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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/12/17 in tutte le aree

  1. Salve a tutti, vorrei condividere con tutti voi l'ultimo tondello entrato nella mia collezione di tre Filippi (II, III e IV) del Ducato di Milano, quindi sotto il dominio spagnolo. Si tratta di un ducatone di Filippo III del 1608 coniato nella zecca di Milano (peso: 31,9 g; diametro: 4,3 cm). Il ducatone in questione (MIR 340/8) si presenta con un'affascinante e leggera patina con qualche sporadica incrostazione. Il tonello è molto largo ed il conio perfettamente centrato. Notevole è soprattutto il ritratto del sovrano con tutti i rilievi ancora perfettamente conservati. D/ PHILIPPVS III REX HISPA .; Busto corazzato a destra con spallaccio ornato da maschera leonina e collare del Toson d'Oro, colletto alla spagnola e testa radiata; Sotto il busto: . 1608 . R/ MEDIOLANI DVX ET . C .; Stemma inquartato con aquile e bisce, sormontato da corona aperta Tale acquisto è il risultato di una molto lunga attesa e di paziente ricerca quasi quotidiana, ossia l'attesa di trovare, a prezzo accettabile, l'esemplare con un grado di conservazione ottimale. Attendo anche i vostri commenti... Saluti!
    3 punti
  2. Anch'io concordo, e poiché le risposte sono state date, e questa discussione è iniziata col piede sbagliato, credo non resti altro che chiuderla. petronius
    3 punti
  3. Tenuto conto l'argomento non poco interessante, e dietro richiesta di alcuni utenti, si apre una discussione che concerne prettamente gli errori sulle monete di Ferdinando IV di Borbone....magari ne apriremo più avanti un'altra riferita a Ferdinando II ove si riscontano analogamente e persistono. L'analisi andrebbe effettuata cercando di capire, soprattutto con ipotesi (perchè documentazione non c'è e non potrebbe essercene), se queste monete sono frutto di una fabbricazione involontaria determinata dal puro caso...oppure, al contrario di un'incisione voluta. Cortesemente chiederei, se analizziamo dapprima un determinato Nominale, di continuare sempre con lo stesso finchè non si riesce, più o meno, ad ottenere un fatto compiuto...e poi si prosegue con gli altri, altrimenti ci accavalliamo e non si riesce a proseguire in modo ordinato. Per ovviare a questo metto giù una prima lista di quelle che sono le monete, riportate e non ancora riportate e catalogate che presentano queste caratteristiche; logicamente questa lista può essere sempre e in qualsiasi momento modificata e/o aggiornata. Mi sento anche in dovere, visto l'argomento che andremo a trattare, di citare un mio carissimo amico (che da tempo che non leggo .... e che spero tanto che si faccia vivo in questa discussione), molto preparato sull'argomento e soprattutto detentore di un ricco archivio, che potrebbe essere molto utile per un prosieguo, slanciato e armonioso di questa discussione @Giuseppe Un attimo che preparo la lista delle monete.
    2 punti
  4. Prologo : Come promesso illustro con questo post come si potrebbe dedicare una parte della Sezione : Storia ed Archeologia , alle sole monete che rivestono un particolare motivo , iconografia o allegoria storica o archeologica , come spiegato in precedenza nel post “Proposta per la Sezione” ; spero che abbia successo con articoli scritti dai frequentatori della Sezione . Ho anche chiesto a @Reficul se sia possibile creare un “evidenziatore” colorato nella nostra Sezione , come avviene per le Regioni , dentro il quale scrivere Monete : Storia e Archeologia , affinche’ ognuno possa scrivere un articolo dedicato a questo genere di argomento . Articolo di prova : Gli “Alimenta Italiae” Le guerre costano , e come per altre cose , a pagarne il conto e’ principalmente il popolo . Gia al tempo di Domiziano , quando inizio’ la guerra contro i Daci , con le conseguenti sconfitte iniziali seguite da parziali rivincite contro Decebalo , fino alla stipula di un iniquo trattato di pace , nel quale Domiziano nominava Decebalo : Re cliente e alleato dei Romani , ma di contro pagava ai Daci un contributo in denaro per mantenere la pace fornendo loro manovalanza romana , tutto cio’ aveva messo in grave difficolta’ l’ economia italica . A questa gravosa situazione interna dell’ Italia , Domiziano aveva gia’ tentato di porvi rimedio nell’ anno 92 con il divieto alle Provincie di coltivare la vite e l’ ulivo ; l’ Italia , nazione dominante fino ad allora , a causa delle costose guerre esterne , della massiccia presenza dei provinciali nell’ esercito e nel Senato iniziava a perdere questa prerogativa , tanto che il successore Traiano fu il primo Imperatore romano non nato in Italia , seppur oriundo di una antica famiglia italica , forse di Todi in Umbria , trapiantata ad Italica , antica colonia romana fondata da Publio Cornelio Scipione in Spagna , vicino Siviglia , al tempo della seconda guerra punica . Traiano arrivato al potere per scelta oculata di Nerva , per prima cosa sospese ai Daci il pagamento in denaro per il mantenimento della pace , riservandolo in parte per il popolo romano e per arruolare una nuova Legione , la XXX Ulpia Traiana , appellata poi Victrix , che si aggiunse alle altre per la prossima campagne in Dacia ; questo atto di sospensione del tributo insieme ad altri iniziati dai Daci in risposta al gesto di Traiano , scateno’ la seconda guerra dacica che si concluse con l’ annessione della nuova Provincia . Rientrando nel tema del post , Traiano cerco’ di trovare una soluzione al gravoso problema economico interno dell’ Italia con la creazione di una struttura assistenziale che chiamo’ : "Alimenta Italiae" , cioe’ lo Stato anticipava capitali ai piccoli proprietari , utilizzando poi i bassi interessi ricevuti dal prestito , pagati da questi piccoli proprietari , per allevare , a spese dello Stato , i figli della ormai decaduta classe media e del proletariato italico ; questo con la prospettiva di rialzare il tenore di vita delle classi piu’ basse dei municipi italici . In pratica Traiano rinforzo’ e rese migliore la monovra gia’ iniziata al tempo di Augusto e ripresa poi da Nerva . Questi figli di povera gente italica , erano fanciulli e fanciulle , che venivano completamente allevati ed istruiti dallo Stato , fino al raggiungimento del XVIII anno di eta’ ; gli “Alimenta Italiae” vennero mantenuti fino al tempo di Alessandro Severo , dopo di che declinarono , fino a scomparire definitivamente al tempo di Costantino . Oltre che nelle emissioni monetali come quella nel Sesterzio in foto , dove si vede una raffigurazione femminile con cornucopia , forse rappresentante l’ Abbondanza o anche la ricca Italia che tiene per mano un fanciullio/a , con in esergo AlimItal, l’ allegoria degli “Alimenta” fu rappresentata anche su monumenti , come ad esempio nell’ Arco di Traiano a Benevento e in varie iscrizioni rinvenute a Ferentino , Terracina , Osimo , in Gallia Cisalpina e nel Beneventano .
    2 punti
  5. nikita_, ti posso fare una domanda? Cosa potrebbe essere più desiderabile e interessante di questa moneta?
    2 punti
  6. Caro @matteo95 quel grosso poco dopo l'articolo del 2013 (scritto quindi nel 2012) lo avevamo schedato anche io e Ricci: è conosciuto solo in quell'esemplare a quanto ne so, e noi in modo preliminare lo abbiamo considerato di passaggio, appunto, tra i primi grossi da 6 (una interpunzione, peso 1,7 etc..) e quelli delle serie successive (due interpunzioni, peso 1,4 poi 1,3 etcc,). O meglio: eventuale testimonianza della possibile prima serie di grossi da 6 leggeri, per noi successiva a quella dei grossi da 6 pesanti. Ovviamente noi lo abbiamo visto solo in fotografia e non lo abbiamo neppure potuto analizzare: prima di pubblicarlo, francamente, mi sarebbe piaciuto fare entrambe le cose, anche per conferma di questa sua eventuale "posizione" nella successione dei tipi (la tipologia morfologica dell'immagine di città e della croce sono simili ai grossi da 6 più leggeri: varia appunto solo l'interpunzione e quindi diventa interessante la verifica sul fino; il peso è un poco sotto la media di periodo, però...). Anche secondo me, come per @appah , visto dalla foto postata quella seconda interpunzione sul pezzo in oggetto è un globetto e non un anelletto. Pure sui denari, se guardi bene con il lentino, gli anelletti hanno chiaramente un circoletto vuoto in proporzione più largo ed evidente al centro, anche se comprendo la sensazione data anche dalle dimensioni un poco più grandi della circonferenza esterna rispetto al secondo globetto (ma anche questi può avvenire tra globetti dello stesso conio, a seconda di come sono stati impressi sul conio dal punzone mobile). Un caro saluto MB
    2 punti
  7. Ciao. Veramente simpatica questa notiziola tutta italiota della "Banda della lira", che da 10 anni avrebbe tenuto "parcheggiate" in Svizzera 5.000.000.000.000 (mi sembra si scriva così?) di lire frutto di evasione fiscale e di altri reati e che, solo a causa della prescrizione anticipata del Governo Monti, avrebbe mancato l'appuntamento in Banca d'Italia per il cambio con l'euro. Curioso come "menti" capaci di produrre una tale massa di danaro, seppure in maniera a quanto pare illegale, non siano state altrettanto brillanti nel cambiare tutti quei soldi (o quanto meno una parte consistente di essi), non dico in franchi svizzeri o dollari u.s.a. (ci sarebbe voluto per questo un intermediario con almeno il diploma di terza media inferiore) ma foss'anche in zloty polacchi o in bond argentini, avendo a disposizione poco meno di dieci anni di tempo per realizzare un'operazione del genere. Chissà, costoro forse avevano in animo di partire dalla Svizzera, di buon ora, il 28 febbraio 2012 (ultimo giorno utile per il cambio, prima che arrivasse Monti), con un furgone cassonato di quarta mano, così, tanto per non dare nell'occhio al passaggio della frontiera, nel quale stoccare l'ingombrante valuta. Destinazione: la più vicina Filiale della Banca d'Italia ... Giunti sul posto, l'operazione allo sportello della B.I. sarebbe stata una pura formalità di noiosa routine: scaricato il "cassone", con l'uso di carriole in dotazione al furgone (che la nostra "Banda", certamente più abituata agli yachts, non chiamerebbe mai carriole - sostantivo troppo proletario - ma, più snobisticamente.... "tenders", si sarebbero rovesciati i 5 mila miliardi di lire davanti allo sportello dell'impiegato e, con disinvoltura, gli si sarebbe chiesto: "cortesemente, ci cambierebbe queste lire con euro?" Sa, se può accelerare...avremo un pò di fretta, perchè abbiamo parcheggiato il furgone in doppia fila qui davanti....". Però poi è arrivato Monti, dal pianeta Marte e, senza neppure saperlo, ha rovinato i piani della "Banda". Scherzi a parte (e Monti a parte), ho qualche difficoltà a mettere in relazione la prescrizione anticipata della lira con l'intento della "Banda" di riciclare tutte quelle banconote in lire con gli euro. Mi pare che in questo caso la prescrizione anticipata della lira c'entri come i cavoli a merenda. Saluti. Michele
    2 punti
  8. Che ci sarebbero state tante novità il 28 gennaio, questo lo avevo già detto, alcune le abbiamo dette come quella di entrare in gruppo in una Istituzione Milanese per la prima volta quale è l'Ambrosiana, che io, e non solo, definisco storica, ma tante altre come avrete letto. Tra le tante del pomeriggio che sarà più informale al CCNM alcune sono delle sorprese e quindi le vedrete lì, un'altra novità anch'essa storica la possiamo già però dire a grandi linee qui ma sarà annunciata ufficialmente quel giorno. E' la nascita di un nuovo prodotto editoriale che ha come nome " Il Gazzettino di Quelli del Cordusio ", una rivista di news, approfondimenti, riflessioni numismatiche. Sarà un contenitore a cui stanno già partecipando diversi del nostro gruppo, ma anche non, con diversi giovani protagonisti come nel nostro credo, col baricentro su Milano Numismatica ma anche sulla Numismatica in genere. Ci sono nuovi grandi entusiasmi, passioni, sogni e ideali comuni, la numismatica è bella se condivisa, in gruppo, con persone che credono e decidono insieme...e quindi ridiamo linfa e motivazioni. Sarà un progetto che avrà come il gruppo la duplice modalità, quella della distribuzione digitale ma anche quella cartacea in Convegni importanti dove ci saremo tipo Verona e Parma e poi ovviamente ai banchi domenicali del mercato del Cordusio che ne sarà il primo beneficiario. Dico sempre è bello sognare, pensare in grande, ma è più bello se vedi poi tutto questo realizzato, anche questo obiettivo tra poco sarà realtà nel segno della divulgazione numismatica, dei giovani, di una numismatica a cui tutti possono accedere e contribuire a seconda delle loro possibilità, la numismatica che ci piace, auguri a tutti noi !
    2 punti
  9. Ciao Prof, io mi riferivo al primo post. Ma giusto per una precisazione. Ci sono molte persone che fanno confusione, pensando che la Croce potenziata sia quella di Gerusalemme. Quella di Gerusalemme, è detta anche Croce ricrociata, e si distingue dalla prima per la presenza delle crocette presenti nei quattro angoli della Croce. Diciamo che la mia, voleva essere un modo per far capire questa cosa a chi cade in questo errore. ☺
    2 punti
  10. buongiorno Albatros 79 La tua è una moneta di ERICE La conservazione e piacevole, ben collezionabile ERICE Moneta di bronzo. Grammi 3,64. diam. mm. 13,0 D/Testa femminile (Afrodite ?) a sx. con ciocca a coda di cavallo; sotto lettera punica. R/Cavallo stante a dx. con zampa anteriore sinistra sollevata e con una zampa posteriore sinistra sollevata. C. N. S. vol. 1. pag. 286/21. Anno 330-260 a.C. III periodo, erice.doc 111 kb non so' se ti è arrivata anche la scansione della monete pari alla tua hanno cambiato il come fare e non mi trovo più. saluti Pietro
    2 punti
  11. Esiste davvero questa cosa? Non la conoscevo... il riferimento al RIC è piuttosto vago - si riferisce al tipo da 1.5 solidi abbastanza diverso... Questa è mozzafiato!!!
    2 punti
  12. Inizio con le immagini della piastra 1794 SICILAR. Peso 27,49 grammi.
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  13. ragazzi sembra una domanda facile, ma ci ho dovuto pensare per ben... 6 pagine di post alla fine ho deciso per il primo pensiero... la potremmo definire la prima moneta "non romana" coniata in Italia da un'autorità quindi completamente indipendente. FL ODOVAC si legge al dritto - RV . Ravenna al retro notare il baffo....e ovviamente l'assenza del diadema Odoacre, dopo aver coniato per circa un decennio a nome degli imperatori romani (il termine vale anche per l'oriente...) fa sparire dalle sue monete qualunque riferimento all'impero "esistente".. conia a SUO nome anche al dritto!!! (oltre al monogramma al retro) ...esistono anche dei "nummi" AE4 con le medesime caratteristiche, ma questa "mezza siliqua" è da urlo.... la foto di un momento nella storia.... prezzo? boh... a mia memoria non ricordo di averne mai vista una in vendita, questa è al British...
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  14. Vediamo di fare un po' di chiarezza: l'Arslan nel suo intervento,Gli oboli celtici padani di Garlasco in "Multas per gentes et multa per aequora,Culture antiche in provincia di Pavia:Lomellina,Pavese,Oltrepò."dice:"Un semplice calcolo delle probabilità...indica come fortemente probabile che ci si trovi nell'area di circolazione preponderante(se non esclusiva)dei tipi XVI eXVII, con il cosiddetto"leone lupo",in passato visti come "insubri".Oggi le emissioni "insubri"sono state riconosciute con sicurezza,grazie agli scavi nella città di Milano,che ha restituito un quadro preponderante di moneta con legenda "leponzia"e mai con monete con il "leone lupo",se non in un ripostiglio." E ancora: "...siamo infine nell'area di emissione con i ritrovamenti di Garlasco,trattati in questa sede,e con quello di Scaldasole(PV). Questi ultimi ritrovamenti ci permettono di individuare ... un'area nella quale i tipi XVI e XVII appaiono "locali".Il dato viene ulteriormente confermato dalla definizione ormai sicura dell'area di circolazione della moneta insubre ( attuale Lombardia centrale ) e di quella cenomane ( attuali province di Brescia,Verona,forse Mantova ). Anche se l'area di circolazione di una specie monetaria può non coincidere con l'area di produzione,la concordanza delle prove,positive ed ex silentio,permette di considerare altamente probabile una emissione dei tipi XVI e XVII, con il "leone lupo",presso uno dei gruppi celtici che occupavano la pianura del Piemonte orientale e la Lombardia occidental attuali,cioe Libici o Libui (attuale vercellese ).Vertamocori (attuale novarese),Laevi e Marici (attuale Lomellina e Pavese ). Tra tutti i più visibili nelle fonti scritte,appaiono i Libici. A loro possiamo quindi ,probabilmente,attribuire l'emissione dei tipi XVI e XVII e dei divisionali a loro collegati." Direi che alla luce di questi dati possiamo definire con sufficiente precisione sia l'etnico che l'areale della moneta postata da @paolobs Saluti. ADELCHI.
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  15. Il tema principale della mia collezione è quello del mito della gorgone. Il mio sogno, assoluto, è la gorgone alata di (forse?) Populonia. Irraggiungibile ovviamente M :P
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  16. Come dimenticare Vittoria? Regina e imperatrice per oltre 63 anni (20 giugno 1837-22 gennaio 1901). Chiaramente i ritratti sulle monete testimoniano gli effetti del tempo sulle virtù giovanili. Buona giornata.
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  17. Interessante, suppongo sia causato da tondelli difettosi in partenza....
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  18. Salve a tutti vorrei proporvi l'immagine di questo gettone commerciale inglese del 19° sec. fatto a imitazione dello zecchino veneziano del doge Alvise III Mocenigo utilizzato per il commercio africano. Questi gettoni furono probabilmente coniati da un commerciante londinese di nome John Cook, che gestiva una società di commercio con suo figlio, come recita la legenda “ JOANNES.ILLE. COQVVS. SUI FILIIQUE. (John medesimo Cook e suo figlio). Simili gettoni furono ampiamente utilizzati nel 19° sec. da molti commercianti inglesi, che li usavani sia nei loro commerci africani che orientali; i pezzi richiamavano e sfruttavano la fama e il prestigio di una moneta, quella veneziana, a lungo utilizzata in quelle terre. Sarebbe interessante, tuttavia, sapere quale fosse il valore attribuito loro sia dai commercianti inglesi ma soprattutto dagli africani, se cioè li considerassero dei semplici pezzi di conto (quindi avessero coscienza che fossero delle patacche) oppure li considerassero vere monete. Tuttavia non sempre queste imitazioni erano fatte in ottone: imitazione di zecchini di Venezia, con una rappresentazione astratta di Cristo, del Doge e di San Lorenzo, ma in oro, sono noti in India. Mi piacerebbe saperne di più su tali pezzi ma non riesco a trovare fonti documentali. Diam. 24,12 mm, 2,5 gr. Una buona serata
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  19. M....Anca [emoji12]
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  20. Bellissimo ritratto di Cosimo I in questa prova ? della piastra d'oro da 10 ducati. L'incisore è probabilmente Pietro Paolo Galeotti che insieme ai Poggini Giovanni Paolo e Domenico lavoravano già nella Zecca. Probabilmente unico esemplare presso il museo Staatliche di Monaco. Nel R/ La Croce incavata ornata e gigliata con quattro palle. Il motto, LA POTENZA DI DIO É CON NOI - NOBIS DEI VIRTVS EST
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  21. Direi di si con in più la variante di legenda HISPA invece di HISPANI
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  22. Ciao a tutti..Mi piacerebbe saperne di più su questa moneta e che valore potrebbe avere diametro 24mm peso 2.5 gr
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  23. Ciao..e' un bel 3 cavalli di Filippo IV regno di napoli..classificata rara...mir 274...sui 40 -50 euro di valore...saluti Eliodoro
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  24. Nell'osservare le monete che ho in collezione, mi ha sempre divertito il ritratto dell' Imperatore Francesco Giuseppe, o per dirla alla milanese, "il caro Cecco Beppe". Nei primi esemplari di fiorino che possiedo, il sovrano appare nel verde dei suoi anni, salvo poi apparire invecchiato sulle stesse monete più recenti, per non parlare dell'effigie che lo ritrae, "vecchio bacucco", sulle corone emesse tra il 1912 ed il 1916. E ciò non potrebbe essere altrimenti per chi, come l'imperatore asburgico, ha a lungo regnato. Francesco Giuseppe I d'Austria vanta di fatto uno dei regni più lunghi di sempre, dal 1848 sino alla morte, avvenuta il 21 novembre del 1916, in piena Grande Guerra. Mi piacerebbe ora sapere quali altri regnanti hanno, nelle diverse epoche storiche, avuto il privilegio di un regno lunghissimo oltre che di simili diversificate effigi su moneta. Mi viene facilmente in mente il caso della Regina Elisabetta II, che tra un mese circa dovrebbe celebrare i 65 anni di ascesa al trono del Regno Unito, di cui pure esistono decine di ritratti, di epoche ed età differenti, su monete e su banconote. Qui posto i ritratti del nostro, come appare da fiorino del 1859, non ancora trentenne, e dal fiorino del 1880... se nel frattempo qualcuno avesse "casi simili" in collezione mi piacerebbe conoscerli e, magari, vederne qualche esempio.
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  25. Ciao @Rex Neap, davvero bellissima questa discussione, interessante e soprattutto utile, non solo come "contenitore" di informazioni e foto, ma anche per il potenziale che offre a livello di studio e ricerca. Per questo la seguo con molto piacere. Colgo il tuo invito a postare altre piastre del 1787 con DC nella legenda di D/ che, effettivamente, si trovano con una certa facilità. A prima vista, però, il conio utilizzato sembra sempre lo stesso. 1. Regno di Napoli. Ferdinando IV di Borbone, 1759-1816. Piastra da 120 Grana 1787. P.R. 51; Gig. 50. 2. Regno di Napoli. Ferdinando IV di Borbone, 1759-1816. Piastra da 120 Grana 1787. P.R. 51; Gig. 50. 3. Regno di Napoli. Ferdinando IV di Borbone (1759-1825) - Piastra da 120 Grana 1787 (Ex Bolaffi 23, lotto 484). 4. Regno di Napoli. Ferdinando IV di Borbone (1759-1825). Piastra 1787 (Ex Bolaffi 21a, ex lotto 658). 5. Napoli Ferdinando IV 1787 120 grana (ex Numismatica Tintinna). 6. (Ex listino Dicembre 2014). E, dopo tanti esemplari "canonici", quest'ultimo sicuramente va postato: la stessa piastra, ma falso d'epoca. Sembrerebbe lo stesso conio delle altre finora mostrate, nonostante la sua natura diversa. 7. Napoli. Ferdinando IV (1759-1816). Piastra 1787 falso d'epoca. (Ex Artemide 32E, lotto 521).
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  26. con piacere queste rare silique di Maggioriano provengono perlopiù dall'odierna Francia. pare siano state coniate da quello che è considerato l'ultimo scampolo di impero romano d'occidente, il dominio di Soisson .... Dove pare che si usasse il termine rex romanorum per circa un decennio dopo la deposizione di Romolo Augusto. pezzo da sogno!
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  27. Complimenti ancora, acquisto indubbiamente ben mirato, mi piace molto anche l'ampio modulo e il ritratto. Indubbiamente le coniazioni furono veramente ingenti, tante varianti e variantine, alcuni sono pezzi ibridi, qui è il tipo con corona senza rami, MIR 340/8 ritenuto R di rarità o Crippa 9 con la variante però di legenda HISPA che ha due varianti a cifre piccole o grandi. Il 1608 è però nel tipo Crippa sotto la spalla, qui è centrale e ha due punti prima e dopo la data. Interessante vedere che nel tipo con data 1608 scompaiono sulla corazza gli arabeschi che invece ci sono nel 1602 e 1603.
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  28. A parte le date comuni (1827T e 1828T) e a parte le note grandi rarità, un pò tutti i 20L di Carlo Felice sono rari (o meglio meno reperibili), di sicuro molto più dei corrispondenti di Carlo Alberto. Stranamente (almeno per me) le date molto più reperibili dei Vittorio Emanuele I sono molto più quotate, a parità di conservazione. Basta fare un giro sul sito ma-shops (bacheca di molti negozi fisici di numismatica, principalmente tedeschi) per verificare come ci sia molta più reperibilità di 20L di VE I piuttosto che Carlo Felice ( ma-shops 20 lire ) Altre date per niente facili per Carlo Felice sono il 1821 e 1822 Adesso tra le "umane" me ne manca una... vediamo quanto ci metterò a trovarla bellina
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  29. Un saluto tutti, sono Tania e sono nuova in questo blog. Sono una novellina in questo mondo della numismatica e sto cercando di informarmi. (con un po di difficoltà). . Cerco invano delle Leggi che Regolano la Numismatica. - Vorrei capire le Regole della Compravendita di Monete da Collezione . Ovviamente non mi riferisco al Negozio, perché li' mi sembra palese o così mi aspetterei che nel comprare monete mi rilasci allegato il Certificato di Autenticità. Come quando in Gioielleria compro una collanina d'oro e c'è allegato il certificato di autenticità. Io mi Riferisco alla Compravendita tra Privati. Quando si Compra una moneta (senza garanzia allegata) e poi si scopre con una perizia che non è autentica, come bisogna comportarsi . ? Vale la Regola "Visto e Piaciuto " ? come per altri oggetti. Se non è autentica, quindi un falso , rientra nel caso di Spaccio di Moneta Falsa ? -Reato previsto per le monete in corso di circolazione, insomma in corso di validità nella popolazione per capirci. Quali Leggi Regolano questi casi ? Sto cercando di capire queste cose anche perché in Internet ci sono tanti annunci di monete da collezione, alcuni dicono semplicemente che non hanno "Certificazione" ; molti altri dichiarano chiaramente che sono delle "Copie" di quelle autentiche, alcune a prezzi anche alti perché magari fatte con una parte di Argento, altri a prezzi bassi. --- Alcuni mi dicono: se vuoi te le faccio vedere da vicino, poi decidi se acquistarle. Magari sono effettivamente Belle monete. Ora se per puro scopo illustrativo li compro, e un domani magari mi stufo e volessi venderli anche allo stesso prezzo, incorro in qualche tipo di Reato ? Ringrazio in anticipo per chi vorrà e riuscirà ad aiutarmi a capirci di più. Un Saluto a tutti voi. P.S. Scusatemi se mi sono dilungata.
    1 punto
  30. In questo momento, mi sembra OK. Confermate?
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  31. Ciao! Bel "pataccone" non c'è che dire .... Più che godibile e decisamente in condizioni migliori di quanto generalmente si trova in commercio. Non seguo questa monetazione, ma ho visto in rete, in vendita a fior di bigliettoni (€. 500/600), esemplari molto scadenti rispetto al tuo. Complimenti. Secondo te le due "nuvolette" davanti al naso, cosa sono? Fessurazioni o mancanze nel conio? saluti luciano
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  32. si legge bene CENTAVOS
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  33. Grazie @King John,ma purtroppo non è farina del mio sacco,io mi sono limitato a riportare parte di uno studio dell'Arslan che a mio avviso era pertinente ed esaustivo riguardo le problematiche sollevate da @paolobs. Ciao e ancora grazie per l'apprezzamento.
    1 punto
  34. @Poemenius illuminaci. Maiorianus, AR 1/2 SiliquaMaiorianus (457-461 AD). AR 1/2 Siliqua (12-13 mm, 0.70 g), uncertain mint in Northern Gaul.Obv. D N MAIORIANVS C, pearl-diademed, draped and cuirassed bust right.Rev. VITO-CCC (retrograde), Victory standing left, holding long cross.Ex. *•*RIC X 2651 var. (obverse legend).Extremely rare. Old edge chip but stable, otherwise, nicely toned and very fine.This coin belongs to a very rare issue of half siliquae attributed to a Gaulish mint due to its known find spots (France and Switzerland). It is likely that it was struck by the magister militum per gallias, Aegidius, who ruled in the name of Majorian over the parts of Gaul that were still under Roman control. When Ricimer murdered Majorian in 461, Aegidius, controlling the remains of the Gaulish army, established an independent rule in Northern Gaul before he was himself murdered in 464/465. His son and successor Syagrius remained in control of a small area around the city of Novidunum (Soissons) until as late as 486/487, thus constituting the last remnant of Roman Rule in the Northwest before it was conquered by the Frankish king Clovis. ILLUSTRAZIONE: LA FLOTTA DELL'IMPERATORE MAGGIORIANO
    1 punto
  35. Il Catalogo che ti è stato consigliato è più che giusto, in quanto tratta l'insieme in modo ampio ed esaustivo. Penso che il resto della letteratura sia composto da testi più specifici e storici sui vari periodi numismatici da te elencati. Quindi, il resto ti serve solo se cerchi determinate informazioni. Non dimentichiamo però anche il Catalogo on-line del nostro Forum Anche lì trovi informazioni facilmente fruibili sulle monete. Un'ultima fonte, molto più pratica, sono le nostre discussioni sempre sul Forum! Quale miglior "allenamento"? In esse potrai vedere le monete in fotografie diverse e comprendere ancora meglio i gradi di conservazione e altro!
    1 punto
  36. 1 punto
  37. Ciao , a me piaceva di più prima della pulitura , dalla foto personalmente la ritengo autentica ☺️
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  38. E se, mentre aspettiamo di poter consultare i testi più datati, dessimo una lettura a questo interessantissimo contributo? https://www.academia.edu/9008004/Domini_Urbis_e_moneta_fine_XIII-inizi_XV_secolo_ Un caro saluto, Antonio PS a pag. 332 trovate il riferimento all'atto di compravendita immobiliare del 1273 (riferimenti d'archivio in nota 14).
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  39. se vuoi un personalissimo parere (non consiglio, parere) aspetta a venderle. Non stiamo parlando di cifre che spostano l universo (600-650 euro al momento). L argento ha avuto un momento di picco alto verso ottobre (fino a 575 euro/kg di quotazione), per poi precipitare fino a 480. (al momento è poco più alto, siamo sui 510 ma il trend può far pensare ad una costante, anche se lenta, risalita). tradotto, se non hai urgenza, magari entro un paio di mesi recupererà quanto perso nell ultimo trimestre del 2016. Ovviamente si parla di pochi euro/cent per moneta, ma avendone tu un buon lotto (200 pezzi), anche solo tu riuscissi a spuntare 4 euro al pezzo realizzeresti 150-200 euro in più di adesso.
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  40. Chiedo venia se vado un po’ fuori tema, ma non voglio perdere l'occasione di rammentare che i rapporti che Alessandro Magno aveva con le donne erano improntati al massimo rispetto e alla considerazione del valore che la donna aveva nella società, indipendentemente dalla condizione sociale e dai legami reciproci. Vi sono vari episodi riguardanti donne che vivevano senza protezione ma che Alessandro considerava di pari dignità delle altre che erano protette. Ad es. Campaspe, la prima amante greca di Alessandro e sua favorita, che per farle fare un ritratto si rivolse ad Apelle, considerato il maggiore pittore vivente. L'artista, mentre dipingeva il nudo di Campaspe, s'innamorò di lei e il sovrano, entusiasta dell'opera di Apelle, gli fece dono della modella. Quando Alessandro venne a sapere che Euriloco di Egea, un suo valoroso soldato, voleva rientrare in Grecia per seguire un’etera, Telesippa, di cui s’era innamorato, non gli passò nemmeno per la testa che la si potesse costringere a restare: "Poiché è una donna libera", disse all'ufficiale, "non possiamo far altro che tentare di persuaderla". Alessandro non ebbe alcuna pietà per gli abitanti di Tebe, la città che si era ribellata al dominio macedone e aveva raso al suolo, ma quando gli portarono davanti Timoclea, una donna che aveva osato uccidere l'ufficiale che l'aveva violentata e che alla domanda "chi sei?" aveva risposto "la sorella di Teagene che ha combattuto per la libertà della Grecia", rimase così colpito dalla dignità e dal coraggio da lasciarla subito andare, libera. Ma l’atto di clemenza storicamente più grande di Alessandro fu quello nei confronti della madre di Dario, la regina Sisigambi, fatta prigioniera con la principessa Statira, moglie di Dario, e le loro due figliolette, Statira II e Dripetide, nella battaglia di Isso. All’indomani della battaglia Alessandro andò con Efestione a far visita alle prigioniere e nell'occasione Sisigambi, che non aveva mai visto Alessandro, si prostrò ai piedi di Efestione, il più alto dei due, avendolo scambiato per il re. Gelo assoluto all’interno della tenda, perché un gesto simile in Persia sarebbe costato la vita. Ma Alessandro si chinò verso la vecchia regina, le prese le mani aiutandola a rialzarsi e le disse. “No madre, non hai sbagliato: anche lui è un Alessandro.”
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  41. Marco Antonio e Cleopatra uniti dal sogno di realizzare un grande impero d’oriente si scontrarono inevitabilmente con Roma. Ottaviano Augusto dichiarò guerra all’Egitto, sconfisse il loro esercito nella battaglia di Azio nel 31 a.C. Si tolsero la vita entrambi ma alla storia celebrata da pittori, scrittori e artisti di tutti i tempi, passò solo la morte di Cleopatra, l’ultima regina d’Egitto. Ottaviano, che aveva mosso una guerra contro Cleopatra per “fermare le sue mire espansionistiche e il sogno dei due di divenire imperatori”, una volta vinta la battaglia fece il loro gioco facendosi imperatore di Roma e utilizzando le enormi ricchezze dell’Egitto per dare inizio al regime monarchico. Furono talmente abbondanti i tesori egizi che confluirono a Roma che il prezzo dell’argento si dimezzò e i tassi d’interesse crollarono. Ottaviano predispose un intenso piano di ricostruzione per fare di Roma una città adeguata al suo regno. Cambiò il suo nome in Cesare Augusto, un nome adatto ad un imperatore. È questo il momento cruciale in cui si forma un impero destinato a durare per 400 anni nel mondo occidentale con un imperatore alla sua guida. Si passa da una repubblica ad un impero e la sconfitta di cleopatra è un passo fondamentale nella storia dell’imperialismo occidentale. Nonostante ciò Antonio e Cleopatra furono davvero ad un passo dal dominare il mondo, se avessero vinto l’intero asse portante dell’impero romano si sarebbe portato ad oriente, le lingue neolatine fra le quali l’Italiano, non avrebbero origine latine ma greche e sicuramente sarebbe stato un mondo molto diverso. Certamente il fascino di Cleopatra, quella donna che possedeva la seduzione della parola, conquistò il mondo, che ancora oggi, duemila anni dopo la sua morte, la ricorda affascinante e splendida come una dea. Con lei nel 31 a.C. finisce l’era ellenistica e inizia quella romana. Rimasta regina fino alla fine decide di morire nella maniera più nobile e singolare, al punto da togliersi la vita anziché essere umiliata davanti a Roma.
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  42. prova a confrontarla con questa https://www.deamoneta.com/auctions/view/67/389
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  43. la qualità non sarà eccelsa ma, è comunque molto buona ..peccato per quei segni al rovescio ... una domanda secondo te l'interpunzione fra la I e la R è un punto o un anellino ? A proposito di questi grossi poi volevo fare una considerazione : sul nuovo MEC 12 è stato pubblicato un grosso "ibrido" fra questa categoria e quella precedente che si caratterizza per una singola interpunzione al Rovescio ( come nei grossi III.1 ) e un peso già ridotto come nei successivi ... stando quindì alla classificazione Baldassarri-Ricci potrebbe trattarsi di un esemplare collocabile fra le categorie III.1 e III.2 ?
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  44. Ecco il mio secondo sogno: in fondo mi accontento di poco... Numismatica Ars Classica NAC AG Auction Lot Date Estimate Hammer Auction 27 119 (« | ») 12. May 2004 - 14'000 CHF Description Greek Coins Syracuse No.: 119 Estimate: CHF 12000 d=15 mm Double decadrachm circa 405-400, AV 5.77 g. SURA[KOSIW]N Head of goddess l., hair elaborately waved and caught up behind in star ornamented sphendone, wearing necklace and ear-ring; behind neck, pellet. Rev. Naked young Heracles kneeling r. on rocky ground, head to front, strangling the Nemean lion. De Ciccio 52 (these dies). SNG ANS 326 (these dies). D. Bérend, Atti dell' VIII Convegno del Centro Internazionale di Studi Numismatici, Napoli 1983, Les Monnayage d' or de Syracuse sous Denys I, 13. Well-struck and centred in high relief, extremely fine
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  45. Eeeeh.... Ce ne sarebbero di cose da dire... Di getto, il primo consiglio che ti do, è di non avere fretta. Fai con calma. Non fiondarti subito a comprare monete, anche se la tentazione è forte. Anzitutto, ti stai per addentrare in un mondo meraviglioso ma tremendamente vasto. Un periodo che abbraccia secoli di storia, quasi un millennio!, e che vede attive centinaia di Zecche. Capisci già solo da questo quante cose ci siano da studiare e conoscere. Perché, quindi, ti dico di fare con calma? Perché a meno che tu non voglia collezionare di tutto un po', avrai bisogno di tempo per trovare la tua strada numismatica. Se ti lasci prendere dalla foga, potresti ritrovarti un giorno con tanto materiale, magari scadente, che non ti interessa più, e per il quale avrai speso soldi a vuoto. Per di più, per la monetazione antica (greca, in particolare) quello dei falsi è un problema sempre più grande con cui fare i conti.. Quindi è meglio farsi le ossa il più possibile. Ovviamente non ti dico di evitare gli acquisti, che in fondo sono imprescindibili (sono un po' come la legna che tiene acceso un fuoco), però ti sconsiglio di lasciarti trasportare dall'iniziale desiderio di accumulare monete su monete. Ci siamo passati tutti Detto questo, da dove iniziare? Oggi abbiamo internet, che se ben usato è una fonte incredibile (francamente non riesco ad immaginare come andassero le cose 20 anni fa!). Qui su lamoneta, nelle sezioni dedicate alle monetazioni antiche, troverai centinaia di discussioni e decine di utenti preparatissimi. Approfittane, leggi leggi leggi e chiedi! Assorbi il più possibile. Mano a mano che leggerai e vedrai monete, inizierai anche a capire cosa ti piace di più (greche continentali? Magno greche? Romane repubblicane? Imperiali? Provinciali? Tardo antiche? Chissà!). Oltre a questo, cerca di leggere anche libri, partendo da testi generali fino ad approfondire piano piano. Leggi anche alcune riviste (ad es: il Giornale della Numismatica, che trovi online, o Monete Antiche, che però necessita di un abbonamento). Tieni poi presente che, in Italia, la legge che regolamenta il collezionismo di oggetti antichi è piuttosto severa, quindi quando inizierai a comprare evita di farlo presso i "bagarini", anche se magari ti faranno prezzi allettanti. Devi assicurarti di comprare SEMPRE pezzi che siano provvisti di un CERTIFICATO DI LECITA PROVENIENZA, ma queste sono questioni lunghe per cui esiste una sezione specifica del forum, quella legale. Ti invito a leggerla. Volendo riassumere, in attesa degli interventi degli utenti più esperti: leggi, scopri, STUDIA, compra (consapevolmente e con giudizio!) e divertiti stai per entrare in un mondo meraviglioso benvenuto, Afranio
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  46. Già che siamo in argomento, continuo con con l'esposizione delle qualità e della personalità di Cleopatra secondo fonti affidabili. Essere donna di potere al pari degli uomini, nell’antico Egitto era usuale: le regine, da abili consigliere, vivevano al fianco dei faraoni condividendo diritti e privilegi, gestendo con essi il potere e partecipando attivamente alla vita politica del regno. La libertà e l’autonomia della quale godevano le regine non erano esclusiva dei palazzi reali. In generale tutte le donne dell’antico Egitto vivevano una condizione emancipata, sapevano leggere e scrivere, giuridicamente avevano gli stessi diritti degli uomini, disponevano dei propri beni liberamente, potevano addirittura scegliersi il marito. Privilegi impensabili per le altre civiltà dell’epoca. Essere “Nebet Per” ossia signora della casa non impediva però alle donne di lavorare nei campi accanto al marito o come tessitrici oppure intraprendere professioni come quella di danzatrice, musicista o addirittura scriba. Cleopatra, nata e cresciuta in Egitto, eredita questo stile di vita improntato alla libertà e all’indipendenza sconosciuto alle donne appartenenti ad altre culture del suo tempo e non solo. Una donna affascinante, sensuale e seducente, ma in realtà non sono queste qualità la sua arma migliore. Probabilmente non è mai stata una donna di straordinaria bellezza, ma sicuramente di straordinaria vitalità e intelligenza certa. La sua vera forza è la sua personalità. E’ infatti una donna molto colta, intelligente, raffinata, che sa parlare su temi diversissimi, che conosce tante lingue e con la quale è piacevole conversare e passare il tempo. Forte e abile politicamente, è una donna, appunto, libera e indipendente molto diversa dalla maggior parte delle donne romane che sono relegate ad un ruolo di secondo piano nella vita sociale. E questo sicuramente colpisce molto uomini tipici romani come lo sono Cesare e Marco Antonio.
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  47. Banca, Credito e Moneta nell'Encyclopédie. Con tutte le tavole sul lavoro dell'oro e sulla monetazione, Cassa di risparmio di Alessandria, 1982.
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  48. Montiamoci su qualcosina perchè sennò i due post rappresentano solamente due fredde monete irlandesi. Monete da 1d la d equivale a Penny, non è altro che l'abbreviato dal latino Denarius. L'arpa celtica è l'emblema nazionale dell'Irlanda. Possiamo affermare che è riprodotta su quasi tutte le monete dell'Irlanda e su di esse è quasi sempre utilizzato il tradizionale alfabeto gaelico. Sulle monete fa la sua apparizione nel XV-XVI sec. (Henry VIII) L'arpa celtica, o arpa gaelica, è uno strumento a corde tipico del folklore dei paesi europei di area celtica, Giacomo I d'Inghilterra (nell'immagine con l'arpa) fu Re di Scozia e per primo regnò su tutte le isole britanniche. Avendo unificato le corone d'Inghilterra, Scozia e Irlanda, l'arpa entrò a far parte dell'emblema del casato. Proviene dalla Scozia, dove compare durante il VIII sec. d.C. e successivamente, dal XII sec, si è diffusa in Irlanda, Galles e Bretagna. L' Arma di Riccardo III d'Inghilterra (XV sec.) famoso personaggio di Shakespeare Quando tre arpe sono messe insieme stanno a rappresentare tre corone, le tre corone costituivano il principale stemma dell'Irlanda prima di essere sostituite da una singola arpa celtica. Appare nella sua forma classica anche sulle monete delle Colonie americane di fine '600. _____ E nell'epoca moderna/contemporanea sulle monete del Regno Unito che riportano l'emblema della nazione. Solo due esempi perché ce ne sono tantissime. Un scellino d'argento del 1900 di mia proprietà ed una moneta da 2 sterline d'oro del 1989. (quella d'oro l'ho "prelevata" da una moneta di proprietà di @Cinna74 ) http://www.lamoneta.it/topic/141195-sterline-e-multipli-nelle-nostre-collezioni/?page=4#comment-1625643 Riguardo le monete in €uro, l'Irlanda ha scelto di raffigurare l'arpa celtica come soggetto principale su tutta la serie: ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ Come strumento musicale è più piccola dall'arpa classica usata nelle orchestre sinfoniche, l'arpa celtica non ha i pedali, ma ha le chiavi (tipo una chitarra) con cui si ottengono i semitoni. (in foto: Arpa classica a sinistra e celtica a destra)
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  49. la Corte Costituzionale valuta con molta più cogenza e autorità giuridica di quanto normi un governo. Questo è lapalissiano cosi come il sorgere del sole domattina. Capisco che la sentenza della stessa non vada nella direzione da lei auspicata, dato che sostanzialmente sconfessa quanto fatto nottetempo dal simpatico professor monti. Ma non è questo il punto. Il punto allarmante è che un sostenitore del diritto, come lei si definisce, asserisce con nonchalance che una norma votata nel cuore della notte con valenza retroattiva che cancella diritti acquisiti sia perfettamente legittima. E per difendere tale mostruosità si arrampichi ora addirittura sulla differente "forza" che intercorre tra le norme di rango costituzionale e quelle ordinarie. Forse finge di non capire che qui non è tanto il "grado" della norma modificata che interessa (se fosse solo questo allora si possono cambiare anche le norme costituzionali, alle 03.00, con la dovuta maggioranza..) ma la forma e le modalità con cui questo è stato fatto. Per fortuna lei non siede (né mai siederà) in Corte Costituzionale, mi viene da affermare. Si sarebbe trovato meglio con lo Statuto Albertino, ottimo esempio di costituzione flessibile, modificabile agilmente ad ogni cambio di umore. Ma grazie a Dio, per quanto la nostra sia una Repubblica disastrata, esistono anche (o ancora) organismi di controllo che cancellano (seppur con notevole ritardo) le aberrazioni di governi famelici di diritti ormai consolidati nello stato moderno (tipo la certezza del diritto...sarebbe carino se lei una volta, si addormentasse la notte, sicuro di una norma che la protegge, e si svegliasse la mattina dopo scoprendo che tale norma è stata abolita mentre lei dormiva tranquillo e beato..)...
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