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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/20/17 in tutte le aree

  1. Questo invece è l'unico esemplare originale in argento finora conosciuto. @fabio22 Puoi aggiungere la foto nel catalogo se vuoi.
    3 punti
  2. Carissimo @Babelone in merito al medaglione credo di poter confermare che non è di epoca romana, ma ragionevolmente prodotto a partire dalla fine del XVII secolo. Per confronto ti allego un esemplare di Vespasiano ( foto 1, gr. 101,46) di alcuni altri medaglioni ( foto 2, 3, 4) che potrebbero essere attribuiti al Lauffer ( incisore e medaglista tedesco, una specie di Johnson dei tempi nostri, attivo dal 1660 circa, è argomento da medaglisti e quindi scusami per eventuali inesattezze). Come vedi ha caratteristiche simili di tondello nelle fratture e nel bordo, presenta anche una particolarità interessante ossia nella fusione del tondello era inserito un cosiddetto "Kupfer stift" ossia un perno in rame, da bordo a bordo passando per il centro, invenzione e tecnica usata proprio dal Lauffer. La motivazione di questo inserimento non è chiarissima, probabilmente per aumentare le proprietà meccaniche per la pressa o, per meglio dire, torchio. Non è facile avvedersi di tale perno, perché è confuso/confondibile con il resto del metallo ( foto 6, poco chiara, ma...). Se provi a cercarlo nel tuo esemplare poi mi dirai se lo trovi... Anche il Vespasiano ha una spessa patina verde cupo, a volte saltata, tracce pesanti di cuprite e sedimenti vari, anche dentro le ampie crepe ( foto 5 ). Pesa ben 100,46 grammi, il pezzo di Nerone foto 2 108 grammi, il Caligola 106 grammi, questi ultimi provenienti dal listino 61 della Kunst und Muenzen. Sono tutti quindi in linea con il tuo pezzo da 110 grammi e con caratteristiche di pressatura o torchiatura. In realtà potresti dirmi che come stile di incisione non sono congrui al tuo pezzo, a parte forse il Nerone.... ti posto quindi un Settimio Severo , anche lui pressato e con caratteristiche crepe radiali sul bordo. ( foto 7). Esistono 2/3 pezzi di questa limitata produzione in ognuno dei principali musei, tipo Parigi, Londra, Berlino e Milano da cui sono presi il Severo e il Caligola mancante di un pezzo, quest'ultimo mostra bene, ma solo dal vivo, il famoso perno di rame al suo interno... Sono pertanto a confermare quanto ti ho scritto nel mio primo post con la prima impressione...? Cordialmente, Enrico P.S. @FalarideDi medaglioni di Adriano pressati ne parliamo in un prossimo post, che ci sarà da ridere...
    3 punti
  3. Tornesello in Mb, bruttino ma R3 anche se veramente difficile da trovare. Michele Morosini.
    3 punti
  4. 3 punti
  5. Buonasera a tutti,mi rendo conto che avrei dovuto pubblicare questo post nell'apposita sezione ma è cosi grande il mio piacere per questa notizia che ho voluto rendervi partecipi ,contando sul fatto che sicuramente anche voi siete animati dalla mia stessa passione per l'alto medioevo,quindi vi comunico che questa primavera ,finalmente,a Pavia si terrà un'importante mostra sui longobardi.
    2 punti
  6. Buona sera a tutti, vorrei sottoporvi 2 aquilini minuti di Pisa, monete sicuramente poco trattate sul forum che si portano dietro un alone di mistero alimentato dall' ipotesi di M.Baldassarri che si tratti di un nominale battuto in Sardegna, sia per le sue caratteristiche metrologiche, che lo fanno ritenere essere stato creato sul piede della libbra di minuti Genovese e quindi nato per concorrere con i denari liguri, i veri padroni del mercato sardo, che per per la evidente questione della non convenienza del trasportare un nominale così piccolo nelle maggiori isole tirreniche, alle quali queste monete erano destinate, fattori che fanno supporre ad una coniazone in terra sarda, e nun ultima la concentrazione dei ritrovamenti sull isola. A novembre a Verona un commerciante sardo me ne ha mostrato uno in verità particolarmente bello rispetto alla media per il tipo, ma voleva troppo (per le mie tasche) ed ho desistito, mi contento dei miei due catorci mal messi ma su cui vorrei fare qualche considerazione. Il primo non sono riuscito a catalogarlo in maniera esatta ma rispetta perfettamente la media dei dati ponderali per il tipo: gr.0,60 mm.15-16. Il secondo rispetta invece alla perfezione il tipo di monete che amo e che scelgo per la mia collezione, ha infatti la caratteristica di esser poco caratteristico. gr.0,34 mm.13,5-14,5. Da una osservazione sui dati riguardanti un campione di 40 pezzi simili provenienti dal ripostiglio sardo di Oschiri (Sassari) del tipo Baldassarri A.II.2d. (Con tre globetti a fine legenda nel rovescio), si nota che la media del peso è di gr.0,63 con una concentrazione di 24 pezzi tra 0,50 e 0,70, di 13 pezzi tra 0,70 e 0,90 e di soli 3 pezzi al di sotto di 0,50 con un peso minimo di 0,35. Per quanto riguarda il diametro, non si scende mai sotto 15mm. Un tondello di 13,5-14,5mm. Come quello che posterò qui di seguito di per se non costituirebbe un argomento su cui discutere troppo, ma mi ha colpito l'aquila sul rovescio che risulta più piccola, ci si aspetterebbe invece che questa uscisse fuori campo su un dischetto troppo piccolo per poterla contenere.L'unica cosa che mi viene in mente è che possa essere ribattuta così da farla sembrare più piccola e in effetti si vedono il petto con la testa un po disassate rispetto alle zampe, e l'ala di dx (la sua sx) più bassa.L'impressione è che il conio sia stato così composto per essere contenuto interamente in questo flan.Non ho però ben chiara la tecnica produttiva di questi conii nel senso che se l'aquila fosse il prodotto di 3-4 punzoni ad esempio uno petto e testa, uno ala dx, uno ala sx ed un altro pancia zampe, allora potrebbe anche essere, altrimenti resta Buona l'ipotesi della ribattitura che ha "scorciato"l'aquila, e le dimensioni ridotte del tondello hanno poi fatto il resto creando questo strano aquilino minuto - minuto . mi interessa particolarmente la questione dei punzoni separati per comporre un soggetto e se qualcuno volesse portare qualche esempio anche di altre zecche gli sarei grato,Ovviamente giusto per fare due chiacchiere tra amici.a seguire il denaretto in questione,di seguito quello "normale" in ultimo il raffronto.
    2 punti
  7. 2 punti
  8. Un decussis,600 e rotti grammi di vera goduria
    2 punti
  9. No, direi che era medaglista e non falsario in senso stretto, come dicevo una specie del nostro Johnson di Milano... probabilmente si tratta di una serie molto ristretta fatta su incarico di un qualche personaggio illustre dell'epoca . Da tenere presente che in linea di massima non riproduce medaglioni esistenti ma sono ispirati più ai sesterzi, almeno alcuni rovesci... Rimane comunque difficile fare attribuzioni certe a questo o a quel produttore/incisore, in questo caso sembra che il perno di rame sia un filo conduttore per una tecnica al torchio/pressa che accomuna questi esemplari e di cui Lauffer è l'inventore. Mi sembra di ricordare che proprio Lauffer abbia poi inventato una "virola" di contenzione per i tondelli alla pressa, praticamente un cerchio che impedisce al bordo di espandersi più di tanto e magari fratturarsi/ creparsi, come in questi esemplari. Niente toglie che il Settimio Severo possa esser di un altro "produttore" e magari anche acconciato di patina ed artefatto ulteriormente in epoca successiva. Quanto invece ai medaglioni truffaldini alla pressa sono altre le caratteristiche e la resa finale, ma questo è argomento di un prossimo post su Adriano e alcuni medaglioni falsi... Cordialmente, Enrico P.S. Quasi dimenticavo... i pezzi sopra riportati hanno un diametro intorno ai 50 millimetri, il peso mediamente supera i 100 grammi.
    2 punti
  10. Gent.mo @Roky68, proprio come ti è stato detto nei precedenti post tutto dipende dalla conservazione, da catalogo la moneta è classificata NC (Non Comune) e si passa dai pochi euro per una MB (Molto Bella) per superare i 1.000 euro in FDC (Fior Di Conio). Le foto sono quindi indispensabili per risponderti e visto il potenziale di questa moneta...meriterebbe farle!!!? Un cordiale saluto, Massimo.
    2 punti
  11. Grazie del pensiero facile facile Matteo Ho imparato una variante che non conoscevo. Credo di averla beccata. Millesimo 1880 variante "inverted A".
    2 punti
  12. Sul mio taccuino di moneta ho questa voce: x: Nel 1890, l'anno che è stato coniato questo cento indiano, lituano Viktoras Barnauskas fuggito dal carcere ed emigrò negli Stati Uniti. Nel giro di due decenni—e dopo un cambio di nome—gli americani sarebbero diventato certa familiari con le iniziali di Mr. Barnauskas, V.D.B., per Victor David Brenner, progettista del cent Lincoln. (xx) v. ----------------------------------------------------- In my coin-notebook I have this entry: x: In 1890, the year this Indian cent was coined, Lithuanian Viktoras Barnauskas escaped from prison and emigrated to the U.S. Within two decades—and after a name change—Americans would become somewhat familiar with Mr. Barnauskas’s initials, V.D.B., for Victor David Brenner, designer of the Lincoln cent. (xx) v.
    2 punti
  13. ecco una doppia vittoria di Valentiniano III
    2 punti
  14. .....nessuno si fa avanti? Allora inizio io. Ammirate il mio gioiellino: FERDINANDO II, Tornese 1839. Il D/ E adesso il R/
    2 punti
  15. 2 punti
  16. Salve. La pista indicata da @morellino è esatta: si tratta di un cavallo in rame per Ferdinando I d'Aragona della zecca de L'Aquila (l'aquiletta, simbolo di questa zecca, si vede ancora piuttosto bene davanti al cavallo, nel R/). Aggiungo che si tratta di una moneta post ribellione perché al D/ il nome del re è scritto FERRANDVS, quindi databile tra il 1488 ed il 1494. Inoltre, la sigla in esergo al R/ è l'iniziale del Maestro di Zecca Gian Carlo Tramontano. Qui la scheda di questa moneta sui nostri Cataloghi dove potrai trovare maggiori informazioni per la classificazione: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIAQ/1Come tipologia si avvicina a D'Andrea-Andreani, n° 104-117 (con aquiletta che interrompe la legenda, come è spiegato in nota 5 del link soprastante), con la sigla all'esergo accantonata da due rosette e l'aquiletta davanti al cavallo che interrompe la legenda in REGN-I, quindi moneta comune.
    2 punti
  17. Buongiorno, mettendo ordine nei tornesi di Ferdinando II della mia collezione, ho riscontrato differenze di grandezza nelle cifre delle date. È normale questa differenza.... Cosa ne pensate?
    1 punto
  18. Condivido questa prima moneta del 2017 che entra in collezione giusta giusta per il mio compleanno! Si tratta ovviamente di un testone del III tipo (come da titolo) di Emanuele Filiberto con data 1561 per la zecca... e qui diventa difficile.... di Asti o Aosta. Abbiamo già discusso molto su questa attribuzione, io sono del partito Astigiano, per me la zecca di Aosta non lavorava in quell'anno mentre Asti mi risulta fosse attiva. Vi è una imperfezione del tondello che a me non disturba, non manca nulla delle parti importanti della moneta, diversi graffi diffusi (specie al rovescio) ma ha ancora buoni rilievi ed una bella patina antica. Il peso di 9,13 grammi è conforme nonostante la mancanza e in mano risulta più gradevole che in foto. Rinfreschiamo la vecchia discussione sulla zecca di appartenenza? Datemi anche i vostri pareri su questa nuova acquisizione che per me sono importanti...
    1 punto
  19. ____ Il rover Curiosity, attualmente sul pianeta marte sin dal 2012, oltre a vari strumenti di rilevazione per centinaia di milioni di dollari, ha con se un "profilo di calibrazione" altamente tecnologico, si tratta di un Lincoln cent del 1909 VDB (iniziali del progettista della moneta Victor David Brenner poste a rilievo sul rovescio della moneta). Il geologo Ken Edgett studia le immagini degli affioramenti rocciosi rilevati su marte, il Lincoln cent è stata una sua scelta, naturalmene Curiosity monta altri tipi di misurazione più complessi e sofisticati ma non comparativi. Edgett spiega che per la comparazione nelle fotografie è sempre utile un oggetto di una dimensione nota a tutti, con una persona presente in foto se si tratta di una spiaggia od una scogliera, di un piccolo oggetto quotidiano per qualche metro, e nel nostro caso di una moneta se si tratta di una vista da meno di un metro di distanza, un'apposita telecamera la sovrappone alla visuale La moneta attualmente sul pianeta Marte fotografata durante la preparazione della strumentazione tecnico scientifica. Il geologo ha acquistato il centesimo con i suoi fondi ed ha scelto un 1909 (il primo anno di coniazione) per onorare il centenario della nascita del presidente Abraham Lincoln (1809-1865).
    1 punto
  20. Buon giorno a tutti, Con grande piacere vi posso comunicare che "Rassegna Numismatica" di Furio Lenzi è disponibile integralmente sul sito della SNI a questa pagina LINK Buona lettura Matteo
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  21. Contribuisco anche io con un umile me splendido 2 tornesi in conservazione inusuale per il tipo che,nonostante il mio budget risicatissimo,sono riuscito a prenderlo ad un prezzo eccezionale: 15 euro!!! (La foto non le rende giustizia)
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  22. Ciao ragazzi....mi intrufolo pure io in questa carrellata di SOGNI...... Io mi accontenterei di tenerla un attimo in mano. 12 Carlini 1810, testa a destra......
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  23. Ciao! Complimentoni! Pensare che nel Chalkis Hoard, più grande ritrovamento di torneselli (4.806 pezzi), del Morosini ce n'erano ben 26 ... saluti luciano
    1 punto
  24. Questa del congresso di reumatologia di Roma del 1961 è opera dei fratelli Lorioli e coniata nella loro officina, ce l'ho anch'io in collezione, essendo una replica moderna della borbonica ufficiale del 1824 non potevo farmela sfuggire. eheheheh, eccola. Se non erro la pagai una sessantina di euro, il diametro è abbastanza grande, se non erro sui 60 mm. Quella originale del 1824 è però tutta un'altra storia, ecco un bell'articolo, ricordo a tutti che la medaglia di Cotugno è la prima medaglia borbonica in assoluto a riportare le sigle del reggente del Banco delle Due Sicilie dopo l'importante riforma della zecca di Napoli. PDRMP..... http://ilportaledelsud.org/ippocrate_napoletano.htm
    1 punto
  25. Spesso per identificare cosa c'è sotto la nuova impronta borbonica bisognerebbe visionare la moneta dal vivo. Ricordo tanti anni fa fu una mia fissa quella di collezionare le reimpresse per il tipo di moneta che c'era sotto. Scrissi anche un articoletto. Eccolo. http://ilportaledelsud.org/reimpresse.htm
    1 punto
  26. http://www.inasta.com/Aste/AN043/PDF/Falsi da studio.pdf LOTTO 8339
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  27. Non mi sembrano uguali, in questa postata vedo dettagli approssimativi ...anzi è proprio diversa.
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  28. A parer mio massimo SPL+
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  29. Domanda: ma quante mai spedizioni fa un privato per subire danni così ingenti da un aumento di tariffa per le spedizioni?...Capisco la questione che il servizio non è neanche lontanamente proporzionato al prezzo, ma capisco meno l'interesse sull'argomento
    1 punto
  30. D'impulso anch'io mi assesterei attorno allo SPL. Il FDC non lo nominerei, da queste foto, nemmeno al rovescio.
    1 punto
  31. Sembra un difetto di tondello: se non lo fosse i bordi della mancanza sarebbero slabbrati; se invece per qualunque motivo fosse stata saggiata, lo sarebbe con un taglio più netto.
    1 punto
  32. Ciao Babelone, mi associo a quando ha scritto vitellio . Già il peso la dice lunga , le fratture enormi per un medaglione in bronzo. La cuprite che si nota un po' qua , un po' la non da garanzia di autenticità. La "colorazione" sembra da fegato di zolfo e poi interrato. I fondi ricco di crepe , se coniato non dovrebbero esserci. Tondello fuori misura (probabilmente) da fusione. Comunque va osservato con attenzione.
    1 punto
  33. @margheludo Due chiacchere fra amici? Io vedo un duetto o al massimo un trio . Personalmente mi tiro fuori. Mi sono riletto parte della monografia (Zecche e monete del Comune di Pisa pp. 124-128) di @monbalda Baldassarri A parte il fatto che ogni volta che sfoglio il libro trovo sempre notizie interessanti, non ho rilevato appunti riguardo alla varietà delle dimensioni dei conii relazionati agli aquilini minuti. Effettivamente dal confronto che ci hai proposto le differenze si notano bene. Forse sono due nominali uguali ma con valuta diversa coniati in periodi separati o in aree monetarie particolari? Non so. Speriamo qualcuno ci illumini Cari saluti
    1 punto
  34. Bellissima! Una vera 'chicca' ... gli incisori utilizzati da Carlo V per le sue monete hanno realizzato - a tutte le latitudini - ( vi sono dei gettoni a suo nome battuti in Fiandra assolutamente spettacolari) monete sempre di ottimo livello e a volte dei piccoli capolavori...
    1 punto
  35. Io invece sono del parere che sarà un'emissione deludente e monotona.... E' infatti assurdo concepire otto tagli riportando sugli stessi sempre lo stemma del papa... Io avrei reso la monetazione molto più interessante sia dal punto di vista culturale che numismatico, riservando al 2€ l'effige del regnante e al taglio di 1€ lo stemma... Sui rimanenti tagli avrei invece rappresentato ciò che sono i simboli dello stato: il colonnato e la basilica, l'obelisco, i giardini vaticani, il palazzo del governatorato, le guardie svizzere ed i gendarmi....
    1 punto
  36. L'ultimo della serie goriziana è il grosso di Carlo V d’Asburgo che emise a Lienz per la Contea di Gorizia (cfr. CNI VI, p. 70 n. 1) nel 1520 . Per il "nostro" Max l'ultimo della serie è il Halbbatzen con data, coniato però a Sankt Veit e non più a Lienz. dritto: scudo coronato di Carinzia (partito di tre leoni e fascia) è accompagnato dalla leggenda ARCHIDVX CARINTH rovescio lo scudo Goriziano con Leone/Fasce è sormontato da elmo e cimiero ed è attorniato dalla leggenda COMITATVS GORICIE data
    1 punto
  37. Partecipo anche io con una moneta insolita ma, a mio parere, meravigliosa! Si tratta di un 1/2 tari di Carlo V, busto barbuto, zecca di Messina, anno 1541, ex collezione Spahr. Al dritto: Busto barbuto volto a destra entro circolo di perline. + x CAROLVS x IMPERTO x Al rovescio: Aquila coronata ad ali aperte volta sinistra , circolo lineare. + x REX SICILIE x Spahr 392 , MIR 305 Materiale: Ag Diametro: 16 mm Peso: 1,44g
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  38. Ciao si basano come lo Sv su dati stilistici e ponderali e per cui senza uno studio approfondito come possono essere i ritrovamenti di tesoretti con riferimenti sicuri di altre monete certe la cosa non cambia di molto, invece può cambiare come ho detto nel post precedente inerente i bronzi con tridente. Silvio
    1 punto
  39. ed ecco un VOT XX di Valentiniano III
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  40. Un Marco 1975 Greca stella greca rombo
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  41. Uno dei più bei sogni che io abbia mai fatto.
    1 punto
  42. Scusiamo l ignoranza.. Ma servono immagini se si vuole parlare di valore... Le condizioni di una moneta sono essenziali e il valore può variare molto
    1 punto
  43. A Medieval Scottish silver penny of William I of Scotland (1165 - 1214), Short Cross Phase B (c.1205 - 1230; Spink S5031). Moneyer: Henry le Rus; mint: Perth. Roberto
    1 punto
  44. Peccato perchè così si fa fatica a leggere le legende... Comunque per me da quel che vedo potrebbe essere un penny di Edoardo il Confessore, Spink 1175. Monetiere Godric ? Zecca non la capisco forse londra vista la D(?) finale
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  45. Ciao, mio figlio è contentissimo e gasatissimo, l'ha messa in una capsula di plastica ...☺️
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  46. E' tra le monete di grande modulo che più preferisco...
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  47. Si, penso proprio sia quella!@profausto perché non potrebbe essere una stigma? Nel RIC leggo che la 921 è censita con segno di officina da A dot a H dot, e tenendo conto che nella numerazione greca la ς equivale a sei e la η all'otto essa rientrerebbe nel range segnalato
    1 punto
  48. Rivendico il diritto di scrivere a mente libera sul forum senza dover misurare le parole! Oltretutto le tue riflessioni non sono banali nè sciocche, ma aiutano a pensare e anche se alla fine non dovessero risultare corrette (vediamo la moneta prima di dare un giudizio definitivo) hanno aiutato i partecipanti a riflettere. E non mi sembra una cosa da poco!
    1 punto
  49. Brutta cosa.... Per me colorare una moneta significa deturparla! E come se si tatuasse il candido corpo di una bella donna....
    1 punto
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