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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/28/16 in tutte le aree

  1. Clemente XII (1730-1740) Testone a. V. Ar gr. 8,25 D/: Stemma sormontato da chiavi decussate. R/: Scritta in cartella. Munt 40. Delicata patina. Tipologia molto comune, coniato in diverse varianti, questo testone fa riferimento ad un episodio storico estremamente importante per la città di Ancona. La legenda in cartella al R/ “POPULIS IMMUNE EMPORIO DONATIS” che si traduce “Per la concessione ai suoi popoli di una zona franca”, ricorda infatti la dichiarazione di Ancona come porto franco, voluta da Clemente XII nel 1734. Come è noto, “un porto franco, zona franca, o anche zona economica libera è un territorio delimitato di un paese dove si gode di alcuni benefici tributari, come il non pagare dazi di importazione di merci o l'assenza di imposte” (Wikipedia). Clemente XII attraverso questo provvedimento, volle dare nuovo impulso all’economia della città dorica. Oltre ad istituire il porto franco, il papa diede l’incarico all’architetto Luigi Vanvitelli di ammodernare le strutture portuali. Tra le varie opere, nel 1738, venne eretta la Porta Clementina o Arco Clementino. L’Arco Clementino presenta le due facciate completamente differenti. Quella rivolta verso il mare è in pietra d’Istria mentre il lato verso la città si presenta con mattoni a vista come la cinta muraria del camminamento in cui è inserito il Corridore (il largo muraglione percorribile sulla sommità, in parte ancora esistente, che partiva dall’Arsenale, si snodava lungo il molo traianeo, passava per la Porta Clementina sino a raggiungere la lanterna). Sopra all’arco doveva esserci la statua di Papa Clemente XII che attualmente si trova in piazza del Plebiscito detta anche “Piazza del Papa”. Forte di una nuova strategica importanza commerciale, il porto di Ancona venne collegato da un'altra importante opera voluta da Clemente XII, la Via Clementina, aperta dal pontefice per condurre al porto, passando per Fabriano e Jesi e commemorata in un altro Testone, il "Commoditas viarum redux". Cercando sul web, ho trovato un’interessante volume (che ci permette, tra le altre cose, di vedere come fosse l'italiano della seconda metà del XVIII secolo!) pubblicato in Ancona nel 1777 e intitolato “Il consolato della città d’Ancona ovvero Raccolta dei privilegj e de’ capitoli” di cui riporto lo stralcio in cui si ricorda e descrive l’avvenuta istituzione del porto franco ad Ancona, voluta dal pontefice. Michele
    4 punti
  2. Consiglio tutti di seguire la faccenda andandosi a leggere ciò che scrivono i giornali britannici, di tutti gli orientamenti (dal Guardian al Mirror, per intenderci, con tutto ciò che c'é in mezzo), tralasciando le cronache approssimative dei giornali nostrani. Facendo la tara agli aspetti tendenziosi (onnipresenti, esattamente come da noi) emergerà che tutti si rendono conto che l'UK sta facendo una colossale figura di merda (scusatemi l'espressione). Tra retromarce, smentite degli elementi chiave della campagna, inciuci e regolamenti di conti, lo spettacolo é tale da dare un po' di (falso) sollievo a chi é abituato alle mirabolanti acrobazie delle politiche mediterranee. Dilettanti allo sbaraglio. Questo é il quadro che emerge. Che si sbrighino a fare la pace col cervello. Hanno convocato il referendum ed il popolo ha votato fuori? Bene, fuori. Senza tirarla troppo per le lunghe. Per il bene di tutti. Inglesi e Gallesi compresi. PS Leggendo i media inglesi si scoprirebbe anche che la famosa petizione finalizzata a far sì che il parlamento discuta l'ipotesi di ripetere il referendum nel caso in cui il quorum non raggiunga il 75% ecc. ecc. ecc. é stata lanciata dal fronte del Brexit nei giorni immediatamente precedenti il referendum. Poi é stata ovviamente cavalcata dagli altri.
    3 punti
  3. Salve, buongiorno, mi sono iscritto da poco su Lamoneta.it, ma è da parecchio tempo che colleziono soprattutto monete della zecca di Cagliari, in particolare del periodo della dominazione spagnola (negli ultimi tempi ho scelto di approfondire Filippo III e IV). Vorrei postare come prima moneta su questo forum un "bellissimo" esemplare di 10 reali di Filippo IV, I tipo, proveniente dalla mia collezione privata. In relazione a questa moneta, vorrei la vostra opinione sulla data, infatti potrebbe essere del 1645 (quindi inedita), oppure del 1643 con il 3 finale girato. Cordialità e grazie
    2 punti
  4. @@Jacopo92 .....il tuo denario di Sicone - essendo una variante - porta in legenda PRI(N)CES BENIBENTI - ed è catalogato nel corpus Nummorum Italicorum al < VII - 10 - 64 pagina 168 .
    2 punti
  5. Ho l'impressione che se ci si lascia tentare da una pulitura della patina (incrostazioni) ci si ritrovi con niente in mano.
    2 punti
  6. Addio, gigante buono. Ci mancherai. In quasi tutti i suoi film, se ci fate caso, fra le altre cose cercava di mettere in guardia i giovani contro il subdolo fascino del gioco d'azzardo. Gli Italiani amano i suoi film (amatissimi anche in Germania, dove Bud ha vissuto per anni), ma evidentemente hanno capito poco di quel che a lui -giustamente- premeva davvero dire ai suoi fan, al di là delle abbuffate di fagioli, delle scazzottate, delle espressioni colorite e delle divertenti vicende picaresche che caratterizzavano i suoi film. Non credo che gli abbia fatto piacere, in questi ultimi anni, vedere che in Italia siamo ormai invasi dalle slot-machine (e dalla droga, altro flagello contro cui si è più volte pronunciato, evidentemente invano).
    2 punti
  7. "@bizerba62 in democrazia oltre ai referendum c'è il diritto di opinione e per questo motivo mi piacerebbe discutere di quello che sta succedendo ora. Poi magari tra qualche mese/anno le cose cambieranno. Ma oggi possiamo discutere delle problematiche da me elencate? in primis possiamo parlare di xenofobia inquadrandolo come problema o dobbiamo far finta di nulla? possiamo dire ai nostri connazionali che inneggiano a seguire i sudditi di sua Maestà che loro stessi sono definiti "PIGS" (Portoghesi, Italiani, Greci, Spagnoli) da gran parte degli "intellettuali" che oggi sostengono il LEAVE in UK?" La discussione è sempre lecita, ci mancherebbe, ma non mi sembra corretto associare alla Brexit solo risvolti negativi, come la xenofobia, l'ignoranza della maggioranza dei votanti, le conseguenze "drammatiche" che il nuovo scenario prospetta ineluttabilmente, ecc. Intanto va detto che gli inglesi erano già un'anomalia, per quanto membri della U.E. Il fatto che non abbiano mai adottato l'euro, ad esempio, aveva a suo tempo scandalizzato molti "analisti-europeisti" che presagirono drammatiche conseguenze per l'isolamento della sterlina, che puntualmente non si sono verificate. Anche nell'applicazione del trattato di Schengen gli inglesi sono stati sempre molto tiepidi. Nessuno, credo, neanche quegli inglesi che hanno votato per Brexit, sono preconcettualmente contrari ad una comune area di libero scambio, in cui si possano muovere liberamente persone, merci e capitali. Ma questi obbiettivi, così come quello di un'unione monetaria, si sarebbero potuti raggiungere anche stipulando accordi ed alleanze multilaterali fra Stati, senza bisogno di creare quel "carrozzone" chiamato U.E. nel quale non è solo la maggioranza degli inglesi a non riconoscersi. "I nostri Padri Costituenti, 70 anni fa, in questo sono stati probabilmente lungimiranti, perché hanno escluso che al referendum possano essere sottoposte "le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia ed indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali"(art. 75, comma secondo della Costituzione). Ecco, chiediamoci il perché di questa scelta." La scelta dei nostri Padri Costituenti fu dettata, è brutto dirlo, dalla sfiducia verso il Popolo italiano, giudicato evidentemente non all'altezza di valutare quelle materie ritenute "sensibili" per lo Stato e che per tale motivo vennero escluse dal Referendum. Questa sfiducia è comprensibile nei confronti di un Popolo malconcio, ignorante e denutrito che usciva sconfitto da una guerra e da 20 anni di dittatura e lavaggio del cervello e per una Nazione giovane, che all'epoca del voto Costituente non aveva neppure un secolo di vita. Ma qui parliamo della prima democrazia moderna europea (anzi, probabilmente del mondo) e di una Nazione che ha istituzioni secolari, fra l'altro esportate in mezzo mondo. Una norma come quella della nostra Costituzione, che impedisce al Popolo di esprimersi democraticamente, gli inglesi l'avrebbero ritenuta probabilmente persino offensiva nei loro confronti. Vabbè...non dimentichiamoci poi che noi siamo quelli che fino al 1981 avevano nel codice penale l'attenuante del "delitto d'onore"..... "Codice Penale, art. 587 Chiunque cagiona la morte del coniuge, della figlia o della sorella, nell'atto in cui ne scopre la illegittima relazione carnale e nello stato d'ira determinato dall'offesa recata all'onor suo o della famiglia, è punito con la reclusione da tre a sette anni. Alla stessa pena soggiace chi, nelle dette circostanze, cagiona la morte della persona che sia in illegittima relazione carnale col coniuge, con la figlia o con la sorella." Provate solo a spiegarlo agli inglesi o agli svedesi....se ci riuscite. Questa era fino a pochi decenni fa (ma forse lo è ancora?) l'Italia che si all'improvviso "europeizzata"! Altro che Schengen o Brexit. Peraltro, non sarei affatto sicuro che il divieto fissato dai Padri Costituenti nell'art. 75 possa estendersi anche a vietare un referendum abrogativo sulle leggi di adesione alla U.E. L'art. 75 stabilisce che non possano essere sottoposte a referendum le "leggi di autorizzazione a stipulare trattati internazionali". Non si dice che non possano essere sottoposte a referendum le leggi di adesione a trattati internazionali. Quindi se in Italia non si riuscirà ad indire un Referendum sull'uscita dalla U.E. non sarà a causa dell'art. 75 della Costituzione, ma piuttosto perché non si riuscirà a trovare un acronimo inglese che evochi il possibile risultato dell'uscita. :clapping: "Sulle compagnie low cost con l'uscita dall'UE nei prossimi mesi, le linee aeree più esposte e che rischiano di restare invischiate nell'isolamento volontario deciso dai sudditi di Sua Maestà, hanno di fronte un futuro incerto (non lo dico io, lo dicono loro):". Guarda, vivendo in Sardegna sono molto sensibile alle politiche delle Compagnie low-cost, per le quali proporrei, dal mio osservatorio, un premio Nobel, per la funzione sociale che assolvono. Di recente e ben prima del risultato del referendum inglese, Ryanair aveva cancellato una decina di tratte da e per Alghero e una mezza dozzina da e per Cagliari. La Brexit, pertanto, non c'entra nulla con queste scelte, che dipendono esclusivamente da fattori puramente economici (leggi: incentivi alle Compagnie), che proprio a causa delle politiche della U.E. che vietano gli aiuti di Stato non sono sempre percorribili. Quindi, ben altri sono i motivi per i quali le lowcost modificheranno i loro programmi...certamente non a causa di Brexit. Saluti. M.
    2 punti
  8. Sono per un Europa dei Popoli, ma attenti a coloro i quali ci affidiamo per questo. Con l'uscita dell'UK l'UE continuerà con le sue storture e non avremo più all'interno il correttivo inglese a salvarci. Penso che questa vignetta sia molto eloquente:
    2 punti
  9. Grazie a tutti della vostra opinione, le monete le ho prese tutte e 6 perchè era un'occasione. Saluti Marfir
    2 punti
  10. @@nikita_ Ciao Devo dire che hai la vista migliore della mia :D Non avevo fatto caso a S.Giorgio sulla moneta maltese...... Posto anche la mia. saluti
    2 punti
  11. dovrebbe essere sempre così! da curatore posso dirmi molto soddisfatto di questa discussione. sia perché illustra (anche entrando nei dettagli) un intervento di restauro/pulizia di una moneta mostrandone il prima e il dopo, sia perché affronta anche la tematica restauro sì/no il tutto con pacatezza, determinazione e rispetto. Un :clapping: a tutti gli intervenuti, oltre che un :hi: a @@gionnysicily per il lavoro fatto.
    2 punti
  12. Discussione che si prospetta di grande interesse... pregherei @@Philippus IX di continuare.....anche per data va benissimo.... complimenti per il tipo di raccolta che reputo di estremo interesse...
    2 punti
  13. Innanzitutto un saluto e un benvenuto a @@Philippus IX . Affascinanti questi maltagliati sardi, una monetazione sicuramente intrigante e che penso richieda uno studio specifico (sotto-tipi della ribattitura, profonda conoscenza delle tipologie non solo sarde ma anche spagnole...). Io purtroppo non ne so proprio nulla! :pardon:Per quello che può valere nella prima moneta postata io leggo 1643 con 3 speculare. Gli angoli molto vivi del carattere mi fanno propendere per questa cifra anziché per un 5. Magari interverrò poco (anhe perchè al momento sono abbastanza preso su altri fronti), ma di sicuro leggerò con molto piacere questa discussione! Buona giornata, Antonio
    2 punti
  14. Resta da risolvere il "mistero" del sigma al diritto: E' chiaramente una lettera singola e doveva essere facilmente interpretata al tempo della sua emissione. Se accettiamo l'idea di una coniazione emessa all'inizio della symmachia timoleontea, allora il sigma potrebbe stare a indicare l'iniziale della "Sikelia", che ricorre frequentemente nelle emissioni della symmachia. Era una sorta di personificazione dell'intera isola, nell'ottica degli indigeni Siculi. Il nome Sikelia è attestato in pseudo-Scimno, 270, e la sua etimologia deriverebbe dal mitico re Sikelos, che ricorre in diverse fonti mitologiche come vissuto o prima o poco dopo la Guerra di Troia. Il nome Sikelia compare su rari bronzi della symmachia coniati ad Alaisa.
    2 punti
  15. ... intanto vorrei postare il pezzo da 10 reali di Filippo IV, I tipo, a cui sono più affezionato. I rilievi sono quasi taglienti, soprattutto quelli della legenda, del volto e della croce con quattro globetti. Il peso è di 27,2 g, mentre la conservazione generale credo sfiori di poco il qSPL. Molto interessanti sono anche i residui del precedente conio: sul verso si legge perfettamente HISPANIARUM e parte della croce, mentre sul dritto è ancora perfettamente visibile il contorno dello scudo coronato.
    2 punti
  16. Gettone che era in uso al parco giochi del Lido di Camaiore (LU), oggi solo parco. apollonia
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  17. M SU P se ne parla qui https://www.academia.edu/26141172/Salvatore_de_Ponte_uno_dei_mastri_di_zecca_che_durante_il_regno_di_Ferrante_batte_sesquiducati_a_nome_del_Magnanimo_e_la_zecca_aragonese_di_Fondi_1460-1461_in_ACTA_NUMISM%C3%80TICA_46_Barcelona_2016_pp._145-158 e qui https://www.academia.edu/12681266/La_unitat_monetària_de_les_Dues_Sicílies_pel_català_Francesc_Ximenis._La_magistratura_de_la_seca_i_el_Llibre_de_Comptes_de_la_seca_de_Nàpols_1453-1454 ciao.
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  18. La prima: un denaro di Sicone (817-832) + PRIHCES BEHEBEH • TI*, monogramma SICO • ΛRCHΛNGELVS MICHΛЄL
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  19. http://www.theguardian.com/politics/2016/jun/26/petition-for-second-eu-referendum-may-have-been-manipulated
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  20. Se si desidera una storia interessante ? Queste monete sono chiamati squame di pesce . Ci sono rari moneta " italiano " . Su di essa è scritto il nome di Oristotele . nome dell'autore di questa moneta - Aristotele Fioravanti https://it.wikipedia.org/wiki/Aristotele_Fioravanti
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  21. 1 punto
  22. Classica ondulazione del dopo-stiratura, il ferro da stiro era troppo caldo.
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  23. A mio parere non è M su P ma è un monogramma con le due sigle(una parte della P in basso è sopra la M). Ho partecipato(offerto 340,00). Peccato.
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  24. Chi me la venduta la giudicata SPL/FDC io invece sono per lo spl/qFDC. Come prezzo ho superato di poco i 500,00 euro.
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  25. Innanzi tutto grazie a tutti per il benvenuto ed il vostro supporto. A questo punto si potrebbe inizialmente prendere in considerazione i 5 ed i 10 reali maltagliati di Filippo IV, in primis facendo una breve carrellata di tondelli, per tipologia e per anno. Quindi, alla fine di ogni anno si potrebbe fare una breve riflessione sulle diverse tipologie di volto del sovrano e un'analisi dettagliata sugli eventuali residui dei precedenti coni sottostanti. Confido nel vostro aiuto, soprattutto nella fase di ricerca dei tondelli (escluderei quelli senza data, il 1641 è già rappresentato dal mio secondo tondello postato, mentre 1643 dal mio primo). Adotterei quindi questo schema (presente anche nel catalogo di LaMoneta.it): - 5 reali I tipo: 1641 1642 1643 1644 1647 - 5 reali II tipo: senza data - 10 reali I tipo: 1641 1642 1643 1644 1646 1647 - 10 reali II tipo: 1643 1650 1652 1653 1664
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  26. Ciao, hai perfettamente ragione! Anche io mi trovo nella tua stessa situazione per molte monete. Se ti può interessare come confronto io un esemplare del 1887, chiuso in qfdc, qualche mese fà l ho pagato 65!
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  27. quel genere di patina non mi convince per niente
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  28. una gran bella moneta, forse dal vivo ancora migliore. Da quì SPL+/SPL Complimenti
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  29. è un prodotto di fusione...... se poi vai a vedere i feedback , ne puoi trarre debite conclusioni...
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  30. Che gioia poter leggere una discussione - seppure su un argomento che divide - ma affrontata con cortesia e rispetto: si fanno domande, si danno risposte, magari poi si resta in disaccordo ma quantomeno ci si confronta e ci si arricchisce reciprocamente. Da parte mia rinnovo i complimenti a @@gionnysicily per lo splendido lavoro, e ricordo che restauro vuol dire anche conservazione. SIcuramente i segni del tempo hanno il loro fascino e la loro importanza, ma sappiamo bene che per gli oggetti antichi gli effetti del tempo vanno anche combattuti (pensiamo a tutte le tecniche di conservazione dei materiali deperibili) se si vuole preservare l'integrità degli oggetti o anche solo - come appare più evidente in questo caso - garantirne e migliorarne la fruibilità e l'apprezzamento.
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  31. BB+, dai. saluti a tutti,
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  32. Sarei indeciso tra la 4 e la 5...propenderei più per la 5... Comunque 6 bellissime monete! Ciao
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  33. E poi in semifinale con l'Islanda...lì sarà dura! petronius :)
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  34. Se le foto sono fatte tutte nello stesso modo.. le monete più cariche di lustro sono la 1 e la 5. La prima ha qualche problema al bordo per cui prenderei la 5
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  35. Se sono rimaste invendute su ebay o il prezzo era troppo esagerato oppure è roba da ciotola
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  36. Io sceglierei tra la 2 e la 4. Sono molto più freschi i rilievi secondo me.
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  37. @@Marfir Ciao Le prenderei tutte :D Se devo scegliere, mi piace molto la numero 5.
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  38. @@ambidestro Immagino che essendo una zona di confine continuasse a circolare anche la valuta dei vicini. Capita ancora oggi, nonostante a differenza del XIX secolo la moneta non abbia più il valore intrinseco del metallo... pensiamo per esempio a quello che avviene in Canton Ticino, dove ci sono i prezzi sia in euro che in franchi svizzeri.
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  39. buongiorno, ho il piacere di condividere con voi un denarino meno comune degli altri. Ha un anelletto sotto il castello ed è in mistura credo che il titolo di argento sia molto basso. Pesa 0,50g e ipotizzerei un denaro del gruppo III sottogruppo c...cosa ne pensate?
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  40. Se la memoria non mi fa scherzi Quintillo fu il primo Imperatore , fratello di Imperatore , ad assurgere all’ Impero ; come fatto simile segui’ pochi anni dopo Floriano che successe a Tacito , ma quasi tutte le fonti affermano che Floriano era solo fratellastro di Tacito , tanto e’ che altre fonti non citano neanche questa presunta parentela tra i due . Su Quintillo le notizie sono scarse ma concordi , tutte affermano che il fratello di Claudio II era dotato di molte qualita’ che ne avrebbero avallato la successione al piu' celebre fratello . La fonte principale su Quintillo , come per altri Imperatori , diciamo “secondari” , rimane la Storia Augusta . Claudio II , conosciuto anche come il “Gotico” , mori’ nel Gennaio del 270 a Sirmio colpito da una epidemia di Peste , piu’ probabilmente da quella malattia chiamata Vaiolo che fino al secondo decennio del XX secolo fece milioni di morti in tutta Europa , malattia il piu’ delle volte mortale fino a quando fu scoperto il vaccino che la debello’ e conosciuta fin dal X millennio a.C. ; Marco Aurelio Quintillo successe quindi al fratello , in precedenza sembra che fosse il comandante della colonna mobile di cavalieri che doveva proteggere l’ Italia del Nord ; dati i fatti tumultuosi del periodo in cui visse non pote’ recarsi a Roma per presentarsi al Senato , i soldati stessi lo conoscevano appena tanto che lo abbandonarono al suo destino quando Aureliano , generale molto popolare , si presento’ come pretendente all’ Impero e per evitare una guerra civile pare che si suicidasse , dimostrando con questo gesto estremo amore verso la pace sociale e la Res Publica . Le fonti storiche ci tramandano Quintillo come un uomo virtuoso , degno del famoso fratello , che per unanime consenso dei contemporanei sarebbe diventato Imperatore anche se non fosse stato fratello di Claudio II , fu insomma un concentrato di doti morali , purtroppo non possiamo conoscere quelle militari perche’ il suo regno duro’ solo 17 o 77 giorni secondo discordanti fonti antiche . Quintillo lascio’ due figli di cui non si hanno notizie . Il fatto che l’ esercito accolse inizialmente favorevolmente Quintillo all’ Impero viene dimostrato dalle emissioni monetali con la Fides Militum - Exerciti e la Concordia Exerciti .
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  41. @@Xxxxxx 1. Esistono francesconi falsi, io ne ho uno 2. Se non è d'argento è ovviamente falso
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  42. La scrostatura a secco e sempre la migliore per il bronzo. Quando si hanno croste con sedimenti legati alla patina e facile il distacco di queste croste con la patina, lasciando crateri un po dappertutto , deturpando l'intera moneta. Con la tecnica nell'applicare con cotonfioch lievi bagnetti con liquido a base di acido acetico a diverse percentuali e per diverse applicazioni , man mano che vai avanti, fa sì che asciugando si può scrostare senza che si stacchi la patina (che nel frattempo si indurisce ) . Certamente non è che questo metodo sia ripetibile per tutti i bronzi. Ogni moneta va studiata sempre prima di uno, o un'altro intervento. Bisogna considerare che l'acido acetico e sempre un acido e anche in piccole percentuali , alla fine del lavoro bisogna neutralizzarlo. Qui altre tecniche che non sto a divulgare.
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  43. Salve. Alcuni pensano che il collezionismo numismatico abbia origini ben più antiche del Rinascimento, soprattutto se si presta fede ad un passo dello scrittore romano Svetonio che, nella vita di Augusto, narra un episodio singolare (ho omesso volutamente la parte latina del testo citando solo la traduzione di F. Dessì): "Durante i Saturnali, o anche in altre occasioni, secondo il suo piacere [si riferisce ad Augusto stesso], distribuiva dei regali: talvolta delle vesti, dell'oro e dell'argento, e talvolta monete di ogni conio, anche antiche, dell'epoca dei re, e forestiere [...]" (Svetonio, Vite dei Cesari, Divus Augustus, LXXV). Se Augusto, in particolari occasioni, regalava delle monete, anche antiche (!), significa che già i Romani avevano una cultura collezionistica in campo numismatico, d'altronde è accertato che l'avessero in campo artistico, con l'accumulo di opere d'arte greca ed orientale (statue, vasi, suppellettili, testi etc.). L'evento appena narrato in merito al primo Imperatore di Roma farebbe pensare che egli stesso avesse messo da parte una discreta raccolta, o quantomeno mostrasse interesse per le monete antiche e "straniere" (forse monete greche ed ellenistiche?), e vi attribuiva anche un plusvalore oltre al contenuto intrinseco del metallo, altrimenti non le avrebbe considerate come doni degni al pari degli altri elencati da Svetonio. Secondo me, l'interesse collezionistico, in numismatica come negli altri campi dell'arte antica, era già vivo presso i Romani. Le tracce sopravvissute fino ai giorni nostri, però, sono pochissime e non tutte esplicite, per questo l'argomento non è ancora chiaro a tutti. Spero di aver portato un contributo utile con il mio sintetico intervento.
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  44. @@Estef Difficile valutare da queste foto.
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  45. Ora vedo anche quella spatinata. Sinceramente, non so spiegare perché in alcuni tuoi threads, al posto della foto, appaia il logo sixbid.com Credo che la questione delle patine, come sottolineato da molti interventi, sia un fatto assolutamente soggettivo. Diciamo che con la patina guadagnavano molto i boccoli della parrucca, che sono il primo dettaglio a scomparire da questi tondelli (o il primo ad indebolirsi sui conii), e un aspetto eccezionale del tuo esemplare. In compenso, il secondo elemento eccezionale, i fondi perfettamente specchianti e apparentemente privi di ogni difetto, hanno guadagnato con la pulitura. E' un bilanciamento che varia a seconda del gusto personale. Di solito, per monete fondo specchio tecnicamente perfette (XIX secolo in poi), tendo a propendere per la pulitura. Ma qui siamo proprio sul crinale, perché seppur si tratta ancora di una coniazione con qualche difetto (vedi rigature e debolezze varie), i fondi del diritto appaiono perfetti e smaglianti. La patina può aggiungere il fascino della storicità numismatica e arrichire il pezzo di sfumature uniche e irripetibili, ma può soffocare elementi davvero straordinari per il tipo. Personalmente, trovo ancora difficile stabilire se propendere per una soluzione o per l'altra...
    1 punto
  46. Non mi vergogno di confessare che sto ancora leccando la superficie del monitor... :o :o :o Messa insieme con quella dell'84 scommetto che per guardarle devi indossare gli occhiali di una leggendaria pubblicità della mia infanzia... Mio collegamento Purtroppo non riesco a vedere la foto di quella "spatinata", quindi non posso partecipare al sondaggio, però posso farti i miei più ammirati ed invidiosi complimenti..
    1 punto
  47. Da mie successive indagini, grazie anche alla gentile collaborazione del prof. Boheringer, ho notizia che la maggior parte degli esemplari dell’emilitra è stata rinvenuta nella zona di Buonfornello e quindi nella zona di competenza di Himera, anche se non mancano casi di singoli ritrovamenti a S. Caterina di Villarmosa e a Randazzo. Purtroppo sono notizie indirette e abbisognano di conferma, ma costituiscono comunque un utile indizio. Quindi appare molto più verosimile localizzare la zecca in questione in zona himerese piuttosto che verso la costa catanese e che la lettura Akis sia la meno corretta e pertanto sia Salzmann che Campana sarebbero nel torto. Ma cosa si riesce a leggere al diritto? Il problema è che è una leggenda con caratteri molto piccoli e in posizione periferica, sul lato destro rispetto al collo del dio fluviale. Le foto riportate nello studio di Boehringer non sono chiare e mancano adeguati ingrandimenti, mentre le immagini digitali attualmente disponibili su CoinArchives riguardano esemplari non in altissima conservazione o leggermente scentrati, per cui normalmente non si riesce a intravedere le lettere. Solo grazie alla squisita disponibilità di un collezionista svizzero, che possiede un esemplare in ottimo stato di conservazione, sono riuscito ad avere la seguente immagine, contornando le lettere visibili con ingrandimento: Quindi la leggenda potrebbe essere più esattamente ΣYXΑ.Il sigma non appare retrogrado, per cui la leggenda dovrebbe essere letta nel normale ordine da sinistra a destra. E’ da escludere che sia ΣYPΑ, per Siracusa (l’asta obliqua non appare compatibile e non si vede nessuna traccia dell’occhiello per una rho), mentre l’asta obliqua sembra un po’ lunga per essere parte di una K. Sarebbero auspicabili altri esemplari dove sia possibile leggere tali lettere, anche per completare con maggiore sicurezza la lettura.
    1 punto
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