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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/08/16 in tutte le aree
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Si viaggia ancora, dove i feudi battevano strepitosi tondelli... Un chiaro esempio dove la simbologia già nota, attinse per comunicare e per donare ai posteri una rappresentazione che divenne il simbolo di una monetazione incantevole, dove la vita vuole diventare perenne...un pò come la numismatica... Gazoldo: Annibale degli Ippoliti, 1666. Mezzo tallero 1663, AR 15,78 g. ANNIBAL DE HIPPO MAR S R I CO GAZOLDI Busto drappeggiato e corazzato a s., con mascherone sullo spallaccio; sotto, nel giro, 1663. Rv. HINC VITA – PERENNIS La Fenice che risorge dalle fiamme. CNI 4. Ravegnani Morosini 2. MIR 323. Gazoldo è un piccolo feudo in provincia di Mantova, che fu concesso nel 1534 dall’ Imperatore Carlo V con il titolo comitale alla famiglia mantovana degli Ippoliti. Non siamo a conoscenza di documenti relativi al privilegio di zecca, ma risulta una nota manoscritta presso l’archivio Gonzaga di Mantova, dalla quale apprendiamo che l’Imperatore Rodolfo II nel 1595 sospese tale diritto a causa delle numerose contraffazioni e alterazioni del titolo del monetato. Questo provvedimento fu per altro disatteso in quanto gli Ippoliti continuarono a coniare moneta. Che viaggio meraviglioso che è la passione... Eros6 punti
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Ecco la locandina definitiva, speriamo che gli appassionati di monetazione milanese (ma non solo loro!) approvino la scelta dei Relatori... scherzi a parte, credo che siamo al top! Ricordo che il pomeriggio è per tutti quindi davvero un'occasione da cogliere al balzo. Antonio4 punti
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Ciao a tutti! Desideravo aprire una discussione generalista relativa alle monete pontificie coniate in occasione dei vari anni giubilari. Ho fatto una ricerca sul forum e non mi risulta che prima sia stato affrontato specificatamente l'argomento, che pure è di grande rilevanza storico-numismatica. L'obiettivo è raccogliere e condividere le monete pontificie che hanno in comune questo filo conduttore, integrando le immagini con la storia di quel particolare giubileo, o i fatti che sono occorsi legati a questa particolare commemorazione o magari curiosità e avvenimenti legati al pontefice che lo ha indetto. Liberi dunque di postare quante più monete a tematica "anno giubilare" così da creare una galleria iconografica e storica di questa particolare ed esclusiva tematica della numismatica pontificia. Comincio io con 2 testoni della mia collezione: Gregorio XIII (1572-1585), Roma. Munt 33 Var. I, CNI 24. Testone per il Giubileo 1575 D/: Busto a destra, piviale con S. Pietro GREGORIVS . XIII . PONT . M R/: Porta Santa, nel vano AN // 15 // 75 Ai lati RO - MA. IVSTI INTRABUNT PER EAM (I giusti passeranno attraverso di essa, Salmo CXVII, invocazione per il Giubileo)3 punti
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Questa è la domanda che avrei voluto porre ed alla quale nessuno ha ancora risposto. Dalla foto, a mio parere, la moneta sembra essere autentica ma non sono esperto di monete greche, quindi la percentuale di errore è sicuramente più elevata di altri che mi hanno preceduto in questa interessante discussione. Se non altro si prendano in esame le caratteristiche del pezzo, per stabilirne l'origine, e non il canale di vendita. Le evidenze di battitura possono essere replicate ? Benissimo, focalizziamo l'attenzione allora sulle evidenze di fusione: ve ne sono ? a mio avviso no..... Quanto a stabilire, dalla foto, se un ossido sia originale o meno sulla base della differenza di colo o sulla rifrazione di luce, DA UNA FOTO.....a mio avviso è un esame di difficile attendibilità. Sbaglio ? Interessante discussione, complimenti a tutti3 punti
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Grazie Antonio della tua splendida Locandina, concludiamo quindi il fil rouge di questo Evento Numismatico Milanese coi nomi per la parte culturale del pomeriggio al CCNM che è aperta per tutti, due nomi di grande eccellenza, sono la Milano numismatica, Paolo Crippa, e quando diciamo Crippa a Milano diciamo Numismatica, e poi Alessandro Toffanin, autore del MIR Milano libro che è in mano a tutti noi collezionisti e studiosi di monete di Milano. E' un fil rouge diciamolo pure incredibile, questo era il massimo che volevamo per quel giorno, il piano A e si è realizzato in pieno ora possiamo dirlo... Un percorso che parte dal " vero centro di Milano ", l'Ambrosiana, che come abbiamo visto ha molti significati, passa per le Conferenze sulla stessa e sul suo Medagliere, continua con la visita in gruppo, e sottolineo gruppo, per diversi di noi a uno dei due Medaglieri di Milano dove è permesso questo a oggi con la visione di monete importanti e rare, continua col momento conviviale e finisce nel Circolo Numismatico di Milano, il CCNM dove al pomeriggio ascolteremo due esponenti della numismatica milanese parlare su tematiche importanti e poi vedere ancora monete false portate questa volta dal collezionismo privato. Finito qui ? No, Momento giovani, Premio Speciale a un partecipante e altre sorprese, difficile onestamente volere di più... Sarà una riunione poi di amici con la stessa passione, facile averli riuniti, Lamoneta ha aiutato molto anche in tutto questo nel far diventare gruppo il collezionista solitario e quello virtuale in reale e sociale. Magie e sogni...sogni numismatici nel cassetto, è giusto averne sempre tanti e a volte vederli realizzare, Milano aveva questo, lo abbiamo realizzato... Anni fa scrissi qui un post " Sogno Numismatico " su Milano, parlavo di questo, vederlo realizzato ora è indubbiamente una grande emozione....e uno stimolo in più. Sono convinto che altri sogni si realizzeranno e arriveranno e questo grazie all'affiatamento, empatie, sinergie e collaborazioni, in fondo sia Paolo che Alessandro , come tutti d'altronde, sono poi amici nostri ed è bello averli con noi quel giorno...3 punti
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Anche le monete ossidionali davano messaggi, anzi loro ancor di più... Siamo a CASALE con Carlo I Gonzaga - Nevers ( 1627 - 1637 ) con questo ducatone ossidionale del 1628 dove in cartella troviamo questa scritta : CASALIS IN OBSIDE INIVSTA CASALE ASSEDIATA INGIUSTAMENTE Siamo al periodo in cui Carlo I ricevette i possedimenti del Mantovano e del Monferrato che erano però devastati come le stesse città di Mantova e Casale a causa di un lungo assedio delle truppe spagnole imperiali e sabaude. La moneta ossidionale " allora parla, racconta, racconta il momento drammatico e difficile ...", è quasi un urlo di dolore quel " ingiustamente "la moneta diventa mezzo di linguaggio più che di valore... Altissima e straordinariamente affascinante moneta....e noi siamo qui per raccontarle queste incredibili monete per voi...3 punti
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Ciao. Intanto complimenti a tutti per la padronanza che dimostrate di avere in questa insidiosa materia. Spero che la discussione, molto interessante, non faccia una brutta fine anche se mi pare di capire che senza poter esaminare dal vivo la moneta, il confronto dovrebbe essere giunto al capolinea. Avrei alcune domande da porVi, per togliermi delle curiosità: 1. La visione diretta della moneta, con un microscopio, sarebbe in grado di dissipare definitivamente qualunque dubbio pro o contro l'autenticità della stessa? 2. Pur utilizzando un microscopio e avendo la moneta in mano, che livello di esperienza è richiesto per stabilire se la moneta sia un falso coniato o un falso fuso o sia invece autentica? Potrebbe accorgersene anche un soggetto di media esperienza o è comunque necessaria una notevole preparazione professionale, senza la quale, anche con un microscopio, potrebbero continuare a permanere dubbi? 3. Laddove la moneta risultasse coniata (e non fusa), che possibilità percentuali potrebbero esserci sul fatto che sia comunque un falso, alla luce dei riscontri che avete potuto effettuare nel corso della discussione esaminando le foto postate? Pur considerando che avete tutti discusso senza poter tenere in mano la moneta e tenendo anche conto che la stessa sconta il "peccato originale" di essere stata proposta e venduta su eBay, sono molto colpito dai Vostri opposti giudizi. In buona sostanza vorrei capire se il problema delle Vostre opposte valutazioni verrebbe meno se poteste esaminare la moneta in mano e con un buon microscopio. Grazie se vorrete rispondere e saluti a tutti. Michele3 punti
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Continuo con uno Chervonets della ormai defunta U.R.S.S. Il motto è, come tutti sappiano, fra i più famosi (o "famigerati" a seconda di come la si pensava): ПРОЛЕТАРИИ ВСЕХ СТРАН, СОЕДИНЯЙТЕСЬ ! Ovvero: "lavoratori di tutto il mondo, unitevi!" La frase, una delle più popolari parole d'ordine del comunismo, viene da Karl Marx e Friedrich Engels ne il Manifesto del partito comunista; divenne poi il motto ufficiale della Germania orientale. Una variazione ("Proletari di tutti i paesi, unitevi!") è scritta sulla lapide di Marx. Con essa si esortava i lavoratori a sindacalizzare o comunque intraprendere un'azione collettiva al fine di utilizzare la forza dei loro numeri per ottenere condizioni migliori. Buona serata.3 punti
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Forse siamo alla fine...forse no...gioco comunque il jolly.... Siamo nell'eccellenza e nel fascino incredibile per la monetazione milanese, " il morione " Milano, Filippo II, mezzo scudo del 1562 detto " del morione ", della NAC 76 PHI REX BELLO PACE QINSIGNIS FILIPPO RE INSIGNE IN GUERRA ED IN PACE Siamo nel culto della personalità, del potere, del messaggio forte, l'immagine poi aiuta tutto questo.... Filippo II ha il capo ricoperto di un elmo detto " morione " dallo spagnolo " morrion "che deriva da " morra ", cranio. Era in metallo leggero, dotato di una o più creste, spesso con la parte anteriore e posteriore rivolte verso l'alto. Era certamente simbolo di un Re guerriero e rappresentazione di grande impatto per tutti.3 punti
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Bravi: avete già detto tutto ... Per quanto riguarda le datazioni di questi grossi da 6 tardi e anche quelli da 6 nuovi (con punto sotto immagine della città/ castello), oltre alla loro posterità rispetto alle serie indicate tradizionalmente come da 6, confermerei anche in base al ripostiglio di Padru, che spero di presentare presto con il circolo Astengo che ne ha sostenuto lo studio. Che sia un grosso da 6 si evince bene anche da documenti coevi; la cosa torna incrociando pure i dari metrologici (fino e peso). La "spina" che esce dal cerchio a destra della crocetta direi che è il segno "tipico" di questi grossi ed è presente in quasi tutti gli esemplari che ho visto (ca. 95%). Gli altri non ci giurerei che siano tutti segni voluti, ma dovrei vederli meglio direttamente e non solo da fotografie a definizione non altissima. Comunque se aveste voglia di indicarli su fotografie ad alta definizione e prese con luce radente da diversa angolazione, si potrebbe provare a vederli e a commentarli insieme. Nel frattempo complimenti a tutti i fortunati possessori di queste piccole meraviglie :). Un caro saluto MB P.S. Le sigle adottate in quell'articolo per i grossi corrispondo al seguente significato> Ad esempio tipo I.III.3 vuol dire I = IANVA (le serie civitas ianva avranno sigla CI e così via...) ; III = terzo tipo di nominale ovvero il grosso dopo il denaro e la mezzaglia ; 3 = terzo tipo di grosso . Poi ci sono le varianti di conio principali che indicherò in una eventuale monografia e che non era opportuno invece indicare in quel saggio.2 punti
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buonasera signori e amici carissimi, La voglia di rivedervi è tanta e Verona sarà l'occasione giusta. Presente anche al pranzo naturalmente. Non so chi segue la prenotazione, ma ringraziandolo per l'impegno, gli chiedo di aggiungermi.2 punti
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Mi sa tanto che sono agli scoccioli... e gioco quindi il jolly . Di motti e legende ce ne saranno tantissimi altri, ma ho preferito postare monete che effettivamente posseggo. Ne inserisco una con una dicitura più che conosciuta che ho acquistato tre anni fa e con la quale ho partecipato al concorso "La più bella del 2013". Concorso - La più bella del 2013 EX AURO ARGENTEA RESURGIT (risorge attraverso oro e argento) Non mi sento in verità di scopiazzare un pò qui ed un pò là, in questo post di seguito la dicitura è descritta in modo superbo, anche se è riferita al tipo del 1732 con la dicitura nella sua formula completa, è un post della discussione "COME CAMBIA LA MONETA NEL TEMPO....... " di @dabbene. COME CAMBIA LA MONETA NEL TEMPO....... Spero di cogliere nel segno in quanto anche questa moneta è rappresentativa di un cambiamento : L’oncia (o più regionalmente “onza”) era una antica moneta (mai coniata e quindi una moneta virtuale) risalente all’epoca dei Normanni dopo che nel 1088 d.C. Ruggero I fondò appunto il “Regno di Sicilia”. Nel 1732 Carlo III di Sicilia volle simboleggiare quel “riportare in vita dalle ceneri” la moneta dell’antico Reame e ne fece coniare una nuova e di oltre 5 centimetri di diametro affinchè fosse bene in vista il risorgere di quel Regno di cui la moneta stessa era autorevolmente rappresentativa. La “fenice” presente al retro dell’oncia da 30 tarì fu quindi utilizzata come emblema della volontà di confermare la “rinascita” del Regno di Sicilia. La stessa dicitura che contorna la “fenice” conferma questa volontà: “OBLITA EX AURO ARGENTEA RESURGIT” (dall’oblio risorge attraverso oro e argento).2 punti
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Se dovessimo cercare le tracce di coniatura su tante monete sfortunate a causa delle cattive puliture, dovremmo dubitare continuamente. L'esempio di questo didramma di Leontini , anchesso scorticato e senza la prima pelle la rende invendibile , tanto che per ben due volte e rimasta invenduta. Con molta probabilità potrebbe sbarcare su Ebay. Lo stesso dico su questa litra di Syrakosio, sembrerebbe spatinata a causa della reazione della pulitura aggressiva. Un esempio delle sfaldature nei bordi , li possiamo osservare su di questo tetradramma di Syrakosion.2 punti
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Ciao Michele, mi piace quando qualcuno chiede delle domande e non solo per curiosità. IN QUESTO MOMENTO SIAMO A BEN 1.730 VISITE E 135 RISPOSTE , IN SOLI 8 GIORNI. Mi pare di capire che la discussione e sicuramente interessante e appassionata. Non voglio più uscire del merito e vorrei risponderti con chiarezza e sincerità. 1. La visione al microscopio ....sicuramente si può osservare molto di più che con le foto, ma.....se metti due opinioni estreme , può anche succedere che uno dice che la gallina e nata prima dell'uovo, l'altro dirà ....e nò e nato l'uovo prima della gallina. A questo punto non ci sarà un giudizio unanime. 2. L'esperienze si fanno sul campo e non con i libri o all'università. Pertanto i pareri quando si ci trova davanti ad una moneta cosi complessa , non saranno mai concordi . Possono esserci diversi fattori sui perché non si riesce ad avere parere unanime. 3. Se la moneta risultasse coniata .....con le caratteristiche che presenta , la probabilità che sia un falso è ridottissima , ho scritto anche che potrei sbagliarmi (penso che sia umano) ,ma a questo punto lo studio al microscopio e determinante . Si andrebbero a trovare i fattori che determinerebbero un giudizio definitivo. Caro Michele combattere i falsi e un dovere , ma difendere quelle che hanno avuto la disgrazia di essere state danneggiate da acidi ,senza rispetto e anch'esso un dovere. Non hai idea di quante controversie su monete che a volte son troppo belle per essere vere, ovvero l'incontrario di questo Deca. All'inizio ho scritto pure , che questa moneta cosi come è non l'avrei acquistato , anche se il suo prezzo e stato sui 3.500 euro. Da restauratore , non mi sarei sentito di migliorarla per poi farci qualcosa in più . Semmai a chi la acquistato (e che ci sta leggendo ) ,se si vorrebbe togliere il dubbio (sempre se c'è la ) potremmo studiarla ( insieme a chi si vuole offrire) dal vivo a mie spese.2 punti
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@Archestrato No, no, va bene. Riassumo dall’enciclopedia della storia antica. Cirene è descritta come l’antica Kurhnh (in dorico Kurana, in latino Cyrene o Cyrenae), fondata verso il 630 a. C. nei pressi di una fonte di Apollo, detta Kura, da cui secondo gli antichi la città derivò il nome. Il nome della fonte risale al termine libico antico per ‘asfodelo’. Infatti, come Callimaco canta (Inni, ii, 88), il nome della fonte Kurh (Kyra) è lo stesso nome libico della pianta caratteristica della regione cirenea detta asfodelo. Da esso deriva il nome Kyrana, che significa dunque luogo ricco di asfodeli o città degli asfodeli. Più tardi, e non prima della fine del IV sec. a. C., una ninfa tessala Cirene, cantata da Esiodo come cara ad Apollo, diventò, a causa dell’omonimia, la dea eponima della città e qui fu localizzata dalla speculazione mitografica la sacra unione fra la ninfa e il gran dio fondatore.2 punti
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@anto R Riguardo al signum crucis ci hai preso in pieno. La stella prima sei punte e poi a cinque è la "naturale" evoluzione e semplificazione del simbolo, quindi............ Bello quel disturbo di conio........la stella mi sembra piena e a più punte ma ormai non mi fido più di quel che vedo..... @dabbene Grazie per la solidarietà L'analisi del metallo nelle prime emissioni non è decisivo se non abbinato a tutto il resto. Capita, talvolta, che il tenore dell'argento in un tipo sia superiore a quello del tipo che lo precede. Cari saluti2 punti
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Buon giorno a tutti!! Come potrei non esserci!!? Stavo aspettando a scrivere perchè sto organizzando con mio fratello, che vuole venire venerdì.. Quindi alla fine credo ci sarò tutti e due i giorni.. @gigetto13Luigi ti porto un paio di cosette da vedere.. Più di un paio in realtà..2 punti
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Sapreste dirmi questo mio grosso in che periodo possiamo collocarlo? Pesa 1.43 grammi. Lo avevo comprato appunto come grosso da 4 denari...2 punti
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E qui si gioca il Jolly non vale.. Roba da fuochi d'artificio numismatici... Sono curioso, attratto, e sorpreso, l'Ambrosiana uno dei massimi simboli di questa stupefacente città, da studente vi ho trascorso centinaia di ore, non vedo l'ora di riabbracciarla.. Ma desidero vedere gli sguardi di tutti d'innanzi a tal cospetto, sarà una giornata coi fiocchi sicuramente, l'arte e la numismatica a braccetto come sempre.., con tanti amici ricchi della loro immensa passione... Eros2 punti
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Condivido pienamente la tua idea........." l'idea che mi sono fatto e' che o ci troviamo di fronte ad un sofisticato falso oppure ad una moneta sfigata " . Cosi pure condivido anche .........."non e' poi troppo importante sapere chi hacragione e chi no, non e' un derby, molto piu' importante e' osseervare quali sono i ragionamenti In effetti penso che dovremmo stare lontani a creare condizioni di chi ha ragione o no. Sia io che @babelone , @Brennos2 e @centurioneamico, abbiamo postato foto e dettagli che nel bene e nel male hanno creato due linee, chi come me che (credo) che si tratti di una SFORTUNATA moneta genuina e chi come altri affermano che si tratta di una moneta falsa a FUSIONE senza postare esempi o dettagli da discutere. Certamente a questo punto dove nessuno e in grado di visionare la moneta dal vivo, non credo che si possa essere d'accordo . Pertanto penso che non serve andare avanti tecnicamente , mi sarebbe piaciuto continuare il confronto con centurioneamico, che lo reputo un esperto , ma con gli interventi di altri professori , difficilmente si può continuare pacatamente senza che si tenti di provocare facendo uscire la discussione in oggetto. per @Tinia NumismaticaVisto che servono foto , dettagli che ci facciano capire perché e come è una fusione trattata cosi e ti riservi al (segreto professionale) Che lo trovo giusto ...........Ma allora che cosa raccontiamo agli utenti , collezionisti che ci stanno seguendo ? E falsa a fusione e basta. .................E IO dico che è una moneta genuina ,mal pulita scorticata da qualche imbecille ignorante , che non ha saputo pulire la moneta e che non ha avuto FORTUNA ? Caro @dux-sab "DOVETE TOGLIERVI L'IDEA CHE CHI NON LA PENSA COME VOI NON E OK (come diceva Celentano) non l'ho mai pensato e mi dispiace leggerlo. " Niente di personale , mi e venuta spontanea e non è rivolta a te, voglia accettare le mie scuse.2 punti
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MIRANDOLA Monete con scritte non facilmente interpretabili ci sono, questo è un altro caso. Siamo con un'altra moneta top della monetazione italiana, 1 solo esemplare conosciuto in raccolte pubbliche, NAC 85, Gian Francesco Pico ( 1499 - 1533 ), mezzo testone con un libro aperto sulla cui pagina esterna compare la scritta : OMN IN O in fondo le lettere B K A, esterne al libro le lettere CI A Letteralmente sarebbe DEL TUTTO ma le interpretazioni sono tante : 1) potrebbe essere riferito alla grande e varia opera letteraria del filosofo Giovanni Pico della Mirandola 2) ma potrebbero essere anche varie lettere unite o monogrammi 3) o l'inizio di una frase di Cicerone " Omnino animi fortis..." Altrettanto difficile le altre lettere, Bellesia ipotizza un KAB per la parola ebraica Cabala, il sapere tramandato Per CI A sempre per Bellesia potrebbe essere un CONCEPIT IOANNES AVVS, con l'indicazione dell'avo di Gian Francesco, Giovanni Pico. Molte ipotesi ...forse la 1) sembra la più credibile....2 punti
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Buonasera, all'asta n.2 di Numismatica Picena, battuta sabato scorso, c'era un grosso di Genova, classificato da Baldassarri/Ricci come I.III.4, e dato come "grosso da 6 tardo" (1260/70 - 1280). Ecco la foto del pezzo in asta: Cercando un po' in rete ho trovato un esemplare della stessa tipologia, battuto da CNG qualche anno fa. Eccolo: Le due monete provengono indubbiamente da conii diversi, eppure entrambe presentano gli stessi curiosi segnetti sia al dritto che al rovescio. Al dritto, subito dopo la croce di inizio legenda, c'è una specie di sottile cuneo che parte dal circolo cordonato e va verso l'alto. Ecco il particolare a confronto: Al rovescio, all'estremità uno dei bracci della croce, c'è un segno a forma di lambda (o forse di "<", se l'orientamento corretto è ruotato di 90 gradi in senso antiorario). Eccolo: A prima vista sembrano segni casuali, come graffi o imprecisioni del conio, ma non è strano trovarli entrambi su due monete da conii diversi? Che ne pensate? Grazie ed un cordiale saluto Paolo1 punto
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Buonasera a tutti, posto gli acquisti di qualche giorno fa. Due coronati dello stasso tipo, zecca dell'Aquila, con piccole differenze di conio. Li ho comprati per la loro conservazione, penso abbiano circolato pochissimo. Vi piacciono?1 punto
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20 Lire 1938 Repubblica di San Marino (Vecchia monetazione 1864-1938) D/ REPVBBLICA . .DI .S.MARINO Tre penne sovrastate da corona su merlature in basso E.Saroldi e A.M.INC.sopra cartello co L.20 in basso segno di zecca R. R/ SALVAM . FAC . REMPVBLICAM .TVAM Busto di San Marino che regge in mano le tre torri della Repubblica Argento 600/.. , mm. 35,5 , g.20 , 2500 unita', contorno rigato Rarita' : RR Gigante 8 , Montenegro 27 Con questo millesimo chiudo la serie dei 20 Lire in argento iniziata parecchi anni fa , i precedenti esemplari risalgono al 2012 http://www.lamoneta.it/topic/96279-20-lire-1936-san-marino/#comment-1073808 http://www.lamoneta.it/topic/96299-20-lire-1937-san-marino/#comment-10739511 punto
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Ciao, avete notato che grazie alle ns lamentele qui e sulla baia, l'alberto non ha più aste sul suo profilo, ma solo comprasubito. Bene. Siamo serviti a ripristinare almeno momentaneamente la legalità.1 punto
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E non solo, guarda che avevo aperto una discussione per un denaro Ungherese raro con la scritta S. MARCVS. VEDI https://books.google.it/books?id=xnvHMoTA5bYC&pg=PA250&dq=DENAR+Huszar+110&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiOhbW9vpbMAhWKVhQKHXODAEEQ6AEIHT1 punto
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si, controlla nei capelli e nei particolari minuti e troverai riempimenti incongruenti con l'usura da circolazione...ma congrui con una mancanza di definizione da fusione...1 punto
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Ovviamente, la democrazia non ha dei forti limiti. Ma altrettanto ovviamente vi sono dei limiti di opportunità o di specializzazione o anche di materia. Mi spiego meglio per evitare incomprensioni. Ad esempio, l'art. 75, comma 2, della Costituzione afferma che: "Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.". Immaginate quale sarebbe l'esito di un referendum per abrogare le tasse o per solo ridurre fasce di prelievo superiore ad un "tot". Immaginate la complessità e le ricadute politiche di un trattato internazionale. E' evidente che il popolo non è privato della propria sovranità ma la scelta si rimette al parlamento . Considerate le riforme di particolare complessità o specializzazione, qui è lo stesso parlamento ad affidare, di sovente, il potere legislativo al Governo mediante una legge delega (che fissa scopi e limiti) ed il Governo ad utilizzare degli esperti. A nessuno sano di mente verrebbe in mente di decidere mediante elezioni se una persona è sana o malata, innocente o colpevole,1 punto
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Bella discussione generalista e divulgativa, complimenti @ZuoloNomisma (e complimenti anche per le belle monete!). @monetiere le monete giubilari sono tutte relativamente comuni (proprio per il loro carattere commemorativo) e spesso erano coniate anche oltre la "scadenza" dell'Anno Santo. Non so quale sia il preciso grado di rarità del mezzo grosso in questione, ad ogni modo però facendo un discorso generico gli argenti di Innocenzo X sono meno comuni di quelli dei suoi predecessori e successori. Piccolo off-topic: apprezzo molto il calore che trasmetti nei tuoi post, la "linfa nuova" che hai dato ad una Sezione dove ormai scrivono in pochi... continua così, Per non fare un post senza immagini vi mostro il mio testone del 1600, qualcuno se lo ricorderà magari per averlo già visto sul Forum quando lo acquistai o nel catalogo della GdF: Un caro saluto a tutti, Antonio1 punto
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Quattrini di Carlo VI ci sono con date 1726, 1728, 1736, presumo sia un 1728 che è comunque un R2 ( MIR MILANO 407/2 )1 punto
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La prima emissione si trova decisamente a meno di 40 Peraltro, le emissioni per collezionisti ci sono dai tempi del regno1 punto
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Per contestualizzare un po' meglio il Giubileo del 1575, indetto da Gregorio XIII, riporto uno stralcio preso dagli "Annali della Zecca di Roma" di E. Martinori.1 punto
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Ti ringrazio tantissimo, per la velocità della risposta e per la trascrizione. Il punto di reputazione che ti ho dato è il minimo...1 punto
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Non è che il nostro Archestrato possa confermare, nel caso fosse in rapporto di parentela con Archestrato di Gela, vissuto all’incirca nella seconda metà del IV sec. a. C. e considerato un precursore di Epicuro? Di lui si scrive: Molto diffuse nella cucina greca erano due erbe, il silfio e il cipero, oggi scomparse. Celebre era una “salamoia al silfio” con la quale Archestrato condiva gli amatissimi pesci. Il gastronomo prediligeva una cucina semplice, senza “untumi” e altre “diavolerie”, basata sulle “odorose erbe”. Un’altra salsa famosa nell’antichità prevedeva “olio, cumino, ed erbette spiranti odor soave”. Sempre Archestrato consigliava di cuocere la torpedine in olio, vino ed erbe aromatiche. Mentre, la razza era ottima condita con cacio e silfio. Un’altra erba oggi scomparsa, la cosiddetta “erba pazienza”, era, invece, utilizzata per stuzzicare l’appetito. Invece, la malva e l’asfodelo, come ci ricorda Esiodo, venivano consumate in tempo di carestia. Nelle “Opere e giorni”, decanta “il beneficio della malva e dell’asfodelo” rispetto ad un tenore di vita artificioso, fatto di ingordi doni. Due erbe umili, dunque, emblema di una vita parca, semplice. Per questa ragione erano predilette da Pitagora che le mangiava bollite. Teofrasto, invece, consigliava di mangiare i bulbi di asfodelo triturati e mescolati ai fichi. Mentre, da Dioscoride sappiamo che i greci consumavano i bulbi di asfodelo cotti sotto la cenere. Siamo in presenza di una cucina veramente ancestrale, fatta di elementi primigeni, archetipici. Inoltre, Aristofane, nel “Pluto”, descrive la malva come un sostituto del pane. Plutarco, nei “Moralia”, riferisce che malve ed asfodeli venivano offerti ad Apollo in ricordo del primo nutrimento degli uomini. Da http://www.taccuinistorici.it/ita/news/antica/spezie-erbe/print/Spezie-ed-erbe-aromatiche-in-antica-Grecia.html1 punto
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caro @skubydu "Ciao gionny, nel limite del possibile, e senza dare troppo mani....., posta tu qualche immagine dal tuo archivio, magari hai esempi più diretti.Grazie" Quello che chiedi tu e legittimo sicuramente ho legna da ardere. Mi sarebbe piaciuto che @Tinia Numismatica avrebbe lui documentato quel che sostiene, che non essendoci tracce di coniatura , l'una esclude l'altra ????? non sono n'è io n'è tanto meno @babelone a far evidenziare le tracce di coniatura (inesistenti ? ). Avrei diversi esempi di monete che hanno subìto puliture non professionali e che sono SI genuine e apparse nei migliori cataloghi. Questo tipo di scambio di opinioni , fin quando e ai limiti del rispetto di chi sta scrivendo potrà proseguire, ma se si vuole (come spesso capita) denigrare la professionalità di chi sta perdendo tempo (improduttivo) per me posso solo fare da spettatore. Cerco sempre di essere paziente alle provocazioni , ma ci sono anche dei limiti. Chi vuole discutere di questa NOBILE materia , quanto meno deve sapere con chi sta discutendo caro skuby. Il tuo richiamo a @centurioneamico mi ha spinto a confrontarmi con lui che per me è un onore, ho seguito i suoi interventi su YouTube e ho notato tanta passione e tanta volontà nei suoi studi e ricerche. come scrive babelone lui non dà un giudizio definitivo pro o contro , ha cercato con alcuni esempi il suo punto di vista rispettabile e cosi che una discussione si deve portare avanti e non " Mostrami una evidenza di coniazione e passeremo al secondo step....fino ad allora , per il ragionamento fatto sopra va arguito che sia fusa." Se scrivo io il mio punto di vista e subito criticabile , come se volessi difendere un falso per buono. Questo non e vero , perché ho passato (guai) per sputtanare i falsi . La mia esperienza di pulitore (professionale) e me n'è vanto, mi ha arricchito di esperienza tale che potrei contare i micro peli su una moneta che mi sottopongono . Caro skuby, sul mio post #21 ho scritto " Ciao King, ci andrei un po cauto con le sensazioni.......... e tanto meno con le vecchie fusioni. " Capisco che se una moneta antica viene offerta su Ebay , 9 su dieci non è genuina. Questo decadramma di Syrakosion ,di Kimon senza la firma se lo analizziamo bene , ha tutte le caratteristiche di essere genuina , con tanti problemi ma genuina. " Ora se non è genuina ,ed è falsa.....sicuramente non e una fusione. E se non è una fusione e un falso coniato , o no.1 punto
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Il segno di zecca dovrebbe essere rappresentato da un triangolo, posto sia al dritto che al rovescio. Nel caso della moneta in questione si vede solo in uno dei lati della moneta (foto 2).1 punto
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PHOENICIA, Sidon. Uncertain king. Circa 435-425 BC. AR 1/2 Shekel (7.10 g, 12h). Phoenician pentekonter sailing left over waves / King of Persia standing right, drawing bow, quiver over shoulder; behind, incuse facing head (Bes?); before, incuse head of goat right. Elayi & Elayi 75 var. (-/R23 [unlisted obv. die]); Betlyon 5; Rouvier 1078; BMC 2; SNG Copenhagen 188-9. Good VF, darkly toned. Exceptional for issue. Very rare.1 punto
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Altro CARMAGNOLA ma con un progetto del tallero, fantastico comunque per significati e simbologie... Reggenza di Margherita di Foix per il figlio Michele Antonio Marchese di Saluzzo ( dal 1504 ). Lo stemma dei FOIX e dei SALUZZO è appeso a un albero sradicato e sfrondato con sopra un uccellino. L'albero sradicato indica la morte del marito il Marchese Ludovico, l'uccellino la volontà di salvare l'anima del marito anche nell'aldilà, lo stemma la volontà della vedova di voler continuare... DEVS PROTECTOR ET REFVGIVM MEVM Dio mio protettore e rifugio1 punto
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salve, hai detto bene é una delle 2 varianti del tipo 1 pautasso che comprende : massa alfa e sassa.1 punto
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Questo è indubitabile. I coni per il rame, inoltre, si rovinavano molto più facilmente che quelli dell'argento causa la maggior durezza del metallo. Tuttavia quelli delle monetine (quattrino) erano più resistenti di quelli del rame maggiore. Nel periodo napoleonico 1 conio di D/ ed 1 di R/ del centesimo (del peso suppergiù del quattrino) servivano a battere 60-80.000 monete. Nel periodo successivo probabilmente la vita era almeno dimezzata in quanto era meno buona la qualità dell'acciaio utilizzato. Per le tirature di Pio VIII credo siano stati utilizzati 3-5 coni per faccia per ciascuno dei nominali (baiocco, mezzo baiocco e quattrino) con differenze che dovrebbero risultare riconoscibili. Sfortunatamente la legislazione vigente da Pio VII in poi prevedeva che alla morte del Pontefice i conii delle monete in rame e in mistura fossero distrutti, e anche a Bologna non ne rimane traccia.1 punto
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Ho controllato, ma non c'è una suddivisione di varianti e di sigle di massari. DALLE MIE EVIDENZE RISULTEREBBERO ESSERE: FM = FERIGO DA MOLIN FM M = FRANCESCO MARIA MALIPIERO (Doppia sigla FM MA dove l'hai presa?) IBC = ZAN BATTISTA CONTARINI (Tripla sigla per 3 periodi?) ZB = ZUANNE BAROZZI ZC = ZAN BATTISTA CONTARINI (Tripla sigla per 3 periodi?) ZD = ZUANNE DOLFIN BC = ZAN BATTISTA CONTARINI (Tripla sigla per 3 periodi?) saluti luciano1 punto
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Mi é capitato un altro esemplare super di liretta del 5. Al pari dell'esemplare precedente. La foto non mi é uscita un granchè, un po' granulosa e poca luce che non fa ben capire lustro e patina... Ma insomma, per l'esempio che serve va bene lo stesso secondo me. Qui il baffo pare non essere così appiattito!1 punto
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Una moneta tira l'altra.... FERRARA, Ercole II d'Este ( 1534 - 1559 ), mezzo scudo del 1546, NAC 85 MIHI VINDICTAM ET EGO RETRIBVAM A ME LA VENDETTA ED IO ( LI o LO ) PUNIRO' ( secondo Traina ) Qui abbiamo Ercole con la clava nella mano destra nell'atto di colpire un uomo in fuga. Nel vedere la moneta mi sembra che Ercole si trattenga nel gesto, forse quello citato da Paolo, in lettera degli Ebrei, 10, 30, " A me la vendetta, ( li) punirò a tempo opportuno " potrebbe essere forse corretto. Moneta che alcuni hanno ritenuto una medaglia.1 punto
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Visto che il valore economico non è elevato ma affettivo lo è parecchio, se ci tieni al ricordo del nonno offri 200 euro a testa agli altri 2 eredi e te le tieni. P.S. mio parere personale1 punto
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In realtà, nonostante una traduzione secolare abbia identificato Maria di Magdala (la Maddalena) quale prostituta, pare non vi sono riscontri di tale affermazione nei Vangeli. Noli me tangere, viene tradotto attualmente con "non mi trattenere" e fa riferimento all'incontro dei Maria di Magdala con Cristo Risorto. (Gv 20,17) "15Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io andrò a prenderlo». 16Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». 17Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: «Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro»». 18Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto." (CEI 2008).1 punto
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E' una storia...raccontiamola....mi piaceva e ci piaceva che uscisse un evento condivo, partecipato, partimmo sul forum di Quelli del Cordusio, che tutti possono leggere e si potrà vedere anche l'ABC di tutto questo, se sarà Milano Numismatica cosa volete ? Uscirono diverse idee per la verità, ma l'Ambrosiana ebbe il favore generale, una giornata su Milano doveva partire da un Medagliere Milanese, vedere monete e sentire la storia e come è nato questo Medagliere...e questo è stato il primo passo... Ma una giornata è lunga, un momento di condivisione ci voleva e anche questo ci sarà nella pausa... Ma non bastava bisognava creare qualcosa di interessante, importante fatto da componenti milanesi al pomeriggio, per esempio con un circolo Numismatico, l'unico di Milano ma glorioso e storico che è il Centro Culturale Numismatico Milanese, che organizza ciclicamente Conferenze di livello e che vengono recensite anche qui sul forum. Quindi un gruppo come il Cordusio che nasce e parla su un mezzo virtuale come Lamoneta e che crea però una base, un gruppo reale e affiatato si unisce nell'impegno al CCNM col Presidente Gianfranco Pittini che è anche curatore del forum. Quindi il filo si sta componendo ....un Medagliere milanese, monete da vedere, un gruppo virtuale e reale che si raduna al Mercato del Cordusio di fronte all'Ambrosiana e un Circolo Numismatico Milanese che riesce ad ottenere la sala per il pomeriggio. Cosa manca per completare il tutto ? Qualche nome che rappresenti la numismatica milanese e non solo, qualche argomento su questa monetazione e il vedere ancora monete questa volta portate dal Collezionismo privato. I nomi ? Più avanti..., di certo non mancherà il sempre opportuno momento giovani e un Premio Speciale, che essendo una sorpresa ed essendo Speciale lo si saprà solo sul posto... E' diventata una storia, un racconto...qualche tassello manca ancora, fra non molto lo comunicheremo qui e la locandina sarà distribuita insieme a quella provvisoria di Parma già a Verona tra non molti giorni....1 punto
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In realtà l'iscrizione esatta è VENI LVMEN CORDIVM cioè Vieni luce dei cuori È tratta dalla "Sequenza", l'inno che viene proclamato nel giorno di Pentecoste dopo la seconda lettura e prima del Canto al Vangelo o Alleluia. I primi due versi, infatti, recitano: Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal Cielo un raggio della tua luce. Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori. che in latino suona: Veni, Sancte Spíritus, et emitte caélitus lucis tuae ràdium. Veni, pater pàuperum, veni, dator mùnerum, veni, lumen córdium. Da questi due versi derivano le legende presenti su varie monete di Sede Vacante. Oltre a quella da te citata si possono ricordare ad esempio queste altre due che riportano le parole che sopra ho evidenziato in neretto: VENI SANCTE SPIRITVS Sede Vacante 1769, Camerlengo Cardinale Carlo Rezzonico, Quinto di Scudo (Ex Asta Ranieri 7, lotto 754) e ancora EMITTE COELITVS LVCIS TVAE RADIVM Sede Vacante 1740, Camerlengo Cardinale Annibale Albani, Scudo (o Piastra) (Ex Asta Nomisma 54, lotto 1929). Questo rarissimo gioiellino, nell'asta in questione, è andato via a 42.000 euro più diritti...1 punto
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Tutto vero. Diciamo anzitutto che il Regno d'Italia è un periodo di emissioni numismatiche molto diverse tra di loro, dai moduli ottocenteschi obiettivamente stilisticamente un po' monotoni ai capolavori del Re Numismatico; tuttavia ormai non c'è più molto da "scoprire" perché riguarda monete che appaiono in tutti i cataloghi d'asta o prezzari. L'altrettanto magico mondo delle medioevali invece può riservare addirittura degli inediti, cosa praticamente impossibili con i tondelli dal 1861 al 1943. Proprio per questo però a mio modesto avviso dobbiamo puntare anche sugli altri aspetti che la nostra passione ci riserva: citazioni storico-culturali, ritrovamenti, genesi delle prove e progetti, esemplari eccezionali come qualità, varianti ignote, aste straordinarie e così via. Ho in mente qualche bel progettino per rendere più appealing questa sezione, che condividerò con gli altri curatori e che vi presenteremo al momento opportuno. Intanto se i numerosi appassionati dei Savoia desiderano offrirci i primi spunti naturalmente avranno tutto lo spazio che meritano. Cari saluti a tutti.1 punto
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