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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/08/16 in tutte le aree
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Buon giorno a tutti, Mi complimento innanzi tutto per la vostra preparazione, ho provato a seguire le vostre deduzioni relative a qualche denaro interessantissimo da voi postato ma ad un certo punto l'aspetto tecnico di tali vostre monete mi ha alquanto confuso... Evidentemente ho ancora molto da imparare... Se vi va e se non interferisce con lo sviluppo parallelo della visione delle altre vostre monete , mi piacerebbe leggere qualche vostra considerazione in merito a questo mio ulteriore denaro (mi fa sorridere l'idea che mentre voi discutete su delle varianti particolari e relative particolareggiate interpretazioni, io ancora devo capire come distingure un regante da un altro ).3 punti
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Carissimi, nelle immagini (pessime, ma il mio scanner mi sta alterando i colori...) un foglietto di FRANCHI 100 con un po' di... firme illustri. Premesso che la data "non c'è"! e che il colore della pagina è quel giallino tipico dei documenti antichi, vi chiedo: 1. è una cosa autentica, in uso comune? 2. dove è da collocare "storicamente"? 3. Poiché è senza data ha un qualche valore oppure... ce ne sono a milioni?!? Grazie2 punti
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per non gravare l altra discussione giunta gia alla pagina 22.... ne apro un'altra e posto due monete fotografate oggi approfittando di un'insolita e generosa luce naturale...a voi per commenti e valutazioni!2 punti
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Ho ricevuto il bonifico dalla Gorny & Mosch: sono stato integralmente rimborsato, diritti d'asta e tasse inclusi. Chapeau!2 punti
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Rispolvero questa discussione in quanto, durante il recente convegno di Verona, si discuteva tra amici / conoscenti di questo particolare nominale, io ricordai che avevo anche postato una discussione in merito sul forum, mi accorgo adesso che il mio sondaggio fu' "depistato" per O.T. ...... Ritorno quindi sul tema per chiedervi, come da mia noiosa abitudine, info in merito oltre agli esemplari da me citati nel messaggio di apertura. Considerato quanto sia poco rappresentativa l'immagine precedentemente postata , ho pensato di evidenziare la moneta mettendo a confronto il Mezzo Zecchino, lo Zecchino e il Doppio Zecchino. Buona festa dell'immacolata a tutti Daniele2 punti
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Alain ti ringrazio per aver condiviso i miei elogi a questo lavoro. Se proprio devo aggiungere qualcosa al tuo post ... "...un profano come me..." ... aggiungici al limite un "per il lasso temporale interessato dall'articolo" : trovarne di "profani" come te![emoji2] [emoji2] [emoji2] Ciao Illyricum2 punti
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Un argomento che si potrebbe affrontare sulla monetazione in questione riguarda, secondo me, la circolazione della moneta argentea di Cirene oltre i territori d'origine, credo sia curioso il caso di Creta nel passaggio tra IV e III sec. a.C. , dove le monete della zecca africana sembrerebbero giunte tramite il ritorno a casa di mercenari cretesi provenienti dalla Cirenaica (?) (quando però, e a quale evento bellico parteciparono?). Secondo la descrizione al lotto Gemini X numero 62, sarebbe però una motivazione non sufficiente a spiegare l'abbondante flusso di moneta pregiata di Cirene verso l'isola, in quanto i mercenari cretesi combattevano in molte altre aree del modo greco in quel periodo, e tuttavia, apparentemente (questo non viene specificato nel catalogo, ma lo immagino io), non ci furono flussi così significativi di valuta estera da altre zecche in quel tempo. Addririttura i didrammi del tempo di Magas, figliastro di Tolomeo I (prima metà del III sec. a.C.), sembrerebbero aver circolato sull'isola e vengono rinvenuti forse più spesso là che in patria, a Cirene (secondo il catalogo Gemini). Di seguito lo statere di Gortyna, Creta, Gemini X lotto 62, ribattuto su un tetradramma di Cirene appunto. Il rovescio ruotato di 180 gradi in senso antiorario mostra il profilo divino:2 punti
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Troppi buoni secondo me tutti, @Dave95, è uno dei fantastici ragazzi del nostro caro Cordusio, un gruppo che ormai è secondo me più reale che virtuale, se voi andate la domenica mattina li trovate, un bel gruppo o gruppone che a rotazione si trova lì per vedere monete ma soprattutto per parlare di numismatica e di tutto quello che gira intorno a questo mondo. Persone che trovate, che se volete chiedere, sentire pareri sono lì per divulgare la numismatica, una postazione fissa, costante, reale, che è a disposizione per tutti nei loro limiti ovviamente... E il libro, facile, divulgativo, per tutti, va in questa direzione, per una volta non parliamo di inediti, varianti, cronologie, ma di storia, simboli, imprese sulle nostre monete. Ripeto l'intenzione è che vada oltre il nostro ambito, per quanto di nicchia, e si rivolga potenzialmente verso tutti, per catturare la loro attenzione e perché no per incuriosirli ... In un certo qual senso vedo analogie, diverse ovviamente, ma effettive con il libro per i giovani della NIP, portare l'idea e il seme che la numismatica possa raccontare ed essere parte della nostra storia e della nostra identità....qualche volta è giusta la ricerca scientifica, a volte la divulgazione che potenzialmente può raggiungere molti...2 punti
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È con assoluto piacere che colgo l'occasione di scrivere quattro righe, dopo diverso tempo su questa virtual community, in questa discussione circa la straordianaria nuova pubblicazione dell'amico @dabbene. Comincio col prender spunto dalla presentazione. Mi sento in dovere, in quanto giovane, di analizzare il desiderio che accomuna Eros a Mario, quello di voler divulgare senza interessi, abbracciando le nuove generazioni. Un lodevole e quanto più riuscito sogno. Un desiderio che col tempo ha preso le sembianze di un programma vincente. Molti giovani, seppur gradualmente, si affacciano al mondo della scienza numismatica, e di questo successo ne hanno contribuito entrambi. Un gruppo come " Quelli del Cordusio ", nato nell'omonima piazza, rende l'idea di quanto questo forum possa divenire sempre meno virtual e sempre più real, quanto questo possa avvicinare giovani e dare vita a nuove amicizie, reali. Nel complesso, questa è una riuscita monografia, che racchiude in un centinaio di pagine 2000 anni di storia milanese. Una lettura piacevole, semplice, esaustiva ed alla portata di tutti. Una pagina per volta, fa conoscere la storia di questa straordianaria città, e chi l'ha vissuta nel tempo, attraverso affascinanti vicende riguardanti le sue monete e le sue medaglie rendendo partecipe il lettore delle intriganti vicende, imprese, che hanno reso questa città, quella che è oggi. Un libro da avere. Davide.2 punti
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eccoci , purtroppo come hai già scritto te a cause di uno scivolo di conio piuttosto evidente non possiamo capire l'anno di coniazione ... tuttavia il rovescio ci può dare una mano ,si intravede la seconda lettera della sigla di zecchiere ( la C a sinistra della croce ) che viste le caratteristiche della moneta può corrispondere solamente alla sigla MC di Micheal Cavus che coniò soldini solo nel 1611 e 1612. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE2/182 punti
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Salve Ho pensato di riunire in questa discussione i vari gettoni, placchette, spille e oggetti simili che raffigurano i personaggi dei fumetti e dei cartoni animati creati da Walt Disney e dai suoi collaboratori. Comincio con i gettoni (non molti) che ho nell’album. Minnie bella regina Topolinae (di Topolinia) Lega color oro. 3,179 g, 31 mm.1 punto
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Dalla rete , alcune dracme incuse di Poseidonia , nei diversi dettagli di cornici , leggende , simboli . R. Cantilena / F. Carbone nel loro " Poseidonia-Paestum e la sua moneta " ( 2015 ) , ricordano che all'esordio della monetazione di questa polis ( contrariamente alle altre che hanno battuto incusi ) la dracma è preponderante rispetto alla produzione di stateri , forse per interessi commerciali con la vicina polis di Elea che aveva essa stessa avviata la monetazione con la produzione di sole dracme . Unisco anche le dracme incuse censite da G. Gorini nel suo "la monetazione incusa della Magna Grecia " ( 1975b ) .1 punto
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Buongiorno, L'anno scorso fu pubblicato sul Bollettino del Circolo Numismatico Partenopeo un mi0 articolo su una moneta di Roberto II, Principe di Capua (1127-1156). Avevo dimenticapo di postarlo sul nostro furum e di questo mi scuso. Rimedio ora, sperando che possa interessarvi. Amedeo Figliolia ARTICOLO_SU_ROBERTO_II_PRINCIPE_DI_CAPUA.pdf1 punto
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Ciao a tutti, vi presento la nuova entrata in collezione.....vi piace?1 punto
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...e la mia raccolta di usurpatori gallici si arricchisce di un nuovo protagonista. Onestamente non credevo ne avrei mai avuto uno (dati i prezzi in circolazioni rapportati a conservazioni moooolto scarse) ed invece, come per magia, eccolo tra noi! Peso 2,05 g, diametro 20 mm Tratto da Wikipedia, per chi non lo conoscesse. Marco Aurelio Mario (latino: Marcus Aurelius Marius; ... – 269) fu brevemente imperatore dell'Impero delle Gallie (269). È elencato tra i Trenta Tiranni della Historia Augusta. Secondo una tradizione tarda, era un fabbro che salì nella gerarchia dell'esercito romano sino a divenire un ufficiale. Dopo la morte di Postumo, ottenne il potere, forse per due o tre giorni, prima di essere ucciso da una spada di sua stessa fabbricazione. Questa tradizione è probabilmente scorretta, parzialmente o interamente. In base al numero di monete che coniò, fino a dodici mesi di regno sono più verosimili. Pare che Mario sia stato eletto dai soldati che avevano ucciso il suo predecessore Postumo perché questi non aveva loro permesso di saccheggiare la città di Magontiacum (Magonza) appena conquistata. È stato suggerito che Mario fosse scelto dai soldati in virtù del suo nome augurale, in quanto ricordava l'amato imperatore romano Marco Aurelio. Mario permise loro di fare bottino a Moguntiacum, poi trasferì la capitale ad Augusta Treverorum (Treviri): lo spostamento è testimoniato dalle zecche attive, con quella di Moguntiacum probabilmente spostata a Colonia. Dopo qualche mese di regno venne assassinato, forse per motivi privati. Dimenticavo, delle malachite che ne dite? Sarà possibile rimuoverla? Grazie. TWF1 punto
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Posto quest'articolo di interesse numismatico (solo in parte) e socio-economico che ha dei risvolti tragici. 500 e 1000 rupie1 punto
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Ciao Aemilianus, lieto di poter dare una risposta (di solito, sull'aspetto economico non mi soffermo mai a sufficienza): per quanto riguarda l'esemplare da me indicato (ex Artemide XLII, lotto 583) partì da una base di 300 euro e realizzò 450 + diritti (ebbe 7 rilanci).1 punto
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Salve. Dovrebbe essere una mezza lira del doge Nicolò Marcello (1473-1474), come questo nella scheda del catalogo: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-NMA/2 (tra l'altro, manca anche la foto ).1 punto
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.....e poi,restando sempre a tema dell'immacolata,c'è la leggenda della penna dell'arcagnolo Gabriello::::::: https://www.youtube.com/watch?v=YpfBTddC38I --Salutoni -odjob1 punto
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Salve, Silvio.Sono rientrato solamente oggi. Spero che tu abbia fatto uno bello viaggio in Egitto. Come puoi vedere, non c'è dubbio per la data , ma, come dici, queste monete sono spesso in pessimo stato! cordialissimo saluto, l'amico.1 punto
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ogni moneta deve essere rispettata e se tu hai ritenuto di spenderci due euro.........hai fatto benissimo.1 punto
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Grazie Antonio, Milano Numismatica dimostra in fondo che Milano , a suo modo, è una città che ama e ha interesse per la numismatica, bisogna però coinvolgere, condividere, unire, lo farà questo Evento, anche il libretto divulgativo è funzionale a tutto questo, ma non dimenticarti nel leggerlo la parte Conclusioni, poi in fondo tutto ruota intorno a quelle due, tre pagine finali...è tutto lì...1 punto
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Sono arrivato a metà, bravo Mario ad aver messo insieme una buona quantità di (se non tutti) quegli aneddoti che ogni milanese dovrebbe conoscere! I nostri amati tondelli fanno da contorno ad una serie di racconti dove l'indiscussa protagonista è Milano. Ci voleva Antonio1 punto
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Anche dalle mie parti una sera incendiarono volontariamente un enorme quantitativo di copertoni,qualche giorno prima erano stati avvisate le autorita' competenti per farle rimuovere ma non fecero nulla.Quando furono incendiate accorsero tutti,vigili del fuoco,polizia locale,carabinieri ,forestale ecc. A segnalare il grave pericolo in caso di incendio dei fumi tossici che potevano sprigionarsi furono dei volontari "Ispettori Ambientali",che furono derisi prima e anche durante l'incendio,da alcune autorita dicendo che erano fumi innocui.Quella notte tornando dal lavoro dovetti coprirmi il viso e mettere occhiali per potere entrare in casa, la mattina seguente i terreni attorni per diversi Km erano coperti da residui dell'incendio,per alcuni non era successo nulla di grave. PS:Anche io facevo parte dei volontari"Ispettori Ambientali" da allora ho rinunciato, inoltre sono diplomato in chimica industriale credo che qualcosa l'avro' pure imparato in tanti anni di studi.1 punto
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Molte interessante questo argomento, @Archestrato. Non ero a conoscenza della circolazione delle monete di Cirene a Creta. Sono fuori casa, ma mi ripropongo di tornare sull'argomento settimana prossima.1 punto
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Egitto 10 Qirsh 1293-11 (1885) Argento .833 €. 12,00 note: Cerchiato azzurro: Toughra (frma/sigillo) del Sultano ottomano in carica Abdul Hamid II° Cerchiato giallo: valore 10 Qirsh ١٠ Cerchiato rosso; data 1293 ١٢٩٣ Cerchiato verde: anno regno ١١ Cerchiato bianco: (traduzione) Coniata in Egitto1 punto
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ciao cinna, a questo punto mi lancio nel tritacarne dei commenti ... e posto anche la mia 1864 non mi massacrate lo so che a fare le foto sono una capra!1 punto
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Mi sa che tranquillo, con le banche e gli affamati dei soldi altrui, in Italia é morto da un bel po'. Già il fatto che venga posta una domanda del genere, dovrebbe far capire a chiunque quanto tranquilli si sta...1 punto
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Buona giornata Arrivato ieri; sarà il mio compagno nel tragitto casa - lavoro e viceversa ..... Grazie Mario! Saluti luciano1 punto
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@cembruno5500 la sorella è in collezione da un po [emoji4]....eccola. @tonycamp1978 confermo che la moneta è periziata con la doppia bustina anche se a dire la verità questa volta pensavo di aver fatto foto decenti [emoji23].1 punto
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A giudicare da questo esemplare intervento se ci fossero tanti ventenni così il mondo sarebbe migliore ??1 punto
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Ciao, Ho provveduto io a spostare la discussione nella sezione corretta. Saluti Simone - Curatore della sezione "Scambi"1 punto
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guardandola dal pc sembra molto migliore del bb.. il fatto e' che la patina intensa offusca un po i rilievi che effettivamente ci sono... molto bella..1 punto
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Salve , non risultano esserci monete di Tacito emesse dalla zecca di Mediolanum in quanto il primo periodo di emissione inizia nel 251 e termina nel 274 , per riprendere poi nel 290/11 punto
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@Cinna74 Hai già detto tutto... Concordo con te!!! @Marfir Complimenti per l'acquisto: davvero un pezzo significativo. Trattativa privata o asta??? Un saluto e grazie.1 punto
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Questa moneta appartiene al Gruppo 11 di Fischer-Bossert, fondamentale per la storia della monetazione di Taranto e che lui data al 450-440 a.C. Ecco quanto scrive Fischer-Bossert su questo gruppo (riporto la traduzione dal tedesco): Con il Gruppo 11 comincia la lunga serie di quelle didracme di Taranto, che su di una faccia riportano l’effigie di un cavaliere. A. Evans assegna loro il nome di guerra di ‘cavalieri’. Il momento della loro prima comparsa dà da pensare: dopo che la cosiddetta coniazione ‘ecista’ (Gruppi 6, 8, 10, 12, 14-15, 17 e 18) accompagna in un primo momento la coniazione arcaica (Gruppi 1-5, 7 e 9) (sostituita più tardi) successivamente aumenta e [la coniazione ecista] assume il posto abbandonato della vecchia coniazione principale; dopo una pausa si aggiungono i ‘Cavalieri’ (Gruppi 11, 13, 16 e 19 seguenti). Essi costituiscono una serie interrotta più volte e indipendente dalla nuova coniazione principale. Non c’è alcun incrocio di conii con la coniazione ‘ecista’. Pertanto anche i ‘Cavalieri’ si sono sviluppati in una propria officina. La questione relativa al modo in cui deve essere inteso questo dualismo delle due officine che coniano in nome della stessa polis, deve ancora essere analizzata; a questo punto non ci resta che richiamare l’attenzione sul fatto che né una caratteristica tecnica, né una caratteristica stilistica della coniazione principale più vecchia (Gruppi 5, 7 e 9) conduce ai ‘Cavalieri’. Naturalmente è grande la tentazione di scorgere nei ‘Cavalieri’ i prodotti della stessa officina messa in disparte in maniera transitoria. Le monete del Gruppo 11 vengono datate generalmente intorno al 430 a.C. . Esistono due motivi per la loro classificazione al primo [più antico] posto: il cerchio perlinato bordato da un cerchio rigato si trova generalmente soltanto nel Gruppo 12 (V 79, V 88 – V 93), e i cavalieri sulla faccia del rovescio, essendo raffigurati in posizione eretta, e essendo l’indicazione limitata alla sola linea alba* delle forme del corpo, possono essere ben accostati alle figure del rovescio del Gruppo 12. E’ tuttavia inconfondibile il fatto che i ‘Cavalieri’ del Gruppo 11 rimangano qualitativamente indietro rispetto a quelli [del Gruppo 12]. Il successivo Gruppo 13, costituito da ‘Cavalieri’, dal punto di vista critico dello stile non può essere più giovane della seconda sezione del Gruppo 12 (gruppo 179-192). La torsione ed il trattamento prospettico del busto si sono sviluppati in modo altrettanto ampio sia per quanto riguarda i cavalieri sul delfino del Gruppo 13 e sia per quanto riguarda quelli seduti del Gruppo 12. In questo gruppo i grandi segni sono evidenti più da lontano: nel Gruppo 13, A, o meglio A-T nel Gruppo 12. E’ difficile dire se ci sia stato un adattamento intenzionale, in quanto a Taranto l’uso della siglatura compare solamente dopo il 400 a.C. . * La linea alba è una struttura fibrosa situata sulla porzione mediana dell’addome.1 punto
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Il secondo riprende il tema dei quadrans presentando quelli emessi da Caligola, le varie ipotesi sulla sigla RCC, i pesi ponderali ed una tabella riassuntiva sugli esemplari gaiani. Il terzo riprende la trama del secondo focalizzando l’attenzione sulle produzioni claudiane, con schemi riassuntivi sui tipi di modius raffigurati, le ipotesi sulla sigla PNR riportata sotto la bilancia retta dalla mano tipiche di Claudio, il tema delle imitazioni per concludere con schede ponderali e l’immancabile catalogo. Non ho conferme in tal senso dall’autore ma ritengo che a chiusura dell’opera uscirà almeno ancora un numero che riporterà le produzioni flavie ed antonine fino alla cessazione della produzione di questo tipo monetale. Mi auguro che questa segnalazione risulti utile a qualche utente interessato al tema e non a conoscenza dell’esistenza della presente ricerca. E chissà, come Curatore, che magari stimoli a segnalare testi ed articoli interessanti e calzanti il focus di interesse di questa Sezione. Vi saluto cordialmente Illyricum1 punto
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ciao Alain sono rientrato ieri dall'Egitto quindi non ho potuto vedere nulla prima.. questi 5 soldi mi piacciono, peccato che già erano coniati "bassi" quindi non facili da trovare belli, penso anche io ad un 1700, ma metti altra foto, perchè quello del 1706 che ho inserito poco tempo fa in collezione subito lo avevo scambiato anche io per un 1700, ma poi ho visto bene il 6 finale che a volte non si vede subito.. un saluto amico mio1 punto
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Mirandola: Alessandro I Pico, 1602-1637. Ducatone 1617, AR 31,85 g. ALEXAND PICVS MIRANDVLAE DVX I Busto corazzato a s., con mascherone nello spallaccio; sotto, nel giro, 1617 AR (Giovan Agostino Rivarola, zecchiere). Rv. NVNC PEDE – CERTO Figura muliebre, stante di fronte, con mano ramo d’alloro nella mano d. e con la s. leggermente protesa in avanti; il piede d. su di un dado e il s. su di un globo. Lo sguardo è rivolto verso l’alto a d. donde scendono raggi. CNI 3. Ravegnani-Morosini 5. MIR 522. Bellesia 1b.Questo scudo fu coniato dopo che Alessandro I fu insignito del titolo di Duca dall'Imperatore Mattia. La sigla A R sotto il busto potrebbe riferirsi allo zecchiere mantovano Agostino Rivarolo. Per Bellesia (1995, “La Zecca dei Pico”, p. 169) la moneta sarebbe invece stata ispirata dalla legittimazione di Galeotto a succedere al padre naturale Alessandro, legittimazione concessa dall’imperatore all’inizio del 1617: “Per questo la Fortuna della Mirandola avanza ora con passo sicuro, guardando spavaldamente a tutte le avversità, rappresentate dalle folate di vento che le scompigliano i capelli”. Secondo una diversa interpretazione, invece, Mirandola, abbandonata l’immobilità cui l’aveva costretta l’assenza di un erede di Alessandro, può ora affrontare con sicurezza il mondo, rappresentato dal globo.La sfera indica universalità ed eternità e il cubo, cioè la pietra angolare, la religione, mentre il ramo di alloro dovrebbe simboleggiare la facoltà della Fortuna di premiare chi vuole. Il ducatone (o scudo), probabilmente realizzato su conii incisi dallo zecchiere Antonio Rivarolo (come attesterebbero le iniziali A R sotto il busto al dritto) misura la bellezza di 48 millimetri di diametro per un peso prossimo ai 32 grammi. Si tratta di una delle più belle monete del Seicento italiano, nonché di una delle maggiori rarità della numismatica preunitaria. Eros1 punto
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Grazie a tutti per le vostre opinioni ed apprezzamenti, aggiungo altre foto con diversa inclinazione della luce.1 punto
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Venezia, Municipalità Provvisoria (1797), la c.d. "Osella del Lido" URBIS SERVATORIB(US) BENEMAERENS PATRIA AD LITUS EXPLOSIONE REPARATA LA PATRIA RINGRAZIA I SALVATORI DELLA CITTA' , PER AVERLA MESSA IN SICUREZZA DALL'ESPLOSIONE DEL LIDO1 punto
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Ringrazio per la segnalazione. Un video interessante !1 punto
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Alla NAC 97 del 12 dicembre prossimo un obolo di Cirene dal rovescio particolare: Greek Coinage Cyrenaica, Cyrene Obol circa 308-305 BC, AV 0.68 g. Bearded and horned head of Zeus Ammon r. Rev. Thunderbolt flanked by two eight-pointed stars. BMC 220. SNG Copenhagen 1233. Jameson 2535.Rare. Minor marks, otherwise extremely fine Ex Heritage sale 3037, 2015, 30099.1 punto
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Grazie gentilissimo, ora ho capito che non si tratta di una A ma di una FA. Ho trovato queste foto in rete, per poter fare una comparazione.1 punto
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Intanto ringrazio veramente molto Massimo @incusoper tutta l'assistenza tecnica e l'aiuto fornitomi per dar luce a questa monografia milanese. Il promo del primo post che è poi la quarta copertina del libro spiega già bene di cosa stiamo parlando, ma certamente ci sono tante motivazioni che mi hanno spinto a cercare di mettermi alla prova in un lungo cammino nel tempo dalle prime alle ultime coniazioni di Milano. Innanzitutto volevo un lavoro fatto per tutti, di pura divulgazione che fosse alla portata come lettura dell'uomo della strada, di chi ama Milano ma la conosce poco, che possa essere letto anche fuori dell'ambito prettamente numismatico, in Associazioni, Circoli, realtà svariate milanesi, per chi solo volesse approfondire o ripercorrere con me Milano nella storia coi simboli, le sue storie, le sue testimonianze, i suoi personaggi, le sue imprese ovviamente tramite monete, medaglie, tessere , gettoni e perfino i tarocchi. Raccontare per non dimenticare la nostra storia, la nostra identità, spesso poco conosciuta o addirittura non conosciuta, in fondo è un lavoro per il futuro , per le nuove generazioni per ricordare e conoscere...sentivo di doverlo fare per me e per altri... Credo che la ricerca scientifica sia molto, ma molto importante, ma che lo sia anche la divulgazione, anzi forse la divulgazione nel contesto in cui stiamo vivendo forse lo sia anche di più... E quindi racconto...40 capitoletti che parlano di Milano vista dal numismatico in modo semplice ma spero accattivante. Ci sono estratti di articoli già pubblicati, spunti tratti da discussioni fatte sul forum stesso, tanti altri nuovi, spero possa essere una bella lettura per milanesi e non, forse un lavoro di questo tipo non mi sembra sia stato mai fatto, ma giustamente prima bisogna leggere e poi commentare, magari ne parleremo anche a Verona, il libro è acquistabile già da ora e fa parte della collana dei Quaderni di Lamoneta. Domani onde farvi capire meglio di come sia composto e strutturato vi posterò l'indice coi vari capitoli, buona notte, Mario1 punto
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Leggendo quanto riportato dalle stesse pagine del Ministero sembra che basti compilare un modulo, scrivere che l'associazione garantisce che i propri iscritti sono tutti buoni, bravi e belli, inviarlo e...taaaac a Natale il postino ti consegna il pacco con l'attestato. Non è così, credetemi. Anzitutto il MISE non si limita a prendere atto che l'Associazione "garantisce" qualcosa. Il MISE ci mette proprio il naso dentro, agli affari dell'Associazione. Vuole vedere Statuti, Regolamenti interni e Codici di condotta.... Guarda come è strutturato il sito web... E poi richiede modifiche, a raffica: alcune di poco conto altre ben più rilevanti (es. lo sportello dei cittadini, l'eleggibilità per più mandati del Direttivo, il numero delle cariche del Direttivo, le sanzioni e le eventuali espulsioni degli associati che "zoppicano" ed altro ancora) Tutto questo non certo nell'interesse del singolo associato o della Associazione, mi pare ovvio. Già questo dovrebbe far capire cosa significhi il riconoscimento a livello ministeriale: una tutela in più per il consumatore. E non perchè i NIP siano migliori degli altri o i NON-NIP non diano garanzie di Professionalità, per carità, mai detto questo, ma perchè il Ministero ci ha dotato (leggasi imposto) di una serie di strumenti per il controllo dell'attività dei propri iscritti. Certo, perchè questi funzionino bisogna inoltrare i propri reclami attraverso i giusti canali e non limitarsi a scrivere dalle pagine di un forum. Noi andiamo fieri di questo percorso che riteniamo dia lustro non solo a quanti vantano il logo NIP, ma all'intero settore numismatico. E' poco ? Non mi pare che altri abbiano fatto meglio, ad oggi. Serve molto di più per parlare con le istituzioni ? Probabilmente delle potenti entrature politiche farebbero meglio e prima, lo ammetto, ma in loro assenza questo è certamente il primo gradino che si deve compiere per essere considerati interlocutori credibili. Difatti, sarà un caso, con l'adesione al CoLap (una "piccola" realtà politica che "pesa" per il 7% del PIL...) prima e con il riconoscimento ministeriale dopo, qualcosa si è mosso. Noi ce la mettiamo tutta poi.....si vedrà.1 punto
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