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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/07/17 in tutte le aree

  1. ha sì? allora.... oltre il "silver cent center" che ho già inserito nel post n. 6, il mio ulteriore sogno è...... ....di avere tutto quello che è stato postato sino ad ora! e naturalmente voglio avere anche tutto quello che sarà postato entro le prossime 24 ore! (il tempo concesso per modificare un post)
    8 punti
  2. Una discussione come ne abbiamo viste tante......inutile
    4 punti
  3. Assedio di Torino L'assedio di Torino ebbe luogo nel 1706 durante la guerra per la successione al trono di Spagna[1]. Oltre 44.000 soldati franco-spagnoli accerchiarono la cittadella di Torino fortificata difesa da circa 10.500 soldati sabaudi che combatterono strenuamente dal 14 maggio fino al 7 settembre, quando l'esercito a difesa della città comandato dal Principe Eugenio e dal duca Vittorio Amedeo II costrinse i nemici a una precipitosa ritirata[1]. L'assedio durò centodiciassette giorni, nel corso degli avvenimenti bellici conosciuti come "guerra di successione spagnola", a conclusione della quale, con la firma del Trattato di Utrecht del1713 e Rastadt dell'anno successivo[2],Vittorio Amedeo II, duca di Savoia, divenne il primo re della sua dinastia. Per le rilevanti dimensioni ed importanza della città (una delle pochissime capitali d'Europa cui sia mai stato posto un assedio scientificamente studiato), ebbe grande risonanza internazionale. Alcuni storici considerano l'assedio di Torino l'evento che segna l'inizio del Risorgimento. Vittorio Amedeo di Savoia Il tondello dei miei sogni è quello di una medaglia: LIBERAZIONE DELLA CITTA' DI TORINO. Dritto: l'assedio di Torino con Vittorio Amedeo II e del principe Eugenio di Savoia VICTORI • AMEDEO • F • T • EVGENIO = PRINCIPP • SABAV • GALLICANA OBSIDIONE • PROFVGATA • AVGVST • = TAVRIN • LIBERANTIBVS = VII SEPTEMB• SABAVDIA LIBERATA IO.TRIVMPHE Rovescio: Fetonte sul carro colpito da fulmini. Cade nel Po in esergo: MERGITVR • ERIDANO • = MDCVI = M. SMELTZING Anno coniazione: 1706 Materiale: Argento Diametro: 45 mm Zecca: Torino Autore: Maarten Smeltzing Riferimenti: Umberto di Savoia 11 I cenni storici sono stati presi dawikipedia. Le immagini della medaglia invece dal bollettino di numismatica "Memorie di Torino" Ecco... Vi ho presentato il mio sogno... Poterla avere un giorno, Vorrebbe dire, custodire tra le mani, se non il più, sicuramente uno dei piu' importanti periodi storici della mia città.. che amo da morire... Solo all'idea, riesco a provare forti emozioni. Chissà un giorno... Saluti
    4 punti
  4. Il mio sogno sarebbe quello di poter tenere tra le dita anche solo per alcuni minuti un particolare tetradramma di Siracusa, il cui conio di dritto, firmato dal maestro incisore Kimon, mi ha sempre tenuto a lungo davanti allo schermo. Un volto di Aretusa il cui fascino magnetico ha superato indenne 24 secoli si abbina al più classico dei rovesci, una quadriga sormontata da una Nike che in questo conio raggiunge livelli artististici altissimi, completando così l'accoppiamento di conii di quello che personalmente ho sempre guardato come l'apice dell'arte incisoria greca in numismatica. Ex Numismatica Ars Classica 77, lotto 17:
    4 punti
  5. D'altra parte un professionista deve camparci con le compravendite, quindi è inevitabile che ciò che vende a me l'abbia pagato molto meno. Le opzioni son due: o i professionisti comprano (molto) sottocosto, o rivendono (molto) sovrapprezzo. E visto che trovare sottocosto nel XXI secolo di internet è dura per tutti, basta far due più due. Poi certo, il professionista offre garanzie. Per esempio, per monete particolarmente insidiose (come molti pezzi di Vittorio Emanuele III) ha senso non fidarsi a prenderli basandosi solo sulle proprie competenze se non si è delle linci con i falsi. E reputo il sovrapprezzo del professionista un giusto compenso per la garanzia dell'acquisto. Il professionista a mio avviso è come un consulente, cui si ricorre in caso di necessità. Certo, se si fa fare tutto a lui rimane poco di divertente nella numismatica. E dopo 20 anni si è ancora incompetenti come il primo giorno.
    3 punti
  6. My apologies to the Forum for English-only, but I don’t want the online translator putting words in my mouth. --------------------------------------------------------------------- We don’t want to get too crazy here. Question-marks are one thing—even when they’re rooted in silliness. But labeling something outright as fake, as has been done with the TPG-slabbed 1884 Trade Dollar (whose impressive provenance is linked within the above post #24), well, it borders on the actionable. Let's please be more careful. Besides, you’re talking trash about one of my treasured childhood memories…studying my first Bluebook, watching the Trade Dollar mintages taper off into those incredibly small numbers…. v.
    3 punti
  7. Questa mattina nella calza rossa della Befana ho trovato questa moneta del Conte Verde
    2 punti
  8. Nell’ ultima fase della seconda guerra dacica , Traiano sconfisse pesantemente e definitivamente Decebalo nei pressi della capitale dei Daci , Sarmizegetusa , tanto che il Re dei Daci constatata la sconfitta , fu costretto a fuggire dal campo di battaglia . Inseguito da un reparto di cavalleria romana comandata da Tiberio Claudio Massimo , fu da questi raggiunto e poco prima dell’ attimo della cattura , Decebalo si suicido’ tagliandosi la gola ; come era abitudine nei confronti di importanti nemici , gli fu recisa la testa e portata come trofeo a Traiano che successivamente la mostro’ all’ esercito radunato e poi spedita a Roma per il suo Trionfo , decretando con questo gesto la fine della seconda guerra dacica e la conquista definitiva della nuova Provincia dacica . Questo tragico atto finale della cattura di Decebalo fu immortalato in una cospicua emissione monetale databile al 106/7 nella quale si vede nel rovescio delle varie tipologie monetali , un cavaliere nell’ atto di uccidere un nemico ; in questa emissione su un Sesterzio si vuole “vedere” Traiano nell’ atto simbolico di uccidere Decebalo , “visione” supportata dalla legenda che corre intorno alla scena che recita : SPQR OPTIMO PRINCIPI , quindi non dovrebbe esserci nessun dubbio di attribuzione . Stranamente la stessa iconografia o allegoria la ritroviamo nella stele funebre del decurione cavaliere Tiberio Claudio Massimo , stele ritrovata a Filippi in Macedonia di cui probabilmente era nativo il cavaliere romano appartenente alla Legione VII che esegui’ materialmente la cattura da “morto” di Decebalo ; nella stele oltre alla scena e alla carriera del personaggio si notano anche le decorazioni militari poste sotto l' iconografia , avute da Traiano per la cattura di Decebalo . Con questa “doppia” iconografia su metallo e su pietra , la Storia ci ha tramandato una decisiva azione militare che rese celebri due personaggi : un fino ad allora anonimo e sconosciuto cavaliere ed un gia' grande Imperatore . In foto , il suicidio di Decebalo da un pannello della Colonna Traiana , un Sesterzio di Traiano con l’ azione descritta e la stele funebre di Tiberio Claudio Massimo con dedica .
    2 punti
  9. Grazie @mariov60 . ! Il "mi piace" di Mario mi dà lo spunto di fare una piccola considerazione . Come mai chi posta la richiesta e quindi è direttamente fruitore del (piccolo )servizio , poi difficilmente mette quel piccolo segno di apprezzamento che ha messo Mario ?.. Ho avuto modo di notare personalmente che l'identificare una moneta, difficilmente ha di riscontro un segno di piccola gratitudine per il tempo impiegato da chi risponde , tante volte avuta la risposta non si fanno nemmeno piu' vivi oppure si limitano ad un risicato "grz". Mentre noto che sarebbe sufficiente mettersi in coda a molte discussioni e scrivere "bella!" dove ognuno mette in mostra le proprie monete , e i "mi piace" non si contano. Ripeto , non servono a nulla, ma poiché non è un servizio a pagamento, almeno un segno di riconoscimento sarebbe gradito. (non riguarda questa discussione ma è solo spunto per discorso generalizzato) scusate dell' off topic
    2 punti
  10. azzarderei essere un Bianco scodellato per Venezia di J Tiepolo D/ I.TEOPVL DUX - Croce accantonata da 4 cunei R/ S. Marcus V.N - Busto frontale di S. Marco Ma è una mia interpretazione.....
    2 punti
  11. Complimenti per il regalo. Bella moneta Secondo me il termine è 1260. La mancanza (almeno così leggo dall'immagine...) del cuneo nel campo del rovescio è indicativa. Tuttavia non è la mia monetazione specifica e credo che gli esperti della zecca di Bologna potranno essere più precisi e meno laconici di me. Saluti
    2 punti
  12. Leggendo questa interessante discussione mi sono ricordato di una moneta che mi fu sottoposta tempo fa,non essendo il mio campo mi astenni da qualsiasi tentativo di catalogazione. Ne pubblico qui la foto scusandomi per l'intrusione in una discussione altrui. Potrebbe essere apparentata? Ringrazio tutti coloro che mi vorranno chiarire l'arcano. P.S. non dispongo del peso e nemmeno del diametro,d'altronde essendo pesantemente tosata non so fino a che punto sarebbe stato utile. Saluti. Adelchi.
    2 punti
  13. Carissimi, una piccola annotazione tecnica : a mio giudizio l'aureo di cui all'inizio della discussione è un pezzo chiaramente coniato e non una fusione, a differenza del secondo aureo ( solo il rovescio e di impronta diverso) che è una fusione evidente ( i bucherellini del fondo e i rilievi impastati sono significativi ed evidenti). Si tratta comunque di un falso ben noto, già pubblicato nei primi anni 2000 da Prokopov e prodotto da Slavey ( Haskovo I ), con conio inciso e quindi battuto. Il tipo del rovescio sembra proprio esistere per Vittorino, è riportato dal Ric ( V vol. II parte pag. 395 n° 99) ma con busto corazzato a sinistra e dal Cohen ( vol. VI pag. 79 n°105 ) che al n° 104 riporta un'esemplare con il busto a destra, non ripreso dal Ric. Al contrario il Calicò lo cita (Los aureos romanos, pag. 553 n° 3846.) ma senza fotografia, che invece dà per il pezzo con il busto a sinistra, che sembra essere il medesimo pezzo del disegno del Cohen ( vedi foto allegata) e che viene dalla favolosa collezione D'Amecourt... Il secondo pezzo di questa discussione (quello fuso, per intenderci) sembra condividere la stessa impronta del pezzo Cohen/Calicò ex D'Amecourt Cordialmente, Enrico
    2 punti
  14. Intendi dire una di queste? Temo che non sarà mai possibile acquistarle (anche se ci spero), nel frattempo mi accontenterei anche di questo E' l'esemplare comosciuto come Sultan of Muscat specimen, venduto nel 1999 per 4,1 milioni di dollari. Lo scorso anno era tornato in asta, ma nonostante avessi offerto 9,2 milioni (più diritti, in totale 10,8 milioni di dollari, il prezzo più alto mai pagato per una moneta da collezione) non sono riuscito ad acquistarlo, perché pare ci fosse un prezzo di riserva più alto...aspetterò un'altra occasione petronius
    2 punti
  15. Ecco una foto con luce più naturale.
    2 punti
  16. Da una prima veloce scorsa della parte denari di Asti sul MEC rilevo la sostanziale macro divisione nei tre tipi che c'erano anche in Astensis , primitivo e rozzo, genovese, denaro nuovo alla piccola croce. Il MEC all'interno fornisce più classi, in particolare per il terzo tipo, fornendo anche una cronologia in base a stile, epigrafia, segni identificativi. Per il terzo tipo avevamo dato una cronologia sulla seconda metà del 1200, il MEC va dal 1140 agli inizi del 1300, quindi corrisponderebbe anche questo di massima. In Astensis per il terzo tipo ci sono i gruppi A, B, C, D, in MEC invece D, E, F, basati entrambi su dati di stile, segni identificativi, lettere, pesi. Effettivamente non vedo sul MEC la variante che tu riporti e che quindi c'è, quella con due globetti prima e dopo la croce al rovescio e due globetti prima della C al dritto, credo che le varianti siano veramente molte e probabilmente ancora da scoprire. Poi si possono fare altre distinzioni sicuramente, ma per esempio la prima indicata in 3.D.1 di Astensis mi sembra proprio che abbia un solo globetto al diritto e due prima della croce e due dopo. Quindi molte variabili, che si possono ulteriormente ordinare visionando più monete possibili e su almeno questo Astensis ti permette di vederne molti di più di denari 33 contro i soli 6 del MEC che però indubbiamente devo dire ha due belle tabelle riassuntive dei vari tipi con caratteristiche e cronologie. Il MEC indubbiamente anche nella ampia parte generale deve essere ben assimilato e pesato e richiede tempo visto che è anche in inglese.... Poi certamente ogni lavoro se dedicato solo a una monetazione specifica può essere più ampio e più circoscritto ancora....
    2 punti
  17. E' sicuramente un 1949 schiacciato, ha la stessa altezza di conio del primo 9. il cent sarebbe stato troppo particolare se fosse stato un 7 così in basso
    2 punti
  18. Caspita che monetone Matteo. 165 grammi d'oro (zecchino immagino). Senza dubbio il sogno più pesante. Ringrazio fin d'ora tutti coloro che, postando le foto di queste meravigliose monete, stanno contribuendo a rendere questa discussione unica. Vedere concentrate tutte queste monete "da sogno" muove in me il sentimento più importante per un "raccoglitore": la curiosità. Mi ritrovo a cercare monete di periodi che solitamente non seguo. Spero stimoli voi tutti quanto me. Ricordo, a tutti coloro che ne avessero piacere, che è possibile postare una seconda moneta. Manca qualcosa della Repubblica ancora ed anche un gettone "da sogno" (non so se esista). Ma fretta non ne abbiamo; se collezioni monete il tempo per sognare si trova sempre. Buona giornata.
    2 punti
  19. ...correva l'anno 1495...pochi mesi di potere per Carlo VIII di Francia nel Regno di Napoli...non abbastanza pochi perchè la cara abruzzese Sulmona non tirasse fuori questo Carlino della più "ecccezziunale" raritá che rimarrá per sempre uno dei miei sogni proibiti ... au revoir
    2 punti
  20. Sono appena rientrato e mi appresto a dare seguito alla richiesta di Arka. In viaggio, senza i riferimenti necessari sarebbe stato piu' difficile. L'iconografia bizantina, si sa, è molto persistente nei propri modelli, che a volte permangono^, fissi ed immutati, per secoli. Basti pensare alle 'icone' ove ogni traccia di innovazione nel modello figurativo o anche di espressività iconografica, permanendo fissa - per secoli - viene sacrificata sull'altare della coerenza simbolica formale. Per il Cristo 'in trono' una raffigurazioen con nimbus, pallium e colobium e naturalmente il libro dei vangeli (quel quadrato con 5 bisanti, sul ginocchio sin. del Cristo - che non è un ornamento bensi la copertina del libro dei Vangeli, elemento cardine nella simbologia sacrale bizantina e cristiana), si puo' riscontrare fin dai solidi di Basilio I (il Macedone) 867-886 (Sear 1702) . Tra l'altro mentre il solido di Basilio ha un bordo semplice, come il matapane, l'histamenon di Romano III (1028-1034) presenta il doppio bordo. Ma ripeto i modelli ieratici bizantini restano molto costanti nel tempo e quindi si potrebbero facilmente individuare anche altri esempi. Per il diritto vi sono molti esempi dove tra il santo e l'imperatore viene rappresentato il labarum (ovvero l'insegna militare romana detta anche vexillum), quindi assai piu' simile e consona al 'vessillo' che San Marco porge alla figura del doge nel matapane - mentre nell'hyperpyron di Alessio III (1195-1203), riportato sopra, compare una patriarchal cross che è simbolo diverso dal labarum che ha chiaramente ispirato il matapane. Interessante quello cge AlanStahl riporta al riguardo (Zecca, pag. 18-19) dove afferma invece che i modelli ispiratori del grosso matapane sono gli aspron trachy del XII secolo, in particolare Manuele I Comneno 1143-1180 e Alessio II 1180-1184. Dato che di Alessio II non si conoscono emissioni, immagino (mia supposizione) che intendesse o Andronico oppure Alessio III, dato che Isacco l'Usurpatore di Cirpo non mi sembrapotesse rappresentare un gran modello :). Infine afferma che il grosso veneziano potrebbe essersi anche ispirato ad una moneta m^normanna attorno al 1140. Immagino si riferisca chiaramente al ducale (che Stahl chiama 'ducat' ) battuto a Palermo da Ruggero II tra il 1130 e il 1140 (anche lei di chiara derivazione bizantina naturalmente). Qui ha ragione a dubitare in quanto appare assai piu logico che il matapan si sia ispirato direttamente ai modelli bizantini piuttosto che ad una moneta normanna a sua volta ispirata ai modelli tardo-bizantini. La differenza maggiore, afferma ancora Stahl, tra il grosso veneziano e la moneta bizantina era che il primo era di puro argento mentre la seconda di elettro (l'aspron ovviamente), e che la veneziana era piatta mentr el'aspron era scifato. in conclusione ha probabilmente ragione Stahl che il modello ispiratore possano essere state le emissione tardo-bizantine degli Aspron, piuttosto che histamena o solidi, piu' vicini nel tempo all'emissione dei grossi veneziani. Ma se cerchiamo l'archetipo tipologico dell'iconografia utilizzata nel matapane allora bisogna facilmente rimontare diversi secoli stante la coerenza figurativa bizantina che ha utilizzato in maniera fissa e ripetitiva, per secoli, medesime rappresentazioni sacre - ricche di simbologia ove ogni elemento della decorazione d anche ogni gesto avevano una precisa funzione nel significato simbolico che erano chiamate a trasmettere.
    2 punti
  21. L'epoca dell'impero romano e di quello bizantino è finita da un pezzo: adesso siamo nel XXI secolo e dobbiamo analizzare le cose anche in base al presente e alle prospettive future. La questione è se ci sono le condizioni perchè questa operazione abbia un senso, se la Turchia abbia i requisiti per diventare con vantaggio di tutti membro dell'UE come pure se l'UE abbia i requisiti per continuare ad allargarsi senza rischiare il tracollo: ora più di prima la risposta è assolutamente no, e i motivi più che evidenti. Non si può far finta in nome dei tempi che furono che tutto vada bene così e i problemi non esistano: ad andarci di mezzo siamo tutti noi, e oggi.
    2 punti
  22. Tante , troppe sono le monete dei miei sogni... Tanto da far fatica a sceglierne una . Molte infatti sono quelle che vorrei ma non posso : il gold penny di Enrico III , il groat di Edoardo I , il genovino di Barnaba di Goano , etc ... Se proprio devo sceglierne una allora voglio proprio esagerare optando per il massimo nominale che sia uscito dalla zecca di Genova: le 25 doppie d'oro. Si tratta di un' utopia più che di un sogno al momento. Allego l'immagine tratta dal volume del Pesce-Felloni in bianco e nero e per rendere meglio l'idea posto anche l immagine della "sorellina" si fa per dire, da 12.5 doppie a colori , sempre tratta dal medesimo volume.
    2 punti
  23. Ciao a tutti, non ho grosse pretese, in questo periodo, mi accontenterei di questo tarì di Filippo III per il matrimonio con Margherita d'Austria.. Saluti Eliodoro
    2 punti
  24. Di questa emissione speciale se ne conoscono solo 8 esemplari, uno è questo della NAC 69, è un 2 ducatoni del 1643 con un peso di 63, 65 gr., classificato da Crippa 33/B ed R5. Siamo con Filippo IV con la zecca di Milano, indubbiamente siamo nel fascino, nella estrema rarità, nel gran monetone....,indubbiamente questo è un sogno, se di sogni parliamo, che rimane tale....
    2 punti
  25. Buona sera a tutti, oggi ho avuto il piacere di visitare la bellissima e "rustica" abbazia di Staffarda, dove nel 1690 si affrontarono duramente le truppe francesi del maresciallo Catinat e quelle ducali affiancate da ausiliari spagnoli e imperiali. Per il giovane e intraprendente Vittorio Amedeo II fu una cocente sconfitta ma anche l'inizio della sua ambiziosa politica estera che lo portò ventitré anni dopo a cingere la corona di Sicilia. Fu lo stesso re nel 1718 a restaurare l'antica abbazia cistercense. Reduce dal bel pomeriggio ho deciso di mostrarvi questo 20 soldi (o lira) che in un certo senso è collegato a quegli eventi. Ha una bella patina sopratutto al dritto, è leggermente decentrata ma conservata gradevolmente per il tipo di moneta, che ne dite arriva al bb? L'abbazia di Staffarda
    1 punto
  26. Buonasera a tutti, io prima di utilizzare uno stuzzicadenti proverei con un Cotton fiocc imbevuto con acqua demineralizzata ripetendo l'operazione più volte , qualcuno dice anche con acetone ma personalmente non ho mai provato... Lo stuzzicadenti lo userei solo in caso di incrostazioni o residui terrosi poi ognuno fa come meglio crede...
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  27. Questa settimana a Parigi sono passato alla Monnaie e ho visto il depliant della serie divisionale 2017, le facce nazionali sono sempre uguali (ed è specificato anche nella descrizione delle singole monete che è contenuta all'interno del folder) a quelle degli anni scorsi cambia ovviamente solo il millesimo.
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  28. In questi casi ci sono sempre due scuole di pensiero ben rappresentate sopra, personalmente la vedo una moneta forte, di grande impatto che a me piace molto. Una moneta di grande modulo non dimentichiamolo e su questi dimensioni tutto è ingigantito, colpetti, segnetti..etc Concordo in pieno con la perizia ed aggiungo....ad averne....
    1 punto
  29. ...siamo sicuri che sia una rottura del conio ? .... io sto grano non l'ho mai visto. Prego la foto.
    1 punto
  30. Non sarà impossibile ma Carlo Magno e' sempre Carlo Magno che sia Pavia, Milano...un must sicuramente...che condivido appieno ...
    1 punto
  31. Bella medaglietta, dalla foto potrebbe essere d'argento. San Cristoforo è considerato il protettore dei viandanti, dei pellegrini, dei viaggiatori : la medaglietta probabilmente andava unita alle chiavi per l'accensione del motore di un veicolo. "Cosa temi ? Porti Dio" [con te] : questo è il senso della frase latina al verso della medaglia. Saluti. @Rocco68
    1 punto
  32. Io leggo HLO e in fondo IVR, quindi dovrebbe essere Lotario II
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  33. Medaglietta di protezione per automobilisti (corridori?), argento e smalto del primo quarto del XX sec. (1910-15?).- D/ Classica iconografia di S. Cristoforo con Gesù Bambino sulle spalle mentre guada il fiume, a dx in basso nome dell'incisore, non leggibile? R/ Macchina da corsa, scritta su tre righe, credo sia una invocazione a Cristo per avere coraggio e protezione? Ciao Borgho.
    1 punto
  34. Non è una moneta così rara da trovare, non ha una valutazione eccessivamente alta, ma per ora questo denaro pavese di Carlo magno è ancora un sogno....
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  35. Hai provato a vedere a pag. 42 il n. 36 che lo daterebbe attorno al 1280-90 ?
    1 punto
  36. Ciao e grazie a te per il tuo bel commento . Come vedi la Storia e la Fortuna , nel senso che quest' ultima ci ha fatto giungere fino a noi e senza danni la stele , hanno messo sullo stesso piano storico due personaggi completamente diversi per importanza sociale ; quindi possiamo definire Tiberio Claudio Massimo un uomo favorito dalla sorte , per la parte da sconosciuto subalterno avuta nella cattura di Decebalo , azione che di conseguenza al fatto lo ha fatto tramandare nei secoli .
    1 punto
  37. Sbagli ☺️. 1757 Maria Teresa, come da collegamento fornito da Profausto ciao Mario
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  38. Purtroppo le teste bacate ci sono in ogni associazione. Magari se si sapesse precisamente chi sono e di cosa sono accusati, la direzione potrebbe anche prendere iniziative censorie, ma scritta così come è stata scritta, a parte spargere fango sul l'associazione citata, questa polemica non serve a nulla. Proviamo a essere più precisi e dettagliati, se non possiamo esserlo, allora evitiamo di scrivere del tutto. Magari potrebbe anche essere offensivo nei confronti di chi ha sempre cercato di lavorare correttamente.
    1 punto
  39. Riferimento al post 201 Medaglia davvero di grandissima rarità e di rilevante interesse storico. Forse è la tipologia più rara per le medaglie di Pio XII (fusione 120 mm.; bronzo dorato). Il CATALOGO DI ASTA AUERORA la illustra, ricordando che il 28 dicembre 1939 vi fu una visita al Quirinale di Papa Pio XII. La medaglia fu commissionarta in gran fretta dall'ambasciatore italiano in Vaticano Dino Alfieri al maestro incisore Antonio Maraini di Firenze; furono realizzati 5 esemplari in bronzo dorato (2 conservati nel medagliere della Biblioteca Apostolica Vaticana e gli altri per il Re, il Duce e l'ambasciatore Alfieri). Faceva parte della vendita anche una busta commemorativa con annullo, con scritta "Incontro dei fautori della pace nel mondo". Le cose andarono purtroppo diversamente...... La medaglia è stata acquistata per € 8.000 +diritti. Nella stessa asta era in vendita anche una analoga medaglia in bronzo indicata come prova o campione. Dalla descrizione risulterebbe che si tratta presumibilmente di una copia galvanica.
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  40. mi accontento di queste due (una per il regno e l'altra per i Savoia):
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  41. Sicuramente l'articolo genuino. Ho usato per vedere un sacco di questi, ma non così tanto ora, poiché il penny circola molto più lentamente. (Questo penny sembra che ha speso molto tempo in una strada privata o su un lotto di parcheggio). Avrei risposto prima, ma volevo un altro sguardo a questa moneta — non posso dire per certo, ma mi chiedo—nella mano—se questo pezzo di 1 centesimo è datato 1949? v. ------------------------------------------------------------ Definitely the genuine article. I used to see plenty of these, but not so much now, since the penny circulates so much more slowly. (This penny looks like it has spent considerable time in a driveway or on a parking lot.) I would have answered before, but I wanted another look at this coin—I can’t say for sure, but I wonder—in the hand—if this 1-cent piece is dated 1949? v.
    1 punto
  42. Grazie Simone. Nel post, come dici tu, ho scritto tutto. Tutto quello che penso io, ovvero il pensiero di un perfetto ignorante in materia numismatica. Il mio post chiedeva conferme o smentite da chi bazzica in questo forum da anni. Come dici tu si deve avere pazienza. In merito al fatto che sia il forun migliore non posso fare altro che crederti. Grazie ancora. Saluti
    1 punto
  43. Questa dovrebbe essere quella di secondo tipo,barbero nel suo catalogo parte primadelle medaglie pontificie ,al n 557 illustra quella di primo tipo con il papa con il tirreno q -fdc ,insieme a quella di secondo tipo in confezione originale a 330 euro,io fossi in te gli telefonerei, lo conosco bene,è molto competente,vai su' numismatica barbero Pietro di Livorno Ferraris, saluti Aldo.gli puoi benissimo dire che te lo ha segnalato Marchesi Aldo.
    1 punto
  44. Possibile tondello del sogno dei 'cirenaici'
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  45. Classica riproduione di ultima fattura Cinese. In foto ad un primo impatto sembrano buone ma poi notando i piccoli dettagli (orecchio,naso...) si capisce che è un falso,il peso e il diametro sono quasi identici........Attenti su internet ho visto molti venderle in buona fede per buone e sono diversi tipi di tondelli.
    1 punto
  46. Ho sempre avuto il chiodo fisso - chissà perché - per questa moneta. Che è in effetti oscenamente rara (mi risultano noti 3 esemplari) ma non è né l'unica né la più bella... però baratterei tutta la mia collezione per quest'unico pezzo: Olibrio, solido, AU, Zecca di Roma, anno 472, RIC X 3001. La foto è pessima, ma non ne ho di migliori.
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  47. Difettiamo con l'"avere".........
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  48. L’avvento al trono di Napoli di Ferdinando I d’Aragona non fu dei più tranquilli: succeduto al padre Alfonso il Magnanimo si trovò dapprima a fronteggiare le forze angioine che ambivano al trono partenopeo, poi ci si mise pure Maometto II ad occupare e a saccheggiare Otranto, infine dovette far fronte a quella che sarebbe passata alla storia come la Congiura dei Baroni. Nel regno di Napoli i potenti baroni detenevano un antico ed ereditario potere feudale su gran parte del Regno e consideravano il Re come il primo tra i pari, anzi, nel caso di Ferdinando I d'Aragona nutrivano anche un sentimento di superiorità vista l’origine “incerta” del sovrano e, ovviamente, osteggiavano la volontà regia di sminuirne gli antichi privilegi a vantaggio di una più dinamica classe imprenditoriale e di una politica di accentramento fiscale. Da parte sua il papato continuava a considerare unilateralmente il Regno di Napoli come vassallo, questa posizione era simboleggiata dalla cerimonia della chinea che consisteva nella consegna in occasione della festa dei SS Pietro e Paolo di 8000 once d’oro portate a dorso una giumenta bianca a rinnovo della “concessione”. Quando il 29 giugno 1485, l'ambasciatore napoletano si presentò al Papa conducendo soltanto il candido quadrupede e senza portare le 8000 once d'oro previste come censo annuo, Innocenzo VIII che era un sant’uomo bonario e cagionevole ma non dotato di grande senso dell’humor, non la prese bene e minacciò ogni anatema contro Ferdinando; nell’ ottobre dello stesso anno passò alle vie di fatto appoggiando la rivolta baronale che era scoppiata a settembre, annettendo la città dell’Aquila dove nell’occasione venne battuta la prima e ultima moneta aquilana con il triregno e le chiavi decussate. Però nell’estate dell’anno successivo, a fronte di notevoli rovesci militari Innocenzo VIII fu costretto a scendere a patti con l’aragonese, che pressato dall'urgenza di estinguere la rivolta baronale da una parte e di neutralizzare la minaccia francese dall’altra, si dimostrò ragionevole e ben disposto impegnandosi a riconoscere la sovranità feudale del Papa, a cui avrebbe corrisposto il censo annuale ed offrì inoltre il perdono ai nobili ribelli promettendo altresì agli aquilani la libertà di passare sotto la sovranità pontificia. Ma avuta la pace, il 13 agosto 1486 Ferdinando attirò con un espediente in Castel Novo di Napoli coloro che tra baroni ribelli che si erano maggiormente esposti, e nonostante la promessa amnistia li fece gettare nelle segrete del castello, dalle quali la maggior parte di loro non sarebbe mai più uscita viva confiscandone i patrimoni. Nel settembre rioccupò L'Aquila mettendo al patibolo il vicario pontificio con buona pace delle promesse e dei patti che, come disse qualcuno più tardi, non valgono che la carta su cui sono scritti.
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  49. Mi vergogno di appartenere ad una nazione dove dei burocrati assetati di carriera preferiscono sprecare risorse ed energie contro poveri cittadini inermi anzichè tutelare e preservare una città patrimonio dell'Unesco come Pompei.
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