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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/07/16 in tutte le aree
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Lasciare il valore economico reale del materiale ritrovato al privato che lo ritrova, sarebbe la semplice soluzione a tutti i mali. Ma sino a quando lo stato si arrogherà la proprietà del materiale trovato da privati, de facto il materiale continuerà a sparire senza lasciar traccia. Rendere economicamente più conveniente la dichiarazione di ritrovamento da parte del privato, piuttosto che il compiere un atto reso appositamente illecito/illegale e spostarsi sul mercato "nero", farebbe emergere qualsiasi spillo che voglia saltar fuori da ogni dove per la gioia di tutti gli archeologi.7 punti
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Salve a tutti, qualche mese fa mi sono aggiudicato questo Denaro da 100 soldi di Filippo III (probabilmente) del 1607 con una stupenda patina da monetiere, leggermente scura (Asta n. 3, Numismatica Felsinea). La moneta è stata classificata in questo modo: MILANO - Filippo III (1598-1621) - Denaro da 100 soldi - 1607 - Busto a. d. - R/ Stemma - AG RRR Crippa 10d; MIR 343/4. Stato: MB/BB. Dopo averla esaminata parecchie volte, mi è sorto un piccolo dubbio se la data sia effettivamente 1607, oppure 1605 con il 5 deformato, ossia con il tratto superiore attaccato alla parte inferiore. Quindi, vorrei chiedere un vostro parere ed inoltre, per avere un'ulteriore conferma, se esistono degli elementi caratteristici (ad esempio il volto del sovrano, le legende, lo stemma ecc.) che contraddistinguono le diverse date di coniazione (credo dal 1603 al 1608). Grazie!3 punti
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Salve a tutti, questo è il mio primo messaggio in questa sezione e vorrei farvi vedere la mia prima moneta romana. Era da tempo che desideravo acquistarne una e ho deciso di prendere un denarietto repubblicano. Da lì parte la ricerca di varie monete di questa tipologia ma la mia completa ignoranza in materia mi ha fatto buttare su una cosa semplice e per questo quindi ne ho preso uno anonimo con un simbolo. Che dire...sono innamorato già di questa moneta, il ritratto mi fa letteralmente impazzire :D È arrivata stamattina quasi come festeggiamento per il 30 e lode preso all'esame di archeologia classica di ieri :D Scusatemi se mi sono dilungato in parole forse superflue ma sono veramente felice :) Ovviamente insieme alla moneta ho preso un testo che mi è stato consigliato, "Le monete d'argento della repubblica romana", credo sia l'inizio di un nuovo percorso di studio e di collezionismo da affiancare alla mia passione per la parte medievale :) Di seguito le foto della moneta. Fatevi avanti con pareri, consigli e tutto ciò che vorrete dire :) Gaetano3 punti
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finalmente ne ho trovata una Taglio: 2€ Nazione: Andorra Anno: 2015 Tiratura: 240.000 Conservazione: SPL Città: Bibione (Ve)3 punti
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Sicuramente il denaro da 100 Soldi è 1607, ne posto uno del 1605, ma con una attenta osservazione si vede ribattuto su 1604 CLICCA SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE3 punti
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Taglio: 2 euro CC Nazione: Vaticano Anno: 2007 Tiratura: 100.000 Condizioni: qSpl Città: Bari Note: l'ha trovata un mio amico commerciante, l'hanno pagato con questa moneta...3 punti
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Non si tratta solo di ritardo, stanno letteralmente scappando: prima Johnson ha rinunciato a candidarsi a primo ministro, ora Farage ha annunciato che lascerà la guida del partito. Si dice che la vittoria ha molti padri, mentre la sconfitta è sempre orfana, a me qui sembra che siano orfane entrambe, gli sconfitti, ovviamente, non hanno da gioire, ma anche i vincitori, anziché cogliere i frutti della vittoria, si stanno facendo da parte, come se avessero paura, loro per primi, di quel che hanno provocato, e non vogliano assumersene la responsabilità fino in fondo. Sta di fatto che a gestire la Brexit, quando sarà (prima Cameron aveva detto ottobre, adesso ho sentito qualcuno affermare che molto probabilmente non si farà nulla prima dell'anno prossimo), non ci sarà nessuno dei leader politici che l'hanno fortemente voluta. petronius2 punti
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Posto questa (a mio parere) simpatica medaglia in vendita sulla baia per gli amici Napoletani, forse è comune ma io non l'avevo mai vista.2 punti
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Proseguiamo con più calma, abbiamo visto solo 7 monete, ho sfogliato solo qualche listino Crippa e ho trovato che autunno 1993 n. 254 attribuito a FEDERICO I DI SVEVIA denaro scodellato, altro listino primavera 2000 n. 229 con la stessa descrizione, altro LISTINO VERDE ESTATE 2003 n. 201 stessa descrizione, purtroppo dove mi trovo non ho lo scanner ma vedrò di rimediare, ho molti altri cataloghi ma comportano anche tempo di ricerche. Caro Mario dovrebbe esserci più partecipazione anche nella ricerca su cataloghi in modo di vedere le varie tipologie, il B.D.N. ha aperto la strada sulle varianti di conio ma si deve continuare nella ricerca al fine di fare un serie di tipologie di coni, in quanto l'argomento IL GIOIELLO DI NOSEDO venga maggiormente valorizzato. Curiosità, quando i commercianti hanno iniziato a classificarli come zecca di Nosedo? Saluti2 punti
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@@Cinna74 ciao Enzo. Bei pezzi, anche se non seguo la monetazione britannica, è sempre un piacere vedere monete di alto livello.2 punti
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Crippa fornisce queste rarità: 1604 R4 1605 R2 1606 R4 1607 R3 Le legende tipiche per il 1604 sono: D: PHILIPPVS III REX HISP millesimo R: MEDIOLANI DVX ET C Per il 1605: D: PHILIPPVS III REX HISPA millesimo R: MEDIOLAN DVX ET C Mentre per i millesimi 1606 e 1607 sono: D: PHILIPPVS III REX HISPA millesimo R: MEDIOLAN DVX ET C2 punti
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Ciao @@Veridio , purtroppo ben poco , un magnifico pavimento , i gradini dove sedevano i Senatori e qualche rudere di cui alcuni non pertinenti alla Curia ; rimane pero' un luogo ricco di storia e di fascino per i motivi che ben si possono immaginare . In fondo alla sala era il famoso altare con la statua della Vittoria dedicata da Ottaviano il 28 agosto 29 a.C. per celebrare la vittoria ottenuta nel 31 a.C. ad Azio su Marco Antonio e Cleopatra . Insomma li dentro c'e' tutta la storia romana perché l' edificio secondo la leggenda fu edificato da Tullo Ostilio il terzo Re di Roma , tanto e' che in origine si chiamava Curia Hostilia . Dopo essere stata danneggiata da un incendio nel 52 a.C. venne restaurata , ma poco dopo Giulio Cesare iniziò i lavori di realizzazione del Foro di Cesare , che interessarono tutta quest' area del Foro , quindi sia i Rostra che la Curia vennero ricostruiti con impianti più monumentali e da allora e' nota come Curia Julia . Sotto alcune foto con note , dell' interno visitabile entrando nell' area archeologica del Foro Romano .2 punti
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Durante le loro "scorribande" in territorio italico, gli ungari chiesero, ai re italici, enormi quantità di metallo prezioso (anche in forma monetale) per non aggredire militarmente i paesi sul loro cammino. Parte delle monete facenti parte del bottino vennero utilizzate per decorazione degli abiti o per le briglie dei cavalli. Rizzolli/Pigozzo 2015 Le monete forate rinvenute nelle necropoli probabilmente dovevano far parte di elementi del vestiario del defunto ed indicano, più che un’offerta teologica (obolo di Caronte), un loro uso ornamentale o talismanico (una sorta di medaglia,....della serie io ero stato lì e mi sono coperto di gloria?), è/era costume popolare nella cultura dell'Europa dell'est dove le monete forate si riteneva che fossero un simbolo di augurio e prosperità. Una teoria interessante indica le la forotura era praticata anche per una forma di sfregio nei confronti dell'autorità che la aveva emessa: un esempio lo troviamo in Ruotolo che scrive: “Quando, dopo questo insuccesso, la rivolta musulmana si fece endemica prese luogo la pratica di fregiare le monete di Federico in più modi: spezzandole, piegandole e riaprendole o addirittura forandole con punteruoli di forma triangolare, tonda, quadrangolare o forma di semiluna; quello che sembra certo è che queste monete, pur così gravemente alterate continuavano a circolare nell’ambito della comunità musulmana.”2 punti
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Non sempre quello che non si vede è più "ristretto". Lei nemmeno può immaginare quante monetine ci vogliono per raggiungere il guadagno di una piccola statua in bronzo......che non capisco cosa ci faccia ancora sottoterra. la numismatica ha bisogno di regole ma la storia ci insegna che le regole più restrittive, vedasi proibizionismo, hanno causato sempre danni irreparabili. Poche regole e chiare.....per una numismatica che riavvicini i giovani alla storia e li allontani dalla play station2 punti
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Programma numismatico di San Marino nel 2017. http://collezionieuro.altervista.org/blog/san-marino-programma-numismatico-euro-anno-2017/ Confermato nel loro programma il cambio delle facce delle monete ordinarie nel 2017. http://collezionieuro.altervista.org/blog/san-marino-possibile-cambio-facce-monete-euro-ordinarie-2017/1 punto
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Vorrei porVi all'attenzione un denario di Pietro Orseolo re d'Ungheria. Pietro Orseolo, come si intuisce dal nome, aveva un origine italica, più precisamente di Venezia, era infatti il figlio di Ottone Orseolo doge di Venezia e della sorella di Stefano I re d'Ungheria. Il nostro connazionale è il secondo re della storia ungherese, e per di più è stato incoronato addirittura due volte regnando dal 1038 al 1041 e dal 1044 al 1046 d.C. Il suo regno, o meglio i suoi regni, sono stati segnati dalle lotte intestine alla famiglia reale che mal sopportavano sul trono uno straniero, pur essendo il nipote del re e da questo adottato e designato come suo successore. La moneta che vi propongo non è bellissima ma rappresenta un pezzettino di storia italiana innestata all'interno della storia ungherese. Le legende sono molto semplici: al dritto PETRUS REX , e al rovescio PANNONIA. Un particolare interessante è la prima lettera N di PANNONIA in quanto è rovesciata.1 punto
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Ebbene alla fine ho ceduto. Mi sono tappato il naso ed ho acquistato questo denaro veneziano di evidente provenienza pannonica per la presenza dei buchi. @@mfalier, @@Andreas, @@ak72, @@Arka, e a chiunque conosca bene la questione dei fori, anche in mp, ogni informazione è bene accetta. Grazie Luigi1 punto
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La ghiera nella Quadrigona! (mi scuso per la foto un po' sfocata, ma si vede bene lo stesso)1 punto
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Buon pomeriggio, qualcuno mi puo' dire cos'e' Diam., 16mm Peso 2,5 gr Grazie1 punto
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@@Philippus IX, in Asta Nomisma 54, 30 - 31 Agosto, un buon numero di monete della Zecca di Cagliari da Carlo V a Filippo V......buona visione!!1 punto
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La borsa di Londra ha sempre ragionato a brevissimo termine. Il giorno dopo l'esito del referendum, c'è stato un bel tonfo. Giusto nei giorni successivi, hanno spiegato che è necessaria prima una votazione parlamentare, che la maggioranza dei parlamentari è contraria, che la Scozia farà ostruzionismo, che il primo ministro non presenterà richiesta di uscita e sarò il suo successore a farlo, che il successore più probabile si ritirava, che il prossimo primo ministro ci sarà a fine estate, che dovrà chiedere l'uscita, che dovrà trattare un paio d'anni... In pratica, i tempi sono brevi ed il momento era propizio per acquistare al ribasso. Con il tonfo della sterlina, poi, gli investitori di area euro hanno avuto tutti i vantaggi ad acquistare. I problemi nasceranno poi. Nel frattempo vedremo se le startup aumenteranno a Londra, Berlino o Francoforte. In quanto al calcio, era puro delirio1 punto
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Non è Antiochia ad Orontes, non è presente nel McAlee. Potrebbe trattarsi della Cyrrhestica Beroea Syria. http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=136994# Sotto B-E1 punto
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Al massimo, due gocce di Chanel n° 5 :rofl: petronius oo)1 punto
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Questa moneta ha circolato, bisogna vedere in che mani è finita, quindi per me non fa testo. Poi so che qualche utente (mi sembra @@Papillon) ha chiesto la sostituzione della divisionale o dei 2 euro commemorativi a San Marino l'anno scorso, e gli è stata accordata. Resta il fatto che se non sbaglio, le spese di restituzione sono a proprio carico. Oltre a queste poi bisogna capire i tempi di tutto l'iter. Il consiglio banale per quelli che ritirano nelle sedi, è sempre quello di controllare prima di andare via.1 punto
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Buon pomeriggio a tutti!!! Aggiungo una banconota a tema: 5 Rubli 19091 punto
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Il mio contributo personale alla discussione e per un ulteriore confronto, altro 1605, ex asta Varesi 58, peso gr. 27, 11, con l'aggiunta in cartellino di Varesi con scritta moneta che compare raramente in buona conservazione1 punto
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Stamattina, come capita spesso, ero per lavoro in zona Richelieu-Drouot. A mezzogiorno (i Galli mangiano presto...) avevo poi un pranzo di lavoro nella stessa zona. E quindi alle 16.00 una riunione con Microsoft nella loro sede, a Issy-les-Moulineaux, in mezzo al nulla, nella banlieue sud-ovest, ma raggiungibile in una quarantina di minuti di metro da Opera. A dire la verità me ne ero dimenticato, mi é rivenuto in mente quando ci sono passato davanti (questo dà la misura di quanto io sia un pessimo collezionista) che proprio oggi all'Hotel Drouot (che non é un albergo, ma il più grande "hub" europeo per quanto riguarda le aste di antiquariato) c'era un'asta interessante di Chayette & Cheval. Chayette et Cheval non é una casa numismatica. E' una delle tante case d'aste antiquarie parigine che gravitano, da decenni o da secoli, intorno a Drouot. Normalmente vendono un po' di tutto: opere d'arte, mobili, e via dicendo. Quello che capita. Ed ogni tanto, non frequentemente, capita che tra quello che propongono ci siano monete. Di solito singole collezioni, in cui può capitare di trovare qualcosa d'interessante. Era stato il caso qualche anno fa, quando proposero alla vendita una collezione tematica di monete greche caratterizzate dall'avere al rovescio raffigurazioni di animali. Era la collezione di un medico, se non ricordo male. Per la maggior parte monete molto belle. L'asta era poco dopo il Salon de la Bourse, e, essendo Chayette & Cheval presente alla Bourse proprio per presentare questa collezione, con @@cliff avevamo avuto modo di buttarci un occhio. Tra i vari animali c'era un leone, per me estremamente interessante. Il leone di un'imitazione massaliota MASSA alfa. Tra l'altro con una legenda conosciuta in un unico altro esemplare. In ogni caso una moneta di quelle che ti capitano raramente più di una volta nella vita. Purtroppo il giorno dell'asta ero a Tolosa, per cui non potei partecipare in sala. Lasciai la mia offerta (corposa) a Chayette & Cheval, da assente. E me la aggiudicai. E, (per la cronaca) a qualche centinaio di euro di meno della mia offerta massima (caso raro). Una moneta estremamente importante. Mi pare che ne discutemmo anche qui. Oggi invece, essendomi casualmente e fortunatamente ricordato dell'asta ed essendo in zona (ieri invece mi sono scordato, ed in un'altra asta c'era un pezzo che mi interessava...) ho trovato il tempo per fare una scappata velocissima, alle 11, per vedere i lotti. E poi, tagliando un po' corto il mio pranzo di lavoro, alle 13.30, ora di inizio dell'asta, ero là. Non compro monete spesso. Come ho già detto sono un pessimo collezionista. Le monete mi piace studiarle, e per farlo é essenziale poterle manipolare. Normalmente mi é possibile farlo con collezioni pubbliche. Ma con tempi e ritmi non stabiliti da me. Per cui qualcuna la compro (o cerco di farlo). Soprattutto quando ritengo si tratti di esemplari estremamente interessanti che rischiano di uscire dal tracciato radar. Altre volte, più semplicemente, perché si tratta di monete che mi piacciono. Quindi oggi ero a Drouot. C'erano un paio di lotti che mi interessavano, poi, dopo aver dato un'occhiata diretta a tutta la collezione offerta, sono diventati quattro, alla fine mi sono aggiudicato sei monete (ma la collezione era veramente bella). Il bello di aste del tipo di quella di Chayette & Cheval é che non essendo la casa una casa numismatica, c'é di tutto. In sala credo non fossimo non più di una quindicina (tra commercianti e collezionisti) interessati alla splendida piccola collezione di celtiche. Gli altri erano lì per le sculture, i quadri, ecc. Era da parecchio che non mi ritrovavo in questa dimensione: che bello il sapore dell'asta vissuta in sala, l'alzare la mano, il llitigarsi i pezzi... Qualcosa di antico. Sì, c'é il "live", le webcam, quelli al telefono, quelli che hanno lasciato le offerte al "commissaire" o all'"expert". Ma la partita si gioca tra quelli che sono in sala. E' qualcosa che ha più a che vedere con l'antropologia che con la numismatica, di questo sono sicuro, Qualcosa che mette insieme l'adrenalina, la carta di credito, le monete, l'ambiente. Qualcosa che contiene elementi irrazionali, emozionali, per quanto uno si sia cinicamente studiato la situazione in anticipo (salvo poi scordarsi la data... come capita regolarmente al sottoscritto). Insomma, mi rendo conto che l'ho fatta esageratamente lunga (e me ne scuso). Questo post aveva in realtà come scopo quello di mostrarvi questa, che credo sia una delle più interessanti monete emesse nella Valle del Rodano (Francia sud-occidentale, a ridosso dell'Italia) nel periodo preromano. Sì, lo so, può sembrare un orrore (in effetti lo é). Queste sono monete che si trovano molto raramente, quando si trovano sono spesso in conservazione pessima, sempre coniate su tondelli "corti" e decentrate: al rovescio o si vede la legenda o la figura. Le due insieme non é dato. E costano un occhio. Ho trovato questo esemplare un ottimo compromesso: la legenda é integra (fatto quasi eccezionale) e della testa del cavallo solo qualche particolare ripetitivo cade fuori tondello. Anche il dritto non ha deficienze importanti. E, come può capitare in aste non specialistiche credo di averlo pagato poco (mi aspettavo maggiore battaglia, ma é anche vero che c'erano altri pezzi che erano molto più appetibili per i Parigni, questa é una moneta del sud...). Il fatto che l'abbia forse pagata poco rispetto al suo valore di mercato é secondario (non ho esitato, e non esito, a pagare n volte il prezzo di mercato di una moneta se la reputo importante: l'ho già detto, sono un pessimo collezionista...). Quello che può essere interessante é ciò che questa moneta rappresenta. Il dritto é tratto (indirettamente) dall'Apollo massaliota. Il cavallo al rovescio é (tradizionalmente) considerato tratto dalle monetazioni puniche (e messo in relazione con i pedaggi pagati da Annibale alle popolazioni del Rodano nel 218 aC). Altre ipotesi più recenti lo ritengono ispirato ai didrammi romani repubblicani. La legenda é in caratteri nord etruschi. Della stessa esistono varie letture. E' una classica moneta che definirei "di crocevia". Tra l'altro il peso é quello della dracma padana (dirimpettaia) dello stesso periodo. A me piace da morire. Se a qualcuno interessa cerchiamo assieme di approfondire (e ce n'é da scavare...).1 punto
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I veneti avevano mutuato l'alfabeto etrusco adattandolo alla loro lingua parlata e modificandolo appunto secondo le loro necessità linguistoco-fonetiche: Integrarono l'alfabeto etrusco, per esempio, introducendovi la "o". Circa la diffusione degli Etruschi, non dimentichiamoci di come cercassero di spingersi sia verso i valichi alpini che verso il mare per le rotte e gli scambi commerciali: la città di Spina nel ferrarese ne è un lampante esempio.1 punto
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Come classificazione se riteniamo sia un 7, MIR 343/4 o Crippa 10/D. E' una serie questa formata dal denaro da soldi 100, da soldi 50, da soldi 10 col valore al rovescio. Il denaro da soldi 100 rimarrà fisso fino al 1657 quando con Filippo IV verrà emanata una moneta con un valore più alto di 5 lire 5 e soldi 6 denominata non più denaro da soldi 100 ma filippo.1 punto
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Buongiorno a tutti. Vorrei segnalare la presenza, nella prossima asta AW in Giappone, di due grandissime rarità. Probabilmente pezzi unici. Ecco il link dell'asta: https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2851 Il lotto 1488 è un cofanetto contenente i lavori di prova di William Wyon in metallo placcato attraverso elettrolisi per le nuove coniazioni di sovrana, 2 pounds e crown di Giorgio IV del 1825. Il lotto 1517 è una moneta di prova (proof) del 1870 al dritto presenta il ritratto di vittoria testa giovane mentre al rovescio è presente il San Giorgio di Pistrucci classico della prima emissione di Giorgio III. Si tratta di una sperimentazione con il primo San Giorgio dell'artista italiano e nella descrizione della casa d'aste si dichiara non essere presente nelle collezioni delle istituzioni pubbliche. Segnalo infine anche il lotto 1440. Una sovrana di Elisabetta I; non rara quanto i primi due ma sempre un pezzo da mozzare il fiato (parere personale ovviamente). La moneta è inscatolata da NGC e valutata VF35. I prezzi delle basi d'asta non sono affatto popolari e sono destinati a salire ancora di più. Beh a noi resteranno almeno le immagini di queste notevolissime testimonianze storiche. Ancora buona giornata.1 punto
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Visto che mi hai messo la pulce nell’orecchio (ho letto che è un modo di dire francese che andava in voga nel XIII secolo: “poce a l’oreille”) sono andato a vedere qualche “primitivo” e ho trovato questo dove vedo sotto la X di REX e a fianco della D di CONRAD segni piuttosto sospetti come se questa moneta fosse stata ribattuta su un “ante-primitivo” ….lo so, lo so, sono fissato, tutte quelle monete bonifacine ribattute mi fanno cercare ribattiture dappertutto …sic… Alla vista di un denaro ante-primitivo ci sarà stato il solito sapientone che avrà detto: -Ma che errore avete fatto! All’estero Corrado Re di Svevia è il III, se scrivete II dovete aggiungere Romanorum perché è "secondo" solo come Re del Sacro Romano Impero! E visto che Romanorvm non ci stava, per far tacere quel tale, hanno tolto il numerale e per non rifondere tutta la produzione hanno ribattuto quelli che avevano in deposito. Eppoi, perdonami se continuo a fantasticare ma è colpa tua che sconvolgi le mie conoscenze, questi denari hanno gli archi staccati dalle colonne laterali ...vuoi vedere che sono davvero palmette! La palma era il simbolo della vittoria, ascesa, rinascita immortalità. A quell’epoca (1147-1148) ci fu l’impresa di Almeria e di Tortosa e il giuramento fatto dai genovesi era: “Spegnere le ire nel sangue saraceno” …e fu mantenuto. In più Caffaro, raccontandoci dell'Impresa di Almeria e Tortosa, ci dice anche che nonostante i debiti contratti per le spese di guerra e il moderno vizio di pagare i debiti con le rendite future a Genova ci fu chi: ...“esercitò la pubblica cosa aumentandola assai, perocchè quanto della comune era stato vincolato da pegno, vale a dire castelli, ripe, scali, pesi, misure, monete e ogni altro reddito pubblico, essi di quella servitù redenta”. In altri termini pagarono il debito e riscattarono le rendite. Io, nella mia ignoranza, capisco che le monete (e a quell’epoca c’erano solo quei denari lì) erano una “cosa pubblica” su cui contavano parecchio… …e mi fermo qui perché credo di aver già oltrepassato i limiti ….1 punto
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Ritrovamento clamoroso! Ti invidio, mi manca quella moneta. Resta un mistero la circolazione di questi pezzi...1 punto
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Adesso faccio io qualche domanda e anche a chi scrive, ritornando quindi all'inizio della discussione: Ma questo Simonello Miroballo, che avrebbe anche messo da parte, limitandolo al 1469 Jacopo Cotrullo nonostante la/le sua/sue sigla/sigle compare su moltissime monete di Ferdinando di svariati periodi, che sigla avrebbe adottato e soprattutto quali monete segnò. Come mai nessuno risponde !! ... eppure molti di voi hanno riportato alla ribalta questo mastro di zecca...... E' già più volte che chiedo. P.S. se chi scrive articoli/volumi non vuole o non può farlo....può benissimo fare scrivere il proprio emissario...come ha fatto ed ho anche apprezzato dal Perfetto.1 punto
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Concordo appieno. Roma imperiale fu il vertice di una complessa ed estesa macchina burocratica e militare. Roma repubblicana, invece, era stata un villaggio capace di imporsi sul mondo intero1 punto
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Prendere le belghe e aprirle non è peccato, anzi, però farlo con San Marino (quelle vaticane fortunatamente sono estraibili) sembra adesso un'eresia. Però dal punto di vista estetico averle tutte insieme ha un altro impatto. Magari tra 20 anni non varranno nulla ed avrai fatto bene. Io lo sto facendo con gli argenti commemorativi della repubblica, rompo il cartone e li metto in vassoio, ho deciso di vederli tutti insieme e farle patinare. Se perdono di valore non mi importa, tanto è poca robba adesso.1 punto
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Ti suggerirei di postarla sul F.A.C.: ci sono collezionisti specializzati su Adriano e studiosi come Curtis Clay. Sicuramente ti sapranno dire se è una variante solo molto rara o totalmente inedita.1 punto
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Ciao @@Ross14, effettivamente,. da una ricerca veloce, il Tuo denario si presenta come una variante del Ric 161.. a me sembra autentica Il Ric 76, con diversa legenda al dirittto ed al rovescio, presenta Adriano drappeggiato, con Roma come amazzone... Saluti Eliodoro1 punto
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Ciao @@kanion scusa se mi ripeto ma si è detto più volte che quando si fa un'affermazione così drastica come la tua bisognerebbe citarne le motivazioni, così un discorso può andare avanti in tutte le direzioni, in questo modo non c'è raffronto, visto che da foto del genere non si riesce nemmeno a capire che cos'è. Silvio1 punto
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Taglio: 2 euro Nazione: Lussemburgo Anno: 2010 Tiratura: 3.500.000 Condizioni: BB Cittá: Argenta FE Note: la seconda in pochi giorni1 punto
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@@Caio153 Ho ben specificato che prima il materiale deve essere schedato. Se il materiale numismatico è stato schedato seriamente non vi è motivo per doverlo riprendere in mano in un secondo tempo. Il distinguo tra statua e moneta è legato al fatto che un marmo è necessariamente un unicum di cui non esistono due esemplari identici, mentre ciò non vale per la moneta, che è prodotto seriale. Ciò che gli ottusi legislatori non capiscono è che una legislazione restrittiva come quella italiana è un suicidio dal punto di vista archeologico. Se un contadino ritrova una padella di denari nel suo campo sa che ha di fronte due alternative: o la vende sottobanco al rigattiere amico di suo cugino che gli dà duecento euro e si è guadagnato una settimana, o si rivolge allo stato, e lì iniziano i guai... non vedrà una lira, e anzi probabilmente gli verrà pure sequestrato il campo. La maggior parte della ente normale quale via sceglierà mai? Una legislazione come quella inglese invece elimina la necessità dell'illecito: lo stato interviene, scheda, valuta il materiale, magari fa pure un'offerta o nel peggiore dei casi mi dice invece queanto vale il mio gruzzolo. In questo modo si fa l'interesse sia del singolo che della collettività.1 punto
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Nel 1951 nel Regno Unito si è tenuto un Festival sulla riva del Tamigi per festeggiare la fine dell'austerità dei primi anni del dopoguerra. E' la classica rappresentazione del San Giorgio e il drago del Pistrucci, ma in rame/nickel. Dalla mia collezione: Giorgio VI° - 5 Shillings Festival of Britain1 punto
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@@El Chupacabra Una bella moneta, per me BB. Modifica del titolo = Usa editor completo poi modifica.1 punto
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