Vai al contenuto

Classifica

  1. acraf

    acraf

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      5430


  2. Philippus IX

    Philippus IX

    Utente Senior


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      411


  3. ZuoloNomisma

    ZuoloNomisma

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      3036


  4. nando12

    nando12

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      14636


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/28/16 in tutte le aree

  1. Clemente XII (1730-1740) Testone a. V. Ar gr. 8,25 D/: Stemma sormontato da chiavi decussate. R/: Scritta in cartella. Munt 40. Delicata patina. Tipologia molto comune, coniato in diverse varianti, questo testone fa riferimento ad un episodio storico estremamente importante per la città di Ancona. La legenda in cartella al R/ “POPULIS IMMUNE EMPORIO DONATIS” che si traduce “Per la concessione ai suoi popoli di una zona franca”, ricorda infatti la dichiarazione di Ancona come porto franco, voluta da Clemente XII nel 1734. Come è noto, “un porto franco, zona franca, o anche zona economica libera è un territorio delimitato di un paese dove si gode di alcuni benefici tributari, come il non pagare dazi di importazione di merci o l'assenza di imposte” (Wikipedia). Clemente XII attraverso questo provvedimento, volle dare nuovo impulso all’economia della città dorica. Oltre ad istituire il porto franco, il papa diede l’incarico all’architetto Luigi Vanvitelli di ammodernare le strutture portuali. Tra le varie opere, nel 1738, venne eretta la Porta Clementina o Arco Clementino. L’Arco Clementino presenta le due facciate completamente differenti. Quella rivolta verso il mare è in pietra d’Istria mentre il lato verso la città si presenta con mattoni a vista come la cinta muraria del camminamento in cui è inserito il Corridore (il largo muraglione percorribile sulla sommità, in parte ancora esistente, che partiva dall’Arsenale, si snodava lungo il molo traianeo, passava per la Porta Clementina sino a raggiungere la lanterna). Sopra all’arco doveva esserci la statua di Papa Clemente XII che attualmente si trova in piazza del Plebiscito detta anche “Piazza del Papa”. Forte di una nuova strategica importanza commerciale, il porto di Ancona venne collegato da un'altra importante opera voluta da Clemente XII, la Via Clementina, aperta dal pontefice per condurre al porto, passando per Fabriano e Jesi e commemorata in un altro Testone, il "Commoditas viarum redux". Cercando sul web, ho trovato un’interessante volume (che ci permette, tra le altre cose, di vedere come fosse l'italiano della seconda metà del XVIII secolo!) pubblicato in Ancona nel 1777 e intitolato “Il consolato della città d’Ancona ovvero Raccolta dei privilegj e de’ capitoli” di cui riporto lo stralcio in cui si ricorda e descrive l’avvenuta istituzione del porto franco ad Ancona, voluta dal pontefice. Michele
    4 punti
  2. Consiglio tutti di seguire la faccenda andandosi a leggere ciò che scrivono i giornali britannici, di tutti gli orientamenti (dal Guardian al Mirror, per intenderci, con tutto ciò che c'é in mezzo), tralasciando le cronache approssimative dei giornali nostrani. Facendo la tara agli aspetti tendenziosi (onnipresenti, esattamente come da noi) emergerà che tutti si rendono conto che l'UK sta facendo una colossale figura di merda (scusatemi l'espressione). Tra retromarce, smentite degli elementi chiave della campagna, inciuci e regolamenti di conti, lo spettacolo é tale da dare un po' di (falso) sollievo a chi é abituato alle mirabolanti acrobazie delle politiche mediterranee. Dilettanti allo sbaraglio. Questo é il quadro che emerge. Che si sbrighino a fare la pace col cervello. Hanno convocato il referendum ed il popolo ha votato fuori? Bene, fuori. Senza tirarla troppo per le lunghe. Per il bene di tutti. Inglesi e Gallesi compresi. PS Leggendo i media inglesi si scoprirebbe anche che la famosa petizione finalizzata a far sì che il parlamento discuta l'ipotesi di ripetere il referendum nel caso in cui il quorum non raggiunga il 75% ecc. ecc. ecc. é stata lanciata dal fronte del Brexit nei giorni immediatamente precedenti il referendum. Poi é stata ovviamente cavalcata dagli altri.
    3 punti
  3. Salve, buongiorno, mi sono iscritto da poco su Lamoneta.it, ma è da parecchio tempo che colleziono soprattutto monete della zecca di Cagliari, in particolare del periodo della dominazione spagnola (negli ultimi tempi ho scelto di approfondire Filippo III e IV). Vorrei postare come prima moneta su questo forum un "bellissimo" esemplare di 10 reali di Filippo IV, I tipo, proveniente dalla mia collezione privata. In relazione a questa moneta, vorrei la vostra opinione sulla data, infatti potrebbe essere del 1645 (quindi inedita), oppure del 1643 con il 3 finale girato. Cordialità e grazie
    2 punti
  4. @@Jacopo92 .....il tuo denario di Sicone - essendo una variante - porta in legenda PRI(N)CES BENIBENTI - ed è catalogato nel corpus Nummorum Italicorum al < VII - 10 - 64 pagina 168 .
    2 punti
  5. Ho l'impressione che se ci si lascia tentare da una pulitura della patina (incrostazioni) ci si ritrovi con niente in mano.
    2 punti
  6. Addio, gigante buono. Ci mancherai. In quasi tutti i suoi film, se ci fate caso, fra le altre cose cercava di mettere in guardia i giovani contro il subdolo fascino del gioco d'azzardo. Gli Italiani amano i suoi film (amatissimi anche in Germania, dove Bud ha vissuto per anni), ma evidentemente hanno capito poco di quel che a lui -giustamente- premeva davvero dire ai suoi fan, al di là delle abbuffate di fagioli, delle scazzottate, delle espressioni colorite e delle divertenti vicende picaresche che caratterizzavano i suoi film. Non credo che gli abbia fatto piacere, in questi ultimi anni, vedere che in Italia siamo ormai invasi dalle slot-machine (e dalla droga, altro flagello contro cui si è più volte pronunciato, evidentemente invano).
    2 punti
  7. "@bizerba62 in democrazia oltre ai referendum c'è il diritto di opinione e per questo motivo mi piacerebbe discutere di quello che sta succedendo ora. Poi magari tra qualche mese/anno le cose cambieranno. Ma oggi possiamo discutere delle problematiche da me elencate? in primis possiamo parlare di xenofobia inquadrandolo come problema o dobbiamo far finta di nulla? possiamo dire ai nostri connazionali che inneggiano a seguire i sudditi di sua Maestà che loro stessi sono definiti "PIGS" (Portoghesi, Italiani, Greci, Spagnoli) da gran parte degli "intellettuali" che oggi sostengono il LEAVE in UK?" La discussione è sempre lecita, ci mancherebbe, ma non mi sembra corretto associare alla Brexit solo risvolti negativi, come la xenofobia, l'ignoranza della maggioranza dei votanti, le conseguenze "drammatiche" che il nuovo scenario prospetta ineluttabilmente, ecc. Intanto va detto che gli inglesi erano già un'anomalia, per quanto membri della U.E. Il fatto che non abbiano mai adottato l'euro, ad esempio, aveva a suo tempo scandalizzato molti "analisti-europeisti" che presagirono drammatiche conseguenze per l'isolamento della sterlina, che puntualmente non si sono verificate. Anche nell'applicazione del trattato di Schengen gli inglesi sono stati sempre molto tiepidi. Nessuno, credo, neanche quegli inglesi che hanno votato per Brexit, sono preconcettualmente contrari ad una comune area di libero scambio, in cui si possano muovere liberamente persone, merci e capitali. Ma questi obbiettivi, così come quello di un'unione monetaria, si sarebbero potuti raggiungere anche stipulando accordi ed alleanze multilaterali fra Stati, senza bisogno di creare quel "carrozzone" chiamato U.E. nel quale non è solo la maggioranza degli inglesi a non riconoscersi. "I nostri Padri Costituenti, 70 anni fa, in questo sono stati probabilmente lungimiranti, perché hanno escluso che al referendum possano essere sottoposte "le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia ed indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali"(art. 75, comma secondo della Costituzione). Ecco, chiediamoci il perché di questa scelta." La scelta dei nostri Padri Costituenti fu dettata, è brutto dirlo, dalla sfiducia verso il Popolo italiano, giudicato evidentemente non all'altezza di valutare quelle materie ritenute "sensibili" per lo Stato e che per tale motivo vennero escluse dal Referendum. Questa sfiducia è comprensibile nei confronti di un Popolo malconcio, ignorante e denutrito che usciva sconfitto da una guerra e da 20 anni di dittatura e lavaggio del cervello e per una Nazione giovane, che all'epoca del voto Costituente non aveva neppure un secolo di vita. Ma qui parliamo della prima democrazia moderna europea (anzi, probabilmente del mondo) e di una Nazione che ha istituzioni secolari, fra l'altro esportate in mezzo mondo. Una norma come quella della nostra Costituzione, che impedisce al Popolo di esprimersi democraticamente, gli inglesi l'avrebbero ritenuta probabilmente persino offensiva nei loro confronti. Vabbè...non dimentichiamoci poi che noi siamo quelli che fino al 1981 avevano nel codice penale l'attenuante del "delitto d'onore"..... "Codice Penale, art. 587 Chiunque cagiona la morte del coniuge, della figlia o della sorella, nell'atto in cui ne scopre la illegittima relazione carnale e nello stato d'ira determinato dall'offesa recata all'onor suo o della famiglia, è punito con la reclusione da tre a sette anni. Alla stessa pena soggiace chi, nelle dette circostanze, cagiona la morte della persona che sia in illegittima relazione carnale col coniuge, con la figlia o con la sorella." Provate solo a spiegarlo agli inglesi o agli svedesi....se ci riuscite. Questa era fino a pochi decenni fa (ma forse lo è ancora?) l'Italia che si all'improvviso "europeizzata"! Altro che Schengen o Brexit. Peraltro, non sarei affatto sicuro che il divieto fissato dai Padri Costituenti nell'art. 75 possa estendersi anche a vietare un referendum abrogativo sulle leggi di adesione alla U.E. L'art. 75 stabilisce che non possano essere sottoposte a referendum le "leggi di autorizzazione a stipulare trattati internazionali". Non si dice che non possano essere sottoposte a referendum le leggi di adesione a trattati internazionali. Quindi se in Italia non si riuscirà ad indire un Referendum sull'uscita dalla U.E. non sarà a causa dell'art. 75 della Costituzione, ma piuttosto perché non si riuscirà a trovare un acronimo inglese che evochi il possibile risultato dell'uscita. :clapping: "Sulle compagnie low cost con l'uscita dall'UE nei prossimi mesi, le linee aeree più esposte e che rischiano di restare invischiate nell'isolamento volontario deciso dai sudditi di Sua Maestà, hanno di fronte un futuro incerto (non lo dico io, lo dicono loro):". Guarda, vivendo in Sardegna sono molto sensibile alle politiche delle Compagnie low-cost, per le quali proporrei, dal mio osservatorio, un premio Nobel, per la funzione sociale che assolvono. Di recente e ben prima del risultato del referendum inglese, Ryanair aveva cancellato una decina di tratte da e per Alghero e una mezza dozzina da e per Cagliari. La Brexit, pertanto, non c'entra nulla con queste scelte, che dipendono esclusivamente da fattori puramente economici (leggi: incentivi alle Compagnie), che proprio a causa delle politiche della U.E. che vietano gli aiuti di Stato non sono sempre percorribili. Quindi, ben altri sono i motivi per i quali le lowcost modificheranno i loro programmi...certamente non a causa di Brexit. Saluti. M.
    2 punti
  8. Sono per un Europa dei Popoli, ma attenti a coloro i quali ci affidiamo per questo. Con l'uscita dell'UK l'UE continuerà con le sue storture e non avremo più all'interno il correttivo inglese a salvarci. Penso che questa vignetta sia molto eloquente:
    2 punti
  9. Grazie a tutti della vostra opinione, le monete le ho prese tutte e 6 perchè era un'occasione. Saluti Marfir
    2 punti
  10. @@nikita_ Ciao Devo dire che hai la vista migliore della mia :D Non avevo fatto caso a S.Giorgio sulla moneta maltese...... Posto anche la mia. saluti
    2 punti
  11. dovrebbe essere sempre così! da curatore posso dirmi molto soddisfatto di questa discussione. sia perché illustra (anche entrando nei dettagli) un intervento di restauro/pulizia di una moneta mostrandone il prima e il dopo, sia perché affronta anche la tematica restauro sì/no il tutto con pacatezza, determinazione e rispetto. Un :clapping: a tutti gli intervenuti, oltre che un :hi: a @@gionnysicily per il lavoro fatto.
    2 punti
  12. Discussione che si prospetta di grande interesse... pregherei @@Philippus IX di continuare.....anche per data va benissimo.... complimenti per il tipo di raccolta che reputo di estremo interesse...
    2 punti
  13. Innanzitutto un saluto e un benvenuto a @@Philippus IX . Affascinanti questi maltagliati sardi, una monetazione sicuramente intrigante e che penso richieda uno studio specifico (sotto-tipi della ribattitura, profonda conoscenza delle tipologie non solo sarde ma anche spagnole...). Io purtroppo non ne so proprio nulla! :pardon:Per quello che può valere nella prima moneta postata io leggo 1643 con 3 speculare. Gli angoli molto vivi del carattere mi fanno propendere per questa cifra anziché per un 5. Magari interverrò poco (anhe perchè al momento sono abbastanza preso su altri fronti), ma di sicuro leggerò con molto piacere questa discussione! Buona giornata, Antonio
    2 punti
  14. Resta da risolvere il "mistero" del sigma al diritto: E' chiaramente una lettera singola e doveva essere facilmente interpretata al tempo della sua emissione. Se accettiamo l'idea di una coniazione emessa all'inizio della symmachia timoleontea, allora il sigma potrebbe stare a indicare l'iniziale della "Sikelia", che ricorre frequentemente nelle emissioni della symmachia. Era una sorta di personificazione dell'intera isola, nell'ottica degli indigeni Siculi. Il nome Sikelia è attestato in pseudo-Scimno, 270, e la sua etimologia deriverebbe dal mitico re Sikelos, che ricorre in diverse fonti mitologiche come vissuto o prima o poco dopo la Guerra di Troia. Il nome Sikelia compare su rari bronzi della symmachia coniati ad Alaisa.
    2 punti
  15. ... intanto vorrei postare il pezzo da 10 reali di Filippo IV, I tipo, a cui sono più affezionato. I rilievi sono quasi taglienti, soprattutto quelli della legenda, del volto e della croce con quattro globetti. Il peso è di 27,2 g, mentre la conservazione generale credo sfiori di poco il qSPL. Molto interessanti sono anche i residui del precedente conio: sul verso si legge perfettamente HISPANIARUM e parte della croce, mentre sul dritto è ancora perfettamente visibile il contorno dello scudo coronato.
    2 punti
  16. Un mio amico collezionista , prima di acquistare una moneta interessante , mi ha chiesto un consulto se era possibile una pulitura non invasiva , senza che danneggiare la moneta . Non potevo dirgli di no e ho dato l'ok. Ha speso bei soldini , mi ha spedito la moneta e dopo qualche settimana ho ultimato la pulitura ed il restauro di questo stupendo medaglione (molto raro) di Gordiano III , acquistato alla Kunker nel marzo 2016. Penso di fare cosa gradita , al forum , visto che si chiacchiera troppo per chi è pro e chi è contro gli interventi. Allego le foto di prima e dopo l'intervento.
    1 punto
  17. Colleziono la Repubblica, lo sto ri(facendo) da poco. Avevo abbandonato per lunghi decenni. Stasera, dopo alcuni acquisti dei giorni scorsi, e dopo aver tappato alcuni buchi presenti nel catalogo, sto ammirando la mia collezione. E' bella, quasi tutta in FDS. Sfoglio il catalogo, guardo le nuove arrivate, quasi tutte FDS, vorrei ritoccarle, riprenderle, tirarle fuori dalla custodia, ma non lo faccio, ho paura di sciuparle, le voglio solo guardare, sono bellissime. E' piacevole, è bello è rilassante a fine giornata sfogliare il catalogo, emozionarsi per gli spazi ancora vuoti, pensare al momento in cui la collezione sarà completa. E' un piacere riscoperto, dopo tanti anni. E poi le banconote sono stupende, raccontano la storia dell'Italia, mi ricordano episodi, come quando a metà degli anni ?60 più o meno, avevo 10 anni, mia madre mi regalò per il compleanno 500 lire. Era la 500 lire Aretusa. Non la vedevo da allora, ora è al suo posto nel catalogo. la guardo e la riguardo e non posso dimenticare quella 500 lire stretta nel palmo della mia mano, con la mano in tasca, con la paura di perderla dopo averla ricevuta in regalo. La spesi tutta alle giostre... e la ricordo ancora. E' un piacere riscoperto collezionare. Ora mi sfoglio ancora un pò il catalogo, le riguardo e poi richiudo con calma. Rilassato. Contento di una una cosa semplice. :) Volevo passarvi queste sensazioni. :) Buona serata. Pietro.
    1 punto
  18. Alessandro Severo e Gordiano III , furono due Imperatori romani accumunati da una simile morte in piena campagna militare . Furono due Imperatori romani che giunsero all’ Impero in giovane eta’ , Alessandro fu eletto a soli 16 anni , dopo il nefasto regno di Elagabalo di cui Alessandro era cugino , Gordiano a soli 13 anni , dopo l’ interregno di Balbino e Pupieno e l’ Impero in corso di Massimino . Le loro giovani vite impiegate gioco forza nell’ Impero di Roma ne causarono l’ inevitabile assoggettamento iniziale a figure piu’ mature , la madre Mamea per Alessandro e Timesiteo o Misiteo , Prefetto del Pretorio di Roma , per Gordiano III , di lui suocero e sua ottima guida fino alla sua morte . Non voglio qui percorrere le vite e le opere dei due personaggi , ma limitarmi a pochi accenni per giungere al percorso che portarono alla loro simile morte lontana da Roma a seguito di due distinte campagne militari , quella germanica di Alessandro e quella partica di Gordiano , i due grandi popoli , nemici secolari di Roma . Alessandro Severo era circondato a Roma dalla stima e dall’ affetto sia del Popolo che del Senato , tutti furono presi dallo sconforto e tristezza quando lo videro partire per la Germania per porre fine alle recenti scorribande in Gallia dei Germani che approfittarono dell’ indebolimento del confine del Reno e del Danubio che era stato sguarnito di truppe a causa del trasferimento in Oriente di alcune Legioni li stanziate , per far fronte alla predente guerra partica contro Artaserse e felicemente conclusa da Alessandro . Giunto Alessandro nel territorio minacciato vide che alcune Legioni costituite principalmente da Galli erano in subbuglio a causa del clima di rilassatezza e insolenza verso la restaurata severa autorita’ militare , clima di rilassatezza che vigeva al tempo di Elagabalo e ne decise quindi lo scioglimento . Molti legionari Galli non accettarono di buon grado questo scioglimento della loro unita’ militare e cospirarono per uccidere Alessandro , pare sobillati ed istigati da Massimino , ma l’ intervento di Massimino non diretto nell’ uccisione di Alessandro , non fu mai dimostrato ; in pratica ad uccidere Alessandro non fu una conseguenza della sollevazione generale dell’ esercito come riportano alcune fonti a causa dell’ andamento della guerra germanica , ma di un gesto isolato di alcuni soldati , forse reclute assoldate ed istruite da Massimino ; rimane il fatto che a sopprimere Alessandro presso Magonza furono alcuni soldati che lo aggredirono coprendolo di insulti e chiamandolo “bambino” per la sua presunta dipendenza decisionale dalla madre Mamea , accusata di avarizia e di sete di potere ; pare che in questa difficile situazione militare influisse sulle decisioni del figlio per una rapida conclusione della guerra , anche trattando con i Germani ed affrettare cosi’ il ritorno a Roma ; fu uccisa anche lei . Il fatto specifico della morte di Alessandro sembra fosse avvenuto in tal modo : durante la notte un Germano , una guardia del corpo di Alessandro , si introdusse nella tenda dove dormiva l’ Imperatore per ucciderlo , ma questi che era solo assopito , lo vide e gli chiese : “che c’e’ compagno , qualche notizia del nemico ?” ma il Germano spaventato dal fatto che si era introdotto senza permesso nella tenda di Alessandro scappo’ ed ando’ ad incitare i suoi compagni affinche’ tutti insieme uccidessero quel severo Imperatore e cosi’ avvenne , insieme ad Alessandro morirono alcuni che erano stati chiamati da Alessandro dopo l’ ingresso del Germano , fu uccisa anche la madre Mamea . Alessandro mori’ a 29 anni , dopo 13 anni di Impero . Quando la notizia della morte di Alessandro giunse a Roma , Popolo e Senato ne furono avviliti e costernati , il Senato annovero’ subito Alessandro tra gli dei , gli fu dedicato un cenotafio dove era stato ucciso e un grandioso sepolcro a Roma per cui se ne deduce che Massimino e l’ esercito ne trasportarono il corpo o le spoglie a Roma , depositandolo forse nel mausoleo che oggi ammiriamo a Roma sulla Via Tuscolana , chiamato volgarmente Monte del Grano , su cui tempo fa scrissi un post in questa sezione . Credo che non siano note monete emesse a Roma dopo la morte di Alessandro con la Consecratio , quelle conosciute , degli Antoniniani con l’ aquila , sembra siano stati emessi postumi da Traiano Decio . Gordiano III ebbe una sorte simile , ma per alcuni aspetti peggiore di quella di Alessandro , nessun monumento funebre fu eretto in suo onore a Roma , nessuna moneta commemorativa fu emessa per la sua Consecratio o almeno nessuna fonte storica o testimonianza numismatica credo parli di questi due eventi . Come dicevo all’ inizio , Gordiano fu tutelato durante il suo breve Impero dalle ottime qualita’ comportamentali civili e militari di Timesiteo o Misiteo fino alla sua morte , quando il posto vacante di Prefetto del Pretorio fu assegnato da Gordiano stesso a Filippo ; nel corso del suo Impero Gordiano divenne anche genero di Timesiteo avendone sposato la figlia Tranquillina . Morto Timesiteo , Gordiano si trovo’ ancora diciottenne senza una guida sicura ed ancora ragazzo dimostro’ tutta la sua fragilita’ , dovuta all’ eta’ , in occasione dalla congiura mortale ordita da Filippo contro di lui . Questi i fatti riportati dalla fonte piu’ accreditata , ma ne esistono delle altre , come quella che vede Gordiano III morire nel 244 in battaglia contro i Persiani e seppellito a Circesio , oppure morire di malattia ; voci messe in giro da Filippo per coprire il gesto ripugnante di avere ucciso il giovane e amato Imperatore ; dunque il vero fatto dovrebbe avere avuto il seguente corso : Filippo eletto Prefetto del Pretorio inizio’ a trattare con arroganza Gordiano rinfacciandogli la sua giovane eta’ e la sua inesperienza , di questa arroganza Gordiano si lagno’ con i comandanti di Legione e con i soldati allo scopo di far revocare la carica di Prefetto a Filippo , cio’ indispetti’ ancor piu’ Filippo che prese una posizione piu’ netta e aperta contro Gordiano il quale vide che ormai quasi tutto l’ esercito era dalla parte di Filippo quindi chiese parita’ di autorita’ con Filippo , visto il diniego , chiese che fosse riconosciuto Cesare o di avere la carica di Prefetto , ma ebbe ancora risposta negativa ; Gordiano capendo che la sua vita era in pericolo chiese addirittura di rimanere al servizio di Filippo e a questa richiesta Filippo stava quasi per cedere , ma consigliato da altri partecipanti alla congiura perche’ sapevano quanto Gordiano era amato dal Popolo e Senato di Roma e ritenendo che prima o poi anche l’ esercito avrebbe potuto cambiare idea su Gordiano , ordino’ che gli togliessero davanti quel noioso postulante , inizialmente i soldati esitarono ad eseguire quel gesto orribile , ma alla fine spronati , lo uccisero . Cosi’ fini’ la vita di Gordiano III , morto assassinato a soli 19 anni , in questo modo empio e illegale Filippo fu eletto dall’ esercito , nuovo Imperatore . La notizia che giunse a Roma circa la morte di Gordiano , fu tramite una lettera di Filippo , probabilmente diversa dai fatti reali ed e’ quella descritta come Gordiano morto di malattia e che i soldati lo avevano eletto unanimi Imperatore . Gordiano era di carattere allegro , di bell’ aspetto , amabile e simpatico a tutti , gioviale e amante della letteratura , sarebbe diventato un’ ottimo Imperatore , gli manco’ solo l’ eta’ giusta per affrontare il gravoso incarico , fu cosi’ travolto da interessi ed intrighi piu’ grandi di lui . L’ unico complesso edilizio che ancora esiste a Roma costruito da Gordiano e’ la grande Villa sulla Via Prenestina di cui conserva il nome ; anche in questo caso scrissi un post in questa sezione . Stranamente anche per Gordiano , come una sorta di comunanza con Alessandro , non abbiamo tramandate monete dirette di consacrazione o divinizzazione , strano destino comune di questi due giovani Imperatori romani . Da quello che sappiamo Gordiano non ebbe neanche una sepoltura o cenotafio a Roma , anche se risulta raffigurato in qualche monumento , come in un sarcofago trovato ad Acilia , Roma . Sotto , foto del Sarcofago di Alessandro Severo con la madre Mamea , il Mausoleo Monte del Grano , Antoniniano di restituzione di Alessandro Severo , di Traiano Decio e due busti di Gordiano III
    1 punto
  19. Gettone che era in uso al parco giochi del Lido di Camaiore (LU), oggi solo parco. apollonia
    1 punto
  20. M SU P se ne parla qui https://www.academia.edu/26141172/Salvatore_de_Ponte_uno_dei_mastri_di_zecca_che_durante_il_regno_di_Ferrante_batte_sesquiducati_a_nome_del_Magnanimo_e_la_zecca_aragonese_di_Fondi_1460-1461_in_ACTA_NUMISM%C3%80TICA_46_Barcelona_2016_pp._145-158 e qui https://www.academia.edu/12681266/La_unitat_monetària_de_les_Dues_Sicílies_pel_català_Francesc_Ximenis._La_magistratura_de_la_seca_i_el_Llibre_de_Comptes_de_la_seca_de_Nàpols_1453-1454 ciao.
    1 punto
  21. E' decisamente questa, anche se un pochino alleggerita e allungata :D (la CNG o il sig. Hecht avevano la bilancia rotta, dato che, pur trattandosi della medesima moneta, c'è una differenza pondometrica di oltre 4 g): Questo è il testo in bibliografia della CNG: E comunque la legenda proposta per il dritto è quantomeno incompleta...
    1 punto
  22. DE GREGE EPICURI Anche questa per me è difficilotta, ma c'è una traccia. L'amico al quale appartiene pensa che sia un kopeko di Pskov. Da un lato c'è una scritta cirillica, su 4 o 5 righe, in parte fuori tondello. Sull'altro lato: forse un cavaliere verso destra (S.Giorgio?) e sotto: pi greco-C. Pesa 0,5 g. e misura 11-12 mm. @@Brios, che ne dici?
    1 punto
  23. Se si desidera una storia interessante ? Queste monete sono chiamati squame di pesce . Ci sono rari moneta " italiano " . Su di essa è scritto il nome di Oristotele . nome dell'autore di questa moneta - Aristotele Fioravanti https://it.wikipedia.org/wiki/Aristotele_Fioravanti
    1 punto
  24. E' un testone comune, e per quanto possa non essere appetibile a tutti i collezionisti per via della legenda in cartella, un rovescio privo di rappresentazioni, porta con se un importante spaccato storico-economico del XVIII secolo, in particolare per la città di Ancona, particolamente "cara" a questo pontefice. Il mio esemplare lo acquistai ad una delle prime aste a cui partecipavo di persona, nell'ormai lontano 2005, e pensai di averlo pagato uno sproposito, ma era bello... :rolleyes: Ciao, RCAMIL.
    1 punto
  25. Classica ondulazione del dopo-stiratura, il ferro da stiro era troppo caldo.
    1 punto
  26. Chi me la venduta la giudicata SPL/FDC io invece sono per lo spl/qFDC. Come prezzo ho superato di poco i 500,00 euro.
    1 punto
  27. Ciao @grigioviola , sono sempre stato a favore sui modi in cui ci si confronta pacatamente (e anche educatamente) . Non avrei mai pensato che avrei suscitato tanto interesse, questo conferma che sul forum c'è sete di informazioni . Che poi si rispettino anche se non si condividono e sempre POSITIVO. Il tema da me affrontato in questa discussione è "pulizia-restauro si o no ? " Certamente NO se non si sa a chi affidarsi e con quali garanzie . Certamente SI , quanto e necessario per diversi fattori. Come vedi si tratta solo di punti di vista e se si deve essere coerenti ..... dico sempre di chiedere consigli e poi decidere. A volte le decisioni vengono prese con incoscienza anche dalle istituzioni , che dovrebbero essere al di sopra di tutti. C'è chi si lamenta se un bronzo viene asportata la sua storia......... come ha scritto qualcuno , la storia non sono i sedimenti , la cuprite, o il cancro , semmai questi sono i nemici. Mia opinione la storia dovrebbe essere la facile lettura e otticamente osservare ciò che ci hanno voluto trasmettere i nostri predecessori e gioirne le emozioni . Cosa che io provo ogni qualvolta che (sbuccio) una moneta. Ho avuto RIBREZZO nel'osservare esposte in vetrina di un qualche Museo, monete scorticate o deturpate per le non capacità di un nobile mestiere. O che dire dei depositi di molti musei accumuli di monete in sacchi che nessuno si prende la responsabilità di rimetterli alla luce . E se qualcuno osa...... Bronzi con cancro avanzato al punto di non poter fare nemmeno un miracolo. Intanto il (dilemma si o no ) continua. Cordialmente Gionnysicily.
    1 punto
  28. Innanzi tutto grazie a tutti per il benvenuto ed il vostro supporto. A questo punto si potrebbe inizialmente prendere in considerazione i 5 ed i 10 reali maltagliati di Filippo IV, in primis facendo una breve carrellata di tondelli, per tipologia e per anno. Quindi, alla fine di ogni anno si potrebbe fare una breve riflessione sulle diverse tipologie di volto del sovrano e un'analisi dettagliata sugli eventuali residui dei precedenti coni sottostanti. Confido nel vostro aiuto, soprattutto nella fase di ricerca dei tondelli (escluderei quelli senza data, il 1641 è già rappresentato dal mio secondo tondello postato, mentre 1643 dal mio primo). Adotterei quindi questo schema (presente anche nel catalogo di LaMoneta.it): - 5 reali I tipo: 1641 1642 1643 1644 1647 - 5 reali II tipo: senza data - 10 reali I tipo: 1641 1642 1643 1644 1646 1647 - 10 reali II tipo: 1643 1650 1652 1653 1664
    1 punto
  29. Ciao, hai perfettamente ragione! Anche io mi trovo nella tua stessa situazione per molte monete. Se ti può interessare come confronto io un esemplare del 1887, chiuso in qfdc, qualche mese fà l ho pagato 65!
    1 punto
  30. quel genere di patina non mi convince per niente
    1 punto
  31. una gran bella moneta, forse dal vivo ancora migliore. Da quì SPL+/SPL Complimenti
    1 punto
  32. Complimenti, davvero bellissime tutte e 6....dovessi sceglierne una, dalle foto, sceglierei tra la quarta e la quinta anche se sono convinto che se le avessi in mano quasi sicuramente sceglierei la seconda perché sembra sia quella con il "colore migliore" e la piccolissima debolezza sui capelli passerebbe in secondo piano.
    1 punto
  33. BB+, dai. saluti a tutti,
    1 punto
  34. Sarei indeciso tra la 4 e la 5...propenderei più per la 5... Comunque 6 bellissime monete! Ciao
    1 punto
  35. E poi in semifinale con l'Islanda...lì sarà dura! petronius :)
    1 punto
  36. Io sceglierei tra la 2 e la 4. Sono molto più freschi i rilievi secondo me.
    1 punto
  37. Provo a dire la mia in base a ciò che ho letto e studiato ultimamente. Per quanto riguarda i territori che furono conquistati da Bisanzio nel VI° secolo dC sicuramente ci fu un'immissione sul mercato di moneta spicciola imperiale. Parliamo delle conquiste ai danni dei regni vandalico (Nord Africa, Sardegna, Baleari e Spagna costiera) e ostrogoto (Italia e Illiria). Le monete arrivarono prima con gli eserciti e poi con la riorganizzazione amministrativa. E' probabile che si ebbe una circolazione contemporanea delle diverse monetazioni (romana, bizantina e barbarica). Nei regni confinanti (visigoti, svevi, franchi, avari, ...) la monetazione viaggiò per contiguità, ossia principalmente causa commercio e razzie (vedi i franchi in Nord Italia). Se si pensa che in Islanda sono state ritrovate delle monete imperiali romane, questa ipotesi appare altamente probabile. Infine, nei territori di confine come Portogallo o Gran Bretagna non si può escludere un ritorno rilevante al baratto.
    1 punto
  38. Circa la collocazione cronologica, purtroppo poco si sa della storia di Abakainon nel corso del IV secolo e sulle ragioni della scelta del tipo del cavallo libero (tipico simbolo di libertà e frequente in emissioni soprattutto di età timoleontea). Si sa solo che nel 396 a.C. (quindi al tempo delle emissioni della dracma siracusana con Testa di Atena/Stella e delfini), Abakainon soccombette alle mire antisicule del tiranno siracusano Dionisio I, il quale occupò la zona marittima del territorio abacenino per fondarvi la colonia militare di Tyndaris, con 600 messeni esuli e precedentemente stanziati dallo stesso Dionisio [Diodoro XIV, 78, 5]. Tuttavia dal 393 al 392 a.C., nel corso del conflitto tra Siracusa e Cartagine, Abakainon si alleò con l'ammiraglio cartaginese Magone, per liberarsi dal giogo siracusano. Ma già nel 392 a.C. il tiranno siracusano riuscì ad assoggettare la città [Diodoro XIV, 96, 4]. Non si sa nulla degli anni successivi fino all'avvento di Timoleonte, ma sembra che la città sia sempre rimasta nell'orbita siracusana, presumibilmente senza avere il diritto di battere moneta ed economicamente quasi asservita al rapido sviluppo della vicina Tyndari. Tale condizione di asservimento a Tyndaris non sembrò modificarsi con la morte di Dionisio, nel 367 a.C., con conseguente crollo dell'impero siracusano per le violente lotte interne. Anche durante le guerre civili di Siracusa e delle lotte di Dione, tra il 357 e il 343 a.C., Tyndaris sembra essere l'unica città della Sicilia nord-orientale ad emettere proprie monete (a parte forse alcune emissioni di mercenari), avviandosi a un rigoglioso svilupppo economico (anche il Calciati, per Tyndaris, vol. I, nn. 1-9, ipotizza per un'epoca pretimoleontea). Nel 343 a.C. Abakainon partecipò attivamente alla symmachia creata da Timoleonte, forse su sollecitazioe della stessa Tyndaris, che fu una delle prime è più fedeli alleate del condottiero corinzio. In questo clima di libertà e di autonomia Abakainon ebbe modo di emettere monete di bronzo e rare litre d'argento. Ma dopo la sconfitta cartaginese sulle rive del fiume Krimissos, nel 339 a.C., si implose la symmachia, forse perchè Timoleonte rinnegò lo spirito della symmachia, rinunciando al programma di una Sicilia unita nella coesistenza pacifica delle varie stirpi e dell'autonomia delle singole poleis, preferendo il primato di Siracusa. Difficilmente Abakainon rimase fedele a Siracusa e probabilmente aderì alla coalizione antisiracusana, riuscendo forse fino al 317 a.C., fino cioè all'ascesa al potere a Siracusa del tiranno Agatocle, sottrarsi in qualche modo dall'egemonia siracusana e d è possibile che abbaia continuato ad emettere a proprio nome monete di bronzo di decrescente peso, riservate alla circolazione nel proprio territorio interno. Nel 315 a.C. Abakainon si alleò nuovamente con i Cartaginesi, guidati da Amilcare, contro il tiranno Agatocle, che aveva ferocemente represso la fazione cittadina a lui avversa [Diodoro XIX, 65]. Due anni dopo, nel 313 a.C., la città cadde nuovamente sotto il dominio siracusano [Diodoro XIX, 110]. Rimase sotto il dominio siracusano almeno fino alla morte di Agatocle, nel 289 a.C., quando riuscì a diventare di nuovo indipendente. Ma nenche questo periodo di indipendenza durò a lungo, cadendo definitivamente in potere dei Romani a partire dal 263 a.C., sotto i quali la città assunse il nome di Abacaenum e, secondo un frammento epigrafico, divenne anche municipium. I momenti di libertà durante i quali Abakainon poté emettere monete col proprio etnico dovrebbero essere : 1) 393 - 392 a.C. (durante l'alleanza col cartaginese Magone) 2) 343 - 339 a.C. (durante la symmachia timoleontea) 3) 336 - 317 a.C. (dopo la morte di Timoleonte e fino all'avvento di Agatocle) 4) 315 - 313 a.C. (durante l'alleanza con i Cartaginesi contro Agatocle). La logica suggerisce che il bronzo inedito e la rara litra con il tipo del cavallo libero siano stati emessi durante l'alleanza con Timoleonte. Però allo stesso periodo sono state attribuite due altre rare emissioni di litre nonché la nota e bella serie con emilitra, tetras e onkia, tutti con protome di toro nuotante.... Resta il problema della coesistenza di due distinte tipologie, con cavallo libero e con toro androproso nuotante, in un lasso di tempo così ristretto. E' possibile che abbiano iniziato con il tipo del cavallo libero, alle prime notizie della libertà promessa da Timoleonte, per continuare con il tipo del toro nuotante, che può al limite essere continuato anche dopo la morte di Timoleonte (senza considerare che forse esiste ancora un nominale maggiore, forse la litra, col toro cozzante, anche se a sua volta un pò discostante rispetto al toro androprosopo nuotante). Una alternativa potrebbe essere il epriodo 393-392 a.C. per le rare emissioni col cavallo libero, ma mi sembra una datazione forse un pò alta. Infine esistono due onkiai con stella, che però potrebbero appartenere piuttosto al perido posttimoleonteo. Qualche suggerimento (visto che ormai esiste accordo sull'autenticità del bronzo inedito di Bertolami) ?
    1 punto
  39. @@ambidestro Immagino che essendo una zona di confine continuasse a circolare anche la valuta dei vicini. Capita ancora oggi, nonostante a differenza del XIX secolo la moneta non abbia più il valore intrinseco del metallo... pensiamo per esempio a quello che avviene in Canton Ticino, dove ci sono i prezzi sia in euro che in franchi svizzeri.
    1 punto
  40. Se la memoria non mi fa scherzi Quintillo fu il primo Imperatore , fratello di Imperatore , ad assurgere all’ Impero ; come fatto simile segui’ pochi anni dopo Floriano che successe a Tacito , ma quasi tutte le fonti affermano che Floriano era solo fratellastro di Tacito , tanto e’ che altre fonti non citano neanche questa presunta parentela tra i due . Su Quintillo le notizie sono scarse ma concordi , tutte affermano che il fratello di Claudio II era dotato di molte qualita’ che ne avrebbero avallato la successione al piu' celebre fratello . La fonte principale su Quintillo , come per altri Imperatori , diciamo “secondari” , rimane la Storia Augusta . Claudio II , conosciuto anche come il “Gotico” , mori’ nel Gennaio del 270 a Sirmio colpito da una epidemia di Peste , piu’ probabilmente da quella malattia chiamata Vaiolo che fino al secondo decennio del XX secolo fece milioni di morti in tutta Europa , malattia il piu’ delle volte mortale fino a quando fu scoperto il vaccino che la debello’ e conosciuta fin dal X millennio a.C. ; Marco Aurelio Quintillo successe quindi al fratello , in precedenza sembra che fosse il comandante della colonna mobile di cavalieri che doveva proteggere l’ Italia del Nord ; dati i fatti tumultuosi del periodo in cui visse non pote’ recarsi a Roma per presentarsi al Senato , i soldati stessi lo conoscevano appena tanto che lo abbandonarono al suo destino quando Aureliano , generale molto popolare , si presento’ come pretendente all’ Impero e per evitare una guerra civile pare che si suicidasse , dimostrando con questo gesto estremo amore verso la pace sociale e la Res Publica . Le fonti storiche ci tramandano Quintillo come un uomo virtuoso , degno del famoso fratello , che per unanime consenso dei contemporanei sarebbe diventato Imperatore anche se non fosse stato fratello di Claudio II , fu insomma un concentrato di doti morali , purtroppo non possiamo conoscere quelle militari perche’ il suo regno duro’ solo 17 o 77 giorni secondo discordanti fonti antiche . Quintillo lascio’ due figli di cui non si hanno notizie . Il fatto che l’ esercito accolse inizialmente favorevolmente Quintillo all’ Impero viene dimostrato dalle emissioni monetali con la Fides Militum - Exerciti e la Concordia Exerciti .
    1 punto
  41. La scrostatura a secco e sempre la migliore per il bronzo. Quando si hanno croste con sedimenti legati alla patina e facile il distacco di queste croste con la patina, lasciando crateri un po dappertutto , deturpando l'intera moneta. Con la tecnica nell'applicare con cotonfioch lievi bagnetti con liquido a base di acido acetico a diverse percentuali e per diverse applicazioni , man mano che vai avanti, fa sì che asciugando si può scrostare senza che si stacchi la patina (che nel frattempo si indurisce ) . Certamente non è che questo metodo sia ripetibile per tutti i bronzi. Ogni moneta va studiata sempre prima di uno, o un'altro intervento. Bisogna considerare che l'acido acetico e sempre un acido e anche in piccole percentuali , alla fine del lavoro bisogna neutralizzarlo. Qui altre tecniche che non sto a divulgare.
    1 punto
  42. Salve. Alcuni pensano che il collezionismo numismatico abbia origini ben più antiche del Rinascimento, soprattutto se si presta fede ad un passo dello scrittore romano Svetonio che, nella vita di Augusto, narra un episodio singolare (ho omesso volutamente la parte latina del testo citando solo la traduzione di F. Dessì): "Durante i Saturnali, o anche in altre occasioni, secondo il suo piacere [si riferisce ad Augusto stesso], distribuiva dei regali: talvolta delle vesti, dell'oro e dell'argento, e talvolta monete di ogni conio, anche antiche, dell'epoca dei re, e forestiere [...]" (Svetonio, Vite dei Cesari, Divus Augustus, LXXV). Se Augusto, in particolari occasioni, regalava delle monete, anche antiche (!), significa che già i Romani avevano una cultura collezionistica in campo numismatico, d'altronde è accertato che l'avessero in campo artistico, con l'accumulo di opere d'arte greca ed orientale (statue, vasi, suppellettili, testi etc.). L'evento appena narrato in merito al primo Imperatore di Roma farebbe pensare che egli stesso avesse messo da parte una discreta raccolta, o quantomeno mostrasse interesse per le monete antiche e "straniere" (forse monete greche ed ellenistiche?), e vi attribuiva anche un plusvalore oltre al contenuto intrinseco del metallo, altrimenti non le avrebbe considerate come doni degni al pari degli altri elencati da Svetonio. Secondo me, l'interesse collezionistico, in numismatica come negli altri campi dell'arte antica, era già vivo presso i Romani. Le tracce sopravvissute fino ai giorni nostri, però, sono pochissime e non tutte esplicite, per questo l'argomento non è ancora chiaro a tutti. Spero di aver portato un contributo utile con il mio sintetico intervento.
    1 punto
  43. @@Estef Difficile valutare da queste foto.
    1 punto
  44. Ora vedo anche quella spatinata. Sinceramente, non so spiegare perché in alcuni tuoi threads, al posto della foto, appaia il logo sixbid.com Credo che la questione delle patine, come sottolineato da molti interventi, sia un fatto assolutamente soggettivo. Diciamo che con la patina guadagnavano molto i boccoli della parrucca, che sono il primo dettaglio a scomparire da questi tondelli (o il primo ad indebolirsi sui conii), e un aspetto eccezionale del tuo esemplare. In compenso, il secondo elemento eccezionale, i fondi perfettamente specchianti e apparentemente privi di ogni difetto, hanno guadagnato con la pulitura. E' un bilanciamento che varia a seconda del gusto personale. Di solito, per monete fondo specchio tecnicamente perfette (XIX secolo in poi), tendo a propendere per la pulitura. Ma qui siamo proprio sul crinale, perché seppur si tratta ancora di una coniazione con qualche difetto (vedi rigature e debolezze varie), i fondi del diritto appaiono perfetti e smaglianti. La patina può aggiungere il fascino della storicità numismatica e arrichire il pezzo di sfumature uniche e irripetibili, ma può soffocare elementi davvero straordinari per il tipo. Personalmente, trovo ancora difficile stabilire se propendere per una soluzione o per l'altra...
    1 punto
  45. Non mi vergogno di confessare che sto ancora leccando la superficie del monitor... :o :o :o Messa insieme con quella dell'84 scommetto che per guardarle devi indossare gli occhiali di una leggendaria pubblicità della mia infanzia... Mio collegamento Purtroppo non riesco a vedere la foto di quella "spatinata", quindi non posso partecipare al sondaggio, però posso farti i miei più ammirati ed invidiosi complimenti..
    1 punto
  46. E’ interessante osservare che l’acqua sgorgante da una testa di leone si ritrova anche su tetradrammi di Himera (questo grosso modo coevo all’emilitra in esame): Quindi viene ancora una volta confermato lo stretto legame tra l’emissione con ΣΙXΑΣ e Himera. Molto probabilmente Sichas era un nome locale e di origine sicana del fiume Himera settentrionale (che scorre vicino all'attuale Buonfornello, dove sembra sia stato rinvenuto il maggior numero di esemplari noti) e probabilmente ha la stessa radice del nome stesso dei Sicani, che popolavano l’interno centro-occidentale dell’isola e confinavano a nord con lo stesso territorio di Himera, con la quale erano alleati a fianco di Siracusa contro Atene. Non posso escludere che la zecca fosse ad Himera ed abbia emesso queste monetine per conto dei Sicani al nome di Sichas. Sembra una ricostruzione attendibile…… e al momento mi fermo…… :D
    1 punto
  47. Adesso, per completare la panoramica su questa emissione, provo ad allegare l’immagine scansionata del tetras (con 3 globetti) dell’esemplare unico citato dal Manganaro, a conferma dell’esistenza della leggenda ΣΙXΑΣ (oppure ΣYXΑΣ). Purtroppo è una foto, l’unica esistente in giro, che è di qualità modesta e dovrebbe fare testo la testimonianza di Manganaro, che offre la seguente descrizione (riportata nel lavoro citato in precedenza al n. 6): 2 TETRAS - AR (1,15 g.) 413-410 a.C. D/ = Testina maschile volta a d., col cornetto sulla fronte; a sinistra, tralcio di vite con pampino; a destra, in senso orario, ΣΙXΑΣ. R/ = Una complessa figurazione, costituita da: un bacino circolare, del tipo perirrhanterion, sostenuto da tre colonnine su base, dietro al quale svetta un palmizio maschio, senza datteri, con foglie spioventi; a sinistra, in alto rispetto al bacino, una testa di leone con lingua pendula fuori della bocca aperta, e in basso un grosso chicco di orzo con lungo germoglio a destra; a destra, segno di valore con tre globetti. Diametro : ? (non specificato, forse intorno a 15 mm) Quindi esisterebbe un fiume di nome Sichas, al quale è dedicato un dio fluviale sia nell’emilitra sia nel tetras. L’emilitra commemora inoltre una vittoria navale, con ogni verosimiglianza avvenuta a Siracusa durante il vano assedio finale degli Ateniesi, nel 413 a.C. Molto più complessa è l’interpretazione della scena riprodotta nel tetras, che comunque si ricondurrebbe al culto del dio Sichas, in qualche modo assimilato ad Apollo. Infatti il palmizio maschio è un albero sacro ad Apollo di Delfo. Il bacino probabilmente serviva a raccogliere l’acqua affluita dalla bozza del leone (una fontanella) e forse segnava l’ingresso a un temenos (un terreno sacro) adorno di un bosco di palme e appunto consacrato al dio locale Sichas.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.