Vai al contenuto

Classifica

  1. Rocco68

    Rocco68

    Utente Storico


    • Punti

      14

    • Numero contenuti

      10811


  2. dabbene

    dabbene

    Guru


    • Punti

      10

    • Numero contenuti

      20123


  3. monbalda

    monbalda

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      2167


  4. UmbertoI

    UmbertoI

    Utente Storico


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      2681


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/22/17 in tutte le aree

  1. Salve a tutt* scusate ma vado ancora di corsa e riesco a frequentare il forum davvero saltuariamente a causa della mia situazione familiare purtroppo ancora in assestamento. Sono d'accordo con @chievolan che si possa trattare piuttosto di un aquilino minuto tosato e anche abbastanza consunto. perché oltre che ad essere sottopeso, non si vede una buona parte del capitello e della legenda a destra, mentre si vedono figura completa, legenda e cerchio in alto a sinistra. E' vero che il fenomeno della tosatura in generale si osserva piuttosto sui grossi, ma ho notato che in contesti particolari come quelli isolani (vedi Sardegna e Corsica) dove non si coniava moneta e c'erano quindi meno ritiri o rientri sistematici in zecca, le monete minute tendono a rimanere ancora più a lungo in circolazione rispetto al continente e sono adattate per tosatura ai pesi (rispetto ad intrinseco) delle monete più tarde insieme alle quali si trovano a circolare (il ripostiglio di Padru che ho studiato di recente è esemplare per questo). Altra ipotesi è che abbiano voluto tosare il minuto per farlo del peso di una mezzaglia genovese, che che con il denaro di Genova era il principale circolante nelle isole maggiori dell'area alto-tirrenica nella seconda metà del XIII secolo, ma il valore mi pare un poco altino rispetto alle mezzaglie genovesi di quel periodo. Quindi niente emissione di mezzaglia pisana, ovvero nessun nuovo nominale, almeno secondo me, e lo si vede bene anche dal fatto che la grandezza dei punzoni usati è la stessa di tutti gli aquilini minuti, come si evince dallo stesso confronto postato da @margheludo, oltre che dall'immagine che vi invio qui io. Tutte le mezzaglie che conosco meglio (Pisa, Lucca e soprattutto Genova che ne conia per parecchie serie parallele ai denari) sono realizzate con punzoni appositi e presentano quindi tutto il conio di dimensioni più piccole. Per quanto riguarda l'uso dei punzoni mobili in queste serie della zecca di Pisa confermo quanto già scritto nel volume del 2010 e già riportato da qualcuno di voi, se non erro: a mio parere le figure sulle monete pisane della seconda metà del Duecento (sia la Vergine in trono, che l'aquila su capitello) erano comunque composte con vari punzoni mobili e non con un unico punzone, come si evince dallo studio delle monete stesse del periodo. Nel caso della prima tipologia di aquilini minuti la testa dell'aquila, viste le dimensioni e l'accostamento a corpi leggermente diversi per forma e dimensioni, potrebbe essere stata realizzata senza problemi con un punzone distinto, come mi pare abbia ventilato @margheludo Non penso invece che ci sia una doppia battitura per scivolo di conio tra un colpo e l'altro e i segni delle piume che ha evidenziato @anto R sono quelli della coda che si trovano sempre in quella posizione. Infine: guardando la forma dell'aquila e le proporzioni del suo corpo rispetto alla testa non bisogna meravigliarsi, sia perché per questa tipologia di minuti esistono esemplari meglio leggibili con l'aquila ancora più tozza, sia perché in effetti questo esemplare è piuttosto vissuto e consente di distinguere alcuni particolari fino ad un certo punto. Per @adolfos: non ho ancora avuto dati discordanti da quanto scritto nel 2010 circa l'area monetaria di utilizzo di questi minuti visto che le aree di ritrovamento sono rimaste sempre le stesse ovvero essenzialmente Corsica e Sardegna, e secondariamente Liguria (sop. Ponente), altre isole liguri e toscane dell'alto-tirreno e raramente costa toscana nord-occidentale (area lunigianese per intenderci). Vi ho postato due immagini di confronto circa le proporzioni dell'aquila elaborate sulla base dei due aquilini minuti già postati da margheludo e aggiungendo un terzo ben leggibile che ho già usato per la pubblicazione del 2010. Concludendo, sono d'accordo con @chievolan: si tratta di un aquilino bruttino, ma molto vissuto e quindi per me "simpatico" (come talvolta si dice anche di certe persone ;)). Sono d'accordo d'altronde anche con margheludo sulla possibile costruzione dell'aquila con diversi punzoni e su possibile punzone per la testa staccata dal resto del corpo. Spero di essere stata chiara: fatemi sapere le vostre considerazioni. Buona domenica MB
    5 punti
  2. Altra moneta che di piace rigirare fra le mani.....è questa piastra di Ferdinando IV anno 1816. Comprata ben sedici anni fa e cosi' catalogata: Piastra da 120 Grana, anno .1816. Punto prima e dopo la data. Bordo "dritto" Riferimenti: Pagani 69/c _D'Incerti 24/f Peso 27,52 grammi Conservazione: SPL
    3 punti
  3. Monetazione che non conosco. le mie considerazioni sono relative alle foto che vedo. Credo che la moneta più piccola sia semplicemente fortemente tosata, e che l'aquila appaia diversa e più piccola solo perché le zampe sono in posizione più alta rispetto ad un conio normale, e ciò si vede considerando la coda, della quale non si vedono le penne timoniere (che erano nella parte tosata) ma solo le piume del groppone (i globetti che anto R evidenzia in basso). L'ala sinistra non è più bassa. Chi la vede così è ingannato dalla frattura che sembra interromperla, mentre si nota che in alto prosegue col carpo (disegnato ricurvo come di consueto nelle immagini delle aquile araldiche). Il collo è un po' più corto del consueto. In conclusione a me pare si tratti di un aquilino normale, ridotto di diametro e peso per tosatura, in cui la figura dell'aquila appare più "tozza" e piccola per avere un collo leggermente più corto del consueto e per avere le zampe spostate in alto (per rottura del conio o per errata proporzione nell'incisione dello stesso). Credo che se misurassimo l'aquila dall'estremità del capo a quella della coda (considerando le penne timoniere escluse qui dalla tosatura) non avremmo differenze dalla normalità. La condizione di conservazione della moneta ovviamente non aiuta ed inganna l'occhio. In conclusione penso che la moneta "piccola" sia semplicemente un aquilino "brutto".
    3 punti
  4. non so..tutto quello che sapevo ve l'ho comunicato,sono anch'io a caccia di particolari più precisi,man mano che ne entrerò in possesso non manchero di farveli avere.
    3 punti
  5. In una rassegna come questa non può mancare la regina Vittoria. Questa fantastica moneta rappresenta il desiderio irraggiungibile della quasi totalità dei collezionisti di monete contemporanee inglesi. L'esemplare che aggiungo, uno dei migliori per conservazione che si trovano in rete, proveniente dalla collezione Scarlato, è recentemente passato in asta Varesi 69 realizzando 115.000 euro più diritti. 5 pounds 1839; famosa come "Una & the lion" E' riconosciuta come la più bella moneta inglese mai coniata. Ha una pagina wikipedia tutta sua. https://en.m.wikipedia.org/wiki/Una_and_the_Lion?wprov=sfla1 Buona serata.
    3 punti
  6. Dopo le prime due monete con rovescio che rappresentavano allegoricamente due fatti storici , in questo nuovo Post tratto per la prima volta di un rovescio di moneta romana con iconografia archeologica ; per l’ esattezza un Sesterzio emesso da Antonino Pio con la rappresentazione del Tempio di Augusto , Tempio che esisteva nel Foro Romano nel tratto della valle che separa il Palatino dal Campidoglio chiamata Velabro , probabilmente appena dietro il Tempio dei Dioscuri del quale ancora oggi esistono i ruderi . Questa localizzazione del Tempio di Augusto e’ praticamente certa poiche’ ne parla Svetonio in un passo della Vita di Caligola quando scrive che Caligola aveva intenzione di costruire un ponte che partendo dal Palatino e passando al di sopra del Tempio di Augusto , fosse collegato al Campidoglio , questo per assecondare il desiderio dell' Imperatore di essere unito direttamente con Giove Capitolino . Il Tempio venne iniziato su ordinazione di Tiberio e probabilmente anche di sua madre Livia Drusilla , vedova di Augusto , ma completato e dedicato da Caligola poco dopo il 37 ; annessa al Tempio vi era anche una biblioteca . Il tempio fu distrutto per la prima volta da un incendio , non è certo se all' epoca di Domiziano o subito prima , fu comunque restaurato da Domiziano stesso . Il Tempio rimase intatto fino al tempo di Antonino Pio che lo restaurò , forse dopo essere stato nuovamente danneggiato forse da un terremoto , terminato il restauro Antonino Pio emise due Sesterzi con l’ immagine del Tempio di Augusto , in una lo chiama Aed Divi Aug Rest , nella seconda Templum Div Aug Rest , con la chiara intenzione di far risaltare ai contemporanei un restauro avvenuto dopo qualche evento che l’ aveva danneggiato , purtroppo la data esatta del restauro non e’ nota poiche’ la legenda COS IIII e’ vaga , in quanto racchiude un arco di tempo troppo lungo , dal 145 al 161 , data della morte di Antonino Pio ; si puo’ supporre con una ragionevole probabilita’ che il Tempio venne danneggiato o distrutto a seguito del tremendo incendio avvenuto al tempo di Antonino Pio che avvolse Roma , quando arsero 340 caseggiati e abitazioni signorili come racconta la Storia Augusta , incendio che e’ riportato anche da Aulo Gellio nella sua opera : Notti Attiche ; oppure che il Tempio crollasse a seguito del terremoto del 151 che fece crollare parte del Circo Massimo nel quale morirono 1112 persone , in questo caso la data del restauro sarebbe di poco posteriore al 151 . L' ultima testimonianza dell' esistenza del tempio risale al 248 al tempo di Filippo I . Nella prima fase del monumento , forse piu’ che di un Tempio dovette trattarsi di un Aedes come riporta la legenda della prima moneta , cioe’ di un Tempietto o Santuario , trasformato poi in vero Tempio da Antonino Pio quando lo restauro’ , forse dopo il 151 . Sempre secondo Svetonio , nella Vita di Tiberio , nella Cella del Tempietto , Livia aveva conservato le lettere di Augusto e secondo Plinio , Storia Naturale , nella Cella vi era deposta anche una patera d’ oro contenente le radici di un albero prodigioso di Cinnamomo , dal quale si ricavava la spezia chiamata cannella , radici di Cinnamomo che all’ epoca di Augusto proveniva dall’ isola di Ceylon ( India ) , gli scambi commerciali erano in quell’ epoca gia’ di vasta portata . All’ interno del Tempio vi erano collocate la statue di Augusto e Livia o forse di Roma . Una moneta , Sesterzio , di Caligola raffigura probabilmente il primitivo aspetto del Tempio di Augusto appena terminato : si tratta di un Tempietto a sei colonne sul fronte in stile ionico e con sculture sul tetto , sul basamento e sul frontone , decorato con ghirlande . Il restauro di Antonino Pio viene celebrato in alcune monete della sua epoca , che raffigurano un Tempio trasformato in otto colonne sul fronte in stile corinzio , con ricco frontone e acroteri , contenente due statue , di Augusto e Livia o forse di Roma . In foto la moneta , un Sesterzio , emessa da Caligola con il primitivo aspetto del probabile Tempio di Augusto , il Sesterzio emesso da Antonino Pio con la scritta AED ed il successivo con le legenda TEMPLUM . Con questo post per il momento termino l' esposizione delle monete storiche archeologiche , in attesa di leggere vostri post riguardanti questi due argomenti specifici ; ricordo che potete trattare monete antiche di varie epoche , anche non romane , fino al medioevo compreso , secondo le conoscenze e competenze di ciascuno , grazie .
    2 punti
  7. E' un pensiero che poco c'entra con la numismatica e molto con la carità umana, ma lo scrivo qui perché sia visibile a tutti. Impossibile, a mio parere, non rivolgere un pensiero affettuoso a una terra martoriata da eventi atmosferici e naturali che sembra, perun malvagio disegno del destino, si accaniscano senza pietà. Vada un abbraccio forte agli amici del Forum impegnati in questi giorni a far fronte a questi disastri, intenzione che ovviamente credo tutti noi siamo d'accordo si estenda a tutti gli abitanti del Centro Italia così colpiti da questa sventura.
    2 punti
  8. Ciao antonio...carlino che sembra fuso ed argentato... A proposito dei carlni di Alfonso I , non dimentichiamo la storia del "malo carlino" coniato nei periodo in cui Senier era maestro di zecca e fu, per questo, inquisito.. Saluti Eliodoro
    2 punti
  9. Siete troppo buoni ;), vi allego anche il rovescio, le foto sono quello che sono ahimè. ci siamo allontanati dal forum perché andava alla deriva, sterile e senza monete, ogni tanto torno a rileggere qualcosa in sezione, perché mi ha insegnato molto, ho notato che questo, che è il subforum che più ci sta a cuore, è vispo, e c è gente nuova, e preparata, e con tanta voglia, mi complimento con @Rocco68 in particolare, per la mole di contenuti, per i modi...ti ringrazio, mi sono rifatto più volte gli occhi con le tue monete, e ho voluto condividere questa, che al tempo avevamo tenuto per noi, perché è giusto che qualcuno ti ricambi il favore ;). Continuerò a seguirvi
    2 punti
  10. Volevo portarvi come primo esempio un mezzo grosso attribuibile a Cola di Rienzo, sul sito BAV un esemplare viene descritto come avente la "testa [del leone] rivolta a sinistra", in realtà il punzone impiegato per realizzare la testa del felino è troppo arretrato e quindi si tratta solo di un effetto ottico. Peccato che oggi non so per quale motivo sul BAV non riesco a cercare le monete senatoriali ma solo le pontificie "vere e proprie"...mah... Rimedio con il rovecio di un quattrino chiavarino bolognese, la figura di S. Petronio è composta da un punzone per testa/corpo e da un punzone per ciascuna mano (nel caso della mano sinistra è un tutt'uno con la figura in miniatura della città, sorretta nel palmo); ne parla anche Chimienti nella sua monografia sulla zecca bolognese.
    2 punti
  11. mi permetto di correggervi.... il RIC dà doppia opzione
    2 punti
  12. Un "Aquilino brutto", quindi un nuovo nominale?Grazie @chievolan per l'intervento, assolutamente giusta la tua osservazione sulle penne della coda ed ho avuto la tua stessa impressione su quelle timoniere che non si vedono, ero interessato alla tecnica produttiva di questi conii perché volevo dare un senzo alla figura dell'aquila così compressa da sembrare più piccola. Se il punzone fosse uno per l'intera figura (e viste le dimenzioni ridotte del soggetto può starci) si tratterebbe senza dubbio di una ribattitura seppur bizzarra, l'alternativa alla ribattitura credo sia un conio più piccolo impresso con i punzoni preesistenti che dovevano in qualche modo entrare a forza nello spazio ridotto del nuovo modulo. Nell' osservazione delle aquile anche quelle dei grossi, sembra che il corpo senza zampe e senza ali sia frutto di un punzone unico, ragion per cui le penne timoniere sono le uniche fuori campo, sembra poi che un punzone costituisca il gruppo capitello-zampe ed altri due le ali. Per quanto riguarda la tosatura Baldassarri lascia intendere che a seguito di svalutazioni ripetute sul finire del 200' questo fenomeno riguardasse soprattutto la "moneta grossa " di intrinseco più elevato dei 200 millesimi circa dei minuti in questione, ma tutto può essere del resto si sa che la miseria è brutta. Parliamoci chiaro, vediamo cosa esce fuori da questa discussione, ma ho la sensazione che si tratti del risultato bizzarro di una ribattitura, in ogni caso non vedo cosa ci sia di sbagliato nel fare un po di "fantanumismatica"credo che sia anche un modo per studiare ed imparare cose nuove, visto che sono certo che anche voi scriviate questi post con almeno un paio di testi aperti sul tavolino (io sono stato relegato sul bancone di cucina)? e poi non chiudere le porte ad una nuova scoperta, medaglia o denaro minuto per la terraferma (pisana) che sia.Vi ringrazio per la pazienza e per i vostri preziosi interventi che spero continuino numerosi. @anto R credo che anche se di altra epoca un contributo sia comunque utile, grazie.
    2 punti
  13. Salve, insieme ad altre commerciali, mi trovo queste due monete d'oro. La prima sembra un tari o simile, ma non capisco se italiano o una versione africana dello stesso periodo (anno 1000?). Misura 23 mm di diametro per uno spessore di 0.6. Purtroppo non ho modo di determinare il peso esatto. La seconda sembra una moneta moderna o, comunque, non antica come l'altra, ma non sono riuscito in rete a trovarne una simile per identificarla. Diametro 16.6 mm x 0.85 di spessore. Vi ringrazio fin d'ora per le informazioni che potrete darmi. Massimo
    1 punto
  14. ciao @anto R, il tuo carlino mi sembra "diverso" , di stile più grossolano rispetto a quello del post 6, la croce a inizio legenda del D e la crocetta del globo crucigero, il vestito del re , lo scettro, visto che è fuso e in rame argentato per me si tratta di un falso d'epoca (ovviamente per quello che riesco a vedere dalle immagini)
    1 punto
  15. Adesso vi mostro quello che è un incrocio tra una napoletana,e una papale dato che si tratta di un cavallo di Papa Innocenzo VIII, coniato nella zecca dell'Aquila. A parer mio, si tratta di una moneta superiore alle media soprattutto per la sua conservazione e per la sua stupenda patina verde. facendo cosa gradita,mauguro buona fortuna a tutte le persone colpite dal terremoto all'Aquila Mercoledì mattina.
    1 punto
  16. 1 punto
  17. Per sette euro avrei preso anche Settimio...
    1 punto
  18. Rispolvero la discussione per mostrarvi questo carlino di Alfonso: 3.28 gr A me sembra della stessa famiglia, notare Alfonso seduto storto e la S evanescente nel campo. Però il mio è in rame argentato... Francamente non so cosa pensare...falso di un falso d'epoca? @aleale @eracle62 Antonio
    1 punto
  19. Ciao ottimo come sempre, c'è anche un denario a nome di Antonino con lo stesso retro del sesterzio. Silvio
    1 punto
  20. Io sinceramente, a parte il discorso dei segnetti (rispetto ai quali sono d'accordissimo con voi, potrebbero metterci un po' più di attenzione e cura durante la produzione), non noto un così notevole degrado delle monete contenute nei cartoncini del Vaticano, sia lire che euro. Però se tutti voi, grazie alla vostra esperienza e conoscenza, mi dite che conviene togliere le monete dai loro alloggiamenti e conservarle in maniera differente....di sicuro mi conviene fare così. Però sinceramente la cosa un po' mi dispiacerebbe, perchè ogni tanto mi piace prendere e riguardarmi tutte le varie divisionali che ho...in particolare quelle del Vaticano. Comunque devo dire che i vostri consigli e i vostri "botta- e risposta" sono sempre utili e interessanti.....continuate così grazie!!!
    1 punto
  21. Si certo Aldo e' chiaro: si fa per parlare e per confrontarsi nella nostra comune passione. È vero quella del cartoncino e' una tradizione da sempre del Vat. Pero io credo che anche la tradizioni si potrebbero modificare se sussistono le condizioni per farlo. Gia' goi Euro sono monete che si ossidano facilmente, se poi vengono messe in quei posti e' chiaro che dopo 10 anni ti trovi monete praticamente nere. Ci sono tante altre Zecche che , a prezzi pure inferiori, mettono monete in confezioni perfette. La Div San Marino , ad esempio, del 2002 e' nuova. Perfetta e immacolata sembra coniata ieri. Per non parlare delle Proof di Monaco che, ok, sono Proof e quindi migliori ma sono rimaste perfette da 15 anni. E pure le divisionali sempre di Monaco del 2002 sono perfette. Quindi e' palese che il confezionamento e' fondamentale. Secondo me dovrebbero prestarci molta piu' attenzione. Rimangono sempre monete per collezionisti..
    1 punto
  22. Concordo. Un ottimo esemplare Nando!
    1 punto
  23. 1 punto
  24. se rimane così è già bellissima,se la patina comincia a concentrarsi solo sul bordo magari meglio liberarla e adagiarla sul velluto?
    1 punto
  25. @ozacido.....ti avviso che dopo questo bel mezzo scudo..... Iniziero' a collezionare le monete Siciliane! Patinata in modo superbo.
    1 punto
  26. Grazie King John,abitando in prov. di Salerno anch'io,potrei fare il sacrificio di gustarmele non solo con le foto in rete seduto davanti al pc ,ma anche in un piatto di qualche ristorante pero' non facendo la fine di quei due nel film Che bella giornata,ciao.
    1 punto
  27. Il regolamento è stato aggiornato, adesso oltre ad un anno ci vogliono minimo 100 messaggi all'attivo, e tu ne hai 3 in 6 anni. qui trovi il regolamento aggiornato
    1 punto
  28. nuovi arrivi nella collezione USA 1 DOLLAR MORGAN 1881 o SVIZZERA 5 franchi 2014, 2 fr 2013, 1/2 fr 1981, 10 rappen 2013, 1 fr 2014
    1 punto
  29. Salve a tutti. Purtroppo il tornese di @Motoretta è messo davvero male (ma si tratta di un regalo, quindi, come si suol dire, a caval donato... ) e dalle foto non riesco a vedere altri segni distintivi. Ma credo che l'impresa risulterebbe ardua anche con la moneta in mano, vista dal vivo. Il giudizio espresso da Rocco68 è esatto: anche per me si tratta di una coniazione al bilanciere, quindi post 1680 (incluso).
    1 punto
  30. Buonasera. Oggi ho acquistato questo 20 lire Umberto I, volevo cortesemente domandarvi in quale stato di conservazione si presenta secondo voi. Grazie in anticipo, Michele.
    1 punto
  31. Eccola.... Anche se I cataloghi non la riportano, la trovo con molta frequenza.
    1 punto
  32. Ciao @Motoretta, e si' purtroppo è molto consumato il tuo Tornese. L'unica cosa che riesco a capire......e che è stato coniato al bilancere. Chissa' se @Caio Ottavio, riesce a decifrare altri segni. Un saluto, Rocco.
    1 punto
  33. Grazie. Si ho deciso di lasciarla per almeno un altro annetto ...poi credo che la metterò in capsula o nel vassoio chiuso.
    1 punto
  34. Buongiorno Nando, complimenti, la patina che si sta formando le dona un aspetto decisamente migliore, io continuerei a conservarla nello stesso modo e la lascerei patinare ancora. Prova ad immaginare la sezione centrale con la stessa patina che ora trovi sui bordi. Buon Domenica Silver
    1 punto
  35. @Liamred00 ecco la tua "Sphinx virtual coin" @Archestrato e questa è la tua
    1 punto
  36. La scritta che segue il nome del medaglista LAUER dovrebbe essere NURNBERG (Norimberga) e non NURNRERG.
    1 punto
  37. infatti ipotizzi male... è una moneta abbastanza rara,coniata in 500000 pezzi oltre 130 anni orsono e molto ricercata soprattutto dai neo ricchi collezionisti russi e cinesi. Questo è un esempio di un pezzo in conservazione SPL o giù di lì:http://www.ebay.it/itm/1885-Russia-1-Rouble-Silver-Coin-/182340394183?hash=item2a74559cc7:g:GhUAAOSwA3dYGeiU venduto sulla baia,quindi praticamente il minimo che si può spendere per questa tipologia in questa conservazione. Tralasciando richieste assurde per conservazioni inferiori,tipo questa: http://www.ebay.it/itm/1885-1-ROUBLE-SILVER-OLD-RUSSIAN-IMPERIAL-COIN-ORIGINAL-/191519679055?hash=item2c9776624f:g:ZoMAAOSwofxUiMh2 E' un dato di fatto che la moneta in questione VALE ben oltre i 30/40 € ipotizzati. Che poi uno non sia disposto a spenderli è tutto un altro discorso...io ad esempio non spenderei mai 1000 € per un 50 cent leoni FDC di un anno raro,cosa vuol dire??? Ma il valore oggettivo di un oggetto è quello che può realizzare nel momento in cui viene posto in vendita, non è dato da "io spenderei o non spenderei..." Se si vuole dare un parere credo debba essere suffragato da fatti e lo dico senza intento di polemica,ma solo per dare indicazioni attendibili a chi pone un quesito
    1 punto
  38. Da notare i dettagli delle calzature indossate da Lady Liberty, per non parlare della maestosità dell'aquila raffigurata al rovescio...questa tipologia è fantastica, ogni volta mi perdo in nuovi particolari...;)
    1 punto
  39. Il 5 centesimi 1913 senza punto Fig.1 COME SCOPRIRE I 5 CENTESIMI 1913 SENZA PUNTO ARTEFATTI Da alcuni anni sto studiando la moneta da 5 centesimi “Prora” del 1913 cosiddetta senza punto tra la D’ e ITALIA, forse un errore dell’incisore L. Giorgi. Come noto, questa variante è molto rara mentre la versione col punto è comunissima. In commercio spesso si trovano esemplari che sono stati alterati togliendo questo punto. Sicuramente per il Dritto è stato usato un solo conio che non presentava il punto. Molto probabilmente anche per il Rovescio è stato usato un solo conio che è possibile individuare tramite alcuni piccoli particolari. Nella figura 1 riporto il rovescio di un 5 centesimi col punto mentre nella figura 2 riporto un 5 centesimi senza punto. Nelle due figure ho evidenziato alcuni particolari che le distinguono: la foglia nel cerchio nella seconda variante punta leggermente verso destra. In più, nella versione senza punto tutti gli esemplari di alta conservazione esaminati presentano delle piccole mancanze di metallo sul bordo in corrispondenza del numero 3 della data (una fossetta) e, più in basso, all’altezza dell’orizzonte sopra la linea del mare (due fossette). Fig.2 L’assenza di questi particolari permette perciò di individuare gli esemplari alterati togliendo il fatidico punto. Nel caso si debba esaminare una moneta molto circolata dove non si notano più i difetti sul bordo, dovuto ad un consumo eccessivo di metallo, è assolutamente utile osservare la punta della foglia sopradescritta alla figura 1. Se la punta è sparita completamente, presentando una foglia rotonda si tratta di una moneta del tipo comune con punto. Infatti, anche se molto usurata al bordo per un’eccessiva circolazione – quindi stiamo esaminando una moneta in conservazione MB o quasi – per uno spessore di metallo differente in quel punto dovuto allo spessore del conio, la moneta del 1913 senza punto conserva sempre la punta della foglia leggermente girata a destra ed è quindi autentica. Altri due esemplari del 5 centesimi 1913 senza punto.
    1 punto
  40. Buona giornata a tutti, C'è un'altra "monetina" che posso considerare la piu' bella della mia collezione: Grano Cavalli 12, 1790- sigle A/P. Le monete in rame di Ferdinando IV, sono da ammirare in tutte le conservazioni.....ma guardarne una...in conservazione superiore, vi assicuro che fa venire I brividi. Considerato che i Grani erano gli spiccioli del tempo, che circolarono tantissimo, trovare degli esemplari....anche se date molto comuni....è molto raro. Questa che vi posto, è stata aquistata anni fa a Latina, dal Sig. Morello. Forse alcuni di voi la conoscono gia', avendola vista in un'altra discussione del Forum. Ma ben si merita essere ammirata di nuovo.
    1 punto
  41. Ciao Rada, al momento mi sembra che Nomisma sia l'unico. http://monete-online.nomismaweb.com/33/17411/regno-lombardo-veneto/ ti chiamo @oldgold che molto probabilmente ti può dare indicazioni.
    1 punto
  42. Caro Vathek1984 hai ragione, la passione sta crescendo. Poco alla volta, da grande ignorante e inadatto grazie all' influenza positiva di un caro amico ex del forum. Dopo quasi 2 decenni dedicati esclusivamente o quasi al solo stato pontificio mi ritrovo a guardarmi intorno numismaticamente parlando. Ci sono le inglesi : vecchio primo in assoluto amore, mai dimenticato, mai negato. Poi ci sono le loro sorelle più giovani d'oltre oceano. Grazie poi alla vivacità e coinvolgimento di molti di voi nella presente sezione sta diventando un modo divertente e sereno di collezionare. Saluti.
    1 punto
  43. Arriva anche l'articolo sul Giornale della Numismatica di Ganganelli, veramente inaspettato perché non l'abbiamo pubblicizzata oltre il forum l'iniziativa perché solo 35 persone possono accedere e 35 ci sono stati subito tra gli amici, certo pubblicizzandola veramente non so quante adesioni ci sarebbero state...e questo è il rammarico...ma nel contempo fa capire le enormi potenzialità di quello che stiamo facendo... Quindi ringraziamo Roberto Ganganelli specificando però che la parte del mattino, a meno di rinunce sempre possibili, è completa numericamente, per il pomeriggio invece è totalmente aperta a tutti e sarete i benvenuti perché molto si dirà quel pomeriggio... Roberto parla di prima Edizione, onestamente non so il futuro, me lo auguro che questo sia un primo step importante e storico e che altri ancora più rilevanti possano arrivare, è un augurio che ci facciamo, ma se devo guardare il mio sentiment attuale dico che sono fiducioso. Troviamo una Milano che si unisce numismaticamente e che avrà un parterre veramente d'eccezione come rappresentatività e componenti, mi piace citare oltre al Centro Culturale Numismatico Milanese dove si svolgerà la seconda parte @gpittini,anche noi di " Quelli del Cordusio " che poi siamo Lamoneta che viene giustamente finalmente citata anche quando ci sono eventi che la rappresentano @Reficul, @incuso,in fondo noi sappiamo benissimo come nasce e nasce sul nostro forum qui in modo estremamente innovativo e lo potete leggere tutti, una idea, un sogno, una esigenza, un evento che nasce in diretta insieme , che non è semplice per nulla, ha le sue ovvie grandi difficoltà, ma nasce e sarà realtà... Nasce perché l'esigenza di vedere monete delle nostre istituzioni in Milano in gruppo era un sogno nel cassetto mio e di tanti altri, lo abbiamo realizzato, ma Milano merita di più e quindi vedremo di far partire un vero Progetto " Milano per la Numismatica ", sarà questo il sogno del futuro... E qui non c'entrano le sigle, le appartenenze, d'altronde io stesso sono tutto e di più, andiamo oltre qui ....è un progetto per la città e per la numismatica italiana...che vorrei vedere completato... E i grandi testimonial milanesi, alcuni in programma, alcuni presenti fanno capire quanto lo spirito di fare e collaborare per il bene comune sia veramente alto...e quanta caparbietà e determinazione ci sia stata... Arriverà altro ....Il Gazzettino....finalmente si ritorna a sentire emozioni, passioni, voglia di fare e condividere insieme, in fondo Milano Numismatica va oltre l'ambito locale, è un progetto nazionale, d'altronde non potrebbe essere altro parlando di una città e di una Istituzione come l'Ambrosiana che è famosa e conosciuta in tutto il mondo...il 28 gennaio sarà una giornata importante di cui ne saremo fieri in tanti.... http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=11789
    1 punto
  44. Augustus. Asia Minor, Uncertain mint 27BC-14 AD. Obverse: Bare head right, border of dots around. Reverse: AP below crescent and star. References: RPC 4876A (Ascalon; same obv. die as illustration) = Supp. 1 4876Acorr Rare. Size: 12mm, 2.42g. Numismatic Notes: A rare type in attractive grade!
    1 punto
  45. Hai colto in pieno, credo sia questo l'aspetto che più mi ha lasciato perplesso, subito dopo la parte iconografica che mi sentirei di definire a dir poco vergognosa per un'opera stampata nel 2016 e venduta (col cambio £/€) per oltre 200 euro . Ho trovato spesso informazioni "a metà", sconfinamenti necessari che manco vengono presi in considerazione, forse solo accennati. Nel mio caso ho trovato davvero limitante la totale o parziale mancanza di riferimenti (spesso necessari) all'area emiliana... che dire, devo leggerne ancora gran parte, ma per adesso mi trovo abbastanza pentito a fronte di una spesa non indifferente e che di certo elimina ogni illusione di una convenienza qualità/prezzo ....
    1 punto
  46. Purtroppo non solo obsoleta ma in parte lacunosa per la monetazione dei Trivulzio ( Roveredo e la supposta ma non ancora verificata zecca di Mesocco ) vengono citate opere assai datate ma non la scheda realizzata per tale zecca compresa nella Guida alle zecche d'Italia della Travaini che comprendeva la sintesi più recente. Questa monetazione tra l'altro comprende due soli Signori, Giangiacomo e il nipote Gianfrancesco, in sequenza. Il primo viene trattato, il secondo no. Comprendo i limiti cronologici ( tra l'altro assai variabili perché a Milano si va tranquillamente oltre il 1500) ma trattando una zecca sotto l'aspetto storico e una monetazione sotto l'aspetto della circolazione la trattazione dovrebbe prevedere alcuni cenni d'insieme per non rendere avulso o senza seguito il contesto. Per il Piemonte noto la totale assenza di trattazione della monetazione di Desana, probabilmente per limiti cronologici o perché non era contemplata bella raccolta Grierson/Fitzwilliam?
    1 punto
  47. Gia' , chissa' se Grierson, sempre analitico e soprattutto rigoroso, ridacchia...
    1 punto
  48. Grazie, nel R/ questo 10 Tornesi ha il "sottocorona" liscio, senza la solita zigrinatura verticale.
    1 punto
  49. E' come dicevo un fil rouge milanese che piano, piano vedremo, ma questo è poi un evento da raccontare, è una vera storia e il bello è anche un po' narrarla.... Cosa sia l'Ambrosiana un po' l'ho detto, di cosa sia per Milano città non ancora, la Biblioteca Ambrosiana nasce per volere del Cardinale Federico Borromeo attigua alla Cripta e alla Chiesa di Santo Sepolcro. Se dovessi consigliare a un milanese ,e anche a un non milanese, direi vai subito a vedere la Cripta del Santo Sepolcro. Costruita nel Medioevo, è definito il vero centro storico di Milano, quello che Leonardo da Vinci frequentatore del posto definì il " mezzo " di Mediolanum. E' una Gerusalemme trasportata a Milano, l'ombelico della città per San Carlo, da qui parte poi la città ed è così. Il centro che oggi definiamo essere il Duomo venne dopo successivamente, è il " centro moderno ", ma per respirare le origini di Milano lì dovremmo andare.... Lastricata dalle pietre del vecchio foro romano, punto di preghiera abituale di San Carlo, con affreschi straordinari medievali, è il vero centro di Milano su cui parte tutto e l'Ambrosiana si appoggia e affianca ad esso. Luogo quindi sacro e dell'identità, da cui si irradia poi il resto di Milano, la Piazza dei Mercanti, le sedi delle zecche, i simboli della finanza, il punto in cui a destra vedi il Duomo e a sinistra il Castello Sforzesco. In fondo poi, quando diciamo che il mercato del Cordusio è fortunato, lo è per tanti motivi, non ultimo il fatto di essere affacciato anch'esso all'Ambrosiana.... Spero di avervi un po' introdotto negli aspetti storici e direi emozionali del posto istituzionale dove saremo al mattino, ma poi dovremo parlare del Maestro Rozzone....direte cosa c'entra ? c'entra...c'entra ...sia per l'Ambrosiana che per gli aspetti numismatici milanesi...
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.