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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/15/17 in tutte le aree

  1. Non é una moneta priva di difetti e sappiamo che sulle patine i giudizi sono sempre soggettivi, ma a me questo tipo di patina piace davvero.... Mi piacerebbe se anche altri amici del forum volessero condividere le loro foto...
    4 punti
  2. Buon giorno a tutti, un mio amico "Milanese" del Cordusio.. mi ha dato questa monetina, un po consumata.. ma a me manca, va bene cosi. ora volevo chiedere a voi (esperti) ho guardato il MIR.. è anche il Simonetti . ma la legenda non sembra che sia quella descritta sui due testi.. a me pare di leggere " sabaudi-- cablasi" mentre secondo i libri , dovrebbe esserci scritto sabaud-- chablasy. anche la data.. il simonetti si ferma al 1552.. mentre a me pare di leggere 1553 ? grazie per i pareri. " scusate per le foto...ma di più non riesco "
    3 punti
  3. Credo che questa moneta sia il sogno di tutti i collezionisti di monete della Repubblica Italiana
    3 punti
  4. Dopo oltre dieci giorni dall'inizio della discussione vedo che la nostra vetrina ha preso corpo e mette in mostra pezzi veramente da "sogno". Abbiamo sotto gli occhi le massime espressioni numismatiche desiderate dagli utenti di quasi tutte le sezioni del nostro forum. Quasi perché ho notato che manca una moneta a rappresentare i collezionisti della "repubblica" e degli "euro". Qualche utente delle sezioni citate vuole aiutarci? Spero di si. Buona serata e se ancora avete sogni inespressi saremo certo lieti di leggerli.
    3 punti
  5. Buona domenica, sono sempre stato affascinato dalle Crociate e dal Medioevo. Ho vissuto tanti anni in Inghilterra e li e' facile farsi "corrompere" dalle meraviglie di questo periodo storico. Sono piu' interessato al periodo storico che non alle monete che lo rappresentano, le monete tuttavia stimolano la voglia di approfondire alcuni elementi che altimenti, forse sarebbero passati inosservati. Concordo pienamente con quanto detto in tutti gli interveni precedenti: e' stato un periodo molto difficile, ricco di eventi e stimolante per l'immaginario di tutte le eta'. E' bello poter avere tra le mani testimonianze di quel tempo. Dal punto di vista prettamente stilistico, trovo alcune monete medioevali essere molto belle, e spesso sono state spunto di interessanti posts di approfondimento (vedasi le condivisioni sui grossi matapan). Posto alcune foto di un Matapan di Ziani e di un Angel. Nelle monete si trovano intriganti connubi tra sacro e profano, reale e fantastico, angelico e demoniaco, insomma ce n'e' per tutti i gusti ?. Saluti A.
    3 punti
  6. La maggior parte tutti sul nostro Forum sa come, per diversi decenni, American dollari d'argento sono stati memorizzati nel loro molti milioni nelle casse del tesoro... Ho letto che molti dei dollari Pace 1925 sono stati rilasciati al pubblico durante la stagione di Natale del 1945. Penso spesso a quel Natale di tanto tempo fa quando guardo una Pace 1925. Fine della guerra. Meglio di così—Pace. Così tante riunioni gioiosa... così, molto luminoso, argento... tante persone felici. 1945: dollari di Pace in calze di Natale, e una data di inizio del Baby-Boom... v. ---------------------------------------------------- Most everyone on our Forum knows how, for several decades, American silver dollars were stored in their many millions in the Treasury vaults… I have read that very many of the 1925 Peace dollars were released to the public during the Christmas season of 1945. I frequently think of that long-ago Christmas when I look at a 1925 Peace. War’s end. Better than that—Peace. So many joyful reunions…so much bright silver…so many happy people. 1945: Peace dollars in Christmas stockings, and a Baby Boom beginning…. v.
    3 punti
  7. Buongiorno a tutti. Apro questa discussione nella speranza di vedere belle "cose" a me ancora sconosciute. Pensando ai contorni fin qui visti ho in mente i più noti FERT oltre ai classici "lisci" o "rigati". In foto ho anche visto un bel decoro su un 6 Tornesi 1800. Ne esisteranno sicuramente di artistici ed affascinanti, misteriosi e significativi; li vediamo? Grazie a chi interverrà.
    2 punti
  8. Condivido questa prima moneta del 2017 che entra in collezione giusta giusta per il mio compleanno! Si tratta ovviamente di un testone del III tipo (come da titolo) di Emanuele Filiberto con data 1561 per la zecca... e qui diventa difficile.... di Asti o Aosta. Abbiamo già discusso molto su questa attribuzione, io sono del partito Astigiano, per me la zecca di Aosta non lavorava in quell'anno mentre Asti mi risulta fosse attiva. Vi è una imperfezione del tondello che a me non disturba, non manca nulla delle parti importanti della moneta, diversi graffi diffusi (specie al rovescio) ma ha ancora buoni rilievi ed una bella patina antica. Il peso di 9,13 grammi è conforme nonostante la mancanza e in mano risulta più gradevole che in foto. Rinfreschiamo la vecchia discussione sulla zecca di appartenenza? Datemi anche i vostri pareri su questa nuova acquisizione che per me sono importanti...
    2 punti
  9. Prologo : Come promesso illustro con questo post come si potrebbe dedicare una parte della Sezione : Storia ed Archeologia , alle sole monete che rivestono un particolare motivo , iconografia o allegoria storica o archeologica , come spiegato in precedenza nel post “Proposta per la Sezione” ; spero che abbia successo con articoli scritti dai frequentatori della Sezione . Ho anche chiesto a @Reficul se sia possibile creare un “evidenziatore” colorato nella nostra Sezione , come avviene per le Regioni , dentro il quale scrivere Monete : Storia e Archeologia , affinche’ ognuno possa scrivere un articolo dedicato a questo genere di argomento . Articolo di prova : Gli “Alimenta Italiae” Le guerre costano , e come per altre cose , a pagarne il conto e’ principalmente il popolo . Gia al tempo di Domiziano , quando inizio’ la guerra contro i Daci , con le conseguenti sconfitte iniziali seguite da parziali rivincite contro Decebalo , fino alla stipula di un iniquo trattato di pace , nel quale Domiziano nominava Decebalo : Re cliente e alleato dei Romani , ma di contro pagava ai Daci un contributo in denaro per mantenere la pace fornendo loro manovalanza romana , tutto cio’ aveva messo in grave difficolta’ l’ economia italica . A questa gravosa situazione interna dell’ Italia , Domiziano aveva gia’ tentato di porvi rimedio nell’ anno 92 con il divieto alle Provincie di coltivare la vite e l’ ulivo ; l’ Italia , nazione dominante fino ad allora , a causa delle costose guerre esterne , della massiccia presenza dei provinciali nell’ esercito e nel Senato iniziava a perdere questa prerogativa , tanto che il successore Traiano fu il primo Imperatore romano non nato in Italia , seppur oriundo di una antica famiglia italica , forse di Todi in Umbria , trapiantata ad Italica , antica colonia romana fondata da Publio Cornelio Scipione in Spagna , vicino Siviglia , al tempo della seconda guerra punica . Traiano arrivato al potere per scelta oculata di Nerva , per prima cosa sospese ai Daci il pagamento in denaro per il mantenimento della pace , riservandolo in parte per il popolo romano e per arruolare una nuova Legione , la XXX Ulpia Traiana , appellata poi Victrix , che si aggiunse alle altre per la prossima campagne in Dacia ; questo atto di sospensione del tributo insieme ad altri iniziati dai Daci in risposta al gesto di Traiano , scateno’ la seconda guerra dacica che si concluse con l’ annessione della nuova Provincia . Rientrando nel tema del post , Traiano cerco’ di trovare una soluzione al gravoso problema economico interno dell’ Italia con la creazione di una struttura assistenziale che chiamo’ : "Alimenta Italiae" , cioe’ lo Stato anticipava capitali ai piccoli proprietari , utilizzando poi i bassi interessi ricevuti dal prestito , pagati da questi piccoli proprietari , per allevare , a spese dello Stato , i figli della ormai decaduta classe media e del proletariato italico ; questo con la prospettiva di rialzare il tenore di vita delle classi piu’ basse dei municipi italici . In pratica Traiano rinforzo’ e rese migliore la monovra gia’ iniziata al tempo di Augusto e ripresa poi da Nerva . Questi figli di povera gente italica , erano fanciulli e fanciulle , che venivano completamente allevati ed istruiti dallo Stato , fino al raggiungimento del XVIII anno di eta’ ; gli “Alimenta Italiae” vennero mantenuti fino al tempo di Alessandro Severo , dopo di che declinarono , fino a scomparire definitivamente al tempo di Costantino . Oltre che nelle emissioni monetali come quella nel Sesterzio in foto , dove si vede una raffigurazione femminile con cornucopia , forse rappresentante l’ Abbondanza o anche la ricca Italia che tiene per mano un fanciullio/a , con in esergo AlimItal, l’ allegoria degli “Alimenta” fu rappresentata anche su monumenti , come ad esempio nell’ Arco di Traiano a Benevento e in varie iscrizioni rinvenute a Ferentino , Terracina , Osimo , in Gallia Cisalpina e nel Beneventano .
    2 punti
  10. Sono lettere "biforcate" si trovano spesso nei tondelli di Napoleone monete con lettere biforcate e non ma ne ho viste anche in altre. Non so se era una prerogativa delle <ecchiere o una sorta di lettere riserva perchè come anche in questa non sono tutte biforcate ed difficilissimo trovare una moneta con tutte le lettere biforcate.
    2 punti
  11. Anche se a confronto di due "mostri" , anche io sono dello stesso parere.
    2 punti
  12. Cari amici, grazie per la vostra attenzione e considerazione. Nel volume il numero indica le tipologie principali, mentre le lettere hanno lo scopo di segnalare alcuni esempi di varianti, senza la pretesta di averle catalogate tutte. Nello specifico i punto singolo e quello doppio sotto gli scalini indicano, secondo me, sicuramente un segno dei massari e servivano alle autorità per individuare rapidamente il responsabile di eventuali adulterazione della moneta che si potessero rilevare dopo la messa in circolazione della moneta. Dato che il saggio doveva per forza essere fatto su un campione limitato, era sempre possibile qualche frode. Con l'altro coautore abbiamo discusso su questi segni. Ad esempio il punto centrale è spesso meno evidente e chiaro di quelli sotto la scala (vedi la prima immagine postata) e fa sorgere il dubbio che non si tratti di un vero e proprio segno dei massari, ma che si tratti del segno del compasso che serviva a tracciare il circolo esterno e quello interno. Questi spiega perchè a volte il punto centrale è da solo e altre è in compagnia dei punti inferiori. Si tratta in effetti di una produzione di massa spesso poco accurata ed è possibile che segni dei massari e segni di incisione si siano mischiati. Nel libro abbiamo preferito non esprimere una posizione. Su questo tema, secono me, c'è ancora da ragionare...
    2 punti
  13. Salve a tutti, i fortunati che entreranno nella Veneranda Ambrosiana potrebbero realizzare, nel caso fosse possibile, anche delle riprese video. Così avranno modo di rivivere virtualmente quest'esperienza anche tutto coloro che sono purtroppo lontani o impegnati. Io sono tra questi... Saluti!
    2 punti
  14. Anche grazie a vostre immagini postate nella discussione madre, vi segnalo un piccolo contributo riguardo ai falsi d'epoca del provisino. https://www.academia.edu/30895855/La_falsificazione_del_denaro_provisino_romano Saluti a tutti
    2 punti
  15. Buona Domenica Nel Rizzolli Pigotto "L'Area monetaria veronese"se ne citano tre varianti: Con un punto al centro e al di sotto della scala, Vr39 Con un solo punto al centro della scala, Vr39a Con un punto al centro e al di sotto della scala, Vr39b Credo anch'io si tratti di segni dei massari; tiriamogli la giacca e sentiamo un po' @mfalier che ci dice saluti luciano
    2 punti
  16. a mio avviso rimane una mezza siliqua di Milano del genere di quella postata da @frkmagic ecco quelle del RIC potrebbe anche essere imitativa, ma ne ho viste spesso di qualità un po' bassa come questa...
    2 punti
  17. Non vorrei aggiungere un contributo banale, ma io la vedo così: Se voglio una moneta che in quel periodo non trovo in asta, se la desidero e non ho voglia di competere/aspettare, se voglio avere la massima garanzia (umanamente e tecnicamente possibile, formulata da un PRO) e se, ovviamente, ho fondi necessari destinati a tale acquisto (per piccola o grande che sia la cifra): vado in un bel negozio (NIP) e cerco di acquistarla (magari provando un minimo di sana e fisiologica contrattazione) Se trovo la moneta che mi interessa in asta, se mi va di competere (ha il suo fascino), se mi va di provare solo a fare il colpaccio (magari tutti gli interessati in quel momento sono distratti o poco convinti...infatti non succede quasi mai?) e se la casa d'aste comunque ha fama di studiare accuratamente ciò che propone (limitando i rischi di patacche) allora provo. Sicuramente non ho fatto affaroni in negozio, ma ho sempre trovato belle monete, garantite (e non trascurabile, con definizioni di conservazione molto più rigorose). Mi sono appassionato in asta, ho risparmiato in diverse occasioni rispetto ad un negozio, ho anche assaporato il piacere dell'attesa del pacchetto e l'impazienza nell'aprirlo, ma anche la delusione di non farcela o di non averla saputa giudicare (purtroppo spesso in foto per distanza o impossibilità di spostamenti) adeguatamente Come concludere: non sono un collezionista abitudinario, come forse tanti utenti del forum, faccio un po' in un modo o nell'altro (negozio ed asta):cerco di apprezzare i benefici dell'uno e dell'altro stile di collezionare e mi tengo i rispettivi "difetti" (che magari neanche lo sono) Rispetto chi ne fa una professione anche commerciale, mettendoci tempo, investimenti,passione, sforzi e rischi e che si è formato scientificamente per farlo...se poi ciò che propone costa troppo (per quanto io reputo giusto o possibile per me) cerco altrove. Se manco un acquisto in asta perchè vengo superato, volto pagina ( e non me la prendo se poi trovo la stessa moneta in negozio ad un prezzo maggiore o in un' altra asta con base più alta, se mai imparo a valutarla diversamente)
    2 punti
  18. Il motivo è che misure lacrime e sangue (quelle o altre poco importa) andavano prese, ma nessuno dei nostri politici ha avuto il coraggio di assumersene la responsabilità in prima persona, e con essa l'impopolarità che ne sarebbe derivata. Non l'ha avuto Berlusconi, che anzi, fino all'ultimo ha negato la crisi (i ristoranti sono sempre pieni e sugli aerei non si trova un posto, ricordate?), e per il quale ammettere una sua, pur parziale, responsabilità nella crisi stessa e assumere quelle misure avrebbe significato contraddire in toto l'immagine di ottimista e vincente che si era costruito in vent'anni. Ma non l'ha avuto neanche il PD che, se si fosse andati a elezioni anticipate, in quel momento non avrebbe avuto rivali (il consenso per Berlusconi era ai minimi storici, e i 5 stelle non erano ancora pronti), ma poi le misure avrebbero dovute prenderle in prima persona, e nemmeno loro se la sono sentita. Monti, dunque, ha fatto comodo a tutti, soprattutto a coloro che poco dopo (campagna elettorale del 2013), lo hanno usato come capro espiatorio, scaricando su di lui e sul suo governo, tutte le responsabilità ("dimenticando" che senza il loro appoggio nessuna misura avrebbe potuto essere presa). Che poi, da parte di Monti stesso, ci sia stata, come scrive @refero1980, "voglia di protagonismo, arroganza, supponenza", sarà anche vero, ma non cambia la sostanza di quello che è successo e le responsabilità dei politici, che, se Monti non avesse accettato, avrebbero sicuramente trovato qualcun altro che facesse il lavoro sporco al posto loro. petronius
    2 punti
  19. Quattrino (ora identificato come bagattino) di Mantova per Francesco II Gonzaga (la prima immagine da ruotare di 180°) http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-FR2/4 ciao Mario
    2 punti
  20. Mettere in vendita è un conto, vendere un altro.
    2 punti
  21. La cima della montagna non è per le masse...che nella loro beata e spesso felice ignoranza pascolano a valle...L'esistenza è per quell'1% ... che il mondo abbia almeno pietà di loro, perché è ad un tempo la più terrificante e la più meravigliosa delle minoranze. .. Ad maiora
    2 punti
  22. Ducato di Milano; Giovanni Galeazzo Maria Sforza duca VI e Ludovico Maria Sforza detto il Moro (1481-1494); zecca di Milano; M Denaro. D/ ✠ iogz · m · sf · dvx · mli · sx · Fascia annodata coronata. R/ ✠ · lv · patrvo · gvbnante Croce gigliata. Bibl.gen.: CNI, V, p.195, n.77 ss.
    2 punti
  23. E' esattamente quello che ho sempre pensato anch'io... fino al giorno in cui ho iniziato a insegnare al liceo. Un mio collega fa leggere Huysmans ai ragazzi di prima. Il 99% dei suoi alunni alla fine del biennio considera la lettura un'attività abominevole.
    2 punti
  24. Filippo Argelati nel 1750 nel suo De Monetis Italiae, probabilmente riprendendo una citazione del Muratori, riporta l'incisione (credo identica a quella del Muratori) del supposto 'romanino'. Interessante il testo che riporto sotto in parte che menziona come monete argentee e d'oro venissero emesse dal Senato Romano : "tum aurei tum argentei, Romae persussi decreto Senatus..... ac Senatus nomen impressum.."" scegliere i file... Clicca per scegliere i file
    2 punti
  25. Sono da pochi mesi entrato in questo mondo (affascinante e per certi versi un pò pericoloso) del collezionismo di monete. Ho letto tutta la discussione che mi pensare a tante cose simpatiche. Noi collezionisti, esseri umani, uomini e poche donne come tanti altri, se compriamo un...per esempio...un cappotto di buona marca e spendiamo 500 euro, mai penseremmo che quel cappotto dopo un po di anni varrà qualcosa e quei 500 euro mi dovranno per lo meno portare a casa, in caso di vendita del cappotto (ove mai fosse possibile!) diciamo 600 euro o almeno le 500 spese. Nè mai quando compriamo un cappotto o un paio di scarpe ci viene in testa di fare i conti in tasca a chi ce lo ha venduto. Di chiederci se ha marginato il giusto, se un ricarico del 50% o del 100% o di più sa il giusto. Compriamo se il cappotto ci piace e se il prezzo e' giusto. Sennò, usciamo dal negozio e non ci pensiamo più. Per le monete è davvero diverso. Quando compriamo una moneta, tutti e dico tutti hanno nel loro animo il desiderio di poter comprare bene, di poter vedere che un giorno quella moneta acquistata in asta o da un commerciante possa aver avuto con il passare degli anni un bel plusvalore. Tutti ci aspettiamo che la nostra collezione dopo 10 anni di cene rinunciate, di vacanze striminzite e di risparmi faticosi per acquistare quei pezzi che ci toccano il cuore e le emozioni, possa valere di più di quanto abbiamo speso. A volte succede e a volte no. Ahimè. Un buon risultato dopo 10 anni o 20 o 30 dipende molto dalla capacità di governare le nostre emozioni quando compriamo. E questa insidia, comprare governati dalle emozioni e non da studio e calcoli precisi, può portare dopo anni a risultati disastrosi. Capisco che non è sempre così...anzi... di bidoni ne han presi molti e altri possono vantare di aver avuto grande fiuto. Per avere quello che si chiede e cioè bravura nel saper acquistare da soli e bypassare i commercianti per "evitare" il loro guadagno e quindi avere speranza e forse certezza di poter lucrare in futuro occorre ciò che il collezionista spesso non ha: la freddezza del commerciante. Il commerciante compra monete per rivenderle, non per conservarle, il commerciante lavora con le monete, conosce alla perfezione i canali di acquisto e spesso riceve proposte di acquisto. Compra per rivendere e non per conservare e accarezzare le monete come fa il collezionista. I commercianti di monete ci saranno sempre e ci saranno sempre occasioni in cui è conveniente comprare da loro, facendo i dovuti e necessari distinguo sulla professionalità di alcuni e sulla scarsa professionalità di altri. Anche qui interviene il sacro e inviolabile diritto del consumatore che se non gli va a genio qualcosa allora non compra. Io nei pochi mesi vissuti nel vostro mondo ho avuto esperienze positive e negative con alcuni di professionisti commercianti, ho trovato in alcuni casi vera consulenza e professionalità, in altri ho girato i tacchi e sono andato via. Amo essere servito bene e per essere serviti bene, come nei buoni alberghi e nei buoni ristoranti si paga di più che nelle trattorie e nei B & B. Ecco dove sta il giusto di più che un commerciante applica sulle monete proposte. Ho comprato da aste, talvolta bene e talvolta male, assaporando il gusto del rialzo, della decisione immediata in quei pochi secondi in cui devi capire se puntare o no e devi sapere quando e dove devi fermarti, devi saperlo prima. Ho trovato davvero apprezzabile l'intervento di @Umberto Moruzzi in particolare per la chiarezza con cui rende sempre tracciabile la provenienza delle monete proposte. Ognuno di noi nel prosieguo di un percorso pieno di emozioni e di "esborsi e sacrifici" troverà la strada giusta per collezionare nel miglior modo possibile monete, privilegiando consulenza e sicurezza dei commercianti (scegliendo con attenzione quelli davvero professionisti), oppure affidandosi a intuito, preparazione, informazione e adrenalina tipiche delle aste. Buona collezione a tutti.
    2 punti
  26. Buona serata Non posso definirmi un medioevalista "duro e puro"; per me è una parentesi, peraltro importante, della monetazione veneziana. Certamente mi piacciono le monete del medioevo, sono intriganti, minimaliste ed essenziali, ma complicate al tempo stesso; però guardo essenzialmente l'aspetto estetico e non sono particolarmente affascinato dal periodo storico. Non mi sarebbe piaciuto vivere in quel tempo, grondante religiosità impregnata di superstizione; paura degli spazi liberi, dei boschi e delle foreste, da una natura ostile, degli animali veri e immaginari, macerata dalle penitenze, dalla fame, dalle calamità, dalle pestilenze, dalle invasioni. Insomma, un vero labirito "gotico" dove nemmeno chi nasceva dalla parte "giusta" poteva sentirsi tranquillo ed a suo agio. Diciamocelo, non era un bel viveve e quella gente eroica - almeno quella che è sopravvissuta - di generazione in generazione, è riuscita a ridare vita a quelle città e quei borghi che, con la caduta dell'impero romano, erano diventati fantasma. Tornando alle monete; beh è più facile apprezzare un tallero o un ducato sfavillante, con una fisicità che appaga, con iconografie stupende, quasi fossero dei capolavori incisori. Al cospetto con i denarini medioevali non c'è storia ..... eppure io apprezzo forse più i secondi che i primi. Il fascino di un letto sfatto .... una "Due cavalli" preferita ad una Fiat 127; il brutto che piace ...... Si vede nella moneta medioevale la volontà di superare le difficoltà quotidiane, il baratto, l'incertezza di una prospettiva futura; un mezzo per migliorare e migliorarsi, un preludio ad una vita migliore. saluti luciano
    2 punti
  27. Buonasera a tutti . Con i Leoni non sono molto ferrato, gradirei un vostro parere riguardo la conservazione di questo tondello. Grazie.
    1 punto
  28. DE GREGE EPICURI Finalmente qualche nuova provinciale! Questa in realtà è arrivata già a Verona (da Tinia): una dracma di Alessandria bella pesante (23,8 g.) e grossa (35 mm), certo non in conservazione ottimale; è di Adriano, e non ha il solito rovescio col Nilo (il più comune), ma una Atena, o Minerva che dir si voglia, in piedi a sinistra, con 2 spighe in mano: insolito attributo per questa dea. Dovrebbe essere: Dattari, 1627. E' incredibile il prezzo cui sono arrivate oggi queste dracme, se sono in miglior conservazione.
    1 punto
  29. Buonasera, al convegno di Modena ho aggiunto questa moneta alla mia raccolta tipologica di questo papa....la trovo una tipologia ostica da trovare il altissima conservazione cosa ne pensate di quest'esemplare? per me è una meraviglia. saluti marco
    1 punto
  30. mostro a chi? Io mi reputo abbastanza carino! Ha ha ha
    1 punto
  31. ... e la seconda é un'oncia da 30 tari' del 1793 - Regno di Sicilia:
    1 punto
  32. Secondo me il tuo rientra nella tipologia 9/D per lettere, data, posizione della data però ha in più HISPA e i due punti prima e dopo la data, quindi direi con una doppia variantina. I due punti mi sembra di vederli solo nel 9/B ma la data ha cifre piccole, posizione diversa, la corona va in legenda...
    1 punto
  33. Guarda caso, nel tremisse di Atalarico/Vitige che ho postato c'è al diritto PP... quindi non solo ciò che tiene in mano la Vittoria ha caratteristiche orientali... (A scanso di equivoci, per chi non possiede bibliografia dedicata, solitamente nei tremissi di questo tipo troviamo PF)
    1 punto
  34. A Napoli discrete e talvolta ricche collezioni di testi e riviste di numismatica sono presenti all'università Federico II, all'Orientale, al Museo Archeologico Nazionale, all' Istituto di Studi Storici Benedetto Croce, alla Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III, e sicuramente anche all'Università Suor Orsola Benincasa, basta consultare i relativi cataloghi online (opac). La situazione non è affatto malvagia, anzi migliore che in moltissime altre città italiane, se teniamo conto che Napoli ospita anche una biblioteca specializzata in Numismatica, ricca di oltre 4000 volumi e con ampio orario di apertura (se non è cambiato qualcosa negli ultimi anni): http://rete.comuni-italiani.it/wiki/Napoli/Biblioteca_di_numismatica Saluti, Andreas
    1 punto
  35. 1 punto
  36. "Il motivo è che misure lacrime e sangue (quelle o altre poco importa) andavano prese, ma nessuno dei nostri politici ha avuto il coraggio di assumersene la responsabilità in prima persona, e con essa l'impopolarità che ne sarebbe derivata. " Già. Proprio così. Ma evidentemente che chi ancora pensa che non sia andata così. "Monti, dunque, ha fatto comodo a tutti, soprattutto a coloro che poco dopo (campagna elettorale del 2013), lo hanno usato come capro espiatorio, scaricando su di lui e sul suo governo, tutte le responsabilità ("dimenticando" che senza il loro appoggio nessuna misura avrebbe potuto essere presa)." Esattamente. Proprio così. "Che poi, da parte di Monti stesso, ci sia stata, come scrive @refero1980, "voglia di protagonismo, arroganza, supponenza", sarà anche vero, ma non cambia la sostanza di quello che è successo e le responsabilità dei politici, che, se Monti non avesse accettato, avrebbero sicuramente trovato qualcun altro che facesse il lavoro sporco al posto loro. " Appunto. Esattamente così. Condivido tutto. M.
    1 punto
  37. Il contributo sta avendo un discreto riscontro fra gli appassionati. Non ci speravo considerando anche la sintesi nel suo insieme. Vi ringrazio di cuore. Siete fantastici! @margheludo @eliodoro Secondo me, ogni vostra considerazione è vera. Sono tanti gli spunti che meriterebbe approfondimento. Chissà che non possa nascere una discussione interessante e aperta a tutti. Cari saluti
    1 punto
  38. Dovrebbe trattarsi di una trillina battuta a Milano a nome di Giovanni Galeazzo Maria Sforza. D: IO GZ M SF VI DVX MLI SX, velo annodato con corona ducale. R: LV PATRVO GVBNANTE, croce fiorata. Rif. Mir n. 226 pag. 199. NC
    1 punto
  39. Buongiorno, il sughero e' un prodotto naturale riciclabile , e se si usa per imbottigliare vini da secoli significa probabilmente che contiene meno sostanze chimiche "dannose" del velluto e del floccato che sono trattati in fase produttiva con svariati prodotti (tinture e finissaggi). Io starei tranquillo. Saluti e buona Domenica. Silver
    1 punto
  40. i commercianti c'erano tutti! :-)...palazzetto strapieno di tavoli come nella tradizione di Modena...un po' piu' scarso del solito l'afflusso..forse molti fermati dal meteo, ma splendida giornata di sole a Modena!
    1 punto
  41. Mi complimento con Adolfo per l'ottimo articolo.....correttamente ed acutamente, Adolfo ricollega il falso alla carenza di cirolante, per cui mi domando...all'epoca il provisino aveva valore fiduciario?se no, gli errori di ortografia potevano essere irrilevanti, in quanto interessava il peso ed il metallo?se si, premesso che i falsi, per me potevano, molto probabilmente, provenire, direttamente o indirettamente, dalla zecca o manovali infedeli, gli errori potevano essere irrilevanti sia perché erano monete destinate al flusso di turisti religiosi, sia per l'analfabetismo dilagante nel medioevo?...vi pongo, quindi, all'attenzione delle sciocchezzuole..saluti Eliodoro
    1 punto
  42. ci fornisci il peso?---
    1 punto
  43. ma solo a me pare una patacca colossale?
    1 punto
  44. per curiosità, questa moneta nella seconda edizione è 107b saluti
    1 punto
  45. Io sinceramente lo terrei anche perché di questo pontefice ne appaiono pochini di testoni in vendita... Naturalmente,se hai il budget che te lo consente (cosa a ma sconosciuta),non sarebbe una gran stupidaggine...
    1 punto
  46. .... l'incisore potrebbe aver corretto in corso d'opera....di più non saprei.
    1 punto
  47. Un ringraziamento a tutti gli amici che ho incontrato stamani al convegno ma soprattutto agli intervenuti al pranzo organizzato dal mitico @gallo83. A presto ragazzi. Saluti Marfir
    1 punto
  48. dipende dal periodo. in ogni caso lavoravano per asportazione del materiale. In ogni caso, per renderti conto di cosa sapessero fare in negativo puoi dare un'occhiata ai sigilli in pietra, corniola, agata e altro, di realizzazione anche ben precedente alla nascita della moneta e relativi conii.
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  49. Per me la passione per il medioevo è nata quando avevo circa 10 anni, e mio fratello (allora studente universitario) mi portava ogni tanto a visitare la vicina abbazia di Santa Maria a Cerrate, in provincia di Lecce. Quei bassorilievi ed affreschi mi affascinavano e intimorivano allo stesso tempo. La passione per le monete la avevo già da qualche anno, grazie anche ad una piccola raccolta (principalmente monete del Regno ma anche qualche borbonica e qualche romana) ed al periodico "Monete del mondo" di Bolaffi che mi padre mi comprava. Fu proprio con quel periodico che scoprii che potevo ritrovare nelle monete le stesse raffigurazioni che osservavo con tanto interesse nelle chiese romaniche. La prima medioevale che ho avuto è stato un follaro di Bari di Ruggero II d'Altavilla, preso a 15.000 lire nel '95 da un commerciante in un mercatino a Brindisi (tale signor Giustino, chissà come se la passa...). Da allora ho studiato e collezionato monete longobarde e normanne per 20 anni, appagato anche dallo scoprire varianti e tipologie inedite (è una monetazione che, per quanto ultimamente oggetto di molte pubblicazioni, è ancora lontana dall'essere interamente conosciuta) Queste monete, per quanto spesso consunte, ribattute o decentrate, mi parlano di periodi cupi, incerti e concitati, con uomini d'armi che combattevano per estendere i propri domini, monaci che creavano splendide miniature nel chiuso dei monasteri, e gente comune che viveva nel timore di invasioni, pestilenze e carestie. Di certo non un'epoca in cui mi sarebbe piaciuto vivere, in primis per la pressione totalitaria esercitata dalla religione, ciononostante il periodo storico che su di me esercita più fascino. Qualche anno fa però, la confusione delle ribattiture, le debolezze di conio e l'irregolarità dei tondelli hanno iniziato ad infastidirmi più di quanto le impronte leggibili mi affascinassero, ed pian piano ho deciso di rivolgere l'attenzione ad un'altra tipologia di monete... chiaramente sempre medioevali! Ho iniziato così ad appassionarmi ai grossi comunali, e che il più delle volte si trovano in conservazioni tali da permettere di apprezzare tutti i dettagli delle raffigurazioni che mi hanno sempre affascinato. Il primo grosso che mi sono regalato è il cosiddetto "marameo", che nonostante che sia ora in compagnia di molti suoi "simili", rimane uno dei pezzi preferiti della mia nuova collezione. Spero di non essere stato troppo noioso con questo post, forse incentrato più sul mio percorso numismatico che sul "perché le medioevali". Cerco di rimediare postando descrizioni e foto delle mie due prime. Un cordiale saluto Paolo Follaro di Ruggero II d'Altavilla, re di Sicilia (1130-1154), coniato a Bari nel 1139, probabilmente per commemorare la riconquista della città dopo una ribellione. Al dritto presenta il busto frontale di San Nicola e la scritta greca "OA[GHIOS] NIKOLAO" ("San Nicola"). Al rovescio una legenda circolare in arabo che recita "Umila bi Bari sanat 534", ossia "Fatta nella città di Bari nell'anno 534" (secondo il calendario dell'Egira); al centro un astro. Riferimenti: L. Travaini, La monetazione nell'Italia normanna, n. 210 Vescovi anonimi (1235-1255), Grosso da 20 denari della zecca di Trento Al dritto (o rovescio?), presenta il busto del vescovo benedicente, ed intorno la scritta EPS (abbreviato per EPISCOPUS) TRIDENTI Al rovescio (o dritto?), una grande F nel campo accostata da una croce e due bisanti, con un cuneo in alto. Intorno: INPERATOR Riferimenti: H. Rizzolli e F. Pigozzo, L'area monetaria veronese, n. T37
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