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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/23/16 in tutte le aree
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Sicuramente per amore della storia e di quel periodo intricatissimo che è il medioevo, personalmente non sono particolarmente attratto dall'aspetto simbolico quanto da quello rappresentato dalla funzione di minuscole pietre miliari della storia che hanno questi contorti tondelli che ci raccontano di successioni dinastiche spesso intrigate e assai poco....trasparenti, conflitti e periodi di prosperità, di Papi e Imperatori, mercanti e crociati e........chi più ne ha più ne metta3 punti
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Volevo fare ancora due brevi riflessioni della giornata di ieri in modo più riposato , certamente l'emozione di avere tra le mani capolavori e gioielli della nostra numismatica è stato veramente emozionante e straordinario, nel contempo mi piace ricordare il fil ruoge della Giornata, il ricordo di tre grandi Collezionisti privati, di epoche, provenienze diverse, ma che tutti e tre hanno contribuito in modo diverso a proporci tre progetti e idee del collezionare che oggi possiamo anche vedere nei pezzi più pregiati. Lo studio, l'impegno, la volontà di formare il proprio unicum e poi che anche tutto questo fosse per pubblica utilità, per la collettività, per noi che ieri in fondo abbiamo visto è veramente importante.... credo che poi ieri siamo stati i tramiti tra il loro essere collezionisti di ieri con chi è collezionista o studioso oggi, ma certamente poi un collezionista che ha poi donato ci deve essere stato e questa è stata la partenza di tutto quello che ieri la dott.sa Baldassarri ci ha sapientemente raccontato e illustrato.... Ultima annotazione, giornata decisamente importante, grazie anche all'apporto consolidato degli amici di Lamoneta che ormai formano un gruppo sempre più reale e radicato sia nel testimoniare agli eventi con la loro presenza, sia nel comunicarli , sia nell'essere in molti presenti nel Mondo Associazionistico Italiano, in questo caso della Società Numismatica Italiana, una presenza importante anche numericamente che ormai diventa da virtuale sempre più reale, questo mi sembra giusto rimarcarlo e sottolinearlo proprio qui su Lamoneta .....3 punti
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Allora la voglia di fare post non tecnici c'è ancora...bene! Ovviamente poi servono anche interventi specifici per interessare, imparare ecc. ma a volte anche aprire una discussione "rilassata" credo abbia il suo perchè. Inviterei magari @r-29 a postare la sua unica medievale (adesso son curioso ) per vederla insieme, andare un po' a vedere cosa ci dice e con che linguaggio. Magari proprio in questa discussione, in modo che tutti possiamo porci davanti ad essa con un atteggiamento "sentimentale" e non "di testa". Per quello ci sarà tempo in altre occasioni, luoghi e momenti. Ovviamente se qualcuno ci leggesse e volesse dire la sua in risposta alla omanda iniziale è solamente il benvenuto! Buona domenica, Antonio3 punti
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Mi unisco sinceramente al coro unanime di ringraziamenti a @monbalda. E' stata una giornata straordinaria per molteplici ragioni: - il patrocinio della SNI ad uno splendido evento divulgativo anche se rigoroso sotto il profilo scientifico; - il tema dell'interessantissimo intervento di Monica sui collezionisti del passato, "dedicato" ai collezionisti di oggi; - la visita alle monete esposte a Palazzo blu: in particolare ricordo gli spettacolari medaglioni romani della collezione Simoneschi e la sua libreria numismatica; - il momento conviviale durante il pranzo dove ho rivisto vecchi amici e ne ho conosciuti di nuovi (un particolare ringraziamento a @Cesare Augusto per i graditissimi omaggi); - la possibilità di toccare con mano monete meravigliose, selezionate con cura e passione da Monica, apprezzabili anche da chi, come me, normalmente segue altre monetazioni; - lo scambio di informazioni durante la visione delle monete con chi ne sapeva evidentemente più di me sulle monete che abbiamo ammirato. Spero sinceramente che giornate di questo tipo si possano ripetere! Un saluto a tutti.3 punti
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Qui tocchiamo livelli altissimi di raffinatezza incisoria, aspetto stilistico, e linguaggio espressivo... Un tondello che mette soggezione per la sua incantevole bellezza, e per il suo messaggio subliminale. Un periodo dove la monetazione ha donato capolavori indiscussi. Questo e fra i miei preferiti! NAPOLI Filippo III (1598-1621). Carlino.D. / PHILIPP III D G REX ARA VTR. Bu sto radiato a destra; dietro, CF. R/ EGO IN FIDE Aquila coronata che regge con la zampa destra la pietra focaia. P.R. 16. MIR 209. AG. g. 2.94 mm. 24.00 RR. EGO IN FIDE: Io nella fede. Il Dell’Erba ritiene che la parola “Ego” si riferisce all'aquila coronata, simbolo del potere regale, personificazione della maestà, la quale è d’essa che parla. Quest’aquila non sorregge e forse nemmeno mostra, ma solleva la pietra focaia. Come è noto la pietra focaia rappresenta uno degli elementi costitutivi del collare del Toson d’oro, il quale, insieme con altri elementi dello stesso (acciarino, bastoni ecc.) ricorre spesso nelle monete di Filippo III. Il Toson d’oro era la più alta ed ambita onorificenza cavalleresca di quei tempi, mentre la pietra focaia (come fiammiferi, cerici, accenditori che erano ancora molto al di là da venire) doveva certo rappresentare uno dei più umili e modesti arnesi casalinghi. Chi mai poteva innalzarla da così basso rango agli altissimi fastigi della suprema decorazione ? Solo l’autorità regia, alla quale sempre hanno fatto capo tutti i magisteri cavallereschi. Ed ecco la personificazione della regalità, rappresentata dall’aquila coronata, che solleva la focaia, o la mostra, e dice che in fede sua, per virtù sua essa assorge e permane a così elevata dignità, a tanta onorifica distinzione. Eros3 punti
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Ispirato dalle sempre ottime discussioni di @Illyricum65 e @grigioviola sugli hoard britannici di monete romane ho deciso di fare lo stesso per quanto riguardo le monete medievali o per meglio dire " hammered coins " . L'hoard in oggetto è il Ednam hoard rinvenuto nel luglio 1995 ( avevo un mese !! ) nell'omonima cittadina inglese del Roxburghshire , a pochi km dal confine scozzese. il ripostiglio venne scoperto dal sig. J.R.Shuttleworth durante lo scavo per la costruzione di nuove fondamenta per la propria casa e grazie alla tempestiva comunicazione alle autorità competenti fu possibile eseguire un attento e minuzioso scavo archeologico che ha portato alla luce 1472 monete. La composizione è la seguente: 1278 pennies di Edward I e Edward II 19 pennies irlandesi di Edward I 149 pennies scozzesi di Alessandro III , John Baliol e Robert Bruce. 25 imitazioni continetali 1 grosso tornese francese di Filippo IV Per quanto riguarda la datazione è da notare come le monete più tarde siano i pennies inglesi classe 15b e quelli scozzesi di Robert Bruce ( databili rispettivamente al 1321-22 i primi e non prima del 1320 i secondi ) mentre mancano completamente quelli della classe 15c che furono coniati verso la fine del 1522. Tale evidenza porta a collocare la composizione del ripostiglio alla fine del dello stesso anno , quando la coniazione dei pennies 15c non era ancora avvenuta o appena cominciata. Bisogna inoltre considerare che l'Agosto-Settembre 1522 videro l'ultima e infruttuosa compagna militare di Edward II contro gli scozzesi e che durante la ritirata dell'esercito inglese venne saccheggiata l'abbazia di Melrose distantante appena 12 miglia dal luogo di rinvenimento dell' hoard. per chi fosse interessato ad una lettura molto approfondita sull Ednam hoard contenente pure l'elenco di tutti gli esemplari classificati rimando a questo articolo proveniente dal BNJ 66 del 1996 scritto da Holmes con la collaborazione di Valerie E. Dean. http://www.britnumsoc.org/publications/Digital BNJ/pdfs/1996_BNJ_66_5.pdf Posto il mio esemplare proveniente da questo ripostiglio: Edward II penny classe 11b1 ( 1312-14 ) Bury St. Edmunds peso: 1,44g. Provenienza: ex ednam hoard , ex Robin J. Eaglen ( da C.J. Martin dicembre 1997 ) , ex DNW 132 lotto 641 parte. elencato al n 88 nell'articolo del link posto in precedenza e al n 662(2) nell'opera " The abbey and mint of Bury St Edmunds from 1279 " di Robin J. Eaglen, British Numismatic Society, 20142 punti
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Come avrete notato sono cambiati i curatori della Sezione,il nuovo team è composto dal sottoscritto, @adolfos e @matteo95. Ci pare doveroso quindi aprire una discussione che serva innanzitutto a salutare gli abituali frequentatori di questa parte del Forum, sperando che continuino a scrivere con l'entusiasmo, la qualità e magari anche la costanza a cui ci hanno ormai piacevolmente abituato; inoltre vorremmo impiegare questa discussione anche per sentire voci nuove. Ci sono molti nuovi utenti che leggono ma scrivono poco, forse "spaventati" da discussioni troppo specifiche o che non osano fare una domanda perchè ai più navigati potrebbe sembrare banale. Niente di più sbagliato! Scrivete, scrivete, scrivete. Tutti abbiamo iniziato da zero, quindi non avete timore di proporci monete e di proporre voi stessi in qualità di nuovi numismatici appassionati di Medioevo. Vi chiedo (chiediamo) quindi una cosa semplicissima, giusto per rompere il ghiaccio con qualcosa di assolutamente non tecnico: "Perchè le medievali?" Personalmente mi sono avvicinato al mondo della numismatica con le monete papali, col tempo iniziai ad interessarmi in special modo alle coniazioni dei papi fino al '600 circa, monete coniate a martello, molto "ruspanti" se mi passate il termine Poi un bel giorno ho trovato qui in Sezione la discussione "provisino romano" e ho postato le foto di qualche denaro provisino del Senato che avevo comprato quasi per caso. Mi si è aperto un mondo! Un mondo fatto di simboli minuscoli ed intrigantissimi, di monete brutte e bistrattate ma che sanno dare grandi soddisfazioni a chi ama la Storia. E da allora non ho più abbandonato lo studio dei miei amatissimi provisini. Quindi, venendo al mio caso, perchè le medievali? Perchè mi piacciono le sfide, trovare una moneta che mette in discussione tutto quello che pensavi fino a quel momento non ha prezzo. Perchè sono monete che ti parlano di Storia in una lingua, la loro, difficile ma bellissima.... Adesso tocca a voi. Mi raccomando, specialmente a chi è nuovo: non abbiate timore di intervenire. Il Forum è fatto per questo! Un caro saluto, Antonio2 punti
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Questo pomeriggio spese pazze! Volevo farvi conoscere i miei nuovi acquisti che dovrebbero arrivare a breve! Victorinus 269-271 AD Billon Antoninianus Treveri mint 3,13 g // 21 mm Obv: IMP C PIAV VICTORINVS P F AVG - Radiate, draped and cuirassed bust right Rev: PA- X AVG - Pax standing left holding branch and sceptre C 83; AGK 12c; Elmer 649 (Cologne); Cunetio 2517 gVF Variant without field marks Victorinus 269-271 AD Billon Antoninianus Cologne mint 2,21 g // 18 mm Obv: IMP C VICTORINVS° P° F° AVG - Radiate, draped and cuirassed bust right Rev: VIRT- VS AVG - Virtus standing r., holding shield and spear RIC.78; C.131; E.699; Cunetio2550; AGK.23 nXF Victorinus 269-271 AD Billon Antoninianus 3,17g // 19 mm Obv: IMP C VICTORINVS P F AVG - Radiate, draped and cuirassed bust right Rev: PIETAS AVG - Pietas, veiled, standing left, sacrificing over a small altar and holding a box in her left hand AGK 16a; Elmer 741; RIC 57 Tetricus II 271-274 AD Billon Antoninianus Treveri mint 2,89g // 20 mm Obv: C PIV ESV TETRICVS CAES - Radiate, draped and cuirassed bust right Rev: SPES AVGG - Spes advancing l., holding flower and raising hem of skirt RIC 270 nXF E per finire in bellezza 2 belle imitative! AE Barbarous Radiate of Tetricus I 271-274 AD Local mint in Gaul Late 3rd century AD-5th century AD. 18mm // 3,94g Obv: Barbarized, bearded, cuirassed and radiate bust r.; crude leged around Rev: Implements of the pontificate; crude legend around Prototype: RIC V 111 gVF AE Irregular Antoninianus of Tetricus I 271-274 AD Local mint in Gaul Late 3rd century AD-4th century AD 19mm // 4,01g Obv: IVIP C TETRICVS P F AVG (sic!) - Slightly barbarized, draped, cuirassed and radiate bust r. Rev: SPAL AVGG (sic!) - Implements of the pontificate Prototype: RIC V 111 XF2 punti
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il medioevo e' mistico , épico .....e cosi sono anche le sue monete che sono l' identita' di una singola citta',...... un época tra l'antico e il post moderno che rappresenta un idea bastante fantástica della liberta dello spirito umano ... ricostruire il mondo perso con la caduta dell'impero romano senza avere in mano il manuale di come fare .... ecco qui un esempio ...un grosso per milano con la figura del suo santo protettore2 punti
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In realtà ho anche questa, riproduzione acquistata per donazione alle zone terremotate. Qui credo vi sia da sbizzarrirsi!2 punti
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Ciao, avendo la patina uno spessore variabile, ed essendo formata spesso da più strati sovrapposti, non è da escludere che ne rimanga dopo il tooling. O che dopo il tooling si debba rattoppare qui e là dove l'intervento ha fatto emergere strati inferiori di patina, dal colore diverso, o corrosioni. Anche a me sembrano monete originali e ritoccate (di più il sesterzio). Le aree marroni potrebbero essere quelle rattoppate dopo l'intervento. Ciao ES2 punti
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Direi che è una notizia importante per il mondo della numismatica e medaglistica italiana, la commissione consultiva di Milano per le onoranze al Famedio del Cimitero Monumentale di Milano ha deciso 15 nomi nuovi di importanti cittadini milanesi da essere iscritti esattamente il prossimo 2 novembre 2016 nel Famedio. Qui sono onorati tra i tanti per esempio Alessandro Manzoni, Carlo Cattaneo..... " Vogliamo ricordare e omaggiare quindici cittadini straordinari che attraverso il loro lavoro e la loro personalità hanno contribuito a rendere grande la nostra città e il nostro paese " così dice il Presidente della Commissione Lamberto Bertolè del Comune di Milano. Tra questi per la prima volta compare anche un nome della numismatica, della medaglistica italiana in particolare, Cesare Johnson ( 1914 - 2013 ), esponente di spicco nella produzione di medaglie e che fonda con la moglie e studiosa di medaglie Velia Steiner la Rivista " Medaglie " nel 1971. Johnson vive anche nel mondo Associazionistico numismatico, è Presidente della Società Numismatica italiana dal 1985 al 1993, rimase sempre impegnato come studioso, imprenditore al mondo e alla tradizione della numismatica italiana. Credo che sia un segno importante, direi anche innovativo, che il 2 novembre per la prima volta un uomo della numismatica Italiana entri insieme " ai grandi " nell'elenco del Famedio del Cimitero Monumentale di Milano....2 punti
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si dovrebbe essere questo RIC 35 (Caligula), BMC 49, S 1821 As Obv: GERMANICVSCAESARTIAVGVSTFDIVIAVGN - Bare head of Germanicus left. Rev: CCAESARAVGGERMANICVSPONMTRPOT - Legend around large S C. 37-38 (Rome).2 punti
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Grazie a te che condividi con noi e ci dai spunti di discussione Eheh questo è un classicone! Un denaro di Ancona (come detto da @gigetto13) ben leggibile, l'iconografia è quella tipica di tante monete (dai grossi, ai bolognini, ai denari...) di molte zecche centrali italiane, con le lettere finali della leggenda messe nel campo. Nome del Patrono da una parte, dall'altra il nome della città... un manifesto d'identita anconetana. Moneta molto semplice e sobria da un punto di vista artistico, quasi minimale; ci si potrebbe divertire a cercare i punzoni in comune tra le varie lettere. Ad esempio le P sono formate da una I con una mezzaluna, la stessa mezzaluna viene impiegata due volte per fare la lettera O.... A voi la parola! Antonio PS vediamo anche l'altro lato magari, la legenda dovrebbe iniziare con una D...fatta come? Alla fine in zecca i punzoni per fare i conii di queste monete non erano moltissimi2 punti
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Perché no!? Grazie dell'opportunità! E grazie a tutti coloro che interverranno... Appassionatemi! Eccola:2 punti
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Elledi ha voluto rispettare la scelta fatta dagli autori del Corpus Nummorum Italicorum , La monetazione monegasca è presente nel terzo volume. I Grimaldi inoltre sono una famiglia di origine genovese , il loro principato è stato sotto l'influenza francese genovese e sabauda2 punti
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Ho sempre amato l'epoca dove gli eventi cambiarono totalmente il corso della storia, dove i cavalieri erranti mi facevano sognare, e dove i Bizantini con i loro straordinari mosaici resero le chiese luoghi di culto ineguagliabili.. Ma quello che mi colpì maggiormente furono questi minuti dischi metallici, e la loro intricata lettura. Mi incuriosirono subito, e volli capirne il senso, rimanendo attratto dall'ignoto. Scoprii un mondo fiabesco, dove l'immaginazione volse oltre... Ancor oggi mi permettono di fermarmi d'inanzi a loro quasi colpito da una sorta di sindrome stendhaliana. Il paragone mi viene spontaneo pensando alle avanguardie storiche del 900, dove usciti da un classicismo esasperato, Picasso, Kandinsky e Klee (per citarne alcuni fra i più rappresentativi ) rivoluzionarono il modo di dipingere, dando origine ad un nuovo linguaggio espressivo e conseguentemente a una nuova chiave di lettura... Eros2 punti
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Volume presentato dallo stesso autore questa mattina durante il Convegno numismatico Citta' di Torino. Gia' disponibile presso Montenegro Editore Luppino Domenico Prove e Progetti e rarita’ numismatiche della monetazione italiana (dal secolo V’ al 2002) IX Vento Napoleonico (1796-1815) Montenegro Editore 2016 Collegno (TO) Indice dell'opera1 punto
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Salve a tutti. Oggi mi andava di riprendere questa discussione un po' datata (fortunatamente non molto) per riproporre questo interessante argomento: Partiamo dalla moneta in oggetto. Come avrete intuito si tratta della piastra comunemente denominata Fecunditas per via della legenda che ne caratterizza il rovescio, emessa da Ferdinando IV di Borbone per celebrare la nascita della sua primogenita. Al D/ FERDINANDVS REX MARIA CAROLINA REGINA. Busti accollati dei Sovrani volti a destra. Ai lati, C-C e, sotto, NEAP. MDCCLXXII. Al R/ FECVNDITAS. Figura della maternità in trono a sinistra (alcuni vi vedono il ritratto della Regina che tiene in braccio la neonata), dietro, a terra, una cornucopia. Sullo sfondo, il paesaggio è caratterizzato dalla veduta del Golfo di Napoli, con la personificazione del Sebeto, il Vesuvio fumante e un vascello alla fonda nelle acque del Golfo. Ai lati della figura, BP - R e, in esergo, M. THERESIA NATA//NON. IVNI (con l'ultima I di dimensioni maggiori). T/ Treccia in rilievo. Sigle: CC = Cesare Coppola, Maestro di Zecca dal 1759 (con Carlo di Borbone) al 19 maggio 1790. BP = Bernardo Perger, Incisore istriano in attività a Napoli dal 1768 (in sostituzione di Ferdinando Adovasio) al 5 ottobre 1786. R = Giovanni Russo, Maestro di Prova dal 1747 (con Carlo di Borbone) al 1775. Riferimenti bibliografici: Pannuti - Riccio, p. 234, n° 47 (variante rara con data orizzontale al D/: n° 47a); CNI XX, p. 576, n° 90. Fig. 1: Un esemplare, a titolo d'esempio, di piastra a legenda Fecunditas. Immagine tratta dal web. Come si evince dalla data sotto i busti dei Sovrani al diritto, la moneta fu battuta nel 1772 e, come ci dice il rovescio, per ricordare la nascita della primogenita dell'augusta coppia: Maria Teresa Carolina Giuseppina di Borbone. Il fausto evento si colloca cronologicamente al 6 giugno 1772. La bambina venne così chiamata in onore dell'Imperatrice Maria Teresa, sua nonna materna. Nonostante il lieto accadimento fosse stato celebrato con notevole giubilo a Napoli, esso non garantì, come da contratto matrimoniale, l'ingresso della Regina Maria Carolina, moglie del Re Ferdinando IV, nel Consiglio di Stato: tale avvenimento dovette registrarsi solo successivamente, per la nascita di un erede maschio. Nel 1790, il 15 agosto, la Principessa venne data in sposa all'Arciduca d'Austria, suo cugino Francesco Giuseppe d'Asburgo-Lorena (1768-1835), il quale divenne successivamente Imperatore del Sacro Romano Impero con il nome di Francesco II (1792) e quindi Imperatore d'Austria con il nome di Francesco I (1804). La Nostra fu dunque, insieme al marito, l'ultima Imperatrice del Sacro Romano Impero e di lì a poco la prima Imperatrice d'Austria. La regnante borbonica viene descritta dalle fonti con una personalità affabile e allegra, che amava le feste di corte, ma senza distrarsi dalla politica del suo nuovo Paese: infatti, ebbe una discreta influenza sulle scelte politiche di suo marito, soprattutto per quel che riguardava i rapporti con gli Stati esteri. Il suo più grande successo in questo senso fu l'aver cagionato la partecipazione dell'Austria alla guerra contro la Francia di Napoleone Bonaparte. Maria Teresa fu anche accorta protettrice di artisti: particolare attenzione ricoprì la musica. Per lei lavorò, tra gli altri, il celebre compositore austriaco Franz Joseph Haydn (1732 - 1809), uno dei più grandi musicisti del XVIII secolo. Passando nuovamente alla piastra napoletana che ci interessa così da vicino, la questione che vado qui a riprendere si fonda essenzialmente su di un interrogativo epigrafico: al rovescio, all'esergo, compare la legenda M. THERESIA NATA//NON. IVNI con l'ultima lettera di dimensioni molto più grandi rispetto alle altre. Per quale motivo si registra questa particolarità? Ebbene, questa legenda specifica nel dettaglio la data di nascita della Principessa: le none di giugno, nel calendario romano, cadevano il 5 del mese, in questo caso giugno. La forma epigrafica di IVNI si ritrova anche in altre epigrafi di diverso genere. Mi viene subito in mente quella presente sul sepolcro di Niccolò Machiavelli (fig. 2), a Firenze, che recita: TANTO NOMINI NVLLVM PAR ELOGIVM//NICOLAVS MACHIAVELLI//OBIT AN. A.P.V. MDXXVII. Quindi, ho notato che in luogo del latino OBIIT (3° pers. sing. perfetto indicativo attivo del verbo obeo) viene scritto, in questo epitaffio, OBIT. Allora credo che sia successo similmente anche sulla piastra detta Fecunditas: la lettera I di dimensioni maggiori rispetto al resto della legenda indica in forma epigrafica il raddoppiamento della medesima e dunque si avrà: iunii. La legenda sull'esergo della piastra viene letta quindi M. THERESIA NATA//NON. IVNII, risolvendo così il quesito di questa "strana" lettera che era rimasto insoluto da così tanto tempo. Naturalmente, come sempre alla fine di ogni mio post, invito tutti gli interessati a partecipare attivamente al dibattito, così da far risultare al meglio tutti i nostri punti di vista. Fig. 2: Sepolcro fiorentino di Machiavelli: da notare, nell'epitaffio, la particolare forma OBIT che ha poi consentito di risolvere l'"enigma" numismatico della legenda IVNI.1 punto
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Salve Nell’asta CNG 385 in atto è proposto un obolo fine VI – inizio V sec. a. C. a mio avviso molto interessante dal punto di vista storico-mitologico e stilistico. TROAS, Dardanos(?). Late 6th-early 5th centuries BC. AR Obol (8mm, 0.71 g). Head of cock right / Quadripartite incuse square. Unpublished in the standard references, but cf. Pecunem 21, lot 203 for similar. Good VF, minor porosity. Dardano citato nella didascalia è il figlio di Zeus e della ninfa Elettra leggendario capostipite della dinastia regnante di Troia. Secondo alcune leggende era originario dell’isola di Samotracia, secondo Virgilio invece aveva regnato in Italia, da dove era fuggito per aver ucciso involontariamente il fratello Iasio. Si rifugiò in Asia Minore, dove sposò Bateia, figlia del re della Troade, Teucro, il quale donò al genero il terreno per erigere una città, Dardania. Da Bateia ebbe Erittonio. Alla morte del suocero salì al trono e fondò Troia, che prese il nome dal nipote Troo, figlio di Erittonio. Insegnò ai sudditi a venerare Atena e diede loro due statue della divinità, una delle quali era il famoso Palladio.1 punto
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Io continuo a leggervi ...ENVS... anche con le nuove foto. Quindi ribadirei l'identificazione che ho fatto nei miei post sopra.1 punto
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Anche questa è degli ottomani in Libia - Impero Ottomano 10 para 1223 (anno 20) il sito indica la zecca di Trablusgarb http://www.zeno.ru/showphoto.php?photo=1208261 punto
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Impero Ottomano (Libia) - 5 para 1223 modifica: - dimenticavo il diametro è 18 mm - Con quel diametro è 1 para.1 punto
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Ha già risposto ottimamente Emilio. In effetti le patine verdi malachitiche sono le piu' spesse come volumi ed offrono quindi facilmente la possibilità al bulino di lavorarne le superfici senza arrivare a scoprire il metallo nudo sottostante. Le patine marroni e rossicce cupritiche sono molto piu' sottili e di solito non offrono un volume sufficiente ad evitare l'esposizione del metallo.1 punto
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Nella Grecia e Magna Grecia durante il banchetto, si facevano libazioni in onore di qualche Nume. La prima libazioni e l'ultima, erano in favore del Dio Giove, ogni nume aveva una tazza dedicata ad una divinità, quella di Giove con epiteto Salvatore si chiamava Crater Dios Soteros.1 punto
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MA allora ci avevo quasi preso! :-) Peccato che non sono riuscito a trovare una che una foto! :-( Questa è la moneta leggermente migliorata ma mi pare proprio lei! Bel lavoro! TWF1 punto
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No, la rarità non viene indicata (come accade quasi sempre sui principali cataloghi di monete estere)1 punto
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io ho il vizio di farle periziare tutte,è una spesa in più (circa 15 euro a moneta),ma sono più tranquillo e mi dà una sensazione di moneta completa. Quindi le ho tutte nel raccoglitore adattato,ma perfetto per monete periziate,ho il mio elenco scritto su carta e su file a computer,in più ogni moneta ha un suo qcode e per perdere tempo le sto inserendo in un mio sito da principiante. Però preferisco guardarle sicuramente dal vivo e cercare quei dettagli dimenticati1 punto
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Purtroppo prima di esprimermi intendo ultimare la lettura di un libro appena iniziato; spiega appunto il medioevo! Così su due piedi mi comunica eleganza, nonostante alcune squadrature; quasi una ricerca del bello e della pienezza in ogni spazio1 punto
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questa immagine è stata deformata irrimediabilmente..... il R/ corrisponde ad una CONCORDIA MILITUM .. potrebbe essere Aureliano ti allego un esempio ( solo per confronto9 RIC 59f, C 60 Antoninianus Obv: IMPCAVRELIANVSAVG - Radiate, cuirassed bust right. Rev: CONCORDIAMILITVM Exe: - Aurelian standing right on left, shaking hands with Concordia to right, holding scepter. (Rome).1 punto
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Ciao a tutti, non sono un profondo conoscitore del mondo dei gettoni ma mi pare di aver notato che l'uso di questi sussidiari della moneta corrente è sempre stato nettamente più diffuso nelle Regioni del Centro / Nord piuttosto che nel Meridione. Se poi prendiamo in considerazione solo il periodo del Regno d' Italia mi sembra che quelli di provenienza Centro - Meridionale si contino veramente sulle dita di una mano rispetto al Nord. (A memoria mi vengono in mente solo alcuni esemplari per l'omnibus di Palermo). Gli unici esempi di gettoni universalmente diffusi credo siano stati i moderni gettoni telefonici che molti di noi hanno usato. (Anche se pure in questo caso prima c'erano state delle precise macro zone regionali correlate alla distribuzione delle diverse società telefoniche operanti sul territorio.) Secondo voi a cosa è dovuta questa scarsa diffusione? Buttò lì delle idee: differenza di economia locale sul territorio? Diversa tradizione storica nel loro uso? Diffidenza e scarsa accettazione da parte del pubblico? Scarso collezionismo di quelli del sud e quindi scarse testimonianze reperibili sul mercato? A voi la parola. Saluti Simone1 punto
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Ed in effetti erano altri lingotti i lotti 156-158 della Rauch 71, come si puo leggere negli esemplari al seguente link: https://www.acsearch.info/search.html?term=Ingot+Rauch+71&category=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1¤cy=usd&thesaurus=1&order=0&company= Ma resta da capire per quale motivo siano stati rimossi dall'asta di Rauch nel 2003..1 punto
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Non sono daccordo su questa affermazione un conto è screditare un venditore ed in questo caso sono daccordo, ma screditare tutta la piattaforma di cui stiamo parlando no, io sono un grande sostenitore della " baia" e grazie ad essa che riesco a mantenere aggiornata la mia collezione, l'importante è fare una selezioni dei venditori, e vi garantisco che di bravi ed onesti c'e ne sono, ed anche molti.1 punto
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E' stata una grande giornata di numismatica!!! Un GRAZIE di cuore al Consiglio della SNI che ha raccolto la richiesta dei soci di dedicare una parte delle attività sociali alla divulgazione. Credo che chi è mancato si sia perso un evento irripetibile: la possibilità di toccare in mano monete che solitamente non ci è dato di vedere neanche dietro il vetro di una vetrina, oltre che i bei momenti di convivialità e condivisione che rendono sempre più piacevole questa nostra passione. Un grazie di cuore, poi, sopratutto a @monbalda che si è spesa come suo solito in maniera grandiosa per questo evento veramente ben riuscito! E' un segnale: la strada giusta da percorrere per far si che la SNI torni ad avere il ruolo e l'importanza culturale che ha ricoperto per prima tra tutte le realtà numismatiche del nostro paese. Un caro saluto a tutti e a presto, Magdi1 punto
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@giancarlone qui trovi informazioni sul tuo gettone della Guardia Nazionale di Torino1 punto
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"per che l'influentia grande de corsali et infideli è stata di gran rovina a dano di questa terra dell'isola dell elba con Haver depredato molte volte le genti e le scripture...." dal "Liber doti" archivio storico del comune di marciana,era il 1575 Marciana così come gli altri centri dell'isola,o almeno quelli scampati alle devastazioni dei morì, cerca di rialzarsi con quel poco che rimane,fino ad allora si susseguono secoli difficili dove tutto viene spazzato via ciclicamente ora dalla peste ora dai corsari ,ed ogni volta ci si rialza ma si ricomincia da zero,da alcune epidemie di peste nel corso del "300 la comunità di marciana ne esce decimata a tal punto che si conteranno in poche decine gli individui che scamperanno alla falce della morte,si estinguono cognomi, si perdono documenti e si abbandonano paesi oramai ridotti ad un mucchio di sassi che fungeranno da cava per la costruzione dei terrazzamenti ,la ricerca dell' ubicazione originaria di questi abitati spesso darà un bel da fare agli studiosi ed archeologi nel corso dei secoli a venire,e poi ancora uomini uccisi, donne e bambini deportati e resi in schiavitu', e piu' e piu' volte ,senza tregua.Analoga sorte spetterà a molti altri luoghi d'italia,abbiamo perso tante fonti documentarie scritte sulla fragile carta ma ci restano le monete,sopra c'è scritto di tutto ma ovviamente vanno sapute leggere ed ecco dove sta l'immenso fascino di questi tondelli, quando li guardavo anni fa vedevo solo dei geroglifici,ora tutto è cambiato,comincio a vedere un opera d'arte con su descritto a chiare lettere quel particolare momento politico e storico,per di più riesco quasi ad immaginare il momento in cui il conio viene inciso e la moneta battuta ma nonostante tutto sono ben lungi dal saperne abbastanza, ecco perché le medievali, buona notte a tutti.1 punto
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Volentieri...faccio una sintesi perché sullo scorso numero di Monete Antiche mi sono dilungato in merito... https://www.academia.edu/27935755/Riflessioni_sulla_datazione_dei_piccoli_bronzi_pseudo-visigoti_in_Monete_Antiche_anno_XV_n._88_luglio_agosto_2016_pp._20-26_Libreria_Classica_Editrice_Diana_Cassino_2016_-_A._Gennari_A._Ortu_A._Trivero_Rivera_e_M._Cecchinato Crusafont ha datato questa monetazione ai secoli VI e VII fino al limite dell'anno 700 basandosi in via esclusiva su dettagli stilistici da lui presi qua e là dalle monete visigote e non solo ... L'autore è stato poi criticato da moltissimi studiosi, Marot in prima fila... certo, lui trae conclusioni storico numismatiche facendo paragoni stilistici di piccoli particolari, spaziando tra il V e il VIII secolo, tra Spagna e Italia come se nulla fosse...non poteva che essere criticato. per farla breve, tutte queste monete provengono quasi esclusivamente dalle zone del Guadalquivir ....probabilmente tra fine V e inizio VI secolo...e in questo caso l'attribuzione a Toledo non ha NESSUN FONDAMENTO...e nessun ritrovamento in zona!!!! solo che nel monogramma Crusafont legge TOTO...quindi TOleTO...cos'altro ultima nota...quando queste monete furono coniate i Visigoti ancora dovevano arrivarci nel Guadalquivir...e furono coniate o da maggiorenti locali (anche cariche ecclesiastiche) oppure dall'enclave bizantina... qua c'è ancora molto da dire....1 punto
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in qualche modo doveva fare .... altrimenti ci metteva del proprio a rifare il conio (e non è da escludersi che ce l'abbia messo comunque del proprio, magari successivamente, quando il massaro si è accorto del pasticcio) saluti luciano1 punto
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FORTITUDO MEA IN BRACHIO Nessuno ha mai sentito parlare di Zanen de la bala? Risale tutto a parecchi secoli fa, quando Cremona era sotto il dominio del Sacro Romano Impero. Ogni anno, come leggenda narra, la città era obbligata a pagare all'imperatore un tributo consistente in una palla d'oro. Questa vessazione si prolungò fino a quando un baldo gonfaloniere, certo Giovanni Baldesio, sconfisse in duello il figlio di Enrico IV, fuori porta Mosa, liberando così i cittadini dal pesante tributo. Benché la leggenda sia in buona parte avvolta nel mistero, la palla è simbolo che tutt'oggi riecheggia in giro per la città, dalla sommità del Torrazzo all'emblema posto sulla statua sotto la loggia dei Militi: Osservatela nel suo "splendore" terminato due estati fa, oggi è purtroppo decapitata, le manca la corona che un altrettanto baldo turista ha fatto cadere mentre ci si arrampicava sopra.... Giovanni, soprannominato appunto Zanen de la bala, è una delle figure più note localmente. Oltre alla statua proposta (in cui si può apprezzare appunto l'emblema della città), esiste anche una statua sulla cattedrale, l'unica che lo raffiguri: La posa, come forse alcuni noteranno, ricorda un giocatore di bocce. Tempo or sono lessi di un'altra tesi che riconsiderava la sfida come una semplice partita a bocce... ma per Bacco, il solo pensiero mi fa venire in mente i pensionati che d'estate occupano il settore bocciofilo delle canottieri (una delle quali dedicata proprio a Baldesio)..... di gran lunga meglio la versione popolare! Passando agli aspetti prettamente numismatici, andrei cauto a definire "moneta" l'esemplare sopra proposto. È purtroppo un pezzo di tale rarità che non ho potuto far di meglio, o scansionavo l'esemplare del Fenti o quello dell'asta Milani (finito a 3200 euro diritti esclusi). Purtroppo, essendo così rara, non è stata studiata a fondo e il Fenti stesso la definisce in modo abbastanza fantasioso e poco attendibile. Resta senz'altro una moneta/medaglia molto affascinante e sicuramente ricca di storia, un tangibile pezzo di storia locale. P.S. Mi congratulo per l'interessante discussione, l'ho scoperta solo stasera e mi sono ritagliato appositamente un po' di tempo....1 punto
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SCENE DA UN ASSEDIO Moneyer issues of Imperatorial Rome. C. Numonius Vaala. 43 BC. AR Denarius (19mm, 3.78 g, 3h). Rome mint. Bare head of Numonius Vaala right; C • NVMONIVS downwards to right, VAALA upwards to left / Soldier advancing left, holding spear and shield, attacking a vallum defended by two soldiers; VAALA in exergue. Crawford 514/2; CRI 322; Sydenham 1087; Kestner 3788; BMCRR Rome 4216; Numonia 2. VF, attractively toned. Well centered.From the Archer M. Huntington Collection, ANS 1001.1.10525.As with many of the moneyers' types of the late first century BC, C. Numonius Vaala's reverse type refers to an historic event in his family's past. We cannot know to which specific ancestor the moneyer is referring, but the scene depicts military action that brought a specific honor to the soldier involved. During the siege of a city or an enemy camp, the first soldier to breach the walls was awarded the corona vallaris , or "wall crown". The cognomen Vaala became a hereditary title among the Numonii, to be displayed proudly by the first member of the family to achieve the office of moneyer.1 punto
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Jeff, ma no sul piede di guerra io non vedo dai. Chi fa la carta alla fine può scrivere ciò che vuole, che tanto il prezzo lo fa chi possiede la moneta, e non chi fa l'editore. Altrimenti andiamo tutti a chiedere a Fabio Gigante le monete pretendendo conservazione e prezzo secondo suo catalogo Comunque sia, io trovo il concetto di portare il catalogo ai prezzi reali per quanto possibile in linea generale corretto. A me piace! Tutto chiaro e limpido. Ci sono un po' di errori, secondo me, ma come potrebbero non esserci ? Ricordatevi che coloro i quali arriveranno poi col catalogo a pretendere un tot di sconto dalla cifra scritta, sono gli stessi che poi si lamentano in ogni dove dei commercianti che offrono per le loro monete, ancor meno di quello che loro vorrebbero pagare . Non so se é chiaro il messaggio! Sulle aste, come darti torto. Ma c'é asta ed asta.1 punto
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