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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/21/16 in tutte le aree

  1. Come avrete notato sono cambiati i curatori della Sezione,il nuovo team è composto dal sottoscritto, @adolfos e @matteo95. Ci pare doveroso quindi aprire una discussione che serva innanzitutto a salutare gli abituali frequentatori di questa parte del Forum, sperando che continuino a scrivere con l'entusiasmo, la qualità e magari anche la costanza a cui ci hanno ormai piacevolmente abituato; inoltre vorremmo impiegare questa discussione anche per sentire voci nuove. Ci sono molti nuovi utenti che leggono ma scrivono poco, forse "spaventati" da discussioni troppo specifiche o che non osano fare una domanda perchè ai più navigati potrebbe sembrare banale. Niente di più sbagliato! Scrivete, scrivete, scrivete. Tutti abbiamo iniziato da zero, quindi non avete timore di proporci monete e di proporre voi stessi in qualità di nuovi numismatici appassionati di Medioevo. Vi chiedo (chiediamo) quindi una cosa semplicissima, giusto per rompere il ghiaccio con qualcosa di assolutamente non tecnico: "Perchè le medievali?" Personalmente mi sono avvicinato al mondo della numismatica con le monete papali, col tempo iniziai ad interessarmi in special modo alle coniazioni dei papi fino al '600 circa, monete coniate a martello, molto "ruspanti" se mi passate il termine Poi un bel giorno ho trovato qui in Sezione la discussione "provisino romano" e ho postato le foto di qualche denaro provisino del Senato che avevo comprato quasi per caso. Mi si è aperto un mondo! Un mondo fatto di simboli minuscoli ed intrigantissimi, di monete brutte e bistrattate ma che sanno dare grandi soddisfazioni a chi ama la Storia. E da allora non ho più abbandonato lo studio dei miei amatissimi provisini. Quindi, venendo al mio caso, perchè le medievali? Perchè mi piacciono le sfide, trovare una moneta che mette in discussione tutto quello che pensavi fino a quel momento non ha prezzo. Perchè sono monete che ti parlano di Storia in una lingua, la loro, difficile ma bellissima.... Adesso tocca a voi. Mi raccomando, specialmente a chi è nuovo: non abbiate timore di intervenire. Il Forum è fatto per questo! Un caro saluto, Antonio
    7 punti
  2. A volte ritornano... http://www.lamoneta.it/forum/203-regno-ditalia-approfondimenti/?page=1 @elledi @bizerba62 @Marfir @Littore @pedro_88 @legionario @maxxi @Ronca @nico99 @slapdash84 @Ciprios @piergi00 @viganò @lele300 @tiberivs @marinoarino NM23 @azaad @Il*Numismatico@corzanopietro @Biagio75 @renato @vathek1984 @qwertylol @lucarosina @Sim 75 @uc110820161112 @cristianaprilia @1000Coins @enrico70 @Cinna74 @MattiR5 @Ang890 @Daniel93 @trifijoe @417sonia @darman1983 @rickkk @nando12 @Horussone @Andrea imperatore @canyon @ARES III @angel @tortaldo @morellino @titusnick @gallo83 @tartachiara@Druso Galerio @jena Saluti Simone
    6 punti
  3. Medievale e' mistero, fascino, voglia di scoprire, ricerca e gusto per il particolare nascosto, medievale e' anche moneta vile, povera, dove la conservazione e' una parola sconosciuta, medievale e' mettersi in gioco, medievale e' ostico, difficile, intrigante, ma il facile a volte e' anche noioso, prevedibile e se non e' misterioso e complicato poi che gusto c'è ?
    5 punti
  4. P.S. Ovviamente io sarò lì ad attendervi a meno che la mia situazione familiare non precipiti - cosa che per più motivi mi auguro non avvenga. Ad ogni modo se ciò malauguratamente dovesse avvenire, sappiate che è stato già predisposto un piano B per far funzionare tutto al meglio. Di nuovo un saluto, MB
    4 punti
  5. Allora visto che la discussione decolla, aggiungiamo altra storia e altri miti a proposito di Eracle.. PARMA Ottavio Farnese, 1547-1586. Testone 1552. Ar gr. 4,95 OCTAVIVS FAR PAR ET PLA DVX II Busto corazzato a d.; sotto, A entro cerchietto 1552. Rv. Ercole stante a s., indica con la d. un monticello e con la s. regge la clava. CNI 10; Ravegnani Morosini 4; MIR 931/1.Questa è la prima moneta con ritratto del Duca Ottavio, battuta nel 1552 dallo zecchiere Angelo Fraschini di Siena. La leggenda del rv PADIA DEPEITA CALEPHPER EOUSA ripete un verso di Esiodo tolto da "Le opere e i giorni" che, tradotto, significa '...sembra facile poi, nel farlo, risulta difficile'. Secondo il Münz, il conio è opera di Pastorino de'Pastorini che incise numerose monete per la zecca di Ferrara e che a Parma avrebbe avuto un incarico di incisore dallo zecchiere Angelo Franceschini. Questo testone vuole ricordare, con la rappresentazione di Ercole al rv., il non comune coraggio e valore del Duca. Temendo che i Gonzaga volessere privarlo del ducato, egli si appoggiò ad Enrico II re di Francia e seppe tener testa all'alleanza di Papa Giulio III e Carlo V schieratisi contro di lui. Eros
    4 punti
  6. Incominciai a collezionare medievali quasi per caso: le zecche della mia regione (Friuli Venezia Giulia) e da cosa nasce cosa..... i simbolismi nascosti, le storie che questi tondelli ci insegnano. Poi via via la passione mi portò alla ricerca di monete magari inedite di monetazioni delle varie zecche italiane. Più si legge più si apprende più si conosce ma questo porta ad avere ancora più curiosità, insomma neverending story Un in bocca al lupo ai curatori
    3 punti
  7. Ieri ho postato il Testone di Ercole II d'Este per Ferrara con impronta e legenda dedicate ai Santi per via dell'incoronazione avvenuta il 1° novembre. Oggi resto in qualche modo in tema, agganciandomi anch'io a Venezia, con l'immagine di un'Osella di Nicolò da Ponte, LXXXVII Doge, particolarmente devoto a San Giuseppe anche perché la sua elezione avvenne il 19 marzo. L'esemplare è quello appena passato nell'Asta Varesi raccolta ANPB VIRGA FLORVIT - Il bastone è fiorito Osella 1584 Anno VII, AG, 9.73 gr. San Giuseppe stante col bastone nella d. e un ramo fiorito nella s. Il tipo, anche se con differenze di conio, fu battuto fin dal 1° anno del suo dogato (1578). L'iconografia e l'attributo del ramo (o bastone) fiorito dipendono da una tradizione a sua volta derivata dai vangeli apocrifi secondo la quale il sacerdote Zaccaria aveva convocato a Gerusalemme tutti i celibi discendenti di stirpe reale per scegliere quello che doveva diventare lo sposo di Maria che per nove anni aveva vissuto nel tempio. Ognuno doveva portare un bastone all'altare perché Dio stesso ne avrebbe fatto fiorire uno indicando così il prescelto. Zaccaria entrò nel tempio, pregò, poi restituì i bastoni ai proprietari, l'ultimo dei quali era Giuseppe: il suo bastone era in fiore e da esso scaturì una colomba che poi si pose sul suo capo. Anche se si tratta di una tradizione apocrifa, per cui gli scritti che ne parlano non sono stati inseriti nella Bibbia canonica, la tradizione è rimasta e l'attributo del bastone-ramo fiorito è stato conservato. Anche, tra le altre cose, su questa moneta.
    3 punti
  8. @Poemenius Eurekaaaaaaa FRÜHMITTELALTER (ca. 500-900) SPÄTANTIKE UND VÖLKERWANDERUNGWESTGOTENAnonyme Bronzemünzen. Æ-Nummus (?), Toledo. 0,84 g. Brustbild r., davor Kreuz//Monogramm (Zwei nach außen gekehrte P, dazwischen Kreuz). Crusafont i Sabater Grupo D: TOLETO.R Sehr schön
    3 punti
  9. In virtù delle mie origini, un piccolo tributo per Venezia con questo post, che però parla di una grande, anzi grandissima moneta! VENEZIA Alvise III Mocenigo Doge CXII, 1722-1732. Osella da 4 zecchini anno V (1726). Au gr. 13,85 S M VENET ALOYSIVS MOCENICO DVX all'esergo, ANNO V / P Q (Piero Querini). II Doge genuflesso riceve il vessillo della Repubblica da San Marco che gli siede di fronte. Rv. IN CVSTOD ILLIS RETRIB MVLTA (Per la custodia del canale molto sarà restituito loro). Una nave da guerra veneziana; sullo sfondo, altre due navi, All’esergo, 1726. CNI 78; Paolucci II 384; Werdnig 207. Rarissima. Per consentire alle navi veneziane di poter manovrare in caso di un attacco turco si decise di dragare il canale della Giudecca. La leggenda va così letta : grazie alla sorveglianza sulla sicurezza del commercio (in custodia), la nave da guerra ricompenserà (retribuet) in abbondanza gli armatori (illis) che dovranno sopportare le spese della dragatura.
    3 punti
  10. Non sono né giovane, né purtroppo una voce nuova , ma certamente l'approccio giusto è questo....poi si vedrà.... Io faccio addirittura due o tre passi indietro, abbiamo due monete, due denari, uno lucchese e uno pisano, volutamente si assomigliano molto, la grande F che sta per Federico I poteva essere facilmente scambiata per la H lucchese, ci aggiungiamo poi le lettere disposte al rovescio in modo similare a cerchio intorno al punto, il LVCA e il PISA che a volte erano di difficile lettura, e il pasticcio era fatto , il popolo le usava e queste circolavano.... Pisa probabilmente iniziò a imitarle, d'altronde la lucchese era troppo affermata e riconosciuta, poi dopo il 1155 iniziò a usare i tipi con F e PISA, poi arrivò l'accordo monetario del 1181 che regolamentò i tipi monetali. Certo la manovra dei pisani funzionò se i notai dell'epoca non riuscivano a distinguerli e nei pagamenti o transazioni citavano la moneta Pisane vel Lucensis.
    3 punti
  11. Grazie. Spero di saper proporre qualche contenuto interessante!
    3 punti
  12. un progetto interessante era quello delle conservazioni, il primo argomento fu aperto lo scorso giugno 2015 da @Littore. Non se ne è fatto più nulla ma sarebbe bello riprenderlo in mano. anche se andrebbe regolamentato. Domani sera cerco la discussione
    3 punti
  13. Ecco il mio esemplare, imbarazzante rispetto a quello di ZuoloNomisma. Peso intorno ai 9,20 g, di preciso non ricordo perché non ho i dati sottomano.
    3 punti
  14. FORTITUDO MEA IN BRACHIO Nessuno ha mai sentito parlare di Zanen de la bala? Risale tutto a parecchi secoli fa, quando Cremona era sotto il dominio del Sacro Romano Impero. Ogni anno, come leggenda narra, la città era obbligata a pagare all'imperatore un tributo consistente in una palla d'oro. Questa vessazione si prolungò fino a quando un baldo gonfaloniere, certo Giovanni Baldesio, sconfisse in duello il figlio di Enrico IV, fuori porta Mosa, liberando così i cittadini dal pesante tributo. Benché la leggenda sia in buona parte avvolta nel mistero, la palla è simbolo che tutt'oggi riecheggia in giro per la città, dalla sommità del Torrazzo all'emblema posto sulla statua sotto la loggia dei Militi: Osservatela nel suo "splendore" terminato due estati fa, oggi è purtroppo decapitata, le manca la corona che un altrettanto baldo turista ha fatto cadere mentre ci si arrampicava sopra.... Giovanni, soprannominato appunto Zanen de la bala, è una delle figure più note localmente. Oltre alla statua proposta (in cui si può apprezzare appunto l'emblema della città), esiste anche una statua sulla cattedrale, l'unica che lo raffiguri: La posa, come forse alcuni noteranno, ricorda un giocatore di bocce. Tempo or sono lessi di un'altra tesi che riconsiderava la sfida come una semplice partita a bocce... ma per Bacco, il solo pensiero mi fa venire in mente i pensionati che d'estate occupano il settore bocciofilo delle canottieri (una delle quali dedicata proprio a Baldesio)..... di gran lunga meglio la versione popolare! Passando agli aspetti prettamente numismatici, andrei cauto a definire "moneta" l'esemplare sopra proposto. È purtroppo un pezzo di tale rarità che non ho potuto far di meglio, o scansionavo l'esemplare del Fenti o quello dell'asta Milani (finito a 3200 euro diritti esclusi). Purtroppo, essendo così rara, non è stata studiata a fondo e il Fenti stesso la definisce in modo abbastanza fantasioso e poco attendibile. Resta senz'altro una moneta/medaglia molto affascinante e sicuramente ricca di storia, un tangibile pezzo di storia locale. P.S. Mi congratulo per l'interessante discussione, l'ho scoperta solo stasera e mi sono ritagliato appositamente un po' di tempo....
    3 punti
  15. Se si possono mettere anche monetine estere ne inserisco una anch'io della Liberia La storia di questa nazione comincia nel 1822 con l'arrivo sulle coste africane di un veliero, erano dei coloni afroamericani. Uomini di colore che si sentivano legati a questa terra dal quale i loro avi erano stati deportati Stabilirono una colonia di liberi uomini di colore che chiamarono per l'appunto "Liberia". THE LOVE OF LIBERTY BROUGHT US HERE L'amore per la libertà ci ha portato qui
    3 punti
  16. Intanto auguri di cuore per il vostro nuovo impegno qui sul forum! sono veramente contento per voi e per la sezione! Da parte mia l'avvicinamento alle medievali è stato un caso: seguivo il forum per le monete del Regno d'Italia che avevo da poco iniziato a collezionare... all'epoca andava molto la chat; non conoscevo nulla sulle monete prima del Regno (sapevo poco anche sul Regno del resto... come anche adesso); una volta capitai in una di quelle mitiche serate in chat, in cui era presente anche @picchio ... fui affascinato dal modo in cui parlava di quelle monete (erano per lo più moderne, roba del Cinque e Seicento se non ricordo male, ma per me l'insieme delle monete era diviso nei due sottinsiemi "Regno" e "prima del Regno", quindi assimilavo le medievali come le rinascimentali allo stesso status di antichità)... poi ero molto amico con @Ghera e quando lui passò dal regno alle medievali anche io iniziai ad appassionarmi. Al Veronafil successivo acquistai il mio primo grosso di Volterra: fu la mia prima moneta medievale... da li poi è venuto fuori quello che è venuto... Per quanto riguarda il Medioevo, non lo conoscevo se non marginalmente: mi sono appassionato alla storia e all'arte anche e sopratutto attraverso la numismatica, prima mi piaceva ma non mi emozionava. un caro saluto, Magdi
    2 punti
  17. Ciao, Lazzarini è il disegnatore della banconota, è menzionato al retro del biglietto: I dati che servono per identificare una banconota da 1.000 lire Verdi sono i decreti posti sul bordo sinistro al retro: e le firme di Governatore e Cassiere sul fronte Urca il mio avatar! In ogni caso, per una giusta valutazione, servono le immagini di fronte e retro delle tue banconote.
    2 punti
  18. @morellino mi associo anche io a quanto detto da @santone ed @anto R con l'aggiunta, mi vogliano correggere se sbaglio, che la moneta di Carlo VIII sulla quale è stato ribattuto il cavallo di Federico era un cavallo della zecca dell'aquila con croce tripartita, da quanto ho potuto intuire dalla foto del retro riportata in basso...
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  19. Cari frequentatori della sezione, do il benvenuto a Mirko, nuovo co-curatore con me della sezione; una nostra vecchia conoscenza, una risorsa importante per dare maggiore vitalità alla nostra sezione. Un cordiale augurio di buon lavoro!
    2 punti
  20. Appena aggiunto in libreria
    2 punti
  21. @margheludo Grazie del contributo. Ottima analisi. Per quanto riguarda l' errata classificazione di Corrado II da parte di alcuni venditori "comincio" a pensare che sia fatto di proposito per invogliare gli eventuali acquirenti. Non so se rendo l'idea. Altrimenti siamo messi male, molto male. Per i segni di "legatura" invece non scarterei a priori l'ipotesi che facciano parte di un sistema particolare per l'orientamento del conio. Se ci fate caso corrispondono "quasi" sempre con le due "A" che si incastrano a ore sei circa che rappresentano effettivamente il punto di riferimento dell'incisore. Se ben ricordo Monica ce ne aveva già parlato. Tenete presente che la monografia su Pisa è del 2010 e gli studi progrediscono giorno dopo giorno. Questo è in realtà il limite del cartaceo. Per i segni impressi sui tondelli non dobbiamo trascurare mai l'ipotesi, oltre a quella evidenziata da Giovanni, che lo scopo dei colpi di martello sia quello di far affiorare in superfice una maggior quantità di argento. Anche in questo caso ne abbiamo parlato in discussione. Voglio ricordare che la discussione è aperta a tutti e qualsiasi tipo di curiosità o domanda anche se consueta è benvenuta
    2 punti
  22. Di seguito altri esempi di segni di legatura più netti pe rendere meglio l'idea (quello di sx è l'unico denaro di lucca su cui ho notato i segni, gli altri sono di Pisa).
    2 punti
  23. Tutto vero. Diciamo anzitutto che il Regno d'Italia è un periodo di emissioni numismatiche molto diverse tra di loro, dai moduli ottocenteschi obiettivamente stilisticamente un po' monotoni ai capolavori del Re Numismatico; tuttavia ormai non c'è più molto da "scoprire" perché riguarda monete che appaiono in tutti i cataloghi d'asta o prezzari. L'altrettanto magico mondo delle medioevali invece può riservare addirittura degli inediti, cosa praticamente impossibili con i tondelli dal 1861 al 1943. Proprio per questo però a mio modesto avviso dobbiamo puntare anche sugli altri aspetti che la nostra passione ci riserva: citazioni storico-culturali, ritrovamenti, genesi delle prove e progetti, esemplari eccezionali come qualità, varianti ignote, aste straordinarie e così via. Ho in mente qualche bel progettino per rendere più appealing questa sezione, che condividerò con gli altri curatori e che vi presenteremo al momento opportuno. Intanto se i numerosi appassionati dei Savoia desiderano offrirci i primi spunti naturalmente avranno tutto lo spazio che meritano. Cari saluti a tutti.
    2 punti
  24. Tra pochi giorni ricorrerà la Festa di Ognissanti... SI TOT PRO NOBIS QVIS CONTRA NOS - Se tanti (sono) per noi, chi (sarà) contro di noi? Ferrara, Ercole II d'Este duca IV, Testone 1534 Un gruppo di Santi intorno alla Madonna, genuflessa, al centro; sopra: colomba dello Spirito Santo. La moneta fu fatta coniare dal Duca per celebrare la sua incoronazione avvenuta nel giorno di Ognissanti del 1534. L'immagine proviene dal Catalogo NAC 85 del 2015. Si potrebbe associare anche un'altra moneta (Testone o per alcuni Quarto) dello stesso Duca con medesima impronta ma con legenda VOS DEDISTIS VOS SERVATE - Voi (me lo) avete dato (questo regno), voi conservate(melo) sempre riferita al giorno dell'incoronazione e quindi come invocazione di protezione dai Santi. Di questa non ho immagini a disposizione, ma chi ha il MIR Emilia la trova al n. 292 a p. 68. Visto il periodo e la moneta... quanto sarebbe bello se anziché perdere tempo con le zucche vuote di Halloween ci fossero più persone interessate a queste che non sono leggende d'importazione ma verissime (e stupende) testimonianze argentee della storia di casa nostra!
    2 punti
  25. Il contenuto dei cerchi rossi e azzurri riflette i contenuti dello stemma:
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  26. Buonasera. Come da gradita richiesta ricevuta in questo topic: http://www.lamoneta.it/topic/153281-zecchino-alvise-contarini/ , allego le immagini dei sessanta tornesi per Candia, Doge Giovanni Corner. Ogni commento è molto apprezzato. Grazie
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  27. il "segno misterioso" non è solo quello inciso dallo zecchiere, allo scopo di identificare una particolare emissione, ma può essere anche interpretato come il disegno nel campo della moneta, ispirato a una ormai per noi "misteriosa" tradizione medievale: ad esempio la rosa presente sulla monetazione goriziana, triestina.... simbolo mistico che rappresenta, come Dante, ci ricorda i beati (i giusti in terra) al cospetto di Dio. Una stella o un tempio più o meno abbozzato..... Quindi "segno misterioso" come messaggio che la moneta voleva dare, ma che noi oggidì non lo comprendiamo fino in fondo.
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  28. vi racconto un aneddoto. Negli anni '80, alle elementari (in un periodo misterioso preweb) un mio compagno di classe portò a vedere una monetina in argento, un ambrosino. La moneta presentava ovviamente MEDIOLANVM, ma lui diceva che era una moneta del MEDIO...EVO. Ne ho messo di tempo per fargli capire che nel medioevo non sapevano di esserne. Diciamo che la mia passione è nata per puro caso.
    1 punto
  29. È bellissimo leggere le vostre motivazioni per le medievali! Diciamo che son motivazioni che morivano :-) Personalmente ne ho una sola medievale, non ricercata. Vi chiedo, quando parlate di mistero o simbolo nascosto, a cosa vi riferite? Si può avere un esempio? Grazie! Scusate... motivazioni che MOTIVANO!
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  30. beh andiamoci piano, se prendiamo come "anomalie" o "imitazioni" tutte le "varianti" della gazzetta dovute ad usura e molteplicità di conii, siamo a posto
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  31. Volentieri...faccio una sintesi perché sullo scorso numero di Monete Antiche mi sono dilungato in merito... https://www.academia.edu/27935755/Riflessioni_sulla_datazione_dei_piccoli_bronzi_pseudo-visigoti_in_Monete_Antiche_anno_XV_n._88_luglio_agosto_2016_pp._20-26_Libreria_Classica_Editrice_Diana_Cassino_2016_-_A._Gennari_A._Ortu_A._Trivero_Rivera_e_M._Cecchinato Crusafont ha datato questa monetazione ai secoli VI e VII fino al limite dell'anno 700 basandosi in via esclusiva su dettagli stilistici da lui presi qua e là dalle monete visigote e non solo ... L'autore è stato poi criticato da moltissimi studiosi, Marot in prima fila... certo, lui trae conclusioni storico numismatiche facendo paragoni stilistici di piccoli particolari, spaziando tra il V e il VIII secolo, tra Spagna e Italia come se nulla fosse...non poteva che essere criticato. per farla breve, tutte queste monete provengono quasi esclusivamente dalle zone del Guadalquivir ....probabilmente tra fine V e inizio VI secolo...e in questo caso l'attribuzione a Toledo non ha NESSUN FONDAMENTO...e nessun ritrovamento in zona!!!! solo che nel monogramma Crusafont legge TOTO...quindi TOleTO...cos'altro ultima nota...quando queste monete furono coniate i Visigoti ancora dovevano arrivarci nel Guadalquivir...e furono coniate o da maggiorenti locali (anche cariche ecclesiastiche) oppure dall'enclave bizantina... qua c'è ancora molto da dire....
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  32. Nelle passate edizioni c'era PCGS Europe ma, stando al calendario pubblicato sul loro sito, pare che a novembre non ci saranno (a maggio c'erano) http://www.pcgseurope.com/internationalshows?l=it Tra i periti NIP ce ne sono alcuni specializzati in monete estere, ma non saprei dirti se, in particolare, americane http://www.numismaticinip.it/ListaAlbo.aspx Tra questi, almeno Sintoni dovrebbe esserci. Ma tu hai bisogno di una perizia vera e propria, o ti basta un parere su autenticità, conservazione e valore? nel secondo caso ci sono molti commercianti che trattano monete USA (in particolare dollari d'argento) e, anche se non sono periti, un parere sapranno sicuramente dartelo. petronius
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  33. bravo @giarea, avevo notato la croce, ma per la fretta non l'ho menzionata
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  34. Salve, ho appena letto questo post, mi è piaciuto immaginare Adriano che trascorre la notte in cima al vulcano per poter assistere al sorgere del sole... Mi restituisce un'immagine molto umana di questo imperatore Di certo era una persona molto aperta verso le altre culture (come ad esempio quella greca di cui, se non sbaglio, era un ammiratore) ed anche, credo, di una certa sensibilità per la Bellezza in generale, come dimostrerebbe questo episodio... Grazie per l'interessante post, che ha aggiunto nuovi tasselli alla mia (ancora molto scarsa) conoscenza di questo imperatore Buona giornata!
    1 punto
  35. Anche se alcune medaglie sono già state pubblicate, per continuità in questa discussione cronologica le ripropongo MARIA TERESA D'ASBURGO (1717-1780) in carica dal 20 ottobre del 1740 e incoronata il 25 giugno1741, a Milano fu acclamata Duchessa nel 1741, fece molte riforme e diede impulso in diversi campi, nel rinnovamento edilizio restaurò il Palazzo Reale, progettò la Villa di Monza, ristrutturò il Palazzo di Brera, sempre artefice GIUSEPPE PIERMARINI venne inaugurato il Teatro alla Scala. Ebbe 16 figli di cui il primogenito GIUSEPPE fu il futuro imperatore, Dopo 40 anni di governo si spense a Vienna il 29 novembre 1780. Nelle medaglie si conoscono 4 ritratti di autori diversi e sempre ripetitivi, Anton Franz Widemann, Martin Krafft tipo A, sempre Martin Krafft tipo B e Anton Guillemard. Medaglia dell'Incoronazione D/ Ritratto di Guillemard busto verso destra con vestito ornato e ampia scollatura - M.THERESIAD.G.ROM. IMP. HUNG.& BOH.RE.A.A. R/ IUSTITIA ET CLEMENTIA suo motto. Bronzo, mm.47 riferim. rivista MEDAGLIA edizioni JOHNSON numero 20, 1985
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  36. siiiiii bravo ora, io sono critico sull'attribuzione ai visigoti, ma la moneta é lei! spagna stavolta ve l'ho fatta sudare...
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  37. Ciao Max Posso dirti quanto viene valutata da: Montenegro R2 - cond. BB. €. 250 - Spl. €. 450,00 Luciani-Zub R2 - cond. q.Spl. €. 300,00 saluti luciano
    1 punto
  38. Senz'altro a domani :). Io sarò ad attendervi davanti a Palazzo Blu a partire dalle 10,15. Ecco qua le schermate di Google maps nelle quali visualizzate il tragitto da fare dalla Stazione Fs di Pisa fino a Palazzo Blu e poi per il pomeriggio da Palazzo Blu al Museo Nazionale di San Matteo. Per chi ha prenotato il pranzo saremo al ristorante-trattoria "La Pergoletta", che si trova in Via delle Belle Torri (nella schermata dove si vede il percorso tra Palazzo Blu e San Matteo si trova più o meno all'altezza di dove è visualizzato il cartellino con tempo di percorrenza e distanza a piedi). Se qualcuno di voi volesse avere il mio recapito di cellulare per ogni evenienza e non ce lo avesse, mi puo mandare un MP o scrivere una mail che glielo invio. Idem se voleste indicazioni su dove parcheggiare l'automobile non troppo lontana dai musei gratuitamente (in centro è possibile parcheggiare ma quasi ovunque a pagamento). A prestissimo! MB
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  39. Dal peso è un 4 Falus (1285 = nostro 1869), il valore è naturalmente determinato dalla conservazione, penalizzata da quella piccola mancanza, peccato perchè i rilievi sono ben definiti, purtroppo non più di una diecina di euro, è una moneta piuttosto comune. qui la scheda http://en.numista.com/catalogue/pieces9631.html
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  40. Vedo che l'influenza romana è presente un pò ovunque ... Bellissimi gli interventi "britannici" di Illy e grigioviola... Altro tema, molto ampio, è la cornucopia, diffusissima sin dall'antichità, e di cui cercherò di mettere degli esemplari: 1)Sesterzio emesso da Tiberio in onore del figlio Druso Teste di Tiberio Gemello e Germanico 2) Tarì di Filippo III° di Napoli emesso per celebrare il matrimonio del Re spagnolo con Margherita d'Austria: Teste di Filippo III e Margherita Moneta molto rara. Saluti Eliodoro
    1 punto
  41. Buona notte a tutti,navigo spesso sul web alla ricerca di denari particolari ed ho scoperto che la maggior parte dei denari di pisa sono catalogati erroneamente come denari di lucca,ma anche tra i lucchesi la confusione è tanta,quasi tutti i denari di Corrado II ad esempio vengono scambiati per Enriciani anche quando la legenda è ben leggibile,altra cosa che ho notato è che nonostante qui a scriverne siamo in pochi in realtà ci sono dei collezionisti consapevoli e preparati a cui questi pezzi mal classificati o particolari non sfuggono e lo si nota dai numero di rilanci nelle aste,ben più alto che per i semplici Enriciani.Questo denaro di pisa è particolarmente bello e leggibile soprattutto al rovescio,non posso non tornare a parlare dei segni di legatura tra la A di PISA e la V di FREDERICVS che @dabbene aveva ipotizzato essere un suggello alla fedeltà della città al suo imperatore simbolicamente legati in modo indissolubile dal duro metallo di questi trattini di congiunzione ,ipotesi a mio avviso plausibile fin che qualcun'altro non ci dice la sua ,la mia di ipotesi era più orientata sulle tecniche di preparazione del conio,si notano più spesso di quel che credevo inizialmente e trovo singolare il fatto che "Zecca e monete del comune di pisa" non ne faccia menzione (spero altrimenti saro' lapidato), potrebbero essere una fenomeno circoscritto ad un determinato periodo facilitando la catalogazione, @anto R sono i segni lasciati dal martello a testa tonda usato per arrotondare il tondello precedentemente tagliato a cesoia in modo frettoloso e grossolano,tecnica in uso sia a Pisa che a Lucca e non escluderei qualche altra zecca imitativa per la probabile migrazione di maestranze da una città all altra.vi saluto ed aspetto i vostri pareri,saranno ben gradite le smentite,buona notte .p.s.io ci leggo FEDERICVS e non FREDERICVS sbaglio?
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  42. Il bello (o il brutto?) di questi quiz É che se li vedi intorno a mezzanotte, prima di andare a dormire, rischi di non dormirei: "dai, faccio un'ultima rapida ricerchina..." io devo attendere l'aiutino, mi sa...
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  43. Pio VII anno V che ricorda la riforma per l'attività agricola " Motu Propriu" Hamerani o riconio? Io opto per l'originalità
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  44. Ottimi esemplari @grigioviola ! Sul tema della Britannia post-romana segnalo i testi del Venerabile Beda, monaco vissuto in Inghilterra tra il 673 e il 735 che scrisse opere in latino incentrate più che altro sulla cristianizzazione della Britannia. Ma soprattutto vi segnalo l' Historiae Regum Britanniae di Monmouth (1100-1155), un canonico che scrisse in onore di Roberto I Conte di Glouchester l'opera al fine di ripercorrere la storia dei Re Britanni. L'autore affermò di avere semplicemente usato come fonte storica un non meglio "testo antichissimo" gallese, traducendolo in latino. Il testo in realtà risulta molto... "fantasy" ma ancorato a cenni storici reali; per il periodo romano vi sono descritti più personaggi realmente esistiti ma stravolti sia nel nome che nelle reali vicende storiche o altri probabilmente inventati di sana pianta. Ad esempio il primo re è Bruto di Troia, figlio di Silvio e discendente di Enea, fondatore del Regno di Britannia(?) dopo varie vicende che lo allontanano dal Lazio. Viene menzionato Lucio, primo Re cristiano di Bretagna (?). Ma vi sono vicende che sembrano aver radici storiche. Ad esempio Arvirargo (figlio di Cymbelin) re locale al momento della conquista claudiana dell'isola dapprima combatte contro l'Imperatore per vendicare la morte per mano romana del fratello Guiderio, quindi stipula una pace comportante il pagamento di tributi e il suo matrimonio con Genvissa, figlia di Claudio (?). Dopo ciò, Arvirargo diviene alleato dei Romani e li aiuta a giungere sino alle isole Orcadi. L'anno seguente, inamicatosi le altre tribù britanniche è costretto a sospendere il pagamento del tributo e Claudio invia un contingente guidato dal generale Vespasiano. Lo scontro tra i due eserciti porta ad una situazione di stallo, risolta dall'intervento di mediazione di Genvissa. Vespasiano rientra a Roma e dopo un anno Arvirargo muore, lasciando il trono al figlio Mario. La storia quindi riprende probabilmente in modo direi... delirante la vicenda di Caractacus (figlio di Cunobelin) e fratello di Togodumno che si oppose alla conquista romana da parte dei Romani. Un altro episodio è una variante dell' incursione dei galli a Roma nel 390 a.C. Il capo dei galli è il britanno Brennio, fratello del re di Britannia. Conquistò tutta la Gallia, entrò in Italia e mise a ferro e a fuoco Roma: i romani riscattarono la città con oro e argento e Brennio si ritirò. Ed eccoci a Giulio Cesare, il quale, dopo aver conquistato la Gallia, naviga lungo le coste settentrionali. Volto lo sguardo all' isola dei britanni chiese chi l' abitasse. Saputolo esclamò: Per Ercole, romani e britanni appartengono alla medesima stirpe, entrambi discendono dai troiani. Non voglio recare offesa all' antica nobiltà di Priamo versando sangue fraterno. Perciò chiede al re di Britannia, Cassibellauno, di sottomettersi pacificamente; ma Cassibellauno (che è un personaggio storico) s' indigna e, col valore e l' astuzia, mette in fuga Cesare, la cui spada magica resta in mano ai britanni. Poi diventa re Cumbelin (in quei giorni nasceva Gesù Cristo) e i romani conquistano succesivamente la Britannia (vedi sopra Arvirargo). Quindi Settimio Severo che aveva due figli: Geta nato da madre romana, e Bassiano figlio di una britanna. Alla morte di Settimio Severo i romani eleggono Geta, i britanni Bassiano. Si viene a uno scontro e vince Bassiano. Alla sua morte segue un periodo nero ma non del tutto per i cristiani di Britannia: tutti i fedeli furono trucidati affinché in fitta schiera e a gara si affrettassero a raggiungere gli ameni regni celesti, loro dimora naturale. Compare anche Costantino "primo imperatore cristiano dei Romani" che sicuramente lasciò un ricordo mitico nelle popolazioni isolane... a quel tempo a Roma regnava il dittatore Massenzio e molti romani avevano cercato rifugio in Britannia. Tutti costoro chiedevano a Costantino: "Fino a quando, o Costantino, sopporterai la nostra sciagura?" Questi si lasciò persuadere, marciò contro Roma e la conquistò. Arriva il 410 d.C. e i Romani devono abbandonare l' isola: c' è una straziante scena d' addio. Approfittando del vuoto di potere cominciano ad arrivare gruppetti di sassoni, molto ammirati per il loro aspetto fisico (erano stranieri di alta statura e di straordinaria bellezza). Il guaio è che a poco a poco di sassoni ne arrivano tanti e si comportano da conquistatori. Seguono battaglie furibonde. Ma il grande cambiamento, nel racconto, è che ora tutto si fa a forza di magia: anzi, su preghiera del vescovo di Lincoln, uomo di grande prudenza e religiosità, Quindi inizia una parte nella quale ha grande importanza ... Merlino!! Il quale profetizza: il drago bianco (i sassoni) sconfiggerà il drago rosso (i britanni). Ma per fortuna dopo vari scontri arriva Re Artù: sconfigge il drago bianco e sbarca sul continente per conquistarlo ma viene raggiunto dagli ambasciatori dell'Imperatore romano Lucio Tiberio che gli ordina di presentarsi a Roma a metà agosto dell' anno successivo: dovrà accettare dal Senato il castigo che ha meritato per essersi impadronito della Gallia romana. Per sua sfortuna (o fortuna) non riesce a farlo: la moglie, la regina Gahumana (Ginevra nelle versioni successive) viveva in esecrabile lussuria col nipote. Artù torna in Britannia, sconfigge il nipote, manda Gahumana in un convento e sparisce misteriosamente, ad Avalon. Corre l' anno 542. Tutto ciò per dire che le tradizioni antiche mutuate nel mito anche nel 1100 erano note ad alcuni (guarda caso, ribadisco, un monaco)... ma volete che nella tradizione orale popolare non fossero tramandati i ricordi di un passato mitico e glorioso sottoforma di saghe fantasticate?! Ciao Illyricum
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  45. NON SIBI SED ALIIS Non per sé ma per gli altri Roma, Innocenzo XII, Mezza Piastra 1693 Anno III Al rovescio un pellicano si squarcia il petto per alimentare i suoi piccoli. Un tempo si riteneva erroneamente che il pellicano avesse la capacità di nutrire o addirittura di risuscitare i suoi piccoli nutrendoli col proprio sangue. Per questo nella simbologia cristiana è stato spesso accostato allo stesso Cristo, in quanto segno di Colui che offre la propria vita per la salvezza di quelli che sono stati da Lui generati. Nella teologia medievale il pellicano rappresenta più esattamente Gesù che si lascia inchiodare alla croce, donando il suo sangue per la redenzione dell'umanità. Anche nella Divina Commedia c'è un accostamento tra Gesù e tale palmipede: Dante, nel canto XXV del Paradiso (v. 112-114), parlando di Giovanni che nell'ultima cena poggia il capo sul petto di Gesù, scrive: Questi è colui che giacque sopra il petto del nostro pellicano, e questi fue di su la croce al grande officio eletto riferendosi, in quest'ultimo verso all'incarico che Cristo, dalla croce, assegna a Giovanni di prendere Maria come sua madre. L'immagine è tratta dal catalogo dell'Asta Nomisma 39 (2009).
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  46. Buonasera voglio condividere con gli amanti delle monete papali questa affascinante piastra del 1699 di Papa Innocenzo XII Gradite vostre opinioni
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  47. ...sia nel labaro di foggia romana antica impugnato dalla personificazione della Chiesa:
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  48. caspita ! e bravo Michele !!! Concordo sul fatto che sia piu' raro di quello sotto Paolo III, a memoria mi risultano meno apparizioni....il fatto che mancasse a GdF la dice lunga sulla rarita' di questo testone ! Quello raffigurato nel Papal Coins del Berman e' lo stesso esemplare della BankLeu 36, coll.Cappelli, riconoscibilissimo per la O di ROMA ribattuta... C'era un esemplare anche nella KMXXI (ma si sa che li cerano tutte...), hai verificato che non sia proprio il tuo ? non se ne sono visti molti........ Una curiosita' : ti sei imbattuto per caso o perche' hai visto un gruppo di "dottori" Complimenti, grande moneta e aggiungo ottima conservazione per il tipo. Daniele
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  49. Per me siamo vicini al top. Da vedere i bordi spl+ fdc ?
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  50. Salve ragazzi condivido alcune foto che feci quando andai a visitare il museo,occhio alle erezioni??? http:// http:// http:// http:// http:// http:// http:// http:// http:// http:// http:// http:// http:// /
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