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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/24/16 in tutte le aree

  1. È con vivo piacere che vi segnalo l'uscita del numero 2016/3 dei quaderni tutto dedicato a Milano: Milano raccontata dalle sue monete e medaglie - Quaderni di laMoneta 2016/3 "Milano raccontata dalle sue monete e medaglie" è un viaggio tra le monete, le medaglie, le tessere e i gettoni di Milano dalle prime coniazioni delle dracme padane del 300/200 a.C. fino alla chiusura della zecca con Re Umberto I nel 1892. È una monografia volutamente molto divulgativa per tutti, che ci accompagnerà tra i simboli, le tradizioni, le storie, le imprese di una Milano nel tempo. Un libro per non dimenticare e non far dimenticare la nostra identità, la nostra storia, chi siamo e chi siamo stati.... Come sempre disponibile da amazon: https://www.amazon.it/dp/1540524612
    4 punti
  2. La monografia come dicevamo è un lungo viaggio nella Milano e nelle sue monete nel tempo, è composta da 40 corti capitoli che qui riporto : Prefazione Presentazione di Eros Guglielmo Dalla scrofa semilanuta alle prime monete padane Quando l'Imperatore soggiornava a Milano... Il Mediolanvm prende la scena della moneta Quando il Barbarossa coniò a Nosedo, borgo di Milano I Milanesi non la presero bene.... Il Biscione Sant'Ambrogio Il drago alato di Milano La Beata Vergine e Giovanni Visconti Quando il Signore andava a cavallo I tarocchi dei Visconti Arriva il look nelle monete di Milano Bona di Savoia, donna e icona della monetazione di Milano La Bissona Quel berretto che tanto fa sognare.... Quella mitica scopetta.... La salamandra, tra simbolo e messaggio Il semprevivo Milan dal cor in man, ovvero le tessere di beneficenza Un ritorno al classico San Carlo Borromeo, le sue medaglie e i suoi simboli La pastorella che cambiò la storia Il tesoro di Via Larga I Promessi Sposi e le sue monete La peste del 1630 e il Cardinale Federico Borromeo Il Caracena Quando si gettavano monete al popolo.... Maria Teresa d'Asburgo, innovatrice e riformatrice Il primo volo in mongolfiera milanese Quando Milano conia per gli altri Dio me l'ha data, guai a chi la tocca La guglia maggiore e la Madonnina Le monete porta messaggi Le Cinque Giornate di Milano Quando il trasporto era a cavallo... Le medaglie dei Filobaccanti tra Carlo Porta e il Carnevale nella Milano del 1872 I gettoni Cova Chiude la zecca Solone Ambrosoli Conclusioni Ringraziamenti Bibliografia P.S. in Conclusioni vengono riportate due storie reali raccontate sul forum " Lupo solitario e Stella Nascente " e " La fine è il mio inizio ",le ripropongo perché poi secondo me in questi due racconti c'è poi tutto.... E' servito a me questo lavoro, ma spero ora possa essere utile ad altri per non dimenticare e ricordare....sempre nel segno della totale divulgazione.....
    4 punti
  3. Intanto ringrazio veramente molto Massimo @incusoper tutta l'assistenza tecnica e l'aiuto fornitomi per dar luce a questa monografia milanese. Il promo del primo post che è poi la quarta copertina del libro spiega già bene di cosa stiamo parlando, ma certamente ci sono tante motivazioni che mi hanno spinto a cercare di mettermi alla prova in un lungo cammino nel tempo dalle prime alle ultime coniazioni di Milano. Innanzitutto volevo un lavoro fatto per tutti, di pura divulgazione che fosse alla portata come lettura dell'uomo della strada, di chi ama Milano ma la conosce poco, che possa essere letto anche fuori dell'ambito prettamente numismatico, in Associazioni, Circoli, realtà svariate milanesi, per chi solo volesse approfondire o ripercorrere con me Milano nella storia coi simboli, le sue storie, le sue testimonianze, i suoi personaggi, le sue imprese ovviamente tramite monete, medaglie, tessere , gettoni e perfino i tarocchi. Raccontare per non dimenticare la nostra storia, la nostra identità, spesso poco conosciuta o addirittura non conosciuta, in fondo è un lavoro per il futuro , per le nuove generazioni per ricordare e conoscere...sentivo di doverlo fare per me e per altri... Credo che la ricerca scientifica sia molto, ma molto importante, ma che lo sia anche la divulgazione, anzi forse la divulgazione nel contesto in cui stiamo vivendo forse lo sia anche di più... E quindi racconto...40 capitoletti che parlano di Milano vista dal numismatico in modo semplice ma spero accattivante. Ci sono estratti di articoli già pubblicati, spunti tratti da discussioni fatte sul forum stesso, tanti altri nuovi, spero possa essere una bella lettura per milanesi e non, forse un lavoro di questo tipo non mi sembra sia stato mai fatto, ma giustamente prima bisogna leggere e poi commentare, magari ne parleremo anche a Verona, il libro è acquistabile già da ora e fa parte della collana dei Quaderni di Lamoneta. Domani onde farvi capire meglio di come sia composto e strutturato vi posterò l'indice coi vari capitoli, buona notte, Mario
    4 punti
  4. Se ne vedo una interessante però la metto ancora...e questa indubbiamente lo è... CESARE AVOLOS d'AQUINO, Marchese del VASTO DOMINVS REGIT ME IL SIGNORE MI GUIDA E' un tallero del 1706 della NAC 35 ; il Marchese ebbe nel 1704 dall'Imperatore il diritto di jus monetandi del quale si avvalse due anni dopo facendo però coniare in Baviera ad Augusta. Testimoniano la coniazione in Augusta i tre contrassegni, due al rovescio, la pigna che è l'arme della città e il ferro di cavallo che è il marchio del maestro di quella zecca tal Holeisen. Al diritto come terzo contrassegno la stella in alto che è il contrassegno dell'incisore Heinrich Muller. Eros parlava in post precedenti di divertimento, c'è indubbiamente anche quello, anzi passione e divertimento sono i motori della nostra presenza e partecipazione, se ci sono quelli tutto viene spontaneo e leggero, lo dico al 12.000 post e tutto sommato sono ancora qui sicuramente anche e soprattutto per questo....
    3 punti
  5. Uno dei tanti Archi trionfali che sorgevano in Roma , innalzati per glorificare gli Imperatori e le loro conquiste militari , apparteneva a Claudio , eretto secondo la consueta formula , dal Senato e dal Popolo Romano nell’ anno 50/51 in memoria della conquista della Britannia iniziata nel 43 . Purtroppo anche questo Arco , come tanti altri , crollo’ per cause naturali o venne in parte distrutto nel corso dei secoli bui del medioevo per ricavarne marmi da avviare alle calcare ; grandi frammenti dell’ Arco vennero ritrovati nel Rinascimento in Via Lata - Flaminia , la moderna Via del Corso che unisce Piazza Venezia a Piazza del Popolo , infatti solo nel 1500 , nel 1562 e nel 1641 a seguito di lavori edilizi all’ angolo tra Via del Corso e Piazza Sciarra vennero ritrovati numerosi pezzi dell’ Arco e il 12 Novembre del 1641 fu trovata la meta’ , oltre a vari frammenti , della grande iscrizione dedicatoria che oggi e’ conservata in Campidoglio nel Palazzo dei Conservatori . Un testimone oculare del tempo , un certo Giacinto Gigli , Priore di Roma , scrisse un mese dopo la scoperta dei ruderi dell’ Arco una accurata relazione del ritrovamento e della grande iscrizione ricomposta , ne riporto , nella scrittura dell’ epoca un breve estratto altrimenti troppo lunga , dei passi piu’ importanti : “…..il 12 di Novembre (1641) si scopri’ nel mezzo della strada (Via del Corso) una gran rovina de’ marmi et scolture et colonne scannellate di Giallo mischio (Giallo antico o Pavonazzetto) che stavano sotto terra per molte canne (una canna romana , misura dell’ epoca , corrispondeva a metri 2,2) et fu fatta una cava per tirarle fuora dalla parte del detto Palazzo (Palazzo del Principe di Carbognano) …….mi calai a basso insieme con i Conservatori et al lume di una candela , nella grotta che si era cavata , viddi et toccai li marmi et le scolture et hebbi un pezzetto di quelle colonne gialle …….ma cominciandosi a rompere il tempo et a venire gran piogge fu riempito il fosso et ricoperto ogni cosa et rimase tutta quella rovina si come stava prima ……il Signor Cardinale Barberino ha una Medaglia di Claudio Imperatore (che sotto si vede in foto) nella quale si vede questo Arco che ha quattro colonne per facciata scannellata et vi sono statue et scolture et in cima un cavallo” La grande iscrizione dedicatoria dell’ Arco rimase di proprieta’ della Famiglia Barberini per circa tre secoli , finche’ nel 1938 passo’ al Comune di Roma in Campidoglio ed ora si trova nei Musei Capitolini ; la dedica , che sotto si vede in foto , dopo l’ iniziale descrizione delle cariche pubbliche di Claudio cosi’ concludeva : “…….ricevette la sottomissione di undici Re della Britannia dopo averli vinti senza alcuna perdita e perche’ per primo sottomise al Popolo Romano quelle genti barbare di oltre Oceano” Qualche nota sulla spedizione in Britannia di Claudio nel 43 : La conquista della Britannia del sud fu in effetti una operazione abbastanza veloce e praticamente senza spargimento di sangue romano , come racconta anche l’ iscrizione dell’ Arco ; le Legioni che parteciparono alla spedizione militare britannica di Claudio furono quattro : la II Augusta , la XIV Gemina , la XX Valeria e la XX Hispana , per un totale di circa 40.000 uomini compresi gli ausiliari ; il comando militare dell’ operazione fu affidato da Claudio , che partecipo’ di persona alla spedizione , ad Aulo Plauzio che pero’ nel corso della campagna subi’ una lieve sconfitta alla foce del Tamigi ; Vespasiano , che allora era Legato della II Legione Augusta prese infine Camulodunum che era la capitale dei Trinobanti , una locale tribu’ di Britanni e la campagna , con la presa dell’ odierno Galles e degli undici Re britanni ebbe momentaneamente fine , la conquista romana si arresto’ con Claudio e Nerone fino a poco sotto le attuali Manchester e Sheffield , tanto che poco dopo venne innalzato al Divo Claudio un Tempio , eretto mentre l’ Imperatore era ancora vivo , almeno questo e’ quanto scrive Seneca in una sua opera . Svetonio nella Vita di Claudio accenna brevemente a questa campagna militare , mentre quando scrive della Vita di Vespasiano , durante la campagna in Britannia agli ordini di Aulo Plauzio , scende un po’ piu’ nei particolari : “Vespasiano venne trenta volte a battaglia con il nemico . Agli ordini prima di Aulo Plauzio e poi dello stesso Claudio , costrinse alla resa due fortissime tribù e più di venti oppida , conquistando l'isola di Vette, vicina alla costa della Britannia » In pratica alla fine di questa prima campagna militare la conquista romana della Britannia arrivo' circa all' odierno Galles , il confine sotto le attuali Citta' di Manchester e Sheffield . Prendiamo ora in considerazione l’ aspetto numismatico dell’ Arco , esiste un dubbio circa l’ Arco rappresentato nel Sesterzio , infatti sembrerebbe che questo Arco non sia quello eretto in onore di Claudio per la campagna in Britannia , bensi rappresenti l' Arco eretto da Tiberio in onore del padre di Claudio , Nerone Claudio Druso Germanico , identificato in Druso Maggiore , infatti il primo nome Nero non lascia dubbi , mentre il primo nome di Claudio era Tiberio seguito da Claudio Germanico , inoltre esiste la testimonianza di Tacito che ci informa della costruzione di questo Arco sotto gli auspici di Tiberio in onore di Germanico per avere recuperato le Insegne perdute da Varo ; questo Arco si trovava di fianco del Tempio di Saturno a cavallo della Via che saliva dal Foro al Campidoglio e che si chiamava Clivo Capitolino ; quindi l’ Arco di Claudio del post non deve essere identificato con quello rappresentato nel Sesterzio , ma l’ Arco di Claudio va riferito a quello coniato nell’ Aureo dove infatti si legge “De Britann” , eretto a somiglianza dell’ altro di Druso Germanico nel Foro Romano . Purtroppo entrambi gli Archi non esistono piu’ . Sotto , il Sesterzio con l’ Arco eretto in onore del padre di Claudio , Druso Maggiore e l’ Aureo di Claudio con il suo Arco “De Britann” , l’ iscrizione dell’ Arco di Claudio nel Palazzo dei Conservatori sul Campidoglio , ricostruzione dell’ Arco in Via Lata con un tratto dell’ acquedotto dell’ acqua Vergine .
    2 punti
  6. Non potendo essere a Verona, vi auguro un buon convegno e un felice pranzo lamonetiano!
    2 punti
  7. Ciao penso proprio di essere sei vostri, mi propongo come furiere anziano (no trasporti pesanti) .... Luciano poi ci sentiamo in privato per il viaggio. Roberto
    2 punti
  8. mentre aspettiamo, poiché forse non tutti quelli che ci leggono sono "sul pezzo", inserisco un collegamento a quell'articolo di Arslan, così che tutti possano "gustare" un aperitivo di ciò che leggeremo su PN https://www.academia.edu/14955924/E.A.ARSLAN_Un_incontro_inaspettato_i_monetieri_del_re_longobardo_Liutprando_in_Die_Muenze._Bild-Botschaft-Bedeutung_Festschrift_fuer_Maria_R.-Alfoeldi_Frankfurt_1991_pp.1-19_tavv.1-3
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  9. sottolineo l'importanza "potenziale" di questa moneta... se la moneta fosse "vera" stabilirebbe un punto fondamentale, ovvero sancirebbe che: i bronzi graffiti XLII e LXXXIII furono prodotti prima dell'arrivo di Giustiniano a Roma.... e non è poca cosa se fosse vero, infatti molti e importanti studiosi hanno posto la creazione di questi graffiti sotto il regno di Giustino II... se la moneta fosse "buona" ...passatemi il termine... sarebbe un pezzo davvero di grandissima importanza... lo sottolineo perché magari non tutti hanno apprezzato il significato del dubbio di autenticità
    2 punti
  10. Che invidia !! Purtroppo problemi di salute mi impediscono di essere a Verona. Sarei stato felice di essere dei vostri, il programma è invitante. E poi, a pranzo avrei scelto il piatto unico, quello con le monete ! Buona trasferta a Verona a tutti ! A presto. Gianpietro
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  11. Ma come fa un ripostiglio dichiarato di interesse culturale da parte della Soprintendenza ad essere esitato in asta? e - visto che la decintestualizzazione è' ormai avvenuta e i dati stratigrafici quasi certamente non rilevati mi domando quanto questo reperto possa aiutare nella datazione delle serie ivi contenute
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  12. Attenzione siori e siore... Nuova locandina con aggiunta presentazione di una novità editoriale tutta milanese e lamonetiana: "Milano raccontata dalle sue monete e medaglie" nuovo quaderno monografico di LaMoneta scritto dal nostro @dabbene Mario Limido. Un saluto, Antonio
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  13. Se fosse integra e senza corrosioni un collezzionista può arrivare anche ad un centinaio di euro, in queste condizioni 20- 30 euro. Ciao Borgho.
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  14. Buona sera!! Dopo tanta tanta pratica e tante ore passate a capire come utilizzare al meglio la luce vi mostro le ultime foto fatte a questo tondello. L'attrezzatura è la medesima ed è la stessa anche la lampadina ma ho cambiato completamente il layout (dicasi disposizione di macchina e lampada), inoltre con un pannello riflettente ho potuto regolare maggiormente la fonte luminosa dopo aver notato che mi vengono meglio con luce riflessa piuttosto che diretta.. Ancora si crea una zona d'ombra dovuta all'obbiettivo della compatta, che non avendo un obiettivo macro deve stare per forza a due centimetri dalla moneta per dare dei buoni risultati. Che ne dite? Continuerò a provare per cercare di eliminare la zona d'ombra però dalle foto precedenti a queste secondo me c'è un abisso.. @miza ti avevo detto che le precedenti erano passabili ma non appaganti.. Si può sempre migliorare.. (Ci sei a Verona?)
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  15. Buongiorno, posto questa medaglia coniata dal CCFNP di Piacenza in occasione del 250° anniversario della morte del Cardinale Giulio Alberoni e della fondazione dell'omonimo collegio. Scheda già presente nei cataloghi, solo da modificare, grazie. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MH693/69
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  16. Congratulazioni a @nikita_, nuovo utente del mese Clicca per scegliere i file petronius
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  17. Guardando un servizio de Le Iene ho scoperto le "supernotes". Qualcuno ne sa qualcosina in più ? Posto il link del servizio e di un articolo de "il giornale della numismatica": IENE ARTICOLO
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  18. 4 sono monete tedesche, una è francese e le altre due a destra mi sembrano delle riproduzioni di monete americane, scusa ma con tale foto non è che ti si possa dire molto di più oltre che sono molto comuni
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  19. Buonasera a Tutti ! Purtroppo sono assente dal forum a causa di numerosi e pressanti impegni e mi sono accorto solo recentissimamente di questa interessante discussione... Per compensare la mia assenza getto ancora un po' di scompiglio allegando l'immagine di quest'altro esemplare che mi sembra sia sfuggito nella discussione e che condivide le impronte con i pezzi di cui si sta parlando... ex Cng 2002 Giusto per metterci un po' la faccia... e magari anche il collo ! Cordialmente, Enrico P.S. Gionny, forse per la crepa la zona è quella cerchiata, una piena e una vuota ma con una "v" aperta e ruotata a 90 gradi nella stessa posizione... curiosamente anche nel pezzo Cng nella stessa posizione c'è una striscia di corrosione...
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  20. Altra moneta coniata dai monarchici inglesi assediati da Cromwell a Pontefact nel 1648. Al rovescio un bellissimo motto che esprime tutta la drammaticità del conflitto: DUM SPIRO SPERO = FINCHE' RESPIRO IO SPERO.
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  21. DE GREGE EPICURI Ma per province occidentali, che cosa intendi esattamente? Gallia e Hispania? O anche Sardegna e Sicilia, che furono province, anche se noi ce ne dimentichiamo, ed hanno avuto alcune emissioni specifiche, specie repubblicane? E Africa? In ogni caso, oggi l'opera-base da consultare è sicuramente RPC (Roman Provincial Coins), di cui sono usciti volumi da Augusto a Flavii, più recentemente Gordiano III, gli Antonini solo on-line e infine, se non ricordo male, anche Adriano, che (confesso e me ne vergogno) non ho ancora potuto vedere. Quest'opera, in inglese e a più mani, è veramente completa da tutti i punti di vista, ed ha un'ottima parte iconografica; le foto dei volumi cartacei sono in BN. Di dimensioni e pretese molto minori è il catalogo di D.Sear (che risale agli anni '80), completo ma contenente solo una piccola parte delle monete provinciali; costo mi pare circa 70 €, contiene anche i prezzi di riferimento. Ci sono poi le c.d. "Silloge", cioè i cataloghi di alcune importanti collezioni (Copenhagen, Francia, American Numismatic Society, Evelpidis, Milano, Winseman-Falghera, ecc.), spesso divisi in volumi regionali e quindi comprendenti anche Gallie e Hiberia ecc. Non facili da reperire. Infine opere a carattere più regionale, che di solito contengono sia la monetazione preromana che quella romana provinciale: ad es. il volume di Villaronga sulla Hiberia va dalle monete punico-ispaniche ai celtiberi ecc. alla monetazione romana. Ci sono poi pubblicazioni-cataloghi di singole collezioni "regionali". Il materiale è prevalentemente in inglese. Come unico esempio in Italano, mi viene in mente l'edizione del Poligrafico dello Stato su "Le monete iberiche nelle collezioni italiane". C'è infine il catalogo della Collezione Missere e quello della Winseman-Falghera che ho già citato. Se vuoi cominciare, ti consiglierei il Sear, che ha una parte generale introduttiva non malaccio, anche se ormai datata.
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  22. 1 punto
  23. la frattura davanti alla bocca sembra corrispondere io speravo di trovare anche tracce della linea di frattura
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  24. Ciao @Rex Neap, le tue allusioni mi hanno messo curiosità: che cosa intendi di preciso per segnate? Immagino che questi che convenzionalmente vengono chiamati errori tu li consideri dei difetti voluti per contrassegnare (appunto) e quindi distinguere per qualche motivo i conii o le monete da essi ottenute: è una teoria affascinante, chissà se puoi parlarcene un po' senza naturalmente "disturbare" gli articoli che hai in mente di scrivere sull'argomento.
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  25. Salve. Anche secondo me dovremmo cercare al di fuori della Sicilia: non mi risultano tarì siciliani di questo genere e con queste legende (che tra l'altro non so bene interpretare, ci vorrebbe qualcuno con più dimestichezza di me col cufico).
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  26. Ciao Roberto, non possiedo il Biaggi, quindi ti fornisco la catalogazione del Crippa La tua è la varietà con trifogli con stelo del denaro leggermente scodellato a nome di Federico Imperatore, periodo comunale (dalla metà del XII secolo all'inizio del XIV), Crippa 16/D con grado di rarità R. A sabato, Antonio
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  27. no Mario hai ragione, era in dialetto perche' voleva essere una battuta. Scusami se ti ho messo in imbarazzo. Roberto
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  28. Notare che alcune spezierie triacanti erano famose anche per altri medicinali. Nella spezieria Centenari all’insegna della Madonna (per l’insegna vedi post precedenti) si trovava anche il preparato noto come Olio di Scorpioni, che si otteneva affogando cento scorpioni vivi di medi grandezza in due libbre di olio d’oliva. Una pezzuola imbevuta di questo olio era applicata su una escoriazione o una ferita per farla guarire. Un segreto particolare della speciaria in campo S. Fosca all’insegna dell’Ercole erano le Pillole del Piovan, a base di aloe e ad effetto purgativo. La spezieria all’insegna dello Struzzo sul ponte dei Barettieri dispensava anche l’acqua di belzuaro. Si diceva che un bicchiere alla mattina a digiuno serviva a prolungare la vita. Per ogni bicchiere si pagava una moneta d’argento, ma ai clienti che prolungavano la cura si accordava lo sconto di due bicchieri gratuiti per ogni dieci. Prendi dieci e paghi otto allungando la vita. Che vuoi di più!
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  29. Ritengo la moneta una qspl, io ne ho tre con uno stato di conservazione analogo e le ho classificate così
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  30. Ciao a tutti, ciao @Emilio Siculo! Come richiesto... Se volete, mettete il puntatore del mouse al centro dell'orecchio: ho preso quel punto per centrare l'immagine. Saluti, Njk
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  31. @numa numaMi chiedevo le stesse cose, in più se "Il lotto è stato dichiarato di interesse archeologico ai sensi del D.L.gs. 1089/39 con D.D.R. n. 171 del 19/09/2013 della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria." non dovrebbe in teoria essere passibile di sequestro in caso di impossibilità a dimostrarne la legittima provenienza? E dato che verrebbe da collezione privata di Crotone, come si è potuta dimostrare la legittima provenienza di un ripostiglio se non dimostrando la fattiva origine da scavo legale? Non si dovrebbe quindi già sapere il luogo d'origine del ripostiglio e la data di rinvenimento? Mi sfugge qualcosa.. ?
    1 punto
  32. Grazie dell' intervento e buona giornata a te ; per quello che conosco , dell' Arco di Claudio e' sopravvissuta solo la grande dedica in parte ricostruita , situata in origine nell' attico dell' Arco ; come vedi , spesso le antiche monete romane sopperiscono ai danni fatti dal tempo e dagli uomini . Ciao
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  33. @417sonia ciao contate anche me per il pranzo di sabato, saluti
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  34. @numa numa in generale , certo che ci sono pezzi con pesi superiori, per me si tratta di esemplari di prova , per il peso elevato come ho detto è dovuto alla lavorazione, al momento non si conosce nessun documento dell 'epoca in cui si parli di doppi cavalli , ma solo di cavalli , e poi come facevano a distinguerli avendo gli stessi conii ?? ovviamente è un mio pensiero
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  35. 1 punto
  36. @King John hai ragione, É sicuramente un errore. Non lo avevo notato. In tutte queste monete, anche nelle frazioni più piccole, il gran re É rivolto sempre a destra. Domani cercherò con più calma l'altro esemplare noto con il re rivolto a sinistra.
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  37. @417sonia @dabbene davvero!!!! Chiedo venia, il tempo vola in modo incredibile, ricordo come se fosse ieri quando ne parlavo con gli altri amici, mancavano ancora mesi e dubito ci fosse già la discussione. In questi giorni, parlando con un amico numismatico, ho preso coscienza che ci siamo già... così ho beccato la discussione In ogni modo grazie mille!! Ci vediamo a Verona! Spero di cogliere l'occasione per conoscere qualche nuovo appassionato... un tavolata da 60 è davvero pazzesca... !!
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  38. Buona serata Prenotato per 60 alle ore 12.30 ..... rammento che il costo è €. 15,00 a persona per il solito menù di due primi, due secondi, acqua, vino e caffè. saluti luciano P.S. ... di due primi, due secondi ..... chiaramente a scelta. @angelonidaniele non farti venire strani pensieri!!!
    1 punto
  39. Io la butto lì, è solo un'ipotesi formulata con l'aiuto della mia buona ignoranza sulla materia specifica Il trattino orizzontale potrebbe indicare l'abbreviazione di una formula (Pater et Pastor o quant'altro) che per sussistere necessitava di entrambe le parole. Quindi una formula composta da due parole inscindibili che, pertanto, non necessitavano di un segno di interpunzione tra le rispettive iniziali. Una formula considerata come "blocco unico" (perdonatemi il termine poco scientifico, ma credo renda piuttosto bene l'idea) e da un punto di vista per così dire giuridico percepita come tale, sebbene composta da due parole distinte magari unite da una congiunzione. Così riusciamo magari a dare un senso allo scomodo trattino che tanto tormenta l'amico @magdi . Un caro saluto ai quattro gatti che scrivono in questa discussione, Antonio
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  40. " qualcuno aspetta di riprendere a controbatterci se è fusa o è coniata " probabilmente hai azzeccato, vorrei solamente dire che da " menzionato " non risponderò con nessuna ipotesi o supposizione fino a quando non si metteranno da parte gli indovinelli, anche nel rispetto di chi ci legge, e che si posti il " particolare pressochè identico " quindi il pressochè significa che non è perfettamente identico e che credo di avere individuato, mi auguro, per chi sostiene che la moneta sia fusa, che non sia questo perché altrimenti l'asso sarà solo un bluff e la pistola risulterà scarica..... SI è combattuta una strenua lotta ed anche io credo che sarà difficile scrivere fine a questa storia, ho sostenuto una mia opinione personale e continuerò ancora a sostenerla nel bene o nel male,nonostante gli attacchi ricevuti da tante parti, in questa discussione si è creato quasi un clima da " carboneria " con parecchi affiliati ed oltre ai carbonari, ci sono stati i tifosi che magari, non hanno scritto neanche una parola in tutta la discussione, probabilmente per motivi ben precisi, ma che si sprecano nei mi piace ed esultano al minimo attacco dei loro " beniamini ",non considerando che a volte si possono prendere dei gol in contropiede o si possono fare degli autogol ma questo in un forum ci può stare e può essere comprensibile, sono scelte personali che possono dipendere da diversi fattori e che devono essere rispettate. quindi che si tiri fuori questo asso nella manica e poi ne discutiamo.......... e nel pieno rispetto del forum sono sempre pronto ad assumermi le mie responsabilità ed a riconoscere un eventuale errore..... e come detto da Giovanni un conto è parlare di falso tutt'altra cosa è parlare di fusione o coniatura
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  41. 1 punto
  42. Tipologia a cui sono molto affezionato, per completezza vi mostro i due tipologie con alcune piccoli varianti nelle gemme e nelle fattezze della corona, e delle armi dello stemma e delle foglie in basso
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  43. Se, per pura ipotesi, ciò dovesse avvenire in Italia nel giro di due anni chiuderebbero tutte quelle piccole aziende colpite negli scorsi anni dalla crisi economica. E sono tante. Il governo lo ha capito ed infatti ha dato la possibilità di pagare per contanti le fatture fino a 2999,99 euro. Non è ipotizzabile un cambiamento di questa portata fino a quando le banche non faranno loro credito. Per farmi capire da chi non è avvezzo e pensa che ogni transazione per contanti voglia dire evadere: ho uno scoperto in banca di tot euro dovuto alla carenza di lavoro, vorrei tentare di risollevare l'attività ed allora devo ordinare il "Bene" (anche solo una banana per capirci) perché penso di riuscire a cederlo ad un cliente e, con un po' di tempo, rientrare del debito che ho maturato. Se ho la possibilità di pagare per contanti posso bypassare la banca, comprare il bene e rivenderlo con il mio margine di guadagno e quindi continuare a lavorare in questo modo fino all'obiettivo prefissato. Fino a poco tempo fa, non potendo pagare per contanti una fattura superiore a 999,99 euro, molti piccoli esercenti rimanevano bloccati. Se avessero depositato il contante a disposizione, al fine di fare il bonifico al fornitore, la banca lo avrebbe utilizzato per coprire il rosso del conto. Far loro credito manco a parlarne. Il contante è necessario e la mancanza dello stesso farebbe implodere il sistema. Questo è il mio pensiero e di certo non è infallibile, ma sono anche i fatti a cui ha dovuto provvedere il governo, innalzando la soglia di utilizzo delle banconote, per facilitare la ripresa dell'economia. Ma poi, davvero vorremmo rinunciare alle nostre monetine? Cosa collezionerebbero fra 50/100 anni i nostri pronipoti? Buona giornata
    1 punto
  44. Grazie a te @oedema per la condivisione di questa bella moneta: siamo lieti di aver dato una mano, anche perché siamo qui per questo e quando ci riusciamo è pur sempre un piccolo traguardo che abbiamo raggiunto insieme.
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  45. Giusto per analizzare i dati presenti nel PAS questa è la distribuzione dei rinvenimenti di moneta "perduta" a nome di Carausio: Il ritrovamento di monete di Rouen sparse (non in ripostigli) è attestato davvero in poche zone (i dati usati per questa cartina sono fino al 2011). Per una visione aggiornata dei pezzi trovati in Inghilterra basta fare una ricerca nel PAS: https://finds.org.uk/database/search/results/q/carausius+rouen Davvero poca cosa rispetto alla massa di monete di Carausio rinvenute in Inghilterra.
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  46. E' un pezzo indubbiamente interessante. Probabilmente battuto su di un antoniniano precedente (sovrano gallico?). L'accuratezza delle incisioni lascia un po' a desiderare e ricorda molto le emissioni unmarked coniate da Carausio all'arrivo sull'isola in notevole quantità e, presumibilmente, non solo in quello che sarebbe divenuto l'atelier principale (Londra), ma anche in strutture decentrate approntate per l'occasione (avamposti militari e probabilmente zone costiere dove comunque i presidi militari erano consistenti per garantire la sicurezza di tutta l'isola). In effetti il ritratto al dritto ha delle vaghe reminiscenze dello stile della zecca Continentale, ma mi sentirei di escludere nella maniera più assoluta che sia una produzione di Rouen. Non tanto per il tipo di rovescio non presente per queste emissioni (trovare un unicum e/o un inedito anche per Rouen non sarebbe poi così sorprendente trattandosi di Carausio) quanto piuttosto per lo stile stesso della PAX che ricorda le emissioni isolane di Carausio e, se proprio vogliamo dirla tutta, lo stile di molte PAX imitative galliche. La reminiscenza di alcuni tratti continentali mi ha fatto nascere quella che è poco più che una suggestione: e se gli incisori dei pezzi emessi a Rouen a un certo punto avessero abbandonato la Francia e fossero andati in Inghilterra seguendo le truppe di Carausio? Che ci fosse una certa movimentazione di personale e mezzi, al tempo, credo sia cosa più che probabile. D'altro canto però un trasferimento in massa degli addetti della zecca di Rouen avrebbe comportato una permanenza nello stile della monetazione di Carausio anche nelle emissioni fatte in Britannia, cosa che le evidenze numismatiche non supportano. Ecco allora che risulta più facile e credibile che alcuni di quegli addetti, per vari motivi, si siano spostati sull'isola e che qui, per altri vari motivi (convenienza personale, perchè al seguito della truppa, per loschi affari...) abbiano prestato la loro opera all'interno di centri di produzione non propriamente ufficiali. Suggestione, appunto, che dovrebbe essere approfondita analizzando attentamente la produzione della serie unmarked di Carausio, cercando prevalentemente in quei pezzi più marcatamente imitativi. Del resto le emissioni dell'impero Romano battute nelle zecche Galliche (Lione) a ridosso del periodo di usurpazione di Carausio e Alletto presentano dei tratti tipicamente continentali che vagamente richiamano le monete di Rouen. Forse non si può quindi parlare di "identità di maestranze" quanto piuttosto di "identità artistico-culturale" di una particolare categoria di artisti/lavoratori (gli incisori, appunto).
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  47. E' corretto porsi dei limiti, per quello ti chiedevo di che cifre si stava parlando per i sesterzi sopra. Per come la vedo io 2/300 euro rappresentano già un range per cui ci si deve dar un po' conto di quello che si è acquistato. Mi spiego meglio. Sono cifre che pian piano immobilizzano già un buon ammontare se ripetute nel tempo per cui secondo me è importante che si cerchi di comprare bene, non per investire certo, ma per riprendere piu' o meno i soldi spesi un domani ove ve ne fosse la necessità o la volontà. Io se devo pensare a cifre completamente "a perdere" per soddisfare un mio diletto o capriccio numismatico momentaneo non andrei troppo oltre i 50/70 euro, ma ognuno si pone i limiti che vuole, ci mancherebbe. Tornando alle monete presentate sopra, sono monete che secondo me con il mercato attuale vanno prese ponendosi come limite 100 euro, tutto compreso, ove possibile. Come tetto massimo 150, sempre tutto compreso, diritti e spedizione. Tra le 4 io preferisco la prima globalmente se devo guardare all'integrità della moneta. Scelgo la quarta invece se devo guardare solamente al profilo dell'imperatore, ma è quella messa peggio a livello di superfici.
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  48. Ciao Secondo me si sebbene personalmente da appassionato e studioso di minuti genovesi non amo valutarne la conservazione in termini "standard" perchè queste sono monetine poco curate che venivano coniate in grandi quantità ; non ci si curava che fossero tutte belle centrate , ben impresse etc ... È possibile che per es. la tua fosse uscita dalla zecca così come la vediamo noi ora .
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  49. Trent'anni! Complimenti. Provo un pizzico di "invidia", verso chi come te riesce a tenere accesa la fiamma della passione in tale ambito per un arco di tempo così lungo. Io in questi 30 anni ho perso il conto delle volte che son passato da una passione alla'ltra. Ho iniziato con la collezione di piccoli residuati di guerra (qualche cartuccia sparata, suppellettili e un elmetto). Poi sono passato ai fossili recuperati nelle pietraie. Passione durata qualche anno e poi ho smesso quando mio padre si è stancato di vedere "sassi" per casa. Passato all'astronomia e allo studio dei pianeti, quasar, supernove, eccetera. Un mondo affascinante. Ma poi un giorno in cartoleria vidi in vendita dei francobolli del S.M.O.M. Fu amore a prima vista. Sono andato avanti fino apoco dopo i mondiali di calcio del 90. Poi quando ho iniziato a lavorare nel bar di mia madre, è giunta la passione per le monete. In particolare per le varietà di San marino e dello Stato del Vaticano. E qualche moneta passata dai miei genitori. Più qualcuna di estera che i villeggianti mi davano come mancia. In montagna la crisi è arrivata prima che altrove e dunque quando mia madre ha chiuso l'attività, passata anche la passione per le monete. Finita qui? Ma noooo. Sia mai... per 3 anni dal 2001 al 2004 sono passato alla compravendita di titoli azionari. Pur cercando di tenermi informato leggendo tutti i report, analisi tecniche, fondamentali, eccetea, di quelle batoste che ancora rammento bene... Poi nel 2005 ho provato a saltare dall'altra parte facendo l'esame di promotore finanziario. Ma ben presto ho compreso che tutte le banche sono botteghe e che quindi chi va avanti e fa carriera in quel settore non è chi fa il bene del cliente, ma chi persegue gli interessi quelli dell'istituto bancario. Da allora ho chiuso anche con la Borsa. Una passione che ho tutt'oggi è per l'informatica. Ove tutti gli zero sono 0 e tutti gli 1 sono uno. Ma credo che la vera ed unica passione che sempre mi ha accompagnato, e che con il tempo è divenuta predominante, è il volontariato. E viste le batoste prese con quelli della mia medesima specie, ho optato per i gatti abbandonati ed affini. Una "collezione" sui generis, ma che almeno a me ha dato e sta dando molto di più che non tutte le altre collezioni. Tutto ciò mi è servito molto. Anche per capire che l'impegno non è nulla se non coltivato con la passione. E viceversa.
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  50. Se io fossi un potenziale nuovo collezionista della repubblica e avessi letto i vostri commenti non inizierei questa collezione manco morto, si è vero che il regno o le antiche non sono minimamente paragonabili per qualità e bellezza ma chi può pensare di completare quelle collezioni ? La realtà a che la pressoché totalità dei collezionisti non riuscirà nemmeno ad avvicinarsi alla fine. La serie del 47 può essere scesa un po ma credo che a meno di 6000 € in Fdc vero non si possa minimamente pensare di acquistarla. Poi che i prezzi sarebbero scesi è vero fino ad un certo punto, nell'asta Montenegro mi sembra che le quotazioni raggiunte siano di tutto rispetto, su ebay non si vende più niente, una volta mettendo le monete in asta si riusciva a vendere a un prezzo accettabile, adesso una cosa è sicura che l'asta non è da fare a meno che uno non abbia l'acqua alla gola e per forza di cose svende. Poi che la Repubblica sarebbe una collezione banale e che tra un bb/spl e un Fdc ci sia poca differenza personalmente questa definizione non mi trova d'accordo, l'acmonital per certi anni è veramente difficile trovarlo intonso, io ho impiegato anni a trovare certi pezzi, le serie del 46/47 non sono difficili da trovare in vendita ma le 50 lire 1957/58/59/60 in Fdc non è cosa da tutti i giorni le 100 lire del 55/58/59/60/61/62 in Fdc nemmeno le 5 lire del 56 in Fdc tengono almeno i loro 2500 € e le 100 lire 1972/ idem, ce anche da dire che qualsiasi cosa e scesa complice la crisi il mercato immobiliare in primis ma ce anche chi ha investito i soldi in banca perdendo tutto. Per finire voglio condividere un pò di 50 lire svalutate che nessuno vuole ma che io ho sognato moltissimo.
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