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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/10/16 in tutte le aree
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Il cataclisma distruttivo e di morti causato dall’ eruzione del Vesuvio dell’ anno 79 con la conseguente distruzione di tre citta’ : Pompei , Ercolano e Oplontis dove oggi sorge l’ odierna Torre Annunziata , fece si che oggi possiamo ammirarne i bellissimi resti e parte di quegli oggetti di uso quotidiano che gli antichi cittadini avevano in casa o portavano con se come ornamento personale tra cui i gioielli . In particolare ci occupiamo di Ercolano e Oplontis ; secondo la leggenda narrata da Dionigi di Alicarnasso nella sua opera Antichita’ Romane , Ercolano venne fondata da Ercole nel 1243 a.C. di ritorno dall' Iberia , antico nome della penisola iberica , mentre storicamente fu fondata dagli Osci nel XII secolo a.C. come sostenuto da Strabone , oppure dagli Etruschi tra il X ed l' VIII secolo a.C. Venne poi conquistata dai Greci nel 479 a.C. per passare successivamente prima sotto il dominio dei Sanniti e poi sotto quello dei Romani nell' 89 a.C. a seguito della guerra sociale , diventando in seguito un Municipio . La città con il passare del tempo divenne un luogo residenziale per l' aristocrazia romana e visse il suo periodo di massimo splendore grazie al Tribuno Marco Nonio Balbo , il quale l' abbellì facendo costruire nuovi edifici come la Basilica e restaurandone altri ; nello stesso periodo furono costruite anche due Terme e il Teatro . Fu poi gravemente danneggiata dal terremoto di Pompei dell’ anno 62 , premonitore dell’ eruzione del Vesuvio e poi completamente sepolta a seguito dell' eruzione del vulcano del 79 , rimanendo cosi’ nascosta nei secoli avvenire sotto una coltre di fango e materiali piroclastici alta dai dieci ai venticinque metri ; tale strato col passare degli anni si consolido’ formando uno strato di roccia simile al tufo che protesse nei secoli successivi i resti della città . Nella villa di Lucius Crassius ad Oplontis , nel 1984 , è stata trovata una cassa in legno , una antenata delle casseforti , contenente 170 monete , alcuni gioielli in oro ed argento , una serie di unguentari , stecche in osso e piastrine di vetro per la cosmesi . In un altro ambiente indosso a cadaveri morti durante l' eruzione , sono stati trovati monili in oro , consistenti in varie tipologie di orecchini , collane , braccialetti e anelli . Tra le collane ne vennero trovate del tipo a giro collo e altre di maggiore lunghezza , sono di particolare interesse quelle lunghe ornate con globetti e anellini in oro , alternati a pietre preziose di smeraldi . I bracciali sono più frequentemente di tipo tubolare ad interno cavo e pieno , quest' ultimo tipo a forma di serpente simbolo della salute . Spesso erano decorati da gemme , il più delle volte con smeraldi . Negli anelli erano incastonate gemme o paste vitree lisce o piu’ spesso incise con figure di divinità o animali . Si tratta di una tipologia abbastanza ampia che non si discosta dalle produzioni attestate ad Ercolano e Pompei , comprendente tipi di gioielli di grande diffusione nel mondo romano nella prima età imperiale . Insomma furono trovate quasi tutte le tipologie di gioielli in voga in quel tempo lontano ed imitati poi nel Rinascimento fino circa alla meta’ circa del XX secolo . Nelle foto un breve estratto di vari gioielli trovati in queste localita’ ; come curiosita’ anche una culla per bimbo , una cassaforte per conservare monete , gioielli ed altre preziosita’ , seguono uno scriniere e un elmo da gladiatore , un blocco di monete cementate insieme nel tufo , monete varie , un magnifico vaso in calcedonio agata , una coppa in argento , due specchi da toilette in argento e un vaso a cratere in argento .7 punti
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@Alex0901 , Nel periodo di cui stiamo parlando sono le autorità locali ad esercitare la regalia della moneta (liberi comuni o feudatari), i quali la esercitano (almeno in linea teorica) su concessione imperiale. Molte città, sopratutto quelle ghibelline, mettono sulla moneta il nome dell'Imperatore, anche se non è lui direttamente a ordinare quella coniazione. Alcune città adottano il nome dell'imperatore che ha concesso loro il diritto di battere moneta (vedi Federico per Pisa), altre adottano il nome dell'Imperatore in carica al momento della coniazione... fatto sta che il nome dell'imperatore si esprime sulla moneta attraverso i monogrammi, che finiscono talvolta per diventare la cifra rappresentativa di quell'emissione, per questo capita che nel tempo un tipo si immobilizzi e venga ripetuto anche per secoli dopo la morte dell'Imperatore... quando ormai il denaro lucchese è conosciuto grazie al monogramma di Enrico, nessuno se la sente evidentemente di cambiarlo rischiando che nessuno riconosca e spenda più la moneta lucchese...3 punti
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Siamo a Milano ora, conservazione secondo me vicina allo splendido, e' un ottimo pezzo che anche se ha un bordo vissuto rappresenta ancor di più quello che erano, dei veri pezzi di storia, siamo nel 1849 e quindi superiamo, anche il mezzo punto in più o in meno, ma pensiamo a cosa rappresentano oggi nelle mani questi pezzi che fanno pensare alle 5 giornate, al ritorno degli austriaci, al fatto che alcuni erano delle scatolette per portare messaggi, dispacci, immagini..3 punti
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Questo forte di Filberto II si presenta come quello del III Tipo Mir 316 ma evidenzia tre differenze : 1) il numerale VIII 2) sigla NM 3) H maiuscola e latina nel nominativo Cosa ne pensate ? Grazie2 punti
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Buonasera a tutti, vi mostro il mio ultumo acquisto. Treboniano gallo sesterzio, retro roma aeterna. 16.98g ric120. Primo acquisto effettuato da @Tinia Numismatica molto soddisfatto. E la mia piccola collezione si allarga rarità r1. Grazie a chi commenterà2 punti
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Buonasera a tutti, da un po' di tempo volevo postare questa curiosità, poi fra una cosa e l'altra ho rimandato e mio malgrado, ho pure perso il peso che mi ero annotato... ciononostante ho voluto proporre la visione di queste immagini perché penso possano avere un minimo di interesse; la domanda di rito è dunque se per voi è coevo alla moneta originale e se ne avete visti di simili... ringrazio chi interverrà e chi vorrà prodursi in qualche ragionamento inerente il tondello in questione....2 punti
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Ben venga un notiziario/bollettino che ospiti i contributi dei Soci ( e non) di tipo più divulgativo accanto alla 'revue' dedicata ai contributi scientifici. Il nuovo bollettino segue in qualche modo le tracce di quanto si fa presso ad es. la società numismatique francaise. Se la rivista scientifica rimane il cardine principale intorno cui ruota l'attivita' culturale principale delle grandi associazioni ( Royal Numismatic Society, quella Brlga, la francese e quella svizzera possono vantare periodici con quasi 200 anni di vita ! La RIN è' l'ultima nata con l'inizio delle attività nel 1888) alcune società si sono dotate di 'bollettini' dove raccolgono in modo più agile contributo maggiormente divulgativi che hanno il pregio di allargare L'audience delle associazioni e al contempo interagire in modo più interattivo con i propri Soci. ilBollettino e visite culturali sono due novità' accolte dalla SNI che si è' come abbiamo visto aperta a considerare strumenti e programmi che possano soddisfare le esigenze dei suoi affiliati. In realtà' la SNI organizzava già' eventi culturali assai interessanti negli anni Sessanta e Settanta anche se poi take consuetudine era caduta un po' nell'oblio. Più' recentemente l'esempio di associazioni consorelle e L'entusiastico responso di diversi soci nonche' le richieste giunte anche attraverso il forum ha perorato il caso di reintrodurre tale consuetudine e va dato merito al Consiglio della SNI di aver sostenuto tale iniziativa. Dopo la bella esperienza di Pisa la prossima tappa è' Finale Ligure con la collaborazione degli attivissimi ed espertissimi soci della Liguria che gestiranno assieme a noi L'evento. Successivamente già' un altro paio di appuntamenti, assai promettenti sono in gestazione ma per ora c'è' tempo gustiamoci cosa c'è' nel piatto.... la scelta di privilegiare per il momento appuntamenti e visite 'fuori porta' vuole essere un invito s coinvolgere quante più' realtà possibili. Non dimentichiamo che la società' è' un sodalizio nazionale ed è' naturale che cerchi di raggiungere quanti più appassionati sparsi sul territorio estendendo anche regionalmente - ove possibile - le sue attività . ben vengano quindi attivita' anche di altri gruppi e associazioni che possano complementarne le finalita' dato che le risorse sono per forza di cose limitate e la società non può essere presente dappertutto. A questo riguardo la visita all'Ambrodiana , recentemente proposta è organizzata dall'attivissimo Danbene ne è' un esempio particolarmente calzante. La collaborazione diretta o indiretta tra SNI e il Forum - o meglio i suoi partecipanti - ha già' alcuni anni, risalendo a quanto fatto insieme con il concorso per giovani numismatici Nino Rapetti - il primo del suo genere - cui, sono seguite, mi compiaccio, molte iniziative similari che hanno esteso, indipendentemente dalla SNI, le iniziative verso i giovani. Ma oltre le iniziative comuni l'importante a mio avviso è' questa osmosi, questo interscambio che si è' creato tra le varie istituzioni e organizzazioni. Dopo la crisi dei Circoli e dell'associazionismo che ha caratterizzato gli ultimi decenni e che aveva portato alla scomparsa di numerose realta' ( con innumerevoli lamentele e deprofundis - ma scarse iniziative operative) si può' dire che oggi assistiamo ad una rinascita di iniziative a favore della numismatica spinte da un rinnovato interesse e soprattutto che si avvalgono di strumenti di aggregazione nuovi e innovativi ( il Forum e i vari siti culturali ma anche commerciali) che ha saputo coinvolgere ed aggregare molti, moltissimi appassionati, tra cui anche giovani validissimi la cui passione ed impegno sono encomiabili. Tutto questo è' accaduto senza stravolgere o seppellire il vecchio - la tradizione - ma prendendone spunto, e anzi espandendo e rafforzando, estendendolo, quanto c'era già' costruendo su di esso. Non c'è' stato bisogno di alcuna rottamazione, nuove realtà e quelle più tradizionali procedono fianco a fianco , collaborando, a volte confondendosi, altre restando ben separate , ma procedendo insieme per far conoscere e apprezzare sempre meglio la bellissima storia di questa disciplina.2 punti
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non ho trovato altri esemplari di Jakob Von Liebenstein per verificare se sopra lo scudo figura la T - mentre esiste la stessa tipologia emessa per Lothar Von Metternich ma la croce nel quarto in alto non è esattamente uguale , posto il link per comparazione https://www.acsearch.info/search.html?id=2290722 punti
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Ricordatevi inoltre che la moneta da lire 1000 fa parte della serie zecca ufficiale del 1970. Queste che sono contenute nella serie possono essere considerate FDC (anche se io le considero solo non circolate, anche se appare la scritta di scelta speciale per collezionisti). le altre, se mai circolate, sono appunto allo stato di zecca o NON CIRCOLATA. FCD a mio parere è una moneta battuta a colpo singolo, utilizzando un tondello appositamente curato, che coniata cade su un bel contenitore di velluto anti caduta o, meglio ancora, battuta e poi estratta manualmente dalla pressa...2 punti
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Concordo con la scelta delle poste private ma anche con i corrieri che con 5 euro ti spediscono una raccomandata anche un po più pesante (che con la posta paghi tipo 8-9 euro) in 24/48 ore <----- ed eviti la fila alla posta... Le scelte alternative ci sono, le Poste Italiane sono sempre state improponibili e ora sono assolutamente ridicole.2 punti
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S. Bartolomeo, martire, venne scorticato vivo... Non sono "falsi"; come sai in alcune zecche non importava se l'imperatore fosse deceduto e si continuava a coniare a suo nome! Ad esempio Genova tiene per secoli vivo in moneta CVNRADI. Buona giornata, Antonio2 punti
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Beh dopo la consueta prima alla Scala in quel di Milan, potrebbe esserci la prima all'Ambrosiana... Si caro Mario i presupposti ci sono tutti, ho sentito fra l'altro molti amici della penisola che avrebbero fatto carte false per esserci.. Un Gran Galà della Numismatica, una di quelle giornate che scriverà la storia della città e di quello dell'ambiente stesso.. A dimenticavo..io le voglio vedere tutte...le zecche... Eros2 punti
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Questa moneta. pfennig. 1599-1622 Treviri-https://it.wikipedia.org/wiki/Treviri Lothar von Metternich - https://en.wikipedia.org/wiki/Lothar_von_Metternich http://herbison.com/someoldcoins.org/saur/1/1397.htm2 punti
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Allora proverò io, almeno per avere la conferma che esiste effettivamente un secondo esemplare noto (anche se ci vorranno diversi giorni per avere la risposta). Poi vedrò di avere la relativa immagine....2 punti
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Ciao amici, vediamo chi per primo riconosce questo Leone di san Marco anomalo... regalo di @ak72 che invito a non suggerire... anche se sono sicuro che molti di voi lo potranno riconoscere. L.1 punto
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@mfalier Sì, lo so... Ma ultimamente, vista l'ora tarda, mi passano per la mente derive numismatiche improponibili. Meglio tenerle sotto controllo. Arka1 punto
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Buongiorno a tutti, continuo col Regno Lombardo-Veneto ma oggi cambio zecca e posto una monetina di Milano, 5 centesimi 1849.. Anche questa acquistata al veronafil dello scorso mese.. Su questa vi chiedo dei pareri sulla conservazione.. Grazie a tutti quelli che vorranno rispondere.. Buona giornata Luca1 punto
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I tre cavalli "ANTE FERIT" con le sigle del coniatore....inizio legenda, sono rarissimi, nel CNI non c'è esemplare catalogato; ne vidi tempo fa uno (per la prima volta) in un asta spagnola (non scrivo il nome) e lo consigliai ad un amico che lo fece suo...aveva una X prima di PHILIPP .... questo è solo il secondo che vedo. Ottima moneta da catalogare.1 punto
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Trattamento effettuato come suggerito dall'amico Gionny...... buchetto chiuso con cera, e mentre che c'erp mi sono divertito a passarne anche un po' in altri punti......vi posto le foto a confronto.Che ne dite??1 punto
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Pigro eh? l'ho dovuta pure schiarire... formula: (10+8) x 100 = 1.800 + 90 + 2 ፲፰፻፺፪ 1892 (1899) Per le altre....... la formula per il calcolo l'ho già inserita e qui c'e' la tabella! _____________________________1 punto
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autentica? a me pare di si cmq la ho inviato a periziare per togliermi il dubbio. nel attesa mi date la vostra opinione grazie marco p.s il peso non me lo ricordo preciso ma mi pare in linea1 punto
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Questa a mio parere è una delle più belle monete del mondo,ha tutto...modulo,soggetti,bordo,ci vorrebbe ben altra conservazione per apprezzarla in pieno,ma questa chissà quante tasche e pure mutande ha visitato. Tallero di Menelik,del valore di 1 Birr,per l'anno preciso occorre evocare @nikita_ io sono troppo pigro1 punto
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Zecca di Napoli, Roberto d'Angiò (1309-1343) - Denaro D/+ROBERTVS DEI GRA / tre gigli sormontati da lambello R/+IERL ET SICIL REX / croce patente MIR 29 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ROBAN/11 punto
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... mi sa che sono affetto di oggettofilia archeologica acuta! Grazie a @Legio II Italica per le foto. Potrei passare ore a guardare questi oggetti ed ammirarne la bellezza, la perfezione ed ad immaginare l'abilità artigiana del suo produttore. Se me ne offrissero uno, io prenderei l'elmo. E vi assicuro in anticipo che lo conserverei gelosamente! Promesso! =_=_=_=_=_=_= Scherzi a parte: se penso a che livello erano arrivati all'epoca, con i mezzi a loro disposizione, certe volte mi chiedo come mai noi non siamo già arrivati alle stelle. Ciao Njk1 punto
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All'optimo legio II Italica:come al solito sai scovare argomenti che catalizzano l'attenzione di tutti gli appassionati di storia del forum.per chi volesse approfondire consiglio:1 punto
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dovrebbe essere della stessa provenienza dell'altro di TRIER - Quanti grammi è? MAINZ, ERZBISTUM, Jakob von Liebenstein, 1504-1508 Schüsselpfennig o.J. Wappen von Mainz, Köln, Trier und Pfalz. 0,26g. Scheinbar unediert, prägeschw., ss ... Date: 14. Nov. 20131 punto
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Caro gionnysicily, anch’io rispetto la tua opinione ma non la condivido nel senso che il giudizio anche di un occhio esperto come il tuo è soggettivo e rimane sempre tale. Non parliamo poi se i ‘soggetti’, e quindi i pareri, aumentano come in recenti discussioni dove sembra di essere sulla Torre di Babele. Anche il fatto che da buone foto si possa stabilire l’autenticità o meno di una moneta è discutibile, se c’è sempre il dubbio che una foto non sia l’immagine fedele della realtà per l’esposizione, l’illuminazione, i filtri e quant’altro abbia adottato chi l’ha ripresa. Con ciò non voglio dire che le discussioni sul tema non possano interessare, ma il fatto che possano essere conclusive sull’autenticità o meno lascia sempre dei dubbi. Per eliminare la soggettività dell’ispezione visiva si può ricorrere all’oggettività di un detector di un microscopio elettronico per l’indagine di superficie e di uno strumento per la tomografia neutronica se si vuole indagare anche l’interno di una moneta, proprio come di un organo del corpo umano con la tomografia assiale computerizzata. Certo, non è che queste apparecchiature si possono trovare fuori dall’uscio di casa, ma qualche passo in questa direzione è stato fatto. Mi riferisco agli strumenti portatili per l’analisi di fluorescenza a raggi X di cui ha parlato Silvio Mazzarello in alcuni post, con i quali non fai fotografie ma stabilisci esattamente la composizione di alcune zone o punti critici di una moneta che possono essere determinanti ai fini dell’autenticità o meno. Sono quei particolari, arbitrariamente attribuiti a ossidi (di che cosa?), corrosioni (di che tipo?), cristallizzazione (dell’argento? e quando mai questo metallo cristallizza in una moneta?), bollicine (da fusione o dovute alla coniatura?), ecc. messi in evidenza dalle fotografie classiche che in questo (ma non oltre!) manifestano la loro utilità.1 punto
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Non è un discorso di prezzo... la moneta resta un pezzo di storia e qualche decina di euro non cambiano la vita... ma se la vuoi collezionare devi mettere in conto che una moneta "brutta" rimarrà moneta "brutta" , se fossi legato a lei per qualche motivo sarebbe un discorso, ma solo per avere un quarto il discorso è diverso! l'appiccicagnolo rimosso è un'altra pecca... quello proprio non mi piace... ovvio però che a quel prezzo difficile trovare alte conservazioni.1 punto
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Ciao Alessandro, l'unico riferimento che mi ricordo era una serie in vendita a 700 euro qualche anno fa in asta (forse Ranieri) erano queste.1 punto
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Ciao, c'è qualcosa che può interessarti tra queste foto......?? Trovi D e R nella rispettiva posizione nella sequenza delle foto. Caso mai io potrei essere interessato a medaglie napoleoniche......1 punto
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Fai così, riportala al venditore e chiedi indietro i soldi. Se è numismatico serio non avrà problemi in tal senso. poi ti facciamo comprare noi un qfdc vero con quella somma. È sufficiente a trovare una moneta che ti darà più soddisfazione1 punto
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Anche a me la moneta sembra buona e il prezzo persino un pò inferiore a quello richiesto dal mercato. In genere questa moneta nelle aste fa circa 250-300 euro, ma poi devi aggiungere spedizione e diritti, per cui si sale sopra i 300. Per 260 tutto incluso in genere si riesce ad acquistare un solido non perfettamente leggibile, diciamo tra mb e bb. Questa moneta al contrario è ancora perfettamente leggibile. Verifica che le tracce che si vedono siano veramente sporco e poi va tranquillo.1 punto
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provo a darti una opinione personale....e qualche dato per fare una valutazione tua. - la moneta è molto comune e in conservazione mediocre (le sigle BB etc a me non dicono nulla...quindi non le uso) - in ogni caso hai un contenuto in oro del valore di almeno 150 € circa - personalmente il prezzo mi pare "onesto" - CONTROLLA e verifica dal vivo i segni sul collo più ancora di quelli in alto...dalla foto non capisco se è sporco oppure se c'è una crepetta...che per assurdo potrebbe essere indice di un suberato. allargando la foto sgrana...sembra semplicemente sporco incastrato in un segno profondo sulla moneta...ma meglio verificare.... se fosse unsuberato, riprendiamo la discussione in altro modo... saluti Alain1 punto
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Non me ne intendo ma credo che l'investimento per il sito sia stato ampiamente già ripagato dalla scorsa emissione. Io personalmente spero che la vendita sia online ma questo lo sapremo tra un po' di mesi1 punto
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Sembra proprio una machaira nell'aureo, per il tipo di impugnatura, anche se in questo caso la lama appare un pò lunga, forse più per ragioni stilistiche. In ogni caso una spada greca e quindi bottino di guerra delle truppe romane repubblicane...1 punto
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si chiama serendipity.. ti prendi per una decina di euro un 1000 lire del 1970 (in conservazione bassina) credendolo figo, e poi ti regalano un 8 tornesi che magari nemmeno consideravi come collezionabile ma che paragonando il suo valore "storico" va a diecimila km all'ora in più... le meraviglie della numismatica1 punto
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E ora i premi. Poichè al momento sono sprovvisto di ori (tutti svaligiati da @Archestrato) attribuisco a quest'ultimo un interessantissimo argento: TROAS, Gergis. Circa 480-450 BC. AR Hemidrachm (2.07 g, 6h). Sphinx seated right / Gorgoneion in circular incuse. SNG Copenhagen -; BMC -; SNG München -; Boston MFA 2324 (unattributed); SNG Fitzwilliam 4614 (unattributed). VF, toned, granular surfaces, irregular flan. Extremely rare, apparently the third known.1 punto
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FDC? scherziamo, dai. a parte tutti i graffietti da contatto, mi pare di vedere un bel graffio importante a sinistra di ROMA. ed anche altri. per monete così recenti credo che i giudizi debbano essere molto più rigorosi che per le altre.1 punto
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Ma e' la piastra "dell'abbondanza", l'unica di questo pontefice.....almeno cosi' ricordo prima di dedicarmi a senzo unico ai Camerlenghi. Di recente e' passata in un asta Ranieri (l'ha battuta un mio amico) e sicuramente la ricordo ad una NAC fine anni '90 (12,14 o 16), decisamente rarissima e dalla foto mi pare anche di notevole conservazione, complimenti per questa perla ! Daniele1 punto
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Salve @uzifox. Provo a darti una mano cercando di darti qualche informazione utile. Innanzi tutto, confermo la tua classificazione (dettagli di seguito) e propenderei anche io per l'anno 1626, da quel che riesco a vedere. Si tratta comunque di una moneta in uno stato di conservazione molto gradevole, considerata la tipologia, e hai fatto benissimo a prenderla, almeno per me. Noto solo che il colore del rame è molto vivo, forse è stata pulita di recente e spatinata. Che ne pensi al riguardo? Regno di Napoli. Filippo IV di Spagna (1621-1665). AE 3 cavalli, zecca di Napoli, anno 1626 (il più probabile). D/ PHILIPP • IIII • D • G • RE Busto radiato volto a destra. Dietro, nel campo, M/C. Ad inizio legenda, G (sigla del coniatore). R/ • ANTE • FERIT • 1626 Acciarino con fiamme. Rif.: Pannuti-Riccio, p. 179, n° 115; CNI XX, p. 310, n° 435; D'Andrea-Andreani-Perfetto, p. 364, n° 165 (in BB, valore 80 euro). Rarità: R. Sigle: MC = Michele Cavo (banchiere genovese), Maestro di Zecca dal 14 luglio 1621 all'11 giugno 1623. Vorrei soffermarmi a notare due cose: 1) nei cataloghi consultati non mi risultano elencate le sigle dei coniatori ad inizio legenda di D/; 2) in tutti i cataloghi che ho riportato tra i Riferimenti, nessuno segna la variante nella legenda di D/ ...D • G • RE invece del più "comune" ...D • G • R.1 punto
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Ciao @uzifox...è un ottimo 3 cavalli, per me autentico..MIR 274., presenta al diritto una legenda errata, PHIlLIPP° IIII°D°G°RR.. però errori, anche vistosi, sono regolarmente previsti.. L'unico modo per distinguerlo da quello del 27 edel 29 è, purtroppo, solo la data.. A me sembra che il tuo tre cavalli sia del 1626.. riguardo la conservazione, BB+ Saluti Eliodoro1 punto
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per quanto riguarda la numismatica, e anche in generale, non tutto ciò che non si vende non è apprezzato.1 punto
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Si sta talmente tranquilli che se tu prelevi ogni mese dal tuo conto una cifra x in contanti e poi decidi di versarli di nuovo in unica soluzione sforando la fatidica soglia sicuro ti vengono a rompere le p.... le scatole Per carità, stiamo alla follia. Saluti Simone1 punto
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Ciao Roberto, ho visto con piacere il tuo post a cui ha risposto prontamente Felsinea (il mio plauso a loro, xkè a volte altre case nemmeno si degnano, sai siamo dei rompi..ni) e di conseguenza aggiungo la mia qui nella mia Venezia. Non posso aggiungere nulla sulla lettura da parte tua della leggenda del dritto (cui concordo l'attribuzione ad Andrea Dandolo) aggiungendo solo che il punzone utilizzato per la O mi sembra tanto un C chiuso. Ma quello che solleva la mia perplessità è il R, il quale è perfettemente corretto. Infatti se postssimo la foto del solo rovescio sfido chiunque ad immaginare che sia una contrafazione. Escludendo la bombatura da conio, tutti i punzoni sono normali e la stessa S capovolta al dritto viene usata correttamente (anche se la prima S sembra poco impressa. L'unica nota strana e la R di REGIS che a causa della tosatura non è visibile e di cui si intravede solo una gambetta. Ma sarà una R? oppure una K rovesciata? Infatti per essere una R è troppo vicina alla E di REGIS (a mio modo di vedere) ma se invece ipotizziamo una K lo spazio è corretto.1 punto
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Posto due medaglie, in bronzo dorato, di recente acquisizione sul tema della discussione.1 punto
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