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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/08/16 in tutte le aree
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Comunico con questo post che dopo il successo dell'anno scorso della " 1° Giornata di Studio la Numismatica e i giovani " anche l'anno prossimo a Parma, nell'ambito del Convegno Commerciale, si terrà la 2° Giornata sempre dedicata alle conferenze numismatiche dei giovani del Network Lamoneta. Vi anticipo già da ora la data che sarà esattamente sabato 1 aprile 2017 ( e non è un pesce d'aprile ) il tutto sempre organizzato dal Circolo Filatelico Numismatico e del Collezionismo Parmense @MatteoBarbierie da Lamoneta. it @incusoe @Reficulcol Patrocinio del CGN, Circolo Giovani Numismatici @magdi. Per il momento posso aggiungere la tematica generalista scelta che è " Casi monetari da riflessione...." e i nick dei 5 partecipanti che saranno : @Caio Ottavio @matteo95 @oldgold @Sator @Titta99 Il programma, che prevederà anche la partecipazione di ospiti e relatori importanti della nostra numismatica, sarà comunicato nella sezione Eventi a tempo debito e quando sarà completato, per il momento i complimenti e un augurio di buon lavoro ai giovani in largo anticipo e il piacere che questa virtuosa idea e iniziativa, grazie al consenso che ha avuto e per volere degli organizzatori stessi, possa continuare diventando forse un appuntamento fisso e abituale per i giovani della nostra numismatica e una bella opportunità di espressione per gli stessi.8 punti
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Ritenuta da molti la più bella piastra papale mai coniata, la piastra di Alessandro VII (1655-1667), al secolo Fabio Chigi, unica piastra da lui coniata, oltre ad una meravigliosa rappresentazione in pieno stile barocco (all'epoca a Roma alla corte pontificia prestava servizio anche il Bernini e questa moneta con grande probabilità deriva da un cartone del Bernini e dei suoi allievi), questa piastra presenta la R/ una legenda "importante": DISPERSIT DEDIT PAUPERIBUS I.E.M.I.S.S.IS, San Tommaso di Villanova porge alcune monete ad un mendicante con gruccia. La legenda è tratta dal "Beatus Vir", titolo in latino del Salmo 111 usato fino al Concilio Vaticano II come uno dei cinque salmi dei vespri delle solennità e delle domeniche. Riporto per completezza il testo in latino e in italiano del suddetto Salmo. Beatus vir qui timet Dominum, In mandatis ejus volet nimis. Potens in terra erit semen ejus, Generatio rectorum benedicetur. Gloria et divitiae in domo ejus, Et justitia ejus manet In saeculum saeculi. Exortum est in tenebris lumen rectis, Misericors et miserator et justus. Jucundus homo, Qui miseretur et commodat, Disponet sermones suos in judicio. Quia in aeternum non commovebitur. In memoria aeterna erit justus, Ab auditione mala non timebit. Paratum cor ejus sperare in Domino. Confirmatum est cor ejus; Non commovebitur Donec despiciat inimicos suos. Dispersit, dedit pauperibus, Justitia ejus manet In saeculum saeculi. Cornu ejus exaltabitur in gloria. Peccator videbit et irascetur, Dentibus suis fremet et tabescet; Desiderium peccatorum peribit. Beato l'uomo che teme il Signore E trova grande gioia nei suoi comandamenti. Potente sulla terra sarà la sua stirpe, La discendenza dei giusti sarà benedetta. Onore e ricchezza nella sua casa, La sua giustizia rimane per sempre. Spunta nelle tenebre come luce per i giusti, Buono, misericordioso e giusto. Felice l'uomo pietoso che dà in prestito, Amministra i suoi beni con giustizia. Egli non vacillerà in eterno: Il giusto sarà sempre ricordato. Non temerà annunzio di sventura, Saldo è il suo cuore, confida nel Signore. Sicuro è il suo cuore, non teme, Finché trionferà dei suoi nemici. Egli dona largamente ai poveri, La sua giustizia rimane per sempre, La sua potenza s'innalza nella gloria. L'empio vede e si adira, Digrigna i denti e si consuma. Ma il desiderio degli empi fallisce. L'esemplare riportato, di ottima qualità, proviene dalla NAC 30. Michele5 punti
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Nuovamente PLVS ULTRA, tuttavia questa volta compare su un modesto cavallo, sempre di Carlo V, proveniente dalla zecca di Napoli. D/ PLVS : ULTRA; colonne d'Ercole su onde unite da nastro; tra le colonne si trova un quadrifoglio R/ REX : IVSTVS :; croce potenziata in cerchio perlinato Saluti!3 punti
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Ciao a tutti, ciao @Alice.m! Sono andato a cercare tra i miei resti, varie ed eventuali ed ho trovato anch'io due tra le monete (scusatemi ma non resisto ) più inutili di tutta la repubblica: L'usura mi sembra omogenea su entrambe le monete e sono fotografate con luce radente: secondo me sono proprio due conii diversi. Bye, Njk3 punti
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INIMICOS EIUS INDUAM CONFUSIONE (Coprirò di vergogna i suoi nemici), SUPER IPSUM AUTEM EFFLOREBIT SANCTIFICATIO MEA (Psalmi 131:18). Quindi, siamo arrivati alla zecca di Cagliari... Tale legenda, introdotta da Ferdinando II d'Aragona sui tondelli d'argento da un reale (probabilmente attinente all'espulsione degli ebrei dalla Sardegna del 1492), venne successivamente utilizzata anche da Carlo V (reale, 2 reali e 3 reali), Filippo II (reale, 2 reali, 2,5 reali, 3 reali, 5 reali e 10 reali), Filippo III (5 reali), Filippo IV (reale, 2,5 reali, 5 reali e 10 reali), Carlo II (2,5 reali, 5 reali e 10 reali), Filippo V (2,5 reali e scudo d'oro), Carlo III, poi VI (2,5 reali e scudo d'oro) ed inoltre da Vittorio Amedeo III (reale sardo) e Carlo Emanuele III (reale sardo), quindi, dalla fine del XV fino agli inizi del XIX secolo. Vorrei postare un 2,5 reali di Carlo II del 1700, in cui la legenda appare leggermente abbreviata: INIMIC EIVS INDVAM CONFVS. Saluti!3 punti
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E' un falso abilmente patinato, fa parte della famosa serie con l'anforetta come simbolo del produttore. Qui hanno al solito abraso l'anforetta dal campo del rovescio. Guardate il falso pubblicato sul Fac : http://www.forumancientcoins.com/fakes/displayimage.php?pos=-7192 E' la stessa moneta, guardate le S al rovescio e le testine. Lievi modifiche al dritto alle foglioline, probabilmente per confondere ulteriormente le acque.3 punti
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Aperto il forziere e dopo poco trovo questa,stupenda! (non parlo della conservazione ?) Morivo dalla voglia di farvela vedere ?2 punti
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e per finire...il colpo del mese!! taglio 20 cent paese san marino anno 2002 tiratura 182.400 condizioni bb+ città trieste2 punti
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Bravo @aleale mi hai fatto venire in mente una delle poche monete veneziane con un motto e, guarda caso, è lo stesso. IN HOC SIGNO VINCES. Motto "trasversale" del quale si è, chiaramente, abusato in molte monetazioni. Lorenzo Priuli - Bezzo D: + LAV ° PRIOL ° DVX: croce pisana in un cerchio R: ° IN ° HOC ° S ° nell'esergo VINCIT: leone alato e nimbato andante a sinistra, poggia le zampe posteriori e l'anteriore sinistra sul terreno rappresentato dall'esergo e tiene con la zampa anteriore destra il libro, di fronte ad esso la croce.2 punti
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Se può essere utile per un confronto, questa è quella che ho io. Non mi sembra abbia alcun accenno della "gambetta". Che dite?2 punti
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Buona giornata Mi sarei veramente stupito se, dopo il successo riscontrato quest'anno alla 1° edizione, l'evento si fosse fermato a quest'unica occasione. Un esperimento, un unicum, che non ha "seminato" .... L'avventura invece continua; le monete non mancano, nemmeno la storia alla quale sono legate e nemmeno i giovani e ..... dai nomi che ho letto, non ho dubbi che saranno in grado di affabularci e interessarci con bei racconti di storia e di monete. Bravi! luciano2 punti
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Leggiamo + HAINRICVS COMES GORI Lo scudo trinciato ha le bande (due) dell'avvocazia aquileiese. Al R/ ZMO NETA DE. ..N , per MONETA DE LVONZE. Non dovrebbe trattarsi di Enrico III. E' una moneta già attribuita ad Enrico II o a Enrico IV. L.Passera rivede la cronologia ne "Le emissioni dei Conti di Gorizia: una nuova proposta cronologica", in RIN CV 2004, articolo che trovi in accademia.edu. Ti invito a leggerlo. Oltre alle legenda viene posta attenzione sul numero delle bande (se 2 o 3). Ciao.2 punti
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MERITO ET TEMPORE Motto riportato sul grosso da 3 soldi di Francesco II Sforza ( 1521 - 1535 ), zecca di Milano, sul nastro svolazzante sopra la scopetta. Riferito alle tematiche, centrali sia per i Visconti che per gli Sforza, del tempo e della giustizia. E' il tempo che darà ragione alla fine, che va oltre le prove di forza e di dominio e di potenza, il giudizio verrà comunque col tempo, lasciando spazio anche al fato e alla provvidenza.2 punti
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Buona giornata I motti e le legende inscritte nelle monete sono un valore aggiunto; a volte sono messaggi criptici, spesso sono motti che fanno parte del corredo araldico del signore che ha il diritto di zecca ed altrettanto spesso sono messaggi mutuati dalle Sacre Scritture per enfatizzare un determinato avvenimento. In ogni caso conferiscono alla moneta un ulteriore valore storico. Malauguratamente Venezia li ha usati pochissimo nella monetazione "ordinaria"; sono poche le monete che racchiudono in se un messaggio e quasi sempre si tratta di una generica dichiarazione di fede rivolta a Dio, alla Madonna, a San Marco e talvolta allo Stato ed alle sue magistrature, come ad esempio verso la giustizia. Motti e legende le troviamo, invece, nelle oselle, seppur solo in quelle emesse nell'ultimo secolo. Una eccezione c'è e riguarda le "Giustine" emesse dopo la vittoria navale di Lepanto ...... oltre alla relativa osella. Giacché oggi ricorre l'anniversario della battaglia di Lepanto, quale occasione migliore per postare l'una e l'altra dal momento che ricordano questo fondamentale avvenimento? Di seguito quindi l'osella e la moneta da 40 soldi con Santa Giustina con il motto "Memor ero tui Justina virgo" (Mi ricorderò di te vergine Giustina), dal momento che nel giorno della battaglia, dogando Alvise Mocenigo I°, il calendario ricordava questa Santa. Saluti luciano2 punti
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Discussione che è stata ed è attualmente in piazzetta, ora mi piace però riportarla anche qui in questa sezione, come potrebbero fare altri curatori di altre sezioni se ritenessero opportuno. La riporto qui per tanti motivi, in primis perchè sarà bello preservarla nel tempo qui e a breve tra le importanti, in secondo luogo per lo spessore tecnico di molti interventi, la coniazione a macchina sarà una una rivoluzione nell'ambito monetario dell'età moderna, l'epoca dei coniatori a martello, il fascino di queste monete a mano, rimarrà un affascinante ricordo .....che verrà tramandato e ricordato dalle monete che sono arrivate a noi. Scompare una figura, arrivano le macchine...., la monetazione non sarà più la stessa ovviamente con i vantaggi che la tecnologia comporterà. Ma c'è un altro motivo, che gli idealisti come Eros e altri hanno giustamente sottolineato, Eros nell'ultimo suo post dice in riferimento a questa discussione " finalmente un qualcosa per cui vivere e respirare insieme......per una volta tutti insieme senza confini e dialetti....". E qui sta il senso iniziale di questa discussione e che era l'obiettivo recondito, direi che ci siamo riusciti questa volta, grazie a tanti bravi attori del forum, la numismatica e lamoneta, io ritengo ma vedo che non sono il solo, riesce a unirsi per una volta e riesce a condividere sotto il segno della comune passione una importante tematica come questa.....ne avremo bisogno sempre più sia per gli aspetti tecnici che i valori...... http://www.lamoneta.it/topic/128972-le-prime-monete-al-torchio/1 punto
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Io non so se noi abbiamo ancora voglia di metterci in gioco, se abbiamo ancora voglia di divertirci insieme divulgando e incuriosendo, se abbiamo ancora voglia di fare mente locale e riflettere su una moneta e su quello che c'è scritto ma se la risposta è si, questa è la vostra discussione. Sarebbe piaciuta ne sono sicuro a Mario Traina ma non solo...si tratta di leggere nelle nostre monete i motti, le leggende e riportare cosa raccontano, cosa significano, la loro simbolicità, difficile ? Non credo e quante ce ne sono tenendo conto di tutte le monete italiane ma anche estere perchè no e di tutte le sezioni speciali. Discussione generalista che abbraccia tutti, ma veramente tutti, ma per una volta vorrei uno sforzo speciale, veneziani, savoiardi, napoletani, papali, estere, vediamole, leggiamole, divulghiamole, riproviamoci come fu spesso in passato, ma uno sforzo comune poi ci vuole.... Cerco di dare l'esempio, è ovvio che se postate anche la moneta è meglio, se no raccontatela lo stesso, l'importante è esprimersi e credo tutti possano farlo... ET PATET ET FAVET siamo a Livorno col tollero del Porto, fantastica moneta italiana per la sua iconografia e per il messaggio che porta. Può essere interpretato come il Fanale che mostrandosi favorisce, come il Porto che fa di se bella mostra e favorisce, come buona guida per i naviganti, come auspicio per i lunghi viaggi e i commerci nel Levante, come ausilio e porto sicuro alle navi. In questo caso decisamente raffigurazione e motto si integrano in un tutt'uno con una evidenza simbolica unica e incredibile... Forza e crediamoci... ( NAC 30 )1 punto
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Dici bene. E ha bellissime foto. Ma se non erro o ricordo male in quell'articolo non ci sono le monete di Enrico IV. Attendiamo ora che @gigetto13 ci dica quale Enrico ha coniato la sua moneta.1 punto
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Sembra molto buona! al massimo di lega con buon tenore di argento... manca a catalogo http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE1/211 punto
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Sicuramente presente, un in bocca al lupo fin da ora ai relatori (come se ce ne fosse bisogno... )! Antonio1 punto
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se riesco ad organizzarmi verrei volentieri. Mario, per favore, mi potresti dare l' indirizzo dell' evento?, non prometto niente ma se riesco a far conbaciare tutti gli impegni...............1 punto
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Non è una moneta ma una tessera monetale della famiglia Pucci, il cui stemma araldico è la testa di moro. Il simbolo che compare al R/ è dello zecchiere fiorentino Stefano di Cambio (attivo nel 1323)1 punto
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La monetazione napoletana è ricchissima di motti e legende altamente evocativi..... ...ne inserisco uno molto famoso... IN HOC SIGNO VINCES... rimanda a Costantino, a Ponte Milvio, diventa un baluardo dietro al quale schierarsi, "con questo segno vincerai"....1 punto
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Anche quest'anno sarà prevista la pubblicazione degli atti su un Quaderno apposito di Lamoneta come fu per l'anno scorso . Casualmente devo dire anche in questa edizione andremo a toccare varie parti d'Italia con la provenienza dei giovani, da Venezia a Bergamo, da Salerno a Genova per finire a Cremona, un quasi giro per il Paese e un unirsi insieme in questa iniziativa, direi bello.... Sono giovani ma in modo diverso sono rappresentanti anche di importanti realtà e Circoli Numismatici italiani, cito il Circolo di Bergamo, quello di Napoli, l'Astengo di Genova, importante perché poi in fondo vengono coinvolte anche le nostre realtà numismatiche che sicuramente li appoggeranno e li sosterranno. Sostegno e vicinanza che sono importanti in iniziative come questa, lo vidi l'anno scorso, mi sembra di vederlo ancor di più già quest'anno....l'editoria in toto, i Circoli, qualche Associazione, alcuni rappresentanti autorevoli della nostra numismatica ci saranno quel giorno personalmente per fare gli auguri e salutare, altri non potendo venire personalmente mi manderanno dei messaggi che mi impegno già da ora a leggere per loro quel giorno....ci siamo tutti allora ? No, sarebbe un po' troppo, però ci proveremo e speriamo che succeda anche questo, in fondo è quello che ci auguriamo tutti e se non accade con dei giovani numismatici con chi dovrebbe poi mai accadere ?1 punto
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Grazie Enrico per l'informazione e un grazie anche a Michele per il post precedente.1 punto
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concordo con Luciano, tra l'altro ultimamente ho notato che il discorso rarità dei quartaroli è abbastanza in mutazione: ad esempio il Giovanni Dandolo non sembra poi così raro.1 punto
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@Alice.m bellissimo errore di conio,alberello con radice...1 punto
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Salve, volevo condividere con voi questa mia prima piastra di Ferdinando I. Che ne pensate?1 punto
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Questo sito sostiene che le facce di fantasma di Chu fossero ispirate a dei totem in uso in quello stesso stato: http://chinesecoins.lyq.dk/Bei/Bei.html Foto dei totem: http://chinesecoins.lyq.dk/Bei/TotemFacesOnChuBei.htm1 punto
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e' un vero peccato che pochissimi utenti commentino gli articoli delle riviste... Questo numero contiene degli scritti molto interessanti.. L'articolo di Simonluca Perfetto presenta, indubbiamente, ottimi spunti e riflessioni, alcuni condivisibili, altri molto meno, al netto della diatriba sull'importanza della zecca di Lanciano, su cui hanno scritto ultimamente anche altri autori, come Giuliani e Fabrizi, con valutazioni diverse, sia in ordine alla durata della zecca, sia in ordine al tipo di monetazione ivi battuta. L'articolo di Perfetto è' un interessante excursus sulle zecche del Regno di Sicilia/ Napoli, con l'individuazione di altre sedi come Grottaferrata per gli Svevi od Aquino per gli Angioini e con attribuzioni di monete ad una zecca piuttosto che ad un'altra come nel caso del cavallo diCarlo VIII attribuito a Guardiagrele e non più a Manoppello. Parimenti ottimo è lo scritto del gruppo degli studiosi " Vandali", Trivero, Ortu, Cecchinato e Gennari, che partecipano attivamente anche sul forum.. Il loro articolo riguarda la monetazione " romana", intesa non come zecca, ma come modello di coniazione per Anastasio; la trattazione riguarda tanto l'oro, quanto l'argento ed il rame. Da poco ho preso il Sear per la monetazione bizantina, quindi, l'articolo casca al momento giusto. Riguardo la monetazione classica, ottimi gli articoli sull'Adlocutio di @King John, quello sul raro denaro di M. Arrius Secundus e quello di Ladich su un possibile inedito nummo vandalo ritrovato in Toscana. Da leggere con attenzione è l'articolo di Alberto Campana sul raro aureo di Giulio Cesare RRC 456/1a e B e lo studio volto all'individuazione della possibile zecca. Saluti Eliodoro1 punto
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RÖMISCHE MÜNZENMÜNZEN DER RÖMISCHEN KAISERZEITTraianus, 98-117Æ-Sesterz, 107/110, Rom; 28,37 g. Kopf r. mit Lorbeerkranz/Kaiser steht l. mit Blitz und Speer, von Victoria bekränzt. BMC ; Coh. ; MIR 320 a (dies Exemplar abgebildet auf Tf. 156); RIC .Variante von allergrößter Seltenheit. Grüne Patina, fast vorzüglich/vorzüglich Exemplar der Auktion Helios 3, München 2009, Nr. 122. Berhard Woytek konnte nur dieses eine Exemplar mit dieser Büstenvariante nachweisen.1 punto
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interessante. data l'eccezionale conservazione dell'ultimo esemplare, direi che il conio (mi sembra unico) era più preciso sul lato della A che della S, che non si vede quasi mai oggi. Chissà quante cose abbia potuto decidere lo Schabel, tra cui i conii del tallero. Forse ha addirittura deciso anche di rendere "evidente" la A e non la S del suo nome per evitare rogne in zecca?1 punto
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Ciao Epperò .... è un dettaglio sul quale non ho mai badato! Se così fosse, credo, non si potrebbe attribuire ad una consunzione dovuta alla circolazione. La moneta passa di mano in mano e viene a contatto con altri materiali in maniera molto casuale, non è che la si prendeva tra le mani sempre in un dato punto..... Evidentemente quel punto della moneta aveva minor rilievo. luciano1 punto
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Mi fa piacere condividere in questa discussione anche queste 2 foto, il riassunto di una passione.1 punto
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DONVM DEI Siamo alla parpagliola di Filippo II a Milano, anno esattamente il 1593, vediamo al rovescio un grosso covone di spighe di grano. La leggenda specifica DONVM DEI, la raffigurazione unita alla leggenda ci portano al messaggio verso la popolazione che utilizzava queste monete povere, correnti, un messaggio di speranza, di augurio, di avere quell'anno un buon raccolto per superare il difficilissimo momento della carestia che c'era e incombeva. La moneta anche in questo caso, non potendo comunicare in altro modo all'epoca, diventava tramite col popolo col messaggio che le Autorità volevano diffondere tramite la stessa.1 punto
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da dove il "nostro" abbia preso l'idea è abbastanza evidente.... Atalarico du Giustino, Metlich COI 57... e Atalarico su Giustiniano Metlich COI 59... copione1 punto
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Aggiungo anche qualche napoletana... dopo aver scoperto questa discussione, la passione non può che crescere a dismisura!1 punto
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Ne posto una semplice ma per me affascinante.............Carlino 1577 Filippo II Zecca di Napoli FIDEI DEFENSOR1 punto
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Pur non essendo la mia monetazione e il mio ambito di collezionismo, questa moneta par la sua straordinaria iconografia e per il significato del suo motto al R/ mi ha sempre affascinato moltissimo: Pezza della Rosa del 1718, a nome di Cosimo III dé Medici GRATIA OBVIA VLTIO QVAESITA “La benevolenza [è] spontanea, la punizione [è] ricercata”. “Con questa impresa (il motto venne ideato dal bibliotecario di corte Francesco Rondinelli, 1589-1655) – scrive Traina – Ferdinando II de’ Medici (1610-1670) lanciò un messaggio ai suoi nemici: come la rosa, nonostante la sua grazia e bellezza (GRATIA OBVIA), ha le spine che la proteggono contro chi vuole rovinarla (VLTIO QVAESITA), così il granduca, pur essendo di animo buono, non avrebbe esitato a rintuzzare qualsiasi offesa. Questo, secondo il Galeotti; altri, con minor fondamento, riferiscono il motto alla città di Livorno”. Michele1 punto
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Buonasera! Uno dei miei ultimi acquisti, a una recente asta Kuenker. Un non comune e bellissimo ducato del 1684, Regno di Napoli sotto Carlo II.1 punto
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Che ve ne pare di questo esemplare ? La foto non è proprio il massimo, ma a mio parere ne rende bene la 'freschezza' ...1 punto
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Concordo. Infatti sovente si sostiene si tratti di un adulto; anche se vorrei capire su quali basi lo si affermi In altri esemplari forse la figura assomiglia di più a un bimbo. E poi...non è forse un lecca-lecca quello che tiene in mano?1 punto
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22 euro è il prezzo del catalogo Gigante delle monete, ma il catalogo della cartamoneta costa 17,50, è stampato in copertina, non possono venderlo a 5 euro in più petronius1 punto
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Non credo sia usura, sembrano due coni diversi. In quello di dx il martello tocca il bordo e anche l'appoggio dell'incudine è diverso, la gamba dx di vulcano tocca quasi la L di lire e tutto è più grossolano. Mentre nella moneta di sx, il martello è staccato dal bordo è tutto è molto più definito e la gamba dx è più staccata dalla L. Parere mio due coni diversi. Si sarà rotto il primo e l'hanno rifatto.1 punto
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Benvenuto Tra quelli citati, sicuramente Gigante, nuova edizione tra un paio di mesi, a fine agosto, ma prenderei in seria considerazione anche l'acquisto di La cartamoneta italiana di Guido Crapanzano e Ermelindo Giulianini. L'ultima edizione mi sembra sia uscita a inizio anno (non segue la tempistica degli altri cataloghi), visto il costo (10 euro) io per cominciare prenderei quello (a Torino dovresti trovarlo in qualche negozio di numismatica ben fornito) e poi, a fine agosto, il Gigante. Te lo dico da appassionato della carta (non solo "moneta") ma il Crapanzano-Giulianini, per quanto riguarda le quotazioni, lo trovi anche online, a questo indirizzo: http://www.cartamonetaitaliana.com/museo-banconote-catalogo.html petronius1 punto
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