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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/03/16 in tutte le aree

  1. Nella odierna Citta’ di Roma sono presenti circa 8000 , forse piu' , colonne antiche di epoca romana in marmi e graniti vari , di tutte le dimensioni , colonne in pratica sempre prelevate , nel trascorrere dei secoli , dagli antichi monumenti pubblici e privati della Roma classica ed adattate per costruire altri edifici specialmente da quando la religione di Stato divenne quella cristiana ; e’ infatti abbastanza comune notare ad esempio in molte antiche Chiese romane colonne di diversa natura come marmi o graniti e stili di basi o capitelli , che ornano cappelle e navate . Queste antiche colonne andarono ad arricchire Chiese e palazzi privati di Roma ed anche di altre Citta’ italiane ; con il riconoscimento ufficiale del cristianesimo da parte dell’ autorita’ imperiale di Roma praticamente si concesse ai Cristiani di edificare i luoghi di culto non piu’ in luoghi segreti e pericolosi ma alla luce del sole sfruttando gli antichi templi pagani caduti in disuso o trascurati per mancata manutenzione . Molte Chiese del centro storico e periferia furono erette ad iniziare dal IV , V secolo e successivi secoli dentro o sopra antichi edifici e templi pagani poi dedicati ad uso della riconosciuta e legalizzata religione cristiana , successive Chiese di Roma seguirono l’ esempio delle precedenti ; un esempio eclatante di questo cambio di utilizzo di un edificio antico sostituito da culto cristiano , fu la Chiesa di Sant’ Adriano nel Foro romano che fu edificata dentro l' edificio della antica Curia Iulia nel Foro Romano da papa Onorio I nell’ anno 630 , oppure la Chiesa , prossima al Pantheon , di Santa Maria sopra Minerva , edificata come dice il nome sopra un antico tempio dedicato a Minerva . Tutte queste Chiese si arricchirono cosi’ di meravigliose colonne in marmi policromi , dai piu’ comuni ai piu’ rari e in vari tipi di graniti che gli Imperatori fecero arrivare in massima parte dall’ Egitto , mentre i marmi provenivano dai piu’ diversi luoghi dell’ Impero in particolare dalla Grecia e dall’ Asia ; tutta questa magnificenza in epoca classica splendeva per ricchezza di pietre e di colori negli antichi edifici pubblici e privati di Roma . Le antiche colonne erano talmente preziose in virtu’ del raro materiale con le quali erano lavorate , che i committenti Imperatori romani , per le loro costruzioni pubbliche e private , le contrassegnavano con bolli a loro immagine posti forse alla base della colonna tramite dischetti in piombo ad imitazione delle monete , che preventivamente lavorati per fusione o forse per coniatura , andavano a riempire il cerchio incavato in precedenza nel marmo della colonna ; questi dischetti plumbei recavano l’ immagine dell’ Imperatore che le aveva ordinate ed erette in quel determinato periodo . Purtroppo soltanto pochi di questi bolli in piombo sono sopravvissuti ai secoli e in questa rara foto di questi oggetti ne vediamo alcuni che portano al dritto le immagini degli Imperatori Traiano , Adriano ed Antonino Pio , mentre al rovescio sono presenti simboli o figure allegoriche ; questi bolli ufficiali dello Stato romano avevano un diametro simile a quello delle monete in bronzo , grosso modo uguale a quelle di un sesterzio e una volta inseriti negli appositi incavi rotondi ricavati nelle colonne , venivano poi fissati . Non e’ certo se questo intervento eseguito sulla colonna finita e pronta per la spedizione fosse eseguito direttamente nel luogo di lavorazione oppure a Roma alla Marmorata sul Tevere presso l’ odierno quartiere di Testaccio , dove approdavano le navi che risalendo il fiume depositavano qui il loro prezioso carico di marmi e graniti .
    9 punti
  2. E' una delle rarissime rappresentazioni di una zecca al lavoro su una moneta antica. Si tratta di un documento di grande valore storico. Numismatica Ars Classica NAC AG, Auction 27, del 12 Maggio 2004, lotto n. 41 Greek Coins, Poseidonia, No.: 41, Estimate: CHF 500, d=19 mm Poseidonia with the Roman name of Paestum. Semis early first century, æ 4.28 g. Q· LAR·PR Scales weighting ear of corn; in exergue, Pæ. Rev. SPDDS·S Two workmen in the act of coining; in field l., MIL. In exergue, S. SNG Copenhagen 1372. M. Crawford, Studies Price, Paestum and Rome. The Form and Function of a Subsidiary Coinage, 25/1. Historia Numorum 1238. Rare. Dark green patina, extremely fine / good very fine Crawford, who aptly describes the late coinage of Paestum as frivolous and chaotic (a pretty good description of social and political life in the provinces during the early imperial period, for which see the graffiti of Pompeii and Apuleius’ Golden Ass), interprets the inscriptions as Q. Laur(entius ?) praetor sua pecunia dono dedit Senatus sententia milia (or miliens): "The praetor Q. Laur. out of his own money and by consent of the Senate (of Paestum) gave as a present (to his fellowcitizens) thousands (of this coin)". To what end is suggested by the obverse; to buy a measure of subsidised wheat.
    4 punti
  3. Sul forum spesso cerco la divulgazione, penso sia opportuna e necessaria più che mai e se hai comprato una moneta che ritieni importante, di buona conservazione, leggibile, che possa funzionare come proselitismo, ecco questa lo è sicuramente... E lo è pur essendo una moneta medievale che difficilmente attira per anche bellezza estetica. Io credo che il denaro imperiale coniato a nome di Federico Imperatore in quel di Nosedo, alle porte di Milano, negli anni dal 1162 al 1167, sia stato strutturato anche per piacere. Sarà la scodellatura elegante, o il bordo alzato, sarà come in questo caso la perfezione delle lettere in campo I P R T al diritto con i globetti, sarà per i particolari estremamente precisi della scritta su quattro righe del rovescio AVG + MED IOLA NIV, sarà per i tre cunei al rovescio in campo che partono dal contorno, segni identificativi di emissione, sarà per la rarità R2, sarà perché coniata in un momento particolare per la città di Milano, fuori porta a Nosedo solo per qualche anno, sarà perché un tale Rodulfus Thetonicus era stato incaricato dal Barbarossa come direttore della Zecca, ma con però maestranze milanesi e locali, sarà perché pensata come moneta sovraregionale, caput monetae, sarà anche per tutto questo ....ma indubbiamente tra le mani un gioiello alla fine ti sembra di avere, elegante, preciso, da divulgazione e il forum anche questo è... Commentiamolo se vogliamo....
    4 punti
  4. Moneta appena venduta sulla baia per 860 euro a utente con feedback 0. Complimenti per il debutto nel collezionismo che conta ;) Se il buongiorno si vede dal mattino. ...
    3 punti
  5. Ciao a tutti gli amici itaiani. En Quisiera intervenir en esta interesantísima discusión sobre este carlino de Ferdinando d'Aragona. Para empezar quisiera decir que esta moneda no es estrictamente inédita ni tampoco única, aunque se trata de una pieza rarísima e interesantísima. Está publicada, pero mal interpretada en el CNI de Napoli con el nº 737 con la sigla rosa. El ejemplar del CNI presenta el mismo cuño de anverso con la sigla M rectificada sobre una P. El reverso es una variante, por lo que ahora podemos decir que existen dos monedas conocidas con esta rectificación, pero las dos diferentes. Pero cómo explicar la sigla M sobre una P en un carlino a nombre de Ferdinando? En mi libro detallo la relación cronológica de los diferentes maestros y cecas que acuñaron carlini. La ceca en un primer momento la rigió Salvatore Miraballo (1458)y posteriormente ésta pasó a Giovanni, quien acuñó y recibió la colaboración de sus hijos Antonio y Simone Miraballo. Expongen el libro la hipótesis argumentada que tanto Antonio como Simone acuñaron, a parte de denari, también carlini entre los años 1460-1468. Eso si, cuando Giovanni fué capturado por los barones rebeldes, la ceca pasó a manos de Salvatore Ponte durante el 1460-1461. Posteriormente pasaría a manos de Benedtto Cotrullo (1460-1468). Antonio y Simone, con privilegio de su padre, seguramente continuaron con el derecho de acuñar moneda, en un primer lugar usando al sigla de la familia, la M de Miraballo entre 1460-1468, y posteriormente, una vez nombrados maestros oficialmente acuñaron carlini marcando las iniciales de sus nombres A y S entre el 1468-1470. Este carlino sería la prueba de mi hipótesis al aprovechar un cuño de Salvatore Ponte (1460-1461) rectificado con la sigla M de la familia en el periodo 1460-68. Espero que sea fácil de comprender mi explicación. Un caro saluto a tutti.
    3 punti
  6. Piu' che prendersela con Pelle' , che oltretutto era pure sfinito come un po' tutti , credo bisognerebbe prendersela con ZAZA , entrato fresco e lucido apposta per battere i rigori , che invece sembrava che saltellasse al momento del tiro come un tacchino , tirando la palla alta sulla traversa .
    3 punti
  7. Tanto per tenerci attivi, e visto che la funzone "Cerca" mi dice che la legenda non compare mai all'interno del Forum, ecco a voi un CHVNRADVS: (da https://www.ma-shops.fr/saenn/item.php5?id=20597& )
    3 punti
  8. Pezzo venduto per 5 euro giusto perchè gli è stato saldato intorno un cerchietto d'argento, per via di questa strana montatura la moneta era messa insieme alle medaglie. So bene che è piuttosto rovinata, tra l'altro tipologicamente sono a posto, ne posseggo una del 1924, ma non potevo lasciarla lì non vi pare? Ci sono su per giù una diecina di euro d'argento (in totale con il cerchietto 27 gr. ag.900). La saldatura sembra a stagno, magari se viene via facilmente la prossima volta la scambio come moneta con qualcos'altro :D
    2 punti
  9. Buona sera a tutti, mi piacerebbe avere qualche parere su questa mia piccola ricerca su un denaro inedito del Margraviato d'Istria, prima metà del XIII secolo. Grazie articolo marchio (pfennig).pdf
    2 punti
  10. Ciao, Gaio fu sicuramente folle ma quanto corrisponde affettivamente all'accaduto e quanto fu accentuato dagli storici latini magari per garantirsi il plauso di senatori e patrizi? Le fonti storiche scritte latine riferite a Caligola sono entrambi a lui ostili: Svetonio e Dione Cassio. Gli scritti di Tacito sono invece andati perduti. Svetonio (70-140 d.C.) originario dell’Africa dove era nato sotto Vespasiano. Rimosso da Adriano dal ruolo di capo del dipartimento della corrispondenza imperiale iniziò a scrivere le biografie degli imperatori accentuandone gli aspetti anedottici e scandalistici. Svetonio lo racconta come crudele e sregolato fin da giovane: - Uno dei suoi divertimenti preferiti era quello di assistere ai supplizi di quelli che venivano torturati. Di notte andava per le taverne e i postriboli, truccato con una parrucca ed una lunga zazzera; la più grande delle sue passioni era la musica e la danza nei teatri e Tiberio sopportava tutto questo sperando che il gusto della danza e della musica potesse mitigare il carattere feroce del nipote. L'intelligente vecchio lo conosceva così bene che spesso diceva : « Caio vive per la rovina sua e di tutti; io educo un serpente per il popolo romano, un Fetonte per il mondo».Svetonio racconta che Caligola - Volle che molti senatori, che già avevano ricoperte le più alte cariche, corressero a piedi e in toga davanti al suo cocchio per parecchie miglia e rimanessero ritti vicino la sua tavola o ai suoi piedi portando, come gli schiavi, un grembiule; altri senatori fece morire segretamente e per un certo tempo continuò a chiamarli come se fossero ancora vivi; poi fece credere che si fossero suicidati. Destituì i consoli perché avevano dimenticato di annunziare con un editto l'anniversario della sua nascita, e per tre giorni lo Stato rimase senza i supremi magistrati. Fece battere con le verghe il suo questore, lo denudò e lo gettò sotto i piedi dei suoi soldati per esser battuto più fortemente solo perché il nome di lui era stato pronunziato in una congiura. Con pari arroganza e crudeltà trattò gli altri ordini. Disturbato dal chiasso prodotto da coloro che di notte si affrettavano ad occupare nel Circo i posti gratuiti, li fece scacciare a colpi di bastone; nel tumulto che ne seguì perirono più di venti cavalieri romani, altrettante matrone e un gran numero di plebei. Per far sorgere liti tra l'ordine equestre e la plebe, faceva cominciare i giuochi prima dell'ora stabilita affinché i posti destinati ai cavalieri fossero occupati dai primi arrivati. – Sempre Svetonio, lo accusa di essere un dissipatore: - Inventò nuovi modi di bagni, di cibi e di banchetti; si lavava con essenze odorose, inghiottiva perle e pietre preziose con aceto, offriva ai commensali pane e altri cibi d'oro, dicendo; «o si è uomini frugali o si è Cesari ». Al popolo, per parecchi giorni consecutivi dall'alto della basilica Giulia, gettò monete di molto valore. Fece costruire navi liburniche di cedro con le poppe ingemmate e vele di tela dipinta, in cui erano bagni, gallerie e ampie sale da pranzo, viti e alberi da frutto d'ogni specie. Su queste navi egli costeggiava la Campania, seduto a mensa, tra musiche e danze. Nel costruire ville e palazzi eccedeva ogni misura, e gli piaceva fare tutto quello che gli altri stimavano impossibile a farsi. Gettò dighe in un mare profondo e tempestoso, fece tagliare le più dure rocce, spianare montagne in pianure, mutar pianure in alture, con incredibile celerità perché considerava delitto capitale ogni lentezza nei lavori. E per non enumerare ad uno ad uno gli sperperi chiudiamo dicendo che in meno di un anno consumò immense ricchezze e la somma di ventisei milioni di sesterzi che Tiberio aveva accumulato. – Ecco comunque il passo sulle sorelle: Intrattenne relazioni incestuose con tutte le sue sorelle e davanti a tutti, a tavola, le collocava a turno sotto di sé, mentre la moglie stava sopra. Per quanto riguarda Drusilla si crede che la deflorasse quando ancora portava la pretesta e che un giorno fu perfino sorpreso tra le sue braccia dalla nonna Antonia, presso la quale tutti e due venivano allevati; più tardi la portò via all'ex console Lucio Cassio, che l'aveva sposata, e la trattò pubblicamente come sua legittima moglie; ammalatosi, la nominò erede del suo patrimonio e dell'Impero. Quando Drusilla morì ordinò una sospensione generale di tutti gli affari e per tutto questo periodo fu considerato un reato, punibile con la morte, aver riso, aver fatto il bagno, aver cenato con i parenti, la moglie ed i figli. Dione Cassio (155-235 d.C.) originario della Bitinia da padre senatore scrisse la Storia romana in 80 libri. Trattando Caligola travisa addirittura gli eventi che Svetonio poneva a merito di Gaio.Altre notizie provengono da Seneca (1-65 d.C.), Filone di Alessandria (30 ca – 45 d.C.) e Giuseppe Flavio (37-100 d.C. ca). Seneca fece carriera adulando le autorità del momento e denigrando le precedenti. La sua attendibilità storica è considerata scarsa. Filone, di razza ebraica, scrisse per mettere in buona luce il suo popolo e discreditare i greci allessandrini. Era profondamente ostile a Caligola. Giuseppe Flavio scrisse che l’assassinio di Caligola era un episodio conforme al fine etico di rendere felici gli uomini e salvare gli ebrei dalla distruzione). I suoi riferimenti a Caligola sono usati a tal fine. Fu in generale odiato dal Senato e dalle classi patrizie ed amato da popolo e dai militari grazie a ricordo delle imprese di suo padre Germanico. Concludo rivolgendo una riflessione e non volendo a tutti costi affermare che Caligola non fu quantomeno “strano” se non folle: con il Senato, l’aristocrazia e buona parte degli storici avversi (con questi ultimi quasi tutti più tardi) ad accentuare le sue già di suo nefaste gesta… quale imperatore avrebbe lasciato un buon ricordo ai posteri? Ciao Illyricum ;)
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  11. Aggiungo questa foto per dare il senso delle proporzioni delle tre monete postate nei tre post precedenti
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  12. Pare un asse di Sabina moglie di Adriano Ciao
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  13. Salve a tutti, mi è capitato di vedere questo denaro provisino con la S rovesciata, in un primo momento credevo fosse un errore dell'incisore, ma poi l'ho trovato censito sul CNI al numero 413. Sul CNI pare non esistano altre varianti con la S rovesciata, sarebbe interessante conoscere il motivo di questa particolare emissione. Qualcuno ne sa qualcosa? E' una variante rara? Grazie!
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  14. Perso ai rigori che ci può stare. Quello che mi fa inc... è Pellè che tira il rigore facendo prima il segno del cucchiaio a Neuer e poi lo sbaglio. Che figura di m....e che presuntuoso
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  15. Sono stato alla ricerca di raffigurazioni di San Giorgio lillipuziani :D Analizzando la piccola moneta russa in argento del 1913 che ho già inserito nel post n. 15 (foto), noto che defilato c'e' un'altro San Giorgio! http://www.lamoneta.it/topic/150229-san-giorgio-ed-il-drago-nelle-nostre-raccolte/page-1#entry1718618 Dalla prima metà del XVIII° sec. il cavaliere rivolto a destra al centro dell'aquila bicipite è definito come "San Giorgio Vincitore che colpisce il drago", patrono della città di Mosca, il fatto che sia stato messo in posizione centrale indica che Mosca è il cuore della Russia. Dalla seconda metà del XIX° sec. fu allestita un'altra versione dello stemma imperiale, il cavaliere questa volta è rivolto a sinistra e comparvero sulle ali dell'aquila otto scudetti, rappresentavano le armi dei domìni dell'impero, rimarrà invariato sino la caduta dello Zar. In uno di questi scudetti ricompare San Giorgio con il drago, molto più piccolo dello stesso messo in posizone centrale, che è già minuscolo di suo :D Dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica fu ripristinato il vecchio stemma.
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  16. Ciao sinceramente era da un po'che non la vedevo in giro per il web, invece cercando altro è saltata fuori, @@blaise ciao e quando venite a trovarci ? @@romanus hai ragione è poco incisa in quanto è stata modellata completamente a mano ed è quello che ho cercato di ottenere. @@komodo grazie anche per il tuo intervento, ma anche se importante per il circolo e per me non si riferisce al popolo dei Salassi. vi posto anche il retro. Silvio
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  17. ciao @@adolfos, mistero risolto, Munzen e Ranieri (qui sopra al post #3027) si sono scambiati inavvertitamente le monete a qualche convegno (o più probabilmente all' octoberfest) :friends: :drinks:.
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  18. Zecca di Modena, sesino anepigrafo, battuto sotto il duca Francesco III D'Este (1737- 1780), M.I.R.,854. Ciao Borgho.
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  19. Salve, potrebbe essere un sesino di Francesco III d'Este (1737-80), Zecca di Modena, CNI 74, MIR 854. Cordialità
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  21. Ah non lo so proprio, a naso pensavo ai tarì siciliani ma non ho idea di quanti carati avessero. Ho scritto quello che ho notato, cioè che i segni sul campo sono molto simili pur essendo coni diversi, se la cosa fosse casuale mi sembra ugualmente una stranezza.
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  22. Ahhh...ma non vi si può lasciare un poco da soli che ve ne uscite fuori con queste meraviglie! Un caro saluto a tutt* MB
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  23. Più che altro sembrava che facesse la danza della pioggia....
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  24. @@Philippus IX catalogazione corretta.
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  25. @@sixtus78 Per non parlare delle coniazioni giubilari, di molti grandi moduli in generale, di argenti con iconografie particolari (penso al testone col presepe di Gregorio XIII, che trovarlo con solo un foro è già buona cosa)!
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  26. @@Fufluns Moneta davvero interessante, su quella S sopra al pettine ti ha già detto tutto @@adolfos . Io vedo una particolarità aggiuntiva, cioé la S speculare anche in legenda (si vede abbastanza bene a inizio legenda al diritto). Questa particolarità non è riportata né sul CNI né tantomeno sul Muntoni, entrambi i testi si fermano alla descrizione della lettera sopra al pettine e per la legenda rimandano a monete descritte in pecedenza. Poca cura nella compilazione o..variantina inedita? ;) Un caro saluto ai provisinofili! Antonio
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  27. Ciao @@fustino87, mi sembra un antoniniano di Claudio il Gotico ( 268 - 270 d.c.), con la Consecratio tipo questo: Saluti Eliodoro
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  28. Complimenti Paul !!!!!!! Questa è meravigliosa .... Deve aver circolato molto poco perchè è come nuova !! Veramente sono molto felice per te :)
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  29. Ciao @@Teus I, è un asse di Sabina, mi sembra con la Concordia al rovescio, RIC 4 Saluti Eliodoro
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  31. Salve a tutti, ho letto con entusiasmo tutta la discussione. Vediamo se ho classificato bene le mie due parpagliole più leggibili. La prima (2,1 g) dovrebbe essere di Filippo III, mentre la seconda (1,9 g) di Filippo IV. Grazie!
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  32. Grazie @marmo87, però abito abbastanza lontano dalla Sardegna... Per quanto ne so, anche la monetazione napoletana, sempre di Filippo IV, presenta una situazione molto simile a quella milanese: i grandi tondelli, molto più rari rispetto a quelli milanesi, risultano abbastanza regolari, mentre la moneta corrente (per esempio il cavallo, 2 cavalli, 3 cavalli, tornese, 9 cavalli, grano, pubblica ecc.) è spesso coniata in modo approssimativo su dei tondelli molto più irregolari. Vorrei postare, come esempio, un grano di Filippo IV del 1622 (con la data su entrambi i lati), il quale sembra per davvero un maltagliato di rame in miniatura (proveniente dalla mia collezione).
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  33. @@soleshine,@@Marfir Buona domenica Grazie ai vostri consigli e suggerimenti :hi: Ciao
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  34. Ciao @@gigetto13 Si confermo e' un testo in due volumi sulla monetazione Lusignano - Cipro Ti allego indice e introduzione
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  35. @@adelchi e @@Veridio , grazie ad entrambi e agli altri amici che hanno apprezzato il post , e' solo passione per la storia antica romana e di tanti decenni di letture , ma e' talmente complessa in tutte le sue componenti che bisogna accontentarsi del poco di cui si conosce . Le due Chiese descritte nel post , Santa Maria sopra Minerva al Pantheon con le colonne in marmo cipollino e Sant' Adriano al Foro romano ex sede del Senato .
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  36. Questa moneta,svalutata a 20 centesimi, continuo a circolare con il nome "mutta" fino alla costituzione del Regno d'Italia. blaise
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  37. ....volete che continui ? ..... ma si, oramai che ci sono: Sempre nel famoso libro citato, alla pagina 159 vi sono raffigurati n. 3 esemplari di Sesquiducati di Alfonso con la lettera M, di cui uno è proprio M su ex S (ora P)......ma mettiamolo oramai da parte; gli altri due sono con la M, ultra rare, e mai apparsa.....e sempre in nota, la n. 325.....sentite, sentite: "la moneta d'intende postuma anche (anche è riferito al fatto dell'invenzione delle palature) per l'analogia di stile della lettera M con la M presente sul carlino d'argento a nome di Ferdinando (PR 21d - MIR 72/4)". Anche qui...ma come si fa a scrivere queste cavolate, per me chi ha premiato questo lavoro, nemmeno ha letto il libro. Comunque ritornando alla nota e all'osservazione fatta da @@aleale (come detto, oculata) dico: .... ma l'autore ha mai osservato la lettera M sul carlino di Alfonso ? (PR 3d) ..... si sposta una moneta da Alfonso a Ferdinando scrivendo anche qui analogia...ecc.ecc. mentre esiste un carlino M coniato anche sotto Alfonso......e che stile M avrebbe......ah.....ahah.....ah...... !! Buona lettura a tutti.
    1 punto
  38. Ottime le foto di @@Andrea imperatore. Da queste e da quanto postato da @@MezzaPiastraPupillare si deduce qualcosa in più e ciò pone ulteriori interrogativi. 1) la moneta del MNR sembra autentica 2) esistono 2 conii diversi oppure il conio MNR è stato poi modificato (la corona, dai controni nitidissimi, poi sfuma nel 2 conio) 3) come è possibile visto che allora si lavorava tranquillamente col pantografo che non poteva riprodurre diversamente uno stesso modello (è noto il plasmato originario di Romagnoli?) 3) perché le prove sono state fatte col 2° conio dopo aver coniato una "moneta campione" con il primo? 4) la corona MNR evidenzia le gemme che la compongono molto nitidamente (contrariamente al "tipo comune"), e la croce sembra poggiare sopra una di esse più grande e che manca negli esemplari di "tipo comune" In definitiva le ipotesi, a mio avviso, sono solo 2: a) la moneta del MNR deve essere considerata un "progetto" o "saggio" preliminare di Zecca; b) in alternativa, come ebbi a dire molti post fa, potrebbe essere un falso. Ma ciò, oltre a risultare inquietante, porrebbe ulteriori problemi ...
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  39. 1 punto
  40. Buon pomeriggio a tutti. Il 3 giugno scorso, come ripromessomi in altra discussione, ho chiesto per e-mail alla dott.ssa Gabriella Angeli Bufalini (Responsabile del Medagliere del MNR) di poter avere una foto ad elevata risoluzione del rovescio del 20 lire impero 1936 della Collezione Reale, per motivi di studio. Ho anche parlato telefonicamente con lei il 4 o il 5 giugno scorso, e mi ha assicurato che, nel breve, avrebbe fatto il possibile per accontentare la richiesta. Oggi, dopo aver effettuato il pagamento di Euro 6,00 quali spese di riproduzione fotografica, ho ricevuto sulla mia casella e-mail quanto richiesto, direttamente dalla Dott.ssa Maria Daniela Donninelli, della Soprintendenza Speciale per il MNR. La foto ora in mio possesso non la posso pubblicare, poiché ho dovuto dichiarare ciò prima del preventivo di spesa, posto che il motivo dello studio è trattato economicamente in modo ben diverso da quello della pubblicazione. La pubblicazione, inoltre, deve essere autorizzata dalla Soprintendenza Speciale menzionata, stando a quanto riportato nella nota di detta Soprintendenza che mi è pervenuta il 28 giugno scorso. Dunque, come il Sig. Franco Pezzi, chiedo la fiducia. Il rovescio si presenta lucidato e profondamente e diffusamente graffiato a seguito di scellerata pulitura. Le differenze sostanziali che riesco a notare dal confronto fotografico con altro 20 lire 1936 Impero, per così dire "solito", sono le seguenti: - firma del modellista: le lettere sono tutte della stessa dimensione ed altezza e tra la G e la R di Romagnoli vi è un punto in basso nel campo, equidistante dalle due lettere; - come già fatto notare da altri su questa discussione, la firma del modellista inizia più a destra e termina leggermente più a sinistra che nelle monete "solite" (dunque è più stretta); - le cifre 1, 3 e 6 del millesimo sono nettamente diverse: l'1 è un'asta verticale di spessore costante, che non ha le estremità leggermente svasate come nelle "solite" monete; il 3 ha stile diverso con la particolarità del semicerchio inferiore che ha un maggior raggio di curvatura; il 6 ha la parte ricurva superiore con un raggio di curvatura inferiore (è meno chiuso, per così dire); - il segno di zecca R ha stile diverso, con addirittura l'asta terminale destra che inizia a sx spessa, quasi bombata, riducendosi repentinamente di spessore, e questa asta ha una lunghezza inferire rispetto alle "solite"; - il piano orizzontale della quadriga (quello su cui poggia lo scanno su cui è assisa l'allegoria dell'Italia) ha la parte perimetrale verticale di sinistra (peraltro l'unica in vista) non perfettamente verticale; è come se vi fosse una piccola mancanza di metallo o, comunque, una irregolarità che rende discontinua la verticalità di detta linea perimetrale; - la parte sommitale della L del valore nominale, nonché le estremità delle due I della leggenda ITALIA, presentano una svasatura più repentina e più alta, dunque meno graduale; - la corona che sormonta lo scudetto crociato Savoia è nettamente diversa da quella delle "solite" monete: è più alta, coi bracci dalle curve meno accentuate; essa, nella foto in mio possesso, culmina non con una piccola croce, bensì con un oggetto ovoidale, che sembra proprio avere i connotati di un volto umano; di sicuro non sembra affatto una croce; - le legature dei due fascetti littori che affiancano lo scudo Savoia sono notevolmente diverse dalle "solite": sono più sottili; - lo zero del nominale "20" sembra essere più largo, forse a causa di minore spessore del rilievo? Concludo ringraziando pubblicamente la Dott.ssa Gabriella Angeli Bufalini e la Dott.ssa Maria Daniela Donninelli che mi hanno usato cortesia e disponibilità.
    1 punto
  41. Direi piuttosto il 2040 (http://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/4/2040/)
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  42. Alessandro Severo e Gordiano III , furono due Imperatori romani accumunati da una simile morte in piena campagna militare . Furono due Imperatori romani che giunsero all’ Impero in giovane eta’ , Alessandro fu eletto a soli 16 anni , dopo il nefasto regno di Elagabalo di cui Alessandro era cugino , Gordiano a soli 13 anni , dopo l’ interregno di Balbino e Pupieno e l’ Impero in corso di Massimino . Le loro giovani vite impiegate gioco forza nell’ Impero di Roma ne causarono l’ inevitabile assoggettamento iniziale a figure piu’ mature , la madre Mamea per Alessandro e Timesiteo o Misiteo , Prefetto del Pretorio di Roma , per Gordiano III , di lui suocero e sua ottima guida fino alla sua morte . Non voglio qui percorrere le vite e le opere dei due personaggi , ma limitarmi a pochi accenni per giungere al percorso che portarono alla loro simile morte lontana da Roma a seguito di due distinte campagne militari , quella germanica di Alessandro e quella partica di Gordiano , i due grandi popoli , nemici secolari di Roma . Alessandro Severo era circondato a Roma dalla stima e dall’ affetto sia del Popolo che del Senato , tutti furono presi dallo sconforto e tristezza quando lo videro partire per la Germania per porre fine alle recenti scorribande in Gallia dei Germani che approfittarono dell’ indebolimento del confine del Reno e del Danubio che era stato sguarnito di truppe a causa del trasferimento in Oriente di alcune Legioni li stanziate , per far fronte alla predente guerra partica contro Artaserse e felicemente conclusa da Alessandro . Giunto Alessandro nel territorio minacciato vide che alcune Legioni costituite principalmente da Galli erano in subbuglio a causa del clima di rilassatezza e insolenza verso la restaurata severa autorita’ militare , clima di rilassatezza che vigeva al tempo di Elagabalo e ne decise quindi lo scioglimento . Molti legionari Galli non accettarono di buon grado questo scioglimento della loro unita’ militare e cospirarono per uccidere Alessandro , pare sobillati ed istigati da Massimino , ma l’ intervento di Massimino non diretto nell’ uccisione di Alessandro , non fu mai dimostrato ; in pratica ad uccidere Alessandro non fu una conseguenza della sollevazione generale dell’ esercito come riportano alcune fonti a causa dell’ andamento della guerra germanica , ma di un gesto isolato di alcuni soldati , forse reclute assoldate ed istruite da Massimino ; rimane il fatto che a sopprimere Alessandro presso Magonza furono alcuni soldati che lo aggredirono coprendolo di insulti e chiamandolo “bambino” per la sua presunta dipendenza decisionale dalla madre Mamea , accusata di avarizia e di sete di potere ; pare che in questa difficile situazione militare influisse sulle decisioni del figlio per una rapida conclusione della guerra , anche trattando con i Germani ed affrettare cosi’ il ritorno a Roma ; fu uccisa anche lei . Il fatto specifico della morte di Alessandro sembra fosse avvenuto in tal modo : durante la notte un Germano , una guardia del corpo di Alessandro , si introdusse nella tenda dove dormiva l’ Imperatore per ucciderlo , ma questi che era solo assopito , lo vide e gli chiese : “che c’e’ compagno , qualche notizia del nemico ?” ma il Germano spaventato dal fatto che si era introdotto senza permesso nella tenda di Alessandro scappo’ ed ando’ ad incitare i suoi compagni affinche’ tutti insieme uccidessero quel severo Imperatore e cosi’ avvenne , insieme ad Alessandro morirono alcuni che erano stati chiamati da Alessandro dopo l’ ingresso del Germano , fu uccisa anche la madre Mamea . Alessandro mori’ a 29 anni , dopo 13 anni di Impero . Quando la notizia della morte di Alessandro giunse a Roma , Popolo e Senato ne furono avviliti e costernati , il Senato annovero’ subito Alessandro tra gli dei , gli fu dedicato un cenotafio dove era stato ucciso e un grandioso sepolcro a Roma per cui se ne deduce che Massimino e l’ esercito ne trasportarono il corpo o le spoglie a Roma , depositandolo forse nel mausoleo che oggi ammiriamo a Roma sulla Via Tuscolana , chiamato volgarmente Monte del Grano , su cui tempo fa scrissi un post in questa sezione . Credo che non siano note monete emesse a Roma dopo la morte di Alessandro con la Consecratio , quelle conosciute , degli Antoniniani con l’ aquila , sembra siano stati emessi postumi da Traiano Decio . Gordiano III ebbe una sorte simile , ma per alcuni aspetti peggiore di quella di Alessandro , nessun monumento funebre fu eretto in suo onore a Roma , nessuna moneta commemorativa fu emessa per la sua Consecratio o almeno nessuna fonte storica o testimonianza numismatica credo parli di questi due eventi . Come dicevo all’ inizio , Gordiano fu tutelato durante il suo breve Impero dalle ottime qualita’ comportamentali civili e militari di Timesiteo o Misiteo fino alla sua morte , quando il posto vacante di Prefetto del Pretorio fu assegnato da Gordiano stesso a Filippo ; nel corso del suo Impero Gordiano divenne anche genero di Timesiteo avendone sposato la figlia Tranquillina . Morto Timesiteo , Gordiano si trovo’ ancora diciottenne senza una guida sicura ed ancora ragazzo dimostro’ tutta la sua fragilita’ , dovuta all’ eta’ , in occasione dalla congiura mortale ordita da Filippo contro di lui . Questi i fatti riportati dalla fonte piu’ accreditata , ma ne esistono delle altre , come quella che vede Gordiano III morire nel 244 in battaglia contro i Persiani e seppellito a Circesio , oppure morire di malattia ; voci messe in giro da Filippo per coprire il gesto ripugnante di avere ucciso il giovane e amato Imperatore ; dunque il vero fatto dovrebbe avere avuto il seguente corso : Filippo eletto Prefetto del Pretorio inizio’ a trattare con arroganza Gordiano rinfacciandogli la sua giovane eta’ e la sua inesperienza , di questa arroganza Gordiano si lagno’ con i comandanti di Legione e con i soldati allo scopo di far revocare la carica di Prefetto a Filippo , cio’ indispetti’ ancor piu’ Filippo che prese una posizione piu’ netta e aperta contro Gordiano il quale vide che ormai quasi tutto l’ esercito era dalla parte di Filippo quindi chiese parita’ di autorita’ con Filippo , visto il diniego , chiese che fosse riconosciuto Cesare o di avere la carica di Prefetto , ma ebbe ancora risposta negativa ; Gordiano capendo che la sua vita era in pericolo chiese addirittura di rimanere al servizio di Filippo e a questa richiesta Filippo stava quasi per cedere , ma consigliato da altri partecipanti alla congiura perche’ sapevano quanto Gordiano era amato dal Popolo e Senato di Roma e ritenendo che prima o poi anche l’ esercito avrebbe potuto cambiare idea su Gordiano , ordino’ che gli togliessero davanti quel noioso postulante , inizialmente i soldati esitarono ad eseguire quel gesto orribile , ma alla fine spronati , lo uccisero . Cosi’ fini’ la vita di Gordiano III , morto assassinato a soli 19 anni , in questo modo empio e illegale Filippo fu eletto dall’ esercito , nuovo Imperatore . La notizia che giunse a Roma circa la morte di Gordiano , fu tramite una lettera di Filippo , probabilmente diversa dai fatti reali ed e’ quella descritta come Gordiano morto di malattia e che i soldati lo avevano eletto unanimi Imperatore . Gordiano era di carattere allegro , di bell’ aspetto , amabile e simpatico a tutti , gioviale e amante della letteratura , sarebbe diventato un’ ottimo Imperatore , gli manco’ solo l’ eta’ giusta per affrontare il gravoso incarico , fu cosi’ travolto da interessi ed intrighi piu’ grandi di lui . L’ unico complesso edilizio che ancora esiste a Roma costruito da Gordiano e’ la grande Villa sulla Via Prenestina di cui conserva il nome ; anche in questo caso scrissi un post in questa sezione . Stranamente anche per Gordiano , come una sorta di comunanza con Alessandro , non abbiamo tramandate monete dirette di consacrazione o divinizzazione , strano destino comune di questi due giovani Imperatori romani . Da quello che sappiamo Gordiano non ebbe neanche una sepoltura o cenotafio a Roma , anche se risulta raffigurato in qualche monumento , come in un sarcofago trovato ad Acilia , Roma . Sotto , foto del Sarcofago di Alessandro Severo con la madre Mamea , il Mausoleo Monte del Grano , Antoniniano di restituzione di Alessandro Severo , di Traiano Decio e due busti di Gordiano III
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  43. buongiorno, ho il piacere di condividere con voi un denarino meno comune degli altri. Ha un anelletto sotto il castello ed è in mistura credo che il titolo di argento sia molto basso. Pesa 0,50g e ipotizzerei un denaro del gruppo III sottogruppo c...cosa ne pensate?
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  44. Mhaa... io con queste foto vedo tutto strano.
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  45. Salve a tutti, cortesemente mi aiutate a decifrare la data di questa moneta? Grazie. 1327=????
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  46. @@Cinna74 Pensa che io ho perso mezz'ora per arrivare alla data ...e neanche ci son riuscito, nikita_ invece in 5 minuti c'è riuscito, mhaa....
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  47. @@alessandro1970 Veramente bella, ...e se non sbaglio questa è in arg. 500/1000
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