Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/09/17 in tutte le aree
-
Mi sento in qualche modo interessato da questa discussione. In primo luogo dal fatto che tali argomenti riguardano il commercio numismatico italiano si perché, anche se non citato mi sembra di ravvisare nella discussione in corso proprio due monete in vendita presso la Moruzzi Numismatica e riportate nel sito e-commerce della stessa azienda. Vorrei precisare che l’IVA come indicato nel post di apertura della discussione, è sempre dovuta. Nel nostro caso è assolta all’interno del regime del margine. Le indicazioni delle case d’aste europee si riferiscono a transazioni con aziende fuori della Comunità Europea dove andrà poi ricaricata in toto secondo le leggi locali. Sempre è dovuta dai privati anche extra UE. Tornando alle monete credo si tratti di queste: Un tetradramma di Atene: Attica, ATENE, TETRADRAMMA, Emissione: 449-429 a.C., D/ testa di Atena con elmo laureato a destra, R/ Civetta stante di fronte volta a destra, Zecca di Atene, Rif. bibl. SNG Dan., 36; Metallo: AR, gr. 17,24, (MG125829), Diam.: mm. 22,64, mBB Ex Lanz 163 n. 66. € 990,00 https://shop.moruzzi.it/it/attica-atene-tetradramma-449-429-a-c.html Una didramma di Tiro: Fenicia, TIRO, DIDRAMMA, Emissione: 335 a.C., D/ Melkart cavalca un ippocampo, R/ Civetta stante a destra, Zecca di Tiro, Rif. bibl. SNG Dan., 308var.; Metallo: AR, gr. 8,59, (MG125888), Diam.: mm. 19,08, SPL Ex Alde ottobre 2016 n. 132. € 2900,00 https://shop.moruzzi.it/it/fenicia-tiro-didramma-335-a-c.html Premesso che nelle vendite della Moruzzi Numismatica, per scelta della massima trasparenza, cosa non certamente dovuta, viene sempre citata la provenienza del bene quando questo proviene da asta pubblica (anche quando trattasi di una vendita recente facilmente verificabile) ed anche da collezione privata se la proprietà concede la giusta autorizzazione, volevo portare un ulteriore contributo di chiarezza circa i prezzi che vengono effettuati dall’azienda. La valutazione è avulsa dal prezzo di acquisto ma deve seriamente rispondere ai requisisti del mercato ed alle caratteristiche dell’oggetto: originalità, conservazione, bellezza in senso lato, domanda ed offerta. Credo che vada inoltre segnalato che tale risultato nasce da 37 anni di esperienza che tutte le monete proposte dalla MN sono garantite a tempo indeterminato, cosa che non sempre avviene in tutte le case d’asta dove la vendita, se non è “vista e piaciuta”, è garantita a tempo determinato. Cosa diversa e più problematica è l’operazione dell’acquisto che nasce dalla selezione degli esemplari migliori delle varie vendite all’asta che si svolgono quotidianamente nel mondo e che tutti oggi possono seguire grazie ad internet. Non ci si limita a guardare una foto ma si va in loco per poter analizzare le monete in tutti i loro aspetti e solo allora si decide di acquistarle o meno. Dopo averle selezionate si fissa un prezzo limite di massima (che a volte si può anche superare a seconda di come cade la battuta) e si partecipa. Chiaramente solo alcune entreranno nel paniere, normalmente intorno al limite fissato, ma capita anche che qualche volta si riesca a comprare meglio. Spesso nelle vendite all’asta intervengono vari aspetti, quali la notorietà della casa d’aste, la qualità media del materiale presentato, la presenza tra i partecipanti di incompetenti o poco competenti che acquistano direttamente senza l’ausilio di un esperto spesso per posta o online nelle varie piattaforme, che li tuteli, e soprattutto le situazioni contingenti. Basti pensare alla crisi economica che da qualche tempo condiziona il mercato delle monete in particolare quelle di fascia B. Intervengono anche aspetti più banali quali il costo del volo, il tempo necessario per l’intera operazione con i relativi pernottamenti, la piazza dove si svolge la vendita. Non secondari, nella logica aziendale che deve nonostante quanto già detto creare utile nonostante i prezzi fissati perfettamente in linea con il mercato internazionale, sono la tassazione che in Italia risulta nettamente più alta ad esempio rispetto a Monaco, Gran Bretagna, Austria, San Marino e gli aspetti del costo finanziario (anche questo più alto in Italia) dello stock (magazzino). Altro aspetto che grava sia sulla dinamicità di una azienda numismatica sia sul carico finanziario sono gli adempimenti burocratici, non ultimo la documentazione necessaria per la libera circolazione dei beni. Nello specifico, premesso che in molti casi gli utili previsti sono nettamente minori, verifichiamo le due monete oggetto della discussione. La prima proviene, come indicato dalla vendita 163 della Numismatik Lanz di Monaco di Baviera al lotto 66 ed era stimata 800 euro ed ha realizzato 480. GRIECHISCHE MÜNZEN, ATTIKA, ATHEN, Tetradrachme, 449 - 429. Kopf der Athena im attischen Helm mit Lorbeerkranz nach rechts. Rs: ΑΘΕ. Eule nach rechts, dahinter Olivenzweig mit Frucht und Halbmond, das Ganze im quadratum incusum. Svoronos Taf. 11/5 und 6; Starr Gruppe V/Taf. XXII 7; vgl. SNG Copenhagen 36. 17,18g. Sehr schön. https://www.sixbid.com/browse.html?auction=3153&category=64722&lot=2641414 Il prezzo pagato dalla nostra ditta è stato quindi di euro 480+diritti pari al 23% (the special margin scheme according §25a UstG in which case the surcharge will be 25% including shipping and insurance. If customers pick up the lots and pay on the spot this surcharge will be reduced to 23%) pari ad un totale di euro 590,40. La conservazione indicata era BB, ma abbiamo potuto notare dall’analisi che in realtà si trattasse di un “migliore di BB”. Il prezzo di 990 credo sia perfettamente in linea con il mercato e tra l’altro anche con la valutazione della casa d’asta, tenendo conto dello stile, del tondello, della presenza di difetti deturpanti (come spesso accade) e di un colpo satrapico. La seconda proviene da un asta Alde di Parigi, lotto 132: era stimata 1500 euro ed ha realizzato 1700 euro più i diritti d’asta del 22% (En sus du prix de l’adjudication, l’adjudicataire devra acquitter par lot et par tranche dégressive les commissions et taxes suivantes: 1) Lots en provenance de l’Union : Frais de vente : 22 % TTC.) per un totale di 2074,00 euro e non 1700 come indicato nella discussione. TYR (400-333). Didrachme, (vers 335). A/. Melkart chevauchant un hippocampe ailé à droite. Dauphin sous les lignes de vaques. R/. Chouette debout à droite, portant sceptre et fléau égyptien. - Références : SNG, Copenhague, n° 308 sq. var. - BMC, n° 40 - Pozzi, n° 3067 var. - Argent. 8,59 g. (0h). Superbe. https://www.sixbid.com/browse.html?auction=3008&category=61985&lot=2509674 In questo caso l’acquisto si è determinato in base al fatto che trattasi di uno degli esemplari più belli sul mercato ed anche perché è molto più bello dal vivo; esemplari simili nel passato avevano realizzato molto di più. Come ad esempio quello venduto dalla Dr. Busso Peus Nachfolger che seppur di una coniazione precedente, aveva realizzato nell’asta 403, al lotto 149 del 27 aprile 2011 euro 16'000 con una stima di 3.500 euro. Allego immagine Mi sembrava giusto dare a tutti un’informazione su come un serio professionista arrivi alla determinazione del prezzo e che i collezionisti si possano affidare (prendere in braccio” dalla Moruzzi Numismatica. Grazie dell’attenzione7 punti
-
Vorrei partire da questa frase per raccontare quanto accadutomi 1 mese fa. Chiesi qui aiuto per una moneta che non ne conoscevo per nulla cosa fosse e il suo valore. Un utente molto preparato mi disse che col giusto compratore "PRIVATO" e il tempo per venderla avrebbe potuto fruttare circa 400 euro. Mi sono rivolto a 3 commercianti al convegno di Roma, il primo mi disse che per una moneta del genere avrebbe speso 50 euro, il secondo 15 euro, il terzo (un commerciante conoscente che comunque non trattava quel genere di monete) mi disse di non venderla a meno di 150. Infine mi sono rivolto ad un noto e stimato commerciante nip sulla piazza di Roma e mi disse 200. Tutti e 4 sapevano che moneta fosse. Alla fine di tutto, ho capito che tutti avevano fiutato l'affare, certamente non mi aspettavo una valutazione di 400 euro, ma 50 o 15 mi ha lasciato per così dire...perplesso! Per concludere, nessuno ha avuto la moneta, ma sui primi 2 ho messo una X grossa come una casa, gli altri 2 li ritengo affidabili, tant'è che ho lasciato ad entrambi 200 euro per degli acquisti avvenuti in seguito. L'affare è anche, e forse soprattutto, non prendere per i fondelli i potenziali acquirenti, perchè magari prima del cartellino, c'è gente come me che legge altre cose nel professionista.4 punti
-
LA PRIMA SOVRANA D'ORO Enrico VII d'Inghilterra Il 28 ottobre del 1489 Henry diede l’autorizzazione per la produzione di una nuova moneta d’oro del valore di 20 scellini del peso di 15,55 grammi (240 grani) al fino tradizionale stabilito sotto Edoardo III. Fu la più grande moneta mai emessa in Inghilterra fino ad allora. Si decretò che venisse chiamata “sovrana”, suggerendo una stretta associazione con il monarca stesso. Nel rispetto delle passate coniazioni auree, questa nuova moneta si ispirò al reale d’oro dell’imperatore Maximilian (1486-1519) prodotto per la circolazione nelle Fiandre, Gheldria e Olanda nel 1487. 1487-holland- grand reàl d'or Questa moneta è stata presentata e descritta poco tempo fa da @matteo95. Cinque tipi di sovrana del regno di Henry sono sopravvissuti fino ad oggi. Sebbene non sia possibile datarli, è stato stabilito un ordine temporale relativo alla loro produzione in base alla presenza del segno di zecca e alla analisi stilistica. E’ generalmente accettato che il primo tipo coniato sia oggi conosciuto in un unico esemplare conservato al British Museum. In tutti i tipi è presente il ritratto del monarca in trono e lo scudo reale sovrapposto alla rosa Tudor. Il primo tipo si distingue per lo sfondo “semplice” al dritto e la grande corona che sormonta lo scudo al rovescio. Questo è il mio tanto spettacolare quanto irrealizzabile “sogno numismatico”. "1489 Sovereign primo tipo" Immagine proveniente dal sito "royalmintmuseum.org.uk" In questa foto tratta dal volume "A history of the Sovereign chief coin of the world" di Kevin Clancy possiamo ammirare tutte le cinque tipologia affiancate. Buona serata e ancora "sogni d'oro" a tutti voi. E.3 punti
-
Cari amici della Sezione , in qualita' di recente Curatore , incarico non cercato ma richiestomi , forse con coraggio dallo Staff del Forum , a causa delle dimissioni del precedente Curatore , Flavio , mi sento in dovere , oltre che scrivere qualche post , di sottoporvi una proposta nei confronti della quale attendo i vostri importanti pareri , affinche' ne tragga maggior interesse la Sezione , oppure rimanga inalterata con l' attuale trend . La proposta e' la seguente : essendo la Sezione strettamente collegata anche alle monete antiche , intese come reperto storico archeologico , vorrei che tutti noi che la frequentiamo o almeno quelli piu' interessati , creassimo un post dedicato nel quale trattare le monete antiche : principalmente romane ( di ogni epoca ) , italiche , Magna Grecia , Bizantine ( di sole zecche Italiane ) , medievali e papali antiche ( da stabilire la data limite ) , ognuno secondo le proprie conoscenze competenze , esclusivamente dal punto di vista storico e archeologico . In pratica ricavare , dietro documentazione della singola moneta presentata con foto ma senza l' obbligo di dichiararne il possesso o la provenienza dalla rete ( in questo caso con l' eventuale autorizzazione ) notizie storiche archeologiche ( quando sono ad esempio rappresentati templi o monumenti vari ) ad essa collegate . Naturalmente per non far collassare l' eventuale post con troppe informazioni su monete definite impropriamente "comuni" , preferirei selezionare la ricerca storica archeologica su quelle monete che rivestono interesse verso fatti , eventi , monumenti o allegorie , particolari . Con questa proposta non voglio "invadere" le Sezioni di competenza , in quanto si tratterebbe soltanto di un approfondimento della moneta dal semplice punto di vista storico archeologico come rientra nei canoni della Sezione ; anzi , per eccesso , si potrebbero presentare anche monete ritenute o sospette non autentiche , purche' ricavate da esemplari esistenti , in quanto non rientra nello spirito della Sezione stabilire se la moneta sia autentica o falsa , purche' , ripeto , sia una moneta comunque esistente . Spero di essermi spiegato al meglio , comunque per chiarimenti , sono a disposizione . Attendo , se vorrete , i vostri commenti e pareri , dopo di che in relazione ai pareri pro e contro , trarro' le conclusioni se iniziare il nuovo percorso oppure lasciare le cose come sono . Grazie a tutti2 punti
-
Veramente avevo pensato a qualcosa di simile...________ banda bassotti permettendo! Ok, inserisco allora la mia seconda "monetina" straniera, sempre in rame naturalmente. Nel 1769 Caterina IIa di Russia per finanziare varie operazioni militari autorizzò l'emissione di assegnati per 10 milioni di Rubli. Assegnati che nel 1771/72, stando a quanto previsto, potevano essere riscattati solo con monete di rame. Anche se pagati con le enormi monete da 5 Kopechi da ben 51 grammi di rame e 41 mm di diametro in circolazione in quegli anni....... 20 pezzi = 1 Rublo ........servivano 200 milioni di pezzi solo per onorare gli assegnati. Fu così che a Sestroretsk, in una fabbrica di armi e munizioni, si pensò di coniare un Rublo in rame. (in quegli anni il Rublo era una moneta da 24 grammi d'argento .750). Ne risultò una moneta da più di un chilo, circa 1.020 grammi, 78 mm. di diametro e 25 mm di spessore. Ma i problemi tecnici e di manodopera furono insormontabili, fu impossibile coniare 10 milioni di pezzi. Così l'idea del Rublo in rame fu abbandonata in breve tempo, oggi esistono solo tre Rubli originali Sestroretsk 1771, due nel Museo dell'Ermitage ed uno al Smithsonian. ______ed uno lo vorrei a casa mia! Non so a voi, ma a me questo fermacarte, pardon!! volevo dire "monetone" mi piace un sacco!2 punti
-
Grazie a tutti per l'entusiasmante lavoro ! Sarò del gruppo il 28 gennaio. Come siete belli davanti all' Ambrosiana. Ciao Claudio2 punti
-
Come non concordare con quello che hai detto Mario; aggiungo solamente che secondo me la vera innovazione con questo evento è l'organizzazione "alla luce del sole", tutti possono sapere come e quando è nato l'Evento... e magari, perchè no, prendere spunto. Se tutte e realtà, piccole o grandi che siano, iniziassero a fare giornate del genere probabilmente si tornerebbe ai grandi fasti culturali della nostra numismatica italiana. Tanto per restare vicinissimi a noi e fare un esempio, penso alla giornata a Bergamo del 14 maggio scorso organizzata dal circolo locale...semplicemente fantastica. In fondo basta un pugno di amici con la voglia di fare, poi viene tutto spontaneo....provateci!2 punti
-
Buonasera a tutti. Ho inviato questa mattina una mail a CNG per segnalare la presente discussione e i "dubbi" che sono sorti riguardo la tetra in oggetto. Ho ricevuto ora la risposta che provvedo a copyncollare: Dear Prof. Bario,Thank you very much for your email. As the auction takes place tomorrow, we do not have the opportunity to study the coin fully prior to the sale. Accordingly, we will leave the coin in the auction but will study it afterward, prior to the delivery to the buyer, to determine whether it is genuine.With kind regards,-- Eric J. McFaddenClassical Numismatic Group, Inc.2 punti
-
2 punti
-
Ed ecco che il Tito in quadriga torna di nuovo in vendita, questa volta in una piu' defilata Eauction CNG: http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=327894 In due anni siamo passati da una valutazione di 5000 $ alla New York Sale a una più modesta stima di $1000 in questa ultima tornata. La cosa triste è che ora puo' anche vantare un pedigree, grazie alla vendita di un anno fa presso Gorny. Proverò a segnalare la cosa a CNG, di solito molto attenta al fenomeno falsi.2 punti
-
...se ti firmi con nome e cognome e lo desideri, anche se molto inusuale per netiquette -specie dei forum- ti daremo del lei, rorey36 ma capisci bene che dare del lei ad un alias...2 punti
-
@profausto esattamente , cito nuovamente il post di @adamaney dove viene esposta questa teoria ... ad oggi purtroppo mi pare che non siano stati fatti passi avanti , potrebbe essere uno spunto di discussione senza dubbio interessante anche in vista della giornata del prossimo 4 febbraio a Finale Ligure dove se non sbaglio lo stesso @adamaney interverrà con una propria conferenza. Potremmo comunque già qui rincominciare con qualche considerazione senza pretese .. io ora sono un po' preso perchè domani ho un esame all'università se magari qualcun'altro volesse iniziare .....2 punti
-
Interessante l'osservazione su chi possa considerarsi veramente autoctono in un paese/ regione. Ad un certo punto tutti gli abitanti sono venuti - in una fase o l'altra - da fuori. E tutti sono venuti - udite udite - dall'Africa ( il sig Salvini magari non lo sa ma è' così ... :)) per esempio in Sicilia vi erano Sicani, Siculi, Elimi, e poi sono venuti Greci e Fenici con i greci che sono divenuti in poco tempo i principali abitanti di tutta la regione. In Inghilterra Celti ( il ceppo originario) si è' fuso con i Sassoni , ma vi sono state molte altre influenze come quella Scandinava in primis ( i famosi Danelow) , mentre a nord gli Scoti facevano in qualche modo anche loro storia a se'... quindi difficile dire a quale popolo spetti il titolo di 'originario' e soprattutto dopo un certo tempo non si riesce più a fare distinzione come tra Celti e Sassoni e - domani ( anzi oggi) tra inglesi e indiani o anche arabi ( non a caso l'attuale sindaco di Londra ha ascendenze arabe ...)2 punti
-
No si tratta di pubblicità ma della difesa della propria etica professionale. La pubblicità la trova in alto nel forum.2 punti
-
Esistono dei parametri decisi dallo stato relativi ai ricarichi minimi da applicare che lo stato stesso ritiene siano congrui per poter giustificare e mantenere una attività commerciale e che sono diversi da categoria a categoria. Per la mia il ricarico sotto il quale lo stato non ammette che si possa andare( se non occasionalmente) è il 15%...sotto questo le transazioni possono essere contestate.E senza tirare in ballo l'IVA. Per altre categorie i minimi sono altri. Per il sistema Gestione Ricarichi Commerciali che determina i parametri degli studi di settore, una attività funziona quando il suo margine lordo è del 40% e su questo vengono calcolati i redditi induttivi... Come vedi l'aleatorietà dei prezzi non è così totale come credevi....c'è chi pensa per noi...e ci fa pagare le tasse su quello che decide...2 punti
-
Si avvicina questa giornata e indubbiamente cresce il rammarico, viste le richieste, di poter fare accedere al mattino al Medagliere dell'Ambrosiana solo un numero fisso di appassionati. Che uno dei sogni, il principale, degli appassionati fosse quello di vedere monete, quelle delle nostre Istituzioni lo sapevamo, anche qui sul forum la risposta fu unanime e direi bulgara. Quindi grande fame di vedere monete e grande risposta da parte di una città come Milano per questo evento, d'altronde per Milano, e i milanesi lo sanno bene, il vedere monete in gruppo è una possibilità che non hanno mai avuto e chissà quanti avrebbero partecipato da quello che ci risulta se fosse stato permesso un numero maggiore e se fosse stato comunicato il tutto in più ambiti. E quindi se l'Ambrosiana e il pomeriggio culturale scalda e sta scaldando la Milano Numismatica bisogna dire viva l'Ambrosiana. La risposta che in questi casi viene prodotta è insufficiente, perché un conto è andare come singolo studioso con le idee chiare al Castello su appuntamento, un conto è vedere in gruppo una selezione di monete di varie zecche e periodi. Fatto che apre a tanti, non al singolo, e va nella direzione della divulgazione, dell'incuriosire, del primo approccio, dei giovani..., di una numismatica sempre più aperta e per tutti. Questo è uno degli obiettivi di questa giornata che ha valenze e significati che vanno oltre al singolo evento...Milano ne aveva e ne ha bisogno e credo si dovrà fare altro, andare anche oltre....per gli appassionati che stanno crescendo.... E certamente, se è vero che il valore supera in questo caso la realtà, dobbiamo anche dire che Milano e una Istituzione famosa e conosciuta in tutto il mondo per quello che è e rappresenta come l'Ambrosiana, porta l'evento non a un mero evento localistico e circoscritto, ma un qualcosa sicuramente di ambito nazionale e di ampio respiro da annoverare tra le manifestazioni della nostra numismatica italiana per spessore, novità e primogenitura. Nei prossimi giorni vorrei tenere con voi un filo diretto come in realtà è sempre stato, questo evento nasce in gruppo sul forum di Quelli del Cordusio qui su Lamoneta, un esperimento anche questo innovativo, ed esprime come anche un Evento importante possa essere condiviso e rendere partecipi tanti e tante anime della nostra numismatica come sarà in quel giorno. Tante attese e tante sorprese anche per chi interverrà al pomeriggio, in tanti si stanno dando da fare per premiare gli intervenuti, giovani in primis e non solo, e rendere questa giornata tra quelle da non dimenticare facilmente....entriamo nei dettagli importanti organizzativi e vedremo di tenervi aggiornati qui....come una kermesse numismatica merita....2 punti
-
sinceramente, anche il prezzo di vendita è determinato da quello di acquisto...se compro, per mia fortuna o caso, a 10 una moneta che è prezzata 50 in catalogo e la vendo a 40, e un altro commerciante invece ha comprato la stessa moneta ad un più congruo 30 e la vende a 50, chi dei due appare più" moderato" nel ricarico e chi ,invece , lo è nei fatti?....vediamo di non farsi accecare dal pregiudizio e dai personalismi quando si parla....se ce l'avete con alcuni commercianti perché secondo voi non vi hanno trattato bene oppure, peggio, si sono permessi di guadagnare sulle monete che vi piacevano o ve le hanno sfilate sotto il naso in asta e poi se le sono rimesse in vendita con congruo ricarico, vedete di migliorare voi e la vostra visione della faccenda invece di spargere fango ingiustificato...sembrate la famosa volpe delle favole...e, per uno di voi, questo mi pare un atteggiamento che mal si concilia col ruolo......2 punti
-
Aggiorno il post per informare i soci del Circolo così come gli studiosi e gli appassionati che per la consultazione della biblioteca numismatica è possibile mettersi in contatto col sottoscritto tramite messaggio e concordare insieme giorno e orario, al contempo sto provvedendo anche alla redazione di un catalogo online di cui posto di seguito il link per facilitare la conoscenza del patrimonio bibliografico posseduto. http://www.librarything.it/catalog/CircNumPartenopeo2 punti
-
Sul FdC.Moneta per collezionisti,tra l'altro.È comunissima.Quasi quaranta anni fa,per prenderla,mi feci quattro ore di fila a S.Pietro,col freddo.C'era in fila mezza Roma.2 punti
-
E tutto questo nell'era di Internet,pensate a cosa succedeva vent'anni fa.2 punti
-
2 punti
-
La medaglia in foto fa parte delle annuali ed è molto rara (quella col triregno è classificata come medaglia straordinaria ed è un po' più reperibile). A mio giudizio ti è stata proposta una bella medaglia e ritengo il prezzo richiesto onesto. Mi sembra di ricordare che i prezzi del listino Barbero erano molto più alti: comunque le informazioni che riceverai ti saranno utili per valutare e decidere.2 punti
-
Buon giorno e auguri a tutti. E' un piacere annunciare che la N.I.A. ha indetto per il 2017 un Concorso denominato "Premio Letterario N.I.A.", per opere edite o ancora inedite in lingua italiana di contenuto numismatico. Il Concorso si articola in due Sezioni, Senior e Junior (quest'ultima riservata ad Autori che alla data del 1.1.2017 non abbiano ancora compiuto i 30 anni) e prevede un Premio in denaro per i Primi Classificati di ciascuna Sezione e, per tutti i partecipanti, una Menzione Speciale. Abbiamo anche pensato dii non gravare gli Autori che parteciperanno, dell'invio in forma cartacea dei Loro lavori, che dovranno essere trasmessi solo via email alla Segreteria del Concorso e soltanto in formato pdf. Per tutte le altre informazioni e per scaricare il Modulo di partecipazione, Vi rimando direttamente al sito della N,I,A.: http://www.associazionenia.it/premio-letterario-n-i-a/ mentre resto a disposizione per eventuali chiarimenti. Cordialmente. Michele Cappellari1 punto
-
Buona sera a tutti, oggi ho avuto il piacere di visitare la bellissima e "rustica" abbazia di Staffarda, dove nel 1690 si affrontarono duramente le truppe francesi del maresciallo Catinat e quelle ducali affiancate da ausiliari spagnoli e imperiali. Per il giovane e intraprendente Vittorio Amedeo II fu una cocente sconfitta ma anche l'inizio della sua ambiziosa politica estera che lo portò ventitré anni dopo a cingere la corona di Sicilia. Fu lo stesso re nel 1718 a restaurare l'antica abbazia cistercense. Reduce dal bel pomeriggio ho deciso di mostrarvi questo 20 soldi (o lira) che in un certo senso è collegato a quegli eventi. Ha una bella patina sopratutto al dritto, è leggermente decentrata ma conservata gradevolmente per il tipo di moneta, che ne dite arriva al bb? L'abbazia di Staffarda1 punto
-
Ciao @Emilio Siculo, Rientrato oggi da una settimana di vacanza in luogo caldo e non ho potuto avere il mio personale PC, eccomi come promesso . Lasciamo stare fuori le polemiche o i sarcasmi di qualcuno . Come ho scritto prima , non ho mai espresso opinioni sulla probabile genuinità del tetra di Selinunte in questa "interessante discussione". I dettagli che avevo confrontato con il tetra ANS 700 , ho cercato di motivare il perché di alcune lievi , ma evidenti differenze, senza visionare con l'attenzione che avrebbe meritato. Il @Tinia Numismatica si e espresso per un (probabile falso Siciliano) . Se non fosse per il suo (caratteraccio) avremmo arricchito questa discussione con foto , dettagli, comparazione ecc. Più o meno quello che avrebbe desiderato @Emilio Siculo ed tanti altri. ""a uno che chiude con " il 9 di gennaio e vicino" cosa si può mai rispondere?...."" Casualità , io ho capito che stavamo fuori casa tutti e due , lui la tira con l'arco. Ma si , pazienza........... Andiamo al tetra.........di Selinunte alla Triton. Con il confronto tra il tetra del Triton e la bella moneta che hanno rubato ad @Naevius. Da questa foto ......e evidente la risposta. Cosi ho scritto sul post 35 , che allego con i dettagli che si ripetono nelle altre monete genuine. Ho evidenziato in rosso la spigolatura del bordo, in queste tre monete e ben arrotondato , non spigoloso come il Triton.i rilievi anche dove sono consumati dalla circolazione si staccano dal piano nettamente. Diversamente il tetra Triton , che con le linee nere il bordo e spigoloso e in rosso , due fratture anomale e il bordo (quel poco che si vede) anche esso anomalo , ovvero sospettoso. Alla luce di questa sera ....9 gennaio, ritengo di essere d'accordo alla opinione di @Tinia Numismatica...... Moneta indubbiamente sospettosa , non avendola vista dal vivo e non si possono considerare varie percentuali di possibilità . O è falsa , o è genuina Personalmente la ritengo falsa,e comunque non la consiglierei a nessuno di comprarla. Gionnysicily. PS probabilmente sergerà il solito dilemma ....e coniata o fusa ? Ma questa e un'altra storia. #1 punto
-
Io azzarderei Maravedis spagnoli, questo mi ricorda il castello...detto ciò non saprei dire che taglio...soprattutto senza dati ponderali1 punto
-
Trovato sul Chimienti: +ENRICIIS(punto) [aste rettangolari],nel campo I(punto)P(punto)R(punto)T(punto) +(punto)BO(punto)NO(punto)NI(punto),nel campo A di II maniera tra quattro globetti Chimienti 20 CNI 3, 19 data......... 1290-1300 non so se posso allegare la tavola delle A dal libro....1 punto
-
Moneta a mio avviso MB+ ... classificata R su Catalogo Gigante. Consiglio, e come tale va preso, di non poggiare mai la moneta su superfici un pochino troppo dure...tipo il granito! !! [emoji6]1 punto
-
A mio avviso MB/BB, moneta gradevole e per me collezionabile, il valore storico è indiscutibile.1 punto
-
Buona serata Bella idea .... quando si dice che una immagine vale più di cento parole! Se poi l'immagine (penso soprattutto alle monete antiche) non è così intuitiva per coloro che seguono monetazioni più "recenti", ben venga una spiegazione, anche se sommaria, che ci spieghi l'immagine. Certamente capiterà che di qualche moneta - in altri contesti - se ne sia già scritto, ma che importa? Male non fa. saluti luciano1 punto
-
E’ ancora il “re vittorioso” – nonostante il regime mussoliniano si sia ormai consolidato alla guida dell’Italia – quel Vittorio Emanuele III che celebra, nel 1925, il proprio 25° anniversario di regno apparendo, col suo ritratto, al dritto di una delle più belle monete del Novecento italiano, le 100 lire Vetta d’Italia. Sotto il profilo del sovrano, a rendere più solenne la composizione, una pianta di quercia su cui è innestata la Corona Ferrea dei re d’Italia. A ricordo della Grande Guerra che ha completato l’Unità nazionale, su questa splendida e rara moneta da 100 lire (32,25 grammi d’oro a 900 millesimi per 35 millimetri, contorno rigato) firmata dal medaglista Aurelio Mistruzzi appaiono poi, al rovescio, la sommità della Vetta d’Italia, ai confini con l’Austria, e il drappo sabaudo sorretto da una vigorosa figura maschile che, come da tradizione classica, porta nella destra una piccola statua della Vittoria. Una composizione particolarmente felice e armoniosa, non priva di un certo dinamismo classico e, al tempo stesso, di evidenti riferimenti al gusto iconografico di inizio XX secolo e che non manca di un evidente “segno dei tempi”: il fascio littorio inciso nella roccia, sotto la figura maschile. Si tratta dell’ultima tipologia originale da 100 lire emessa in Italia ancora secondo gli standard dell’Unione Monetaria Latina, che verrà sciolta nel 1927; già questa moneta, coniata in soli 5000 esemplari, non viene del resto destinata alla circolazione ma, piuttosto, venduta ai collezionisti e a quanti ne fanno richiesta ad un prezzo maggiore del nominale (nel 1926 e 1927 saranno ribattute le 100 lire Aratrice, ma solo in poche decine di esemplari per collezionisti). A stabilire le caratteristiche della Vetta d’Italia è il Regio Decreto n. 1829 dell’11 ottobre 1925 e, come sottolinea la “Relazione della Regia Zecca” per quell’anno, “Si volle che le impronte presentassero rilievi fortemente accentuati, allo scopo di conferire alle monete un aspetto piuttosto medaglistica, reso ancor più manifesto dall’impiego del medesimo trattamento usato per le medaglie: sabbiatura e successiva immersione in acido nitrico”. A rendere palese il significato storico e simbolico della moneta, la Regia Zecca impiega per la sua produzione una parte dell’oro donato alla Patria dagli italiani nel corso della Grande Guerra, per sostenere lo sforzo bellico. Una 100 lire che, tuttavia, vede la luce in un’Italia sconvolta dal delitto Matteotti del quale il Duce si assume “la responsabilità politica, morale e storica”. Il presidente del Consiglio è ora anche capo del Governo, primo ministro, segretario di Stato e non è più responsabile di fronte al Parlamento, ma solo nei confronti del re tanto che, in una sola seduta, il 13 gennaio, la Camera approva ben 2376 decreti legge presentati dal Governo. Le distanze tra le regioni del Paese di riducono: gli abbonati al telefono sono 145.797, le cabine telefoniche 4.433 anche se permangono ampie disuguaglianze e sacche di povertà e arretratezza. Questo è il mio sogno.1 punto
-
Belle e rare monete, @King John Ne avevo condivisa una qui: L'avevo trovata nel sito del British Museum: http://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details.aspx?objectId=1288290&partId=1&searchText=Oxus&images=on&page=1 Altre monete del regnante da te citato, invece, si possono trovare anche in questo sito specializzato sulla monetazione di area indiana: http://coinindia.com/galleries-greek-preSeleucid.html Su queste civette l'attribuzione al re Sophites non è sempre condivisa, da quanto leggo nelle descrizioni...1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
purtroppo ti devo dare ragione.... le condizioni non sono ottimali, specialmente il mezzo soldo. Sono entrambe datata 1777 , ovvero l'anno piu' comune rispetto al 1779 comunque rimangono un pezzo della nostra storia e come tali vanno " rispettate".... Il valore commerciale ahimè non è alto , sia per la scarsa conservazione, ma anche perché non incontra molti favori presso i collezionisti. @dabbene scusa la sovrapposizione.....1 punto
-
Zecca di Roveredo L’edificio poco prima della sua demolizione del 1912... ... e la Casa di Circolo edificata qualche anno dopo. Nella memoria roveredana è ancora ben presente il ricordo della zecca che fu attiva all’epoca della signoria dei Trivulzio sulla Valle. Esisteva inoltre una Caraa di Zechin (o del Zechin) che conduceva da Piazeta alla Stazione e che scomparve dopo la costruzione dell’autostrada. L’edificio che aveva ospitato la zecca era ubicato, infatti, in capo al vecchio ponte, sulla riva sinistra, dove si trova adesso la ormai ex casa di Circolo o Palazzo di Giustizia di Roveredo, costruita all’inizio del Novecento. Fatto costruire dai de Sacco come residenza o per uso amministrativo nei primi decenni del XIV secolo, l’edificio con torretta che ospitò la zecca, talvolta confuso con il castello, passò al Trivulzio che acquistò la signoria di Mesolcina nel 1480. Di questo palazzo e del quartiere Piazeta esiste una rappresentazione (risalente alla seconda metà del Seicento) sullo sfondo di un dipinto raffigurante S. Matteo che si trova nella chiesa di S. Giulio. Padrone della Mesolcina, Gian Giacomo Trivulzio aveva capito l’importanza strategica della Valle per il controllo dei passaggi alpini e dei territori settentrionali del ducato di Milano. Mirando a farne il nucleo di un suo Stato personale, fece eseguire una serie di lavori pubblici, favorì il commercio e ottenne pure, nel 1487 un diploma imperiale che gli conferiva il diritto di battere moneta in Mesolcina, privilegio importante, che gli fu confermato nel 1504/5 dall’imperatore Massimiliano I; nel 1496 la concessione di batter moneta in favore del condottiero milanese è pure contenuta in un atto del duca Luigi d’Orléans, futuro re di Francia. In passato alcuni storici hanno ritenuto che la zecca mesolcinese si trovasse dapprima nel castello di Mesocco. L’ipotesi oggi abbandonata – nessun documento ha mai attestato la presenza di locali adibiti al conio di monete nel castello – si spiega forse con la confusione per analogia tra Mesocco e Mesolcina o con un’interpretazione errata del diploma imperiale del 1487che concedeva la facoltà di batter moneta “nel castello di Mesocco o suo territorio”. Del resto, Roveredo era senza dubbio il centro amministrativo ed economico della Mesolcina. Non è facile stabilire con esattezza per quanti anni la zecca fu effettivamente in funzione. Un documento del 1497 menziona un procuratore del Trivulzio residente nella zecca di Roveredo. Nel 1512 il Trivulzio ottenne dal re di Francia il privilegio di battere moneta a Musso (sul Lago di Como) “come era solito fare prima in Mesolcina”. Si può quindi presumere che a questo momento la zecca di Roveredo non fosse più attiva, anche per la situazione difficile della Valle, in seguito alle lotte per il controllo di Bellinzona. All’epoca di Gian Giacomo Trivulzio dalla zecca di Roveredo uscirono circa 90 tipi diversi di monete, d’oro,d’argento e di metalli meno pregiati: scudi, testoni, cavallotti, grossi, parpagliole... Possiamo situare nei primi anni del 1500 il periodo di maggior sviluppo della zecca. Molto probabilmente è la zecca di Roveredo quella raffigurata in un’illustrazione (riferita agli eventi del 1509) della Cronaca svizzera del lucernese Diebold Schilling, anche se alcuni autori propendono per la zecca di Bellinzona, attiva dal 1503 al 1529. Quasi certamente la rappresentazione non è realistica e il disegnatore non ha mai visitato i locali; l’immagine dà tuttavia l’idea di come si lavorasse in una zecca a quel tempo. Morto Gian Giacomo nel 1518, l’attività riprese sotto i suoi successori. Costoro, non più interessati politicamente alla Mesolcina, cercavano soltanto di trarre dalla signoria il maggior profitto economico possibile. La zecca fu appaltata a zecchieri poco scrupolosi che coniarono dei falsi. I documenti attestano un contratto del 1529 per l’appalto della zecca roveredana a tale Dionigi Besson di Lione, per un periodo di sei anni. L’attività della zecca continuò almeno fino al 1541 e cessò verosimilmente qualche anno prima del riscatto della Valle dalla signoria dei Trivulzio nel 1549. Né prima, né dopo la signoria dei Trivulzio furono coniate monete in Mesolcina. L’edificio che aveva ospitato la zecca di Roveredo fu poi usato soprattutto come carcere o per altre necessità giudiziarie e più volte trasformato, fino alla demolizione nel 1912 e alla sua sostituzione con quello tuttora esistente, che ne ricorda vagamente la fisionomia e le funzioni. Bibliografia sommaria Emilio Tagliabue “È davvero esistita la zecca di Mesocco?”, Rivista italiana di Numismatica, III, 1890. Savina Tagliabue, La signoria dei Trivulzio in Valle Mesolcina Rheinwald e Safiental, Milano 1927 [rist. anastatica, Lugano 1996]. Carlo Bonalini, “La Zecca di Roveredo”, Quaderni grigionitaliani, 4, 1936-37, p. 282-286. Franchino Giudicetti, “Un’illustrazione contemporanea della zecca di Roveredo?”, Quaderni grigionitaliani, 4, 1977, p. 281-285. & tutte queste e altre informazioni sono sintetizzate/ riportate nella scheda dedicata alla zecca di Roveredo redatta per la Guida alle Zecche d'Italia a cura sella prof. ssa Lucia Travaini1 punto
-
Oppure dipendeva dal fatto che se le giravano male ti faceva scorticare vivo? ? TWF1 punto
-
Forse non riesco a spiegarmi ..:) la questione non e' affatto complicata , e' semplicissima. I veneziani, giustamente per la valuta sei loro traffici ( che si svolgevano maxime con l 'Oriente) si sono rifatti all 'iconografia utilizzata in quelle aree. Ecco quindi che hanno ripreso l'iconografia di un aspron non troppo lontano nel tempo - come suggerito da Stahl ( un aspron quindi non l'histamenon di Romano III - molto piu infietro nel tempo ). fin qui tutto bene. quello che intendevo e' che l'iconografia dell'aspron suggerito da Stahl ( Manuele I Comneno etc.) risale a diversi secoli indietro avendo mantenuto questa simbologia ( Cristo Pantocratore/ santo o Vergine che incorona l'imperatore un carattere pressoche identico per molti secoli). Uno degli archetipi ( ma se ne possono riscontrare diversi) risale appunto a Basilio I ( chenaturalmente precede Romano). Non c'e' nulla di complicato e in ogni caso quel che e' certo e' come Venezia si sia sempre moltissimo ispirata a Bisanzio. Ero a Venezia l'altro ieri ( giornata strepitosa ma con un vento artico) e basta guardare le facciate degli splendidi palazzi per rendersi conto del fortissimo tributo che la citta' ha verso l'Oriente... e che ne accresce notevolmente il fascino ..1 punto
-
il discorso da fare penso sia anche soggettivo... ad ex facendo io una collezione per tipologia senza ossessioni di date mancanti... trovandomi di fronte un 5 lire di vittorio emanuele II... mi rendo conto che non e' una tipologia rara da trovare in fdc... per cui perché dovrei accontentarmi di un 5 lire con colpetto? cioe'.. con tante che ce ne sono in giro.. giusto quella col colpetto mi devo prendere? Monete con colpetto ne ho in collezione... ma solo per sfortuna che mi e' capitata o perché essendo una moneta difficile da trovare perfetta ho accettato il compromesso..1 punto
-
ciao @amoilconio, 2 cavalli di Carlo V, con al Diritto: PX. REGVM; trofeo di armi ed al rovescio: REX . IVSTVS; croce potenziata, cantonata da crocette simili, MIR 154: Saluti Eliodoro1 punto
-
Secondo me rorey guardi la cosa dal punto di vista sbagliato. vero è che se compero una moneta da un'asta devo avere un grande ricarico, visto che il socio di maggioranza (Stato italiano) si porta via una bella fetta dell'utile (molto gentilmente però ci lascia tutte le perdite, così, per non infierire) In ogni caso l'errore, a mio avviso, è che tu parti dal presupposto che una moneta che per te vale 100 valga per tutti la stessa cifra. Le monete non sono patate, caffè o altri beni che hanno valori di mercato ufficiali. basta scorrere le pagine di coinarchives o di altri motori di ricerca per vedere prezzi di realizzo all'asta anche molto differenti per monete simili, se non addirittura identiche. il nome del venditore, il contesto dell'asta, il periodo in cui viene fatta la vendita ecc influiscono molto sui realizzi. e non dimentichiamoci che non tutte le monete, in asta, raggiungono cifre fuori mercato, anzi, a saper cercare ci sono esemplari con margini di utile, no ?1 punto
-
1 punto
-
Salve e ancora buon 2017 a tutti. Nel catalogo della numismatica italiana è mancante la foto di questa mia moneta.Vorrei contribuire inserendola ma non sono sicuro con la catalogazione. Clemente xII Gubbio quattrino S. Ubaldo. 22mm 2,54 gr Secondo me dovrebbe essere Muntoni 253 oppure 256. Voi cosa ne pensate? conservazione bb? Grazie.1 punto
-
Le imitazioni celtiche dei bronzi macedoni si incontrano di rado e questo esemplare imitativo di Flippo II e Alessandro III di Macedonia merita attenzione. CELTIC, Eastern Europe. Imitating Philip II and Alexander III of Macedon. 3rd century BC. Æ 16mm (4.60 g, 6h). Diademed head of Apollo right, as on bronze units of Philip II / Bow in bow-case and club; below, trident(?), as on bronze units of Alexander III. Near VF, earthen green patina. This interesting imitation copies the bronze coins of both Philip II and Alexander III. Unfortunately, as of yet there is no published corpus of these Celtic imitations of Macedonian bronzes.1 punto
-
@marley69 Di medaglie portamessaggi non ho notizie. In Italia, durante la seconda guerra mondiale, molte piastrine di identificazione dei combattenti erano costituite da una scatolina piatta di ottone da portarsi al collo con una catenella e apribili, al cui interno era conservata una strisciolina di carta recante i dati del militare che la portava. (Per praticità, vennero poi gradualmente sostituite da piastrine di ottone in cui gli stessi dati venivano incisi con un punzone) In altri Paesi invece, di diversa religione e cultura, eistono dei contenitori al cui interno, piegato o arrotolato, è contenuta una strisciolina di carta sottile su cui è vergato um versetto del Corano, oppure una preghioera. Un esempio che allego è un anello proveniente dal Marocco : la strisciolina è all'interno e l'anello è stato saldato al momento dell'acquisto. In India, sono molto comuni dei cilindretti variamente ornati, apribili o saldati, che si portano al collo e anch'essi contengono una preghiera. In Italia venivano usati gli scapolari, oggetti devozionali da portarsi addosso, ma quello che hai mostrato credo fosse destinato ad altro uso : magari a contenere la foto miniaturizzata di un congiunto, com ha suggerito Monetiere.1 punto
-
attenzione c'e' un falso che ho visto su ebay,eppure sono convinto che qualcuno ci caschera'.... http://www.ebay.com/itm/RARE-AES-GRAVE-MINERVA-BULL-220BC-/222361885258?hash=item33c5cd1a4a:g:OSoAAOSwA3dYZngT1 punto
-
Sì, è un falso comune, si trovano parecchi falsi di questa monetazione1 punto
-
Nel libro: "E' falso il mio denario" il capitolo 19 parla di "grado di certezza sull'autenticità". Si dice: "Relativamente alla sua autenticità, una moneta presenta solo due possibili opzioni: o è autentica o è falsa. Non esistono gradi intermedi. Sebbene sembri un paradosso, non è la stessa cosa al momento dell’autenticazione. Mentre possiamo avere la certezza assoluta che una moneta sia falsa (per esempio essendo presenti durante la sua fabbricazione), non potremmo mai avere la totale sicurezza che un determinato esemplare sia autentico. In fin dei conti, per quanto attenti possiamo essere, può sempre succedere di essere ingannati da qualcuno più furbo di noi. Se vogliamo occuparci della numismatica antica mi pare giusto accettare quanto detto come una delle regole del gioco ed iniziare a parlare di probabilità al momento dell’autenticazione di una moneta." Personalmente ritengo non solo condivisibili, ma fondamentali queste parole. Inutile dire che a questo mondo c'è un'unica certezza ...1 punto
-
Ferdinando II di Borbone (1830-1859) - Piastra 1835Zecca: Napoli - Fronte: effigie del Re a destra con contromarca bomba in incuso - Retro: stemma coronato - In lotto con altra Piastra 1838 - (Pag. n. 194 var.1 punto
-
1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
