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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/08/16 in tutte le aree
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Si viaggia ancora, dove i feudi battevano strepitosi tondelli... Un chiaro esempio dove la simbologia già nota, attinse per comunicare e per donare ai posteri una rappresentazione che divenne il simbolo di una monetazione incantevole, dove la vita vuole diventare perenne...un pò come la numismatica... Gazoldo: Annibale degli Ippoliti, 1666. Mezzo tallero 1663, AR 15,78 g. ANNIBAL DE HIPPO MAR S R I CO GAZOLDI Busto drappeggiato e corazzato a s., con mascherone sullo spallaccio; sotto, nel giro, 1663. Rv. HINC VITA – PERENNIS La Fenice che risorge dalle fiamme. CNI 4. Ravegnani Morosini 2. MIR 323. Gazoldo è un piccolo feudo in provincia di Mantova, che fu concesso nel 1534 dall’ Imperatore Carlo V con il titolo comitale alla famiglia mantovana degli Ippoliti. Non siamo a conoscenza di documenti relativi al privilegio di zecca, ma risulta una nota manoscritta presso l’archivio Gonzaga di Mantova, dalla quale apprendiamo che l’Imperatore Rodolfo II nel 1595 sospese tale diritto a causa delle numerose contraffazioni e alterazioni del titolo del monetato. Questo provvedimento fu per altro disatteso in quanto gli Ippoliti continuarono a coniare moneta. Che viaggio meraviglioso che è la passione... Eros6 punti
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Ecco la locandina definitiva, speriamo che gli appassionati di monetazione milanese (ma non solo loro!) approvino la scelta dei Relatori... scherzi a parte, credo che siamo al top! Ricordo che il pomeriggio è per tutti quindi davvero un'occasione da cogliere al balzo. Antonio4 punti
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Ciao a tutti! Desideravo aprire una discussione generalista relativa alle monete pontificie coniate in occasione dei vari anni giubilari. Ho fatto una ricerca sul forum e non mi risulta che prima sia stato affrontato specificatamente l'argomento, che pure è di grande rilevanza storico-numismatica. L'obiettivo è raccogliere e condividere le monete pontificie che hanno in comune questo filo conduttore, integrando le immagini con la storia di quel particolare giubileo, o i fatti che sono occorsi legati a questa particolare commemorazione o magari curiosità e avvenimenti legati al pontefice che lo ha indetto. Liberi dunque di postare quante più monete a tematica "anno giubilare" così da creare una galleria iconografica e storica di questa particolare ed esclusiva tematica della numismatica pontificia. Comincio io con 2 testoni della mia collezione: Gregorio XIII (1572-1585), Roma. Munt 33 Var. I, CNI 24. Testone per il Giubileo 1575 D/: Busto a destra, piviale con S. Pietro GREGORIVS . XIII . PONT . M R/: Porta Santa, nel vano AN // 15 // 75 Ai lati RO - MA. IVSTI INTRABUNT PER EAM (I giusti passeranno attraverso di essa, Salmo CXVII, invocazione per il Giubileo)3 punti
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Questa è la domanda che avrei voluto porre ed alla quale nessuno ha ancora risposto. Dalla foto, a mio parere, la moneta sembra essere autentica ma non sono esperto di monete greche, quindi la percentuale di errore è sicuramente più elevata di altri che mi hanno preceduto in questa interessante discussione. Se non altro si prendano in esame le caratteristiche del pezzo, per stabilirne l'origine, e non il canale di vendita. Le evidenze di battitura possono essere replicate ? Benissimo, focalizziamo l'attenzione allora sulle evidenze di fusione: ve ne sono ? a mio avviso no..... Quanto a stabilire, dalla foto, se un ossido sia originale o meno sulla base della differenza di colo o sulla rifrazione di luce, DA UNA FOTO.....a mio avviso è un esame di difficile attendibilità. Sbaglio ? Interessante discussione, complimenti a tutti3 punti
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Grazie Antonio della tua splendida Locandina, concludiamo quindi il fil rouge di questo Evento Numismatico Milanese coi nomi per la parte culturale del pomeriggio al CCNM che è aperta per tutti, due nomi di grande eccellenza, sono la Milano numismatica, Paolo Crippa, e quando diciamo Crippa a Milano diciamo Numismatica, e poi Alessandro Toffanin, autore del MIR Milano libro che è in mano a tutti noi collezionisti e studiosi di monete di Milano. E' un fil rouge diciamolo pure incredibile, questo era il massimo che volevamo per quel giorno, il piano A e si è realizzato in pieno ora possiamo dirlo... Un percorso che parte dal " vero centro di Milano ", l'Ambrosiana, che come abbiamo visto ha molti significati, passa per le Conferenze sulla stessa e sul suo Medagliere, continua con la visita in gruppo, e sottolineo gruppo, per diversi di noi a uno dei due Medaglieri di Milano dove è permesso questo a oggi con la visione di monete importanti e rare, continua col momento conviviale e finisce nel Circolo Numismatico di Milano, il CCNM dove al pomeriggio ascolteremo due esponenti della numismatica milanese parlare su tematiche importanti e poi vedere ancora monete false portate questa volta dal collezionismo privato. Finito qui ? No, Momento giovani, Premio Speciale a un partecipante e altre sorprese, difficile onestamente volere di più... Sarà una riunione poi di amici con la stessa passione, facile averli riuniti, Lamoneta ha aiutato molto anche in tutto questo nel far diventare gruppo il collezionista solitario e quello virtuale in reale e sociale. Magie e sogni...sogni numismatici nel cassetto, è giusto averne sempre tanti e a volte vederli realizzare, Milano aveva questo, lo abbiamo realizzato... Anni fa scrissi qui un post " Sogno Numismatico " su Milano, parlavo di questo, vederlo realizzato ora è indubbiamente una grande emozione....e uno stimolo in più. Sono convinto che altri sogni si realizzeranno e arriveranno e questo grazie all'affiatamento, empatie, sinergie e collaborazioni, in fondo sia Paolo che Alessandro , come tutti d'altronde, sono poi amici nostri ed è bello averli con noi quel giorno...3 punti
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Anche le monete ossidionali davano messaggi, anzi loro ancor di più... Siamo a CASALE con Carlo I Gonzaga - Nevers ( 1627 - 1637 ) con questo ducatone ossidionale del 1628 dove in cartella troviamo questa scritta : CASALIS IN OBSIDE INIVSTA CASALE ASSEDIATA INGIUSTAMENTE Siamo al periodo in cui Carlo I ricevette i possedimenti del Mantovano e del Monferrato che erano però devastati come le stesse città di Mantova e Casale a causa di un lungo assedio delle truppe spagnole imperiali e sabaude. La moneta ossidionale " allora parla, racconta, racconta il momento drammatico e difficile ...", è quasi un urlo di dolore quel " ingiustamente "la moneta diventa mezzo di linguaggio più che di valore... Altissima e straordinariamente affascinante moneta....e noi siamo qui per raccontarle queste incredibili monete per voi...3 punti
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Ciao. Intanto complimenti a tutti per la padronanza che dimostrate di avere in questa insidiosa materia. Spero che la discussione, molto interessante, non faccia una brutta fine anche se mi pare di capire che senza poter esaminare dal vivo la moneta, il confronto dovrebbe essere giunto al capolinea. Avrei alcune domande da porVi, per togliermi delle curiosità: 1. La visione diretta della moneta, con un microscopio, sarebbe in grado di dissipare definitivamente qualunque dubbio pro o contro l'autenticità della stessa? 2. Pur utilizzando un microscopio e avendo la moneta in mano, che livello di esperienza è richiesto per stabilire se la moneta sia un falso coniato o un falso fuso o sia invece autentica? Potrebbe accorgersene anche un soggetto di media esperienza o è comunque necessaria una notevole preparazione professionale, senza la quale, anche con un microscopio, potrebbero continuare a permanere dubbi? 3. Laddove la moneta risultasse coniata (e non fusa), che possibilità percentuali potrebbero esserci sul fatto che sia comunque un falso, alla luce dei riscontri che avete potuto effettuare nel corso della discussione esaminando le foto postate? Pur considerando che avete tutti discusso senza poter tenere in mano la moneta e tenendo anche conto che la stessa sconta il "peccato originale" di essere stata proposta e venduta su eBay, sono molto colpito dai Vostri opposti giudizi. In buona sostanza vorrei capire se il problema delle Vostre opposte valutazioni verrebbe meno se poteste esaminare la moneta in mano e con un buon microscopio. Grazie se vorrete rispondere e saluti a tutti. Michele3 punti
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Continuo con uno Chervonets della ormai defunta U.R.S.S. Il motto è, come tutti sappiano, fra i più famosi (o "famigerati" a seconda di come la si pensava): ПРОЛЕТАРИИ ВСЕХ СТРАН, СОЕДИНЯЙТЕСЬ ! Ovvero: "lavoratori di tutto il mondo, unitevi!" La frase, una delle più popolari parole d'ordine del comunismo, viene da Karl Marx e Friedrich Engels ne il Manifesto del partito comunista; divenne poi il motto ufficiale della Germania orientale. Una variazione ("Proletari di tutti i paesi, unitevi!") è scritta sulla lapide di Marx. Con essa si esortava i lavoratori a sindacalizzare o comunque intraprendere un'azione collettiva al fine di utilizzare la forza dei loro numeri per ottenere condizioni migliori. Buona serata.3 punti
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Forse siamo alla fine...forse no...gioco comunque il jolly.... Siamo nell'eccellenza e nel fascino incredibile per la monetazione milanese, " il morione " Milano, Filippo II, mezzo scudo del 1562 detto " del morione ", della NAC 76 PHI REX BELLO PACE QINSIGNIS FILIPPO RE INSIGNE IN GUERRA ED IN PACE Siamo nel culto della personalità, del potere, del messaggio forte, l'immagine poi aiuta tutto questo.... Filippo II ha il capo ricoperto di un elmo detto " morione " dallo spagnolo " morrion "che deriva da " morra ", cranio. Era in metallo leggero, dotato di una o più creste, spesso con la parte anteriore e posteriore rivolte verso l'alto. Era certamente simbolo di un Re guerriero e rappresentazione di grande impatto per tutti.3 punti
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Bravi: avete già detto tutto ... Per quanto riguarda le datazioni di questi grossi da 6 tardi e anche quelli da 6 nuovi (con punto sotto immagine della città/ castello), oltre alla loro posterità rispetto alle serie indicate tradizionalmente come da 6, confermerei anche in base al ripostiglio di Padru, che spero di presentare presto con il circolo Astengo che ne ha sostenuto lo studio. Che sia un grosso da 6 si evince bene anche da documenti coevi; la cosa torna incrociando pure i dari metrologici (fino e peso). La "spina" che esce dal cerchio a destra della crocetta direi che è il segno "tipico" di questi grossi ed è presente in quasi tutti gli esemplari che ho visto (ca. 95%). Gli altri non ci giurerei che siano tutti segni voluti, ma dovrei vederli meglio direttamente e non solo da fotografie a definizione non altissima. Comunque se aveste voglia di indicarli su fotografie ad alta definizione e prese con luce radente da diversa angolazione, si potrebbe provare a vederli e a commentarli insieme. Nel frattempo complimenti a tutti i fortunati possessori di queste piccole meraviglie :). Un caro saluto MB P.S. Le sigle adottate in quell'articolo per i grossi corrispondo al seguente significato> Ad esempio tipo I.III.3 vuol dire I = IANVA (le serie civitas ianva avranno sigla CI e così via...) ; III = terzo tipo di nominale ovvero il grosso dopo il denaro e la mezzaglia ; 3 = terzo tipo di grosso . Poi ci sono le varianti di conio principali che indicherò in una eventuale monografia e che non era opportuno invece indicare in quel saggio.2 punti
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buonasera signori e amici carissimi, La voglia di rivedervi è tanta e Verona sarà l'occasione giusta. Presente anche al pranzo naturalmente. Non so chi segue la prenotazione, ma ringraziandolo per l'impegno, gli chiedo di aggiungermi.2 punti
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Mi sa tanto che sono agli scoccioli... e gioco quindi il jolly . Di motti e legende ce ne saranno tantissimi altri, ma ho preferito postare monete che effettivamente posseggo. Ne inserisco una con una dicitura più che conosciuta che ho acquistato tre anni fa e con la quale ho partecipato al concorso "La più bella del 2013". Concorso - La più bella del 2013 EX AURO ARGENTEA RESURGIT (risorge attraverso oro e argento) Non mi sento in verità di scopiazzare un pò qui ed un pò là, in questo post di seguito la dicitura è descritta in modo superbo, anche se è riferita al tipo del 1732 con la dicitura nella sua formula completa, è un post della discussione "COME CAMBIA LA MONETA NEL TEMPO....... " di @dabbene. COME CAMBIA LA MONETA NEL TEMPO....... Spero di cogliere nel segno in quanto anche questa moneta è rappresentativa di un cambiamento : L’oncia (o più regionalmente “onza”) era una antica moneta (mai coniata e quindi una moneta virtuale) risalente all’epoca dei Normanni dopo che nel 1088 d.C. Ruggero I fondò appunto il “Regno di Sicilia”. Nel 1732 Carlo III di Sicilia volle simboleggiare quel “riportare in vita dalle ceneri” la moneta dell’antico Reame e ne fece coniare una nuova e di oltre 5 centimetri di diametro affinchè fosse bene in vista il risorgere di quel Regno di cui la moneta stessa era autorevolmente rappresentativa. La “fenice” presente al retro dell’oncia da 30 tarì fu quindi utilizzata come emblema della volontà di confermare la “rinascita” del Regno di Sicilia. La stessa dicitura che contorna la “fenice” conferma questa volontà: “OBLITA EX AURO ARGENTEA RESURGIT” (dall’oblio risorge attraverso oro e argento).2 punti
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Se dovessimo cercare le tracce di coniatura su tante monete sfortunate a causa delle cattive puliture, dovremmo dubitare continuamente. L'esempio di questo didramma di Leontini , anchesso scorticato e senza la prima pelle la rende invendibile , tanto che per ben due volte e rimasta invenduta. Con molta probabilità potrebbe sbarcare su Ebay. Lo stesso dico su questa litra di Syrakosio, sembrerebbe spatinata a causa della reazione della pulitura aggressiva. Un esempio delle sfaldature nei bordi , li possiamo osservare su di questo tetradramma di Syrakosion.2 punti
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Ciao Michele, mi piace quando qualcuno chiede delle domande e non solo per curiosità. IN QUESTO MOMENTO SIAMO A BEN 1.730 VISITE E 135 RISPOSTE , IN SOLI 8 GIORNI. Mi pare di capire che la discussione e sicuramente interessante e appassionata. Non voglio più uscire del merito e vorrei risponderti con chiarezza e sincerità. 1. La visione al microscopio ....sicuramente si può osservare molto di più che con le foto, ma.....se metti due opinioni estreme , può anche succedere che uno dice che la gallina e nata prima dell'uovo, l'altro dirà ....e nò e nato l'uovo prima della gallina. A questo punto non ci sarà un giudizio unanime. 2. L'esperienze si fanno sul campo e non con i libri o all'università. Pertanto i pareri quando si ci trova davanti ad una moneta cosi complessa , non saranno mai concordi . Possono esserci diversi fattori sui perché non si riesce ad avere parere unanime. 3. Se la moneta risultasse coniata .....con le caratteristiche che presenta , la probabilità che sia un falso è ridottissima , ho scritto anche che potrei sbagliarmi (penso che sia umano) ,ma a questo punto lo studio al microscopio e determinante . Si andrebbero a trovare i fattori che determinerebbero un giudizio definitivo. Caro Michele combattere i falsi e un dovere , ma difendere quelle che hanno avuto la disgrazia di essere state danneggiate da acidi ,senza rispetto e anch'esso un dovere. Non hai idea di quante controversie su monete che a volte son troppo belle per essere vere, ovvero l'incontrario di questo Deca. All'inizio ho scritto pure , che questa moneta cosi come è non l'avrei acquistato , anche se il suo prezzo e stato sui 3.500 euro. Da restauratore , non mi sarei sentito di migliorarla per poi farci qualcosa in più . Semmai a chi la acquistato (e che ci sta leggendo ) ,se si vorrebbe togliere il dubbio (sempre se c'è la ) potremmo studiarla ( insieme a chi si vuole offrire) dal vivo a mie spese.2 punti
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@Archestrato No, no, va bene. Riassumo dall’enciclopedia della storia antica. Cirene è descritta come l’antica Kurhnh (in dorico Kurana, in latino Cyrene o Cyrenae), fondata verso il 630 a. C. nei pressi di una fonte di Apollo, detta Kura, da cui secondo gli antichi la città derivò il nome. Il nome della fonte risale al termine libico antico per ‘asfodelo’. Infatti, come Callimaco canta (Inni, ii, 88), il nome della fonte Kurh (Kyra) è lo stesso nome libico della pianta caratteristica della regione cirenea detta asfodelo. Da esso deriva il nome Kyrana, che significa dunque luogo ricco di asfodeli o città degli asfodeli. Più tardi, e non prima della fine del IV sec. a. C., una ninfa tessala Cirene, cantata da Esiodo come cara ad Apollo, diventò, a causa dell’omonimia, la dea eponima della città e qui fu localizzata dalla speculazione mitografica la sacra unione fra la ninfa e il gran dio fondatore.2 punti
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@anto R Riguardo al signum crucis ci hai preso in pieno. La stella prima sei punte e poi a cinque è la "naturale" evoluzione e semplificazione del simbolo, quindi............ Bello quel disturbo di conio........la stella mi sembra piena e a più punte ma ormai non mi fido più di quel che vedo..... @dabbene Grazie per la solidarietà L'analisi del metallo nelle prime emissioni non è decisivo se non abbinato a tutto il resto. Capita, talvolta, che il tenore dell'argento in un tipo sia superiore a quello del tipo che lo precede. Cari saluti2 punti
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Buon giorno a tutti!! Come potrei non esserci!!? Stavo aspettando a scrivere perchè sto organizzando con mio fratello, che vuole venire venerdì.. Quindi alla fine credo ci sarò tutti e due i giorni.. @gigetto13Luigi ti porto un paio di cosette da vedere.. Più di un paio in realtà..2 punti
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Sapreste dirmi questo mio grosso in che periodo possiamo collocarlo? Pesa 1.43 grammi. Lo avevo comprato appunto come grosso da 4 denari...2 punti
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E qui si gioca il Jolly non vale.. Roba da fuochi d'artificio numismatici... Sono curioso, attratto, e sorpreso, l'Ambrosiana uno dei massimi simboli di questa stupefacente città, da studente vi ho trascorso centinaia di ore, non vedo l'ora di riabbracciarla.. Ma desidero vedere gli sguardi di tutti d'innanzi a tal cospetto, sarà una giornata coi fiocchi sicuramente, l'arte e la numismatica a braccetto come sempre.., con tanti amici ricchi della loro immensa passione... Eros2 punti
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Condivido pienamente la tua idea........." l'idea che mi sono fatto e' che o ci troviamo di fronte ad un sofisticato falso oppure ad una moneta sfigata " . Cosi pure condivido anche .........."non e' poi troppo importante sapere chi hacragione e chi no, non e' un derby, molto piu' importante e' osseervare quali sono i ragionamenti In effetti penso che dovremmo stare lontani a creare condizioni di chi ha ragione o no. Sia io che @babelone , @Brennos2 e @centurioneamico, abbiamo postato foto e dettagli che nel bene e nel male hanno creato due linee, chi come me che (credo) che si tratti di una SFORTUNATA moneta genuina e chi come altri affermano che si tratta di una moneta falsa a FUSIONE senza postare esempi o dettagli da discutere. Certamente a questo punto dove nessuno e in grado di visionare la moneta dal vivo, non credo che si possa essere d'accordo . Pertanto penso che non serve andare avanti tecnicamente , mi sarebbe piaciuto continuare il confronto con centurioneamico, che lo reputo un esperto , ma con gli interventi di altri professori , difficilmente si può continuare pacatamente senza che si tenti di provocare facendo uscire la discussione in oggetto. per @Tinia NumismaticaVisto che servono foto , dettagli che ci facciano capire perché e come è una fusione trattata cosi e ti riservi al (segreto professionale) Che lo trovo giusto ...........Ma allora che cosa raccontiamo agli utenti , collezionisti che ci stanno seguendo ? E falsa a fusione e basta. .................E IO dico che è una moneta genuina ,mal pulita scorticata da qualche imbecille ignorante , che non ha saputo pulire la moneta e che non ha avuto FORTUNA ? Caro @dux-sab "DOVETE TOGLIERVI L'IDEA CHE CHI NON LA PENSA COME VOI NON E OK (come diceva Celentano) non l'ho mai pensato e mi dispiace leggerlo. " Niente di personale , mi e venuta spontanea e non è rivolta a te, voglia accettare le mie scuse.2 punti
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MIRANDOLA Monete con scritte non facilmente interpretabili ci sono, questo è un altro caso. Siamo con un'altra moneta top della monetazione italiana, 1 solo esemplare conosciuto in raccolte pubbliche, NAC 85, Gian Francesco Pico ( 1499 - 1533 ), mezzo testone con un libro aperto sulla cui pagina esterna compare la scritta : OMN IN O in fondo le lettere B K A, esterne al libro le lettere CI A Letteralmente sarebbe DEL TUTTO ma le interpretazioni sono tante : 1) potrebbe essere riferito alla grande e varia opera letteraria del filosofo Giovanni Pico della Mirandola 2) ma potrebbero essere anche varie lettere unite o monogrammi 3) o l'inizio di una frase di Cicerone " Omnino animi fortis..." Altrettanto difficile le altre lettere, Bellesia ipotizza un KAB per la parola ebraica Cabala, il sapere tramandato Per CI A sempre per Bellesia potrebbe essere un CONCEPIT IOANNES AVVS, con l'indicazione dell'avo di Gian Francesco, Giovanni Pico. Molte ipotesi ...forse la 1) sembra la più credibile....2 punti
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buonasera, mi sento in dovere di inserire questa dramma nel forum quantomeno per risollevare la reputazione di questa tipologia di cui abbiamo parlato ultimamente quasi soltanto per segnalare monete molto dubbie,1 punto
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Salve a tutti. L'estate scorsa ho acquistato questa piastra di Ferdinando IV 1796 gr. 27,29 La patina che si é formata é "curiosa". Che ne pensate della conservazione? Grazie.1 punto
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Per quanto riguarda la specie di segno bifido che si vede qualche volta bene e qualche volta meno bene in basso a destra dell'immagini di città/ castello e del segno della spina piccola /triangolino/ V rovesciata sotto un braccio della croce finora ho sempre pensato che potessero essere anche segni dei punzoni con il quale è stato realizzato il conio: il primo comunque secondo me non voluto; sul secondo ho ancora dei dubbi perchè dalla posizione e dalla ricorrenza potrebbe essere voluto. ma si vede con forme diverse e spesso un poco sghembe, ergo... Certo una carrellata di immagini da commentare non guasta mai :). Di nuovo un saluto MB1 punto
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ciao la moneta è quella! un forte del III tipo di Filiberto I http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FILI/11 le sigle BI si conoscono su monete di Filiberto I, un esempio lo puoi vedere sul grosso nel nostro catalogo http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FILI/22 probabilmente questa moneta è dello stesso zecchiere e della stessa zecca, per ora non so dirti a chi porti, attendo gli studi dell'Ingegnere anche io... una moneta stavolta identificabile e con le sigle visibili!!!1 punto
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Non ci sono pezzi 'imprescindibili' di una collezione di monete Romane se non gli dai tu il titolo. Io inizierei comunque da un sesterzio, sono monete di un innegabile fascino, un grande stimolo sul quale riflettere e appassionarsi... il primo sesterzio non lo scorderai più anche quando la collezione si farà più sofisticata. Di quale periodo lo decidi secondo i tuoi gusti; li puoi trovare anche da 10/20 euro in una condizione leggibile per l'identificazione. Online oggi c'è tutto, quindi puoi risparmiare la carta e accedere a un oceano di info dallo schermo e memorizzarti i siti. Un sito come questo per esempio http://wildwinds.com/coins/ric/i.html Per accertare l'autenticità non c'è che visionare e visionare monete affinando le percezioni. Ci sentiamo per il prosieguo della tua passione...!1 punto
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https://www.sixbid.com/browse.html?auction=3140&category=64584&lot=2634822 Falso da bancarella in asta, occhio ragazzi! La seconda foto raffigura invece un esemplare autentico, giudicate voi.1 punto
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Ciao @monetiere è il quattrino di Clemente X, San Giorgio lo vedo abbastanza chiaramente (almeno la sagoma...) e l'unico anno possibile per il quattrino di Ferrara di Innocenzo XI è il 1677. Sarebbe quindi o il Muntoni 70 o il Muntoni 71, con rovescio (lato con il Santo) anepigrafe. Buona serta, Antonio1 punto
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@bizerba62 Buonasera Michele, Purtoppo ho dimenticato il tablet e sto rispondendo con il telefonino, spero di ricordare le tue domande per non fare su e giù con i tasti. Parto da un presupposto, una moneta si giudica nel suo insieme valutando tutto, nel caso specifico ed anche in altri casi dire che una moneta è fusa perché non ha tracce di coniatura è quanto mai azzardato perché ci sono altre cose da valutare ( spigoli, lettere,bolle ecc.) e lo stesso discorso vale per la coniatura, fatta questa premessa rispondo con piacere alle tue domande. 1) indubbiamente, la visione con adeguate apparecchiature dissiperebbe tutti i dubbi ma, siccome non è possibile portarsi il microscopio dietro,le persone esperte riescono ad esprimere la loro opinione anche ad occhio nudo o guardandola con un lentino, spesso si comprano delle monete con il computer da foto fidandosi della propria esperienza, è un po' come sta succedendo adesso, personalmente la avrei comprata senza alcun timore da foto. 2) Certo l'esperienza gioca un ruolo determinante ma credo che su una moneta così, una persona con una percentuale di esperienza tra il 30-40% potrebbe essere in grado di dare un giudizio guardandola con il microscopio 3) condivido quanto esposto da Gionny se la moneta risulta coniata le probabilità che sia un falso sono quasi zero. Mi dispiace che questa bella discussione si possa chiudere così, ma purtroppo troppo spesso accade che ci sia la toccata e la fuga da parte di alcuni e poi non si diano le adeguate prove a supporto di quello che si sostiene, questo naturalmente innervosisce la controparte e si arriva allo scontro, personalmente non ho più niente da aggiungere alla discussione perché ho già dato troppi riscontri e prove sull' autenticità di questa moneta, rimango della mia opinione e rispetto quella degli ALTRI ma non la condivido. Buona serata Babelone1 punto
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ovvero? il fatto che il catalogo sia fatto con le monete del fitzwilliam? Se è per questo non è una novità, è un catalogo fatto da loro, e ovviamnete mettono le loro monete, ma per quelle che non hanno hanno provveduto a farsi dare le foto, infatti ci sono copyrights di altri musei nell'indice1 punto
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Bella discussione generalista e divulgativa, complimenti @ZuoloNomisma (e complimenti anche per le belle monete!). @monetiere le monete giubilari sono tutte relativamente comuni (proprio per il loro carattere commemorativo) e spesso erano coniate anche oltre la "scadenza" dell'Anno Santo. Non so quale sia il preciso grado di rarità del mezzo grosso in questione, ad ogni modo però facendo un discorso generico gli argenti di Innocenzo X sono meno comuni di quelli dei suoi predecessori e successori. Piccolo off-topic: apprezzo molto il calore che trasmetti nei tuoi post, la "linfa nuova" che hai dato ad una Sezione dove ormai scrivono in pochi... continua così, Per non fare un post senza immagini vi mostro il mio testone del 1600, qualcuno se lo ricorderà magari per averlo già visto sul Forum quando lo acquistai o nel catalogo della GdF: Un caro saluto a tutti, Antonio1 punto
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Un classico questa volta, TORINO, Repubblica Subalpina, 1800 - 1802 da 20 franchi della Nac 68 LIBERTE' EGALITE' ERIDANIA LIBERTA' UGUAGLIANZA, ERIDANIA Qui c'è poco da dire....se non che Eridania prese il nome dall'antico nome del Po, Eridanus, ed indica i paesi bagnati dal fiume. Forse ripensandoci le sezioni speciali avrebbero potuto contribuire maggiormente a questa discussione che è poi di tutti realmente sia in termini qualitativi che quantitativi ma ormai così è... Di certo non sono però mancati straordinari protagonisti e attori nel portarla avanti con impegno e bravura....tale da averla poi resa così....una pagina per me importante del forum....1 punto
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Clemente VIII (1592-1605), Roma. Munt 18, CNI 104. Testone per il Giubileo 1600 D/: Stemma a targa in cornice, chiavi con cordoni e fiocchi. CLEMENS . VIII . - . PONT . MAX . A . IX R/: Porta Santa chiusa, timpano con cimasa e centina intera; nel vano, croce. ANNO IVBILEI . M . DC . ABSOLVTO. All'es. RO - MA Nota: è l'esemplare illustrato nel Muntoni. Ex Montenapoleone 1, lotto 293 (Collezione Santamaria). Michele1 punto
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Ciao, ti trascrivo in primo luogo le informazioni della parte 'testuale' del volume, a p. 145. Ti riporto, inoltre, quanto tu direttamente chiedevi, cioè la descrizione dell'esemplare presentato nelle tavole. Allora, a pag. 145, nell'ambito di una più generale trattazione sulla monetazione argentea merovingia, gli autori scrivono: "There is, as noted already (p. 94), no silver coinage for southern and western Aquitaine, and the coins here come from the north (Poitou, Berry) or from the Limousin, which in Ebroin's time still formed part of the kingdom of Neustria. The Bourges group (I. 579-90) is characterized by reverse types normally consisting of a cross formed from four or five large globules in a circle of similar globules. They were formerly attributed to Poitiers, but are now given to Bourges on the evidence of the Saint-Pierre-les-Etieux hoard, though few specimens have a legible of mint or moneyer. Some of them have as obverse type a head wearing a crown and a diadem on which the knot behind has been doubled to form two loops, giving with the diadem the incongruous aspect of a pair of scissors. The series is unusually well represented here as a result of Lord Grantley's purchase of several coins going back to the Plassac and Saint-Pierre-les-Etieux hoards. There are a few typological linkages with other series: I. 589 has a reverse of a 'standard' pattern copied from some Frisian or English coin, and I. 590, one of those with a legible mint name (Cornacus, probably Gournay, some 66km south-west of Bourges), has the unusual type of Christ seated on an ass, representing the entry into Jerusalem. It has usually been described as a mounted horseman, but the nimbus containing a cross provides a clear identification". La descrizione dell'esemplare nelle tavole, a pag. 500, è invece: "Gournay? (Indre). Moneyer uncertain. Obv. [+C]OR NA[CUS], nimbate figure of Christ l. on an ass Rev. PE[...LW]NO. 1,13 g (Metcalf 13; 93% Ag) 100°. B 5711 = Plassac 40 (this coin); same dies as B 3749 = P 2204 = Plassac 42 and B 5762 = Plassac 41. For the attribution to Gournay near Bourges, see Lafaurie 1969a, 167".1 punto
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Anche se non raccolgo antiche vi seguo con interesse. Non mi scandalizzo per i battibecchi perché evidenziano la vostra grande e, sicuramente in questo caso, disinteressata passione. Vorrei chiedere: non ci sono, a quanto pare, evidenze di coniazione che mettano tutti in accordo; vi sono al contrario evidenze di fusione sulle quali discutere? Grazie.1 punto
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Spero di non averla ancora inserita, e se si me ne scuso... CARMAGNOLA SI DEVS PRO NOBIS QVIS CONTRA NOS SE DIO E'A NOSTRO FAVORE, CHI SARA CONTRO DI NOI ? Siamo con Ludovico di Saluzzo II ( 1475 - 1504 ) con Margerita di Foix, coi busti affiancati in una moneta della NAC 85 Invocazione di aiuto e di speranza che non è mai sbagliata e avere Dio sempre dalla propria parte....1 punto
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Ciao gionny, nel limite del possibile, e senza dare troppo mani....., posta tu qualche immagine dal tuo archivio, magari hai esempi più diretti. Grazie Ciao Skuby1 punto
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Bravi, ottimo colpo d'occhio ,ho controllato anche il mio che proviene dalla rinaldo a i medesimi segni , pero se guardate il castello in basso a destra a il solito segno che si trova sotto la croce , il mio ha anche dalla parte dal lato opposto sotto la crocetta storta a mo' di puntello un piccolo cuneo sottile dritto, il primo che avete postato sembra averne invece due in diagonale paralleli , il secondo pare averne uno solo grosso sempre in diagonale, quello ex artemide pare simile al mio ma non si vede bene per via della schiacciatura , cosi sembrerebbe piu corto1 punto
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Ecco le foto in dettaglio che mi hai chiesto... ti ho messo anche un fronte-retro della mia piccola collezione.1 punto
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ciao @appah hai ragione sono segni caratteristici di questa tipologia di grossi .. famosa in particolare per essere l'unica moneta genovese con i capitelli nell' imago civitas o più comunemente castello...l'esemplare che hai posto ex Artemide è il mio1 punto
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Oltre a l'ottima spiegazione di @dabbene, vorrei citare e spigare anche i Fiorini di Suggello. La Repubblica Fiorentina era molto sensibile a questo tema, della bontà della propria moneta d'oro, infatti alcuni Fiorini d'oro con il tempo e l'uso frequente, potevano essersi consumati nel loro contenuto aurifero. Alcune altre monete potevano essere state tosate o limate, questi fiorini non avrebbero avuto quindi il valore stabilito al momento del conio. La soluzione fu quella di unificare in uno stesso contenitore una serie di queste monete e dare una nuova stima al sacco chiamato appunto Fiorini di Suggello. La quotazione del Fiorino di Suggello era stabilito dalle autorità e con un "sigillo" ufficiale se ne descriveva il valore. I sacchetti erano chiusi e marchiati solo se rispettavano ulteriori parametri, come ad esempio i "Grani" che non avrebbero dovuto essere inferiori a 70 e mezzo. Tutto ciò che andava fuori da questi parametri veniva sequestrato o tagliato. Fu una vera e propria invenzione che rivoluzionò il sistema dei pagamenti e permise di dare una regolamentazione ai Fiorini d'oro che erano ancora in circolo, ma che non avrebbero avuto più il proprio valore a pieno peso.1 punto
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Tranquillo.. non sono domande banali, mica tutti possono sapere tutto! io spero di non stancarmi a cercare di spiegare quelle cose che magari possono sembrare banali, ma sono convinto che questo forum è fatto anche di questo, chi si avvicina alle monete da non esperto, con l'aiuto di chi magari sa qualche nozione in più, può crescere nella sua cultura numismatica! non hai bisogno di migliorare... ma di continuare!1 punto
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Per quanto riguarda la rarita' concordo con Rcamil 1807 moneta rara ma non rarissima per le conservazioni medio-basse, moneta che presenta problemi di conio che risulta molto basso nei rilievi sia al dritto che al rovescio. per quanto riguarda le altre annate 1802 IV mai visto 1803 IV ricordo un passaggio su Varesi Alma Roma se non sbaglio per quanto riguardo 1805 ricordo un passaggio anche io su Bolaffi che forse Rcamil ricorda meglio assieme ad uno splendido mezzo scudo del 1800, forse anche uno su Inasta nel 2014 Ciao1 punto
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Le " finte" doppie battiture o le vere doppie battiture accuratamente replicate dagli stampi in gomma siliconica( adesso) e dalle paste da dentisti( una volta) , sono un vecchio cavallo di battaglia dei falsari per convincere chi osservava che la moneta analizzata fosse prodotto di coniatura e non fusione. Adesso il cavallo non corre più...troviamo qualche altra evidenza a supporto della coniazione perché questa non è sufficiente.... P.S. Se veramente il solco fosse stato fatto per far sparire una doppia battitura, sarebbe dovuto essere solo dal lato in cui il metallo sarebbe stato schiacciato dal secondo colpo e non tutto intorno alla testa e ai delfini, a meno di non voler ipotizzare due colpi radialmente opposti, e avrebbe lasciato tracce ( come in effetti si possono notare, sulle altre parti del modellato. nei casi citati si vedono bene sul naso, sulle labbra e sugli altri volumi dell'immagine impressa. Invece , probabilmente, il solco è stato fatto per rialzare un angolo di spoglia inesistente causato dalla realizzazione per fusione. Quanto alle cosiddette ossidazioni e stratificazioni di ossidi, sono la prima cosa che un buon falsario impara a replicare, quindi non mi rappresentano molto.1 punto
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CASALE.... Guglielmo Gonzaga ( 1559 - 1587 ) con una parpagliola del1567 , rarissima moneta di NAC 85 PLACIDVM SERVATE CONSERVATE ( LO ) PLACIDO Una barca galleggiante sullo specchio d'acqua, sullo sfondo la città. La barca simboleggia lo Stato, la legenda è un richiamo ai nemici interni ed esterni ( nel 1567 venne sventata una congiura contro Guglielmo ) In sintesi il lago è calmo, placido...conservatelo così....tenete lontani gli scontri e le congiure....1 punto
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QVARE DUBITASTI Perché hai dubitato? Immagine tratta dal sito: https:\\upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b3/Carlino_ClementeVII.jpg La legenda su questo giulio e mezzo di Clemente VII i cui conii furono incisi da Benvenuto Cellini, rappresentante al R/ Gesù che solleva San Pietro che si sta inabissando tra le acque, si riferisce all'episodio tramandatoci dal Vangelo secondo Matteo: 28 Pietro gli disse: «Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque». 29 Ed egli disse: «Vieni!». Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. 30 Ma per la violenza del vento, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». 31 E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». Una esortazione, su tondello, tanto utile anche ai giorni nostri, a non scoraggiarsi, neanche quando tutto sembra perduto...1 punto
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Fatto 99 facciamo 100 ...ma che cento ! Moneta di estrema rarità e di grande fascino conosciuta solo in tre esemplari, dalla NAC 32 un ducatone del 1627 di Carlo Emanuele I, Duca di Savoia ( 1580 - 1630 ) della zecca di Torino o Vercelli. DVM PREMOR AMPLIVM MENTRE SONO PREMUTO MI INGRANDISCO ( secondo Mario Traina ) Qui abbiamo l'enigmatica immagine del compasso che è da decifrare. Potrebbe alludere il motto alla politica espansionistica intrapresa da Carlo Emanuele I o ai progetti architettonici fatti da lui per la città di Torino, altri pensano invece al compasso come a un simbolo massonico, se così fosse, si spiegherebbe l'estrema rarità di questa moneta, forse ritirata subito.1 punto
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Da anni scrivo sul forum che Milano ha un grosso problema, non si possono vedere monete pubbliche... Feci una discussione ,ma anni fa, " sogno numismatico "in cui andavo la domenica con un bambino a vedere senza problemi monete della mia città, era però un sogno... Mi ricordo anche una discussione in cui chiedevo quale fosse il vostro maggior desiderio, la risposta fu bulgara, quasi impressionante, vedere monete, belle, le nostre monete.... Ho sempre pensato in questi anni a questi aspetti, ma Milano aveva solo un Medagliere, quello delle Civiche del Castello Sforzesco, eccezionale con 186.000 monete, ma le monete potevi vederle solo su appuntamento e da solo. Ne ho approfittato anch'io delle Civiche e devo ringraziare il dott. Martini sempre gentile e disponibile, ma io volevo fare una visita di gruppo, se non per tutti, per un buon numero e che fossero anche solo appassionati, anche curiosi, giovani... Un anno fa hanno aperto il Medagliere dell'Ambrosiana, Medagliere anch'esso importante e la lampadina si è accesa, è scattata di nuovo la volontà di andarci in gruppo. Ripeto non è stato per nulla facile, ma ci siamo riusciti, un gruppo entrerà in uno dei due Medaglieri di Milano e vedrà monete, belle e rare monete, un sogno, un obiettivo, quasi un fatto di principio, ci siamo arrivati, per la numismatica, per Milano città che merita questo e altro. Vediamo come andrà ma come dice Gianfranco io penserò sempre poi ad altro ancora e vedremo, approfondiremo, questa discussione lo dimostra, la fame di monete c'era e c'è, senza comunicarlo col solo passa parola i posti sono andati via tutti, non abbiamo scelto altri mezzi di comunicazione poi, solo il forum, se ci fosse stata una comunicazione totale non so dove potevamo andare e quindi Milano meritava questo ma merita un impegno per cercare di arrivare anche a qualcosa di ulteriore.... Detto questo ero rimasto a Rozzone, il Maestro di Zecca della Milano nel 1030, Rozzone doveva essere un uomo ricco, facoltoso, importante, la professione evidentemente lo equiparava a un imprenditore influente. Cosa fa il nostro Rozzone ? sponsorizza coi suoi averi la costruzione del Chiostro del Santo Sepolcro...può farlo e lo fa, un monetiere della zecca di Milano che costruisce l'ombelico sacro della citta di Milano ... E quindi tutto si ricollega in un modo incredibile, la storia di Milano, il centro sacro ed effettivo, l'Ambrosiana con Federico Borromeo e un Maestro di Zecca che sponsorizza e realizza tutto questo ...siamo a Milano nel 1030...direi fantastico ...con le monete che comunque ritornano anche qui...1 punto
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