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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/26/16 in tutte le aree
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Dirò qualcosa di molto poco popolare, ma è quello che penso. Hegel diceva che esiste lo Stato quando le aspettative della gente vanno in sinergia con le istituzioni. Ma é poi vero che le aspettative del popolo, sono quelle di uno stato giusto, attento, previdente, propositivo? Non é altrettanto vero che da troppo tempo siamo abituati al favore, alla prevaricazione, alla disobbedienza civile, ai privilegi, al rango di appartenenza. Come si fa ad immaginare un prototipo di cittadino che scelga valori etici di solidarietà sociale, giustizia civica, insomma, per falla breve, rispetti delle regole istituzionali per avere in cambio: equità, benessere, servizi. Purtroppo prima di invocare il parere (sacrosanto) del popolo sovrano dovremmo avere la consapevolezza che oggi esiste un deserto di cultura, dignità, amor proprio, senso civico che rende questa bella cosa chiamata "Democrazia" malata e poco efficiente. La società che cambia nelle sue forme di comunicazione, nei servizi, nelle logiche politiche doveva avere dei punti cardine nei principi e nei valori che regolano l'uomo. Invece in nome del mercato ci siamo annebbiati tutti, trascurando in primis questi valori dando così un pesante contributo al "do ut des" oggi imperante. Non è un caso che il risultato del referendum britannico segni una forte divisione fra giovani e anziani, tra città cosmopolite e aree rurali. In pratica, per dirla in modo brutale, prima di dire la mia su temi così importanti DEVO STUDIARE, il voto di pancia o il voto dettato da qualche urlatore in TV non dovrebbe avere un peso così importante in decisioni che investono non solo il mio orticello ma la vita dell'intera umanità. In particolar modo oggi, dove i social hanno spianato la strada a una serie di altre aberrazioni per cui è più facile veder volare un bufalo che formarsi un'opinione solida, senza qualunquismi o arroccamenti nella propria posizione. Ignoranza e Democrazia non vanno molto d'accordo e visto che non possiamo rinunciare al "governo del popolo" per cui tanto ci siamo battuti allora ripartiamo da Seneca e dal "sapere di non sapere" perché a questo punto l'unica possibilità è quella di investire investire e investire nell'istruzione. Perché solo mettendo delle solide basi di istruzione, cultura e senso civico in quelli che saranno i governatori e gli elettori di domani, costruiremo una società in grado di fare scelte democratiche con raziocinio e meno propensa a seguire facili slogan e populismi di pochi prepotenti e poco, se non per niente, illuminati. In nome del Mercato si sono annebbiati tutti ,e trascurando la formazione scolastica,si è dato un pesante contributo al 'do ut des 'oggi imperante. Hegel diceva che allora esiste lo Stato quando le aspettative della gente vanno in sinergia con le istituzioni. Ma é poi vero che le aspettative degli italiani, i birilli del senso comune, sono quelle di uno stato giusto, attento, previdente, propositivo. Non é altrettanto vero che da troppo tempo siamo abitati al favore, alla prevaricazione, alla disobbedienza civile, ai privilegi, al rango di appartenenza. Come si fa ad immaginare un prototipo di cittadino che scelga valori etici di solidarietà sociale, giustizia civica, appartenenza nazionale, insomma, per falla breve, rispetti delle regole istituzionali per avere in cambio: equità, benessere, servizi. Caro Saviano prima di abbattere le metastasi sociali abituiamoci ad essere normaliHegel diceva che allora esiste lo Stato quando le aspettative della gente vanno in sinergia con le istituzioni. Ma é poi vero che le aspettative degli italiani, i birilli del senso comune, sono quelle di uno stato giusto, attento, previdente, propositivo. Non é altrettanto vero che da troppo tempo siamo abitati al favore, alla prevaricazione, alla disobbedienza civile, ai privilegi, al rango di appartenenza. Come si fa ad immaginare un prototipo di cittadino che scelga valori etici di solidarietà sociale, giustizia civica, appartenenza nazionale, insomma, per falla breve, rispetti delle regole istituzionali per avere in cambio: equità, benessere, servizi. Caro Saviano prima di abbattere le metastasi sociali abituiamoci ad essere normali!10 punti
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Si è appena conclusa l'asta Bertolami di Londra, che per le greche non ha dato risultati molto brillanti, con molti esemplati aggiudicati sotto o vicini alla stima e non poche monete andate invendute (come lo statere "barbarico" di Metaponto, già oggetto di altra discussione nel forum). Però spicca una moneta di bronzo molto interessante, un vero inedito della zecca di Abakainon, che ha visto una bella battaglia e ha raggiunto il ragguardevole realizzo di ben 7000 sterline, quasi il doppio della corposa stima di 4000 sterline (anche se si vuole considerare che la sterlina si è ora un pò deprezzata). Non era sfuggita la sua importanza e fornisce un tipico esempio non solo degli ampi margini di studio sulla monetazione siceliota, ma anche delle difficoltà che uno studioso si trova di fronte a un simile esemplare, nel caso che debba studiare e sistemare tutta la sua complessa monetazione. Il primo problema che si pone è, ovviamente, la determinazione della sua autenticità e, in caso affermativo, della sua corretta collocazione nella monetazione di questa poleis. Ecco la moneta: E' difficile stabilire dalla foto, ma sembra che questa moneta mostri un aspetto molto rassicurante e la patina sembra in buona parte originale, con tracce di restauro molto professionale. Se è autentica, come collocarla cronologicamente e con altre eventuali emissioni coeve? Il tipo del cavallo libero è molto raro nella monetazione abacenina e l'unico vero collegamento è con la rarissima litra in argento (nota in due esemplari), della quale riporto la scheda presente nella mia monografia su Abakainon: ed allego migliore foto dell'esemplare ex Lloyd 780, ora al British Museum, con una bella testa di Dioscuro: In effetti sembra esserci una certa connessione con la coeva monetazione di Tyndari. Sono gradite vostre opinioni su questa moeta di bronzo inedita e in particolare su possibile significato del sigma inverso che si legge bene al diritto. In ogni caso la cronologia della litra andrebbe anticipata alla prima metà del IV secolo, come indicato da Bertolami per il bronzo. In realtà sembra che esista un altro bronzo di grande modulo inedito (anche se inferiore a questa moneta), che vidi anni fa nello stock della Leu Numismatiks, e del quale feci una brutta foto, in fretta e con i mezzi che avevo a disposizione, sfruttando la cortesia della compianta responsabile Silvia Hurter. Su questa moneta poi feci un articolo su Panorama Numismatico, che allego, provando, sulla base delle affinità stilistiche, di attribuire ad Abakainon: PN 133-1999 Inedito di Abakainon.pdf Questa moneta, del diametro di 25 mm, peso g. 20,45 e orientamento assi h 3, non è mai comparsa sul mercato e credo che fosse finita poi nello stock di NAC. Ho vage notizie che esisterebbe un altro esemplare, forse migliore, che finì nella leggendaria collezione Cammarata, ancora sotto sequestro e quindi sub judice....4 punti
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Ciao a tutti. La discussione mi pare si stia spostando dalle comseguenze di Brexit alla più generale questione se sia opportuno sottoporre a strumenti di democrazia diretta (qual'è, per eccellenza, il referendum) temi e decisioni che presupporrebbero, almeno secondo alcuni, una maturità che il "Corpo Elettorale" non avrebbe. Scusate ma non sono affatto d'accordo con questa impostazione che vorrebbe sostenere che il suddetto Corpo Elettorale venga considerato "maturo" e culturalmente adeguato quando si limita ad eleggere i propri rappresentanti mentre non lo sarebbe più quando viene chiamato a decidere su trivelle, finanziamento pubblico dei partiti, responsabilità civile dei Giudici ecc. ecc. Tengo a precisare che la mia considerazione prescinde totalmente dal risultato "popolare" che ha portato a Brexit, ma è ovviamente di carattere generale. Se dovessimo ipotizzare che esistono manifestazioni di democrazia di serie A, destinate alle sole elitè di cittadini (ma quale elitè? culturale? censuaria?) e manifestazioni di democrazia di serie B, appannaggio di tutti perchè, in certi casi, non serve essere colti o ricchi o non condizionabili, perchè tanto si viene interpellati "solo" per eleggere i propri rappresentanti (e che vuoi che sia!!....) e non per decidere questioni "tecniche" (che poi, è tutto da vedere che siano solo questioni "tecniche"), allora avremmo falsato clamorosamente un certo numero di principi cardine posti a fondamento di un ordinamento democratico: quali, tanto per citare i due principali, il principio di uguaglianza ed il principio della sovranità popolare. Di contro, si prospetterebbe un "pericoloso" concetto secondo il quale c'è qualcuno (ma chi? forse la stessa famosa elitè') che pensa di poter stabilire quando il Corpo Elettorale sia maturo per esprimersi e quando non lo sia. Curiosa forma di "democrazia sotto tutela" (tutela forse esercitata da parte della già citata elitè)? Francamente, la cosa mi sconcerta non poco. E la Brexit non c'entra nulla. Saluti. Michele4 punti
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La mia impressione, è che molti di coloro che hanno votato per il leave, lo abbiano fatto perché convinti che tanto non avrebbe vinto. Il referendum, e credo che questa fosse anche l'intenzione di Cameron, non doveva servire a portare la Gran Bretagna fuori dall'Europa, ma a spaventare la UE, con la minaccia di un consistente numero di britannici pronti a lasciare l'Unione (in questo senso, un risultato invertito, 52% per il remain, 48% per il leave, sarebbe stato ottimo), per poter ottenere di più dalla stessa UE. Il referendum, avrebbe dovuto essere una pistola puntata alla tempia della UE, ma questa pistola non avrebbe mai dovuto sparare. Invece ha sparato, Cameron, costretto a dimettersi, è stata la prima vittima, ma anche Farage, principale leader politico pro-Brexit, ha già dovuto ammettere che i "fautori dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea hanno commesso un errore” nel promettere agli elettori che, in caso di vittoria, i 350 milioni di sterline che ogni settimana sono elargiti alle casse comunitarie, sarebbero andati all’istruzione pubblica o ancor più al NHS, il sistema sanitario nazionale. Il leader dell’Ukip, intervistato dai giornalisti del programma Good Morning Britain su Itv, ha infatti ammesso che non ci sarà questo trasferimento. “È stato fatto un errore. Non posso garantire che tanto denaro andrà al servizio sanitario pubblico, è una cosa che mai sosterrei. Prometterlo è stato un errore”, ha dichiarato candidamente Farage :rolleyes: petronius3 punti
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Io no Non sono affatto convinto che affidarsi al popolo (o, come direbbe qualcuno da noi, alla "ggente") sia sempre la soluzione migliore, non lo è sicuramente in un caso come questo, della cui complessità, temo, pochi si siano resi conto. Esiste, o almeno esisteva, una cosa che si chiama democrazia rappresentativa: il popolo tutto (stavolta sì) sceglie i propri rappresentanti politici, si presume persone capaci ed esperte in vari campi, e delega loro il compito di risolvere i problemi, o almeno di provarci. Questo avrebbero dovuto fare i politici inglesi, non ridurre la questione a un semplice sì/no, bianco o nero, di qua o di là, la politica, la buona politica, avrebbe dovuto mediare tra le varie istanze, e trovare la sintesi, ma di questo non è stata capace. Cameron, novello Ponzio Pilato, ha preferito lavarsene le mani, chiedendo agli inglesi di scegliere tra Gesù e Barabba...e gli inglesi hanno scelto Barabba. Quest'ultima è la mia opinione, di contrario alla Brexit, rispetto chi, anche in questa discussione, pensa che abbiano invece scelto Gesù, ma il mio discorso va oltre, il mio discorso è che non avrebbero dovuto essere loro a scegliere. petronius3 punti
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Quando sfogliavo il catalogo K&M XXI del 1980 soffermandomi in particolare sugli esemplari di Sede Vacante presenti, spesso mi chiedevo se un giorno avrei avuto la possibilita' di vedere (e magari acquistare..) il Testone sel 1655, moneta che in quel prezioso catalogo d'asta era accompagnata da queste note: e aggiungo anche Coll.Rossi(Sambon), Coll. Gnecchi (Hamburger), Coll.Martinori...... Assente in tutti i listini consultati delle attuali case d'asta Italiane e RSM, gli unici 3 esemplari che ho in archivio sono: - Coll. Muntoni, Montenapoleone 4 (ex KM XXI) - Coll. Cappelli, BankLeu 36 e riapparso alla Nac 81, classificato estremamente raro e di eccezionale conservazione (visto e preso in mano dal vivo. ..) "volato" a c.a € 12K diritti inclusi. - Coll.Ing. Calcagni, Kunker 2013 e' anche l'unico in acserch insieme a quello NAC. Come sempre, attendo Vs,info a corredo.... Buona Domenica Daniele2 punti
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Grazie alla segnalazione di un amico, in realtà la moneta venduta su Bertolami non è completamente inedita. Esiste un altro esemplare, di conservazione molto più scadente e ritenuto essere anepigrafo (con lettere evidentemente evanide), che è stato riportato nell'interessante volume di Buceti, Monete, Storia e Topografia della Sicilia Greca, a pagina 69, n. 1 (peso g. 26,60, con immagine non in scala): Questo esemplare è stato ripreso dal Calciati, vol. III, p. 337, n. 1, a sua volta ripreso dal volumetto di Cammarata, a tavola XII, n. 127 (apparteneva alla sua collezione). Calciati lo attribuiva ai mercenari di Alaisa o Bronte; Cammarata a Alontion o Aetna..... L'esemplare di Cammarata, ritenuto essere un unicum, sembra sia stato rinvenuto sul Monte Bolo, sulle pendici nord-occidentali dell'Etna, nel territorio di Bronte. In fondo non siamo molto lontani dal territorio dell'antica Abakainon. Quindi la comparsa di un esemplare di buona conservazione, con etnico preservato, permette di sciogliere uno degli enigmi della monetazione bronzea della Sicilia. Resta da capire il significato di sigma al diritto, che sembra essere una lettera isolata e quindi con un suo particolare significato (= metà del nominale?).2 punti
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Giusto quanto riporta Eliodoro , la spedizione militare partica di Lucio Vero fu inizialmente quasi un disastro , tanto che la Siria e l' Oriente in generale furono sul punto di una ribellione a causa del comportamento leggero e riprovevole di Vero . Quando Vero fu ad Antiochia se la spasso' in bella vita e fu solo per merito dei suoi luogotenenti Stazio Prisco , Avidio Cassio e Marzio Vero che in quattro anni venne conclusa la guerra partica e riconquistarono l' Armenia , fregiandosi Lucio Vero dei titoli di Armeniaco , Partico e Medico , tutti titoli che furono attribuiti anche a Marco Aurelio che era rimasto a Roma . Lucio Vero fu insomma principalmente una nullita' come coimperatore e la campagna partica ebbe come conseguenza di portare in Occidente a seguito dell' esercito la peste . Quando infine Lucio Vero mori' , Marco Aurelio non ne soffri' avendo sempre mal sopportato lo stile di vita di Vero .2 punti
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Sembra, ma dev'essere effetto di una ribattitura, infatti la V di CVNRAD1 sembra battuta due volte e la successiva N è spostata verso il basso, inoltre ci sono altri segni da quella parte che fanno pensare a qualche problema ...forse i primi segni di rottura del conio o sue parti.2 punti
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Non ho nascosto, e non nascondo, di essere anti-Brexit, ma certo non ho difficoltà a riconoscere che disinformazione e ignoranza ci sono state, e ci sono, in entrambi i campi. Per questo, quello che sto cercando di fare, è un discorso più generale, che prescinde dall'esito del referendum inglese, ma affronta il tema, ben più importante, del significato, oggi, della democrazia, e dei modi per farla funzionare. E tra questi modi, lo ripeto, non credo debba esserci, se non come ultima spiaggia, una cosa che divide il mondo in due metà contrapposte, prospettando soluzioni semplici a problemi complessi: sì/no, o di qua o di là. Sarà anche utopico, ma credo che prima di arrivare a questo si debba cercare, sempre e comunque, di mediare tra le varie istanze, e questo è compito della politica, un compito, in questo caso, clamorosamente fallito...sarebbe stato lo stesso se avessero vinto i remain. petronius2 punti
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Scusa Petronius, ma non è stato proprio così, e in ogni caso dall'altra parte, se vogliamo usare la stessa linea descrittiva, si è motivato l'elettorato paventando più o meno apocalissi, ritorni del nazismo, guerre mondiali e via discorrendo...siamo onesti dai.2 punti
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Taglio : 1€ Nazione : Monaco Anno : 2014 Tiratura : ? Conservazione : qSPL Luogo del ritrovamento : Bologna2 punti
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@@petronius arbiter Mi trovo d'accordo con Petronius Arbiter. Bisogna aver rispetto della maggioranza, ma la maggioranza deve aver rispetto della minoranza. Voglio dire che ci sono dei limiti. Lo stato di diritto nasce quando la maggioranza (intesa come numero o come forza) se vince non scanna (o, più elegantemente, non decide di scannare) la minoranza. Ci sono le cose che la maggioranza non può fare, neanche se particolarmente qualificata, soprattutto per il tramite degli istituti di democrazia diretta come il referendum. Sto pensando ai diritti inviolabili, ma anche alle situazioni particolarmente complesse come i trattati internazionali (con riferìmento al referendum). Se il problema è quello dei nostri rappresentanti parlamentari (bianchi, gialli, a pallini che siano), il problema non si risolve eliminando la democrazia rappresentativa, ma sostituendo i rappresentanti. E non è questione di privilegiare questo o quel partito, questa o quella ideologia, ma di scegliere i migliori all'interno di questo o quel partito, di questa o quella ideologia. Attenzione a non rendersi preda delle sirene (quelle d'Ulisse) ...2 punti
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Salve, buongiorno, mi sono iscritto da poco su Lamoneta.it, ma è da parecchio tempo che colleziono soprattutto monete della zecca di Cagliari, in particolare del periodo della dominazione spagnola (negli ultimi tempi ho scelto di approfondire Filippo III e IV). Vorrei postare come prima moneta su questo forum un "bellissimo" esemplare di 10 reali di Filippo IV, I tipo, proveniente dalla mia collezione privata. In relazione a questa moneta, vorrei la vostra opinione sulla data, infatti potrebbe essere del 1645 (quindi inedita), oppure del 1643 con il 3 finale girato. Cordialità e grazie1 punto
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Salve a tutti! Che mi dite di questa moneta? Intendo conservazione, autenticità, ecc. E' un po' porosa, ma mi dicono sia abbastanza rara (asse di Lucio Vero). Grazie!1 punto
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Il peso teorico di uno statere d’oro praticamente puro (d = 19,3 g/cm3) di Alessandro Magno è 8,6 g. Una moneta della stessa forma e dimensioni dello statere ma composta di rame o bronzo (d = 8,9 g/cm3) pesa 4,0 g. Il peso di una sottilissima lamina d’oro di rivestimento varia indicativamente da 1,0 g a 1,5 g a seconda dello spessore, e quindi il peso di un suberato con l’anima di rame o di bronzo sarà all’incirca di 5,0-5,5 g. Se però le dimensioni del suberato sono maggiori di quelle degli stateri ufficiali, ad es. se il tondello di metallo povero ha un diametro di 19-20 mm e uno spessore di un paio di millimetri, il suo peso è 5,1-5,6 g e con il rivestimento può arrivare da 6,1- 6,6 g a 6,6-7,1 g. Una moneta della stessa forma e dimensioni dello statere ma composta di piombo (d = 11,3 g/cm3) pesa 5,0 g e con il rivestimento d’oro può arrivare a 6,0-6,5 g. Se però le dimensioni del tondello di piombo sono maggiori di quelle degli stateri ufficiali, ad es. 19-20 mm di diametro e ca 2,0 mm di spessore, il suo peso è di ca 7 g e può arrivare a 8,5 g con il rivestimento. apollonia1 punto
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La tua identificazione mi sembra corretta: NUMERIEN(12/282-11/284)Marcus Aurelius NumerianusAuguste(03/283-11/284) Aurelianus N° v21_3374 Date : 283 Nom de l'atelier : Phénicie, Tripoli (Tripolis) Métal : billon Diamètre : 21mm Axe des coins : 11h. Poids : 4,44g. Degré de rareté : R2 Etat de conservation : TTB Prix de départ : 150 € Estimation : 250 € lot invendu Commentaires sur l'état de conservation : Beau portrait avec une jolie patine verte et sable. Joli revers pour un atelier rare. N° dans les ouvrages de référence : C.113 - RIC.470 - La Venèra. IV/- - RC.- - MRK.- Titulature avers : IMP C M AVR NVMERIANVS P F AVG. Description avers : Buste radié, drapé et cuirassé de Numérien auguste à droite, vu de trois quarts en arrière (A2). Traduction avers : “Imperator Cوsar Marcus Aurelius Numerianus Pius Felix Augustus”, (L’empereur césar Marc Aurèle Numérien pieux heureux auguste). Titulature revers : VIRTVS AV-GG/ */ TR// XXI. Description revers : Carus et Numérien debout face à face ; Numérien est debout à gauche, tourné à droite, vêtu militairement, tendant la main droite, tenant un sceptre court de la main gauche ; Carus est debout à droite, tourné à gauche, vêtu militairement, tenant un globe de la main droite et un sceptre long de la main gauche. Traduction revers : “Virtus Augustorum”, (La Virilité des augustes). Commentaire à propos de cet exemplaire : Poids lourd. Sans argenture. Commentaires : L’atelier de Tripolis est toujours rare. Ouvert sous le règne d’Aurélien au moment de la Réforme de 274, il fermera sous la Dyarchie vers 290. Nous ne connaissons pas l’organisation de la vie de l’atelier. Il fonctionne pour Carus, Carin et Numérien césars, Carin et Numérien augustes avec toujours le même revers, mais orthographié différemment, VIRTVS AVGG ou VIRTVS AVGGG. Historique : Numérien ramena l'armée après la mort de Carus. Malheureusement, il fut assassiné à Nicée par son beau-père Aper, préfet du Prétoire, qui fut lui-même éliminé par Dioclétien le 20 novembre 284.1 punto
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Ciao, ho solamente il SC1, che va da Seleuco I ad Antioco III (312-187), ma la tua moneta non sembra corrispondere a nessuna di quelle presenti. Per il periodo successico ho solamente l'Handbook of Greek Coinage Series: Volume 9 (http://www.greekcoinvalues.com/values.php?id=9) , che è onnicomprensivo, ma meno specifico del SC (ad esempio per ciò che concerne i monogrammi). Questa è la moneta che avevo già individuato: Come si vede da questo altro esemplare la Nike è inserita all'interno di una corona d'alloro, che non mi pare di vedere sul tuo esemplare, ma dal vivo si potrebbe capire meglio. Al dritto inoltre ci dovrebbero essere una lancia sulla spalla e la scritta MAL. Tutto sommato dunque questa identificazione non mi convince del tutto... continuo con le ricerche...1 punto
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Grazie a Giovanni , Giuseppe , Luca , Andrea e Michele per la bella giornata . Guest star della giornata Bruno Viste tante belle monete sabaude . Fortunatamente qualcuna ha fatto il viaggio di ritorno con me1 punto
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Ragazzi, scusate, ma quello inglese è un referendum serio....mica come quelli italiani. E ciò, purtroppo, rischia di renderne inamovibile l'esito. Fosse stato un referendum all'italiana, ci sarebbe stata certamente la possibilità di ribaltarne l'esito. Intanto per la formulazione. Con la formula italiana, il referendum abrogativo postula che votare "SI" significhi non volere la norma di cui si chiede l'abrogazione e votare "NO" significa invece volerla. Già questa proposizione "anti-istintiva", sottoposta ad un Elettorato considerato in gran parte poco più che imbecille e poco meno che alfabetizzato, può generare risultati sorprendentemente confusionari, poiché molti sono istintivamente convinti che il"NO" significhi non volere la norma mentre il "SI" significhi volerla. E già qui il povero elettore italiano tipo, diplomato alla Scuola Radio Elettra di Torino con il 36 politico (secondo un sondaggio di Pagnoncelli) rischia di prendere una cantonata, poiché vota spesso in maniera opposta a quello che vorrebbe, anche se rimane convinto di aver votato correttamente. Il bello è che da noi glielo lasciano anche credere. Ma non basta. Il referendum "all'italiana" fa dell'ambiguità del quesito un suo punto di orgoglio, che gli inglesi dovrebbero imparare prima di proporre agli Elettori una scheda che reca solo due parole inequivocabili come REMAIN e LEAVE. Ma quando mai....non si propone così un quesito referendario che si rispetti. Prendete, ad esempio, il referendum che abrogò il Ministero dell'Agricoltura. Ebbene, nel quesito che all'epoca venne proposto agli Elettori italiani (fra cui c'erano sempre anche i soliti diplomati alla benemerita Scuola Radio Elettra di Torino...con il 36 politico), si chiedeva all'elettore se si volesse abrogare tale Ministero. Il voto referendario confermò l'abrogazione del suddetto Ministero, che infatti fu soppresso....ma al suo posto venne creato il Ministero delle Politiche agricole.....d'altronde, il quesito referendario era chiaro: si chiamavano i cittadini ad esprimersi sull'abrogazione del Ministero dell'Agricoltura....mica si domandava se gli elettori fossero contrari a ricostituirlo con un altro nome. Gli inglesi hanno ecceduto in chiarezza e se solo avessero studiato un minimo l'esito di un certo numero di voti abrogativi referendari italiani, , che sono stati elegantemente disattesi già dal giorno dopo, non avrebbero mai formulato il quesito in modo così categorico. Ora, petizioni a parte, il consiglio che potremo dare alle Autorità inglesi, mutuandolo dalle nostre esperienze referendarie, è quello di non considerare vincolante il risultato del voto....ma di fare semplicemente finta di niente....magari attirando l'attenzione degli inglesi su scandali in casa della Royal Family, sul calcio, sulla speculazione della sterlina e su altre analoghe amenità Fra qualche mese (che dico mese...qualche settimana) 5 inglesi su 10 non si ricorderanno neanche più perché sono andati a votare e fra 6 mesi, 9 inglesi su dieci (in particolare quelli con gli occhi azzurri ed i capelli biondi, che notoriamente sono anche meno intelligenti, secondo un sondaggio del prestigioso "The Sun", giornale più letto nella parruccherie di Londra) non si ricorderanno neppure cosa sia la U.E.. Cari amici inglesi, i referendum (anzi...i referenda....perché questa volta la parola ce l'avete presa in prestito dalla nostra cultura italiane e quindi la declino al plurale come va declinata....) dovete prima imparare a formularli e poi potete anche cimentarVi a proporli.....ma se li proponete dovete essere sempre sicuri di cosa succederà dopo il voto....qualunque sia il risultato che si otterrà. imparate da noi italiani e capirete su quali argomenti si possono o non si possono indire referenda e come formulare i quesiti. :clapping: Altrimenti, se non volete imparare da noi...lasciate stare le consultazioni referendarie che non fanno per Voi ...e rischiate di farVi molto male. Saluti. :hi: Michele1 punto
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Sì, davvero una bella moneta :) Il rovescio è migliore del dritto, la mia valutazione è XF45 per il rovescio, XF40 per il dritto, tradotto uno SPL pieno, ma questo, come detto, non ne cambia il valore. A proposito di link, qui, puoi provare anche tu a stimare la conservazione http://www.pcgs.com/photograde/ Se non sei d'accordo con me, nessun problema, anzi, tu che la moneta l'hai vista in mano, puoi senz'altro giudicarla meglio di me, che ho solo una foto. Fammi sapere se concludi, e a che prezzo ;) ciao petronius :)1 punto
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Ma sí ripetiamo sin quando non dará il risultato sperato. Non sarebbe la prima volta tra l'altro1 punto
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Medaglia devozionale ottagonale, bronzo/ottone, della fine del XVII sec. (ultimo quarto),produzione romana.- D/ La Madonna delle sette spade che rappresentano i sette dolori della Madonna, da notare l'aureola di raggi e fiammelle che orna il capo della Vergine e le quattro spade che sono conficcate nella schiena anzichè nel cuore a sx,rappresentazione insolita, che mi fà pensare a una tipologia spagnola per la particolare forma delle else delle spade?- R/ Gesù ignudo con il capo raggiato, legato al cippo o colonna della flagellazione a sx ramo di palma e a dx canna o flagello, esergo: ROMA,medaglia interessante e rara. Ciao Borgho.1 punto
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Medaglia devozionale tonda, bronzo/ottone, del XVII sec.(prima metà). D/ Il Crocifisso di Numana volgarmente conosciuto come Sirolo, iconografia della veste o tunica con crocette (insolita),anepigrafe. R/ Scena dell'Annunciazione, Maria a sx e l'Arcangelo a dx, in alto colomba raggiata ( Spirito Santo), le figure poggiano su un pavimento a mattonelle rettangolari, anepigrafe, non comune. Ciao Borgho.1 punto
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Sono convinto pure io della varietà di conio. In sostanza se non ci fossero state emissioni precedenti con i bisanti si potrebbe desumere una doppia fase. Sempre che non riusciamo a dare un filo logico a queste emissioni differenti. Non posso dire se o con bisanti siano di differenti rarità, ma bisognerà tenere sott'occhio il mercato e fare un censimento per vedere quale tipologia sia più presente.1 punto
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Non ho mai detto di togliere il voto agli ignoranti... come non ho espresso un parere su Brexit e non ho nemmeno detto che hanno ragione gli anziani o i giovani inglesi... e sono pure stato attento quando scrivevo perché sapevo che qualcuno avrebbe interpretato male. Ho semplicemente auspicato politiche utili per far si che gli ignoranti siano sempre di meno. Il problema non è la democrazia ma l'ignoranza, così come non sono un problema i poveri ma la povertà. Buona domenica.1 punto
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La cosa sconcerta anche me, non vorrei che qualcuno pensasse il contrario, e infatti ho scritto che il problema esiste, ma, al momento, non ha soluzione. O meglio, la soluzione sarebbe quella prospettata da @@piras, "un serio investimento in scolarizzazione e cultura", ma sono abbastanza scettico su una sua applicazione, e non solo per colpa (che sicuramente c'è) dei governanti, ma, anche, dei governati...sono in tanti, troppi, che proprio non vogliono saperne di sapere, e sono, anzi, fieri della loro ignoranza....basta guardare un qualunque quiz in tv, di quelli dove gente giovane, e che dunque, si presume, abbia frequentato la scuola per un certo numero di anni (almeno otto), colloca Hitler a metà degli anni '70 del secolo scorso :rolleyes: petronius1 punto
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Buonasera, nell'ambito della classificazione del lotto 726 di Varesi fonte di gran divertimento. Conclusa la classificazione di monete del periodo ellenico adesso mi sto dilettando con la classificazione di monete romane per lo più provinciali dell'area orientale dell'impero. Metto in visione un bronzo di 12 g e da 28mm che secondo me raffigura Antonino pio al dritto e demos seduto al rovescio. Secondo me la zecca è Tarsus cosa ne pensate?1 punto
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infatti "l'ignoranza funzionale", e non è proprio quella sulla quale hanno fatto leva tutti i nostri politicanti da almeno trenta/quaranta anni ad ora per farsi eleggere? Adesso con la diffusione di internet le notizie arrivano anche al pastore che è sui monti con le pecore al pascolo... Io vedo tante persone ultra sessantenni che prima si informavano solo attraverso rai1 rete4 e canale5, adesso seguono quotidiani on line, social e così via ed hanno una visione più ampia e profonda di alcuni fenomeni sociali tra i quali anche la politica... Certamente questo non basta e ci vorrebbe un serio investimento in scolarizzazione e cultura, ma siamo sicuri che è quello che vogliono i nostri " rappresentanti"? Ricordo che qualcuno diceva che per meglio governare bisogna tenere il popolo nell'ignoranza ..1 punto
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Buona Domenica Ma, scusate la domanda che magari può sembrare stupida, potrebbe essere che, visto anche i ben 19 anni di governo del Loredan, la croce senza bisanti (più vicina al primo tipo) sia di una prima fase mentre quella tipo il mio (con bisanti) di una seconda fase posteriore? A tuo parere, quindi, la presenza di bisanti lo renderebbe leggermente più raro della tipologia senza? Domanda suggestiva, ci può stare, ma anche no ...... nel senso che non te lo so dire e non ho mai letto un articolo che propugni questa tesi. L'ultimo tornesello del primo tipo è stato emesso (molto poco, tant'è che è difficile a trovarsi :pardon: ) sotto il dogato di Francesco Foscari; quindi cessa con il 1457. Quello del Lorendan inizierebbe nel 1501, dopo che altri due dogi l'hanno emesso in un intervallo di ca 40 anni ..... ne era passata d'acqua sotto i ponti. Più prosaicamente ritengo sia una delle tante varianti che solitamente accompagnano le monete della Serenissima, soprattutto se sono monete che hanno battuto per decine di anni; vedi il caso del Loredan; alcuni riportano LEO LAVREDANVS ed altri LE LAVREDAN come quello di @@fabry61 e non mi stupisce che ce ne siano tanti altri differenti.... Saluti luciano1 punto
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A questo punto però, faccio una domanda: se i cittadini o alcuni di loro (meno giovani, meno colti, meno altro) vengono ritenuti, per qualsivoglia motivo, non adatti a decidere su temi così importanti, come si può pensare che siano adatti invece a scegliere un rappresentante che poi agisca nei loro interessi? Considerata la natura umana e quella dei rapporti politici, in un contesto come quello descritto, come non ipotizzare, a mio giudizio fondatamente, che quei rappresentanti allora saranno scelti anche peggio, non solo per inadeguatezza di alcuni cittadini, ma per lo sfruttamento di tale difetto da parte dei candidati? Paradossale poi additare i votanti più anziani come quelli tout-court più retrivi, quando invece all'età può essere (ragionevolmente) attribuita quell'esperienza e conoscenza della vita ( e dell'ambiguità della politica) che i giovani inesperti non hanno. Se vogliamo, sono i cittadini maturi che con il loro lavoro, le loro tasse e la loro eventuale azione politica hanno costruito nei decenni passati il paese, e quindi hanno più diritto di decidere di un "patrimonio" da loro costruito. Ma sono discorsi puramente teorici: il voto di un vecchio con la licenza media vale quello di un venticinquenne con laurea a Cambridge, punto. Come se non fossero i giovani poi, più immaturi, i più eventualmente sensibili a eventuali "urlatori" (definizione tra l'altro pregiudiziamente negativa dei legittimi propagandisti anti UE). Uscendo quindi dalla teoria, credo che tutte queste considerazioni siano buone per un convegno e non per la situazione attuale. Certe regole esistono da noi come in UK da gran tempo, e ritengo strumentale farne ora la critica perchè un certo risultato appare "poco saggio" secondo criteri opinabili. Credo che parecchi (non tutti) non si sarebbero azzardati ad esporre certe teorie sul voto se a vincere fosse stato il Remain, quando invece, a questo punto, li avremmo dovuti da anni vedere proporre nuovi regolamenti per la limitazione in un senso o nell'altro del suffragio universale...1 punto
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Nel breve ci sarà' certamente molta confusione e incertezza e anche possibili conseguenze economiche per laGB Nel medio non credo sia tanto facile rimpiazzare un centro finanziario e commerciale così forte è strutturato come Londra, a cominciare dalla facilità' offerta dalla lingua. Ve l'immaginate Parigi che prende il posto di Londra ? Io sinceramente non tanto ... Nel breve i contraccolpi per UK saranno inevitabili forse anche con perdite di posti di lavoro. Dopo occorre vedere come evolverà' lo scenario...1 punto
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Non fa una grinza,sono io che faccio fatica a vedere la mezza luna,ti faccio vedere cosa mi sembra,poi mi dici.ciao a presto.1 punto
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Se a seguito di referendum si ottengono col voto determinati risultati significa solo una cosa! Ovvero che in passato le persone "votate " hanno tradito le speranze dei votanti! E qui che il popolo rientra in gioco, e non importa se sbagliando o correttamente! Non è questo il punto. 8/10 di popolazione vanno a votare e chiedono qualcosa. .. sanno di poterla ottenere. .. si recano a votare! In Italia ciò non accade! Mai. .. purtroppo.1 punto
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Bellissima moneta che apre altri spiragli sulla monetazione aragonese in Abruzzo, in particolare sulla riforma monetaria iniziata nel 37 con Alfonso il Magnanimo1 punto
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ciao @@Ciprios 30 euro al massimo. se hai pazienza questo è il suo prezzo in tale conservazione1 punto
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Possiamo dircelo, almeno tra di noi; prima o poi si sapeva che qualcuno s'era stufato di stare dentro questa UE. Lo hanno fatto gli Inglesi, che, si sa , sono ancora un popolo orgoglioso e si possono permettere queste scelte . Lo hanno fatto in passato , lo fanno anche adesso. La UE si dissoverà? Pazienza, nessuna costruzione umana è eterna , sono passati imperi e federazioni, passerà anche questa. Si può tornare a una Comunità economica e basta, senza velleità di superstato economico-finanziario. Muore l'euro ? Si torna a un nuovo ordine europeo di valute nazionali. Niente è irreversebile, tutto può trasformarsi. Certo, che tenere in piedi questa Unione poiché si teme un revanscismo nazionale tra Francia e Germania, con possibile conflitto, mi pare un pochino anacronistico....1 punto
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@@nikita_ Ciao Bella, complimenti :good: Nessun colpo ai bordi e rilievi niente male.... .....circolata ma sana.1 punto
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Salve, vi anticipo che su Panorama Numismatico di luglio-agosto è presente un mio breve articolo proprio su questo nominale ( moneta nel museo di Firenze) mancante nei principali testi numismatici, la datazione è 1439-1442 (durante la pretensione al trono) come da concessione di zecca del 5 marzo 1439 ( come Alfonso V) e non 1442-1458 come re titolare di Napoli (Alfonso I)1 punto
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Solo una moneta ma ottimo ritrovamento, i 20 centesimi di san marino mi portano fortuna Taglio: 20 Cent Nazione: San Marino Anno: 2002 Tiratura: 182.400 Conservazione: BB Città: Bibione (Ve)1 punto
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Devo dire che la cosa che trovo maggiormente notevole è la pervicacia con cui personaggi di spicco dell'elite Ue continuino a sostenere a pappagallo, nonostante la clamorosa smentita dei fatti, la tiritera del "la soluzione è più Europa"...proprio quello che il referendum ha mostrato che gli Inglesi non volevano! Ma del resto, per alcuni, ascoltare tramite regolari votazioni non il parere, ma la volontà del popolo, che è l'unico legittimo sovrano, è sbagliato. I cittadini sono dei perpetui minorenni bisognosi di guida, tanto che oggi stanotte Mario Monti dichiarava: "Non sono d’accordo con chi dice che questo referendum sia una splendida forma di espressione democratica . Sono contento che la nostra Costituzione, quella vigente e quella che forse verrà, non prevede la consultazione popolare per la ratifica dei trattati internazionali” E certo. I Saggi e i Buoni non vanno disturbati con cialtronate come il voto, no? Simile linea sul Messaggero di oggi: che errore far votare i cittadini! Sono dei cuccioli influenzabili! http://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/consultazione_stata_errore-1816573.html1 punto
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Gli scenari che si potranno aprire sono moltissimi e al momento credo tutti altrettanto incerti. Sicuramente cambieranno molte cose, altre resteranno immutate. Al di là dei cambiamenti, permane la sensazione di una scelta fatta di "pancia" e non di "testa". Gli inglesi credo si siano sempre sentiti europei a metà, nel senso che sentivano l'appartenenza solamente quando era maggiormente congeniale a loro (vedi la scelta di mantenere la sterlina). Tuttavia credo che la decisione di ieri spaventi anche molti di quelli che hanno votato favorevolmente per la brexit e che, pensavano, in un esito differente. A mio sentire, molti di quelli che hanno votato "leave" in realtà, in cuor loro, speravano in un "remain" con risultato delle urne invertito, giusto per lanciare un segnale di malessere a livello europeo. Il gioco è sfuggito di mano. Per il futuro, vedremo. Vedremo cosa accadrà in territori come l'Irlanda del Nord e la Scozia... e vedremo in genere cosa cambierà per gli altri (per ora) membri dell'unione.1 punto
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@@alcatraz89 sul 2 lire potrebbe trattarsi di normale usura. Per la liretta sembra una debolezza di conio. È abbastanza comune su questa tipologia. Ti posto un mio esemplare con la medesima debolezza.1 punto
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La scrostatura a secco e sempre la migliore per il bronzo. Quando si hanno croste con sedimenti legati alla patina e facile il distacco di queste croste con la patina, lasciando crateri un po dappertutto , deturpando l'intera moneta. Con la tecnica nell'applicare con cotonfioch lievi bagnetti con liquido a base di acido acetico a diverse percentuali e per diverse applicazioni , man mano che vai avanti, fa sì che asciugando si può scrostare senza che si stacchi la patina (che nel frattempo si indurisce ) . Certamente non è che questo metodo sia ripetibile per tutti i bronzi. Ogni moneta va studiata sempre prima di uno, o un'altro intervento. Bisogna considerare che l'acido acetico e sempre un acido e anche in piccole percentuali , alla fine del lavoro bisogna neutralizzarlo. Qui altre tecniche che non sto a divulgare.1 punto
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Mi scuso se richiamo l'inizio della discussione e premetto che non sono un esperto della monetazione islamica, ma solo di quella greca e romana. Si parla di una ricevuta di acquisto di tre monete d'oro del diametro (veramente abnorme) di 85 mm, presumibilmente in un contesto di acquisizione di papiri. Almeno si sa dove sono finiti questi papiri ? E' presumibile che anche le monete d'oro siano state depositate nello stesso luogo che custodisce i papiri. Se nella missione archeologica del tempo erano coinvolte anche le università di Padova e di Milano, c'è da considerare che in quelle città ci sono importanti medaglieri pubblici, che possono avere avuto la funzione di accogliere queste monete in un più appropriato deposito. Non dimentichiamo però che ci sono musei, come il Museo dell'Alto Medioevo a Roma, dove sembra siano stati trovati nei depositi delle raccolte di monete (addirittura turcomanne, ma questa è una voce da verificare). Posto un link su una conferenza che si è svolta in quel museo. https://www.facebook.com/museomame/photos/pb.590974584319435.-2207520000.1461805903./997558653661024/?type=3&theater1 punto
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