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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/03/16 in tutte le aree

  1. ECCO perché ci ho messo così tanto a metterlo in collezione.... Grazie Antonio per le tue preziose e dettagliate ricerche, un altro punto a favore del fatto che "alcune" monete vanno collezionate anche bucate !!!! (ovviamente secondo me, non vorrei suscitare polemiche.....) Daniele
    4 punti
  2. Ci fa molto piacere poterti dare una mano nell'identificare le tante monete che posti per la classificazione. se pero' schiacci "ogni tanto" quel cuoricino che c'è sulla destra con "mi piace" potrai concretizzare la tua riconoscenza e dare una piccola soddisfazione a chi ha impiegato parte del suo tempo per aiutarti ......
    4 punti
  3. Sono stato io, ieri mattina, a parlare per primo esplicitamente di pesi, dicendo che tutte e quattro erano circa 30 grammi, poiché, come tutti, avevo capito fossero monete da 1 sterlina. Hai dato perfino un "mi piace" a quel post, ma a questo punto mi viene il dubbio che tu non lo abbia nemmeno letto, altrimenti, nel sentirmi parlare di 30 grammi d'oro, e relativo valore, avresti dovuto subito precisare che le monete pesavano di più. Invece, sei intervenuto più volte senza dir nulla, lasciandoci nell'equivoco, e solo dopo che erano giunti diversi altri post sulla falsariga del mio, ti sei finalmente degnato di precisare che erano monete da 5 sterline. Qui aiutiamo tutti, ma per il futuro, se avrai ancora bisogno di noi, spero farai tesoro di questa (negativa) esperienza. Chiudo la discussione, che non ha più nulla da dire, anzi, ha detto anche troppo, abbiamo perso un giorno intero a discutere sul nulla. petronius
    4 punti
  4. @DARECTASAPERE @RobertoRomano Riporto una frase dello Scilla (Breve notizia delle monete pontificie, p. 292) che, scrivendo nella seconda decade del '700 doveva essere abbastanza informato "Le monete di questa Sede Vacante [1700] non sono comuni, e frà (sic) queste più rari sono il Testone con il motto : Paraclitus illuminet; e li due Giulj, de' quali quello con lo Spirito Santo in faccia è rarissimo." Giusto per capire cosa fosse per lo Scilla una moneta rarissima, lo stesso aggettivo è impiegato in riferimento alla piastra di Sisto V di Montalto con la pentecoste
    3 punti
  5. Ciao, la scelta non può che essere alla fine personale. Devi vedere ciò che ti appaga di più valutando più aspetti... lo spazio, quanto vuoi spendere nel materiale, e cosi via... ..e non per ultimo un po di logica... Nel senso che io acquisterei dei vassoi in velluto spendendo i giusti soldi SOLAMENTE se le monete saranno felicemente appoggiate sopra... ma se le devi tenere nelle bustine per poi sistemarli in vassoi, per me non ha proprio senso... soldi spesi in più rispetto a un semplice album per poi non potere nemmeno rendere felici le proprie monete.. Non mi sto schierando ne per le monete libere ne per quelle chiuse... ma per il buon senso... Saluti Rocco
    3 punti
  6. Mirandola: Alessandro I Pico, 1602-1637. Ducatone 1617, AR 31,85 g. ALEXAND PICVS MIRANDVLAE DVX I Busto corazzato a s., con mascherone nello spallaccio; sotto, nel giro, 1617 AR (Giovan Agostino Rivarola, zecchiere). Rv. NVNC PEDE – CERTO Figura muliebre, stante di fronte, con mano ramo d’alloro nella mano d. e con la s. leggermente protesa in avanti; il piede d. su di un dado e il s. su di un globo. Lo sguardo è rivolto verso l’alto a d. donde scendono raggi. CNI 3. Ravegnani-Morosini 5. MIR 522. Bellesia 1b.Questo scudo fu coniato dopo che Alessandro I fu insignito del titolo di Duca dall'Imperatore Mattia. La sigla A R sotto il busto potrebbe riferirsi allo zecchiere mantovano Agostino Rivarolo. Per Bellesia (1995, “La Zecca dei Pico”, p. 169) la moneta sarebbe invece stata ispirata dalla legittimazione di Galeotto a succedere al padre naturale Alessandro, legittimazione concessa dall’imperatore all’inizio del 1617: “Per questo la Fortuna della Mirandola avanza ora con passo sicuro, guardando spavaldamente a tutte le avversità, rappresentate dalle folate di vento che le scompigliano i capelli”. Secondo una diversa interpretazione, invece, Mirandola, abbandonata l’immobilità cui l’aveva costretta l’assenza di un erede di Alessandro, può ora affrontare con sicurezza il mondo, rappresentato dal globo.La sfera indica universalità ed eternità e il cubo, cioè la pietra angolare, la religione, mentre il ramo di alloro dovrebbe simboleggiare la facoltà della Fortuna di premiare chi vuole. Il ducatone (o scudo), probabilmente realizzato su conii incisi dallo zecchiere Antonio Rivarolo (come attesterebbero le iniziali A R sotto il busto al dritto) misura la bellezza di 48 millimetri di diametro per un peso prossimo ai 32 grammi. Si tratta di una delle più belle monete del Seicento italiano, nonché di una delle maggiori rarità della numismatica preunitaria. Eros
    3 punti
  7. Gradirei opinioni e valutazioni in merito a questa mezza corona. Nonostante la circolazione si presenta ancora piacevole e con una delicata patina. Grazie, saluti.
    2 punti
  8. "galeotto fu....il particolare le R scissa" Io continuo a credere che il modello è della seconda metà del XII secolo ciaooooo
    2 punti
  9. Esatto. E si fa come ho fatto io ora con profausto
    2 punti
  10. Gran bel falsone, con legende comunque curate e in stile più che accettabile...
    2 punti
  11. Eccomi qui, finalmente. Vi allego delle scansioni, se necessiatate di altro tenterò in tutti i modi di fornirvelo. L'esemplare in questione pesa g 1,30.
    2 punti
  12. Ti confermo che si tratta del mezzo denaro che ha postato profausto, tratto dal catalogo che ho inserito su questo sito; moneta di tutto rispetto, anche se non in grande conservazione.
    2 punti
  13. probabilmente è quello, ma ho qualche dubbio sulla legenda.... mi pare di intravedere GAL VAL MAXIMIANUS NOB CAES .... forse Galerio? oppure ho le traveggole...
    2 punti
  14. A volte le immagini spiegano meglio di tante parole
    2 punti
  15. Io ho monete papali messe anche molto peggio se e' per quello. Dipende dalla rarita' e dal prezzo. In caso di monete comuni non molto costose si guarda molto alla conservazione....per tante altre no.
    2 punti
  16. Ottimo! Queste sono le vere "pescatine": prezzo basso e dita nera a forza di grufolare dentro ciotole, scatole e barattoli vari... (Con il KRAUSE in testa ) Mi fa ridere infatti quando sui gruppi facebook leggo post di gente che scrive "pescatina del giorno" oppure "pescatina domenicale" e poi vedi monete da 10/20/100 euro e pure di più semplicemente scelte dagli album e vassoi dei venditori...mah. Contenti loro. Saluti Simone
    2 punti
  17. Sesino veneziano, se riesci a leggere alcune lettere sul bordo del lato con la croce si riesce a risalire anche al doge. Mi pare di intravvedere (...)RINVS GR(...) quindi potrebbe essere Marino Grimani. Moneta comunque della seconda metà del '500 piuttosto comune ma pur sempre un pezzo di Storia. ciao Luigi
    2 punti
  18. Venezia, Municipalità Provvisoria (1797), la c.d. "Osella del Lido" URBIS SERVATORIB(US) BENEMAERENS PATRIA AD LITUS EXPLOSIONE REPARATA LA PATRIA RINGRAZIA I SALVATORI DELLA CITTA' , PER AVERLA MESSA IN SICUREZZA DALL'ESPLOSIONE DEL LIDO
    2 punti
  19. SOLA FACTA SOLVM DEVM SEQVOR RIMASTA SOLA SEGUO SOLO DIO Bona di Savoia, Duchessa Madre e Giovanni Galeazzo Maria Sforza ( 1476 - 1481 ), zecca Milano, testone
    2 punti
  20. Bella moneta, in ottime condizioni per la tipologia. Monete coniata al marco in maniera frettolosa per finanziare le ingenti spese del sovrano, presentano dimensioni e peso estremamente variabili. La mia ha pure la legenda incompleta, ma pesa quasi 0,90, sintomo che la produzione andava tutta velocità incurante della qualità della moneta prodotta. Non ho mai visto il mezzo denaro associato.
    2 punti
  21. Ciao. Ho acquisito all'ultimo Convegno di Verona questa medaglia di Pio IX che non ho trovato censita nel Catalogo del Forum: Pesa 19,83 grammi con un diametro di 32 mm. Nel nostro Catalogo ho reperito la medaglia dell'Anno II: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AE92/40 ma come si può notare, mentre il conio del rovescio è identico, quello del dritto ritrae il Pontefice rivolto a destra anzichè a sinistra e l'incisore del dritto dell'Anno II è Cerbara mentre quello dell'Anno I è Girometti. Avete qualche notizia al riguardo? Sapete dove posso trovare un passaggio in asta o in un listino? Grazie e saluti. Michele
    1 punto
  22. Buonasera a tutti gli amici del forum, condivido con voi le foto di una medaglia interessante dal punto di vista storico. Fa riferimento ad un arbitrato del 1758 per dirimere un contenzioso tra piovani e titolati riguardo al testamento di Pietro Baccari. Ho trovato un unico riferimento in google books https://books.google.it/books?id=UX4dWXtntLgC&pg=PA252&lpg=PA252&dq="joseph+zanchini"&source=bl&ots=uInpvZxNUq&sig=TNni36GfP6-uPqMpKrxSfnAc8pI&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiMjMLQ0a3QAhWFbRQKHYVWC6wQ6AEIGzAA#v=onepage&q="joseph zanchini"&f=false La medaglia è stata dorata ed è molto leggera (sui 14 grammi, nonostante i 46 mm di diametro), per cui mi mi sembra difficile che si tratti di argento
    1 punto
  23. Salve @Sixtus85. Personalmente non mi dà una buona impressione, non credo sia autentico e dalle foto dubito che sia anche d'oro. Attendiamo comunque anche altri pareri.
    1 punto
  24. In effetti, per averle dallo SPL in su, vi ho impiegato 26 anni...
    1 punto
  25. Buon pomeriggio .... proprio così ... alcuni più di altri. saluti luciano
    1 punto
  26. Ciao Ho guardato sul Gamberini e lui indica un range tra gr. 6,10 e 7,86, però credo cha anche lui si sia riferito ai testi classici che hai indicato tu dal momento che il suo catalogo è della fine degli anni 60. Per curiosità ho quindi controllato quelli che possiedo io, che hnno i seguenti pesi: Gazzetta = gr. 7,46 Soldo = gr. 3,07 Da quello che emerge leggendo il Montenegro, pare che ci siano state sostanzialmente due tipi di monete, una più grossa dell'altra. Decreto del 7/6/1684 e 10/2/1691 = diam. mm. 28,5 - 30,0 e peso gr. 6,91 - 7,55 Decreto del 20/2/1710 = diam. mm. 25,0 - 27,0 e peso gr. 3,96 - 4,50 Decreto del 16/2/1796 = diam. mm. 30,5 - 31,5 e peso gr. 6,62 - 7,03 Quella emessa seguendo il decreto del 20/2/1710 è sostanziamente più piccola delle altre. Il Lazari riporta 3 pesi differenti e quello di 29 Karati è il più basso!! Errore dell'autore nel trascrivere i pesi? luciano
    1 punto
  27. Marsic Confederation The Social War. Coinage of the Marsic Confederation. 90-88 BC. AR Denarius (19mm, 3.55 g, 8h). Mint in Campania; C. Paapius C.f. Mutilus, moneyer. Series 4. Draped bust of Mars right, wearing slight beard and crested Corinthian helmet with plume at side; viteliú (in Oscan) to left; behind neck, x (mark of value) with pellet above and below / Oath-taking scene: youth kneeling left, head right, holding pig, at which four standing soldiers (two on each side) point their swords; c. paapii. c. (in Oscan) in exergue. Campana, Monetazione, Series 4, 83 (D53/R72); Sydenham 637; HN Italy 425; BMCRR Social War 35–6; Kestner –; RBW 1225 (same dies). Good VF, toned, test cut on edge, old scratches under tone. The revolt of Rome's Italian allies (socii, hence ‘Social War’) broke out toward the close of the year 91 BC and was the culmination of longstanding grievances occasioned by the Senate's inept handling of foreign relations. The Marsi were especially prominent in this movement, hence the name ‘Marsic Confederation,’ which is often applied to the rebel state. The main fighting was in the years 90-89 BC and the rebellion assumed alarming proportions when both consuls for 90 BC were defeated by rebel armies. Rome appeared to be in serious danger of defeat, but the movement collapsed as suddenly as it had begun. The victory was probably achieved largely through the political concession of granting Roman citizenship to the enemy. Thereafter, all of Italy south of the Po was united by this common bond. The coinage of the Marsic Confederation is of great interest, consisting principally of silver denarii, some of which bear the names of the rebel generals. This exceptional specimen records a certain Gaius Paapius [Mutilus], consul of the rebel state and commander of the Samnite forces. Mutilus was defeated by Sulla in the later stages of the war and his subsequent history is uncertain, though it is possible that he survived to extreme old age when a wealthy man described as “a leader of the Samnites during the Social War” was proscribed by the Triumviral government in 43 BC (cf. Appian, Civil Wars, iv. 25). The reverse depicts an oath-taking scene symbolizing the unity of the confederation of Italian states. Interestingly, the entire coin type is closely modeled on an issue of the moneyer Tiberius Veturius whose coinage is dated by Crawford (234/1) to circa 137 BC. Veturius' reverse shows two soldiers taking the oath and is generally interpreted as referring to an agreement made with the Samnites in 321 BC (treaty of Caudium). This would have made it especially appropriate for an issue of the Samnite leader in the Social War.
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  28. ciao, è certamente io buone condizioni, probabilmente è SPL , pero'la decentratura anche se abbastanza presente in questo tipo di monetazione, a mio parere penalizza molto la moneta. Per quanto riguarda quella "ossidazione" per ora io non la toccherei e la terrei d'occhio per vedere l'evoluzione. ( se ci sarà)
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  29. Per quanto concerne la classificazione logicamente, trattandosi di un falso, si può dare un riferimento in relazione al prototipo falsificato. Per me siamo tra Enrico IV imperatore (nello specifico la var. B con monogramma piccolo) e gli ultimi denari di Enrico IV/V. Da quel poco che resta credo che il prototipo potrebbe essere proprio il denaro di Enrico IV, vedo una bella R scissa ed una N (scritta come H) molto "distesa", non compatta come sulle emissioni successive. Altri pareri?
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  30. @Alex0901 E' un falso d'epoca. Di buona fattura almeno così mi sembra. Il tuo bilancino non è preciso, comunque. @margheludo che ne pensi?
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  31. Allora c'è qualche dato che non va ..... bisogna approfondire
    1 punto
  32. E' vero; ma nonno cesare è proiettato verso il futuro...buona giornata a titti
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  33. Assolutamente d'accordo. Aggiungo che visto che potenzialmente e' una moneta costosa andrebbe comunque vista e periziata da un esperto, che magari potrebbe anche dare consigli sui canali di vendita.
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  34. Anche se dello stesso tipo (di fantasia) di un noto bellissimo Cavino, questo a me personalmente sembra più recente, ma sicuramente con più mediocri approssimativi dettagli.
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  35. Göbl 577w GALLIENVS AVG AETERNITAS AVG Radiate cuirassed bust right Radiate Sol standing left, raising right hand and holding globe raised in left. Γ in left field.
    1 punto
  36. @scottish75 Ciao Hai visto che bella discussione! Come vedi ci sono diversi modi di conservare le proprie monete, ognuno poi sceglie quello che ritiene più adatto alle propri esigenze. Qual'è il modo migliore? Chi può dirlo! Se le hai in un vassoio e ti dovesse cadere una monetina dalle mani, ( a me è successo e mi viene male solo a pensarci,) rimpiangi di non averla chiusa in un oblo o bustina....!!!! Se è chiusa in un oblo o bustina, perdi il piacere di toccarla con mano...... Quindi a te l'ardua decisione.... Un cordiale saluto
    1 punto
  37. Ciao @RobertoRomano e grazie delle tue informazioni tecniche che vorrei estendere piu' dettagliatamente a tutti gli utenti interessati , essendo queste notizie anche storia del Colosseo e di Roma . Per quanto riguarda il terremoto del 1703 un interessante link che riguarda Roma , il Colosseo e il Papa Clemente XI durante il terremoto del 1703 che colpi' L' Aquila e tutto il centro Italia , purtroppo di attualita' anche oggi : https://ingvterremoti.wordpress.com/2013/03/13/papa-e-terremoto-clemente-xi-e-i-sismi-del-1703/ Per quanto riguarda lo Stern , in breve : Stern e il restauro dei monumenti L'architetto operò nel settore del restauro dei monumenti antichi con interventi rimasti esemplari, esibendo il delinearsi di un moderno intendimento critico, espresso in particolare da integrazioni sintetiche e chiaramente distinte rispetto alle parti originali. Tale è appunto l'indirizzo critico osservato nell'opera di liberazione, isolamento e reintegrazione delle parti perdute dell' Arco di Tuto (1818-21), proseguita da Giuseppe Valadier fra il 1822 e il 1824 . Già nel 1802 Stern aveva presentato una memoria sui necessari lavori di consolidamento di parte dell'anello esterno del Colosseo, e dopo aver elaborato varie soluzioni progettuali nel 1806 insieme agli architetti Giuseppe Camporese e Giuseppe Palazzi , l'anno seguente eseguì il grande sperone laterizio e la connessa tamponatura delle due campate sui tre ordini di fornici all'estremità settentrionale dell'anello interrotto. Vi conservò il mirabile effetto visivo del dissesto delle arcate: quasi un'istantanea dell'attimo di un crollo, che è al contrario scongiurato dal sagace provvedimento, e, per così dire, esorcizzato nel momento in cui viene rappresentato; pare in tal senso superato nella concreta realtà dell'architettura quanto era stato bizzarramente figurato in tanti capricci del rovinismo pittorico del secolo precedente. Quadro del Van Wittel :
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  38. Ciao Alain. per me è 1700.... anche per che Vitt. Amed. II° (duca) è 1680_ 1713, quindi credo 3° tipo.. però aspettiamo il parere di Silvio.
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  39. Onestamente mi pare eccessivo insistere, dopo i giudizi già dati ad inizio discussione, sulla questione prezzo: si tratta di una forbice di qualche decina di Euro che può essere opinabile. La moneta non è bella, qualunque sia il suo prezzo. E per essere apprezzabile non deve per forza essere in FDC, ovviamente, ma suggerirei di mettere in collezione almeno un BB integro, altrimenti parlare di prezzi non ha senso visto che al di sotto di un adeguato livello qualitativo queste monete hanno poco (= praticamente nessun) mercato di ritorno (cioè dal collezionista al venditore). Poi gli acquisti: spero di non attirarmi qualche maledizione, ma il mio consiglio è di comprare una moneta dopo averla potuta esaminare direttamente, da un commerciante (per esempio ad un convegno) o ad un'asta. E nel dialogo con l'operatore non può che derivare una auspicabile crescita di conoscenze e consapevolezza da parte dell'acquirente.
    1 punto
  40. Ma non è una zeta retrograda, è una zeta dell'alfabeto greco.
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  41. Buonasera gigetto 13. Premetto che nelle foto, che poi riguarderebbero la mia collezione di monete medioevali non compare Venezia, ma le zecche di area Veneta descritte nel C.N.I n. VI " Veneto zecche minori". La collezione è lunghi da essere completa..ci mancherebbe altro, ma riguarda una passione maturata negli anni, come lo è per la maggioranza di noi collezionisti. Le zecche di questa area come saprai sono : in ordine alfabetico- -Aquileia - Gorizia - Merano - Padova - Trento - Treviso - Trieste - Verona - Vicenza. Mi ha fatto piacere condividere con Chievolan la parte riguardante la zecca di Aquileia, che anche lui colleziona. Comunque avrei il piacere poterti conoscere.. magari al pranzo del sabato..dei lamonetiani.
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  42. Appena avrò un po più di quiete e mi sarò liberato degli impegni scolastici, leggerò con estrema attenzione i vostri preziosi interventi. Nel frattempo vi dico solo che a brevissimo arriveranno sia foto migliori che il peso della moneta stessa. [emoji6]
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  43. Riprendo questo esemplare in quanto oggi casualmente avevo sfogliato un vecchio catalogo di Classical Numismatic Review (della CNG e Seaby), vol. XIX, 1, 1994 e mi sono accorto di una moneta, un dracma pratico, trattao alla stessa maniera. Riporto la relativa scansione: Molto interessante è il commento del curatore del catalogo. In breve (e in italiano), dice che è noto come esistano dracme partiche (della Parthia, corrispondente grosso modo all'attuale Iran) che sono state riconiate. In questo caso si tratterebbe di un dracma di Pakoros I (78-120 d.C.) riconiato sopra un denario romano serrato e che lo strano bordo frastagliato non è dovuto a rotture del tondello ("flan cracks"), ma al fatto che è stato riconiato appunto sopra un denario serrato, amplificando per l'espansione alcune dentellature del bordo. Grazie a alcuni particolari rilevabili dell'undertype (parte di una corona sopra un lungo ramo di palma), il denario che ha funzionato da tondello dovrebbe essere di Q. Antonius Balbus, RRC 364, dell'83-82 a.C. [Mia nota: sinceramente ho difficoltà a reperire tale particolare e lo stesso catalogo accenna, sotto la foto, che non è possibile identificare l'undertype....] Si sa che almeno dal tempo delle conquiste di Pompeo in Oriente, nel 63 a.C., le monete romane circolarono anche nella Parthia e probabilmente non pochi denari romani caddero in mano partica dopo la disfatta di Crasso nel 53 a.C. Sembra quindi che i denari romani siano stati utilizzati anche per creare le dracme dei Parti, che hanno più o meno lo stesso peso. In tale prospettiva non si può escludere a priori che anche partigiani romani repubblicani o i loro alleati Parti (si sa bene che Labieno, che fu mandato da Bruto in Parthia, formò un esercito misto con i Parti e si fregiò del titolo di Imperator Parthicus, venendo poi sconfitto da Ventidio) abbiano voluto riconiare un vecchio denario, possibilmente serrato, con propri rudimentali conii di imitazione per ricordare l'amico Bruto.... Questa è l'unica possibile spiegazione per una moneta che possa essere definita falso antico, risalente al più tardi al I secolo d.C. Bisognerebbe sentire un esperto anche di monete partiche per conoscere altri esempi di simili riconi con bordi di questo genere....
    1 punto
  44. Chissà ......forse è già in cantiere.[emoji4][emoji4]
    1 punto
  45. Bando ai sofismi. E' giusto sempre porsi la domanda se un esemplare dell'emissione EID MAR (non la stessa emissione !!) sia un falso o un esemplare autentico. Come dimostrato nella simpatica e parallela discussione su un enigma posto da King John, può capitare un esemplare con vecchio pedigree e risultare essere un vecchio falso, in questo caso riconosciuto dallo stesso venditore Gorny & Mosch, evidentemente con occhi più attenti e dopo la restituzione della moneta. Come ben si sa, anche nelle vecchie collezioni pubbliche museali ci sono diversi vecchi falsi. E lo stesso denario di Bruto con EID MAR, come più volte ribadito in questa chilometrica discussione, è stato spesso falsificato e sembra che la prima notizia su un aureo con EID MAR risalga nientemeno che al 1738, che è la data della pubblicazione di un libro, del danese Christianus (al suo n. 10): A giudizio di Buttrey, tutti questi aurei repubblicani elencato da Christianus (una dozzina) erano falsi, prodotti non molto prima di questa pubblicazione. Come già mostrato in alcuni posts di questa discussione, lo stesso famoso collezionista Bartolomeo Borghesi (1781-1860) aveva tre denari di EID MAR: peccato che erano identici fra loro. Nell'asta Dura & Sambon del 1881, che mise all'incanto questa collezione, oltre venti anni dopo la morte, i tre denari erano in tre distinti lotti (711, 712, 713). Questa asta non ebbe seguito, in quanto l'intera collezione fu acquistata in blocco e poi rimessa di nuovo in asta da Sangiorgi nel 1893, solo che questa volta il curatore dell'asta, Sambon, si accorse della falsità e riunì i tre denari in unico lotto, con la specifica che sono falsi: Con questa vendita l'intera collezione Borghesi delle monete repubblicane fu dispersa e non si ebbe più notizia delle varie destinazioni. Ho la quasi certezza che uno di questi tre falsi fu acquistato dal collezionista inglese Bunbury, che cedette la sua collezione in asta Sotheby nel 1896, e molti dei suoi pezzi furono acquistati dal British Museum nello stesso anno. Il denario del British Museum in oggetto è il seguente (con numero di inventario 1896,1203.27): All'esame diretti è risultato essere un tipico falso ottocentesco, fuso (con tipico aspetto della superficie ed è possibile riconoscere almeno una bolla di fusione dietro la nuca di Bruto). E' da notare che questo esemplare non fu registrato dal Grueber nel suo catalogo delle monete romane repubblicane del British Museum e soprattutto fu riconosciuto subito come falso dal curatore del BM, Sir Hill, come dimostra la copia tratta dal suo registro (a due pagine) di entrata delle monete nella collezione del BM, al suo n. 27: Prima pagina Seconda pagina E' da notare che Hill sospettava l'origine italiana di questi falsi (vi lascio il piacere di identificare l'altro falso, al n. 26, sempre proveniente dalla vendita Bunbury).... La cosa interessante è che di questo falso con EID MAR, che godette una certa fortuna nel XIX secolo, esistono alcune copie, anche di qualità ancora più cedente, come questo, che sta nella collezione ex Pelagio Palagi (1775-1860, quindi esattamente contemporaneo di Borghesi), ora nel medagliere di Bologna (che ha solo questo per EID MAR): Anche questo è un fuso e si capisce che è opera dello stesso falsario, purtroppo non identificato, il quale chiaramente aveva effettuato una ulteriore derivazione fusa, da rifilare al povero Palagi... Questo semplice esempio per confermare che comunque esistono vecchi falsi con EID MAR, che però sono facilmente riconoscibili, in genere anche dalla sola foto, ma ancora a maggiore ragione dal vivo.... Un pò più pericolosi certi falsi moderni...
    1 punto
  46. Quoto i 2 messaggi per confermare che è la variante stelle grandi! Adesso la inserisco anche nella discussione dedicata a queste monete così ritorna nelle prime posizioni, visto che ho scoperto l'esistenza solo oggi.
    1 punto
  47. Diciamo che oltre al commemorare temi propri (che a mio avviso è il minimo) sarebbe opportuno riservare la commemorazione ad eventi particolari, diciamo così. Io non conosco la storia andorrana, quindi non mi pronuncio nel caso specifico, ma quando vedo che la Finlandia, dopo aver commemorato il 90° dell'indipendenza nel 2007, commemorerà il 100° nel 2017, ammetto che mi cadono un pò le braccia.
    1 punto
  48. Ecco finalmente la moneta... diametro max: 15,8 mm, diam min: 15,3 mm, per cui direi stesso diametro della moneta di rorey, sui 15.5 di media. Non ho ancora avuto il tempo di metterla silla bilancina.. che ne dite? a me sembra leggermente incurvata la riga tra le due II... frattura di conio? Sta sera con calma posterò alcune altre foto più dettagliate di confronto con quella di rorey.
    1 punto
  49. Sud Africa 1 Shilling 1950 Argento .800 € 4,50
    1 punto
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