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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/22/16 in tutte le aree

  1. L'arte dell'incisione continua a mostrar... Ostentazione e sublime simbolismo per un Ducatone coi fiocchi... Mirandola: Alessandro I Pico, 1602-1637. Ducatone 1617, AR 31,85 g. ALEXAND PICVS MIRANDVLAE DVX I Busto corazzato a s., con mascherone nello spallaccio; sotto, nel giro, 1617 AR (Giovan Agostino Rivarola, zecchiere). Rv. NVNC PEDE – CERTO Figura muliebre, stante di fronte, con mano ramo d’alloro nella mano d. e con la s. leggermente protesa in avanti; il piede d. su di un dado e il s. su di un globo. Lo sguardo è rivolto verso l’alto a d. donde scendono raggi. CNI 3. Ravegnani-Morosini 5. MIR 522. Bellesia 1b.Questo scudo fu coniato dopo che Alessandro I fu insignito del titolo di Duca dall'Imperatore Mattia. La sigla A R sotto il busto potrebbe riferirsi allo zecchiere mantovano Agostino Rivarolo. Per Bellesia (1995, “La Zecca dei Pico”, p. 169) la moneta sarebbe invece stata ispirata dalla legittimazione di Galeotto a succedere al padre naturale Alessandro, legittimazione concessa dall’imperatore all’inizio del 1617: “Per questo la Fortuna della Mirandola avanza ora con passo sicuro, guardando spavaldamente a tutte le avversità, rappresentate dalle folate di vento che le scompigliano i capelli”. Secondo una diversa interpretazione, invece, Mirandola, abbandonata l’immobilità cui l’aveva costretta l’assenza di un erede di Alessandro, può ora affrontare con sicurezza il mondo, rappresentato dal globo.La sfera indica universalità ed eternità e il cubo, cioè la pietra angolare, la religione, mentre il ramo di alloro dovrebbe simboleggiare la facoltà della Fortuna di premiare chi vuole. Il ducatone (o scudo), probabilmente realizzato su conii incisi dallo zecchiere Antonio Rivarolo (come attesterebbero le iniziali A R sotto il busto al dritto) misura la bellezza di 48 millimetri di diametro per un peso prossimo ai 32 grammi. Si tratta di una delle più belle monete del Seicento italiano, nonché di una delle maggiori rarità della numismatica preunitaria. Eros Continuo a divertirmi...
    8 punti
  2. Aspettavo che arrivasse qualcuno, ma giunti forse verso la fine mi sembra impossibile non metterla.... Dopo il terremoto feci una discussione qui sul forum che chiamai " Amatrice e le sue monete, un Omaggio...", mi sembrava il minimo questo ricordo, questo pensiero... E Amatrice ha anche un fantastico motto, breve, sintetico ma che dice velocemente tutto : FIDELIS AMATRIX Qui parliamo di fedeltà, e la fedeltà ha sempre contato e conta, in questo caso parla del rapporto tra la città e Ferdinando I d'Aragona, città che ebbe dei privilegi e donazioni per la gratitudine mostrata durante la rivolta dei baroni del 1486 - 86. Questo motto è quindi un riconoscimento di fedeltà alla città, un giusto riconoscimento.... Le monete sono i cavalli ,e per saperne di più vi rimanderei alla discussione o al catalogo del forum , qui per non sbagliare posto quello messo in discussione da @santonecol motto e lo scudetto della città. In questo specifico caso, oltre al motto, il messaggio, la storia c'è anche tanta emozione nel postarlo.....
    5 punti
  3. Anche se c'è da dire che nel Corps Nummorum Italicorum c'è poco da leggere ed anche poco da vedere dal momento che le foto pubblicate(giudicando anche i tempi in cui lo furono ,andrebbero anche bene)non sono molto nitide. Ti consiglio di effettuare una ricerca tramite un motore di ricerca digitando le parole chiavi :Numismatica e regione o città di cui ti vuoi documentare ,e potrai trovare qualcosa d'importante. Mentre scrivo mi viene in mente questa fonte Numismatica mooolto importante curata dal nostro vice amministratore ed il link è il seguente http://incuso.altervista.org/ --Salutoni -odjob
    3 punti
  4. Io direi che sarebbe bello immortalare il record con una bella foto di gruppo stile squadra di calcio, con le prime file accosciate.
    3 punti
  5. Congratulazioni a @nikita_, nuovo utente del mese Clicca per scegliere i file petronius
    2 punti
  6. Ciao, volevo segnalarvi una nuova scoperta archeologica legata al celebre Castillo di Chichen Itza. Era nota da tempo la presenza di una preesistente piramide maya all'interno di quella attualmente visibile (chiaramente appartenente ad una più tarda). Io quando la visitai non ebbi la possibilità di visitare qualla interna cui si accede mediante uno stratto cunicolo che porta se ben ricordo ad una stanza contenente una statua di un giaguaro. Ma recentemente analisi non invasive hanno portato alla scoperta di due cose: esiste una terza piramide più antica alta circa 10 metri databile al principio della Cultura Maya che al di sotto di questa struttura è presente un cenote (specie di voragine carsica contenente acqua) che per i Maya avevavo spesso connotazioni legate al mondo sovrannaturale. Per chi fosse interessato segnalo questo link che descrive la scoperta: http://www.focus.it/cultura/storia/la-piramide-matrioska-di-chichen-itza Ciao Illyricum
    2 punti
  7. Grazie a tutti per gli apprezzamenti, sono semplicemente appassionato alle monetine estere destinate alla comune circolazione, e qualcosina della mia terra in scarsa conservazione, nulla di importante... ma osservandole riescono ugualmente a farmi viaggiare, sia indietro nel tempo sia a migliaia di chilometri di distanza pur rimanendo seduto comodamente a casa, in loro c'è sempre qualcosa di nuovo da cogliere, da interpretare.... Anche se virtualmente, tento nella mia sezione di suscitare un interesse verso quelle monetine mondiali "da ciotola" tanto bistrattate e di trasmettere quello che significano per me, solitamente, a questo tipo di monete, ci si dedica veramente poco spazio.... magari in questi cinque anni di forum in qualcuno è nato un nuovo interesse o quantomeno si è ravvivato E poi ci sarebbero anche le banconote, che reputo dei documenti storici pieni di raffigurazioni, ma non solo da ammirare, ma da leggere. Sono contento di far parte di questa comunità, grazie veramente.
    2 punti
  8. Salve. Mi associo alla richiesta di @profausto riguardo ai dati ponderali: sono necessari in questi casi. Detto ciò, Nuceria ha coniato in argento solo didrammi, mentre le frazioni sono in bronzo. Quindi, siamo quasi sicuri che siamo in presenza di un didrammo. I tipi monetali più comuni, come ben dici, recano al diritto la testa rivolta a sinistra e non a destra. Comunque, sono conosciuti esemplari con la testa rivolta a destra, ma sono molto più rari. Ad esempio, mancano nell'opera del Sambon sulle monete dell'Italia antica, mente alcuni esemplari vengono solo citati nel libro di R. Garrucci, p. 97, tav. XC, n° 1-3. Alcuni tipi di didrammi (2 esemplari in totale) con testa rivolta a destra sono descritti in R. Cantilena, La monetazione di Nuceria Alfaterna, p. 15. Per la classificazione mi ha preceduto Profausto (complimenti per la velocità, io mi sono perso tra le mie ricerche bibliografiche al fine di scrivere queste poche righe di considerazioni ), ma riguardo ai pesi il punto di addensamento medio conosciuto per questi didrammi è tra i 7,20 ed i 7,30 grammi (stando alla pubblicazione della Cantilena). Quindi, con buone probabilità dovremmo esserci. Ad ogni modo, la tua moneta sembra piuttosto rara, ma, secondo me, tra collezioni museali e private dovremmo riuscire a raggiungere un numero di esemplari totali che supera nel computo le unità.
    2 punti
  9. A Selection of Coins of Magna Graecia and Sicily from the A.D.M. Collection Campania. Nuceria. No.: 1035 Estimate: CHF 3000 d=20 mm Didrachm c. 250-225, AR 7.00 g. Head of Carneius r. with horns. Rev. Dioscurus standing l. at side of horse which he holds by the bridle, spear in l. hand. Sambon sale June 1927, 96 (=). Garrucci pl. 90, 3 var. Sambon 1006 var. Of the highest rarity, only the second specimen known of this very interesting issue. Light scratches on neck and a test cut at four o'clock on rev., otherwise good VF https://www.acsearch.info/search.html?id=171058
    2 punti
  10. le monete Veneziane richiedono anche una maggiore esperienza secondo me sia per i falsi che per capire la conservazione. oltre ad avere un costo al grammo almeno doppio rispetto al marengo. quindi se un domani tu dovessi cambiare idea, visto che mi sembra non hai ancora le idee chiare, con i marenghi pagati praticamente a peso o 20/30 euro in più, fai in fretta a rivendere e recuperare il capitale ( salvo crollo dell'oro che però può anche aumentare). non so tu che tipo di esperienza hai ?
    2 punti
  11. allego il mio cavallo di Carlo VIII , zecca di Ortona , 1495, RRR, troviamo la legenda ORTONA FIDELIS, Ortona fedele al re di Francia Carlo VIII
    2 punti
  12. Romana no di sicuro. si tratta di un denaro gheradino battuto a Napoli sotto Carlo II o Roberto d'Angiò. Va letta bene la legenda per comprendere chi dei due. in entrambi i casi moneta comune.
    2 punti
  13. Pensare di combattere l'evasione togliendo il contante è molto ingenuo. Cosi vai solo a colpire le persone anziane, i più poveri ecc ecc. Google, Amazon, Instagram, sono questi i colossi che evadono, ... ma loro si fanno fare le leggi apposta.... siamo ad un altro livello. Stanno cercando di convincerci che tolgliere il contante sia una cosa buona, etica addirittura (ebbè, serve a combattere l'evasione!) ma in realtà è solo un enorme regalo alle banche, un modo per diventare tutti degli schiavi ordinati ed obbedienti.
    2 punti
  14. Di nulla, anzi, di seguito riporto una classificazione della moneta in questione con i dati di riferimento fondamentali (le particolarità elencate sopra, naturalmente, sono escluse per non ripetere le stesse cose già dette): Regno di Napoli, Ferdinando IV di Borbone, 1° periodo (1759-1799). AR piastra da 120 grani, anno 1795. Al D/ FERDINAN • IV D • G • SICILIAR • ET HIE • REX Testa nuda del Re volta a destra. Sotto, P • Al R/ HISPANIAR - INFANS 1795 Stemma coronato. Ai lati, A • - P •, nel campo a sinistra, M • e, in basso, tra un ramo d'alloro e uno di palma intrecciati vi è l'indicazione del valore G • 120. T/ Treccia in rilievo. Rif. bibliografici: Pannuti-Riccio, p. 236, n° 61 var.; CNI XX, p. 598, n° 238 var. (specifico variante perché in nessuno di questi due cataloghi che ho potuto consultare è presente l'errore di legenda al D/ della G rovesciata al posto della C). Il millesimo 1795, senza errori, è ritenuto comune (intanto ho visto che @santone ti ha consigliato bene riguardo la rarità usufruendo del Gigante, di cui al momento io non dispongo). La P sotto la testa al D/ è dell'Incisore dei conii Domenico Perger attivo dal 1786 al 1804. Le lettere A P al R/ sono le iniziali del Maestro di Zecca Antonio Planelli attivo dal 1790 al 1803. La lettera M è l'iniziale del Maestro di Prova Raffaele Mannara attivo dal 1790 al 1802. Come conservazione, a giudicare dalle foto, possiamo essere sul BB. E, secondo me, hai fatto bene a prenderla con questa particolarità.
    2 punti
  15. Perfetto. In questa moneta c'è un particolare che si ritrova pressoché identico nel falso di ebay( e che non è presente sulle monete autentiche per ragioni tecniche) che chiude una volta per tutte la questione. La moneta di ebay , ad onta dei giudizi di alcuni esperti, è un falso realizzato per fusione. Gli esperti suddetti credo che non faticheranno a trovarlo, casomai ad ammettere che l'hanno trovato.
    2 punti
  16. Salve Amedeo, cerco di rispondere ai tuoi quesiti. 1) Effettivamente la parola SICILIAR presenta la particolarità di avere al posto della C una G rovesciata. Si tratta di un errore di conio piuttosto particolare, ma non è unico e introvabile. In rete, ho trovato un altro esemplare con il medesimo errore, per altro dello stesso anno 1795. Te lo allego di seguito. Se lo osservi meglio, noterai che sia la moneta che ho postato qui sotto che la tua provengono dalla stessa coppia di conii (vedi anche la sbavatura di metallo al rovescio nello 0 di 120, proprio come nel tuo pezzo). Se la osservi nel complesso, noterai altri diversi particolari che conducono verso questa conclusione (tipo l'escrescenza di metallo sulla seconda N della parola INFANS, oppure quella globulare sotto il punto di unione dei due rami in cui p racchiuso il valore, oppure ancora la prima A di HISPANIAR al rovescio ha l'"occhiello" otturato da un'escrescenza di metallo etc.). 2) Io non vedo nessun simbolo all'interno della corona da te indicata: quelle che vedi sono le perle che stanno anche sugli altri archi della corona. Semplicemente, sono rappresentate frontalmente. 3) Secondo me, il numero 1 di 120 non è ribattuto su altra cifra e non ha nessuna particolarità: se ti riferisci alla leggera "riga" sul lato destro del numero stesso, può essere dovuta ad un leggero salto di conio, oppure, come credo, ad una semplice sbavatura di metallo. D'altronde, un eccesso di metallo si trova anche nella cifra 0 del valore, come già specificato sopra. Ma sinceramente non riesco a vedere nessuna cifra ribattuta. Comunque, è una moneta molto bella e particolare soprattutto per l'errore al D/: poi, se noti che lo stesso errore lo troviamo su un altro esemplare, ma con lo stesso accoppiamento di conii del tuo, si capisce che non è una particolarità così comune. Ottima acquisizione!
    2 punti
  17. Prego di aggiungere al pranzo anche Adamaney. Proporrei di rendere simbolo ufficiale del pranzo prossimo e futuro (magari cambiando la valuta) il bellissimo ed elegante esposto di Apollonia !
    2 punti
  18. Con questi numeri ci possiamo dividere nella fila a seconda delle Zecche, portando i relativi stendardi .
    2 punti
  19. beh per 10 € hai sicuramente fatto bene a prenderla , niente male , anche piuttosto ben conservato per il tipo .... a mio avviso si tratta di un Ic del nostro catalogo http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEIAN/1
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  20. Gran Bretagna. Crown, ND. S.2761. Charles I, 1625-1649. Diritto: il re Carlo I a cavallo. Rovescio: Scudo ovale; legenda: CHRISTO AVSPICE REGNO = IO REGNO SOTTO GLI AUSPICI DI CRISTO.
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  21. Recupero un mio vecchio intervento che feci anni fa riguardo alla famigerata e sedicente "Osella del lido", Venezia 1797: 20 ottobre, 1797 (la Serenissima era appena morta): "Questa mattina nell'Elaboratorio al Lido, prese fuoco della polvere che con uno scoppio estremo, mandò in aria ed attaccò fuoco alla fabbrica con morte di alcune persone; cosa però che non ebbe conseguenze peggiori, ma il terrore compreso da tutta la città fu estremo." Questo scriveva l'ultimo doge, da poco ritornato a vita privata, Ludovico Manin, nelle sue Memorie, 1802. Il fatto è rappresentato su una rarissima osella veneziana del 1797, in genere considerata l'ultima della serie. Il termine "osella" per questo pezzo ha suscitato numerosi dubbi e interpretazioni, in quanto, sine duce, decadeva anche l'onere del dono ai nobili. La legenda riporta: URBIS SERVATORIB(us) BENEMAERENS - PATRIA - AD LITUS EXPLOSIONE REPARATA. Ovvero "La patria ringrazia i salvatori della città - conservata in seguito all'esplosione del (deposito di munizioni) del Lido". Il Lido di Venezia, dove oggi si allineano ville liberty e hotels di lusso, e dove si tengono manifestazioni internazionali come il Festival del Cinema, alla fine della Repubblica era quasi disabitato ed erano presenti poche costruzioni, un paio di chiese e una serie di casematte dove venivano accumulate munizioni e polvere da sparo per eventuali necessità di difesa della città. Era in effetti il confine tra la laguna ed il mare aperto, da dove potevano arrivare - ed in effetti arrivarono - i Francesi di Napoleone. Questo pezzo, non propriamente un'osella, è stato ribattuto su una precedente moneta, di cui si vedono alcune parti della legenda.
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  22. Buona sera!! Dopo tanta tanta pratica e tante ore passate a capire come utilizzare al meglio la luce vi mostro le ultime foto fatte a questo tondello. L'attrezzatura è la medesima ed è la stessa anche la lampadina ma ho cambiato completamente il layout (dicasi disposizione di macchina e lampada), inoltre con un pannello riflettente ho potuto regolare maggiormente la fonte luminosa dopo aver notato che mi vengono meglio con luce riflessa piuttosto che diretta.. Ancora si crea una zona d'ombra dovuta all'obbiettivo della compatta, che non avendo un obiettivo macro deve stare per forza a due centimetri dalla moneta per dare dei buoni risultati. Che ne dite? Continuerò a provare per cercare di eliminare la zona d'ombra però dalle foto precedenti a queste secondo me c'è un abisso.. @miza ti avevo detto che le precedenti erano passabili ma non appaganti.. Si può sempre migliorare.. (Ci sei a Verona?)
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  23. Penso che la risposta sia completa ed esauriente e comunque cosi come i Rechenpfennig, non credo siano tipologie da mettere in. Exonumia
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  24. ho riscontrato questo tipo di lavorazione in soldi da 12 bagattini, non so quale sia il motivo, se votivo, scaramantico (tipo i "gobbini"). Mi sembra però che qualcuno abbia scritto qualcosa a riguardo
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  25. Caro @miza, a dir il vero lo scopo della mia discussione non era incrementare l'acquisto di spazzole di ferro... comunque si tratta di un normalissimo accessorio dei trapanini elettrici (vedi foto). Che i segni non sian rimasti te lo prova l'immagine che ho postato (ingrandiscila pure), ma anche il perito cui l'ho sottoposta e che l'ha osservata con la lente che usa per periziare le monete ha confermato che non si notano i segni caratteristici della "spazzolata". Se mai volessi fare il numismatico "eretico" spazzolando una moneta col metodo da me descritto ti rammento che devi (cose ovvie e anche no): - far la prova su di una moneta logora e di nessun valore; - farla girare da nuova su qualcosa di duro (piastra di ghisa o d'acciaio, pietra liscia, ecc.) in modo da ammorbidire le punte di ferro; - usarla ad un alto numero di giri con mano leggera; - non impiegarla perpendicolare alla moneta, ma ad angolo ottuso affinché non siano le punte di ferro a lavorare sull'argento. Inoltre: - sarebbe meglio bagnare preventivamente la moneta (acquaragia, antiossidante, ecc.) in modo da "lubrificare" l'operazione; - di tanto intanto pulire la spazzola facendola girare su di un panno morbido; - (punto fondamentale) declino ogni responsabilità: io non ti ho mai detto niente, anzi ti ho VIVAMENTE SCONSIGLIATO di fare certi abominii, le monete brutte ed opache ti devono piacere così come sono, sia ben chiaro. N.B.: Nota la morbidezza della spazzola, dopo un paio di lucidature tende già a perdere i "peli"...
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  26. diciamo che la parte "introduttiva" a livello testuale sarà oggetto di molti e vari consigli di tanti esperti amici del forum. io, se già non lo conosci, ti consiglio comunque un'occhiata al Corpus Nummorum Italicorum.... ha tante foto, è diviso per regioni/città etc, e soprattutto non è troppo costoso ...è gratis http://www.numismaticadellostato.it/web/pns/iuno-moneta/biblioteca/corpus
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  27. Gigante 60 A , variante con G rovesciata, NC, valutazione del Gigante in BB 180 euro
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  28. Forse è un po' OT rispetto a questa discussione, ma questo articolo che ho appena pubblicato aiuta a capire meglio la mentalità cinese: http://numistoria.altervista.org/blog/?p=21993
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  29. Mille grazie per la vostra interessante contribuzione a questa discussione. Se ho tutto capito, è molto probabile che la seconda moneta sia anche una contraffazione da Desana. Cordiali saluti. Alain. Ecco altre fotos della seconda moneta, che, lo spero, siano più chiare.
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  30. Grazie , ma e' anche merito di voi che partecipate alla discussione . Si , bella e unica la nostra Italia .
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  31. Buona serata a tutti, vorrei farvi vedere l'effetto del tempo su questa moneta da 5 lire 1865 N, acquistata nel marzo 2011 (prime foto) e adesso novembre 2016 (seconde foto). Tenuta dentro la valigetta "Lidl"....
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  32. Il punzone della seconda medaglia è l'INCUDINE e corrisponde agli argentieri milanesi in epoca LOMBARDO VENETO vedi: http://www.silvercollection.it/LOMBARDOVENETOHALLMARKS.html La medaglia del Giubileo devi postarla in questa sezione di RUBRICHE SPECIALI che al primo posto MONETE E MEDAGLIE PONTIFICIE, trovi anche la discussione LE MEDAGLIE DEGLI ANNI GIUBILARI che ho aperto io. Saluti giancarlone
    1 punto
  33. Credo che questo tipo di medaglia non veniva cucita sopra gli indumenti, ma eventualmente appesa al collo, per le sue caratteristiche (peso e dimensioni e santi da ambo le parti). IL suo uso a mio modesto parere è più indicato per essere attaccate alle corone dei rosari, che portavano, appese ai fianchi sia le religiose che i religiosi.La medaglia (fusa) è del XVII sec. Ciao Borgho.
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  34. King, Non pensare che in passato fossero immuni dai falsi, ci sono sempre stati, già nei testi antichi se ne parlava ed addirittura se le inventavano!!, e persino i più illustri commercianti, e che commercianti, del calibro ad esempio di jacob hirsch, presero "cantonate", ci sta, è parte della materia.. Skuby
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  35. Veramente molto bella, per me BB+ tranquillamente.
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  36. Portate la bandiera, io ci metto i miei 184 cm di statura
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  37. Complimenti x la storia e per la descrizione. Che bellezza la nostra Italia.
    1 punto
  38. Buona serata .... e via che la giostra la gira ... venghino siori. antonio R dabbene sixtus78 prtgzn (da confermare) gpittini flepre + 2 gigetto13 ak72 Tuscia35 vwgolf + 3 fabry61 417sonia ciosky68 mfalier Philippus IX Ross14 Cinna74 Tm_NPZ + 1 ottone mazzarello silvio + 1 oldgold + 1 davide1978 Arka + 2 Doge82 maurizio7751 + 1 Manuel88 roth37 blaise fabio margheludo cembruno5500 chievolan apollonia +1 eracle62 rongom MASSIMALE angelonidaniele cippal dizeta @aleale @rickkk @Dave95 @Parpajola + 2 Corretto! Direi che siamo a 56 + 1 da confermare !!!! Questo si che è un record .... che impone per il sottoscritto la necessità di un "aiuto furiere". Volontari? Altrimenti scelgo io Allora ANTICIPIAMO L'APPUNTAMENTO : Ritrovo - come d'abitudine - davanti al banco di R-R (Riccardo Rossi) "IL REALE" - Stand 247 per le ore 12.00 .... Così io prenoto per le 12.30 saluti luciano
    1 punto
  39. Leggo solo ora questa interessante discussione, peccato che si sia arenata quasi subito... Le due monete proposte da @alainrib sono molto interessanti e testimoniano il grande caos monetario che regnava nel Ducato di Milano e dintorni nella prima metà del XVII secolo. Alla bibliografia impiegata aggiungo la monografia di Gianazza, La zecca di Maccagno Inferiore e le sue monete. Il testo descrive una sola tipologia di quattrino con aquila con testa a sinistra, tutti gli altri quattrini recano impressa l'aquila bicipite. Il quattrino che ci interessa viene dubitativamente attribuito a Giacomo III Mendelli sulla base dello studio del Kunz (Jacopo III Medelli conte di Maccagno e le sue monete, in RIN I 1864) che disegna un quattrino attribuito a Giacomo III con nel I e IV quarto della croce un'aquila ad ali spiegate con esta rivolta a sinistra e nel II e III quarto un leone rampante a sinistra. Nè nella moneta illustrata dal Kunz né tantomeno in quella fotografata nella monografia del Gianazza l'aquila è però coronata, particolare che mi sembra sia ben evidente nelle monete postate. Tale particolare non trova riscontro nei quattrini contraffatti di Maccagno, già l'aquila con una sola testa rappresenta un caso eccezionale e l'attribuzione della moneta su cui è impressa - lo ribadisco - viene formulata in maniera suscettibile di future revisioni. Detto ciò; mentre la prima moneta presenta al diritto IOS che ci porta correttamente verso Carlo Giuseppe Tizzone e la zecca di Desana, sulla seconda moneta non saprei che dire data la mancanza di lettere visibili. Forse un'altra contraffazione di Desana? Gli elementi nei quarti sono quelli e con la medesima disposizione... Un caro saluto, Antonio
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  40. @marley69 Ciao Marley : credo sia un bottone della Regia Aviazione Militare Italiana, ma al momento non riesco ad inviartene una foto. Quella che allego si riferisce alla Aviazione Militare repubblicana.
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  41. Riguardo la riforma monetaria, riprendendo Giuliani e Fabrizi, venne fatta al fine di favorire il commercio estero.. Il Saluto d'oro, nel Regno di Sicilia, era scambiato alla pari con l'augustale svevo, il reale, il doppio dinar e, dopo la guerra dei Vespri, con il pierreale. Era di 4:5 il rapporto con il fiorino, il ducato veneziano ed il genovino. La scelta della scena dell'Annunciazione viene spiegata con la profonda devozione che Carlo aveva per la MAdonna, fino a configurare un possibile ex voto. Ciò si innesta in un discorso anche politico, Se Federico II e gli Svevi appoggiavano la frazione ghibellina; Carlo I era un sostenitore dei guelfi. Aggiungiamo un pò di foto: Grosso senatoriale, g. 4,06 Saluto d'argento, g. 3,16. g.
    1 punto
  42. Che abbia un debole per Pavia si sa...come farla entrare qui nelle monete moderne è più difficile però...però... L'occasione è invece buona per entrare nel fantastico e affascinante mondo delle monete ossidionali .... 1524 CES PP OB che sciolto diventa CAESARIANI PAPIAE OBSESSI GLI IMPERIALI ASSEDIATI A PAVIA Siamo a Pavia durante l'assedio del 1524 - 1525, Antonio de Leyva comandante del presidio spagnolo a difesa di Pavia, assediata dai francesi, aveva una grande preoccupazione, quella di riuscire a pagare le truppe tedesche ausiliarie composte da 5.000 mercenari pronti a cambiare bandiera. Doveva fare di tutto per evitare questo ; decise così di fondere tutto quello che poteva servire per l'uopo, arredi sacri, monili, suppellettili. Abbiamo così questi rozzi testoni in argento con data 1524 che testimoniano l'accaduto e i fatti. Da Asta Varesi 68, estremamente raro. Pensate all'emozione di avere un pezzo così in mano se mai dovesse capitare .....
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  43. Dopo tante monete papali con proclami di fede e di carità manca la moneta che testimonia ciò che la controriforma rappresentò per le terre riformate sottoposte alla “rieducazione” imperiale. Manca e la voglio riproporre (venne presentata da @fratelupo in una discussione di qualche anno fa) perché emblematica e storicamente significativa, oltre che molto ricercata dai collezionisti. A coniarla fu il duca Cristiano di Braunschweig e Luneburg, che, durante la guerra dei trent’anni, tra atrocità di ogni genere, cercò di sostenere la resistenza protestante contro la “normalizzazione” imperiale, che aveva già eliminato ogni traccia di riforma nella Stiria e nella Boemia. Cristiano di Braunschweig nel 1622, fece battere questo tallero fondendo il tesoro del duomo di Paderborn e in particolare lo scrigno di epoca medievale che custodiva le reliquie di San Liborio. La moneta mostra al diritto la scritta che l’ha resa famosa: “GOTTES FREVNDT DER PFAFFEN FEINDT”, ovvero “È amico di Dio chi è nemico dei preti”; sul giro si trovano i titoli di Christian, duca di Braunschweig e di Luneburg. Al rovescio, nel campo, si vede un braccio corazzato armato di una spada che esce da una nuvola: si tratta del braccio armato di Dio, pronto a colpire i nemici della Riforma e, nel giro, oltre alla data 1622, si legge la scritta in francese “TOVT AVEC DIEV”, “Tutto con Dio”.
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  44. dovrebbe essere un SESINO DI PARMA
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  45. Abbiamo visto come il 1700 sia stato contemporaneamente Anno Giubilare e Sede Vacante. Ma lo stesso anno è stato anche l'ultimo di pontificato di Innocenzo XII, che morì il 27 settembre 1700. Durante il suo regno pertanto Innocenzo XII commemorò nelle sue monete l'Anno Santo, come in questo testone (Munt 37), firmato da Saint Urbain, in cui l'anno giubilare viene indicato come ANNO PROPITIATIONIS (Nell'anno di propiziazione). In realtà per Innocenzo XII, quel 1700 non fu certo propiziatorio...
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  46. Sono scettico sulla reale rigatura della moneta. Righe se ne vedono, ma non credo siano righe dovute ad una moneta precedente come per il 18 e il 19. Ovviamente il mio è un giudizio dato vedendo delle foto, per cui può essere totalmente errato; ma da quello che vedo mi sembrano più segni della tranciatura che non della rigatura di una moneta.
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  47. Buonasera, aggiornamento foto scattate questa volta con la reflex. Saluti a tutti Silver
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  48. prova ... "de che" ? Di fusione, forse... viste le bollicine ... e pure alcune sospette escrescenze di metallo al /D...
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  49. Ho trovato. Quale parola principale? La più bella della sez. monete moderne 2015 il più bello Per me Gonzaga-fenomeno delle dinastie rinascimentali che nelle arte numismatica e medaglistica incarnarono quel GENIUS LOCI. Il Rinascimento, al contrario, una meravigliosa infermita, una divina mostruosita che vezzeggiamo malgrado ci divori. Anatole France
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  50. Vincenzo I Gonzaga 4 duca di Mantova e2 duca del Monferrato Ducatone 1589 :hi: Un mondo insolito, guasi onirico, traspare dalle monete gonzaghesche. E un tratto che non si riscontra nessun altra signoria italiana ne in altra stati. Quest aura peciliare si manifesta, senza soluzione di continuta,pressoche in tutte le monete del Gonzaga.
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