora arriva l'ultima... Qui il peso è 1,5 g con un bel!colore argento, e anche qui la colonna è ' spezzata' a metà. Tra le 3 è forse quella più consumata, ma non!potevo lasciarla da sola in quell'album...?
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  44. GRIECHEN SASANIDEN Sasanidische Vasallen. Ardashir, König von Merv AE (4,02g). Vs.: Bärtiger Kopf in sasanidischer Art n. r. Rs.: n. l. reitender König. Alram 1218; Loginov-Nikitin in Mesopo­tamia 1993 166­175. s-ss I catafratti (in latino: cataphracti; in greco: κατάφρακτοι, kataphraktoi, composto di κατά "fino in fondo" e φρακτός "coperto, protetto", a sua volta da φράσσω "coprire, proteggere") erano cavalieri della cavalleria sasanide, di quella partica e di quella roxolana (i roxolani erano una tribù sarmata) che erano interamente coperti da un'armatura di ferro che li proteggeva in battaglia. Al pari armati e dotati di corazza con lamine di ferro erano i loro cavalli. Erano dunque cavalieri equipaggiati con armamento pesante che combattevano armati di lancia. Nell'immagine: Scena numero 23 della Colonna traiana, particolare in alto a destra in cui si possono vedere tre cavalieri catafratti roxolani con elmo di tipo Spangenhelm e lorica squamata.
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  45. Molto suggestiva nella capsula.
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  46. Questo è un fondo specchio.
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  47. Autentica sicuramente ...con conservazione quasi al top. Bel pezzo! Complimenti!
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  48. I CALCIDESI NEL MEDITERRANEO E L'ALBA DELL'OCCIDENTE II Lo skyphos (in greco: σκύφος, skyphos, plurale skyphoi, detto anche kotyle in ambito corinzio) era una coppa a forma di tazza, con due piccole anse orizzontali, impostate appena sotto l'orlo (metà del V secolo a.C.). Il piede era basso o del tutto assente. Celebre forma vascolare della letteratura greca, è infatti il vaso da cui Polifemo beve il latte nel libro IX dell'Odissea. Il termine kotyle indicava inoltre la più piccola unità di misura di capacità greca, pari a circa un quarto di litro (l.0,27) Alle origini dell'intraprendenza marittima euboica. LEFKANDI Il tipo di vaso per bere, appunto skyphos, nella forma dipinta con semicerchi pendenti e concentrici si sviluppò in Eubea prima del 900 a.C. a LEFKANDI (da cui una serie pubblicata dagli studiosi Inglesi). Nel IX sec. a.C. i ceramisti Eubei erano sufficientemente immuni da influenze attiche. Lefkandi era una città Euboica posta tra Calcide ed Eretria, sul braccio di mare che separa l'isola dalla Grecia continentale. Sinora nessun centro greco ha restituito, sul continente niente di simile alla ricchezza e alla raffinatezza documentale rinvenute a Lefkandi per il periodo intorno al 900 a.C. Tale prosperità è basata su un mutato attegggiamento, ottimistico e positivo, nei confronti delle prospettive offerte dai traffici marittimi al di là della regione immediatamente circostante. Mercanti e marinai provenienti da Lefkandi, navigando verso Cipro e poi fino alla costa Siriana (emporio di Al Mina), che allora erano considerate a ragione le rotte più ricche, entrarono in contatto con il commercio dei marinai Fenici. Questi avevano fondato la loro prima colonia transmarina a Kition (Cipro) agli inizi del IX secolo...lo stanziamento fu chiamato Quart- hadasht che ha un suono familiare: Significa Città nuova ed è lo stesso nome che più tardi verrà dato a Cartagine. ;) L'oro e l'avorio dei traffici con il levante venne sepolto nelle necropoli di Lefkandi ed ivi, almeno in parte rinvenuto in scavi anche recenti. I rapporti con i traffici e le rotte Fenicie furono proficui e fertili...mutuamente soddisfacenti. Le videnze ceramiche di scavo hanno restituito skiphoi euboici in una ventina di siti in Palestina, Fenicia, Cipro, Cilicia e Unqi stato arameo importante (piana di Amuq). Cfr. David Ridgway (L'alba della Magna Grecia). Ma sappiamo che gli scambi non sono fatti solo con merci solide (oggetti) ma anche con merci deperibili: idee ed informazioni tramite artisti ed artigiani. Ed è nella rotta del levante che gli Eubei per la prima volta, dialogando con i mercanti locali e con i marinai e navarchi Fenici, seppero della convenienza insita nel Far West dell'epoca: il mediterraneo occidentale e cioè la Sicilia, il mar Tirreno, il sud dell'Italia. E sopra ogni altra cosa...la possibilità di caricare sulle navi il metallo. Dislocazione della ceramica Euboica...sulle rotte degli Eubei. Tale ceramica è stata rinvenuta ben presente ed usuale - nel predetto periodo - oltre che in Eubea: nel nord della Tessaglia, a Sciro e nelle Cicladi settentrionali. E' stata quindi avvolorata la sussitenza di una federazione libera con centro in Eubea che trasmise e provvide la necessaria pratica ed esperienza neutica necessaria per l'esplorazione a più ampio raggio attraverso il mare. Un protoskyphos euboico con semicerchi pendenti è stato rinvenuto ad Amathus (CIPRO). Si tratta di una tra le più antiche esportazioni greche post micenee che si conoscono nel mediterraneo orientale. Inoltre un frammento di Skyphos euboico (dove è disegnato un uccello) è stato rinevenuto negli recentemente scavi effettuati a Cadiz (Cadice) in Calle del Puerto, nella campagna intrapresa per tentare di individuare l'antica Tartessos precisiamo che Cadiz era un emporion e poi una città fenicia posta... oltre le colonne d'Ercole. Skyphoi di produzione euboica (o attica), inoltre, risultano frequenti nel Lazio (necropoli di Veio) e, soprattutto, in Campania (oltre a Cuma, anche a Capua, Pontecagnano e Pithekoussai. La presenza di tali manufatti di produzione greca od orientale denota il desiderio delle genti locali di assimilare e, successivamente, imitare materiali importati nel corso dei traffici precoloniali diretti verso l'Etruria da parte di mercanti euboici e fenici. Accanto al gusto per ciò che è considerato 'esotico', ed all'introduzione di un aspetto fondamentale delle società antiche, quello del consumo rituale del vino durante i banchetti, tale tipo di importazioni manifestano anche l'adozione di nuove tecnologie di derivazione orientale, che in seguito troveranno largo sviluppo nel mondo occidentale. Interessante notare, infine, che ciò si avverte soprattutto nelle sepolture femminili, molto meno in quelle maschili, probabilmente per il desiderio, da parte degli uomini, di conservare inalterata la propria identità culturale. Fonte: Museo Archeologico di Napoli. Infine segnaliamo che il rinvenimento di framenti di skyphoi Euboico-cicladici a cerchi concentrici nel tophet fenicio di cartagine, in una sepoltura risalente alla metà dell'VIII sec.A.C. testimoia la frequentazione emporica della marina Euboica sulle coste dell'Africa settentrionale. Da cui, in epoca successiva la fondazione di Cirene. Da ultimo, numerosi frammenti della stessa ceramica euboica sono stati testè rinvenuti anche in Calabria localitàTimpone della Motta (Francavilla Marittima) che sarebbe stata zona abitata ben prima della fondazione della mitica Sybaris (datata attorno al 720 a.C.) e solo in seguito eletta a propria residenza anche dalle popolazioni achee. L’ipotesi della presenza di immigrati euboici dediti alla produzione vascolare nell’area presibaritide di Timpone della Motta, appare del tutto nuova, ma questo tipo di attività produttiva da parte di popolazioni di origine greca oltremare è già stata esaminata da Giorgio Buchner per Pitecusa, dalla Canciani per l’Etruria, da Laurence Mercuri per Canale-Janchina e dal Coldstream per il Levante e l’area del Mediterraneo Occidentale in genere. Il tutto... la dice lunga sulla efficacia della marina euboica e/o sull'apprezzamento della relativa ceramica dipinta nel'intero mediterraneo (ed oltre...) nell'VIII sec. a.C., fatto ampiamente confermato dall’indagine archeologica ed epigrafica. Pithos euboico VIII Sec. a.C.
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