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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/18/16 in tutte le aree

  1. Carissimi trascorrerò le Festività all'estero e non avrò modo di collegarmi con il forum per qualche tempo. Approfitto per fare gli Auguri a tutti i medievisti della sezione e ai lamonetiani in generale. Sperando di fare cosa gradita invio l'immagine di un denaro paparino (zecca di Viterbo) molto particolare (forse unico) andato in vendita su Hatria Numismatica tempo fa. Cari saluti a tutti
    7 punti
  2. Molti uomini vissuti nell’ antica Roma sono ricordati dai contemporanei , tramite i loro scritti giunti fino a noi , per svariati motivi ; uno di loro in particolare ci e’ giunto per un motivo culinario , parlo di Lucio Licinio Lucullo , del quale ancora oggi , quando si vuol gratificare un eccellente pranzo o cena , si e’ indotti a definirlo un “pranzo luculliano” , intendendo un convivio di pietanze rare , varie e abbondanti . Naturalmente Lucullo e’ ricordato anche come eccellente generale che combatte’ e vinse in Oriente contro Mitridate VI , Re del Ponto e contro Tigrane II , d’ Armenia , pero’ e’ forse piu’ ricordato e noto come un “buongustaio” , attivita’ che intraprese con passione dopo il suo ritiro dalla politica e che pote’ sviluppare a causa degli immensi patrimoni acquisiti a seguito delle campagne militari . Plutarco ci tramanda le pietanze tipiche di un pranzo “luculliano” : “Vi erano d’ obbligo come antipasti : frutti di mare , uccellini di nido con asparagi , pasticcio d’ ostrica , scampi . Seguiva poi il pranzo : petti di porchetta , pesce , anatra , lepre , pavoni di Samo , pernici di Frigia , morene di Gabes , storione di Rodi , seguivano : formaggi , frutta , dolci e vini” Lucullo fu noto per essere stato anche tra i primi Romani a farsi costruire un Mausoleo all' interno della sua Villa o nel suo Horto , infatti quando Lucullo mori’ nel 56 a.C. , Plutarco racconta che il popolo avrebbe voluto farlo seppellire in Campo Marzio a spese pubbliche , ma il fratello Marco e il figlio rifiutarono l’ offerta poiche’ la sua tomba era gia’ stata costruita , forse da Lucullo stesso , nella sua tenuta (Villa od Horto) che si trovava presso Tuscolo , vicino l' odierna Frascati , occorreva pero’ l’ autorizzazione alla sepoltura , che avvenne , all’ interno della tenuta privata . Questo Mausoleo esiste tutt’ ora sulla Via Tuscolana ed e’ noto come Torre di Micara , questo Mausoleo e’ stato identificato come la tomba di Licinio Lucullo in base a testimonianze epigrafiche trovate nella zona che attestano appartenente ai Licinii Luculli ; il Mausoleo e’ del tipo classico a tamburo il cui diametro e’ di 29 metri , nel medioevo fu trasformato in Torre di difesa dalla Famiglia Micara , da cui il nome attuale Torre di Micara . In foto il rudere del Mausoleo di Lucullo .
    5 punti
  3. Eccomi con una corona di Giorgio IV, credo sia il tipo più comune, mi piaceva ( e piace ) per la conservazione davvero alta e la patina leggera violacea e iridescente che si sta formando qua e là. Non credo siano affatto monete difficili da trovare, anche lo Spl o Fdc con la dovuta spesa si trovano. Pareri e opinioni di qualsiasi genere sono ben accette, saluti e grazie.
    4 punti
  4. Questa volta col sottoscritto
    3 punti
  5. E qui una parte della squadra del Cordusio stamattina, gran bella squadra....
    3 punti
  6. 3 punti
  7. É normale che li presenti solo da un lato perché se poggi il tondello su una superficie piatta e lo percuoti dall'altra col martello i segni saranno solo su un lato... Evidentemente il fatto che quel lato sia quasi sempre quello di LVCA deve avere una qualche relazione con l'ordine dei coni: forse può significare che il monogramma fosse la pila mentre LVCA il torsello...
    3 punti
  8. Complimenti @rcamil per questo post interessante. Ho trovato questa discussione mentre stavo cercando di capire se mi sono imbattuto (a me sembrerebbe proprio di sì) in un falso d'epoca del 2 Carlini 1796 da te citato, allego una foto. peso 4.26g diametro 26.06 mm grazie ciao Valerio
    3 punti
  9. Oramai è ora degli Auguri!!
    2 punti
  10. No, è Atalarico. Adesso non ho sottomano il Metlich ma a memoria dovrebbe sempre essere della zecca di Roma...
    2 punti
  11. Le doppie battiture e i salti di conio, comunissime su monete di questo periodo, fanno spesso distorcere la visione e la lettura di questi esemplari, causando a volte effetti visivi che fanno sembrare lettere più grandi o più piccole, in qualche caso ho visto pure banali salti di conio spacciati furbescamente per inesistenti varianti. Nel tuo esemplare l'apparente mancanza del numerale IIII mi pare sia appunto causa del salto di conio, in realtà guardando bene qualche traccia delle stanghette si vede sotto la ON di MONF. Tondelli irregolari e squadrati sono pure la norma non solo per questa tipologia, ma per larga parte della produzione casalese in questa epoca. Non conosco il fino di questa tipologia, ma in effetti appare spesso di un bel colore argenteo vivace; probabilmente la mistura non era pessima, tanto più che recentemente è persino apparsa sul mercato una imitazione (del tutto inedita) di questo tipo, emessa dalla zecca di Mirandola sotto Alessandro I Pico, a dimostrazione che c'era aggio per contraffarla:
    2 punti
  12. Secondo me tutto giusto ma probabilmente ci furono anche motivazioni di opportunità, direi quasi politiche e di comunicazione, la moneta doveva sacrificare con questa tecnica un lato e una legenda tra le due, e tra IMPERATOR, H, Enricvs e LVCA venne sacrificato Enricvs. H era il logo, impossibile toccarlo, LVCA era l'identità, questi due erano i due totem, Imperator richiamava il potere imperiale, Enricus in fondo era un ripetitivo generico, enriciani furono più di uno, il sacrificio ci stava sul messaggio meno forte che era Enrico, quello che poi il popolo avrebbe considerato di meno...
    2 punti
  13. Ciao, imitativa lo è sicuramente. Provenienza? Io provo ad azzardare "area iberica". Mi pare tale sia per lo stile (se di stile possiamo parlare per un imitativa) sia per la presenza di quei sedimenti terrigeni che ricordano vagamente la patina da deserto per la tenacità. Il prototipo è chiaramente il RIC 111 CONSTANTIAE AVGVSTI. http://www.coinarchives.com/a/results.php?results=100&search=Claudius+AND+As+AND+CLAVDIVS+AND+CONSTANTIAE+AND+111 Ciao Illyricum
    2 punti
  14. E qui il brindisi per la nuova avventura del nascente " Gazzettino di Quelli del Cordusio ", ci stiamo domandando chi farà l'editoriale, chi il resoconto bibliografico o di un'asta, chi racconterà l'evento di Milano Numismatica e chi farà contributi tecnici ? Auguri a tutti noi, certo la squadra c'è e quando c'è la squadra nulla è impossibile, poi come sempre dipenderà da noi, dalle motivazioni....auguri veramente e mi raccomando sempre anche con il cuore....anche quello conta....
    2 punti
  15. Ciao Gianfranco, da un testo antico ho trovato questa descrizione: … Crede il Valiant che Apollo sia stato detto monetae … per aver parlato ai romani dal suo tempio in una circostanza pericolosa. Così crede il sopracitato che nella circostanza della somma pestilenza che travagliò Roma sotto Commodo Apollo avesse ammonito che si facessero i Giochi Apollinari. Io sono di opinione che venisser così detto da qualche simulacro di Apollo nel tempio di Giunone Moneta. Nelle monete si legge Apollini Palatino dalla situazione della statia nel Palatino. https://books.google.it/books?id=3Gw-AQAAMAAJ&pg=PA164&lpg=PA164&dq=apollo+commodo&source=bl&ots=tRuSAkRYNz&sig=QZo1yGVE3RP0CuDnIQbhZG1oyeY&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjM2N2env7QAhXDtRQKHbpNBLEQ6AEILTAD#v=onepage&q=apollo commodo&f=false quindi il riferimento sarebbe da ricercare nel Tempio di Giunone Moneta e non verso la zecca. Ciao Illyricum
    2 punti
  16. Una curiosità Merovingia... diciamo pure una vera rarità nel panorama dei regni Romano Barbarici.... Un medaglione da 6,14 g, oggi alla BN di Parigi D: + LEMMOVIX AGVSTOREDO ANSOINDO MO R: + DOMNVS DAGOBERTHVS REX FRANCORVM - IN CIVI FIT Per dettagli e curiosità maggiori: MEC I pg 131 Oppure, un po’ datati ma interessanti http://www.persee.fr/doc/crai_0065-0536_1878_num_22_3_68495 e http://www.persee.fr/doc/minf_0398-3609_1879_num_29_2_978 saluti Alain
    2 punti
  17. ora ti tocca pagare la pizza a tutto il forum !!
    2 punti
  18. Secondo me la motivazione potrebbe essere ricercata in un ambito d'indagine di carattere "pratico": il lucchese era riconoscibilissimo per la lettera H nel campo su una faccia, dall'altro lato invece...solo lettere senza senso (per il popolo di allora, ma anche per qualche nostro contemporaneo eheh)! Quindi dovendo martellare e, di conseguenza, rendere meno leggibile un lato della moneta era meglio effettuare l'azione sulla faccia meno importante da un punto di vista pratico... avete mai fatto caso a come la H sia quasi sempre centrata mentre le lettere L V C A nei tipi più tardi possano sembrare parte della legenda?
    2 punti
  19. Grazie Buone Feste anche a te! Info: come posso apprezzare al meglio questa moneta? Quale la sua particolarità? Grazie
    2 punti
  20. 2 punti
  21. Ciao a tutti, approfitto del tempo libero dovuto alle festività per scrivere due righe relativamente ad un interessante (spero :rolleyes: ) falso d'epoca di una moneta da 2 CARLINI ROMANI di papa Pio VI, coniata a Roma nel 1796 (A.XXII), a confronto con la moneta originale. Innanzitutto va fatta una premessa, indispensabile per delineare il contesto storico, e capire il proliferare di monete falsificate in quel periodo nello Stato Pontificio. Gli anni conclusivi del pontificato di Papa Pio VI furono infatti, a partire dal 1796 e fino alla Repubblica Romana del 1798-1799, assai tumultuosi. Era il periodo della prima campagna napoleonica in Italia, che si concluse con il Trattato di Tolentino del 19 febbraio 1797 tra il Papa ed i francesi, a chiudere formalmente l'armistizio di Bologna il 23 giugno 1796, accettato dal Papa come il male minore rispetto ad una discesa verso Roma (solo rimandata), che l’esercito pontificio non avrebbe potuto arginare. La crisi di quegli anni, accentuata poi a causa dei tributo da pagare ai francesi, fece sì che le casse dello Stato Pontificio si svuotassero, ed alla mancanza di circolante si era posto rimedio con una sempre più massiccia emissione di cedole cartacee a corso forzoso, accettate malvolentieri dalla popolazione perché praticamente impossibili da convertire in moneta, e con il progressivo aumento e svilimento della monetazione metallica in mistura, con la la contemporanea scomparsa della moneta d’argento... La moneta in esame, il 2 carlini o 15 baiocchi all'inizio del pontificato di Pio VI, è una moneta in mistura 500/1000, del peso legale di 5,65 grammi, ma subirà nel tempo ben due riforme: I riforma (1794): Il peso legale resta di 5,65 grammi ma il titolo della lega viene diminuito a 416,67/1000 II riforma (1796): Il peso legale viene portato a 4,238 grammi ed il titolo della lega ulteriormente diminuito a 333,33/1000. E' in questo "caos monetario" che la monetazione in mistura diviene sempre più preda dei falsari, che nella confusione generale approfittavano per invadere il mercato con falsi in bronzo spesso anche assai curati, dei tagli maggiori da 12-25-60 baiocchi e appunto il doppio carlino da 15 baiocchi :rolleyes: . L'ORIGINALE La moneta originale in foto, classificata dal Muntoni al n°81 è opera di Tommaso Mercandetti, del quale compaiono al diritto le iniziali ai lati dei cordoni. Curiosamente questo esemplare presenta un peso che rispecchia al centesimo quello legale stabilito dalla I riforma del 1794, 5,65 grammi mentre nel Muntoni è classificato come appartenente alla II riforma (4,238 grammi) per la quale erano state appositamente rifatte le incisioni, soprattutto del rovescio, come distinzione dalle emissioni degli anni precedenti, in cui il valore era contenuto in cartella con rami ai lati. Il diametro è di 26,7 mm, il taglio cordonato, rigato con un'operazione successiva alla coniazione per passaggio del tondello tra due matrici (una fissa ed una mobile). Come tutte le monete in mistura del periodo, subiva anche un processo di argentatura superficiale. IL FALSO D'EPOCA Stando al solo diametro, 25,6 mm, oltre 1 mm inferiore alla moneta originale, si può già intuire che sia otttenuto per fusione, in bronzo, da una matrice ottenuta proprio da una moneta originale. Inoltre è ben visibile la porosità generale, che nei campi è stata in parte eliminata, manualmente, dato che sono visibili delle raschiettature... Manca la firma dell'incisore TM, per cui l'originale da cui sono partiti i falsari accoppiava stranamente il diritto classificato come Muntoni 82, al rovescio della moneta precedente. Probabilmente anche per questi falsi d'epoca sarebbe poi stata effettuata una argentatura che li confondesse meglio con il circolante (anche se di questo non appare traccia nell'esemplare in foto), anche perchè il peso è di soli 3,75 grammi, al di sotto di 2 grammi rispetto al particolare esemplare presentato in precedenza, e comunque di oltre mezzo grammo rispetto al peso legale della II riforma... :rolleyes: Curiosamente, ed è ben visibile dalla foto successiva con il confronto tra le lavorazioni del contorno, sul falso d'epoca questa operazione è stata eseguita manualmente, con incisioni a distanza e profondità variabile... Sicuramente un lavoro certosino che lascia intendere che per i falsari, al di là di un rischio notevole, ci sarebbe stato anche un notevole ritorno economico.... Un saluto a chi non ha abbandonato a metà questa lunghissima, e spero non noiosissima, esposizione Ciao, RCAMIL
    1 punto
  22. Salve, seppur veda che la sezione presente è assai poco movimentata e seguita provo lo stesso a postare le foto dello scellino di Carlo I, anche se la stessa tipologia postata tempo addietro di Giacomo I non ha avuto purtroppo nessun riscontro. Comunque tornando a questo scellino è una moneta che presenta chiaramente i segni, difetti e problemi tipici delle coniazioni a martello, pur presentando un buon rilievo al D/ proprio sul busto del re. Già è da considerare i limiti della battitura a mano e a questo si associa il periodo politico ed economico di forte turbolenza e scontro che porterà il re al patibolo con la decapitazione del 1649. Se ce ne saranno sono gradite opinioni e commenti, saluti e grazie.
    1 punto
  23. un piccolo lotto di denarini scodellati (l'unico che mi fà un poco pensare è il primo in alto a sinistra)
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  24. Il 28 gennaio entreremo di qui per l'Evento Numismatica....
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  25. Questa è l'Ambrosiana....
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  26. Visto l'allegato...come fanno a non essere BUONE feste?! Auguri a tutti (e complimenti a @claudioc47)! Antonio
    1 punto
  27. Carissimi, al solito arrivo in ritardo su questa interessante discussione e forse mi sono perso qualche intervento oscurato ( probabilmente piuttosto salace ).... forse un peccato, ma tant'è... Provo comunque a dare una risposta al quesito posto da Tinia/ Alessandro, nei limiti dettati dall'essere su un forum e dal fatto che si possono osservare solo fotografie e non sempre a fuoco come si vorrebbe. Baso la mia idea su 4 fattori principalmente : 1) grani cristallini 2) crepe 3) superfici 4) bordo. I grani cristallini mi danno l'idea di essere da fusione a raffreddamento relativamente lento, per le dimensioni maggiori dalle zone verso il centro rispetto al bordo, non sembrano sottoposti a deformazione ( coniazione ), con aspetto rotondeggiante, compatto e che danno l'idea di un attacco chimico che abbia modificato solo ( o principalmente ) i contorni dei grani cristallini e le zone intergranulari di superfice, zone facilmente attaccabili chimicamente data l'alta reattività energetica, e quindi si è evidenziata la grana cristallina. Le crepe hanno un aspetto poco naturale, molto aperte, non molto corrispondenti le due facce che sembrano terminare di colpo. ( una, quella sottile ed allungata mi lascia un po' perplesso, ma non vedo bene) Anche le superfici, al di là di qualche pressione o levigatura superficiale non sembrano coerenti con una coniazione ( questo anche in connessione con i grani) sembra di vedere delle cavità molli e indefinite, anche superficiali, più compatibili con gas vari, il che fa pensare a una fusione. Il bordo ... un paio di fotografie a basso ingrandimento, sembrano presentare una superficie " molle", fluida, a gobbe irregolari non tipica di un bordo di una moneta coniata ( in realtà mi mancano termini per una descrizione efficace, ma l'effetto è spiacevole, e non mi sembra proprio simile a un bordo coniato) Conscio di non aver detto tutto e anche quanto detto magari anche in maniera abbastanza imprecisa, e facendo presente che dal vivo il grado di certezza sarebbe ben maggiore, propendo per una fusione, trattata chimicamente e magari un po' strapazzata meccanicamente sulle superfici.... certo una bella foto a fuoco di insieme aiuterebbe un gran tanto. Attendo curioso... Cordialmente, Enrico P.S. non è che per caso è uno dei due denari ( il primo ) di cui alla discussione di una ventina di giorni fa?
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  28. 1 punto
  29. Madagascar 10 Ariary 1978 Nickel € 1,00 20 Ariary 1978 Nickel € 1,00 Emissione FAO note: E' evidente sulle due monete l'iconografia dedicata all'agricoltura, in vari modi, in quasi tutte le emissioni FAO dei vari paesi del mondo, si trovano sempre dei riferimenti al mondo agricolo, a volte anche con la presenza sulla moneta di una semplice spiga di grano. *Food and Agriculture Organization of the United Nations*, la sigla FAO deriva proprio da questa denominazione, è un'agenzia specializzata delle Nazioni Unite con lo scopo di contribuire ad accrescere i livelli di nutrizione dei paesi membri, ad aumentare la produttività agricola, migliorare la vita delle popolazioni rurali e contribuire alla crescita economica mondiale. Fu fondata il 1945 a Québec nel Canada, dal 1951 la sua sede è a Roma presso il Palazzo FAO.
    1 punto
  30. Non devi scusarti. Il Forum è fatto anche per rispondere alle domande di chi desidera imparare, soprattutto da parte di chi, come nel tuo caso, le pone con garbo e con eleganza. E non sono né sciocche né banali. ✌?️
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  31. Falso inguardabile da quanto è brutto! Stile moderno, e molta fantasia. Providentia e medusa... che c'azzeccano assieme? direi proprio che non ci siamo.
    1 punto
  32. Auguri a tutti anche da parte mia! Fantastico questo paparino, sicuramente un simbolo intenzionale e messo lì ad indicare qualcosa... chissà che non ne escano altri, magari "dormienti" in qualche collezione che non valorizza questi minuscoli tesori! Ancora auguri a tutti, buona giornata, Antonio
    1 punto
  33. Dovrebbe essere di area Toscana ( Firenze, Arezzo?), fine XIII - XIV sec.- Ciao Borgho.
    1 punto
  34. @r-29 Vedi qualcosa in un angolo della croce? Inoltre le estremità della croce sembrano poco coerenti con il tipo base. Grazie per gli Auguri
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  35. Però, quante portate! Ricordo di aver letto un aneddoto secondo il quale Lucullo amava mangiare sontuosamente anche se era da solo e quando una sera, siccome non c'erano ospiti, il suo cuoco gli preparò una cena poco ricca, lui lo rimproverò ricordandogli che "stasera Lucullo cena da Lucullo"! Ma chissà quanto ci sia di vero e quanto faccia invece parte del "mito" del personaggio Grazie per l'interessante post, buona domenica!
    1 punto
  36. Ciao Legio II Italica ,pranzo molto leggero seguito da spremute di limone con bicarbonato o come sentito dire i romani usavano vomitare per poi continuare a deliziarsi dei piaceri della tavola? A dimenticavo il garum come ingrediente principale non mancava,vero.?
    1 punto
  37. Cari amici ho una domanda da fare perchè io ho qualche dubbio. Secondo voi perchè l'arrotondamento del tondello per espansione è visibile quasi esclusivamente dalla parte con LVCA? Forse la risposta è scontata ma mi piacerebbe leggere le vostre (e di tutti...) considerazioni. Saluti
    1 punto
  38. A parer mio dovrebbe stare intorno allo SPL
    1 punto
  39. Qualche spiegazione: quando Romolo sconfisse Acrone,re di un popolo confinante,appese le sue armi(spolia opima) alla quercia sacra sul Campodoglio e traccio' un recinto sacro(templum) davanti ad essa. Dentro a tale perimetro costruì una capanna consacrata a Giove Feretrio,al suo interno erano costudite le lapides silices, con tutta probabilità asce del periodo neolitico,considerate fin dalla prima eta del ferro Iovis signum quindi rappresentazione aniconica del Dio.Su tali manufatti si prestava giuramento e con tali manufatti si veniva puniti in caso di spergiuro. Venivano anche chiamate "ceraunia"(dal greco keraunos =fulmine)dato che sia per azione,il colpo d'ascia,sia per esito,erano considerate il risultato di una saetta sul terreno,venivano ricondotte al fulmine e quindi a Giove Feretrio( "che colpisce"). Saluti. Adelchi.
    1 punto
  40. Aggiungo a questa bella discussione una moneta di SV abbastanza rara (e dall'immenso valore affettivo, oltrechè storico), baiocco romano del 1740 con al diritto legenda "alta" a caratteri piccoli ed al rovescio cartella con valore e anno. Muntoni 20/1 Buona serata, Antonio
    1 punto
  41. ... per esempio guarda il numero di craterini, come attorno la seconda I di Providentia. Per conferma si può guardare se è tra i falsi noti... (fonte Prokopov's FAC Report)
    1 punto
  42. successivamente si trattava maggiormente la vicenda dell'usurpazione di Leonzio...ma questo pezzo era proprio sui primi anni di Zenone saluti Alain
    1 punto
  43. Le chiami così perché sai che è tutto un magna magna ! Scusate non ho resistito.
    1 punto
  44. Forse è questa la pubblicazione che ha fatto seguito al convegno? https://www.libroco.it/dl/aa.vv/Esedra-Editrice/9788860581006/Le-monete-di-Cirene-e-della-Cirenaica-nel-Mediterraneo-Problemi-e-prospettive/cw780803234289461.html
    1 punto
  45. Anche io voto Alessandro Severo (bronzo)
    1 punto
  46. Zenone ha avuto delle vicende durante il proprio regno per le quali sembra incredibile che sia sopravvissuto così a lungo.... il numero delle persone che volevano, e hanno tentato, di ucciderlo è illimitato.... e include, udite udite, la moglie e la suocera (Verina, moglie del defunto Leone I) una vicenda quella di Zenone che letta attraverso gli storici del tempo è più avvincente di un romanzo... qua, scusate l'autocitazione, ho fatto il quadro di una parte di questo regno incredibile... https://www.academia.edu/19414798/Sul_controverso_nummo_di_Leonzio
    1 punto
  47. Volevo condividere con voi la soddisfazione per aver completato, con l'arrivo dei 4 quattrini 1798 senza sigle (R4), la serie dei Quattrini dei Reali Presìdi di Toscana, varianti conosciute comprese. Non sono certo FDC, ma per ora mi accontento così: sono le monete del mio paese natale, Orbetello, e collezionarle ha avuto per me un'emozione particolare!
    1 punto
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