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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/06/16 in tutte le aree

  1. Da questo link https://www.academia.edu/27029991/RIC_Sonderzeichen_für_Mac_Windows_und_Unix_Lörrach_2016_34_Seiten_ è possibile scaricare il pdf di tutti i fonts (caratteri) usati nei volumi del RIC. Gli stessi fonts, sono scaricabili e installabili nei propri PC al link indicato nel pdf citato che per comodità comunque vi riporto: https://www.hidrive.strato.com/share/9rf35ayt3u#$/ Il tutto con licenza Creative Commons. Fatene buon uso!
    4 punti
  2. https://www.acsearch.info/search.html?id=3080638 Emporium Hamburg, Auction 76, Lot 1502 FREISING, BISTUM Veit Adam von Gebeck, 1618-1651, Kipper 4 Heller o.J.(um 1622). "Mohrenkopf". Rs.Wert. 0,81g.
    2 punti
  3. Se i Toscani vengono al NIP di Milano a Settembre, i Milanesi verranno al SNI di Pisa ad Ottobre........
    2 punti
  4. Chi conosce il mercato sa che un pezzo vale tanto. Ci saranno meno commercianti che dicono, eh beh, questo è il prezzo del catalogo. Ci saranno più bagarini e venditori privati che dicono, eh, non è fdc, il prezzo del catalogo è .... Il punto sta, secondo me, che se vuoi prendere un pezzo devi conoscerlo, questo non vuol dire solo come rilievi, bontà, lustro, campi ecc ma devi conoscerne il mercato e il numero dei passaggi. Se vuoi comprare 2000 euro di moneta, che per un cappellone fdc vero non bastano, te ne freghi cosa vedi scritto nel catalogo, perché sia tu che il commerciante sapete di cosa parlate. In altro caso, vedo complesso e molto difficile che si compri un oggetto che non si capisce. I commercianti avranno grane per spiegare ai collezionisti che un pezzo vale tot r non tot, secondo me, solo a chi non conosce il pezzo è quindi non lo comprerebbe [emoji5] Mia pura idea personale eh
    2 punti
  5. Questa banconota che possedete, oltre ad essere un pezzo da collezione, è soprattutto un'importante documento storico, tra non molto avrà cento anni... il suo valore venale è insignificante rispetto il potere d'acquisto che aveva alla fine degli anni '20... E' rimasta inutilizzata, in buona sostanza non è stata spesa, sicuramente era destinata a qualcosa di importante, qualcosa che a suo tempo non si è potuto concretizzare, era equivalente grossomodo a 900 euro attuali, successivamente l'inflazione fu devastante, alla fine della seconda guerra mondiale valeva solo una cinquantina di euro odierni.... Avete una piccola macchina del tempo, una testimonianza di quegli anni difficili... sarà in futuro sicuramente oggetto di interessanti discussioni tra le diverse generazioni, la terrei con cura e gelosamente per ricordo.
    2 punti
  6. Jeff, ma no sul piede di guerra io non vedo dai. Chi fa la carta alla fine può scrivere ciò che vuole, che tanto il prezzo lo fa chi possiede la moneta, e non chi fa l'editore. Altrimenti andiamo tutti a chiedere a Fabio Gigante le monete pretendendo conservazione e prezzo secondo suo catalogo Comunque sia, io trovo il concetto di portare il catalogo ai prezzi reali per quanto possibile in linea generale corretto. A me piace! Tutto chiaro e limpido. Ci sono un po' di errori, secondo me, ma come potrebbero non esserci ? Ricordatevi che coloro i quali arriveranno poi col catalogo a pretendere un tot di sconto dalla cifra scritta, sono gli stessi che poi si lamentano in ogni dove dei commercianti che offrono per le loro monete, ancor meno di quello che loro vorrebbero pagare . Non so se é chiaro il messaggio! Sulle aste, come darti torto. Ma c'é asta ed asta.
    2 punti
  7. Partecipo con questa singolare moneta esagonale egiziana da 2 piastre 1944-1363, coniata durante il regno di re Farouk; km369, argento 500, peso 2,8 grammi.
    2 punti
  8. il RIC VII ne parla... e un paio di siti interessanti ci sono... non è il mio periodo ma spero di averti dato un piccolo aiuto http://www.constantinethegreatcoins.com/DAFNE/ http://www.constantinethegreatcoins.com/dafgal/
    2 punti
  9. Non consiglierei l'acquisto. La testa è fatta abbastanza bene, ma i campi e la leggenda, a parte l'assurdo errore di IMT (che non mi risulta noto come conio, anche se andrebbe verificato) lasciano una impressione molto negativa e nell'insieme mi sembra piuttosto un falso di scuola spagnola....
    2 punti
  10. @Emilio Siculo Ciao Emilio, In linee di massima , sono d'accordo col @cliff, proprio non lo comprerei. La (T) non è un errore di zecca , ma di qualche " ignorante" artigiano moderno , probabilmente Spagnolo. A primo impatto ..... fa un po senso, osservando attentamente le lettere sono state tutte ritoccate in negativo . La (P) di IMP l'ha scambiata per T , effettivamente ci sono sesterzi che la P che può essere (se è sporca o ossidata) intravvista per T. Ti allego alcune foto , da dove si possono osservare le lettere e nel contesto del ritratto e fortemente ravvivato. Personalmente lo reputo (non un unicum) ma un falso pericoloso per via della patina molto , ma molto credibile.
    2 punti
  11. Ok, tutto giustissimo.. Ma ricordiamoci che non esiste solo il fdc super ecceziunale veramente. Un bello splendido+ (vero) può dare grande soddisfazione, consente di mantenere qualche euro in portafoglio per mangiare e fornisce la giusta sobrietà nell'interpetare un hobby che è bene che rimanga tale, senza eccessi. Sobrietà ragazzi.. Ed equilibrio
    2 punti
  12. Un saluto a tutti gli amici della sezione pontificie, spero che durante le vacanze vi siate riposati perchè adesso vi metto al lavoro Vi mostro l'ultimissimo arrivo in raccolta, un testone di Gregorio XIII comunemente detto "del presepe". Ne ha viste di tutti i colori: due fori ravvicinati, una montatura (forse a spilla?), è stato tosato, lisciato dal contatto con pelle, indumenti, dita...poveraccio! Il prezzo era più che abbordabile (qualcuno ha detto "una serata con gli amici") e, soprattutto, al diritto non c'è il classico stemma del Boncompagni ma il suo busto! E' una tipologia che credo abbia un elevato grado di rarità. Il tipo è mancante nelle collezioni Rossi, Gnecchi, Dubois, Santamaria, Muntoni, Cappelli, De Falco. Un esemplare (molto più bello del mio, ma ci vuole poco!) era presente nella K&M XXI, considerato RR (?!). Non era presente nemmeno nelle aste Alma Roma, Nomisma 45, Christie's del 2011, dovrebbe mancare nella Bronny (su acsearch infatti non l'ho trovato). Su rhinocoins ne potete vedere un altro esemplare, purtroppo non dicono da dove sia stata presa l'immagine. Tutti gli esemplari che ho censito provengono dallo stesso conio di diritto. Al Medagliere Vaticano ne sono conservati due esemplari. Foto a luce naturale Foto a luce artificiale Attendo vostri pareri sulla rarità del tipo e su passaggi/conoscenze di altri esemplari. Sulla conservazione no, perchè devono ancora inventare gradi così bassi Un saluto a tutti, Antonio
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  13. Ho conosciuto dabbene la scorsa edizione a Milano e l'omaggiai di due cataloghi per i giovani da lasciare a chi ritenesse più opportuno perché anch'io ritengo che in tutte le manifestazioni Numismatico e ci debba essere sempre qualcosa per i giovani e le scuole. Chissà magari il prox anno riusciranno anche ad allestire delle mostre come a Vicenza e a far venire gli alunni delle scuole medie e superiori. Basterebbe un po di sensibilità da parte dell'assessore all'istruzione del comune di Milano. .....
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  14. buonasera, @Teus I effettivamente non sembrerebbe esserci nulla, esistono comunque numerose variante di questa tipologia con lettere a destra della prua (L, Q, C, H) oppure con simboli sopra o davanti la prua come il caduceo, ancora, clava, delfino ecc. particolarmente interessante è la versione che presenta la legenda LPDAP al rovescio che indica la Lege Papiria De Aere Publico, ideata da Papirio Gaio Carbone Arvinia. Saluti!
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  15. Salve @Cato_maior, ti ringrazio per l'identificazione accurata. Ho provato a controllare dal vivo riguardo alla presenza della “Q“ ma non ho trovato nulla. Adesso provo ad aggiungere qualche foto della parte incriminata sperando di risolvere il mistero. Matteo
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  17. Salve @pedro_88, l'unica cosa che mi preoccupa un po' sono le imperfezioni lungo i bordi, sia del dritto che del verso, ovvero potrebbero essere i segni lasciati da una montatura. Il contorno presenta danni o tracce sospette? Saluti!
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  18. @mariov60 .... scrive: ".essere il destinatario di un ennesimo diploma, questa volta a firma di Corrado II il Salico, datato 31 marzo 1037, con cui Corrado II confermò quanto concesso dai suoi predecessori. Il vescovo di Mantova Hitulfus morì nello stesso anno di concessione del diploma...e se già non aveva sfruttato i propri privilegi difficilmente ebbe tempo di farlo in funzione del nuovo diploma imperiale. " ... Hai ragione...... in questo caso i tempi sono veramente ristretti quindi, o i privilegi le furono accordati da Enrico, quando scese in Mantova nel 1021 quando confermo' prerogative e concessioni dei predecessori augusti oppure come dici , da Corrado nel 1037....certamente o tempi sono limitati, ma se non leggo male, Idolfo, mori' nel 1044.... qualche "annetto " per sfruttare l'occasione restava.....
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  19. Oltre all'esemplare Ex coll. Benz (ora finito al Museum of Fine Arts di Boston !) esiste un altro esemplare di Cahn 21 (non censito da lui), più scadente, ma da conii inequivocabilmente identificabili.....: CNG ea. 112/2005, 249 g. 3,38
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  20. NOn credo che ci siano problemi che il conio del diritto sia lo stesso. Il problema sorge col rovescio, in quanto il NAC definisce che è un Cahn 22. Il realtà il vero conio del Cahn 22 è quello che si vede nell'esemplate di Berlino (= Cahn 22a): Degli altri esemplari citati dal Cahn al n. 22 ho finora solo modeste scansioni (debbo ancora richiedere la foto al museo di Oxford): Cahn 22b (in commercio in USA nel 1960): Cahn 22c (Oxford): Cahn 22d (Glendining 2.iv.1952 coll Ryan 1895, che è quello esplicitamente citato dal NAC): Come al solito bisogna stare molto attenti a identificare e classificare bene i conii del rovescio, che sono più numerosi di quelli censiti dal Cahn. Nel frattempo come Cahn 22 sono stati identificati almeno altri 3 esemplari usciti dopo. Come giustamente evidenziato da Gionnysicily, l'esemplare NAC è tratto dallo stesso conio dell'esemplare ex coll. Benz da Lanz, che era noto al Cahn, ma al numero 21a .... !!!! Quindi un banale errore del catalogatore NAC, che doveva scrivere conii Cahn 21 e non 22d....
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  21. Egitto 1 Pound 1980 Egitto F.A.O. Arg.720 Euro 20
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  22. Grazie a tutti per le spiegazioni! Ecco la foto :-)
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  23. Ringraziando Andrea riposto le 3 gazzette entrate in collezione.
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  24. Ciao si il sito esiste ancora a futura memoria.. Attualmente trovo molto interessante il GDN peccato solo che non esista un cartaceo da acquistare periodicamente in edicola.. sarei disposto anche a pagare 15 Euri. Chissà se l'editore web ci ha mai pensato magari si potrebbe mettere un'uscita in formato quadrimestrale o bimestrale, come molte pubblicazioni ancora adottano. Attualmente non mi risulta che dal GDN sia possibile scaricare articoli in formato pdf. Quella di Mario Traina è stata, purtroppo, una perdita molto sentita .. posseggo il suo ultimo lavoro, che rileggo e sfoglio sempre con gioia, stima e gratitudine..
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  25. Allora, vi ringrazio ancora per i vostri aiuti. Ne parlerò con mio nonno per decidere se vale la pena venderla o no. Per quanto riguarda il suo ritrovamento, mio nonno l'ha trovata in un cassetto, sicuramente sarà appartenuta al padre, dato che mio nonno è nato nel 40. Vi farò sapere la mia decisione, grazie ancora per la gentilezza.
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  26. Vorrei fare un'intervento provocatorio.... Vedo gli utenti contenti e i commercianti un pò sul piede di guerra, per me siamo sulla strada giusta....
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  27. Francesco l'ha chiusa Insignificanti segnetti FDC ma tralasciando le sigle ti assicuro che la moneta mi da tanta soddisfazione .
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  28. Pur avendo il catalogo io non li colleziono, quindi ci vorrebbe un esperto. L'attardi mette da 6€ BB a 25€ FDC. Saluti Marfir
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  29. buongiorno, considerando il peso direi che si tratta della tipologia Cr. 56/5, databile 211 a.C. D/ testa di Ercole a ds. con dietro tre globetti (molto usurati) R/ prua di nave a ds., sotto tre globetti e sopra ROMA. c'è da notare però che al rovescio, a destra della prua, sembra intravedersi una lettera (una Q?). con una foto un po' più chiara magari si riuscirebbe a dire con più precisione di cosa di tratta. Saluti.
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  30. @Artax Un difetto di conio conosciuto e catalogato dall'Attardi K 48 a. La Repubblica è piena di queste curiosità. Saluti Marfir
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  31. Infatti... A trovarne di BB per un 2 lire 1861 Torino!!! a parte gli scherzi, avevo ben inteso. La mia era una provocazione perché spesso su questo forum si focalizza l'attenzione solo sulle altissime (eccezionali) conservazioni. Pertanto non parlerei di fdc per un 5 lire 1911 davvero fdc ma lo identificherei come moneta eccezionale o di presentazione. Del resto se lo stato zecca in quello specifico caso di moneta, include piccole imperfezioni, è comunque stato zecca pertanto fdc. Poi l'eccezionale è un altro discorso. I prezzi di catalogo sono una media per conservazione, chiaro che all'interno di ogni stato avrò un range più o meno ampio. Ma non per questo solo il fdc eccezionale è il solo fdc!!
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  32. il naso della NAC mi sembra faccia una curva al centro oltre a partire più in basso dalla fronte. anche la C sotto il collo più rotonda e ben fatta. anche il primo ciuffo di capelli sulla fronte sembra più lungo nel NAC. per il resto stessi coni.
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  33. In effetti Hitolfus, Hitulfus, Isolfus o Itolfo sono le diverse declinazioni di un nome d'origine germanica. L'Hitolfus arcivescovo di Colonia e cancelliere imperiale è un personaggio diverso e posteriore rispetto al vescovo mantovano Hitulfus o Isolfus che risulta anche essere il destinatario di un ennesimo diploma, questa volta a firma di Corrado II il Salico, datato 31 marzo 1037, con cui Corrado II confermò quanto concesso dai suoi predecessori. Il vescovo di Mantova Hitulfus morì nello stesso anno di concessione del diploma...e se già non aveva sfruttato i propri privilegi difficilmente ebbe tempo di farlo in funzione del nuovo diploma imperiale. Per quanto riguarda Colonia le uniche notizie che ho trovato dicono che anche in questo caso il beneficiario del diritto di battere moneta fu l'episcopato e le emissioni iniziarono alla fine dell'11' secolo... Tutto questo per il momento è ovviamente da considerare un semplice esercizio "accademico" perchè resta da confermare l'affascinante lettura proposta da @avgvstvs di cui io mi sono innamorato e da cui è scaturita questa ricerca di ulteriori puntelli bibliografici; sarebbe già un grande risultato confermare la tesi che Mantova ebbe il diritto di battere moneta prima dei termini oggi conosciuti e che tale diritto esercitò; ma il metodo scientifico prevede l'analisi di tutti i dati (non la semplice ricerca delle prove a favore) e la ripetibilità del risultato finale... e qui siamo lontani..... La caccia continua in tutte le direzioni (anche se per me Mantova è la meno lontana, geograficamente parlando..), ogni contributo sarà sempre graditissimo. Un saluto Mario
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  34. Mi piacciono i manuali Hoepli, compresi anche quelli di Numismatica come quello di Ambrosoli-Gnecchi o quello di Gnecchi sulle romane. Vi sono piccole perle di saggezza e testimonianze del modo di collezionare di fine '800 inizio '900. Anche qui condivido completamente quanto scrivono, ma faccio notare che poi in realtà nella collezione Gnecchi (di monete romane) erano parecchie le monete restaurate e bulinate e c'era anche qualche falso. Detto ciò qualsiasi collezionista aspira idealmente a monete untouched ,"come gli antichi le crearono", poi in realtà tutti devono scendere a compromessi, grandi o piccoli che siano. Le monete in argento spesso quando sono realmente "untouched" presentano patine nerastre e concrezioni calcaree o di malachite sulle superfici, quasi tutte quindi vengono pulite, piu' o meno estensivamente, perchè il mercato e i collezionisti non le apprezzano con concrezioni o patine scure. Le monete con "patina di medagliere" non sono altro che monete in argento pulite in passato e che si sono nel frattempo leggermente ossidate per il contatto con aria e superfici dei vassoi. Questo tipo di patina puo' essere in qualche modo imitato in maniera verosimile con opportune reazione chimiche che velocizzano la creazione di siffatta "patina". E' meglio una moneta d'argento brillante perchè appena spatinata o una moneta a cui una leggera patina viene ricreata chimicamente? Non lo so, credo che sia piu' che altro una questione estetica e di gusto personale, ma non ci vedo tutta questa differenza a livello di artificiosità. Meglio una patina di medagliere antica e creata con anni di conservazione su vassoi di velluto o una analoga e del tutto simile ricreata chimicamente? Se l'effetto visivo ed estetico è molto simile c'è poi tutta questa differenza "morale"? Una è eticamente accettabile e l'altra è truffaldina? Io non ci vedo tutta questa differenza nell'essenza. Mi sembra che stiamo un po' raccontandocela, come si dice. Se colleziono monete con patina da medagliere "antica" (molto spesso peraltro indistinguibile da patine di medagliere "accellerate") è forse un tipo di collezionismo eticamente superiore a collezionare monete d'argento con patina "aiutata"? Siamo inoltre consapevoli del fatto che tra 10/15 anni questi due tipi di patine saranno assolutamente indistinguibili? Non è quindi un po' come discorrere del sesso degli angeli?
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  35. In una ricerca attenta ,"penso che sia della stesso conio del denario Ex coll. Benz in asta Lanz del 1998, poi passato in asta Leu del 2002. Allego la foto.
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  36. Guglielmo I, detto anche Guglielmo il Conquistatore, è stato Duca di Normandia dal 1035 fino alla morte
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  37. @cliff Rispetto i tuoi punti di vista, posso condividerne alcuni, altri no come il fatto di tacere della ‘storia’ della moneta nella descrizione. Si vuol forse evitare che il collezionista possa rendersi conto facilmente che in aste precedenti questa era ‘un’altra’ moneta? Non è detto poi che un collezionista al primo acquisto abbia l’accortezza che gli attribuisci per svolgere l’indagine sulle vendite nel ginepraio delle case d’aste che spesso si fondono con un nuovo nome. Quanto alla patina, alla ripulitura e al ritocco di una moneta, riporto le tre paginette che Solone Ambrosoli e Francesco Gnecchi dedicano all’argomento nel loro manuale di numismatica della Hoepli.
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  38. Proverei a cercarla tra le monete della Normandia
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  39. dovrebbe essere una Petachina di Tomaso di Campofregoso per Genova http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV18/6
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  40. Moneta di area spagnola si direbbe dalla patina. Moneta che è stata pulita intensivamente. Errore di conio o errore del pulitore (magari con bulino?). Difficile dirlo da foto, c'è da dire che la T appare qui piuttosto netta. Globalmente la moneta mi dà anche qualche dubbio di autenticità, non mi piace quella crepa nel tondello che non mi pare molto coerente. Contorni non netti al rovescio e in altri punti, fatto questo riconducibile possibilmente anche a fusione (ma potrebbe anche essere l'effetto di una patina verde spessa oltretutto alterato da pulizia e copertura con terriccio per evidenziare i dettagli). Ravviso pero' uno stile del rovescio che potrebbe essere ricondotto a creazioni di maestranze provinciali e anche la forma del tondello mi ricorda certe emissioni spagnole per cui sarei forse piu' per l'emissione provinciale semi-ufficiale piuttosto che per la non autenticità. Rimane una moneta di lettura non facile, possibilmente da osservare dal vivo. Diciamo comunque che non la comprerei, anche fosse autentica la valutazione mi sembra alquanto esagerata.
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  41. diciamo che il restauro conservativo ci sta sempre, puo starci anche quello "speculativo". Devono essere cmq fatti da persone esperte, purtroppo a volte si vedono dei lavori allucinanti, fatti da incompetenti.. Ritengo cmq e lo sostengo da anni che le lavorazioni sulle monete nelle vendite andrebbero indicate.. skuby
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  42. Sono anni che i prezzi di tanti oggetti da collezione (quadri, oggettistica, francobolli, etc.etc.) hanno subito dei vistosi cali delle loro quotazioni.Adesso anche le monete, come d'altro canto si e' gia' visto nelle aste ma sopratutto comprando in giro da commercianti e ai convegni, scendono di prezzo nei cataloghi. Trovo il fatto degno di nota e' tutto sommato un indice di serieta' per gli editori ....cosa che invece non si vede ancora in filatelia dove la situazione e' molto ma molto peggio.....i cali sono veramente drammatici e gli scostamenti con i cataloghi a dir poco imbarazzanti.... C'e' da augurarsi che i prezzi almeno tengano, altrimenti si rischia di vedere evaporare tanti bei soldini...sia per i compratori/collezionisti che per i commercianti. Personalmente continuo ad avere un approccio attendista e cautelativo......cercando di prediligere qualita' a prezzi di mercato.....vedremo cosa ci portera' il nuovo anno...
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  43. La questione e' molto interessante. Ci sono dei documenti discussi in merito, per esempio si puo' vedere quanto riportato in questo testo: http://books.google.it/books?id=6HEVAwAAQBAJ&pg=PA42&lpg=PA42 Sarebbe opportuno vedere cosa discono gli ultimi studi. Penso che la discussione dovrebbe essere spostata su "Monete Medievali di Zecche Italiane", dovre avrebbe forse una maggiore visibilita'.
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  44. Che queste monete di " 2000 anni fa" siano giunte a noi in queste condizioni non lo credo neanche se mi viene giurato su una montagna di bibbie Ciao
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  45. Camerun 1 Franco 1925 Alluminio/bronzo € 6,00
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  46. Seguendo la monetazione siciliana mi sono interessato anche del periodo bizantino, e si tratta proprio di un follis, zecca di Siracusa, di Costantino V e Leone IV su D/ e Leone III sul R/. Periodo 741-745 d.C. . Riferimenti Spahr 333, Sear 1569.
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  47. Medaglia in argento con fondi a specchio, pesa 50,71 grammi , ha solo un impercettibile tocco sul bordo a ore 10,. Si può considerare FDC oppure qFDC ? P. S. ....appena entrata in collezione, poi inserisco le immagini anche se hanno una dominante bluastra, ma ho provato a fotografarla con il Lumia e non sono ancora pratico
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  48. Diametro mm. 16 Peso g. 1,9 Grazie anticipato Sandro
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  49. Medaglia anacronistica catalogata dal Bartolotti come I-10/b
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Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
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