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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/01/17 in tutte le aree
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Lotario non centra niente, i suoi follari sono di misure ridotte. Questo invece è sicuramente di modulo grande, tipico dei follis bizantini. Come da te giustamente notato, sicuramente il conio del diritto e del rovescio ribattuto, appartiene a Ruggero Borsa. Non vedo tracce del follaro di Roberto il Guiscardo. Il follaro bizantino che ha ricevuto l'impronta, è del tipo anonimo, battuto probabilmente tra il periodo di Romano III e Michele IV, tra gli anni 1028 e 1041. Ruggero ha battuto a Salerno tra il 1085 e il 1111. La cosa strana di questa moneta ribattuta è che l'impronta bizantina risalta meglio della normanna, cosa che dovrebbe essere esattamente il contrario per il periodo storico. Un'ipotesi di questa stranezza, potrebbe essere nel conio di Ruggero debole o consumato, nei punti dove si nota di più la parte bizantina.4 punti
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Buongiorno @anto R, perché inconcludente? A meno che non si tratti di un esemplare di porcellana dipinta credo che gli elementi per poter definire autentica la moneta in questo caso si potessero rilevare già dalla prima immagine postata da ciosky68. L’ingrandimento inserito da fabry61 mi sembra lo abbia poi confermato. Certo, come ricordi giustamente anche tu, bisognerebbe sempre vedere il pezzo dal vero, ma se così fosse allora staremmo freschi... non fosse altro perché spesso, per tutta una serie di motivi che sarebbe lungo elencare, un esame autoptico è impossibile. E allora sospendiamo costantemente il giudizio come facevano gli Scettici? Forse, in effetti, si dovrebbe fare proprio così, ma se il giudizio è sufficientemente motivato da elementi che, nonostante si basino sulla sola foto, si possono ritenere oggettivi - o quanto meno dall’immagine sembrano esserlo -, perché non esprimerlo? Certo, onestà intellettuale vorrebbe che se ad un esame ulteriore e più approfondito si giungesse ad un risultato differente anziché fare finta di niente, come a volte accade, bisognerebbe avere il coraggio di dire “ho sbagliato”. Interessante quanto ricordi a proposito del rinvenimento in contesti funerari ungheresi. Basta vedere - cito il primo testo che mi viene in mente - le tavole del lavoro di Laszlo Kovacs per rendersi conto di come “foratura" non sia immediatamente sinonimo di “falsità". Per una disanima delle monete forate c’è un bel saggio di Claudia Perassi, Monete romane forate: qualche riflessione su “Un grand théme européen” (J.P. Callu), in Aevum 85 (2011), fasc. 2. Come dice il titolo riguarda le monete antiche, ma per farsi una prima idea sul perché e sul come di questa pratica, almeno nell’antichità, è senz’altro da leggere. Riguardo ad una presunta “zappettata” non mi sbilancio, ma può essere... Buona giornata, Teofrasto3 punti
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Però ... Non sono un venetofilo per cui eventuali studi e osservazioni a riguardo mi sono ignoti. Noto il Vangelo di San Marco, le pieghe delle sue vesti sull'addome e quelle verticali del petto ... Il tutto richiama l'immagine di una caravella, col suo cassero di poppa (il Vangelo) e le sue vele, diretta verso sinistra. Avremmo quindi il santo che sorge da una nave, un po' come i mezzanini col Cristo che sorge dal sepolcro. Che mi dite? E' così? Ciao a tutti. Chievolan.3 punti
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Buongiorno a tutti! Vorrei in un certo senso ricollegarmi alla mia precedente discussione, grazie ad un'immagine inseritavi da @volituripsetibiphoebus che ringrazio nuovamente per il contributo, spero non gli dispiaccia se ne prendo spunto! Ho pensato di parlare brevemente di entrambi questi Archi dato che, in qualche modo, essi mi sono sembrati collegati l'uno all'altro... Eccomi quindi di nuovo con Augusto, e l'anno è sempre il 29 a.C.: in occasione del trionfo di Ottaviano dopo la battaglia di Azio, infatti, venne eretto nel Foro un Arco in suo onore. Questo sarebbe l'Arco Aziaco, e l'unica testimonianza del suo aspetto ci è fornita da un denario, che mostra un Arco singolo sormontato da una quadriga e recante l'iscrizione IMP CAESAR sull'architrave. L'Arco Partico fu invece eretto nel 19 a.C. per commemorare il ritorno di Ottaviano, ormai Augusto, dall'Oriente e il recupero delle insegne romane perdute nella battaglia di Carre del 53 a.C. contro i Parti. Probabilmente fu innalzato vicino al Tempio del Divo Giulio, come confermerebbero alcuni resti trovati in questo punto. Il denario mostra un Arco a tre fornici della stessa altezza; quello centrale è sormontato anch'esso da una quadriga guidata da Augusto, mentre in corrispondenza di quelli laterali troviamo per ognuno una statua dei Parti: alla sinistra di Augusto un Parto è raffigurato con un'aquila in una mano e un arco nell'altra, mentre quello alla sua destra tiene in mano un'insegna militare. La legenda sul rovescio potrebbe essere parte dell'iscrizione dedicatoria presente sulla trabeazione: CIVIB(us) ET SIGN(is) MILIT(aris) A PART(hicis) RECVPER(atis). A proposito delle insegne perdute, vorrei segnalare questa discussione dell'estate scorsa Vorrei inoltre precisare che, sulla posizione e l'identificazione dei due Archi, non ho trovato ipotesi unanimi: si pensa ad esempio che nel punto dove sono stati trovati i resti dell'Arco Partico vi fosse stato precedentemente costruito quello Aziaco, in seguito demolito per fargli posto. Secondo altre ipotesi, l'Arco Aziaco sarebbe crollato e fu quindi sostituito da quello Partico (entrambe queste ipotesi si basano su successivi ritrovamenti di resti di un Arco singolo, in corrispondenza di dove si pensa potesse sorgere l'Arco Partico). Oppure ancora, i resti oggi visibili potrebbero appartenere all'Arco Aziaco, mentre quello Partico sarebbe stato costruito dal lato opposto rispetto al Tempio del Divo Giulio. Tuttavia, anche se l'Arco Aziaco rappresentava in qualche modo una testimonianza della guerra civile, risulta strano che Augusto abbia fatto demolire un monumento a lui dedicato, e ancor più strano che un Arco romano in marmo sia crollato dopo solo una decina d'anni. Si è arrivati quindi ad ipotizzare che nel Foro esistessero due Archi distinti dedicati ad Augusto, seppur collocati a breve distanza l'uno dall'altro. ...E per ora è tutto: purtroppo, per mancanza di conoscenze più approfondite, le informazioni che riesco a fornire sono solo queste e mi farebbe quindi molto piacere se voleste aggiungere qualche vostro commento o considerazione Buona giornata!2 punti
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buonasera, mi sono regalato questa moneta...niente di speciale, ma mi mancava una cenomane. la condivido con voi...2 punti
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Può essere qualsiasi cosa, tranne una moneta Forse un qualche tipo di gettone, ma le due facce sono uguali, o hai sbagliato a mettere le foto? petronius2 punti
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Concordo in pieno con dareios, non vedo tracce dell'amabilis, ma solo del follaro di Borsa ribattuto sul follis di classe B (sequenza di ribattitura molto frequente, vista la larga circolazione di questi folles nel Meridione). Anche l'effetto di ribattitura al contrario mi è capitato di osservarlo altre volte, e credo che sia frutto non solo dell'usura dei conii ma anche di una battitura normanna molto approssimativa.2 punti
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Buon giorno a tutti, chi ha avuto modo di raddrizzare una moneta piegata oltre un certo angolo sa che la frattura totale è inevitabile, credo che questa casomai lo fosse in modo lieve, ma ho avuto anche monete in argento o Buona mistura non piegate con fratture simili provocate solo dalla cristallizzazione dell' argento la Dove l'eccessiva pressione del conio le aveva assottiglia troppo in alcuni punti (potrebbe essere questo il caso), si nota abbastanza bene che la frattura non corre da un lato all'altro del tondello ma è presente anche in altre zone lontane da un'eventuale piegatura. Esperienza personale.2 punti
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Vorrei segnalare che un altro esemplare è stato recentemente ritirato nella EAuction 390 di Classical Numismatic Group che chiude oggi, lotto 18: https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1834&lot=18 http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=3288822 punti
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E' da dire che hanno pasticciato parecchio col conio di questo soldino. Oltre alla N gotica era probabilmente rovesciata, e poi corretta, anche la prima E di VENETI. E forse lo è anche la M di MARCVS. Da notarsi anche le aste (bella quella del doge) realizzate in segmenti e ugualmente realizzato in segmenti quasi rettilinei il cerchio lineare attorno al leone.2 punti
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Taglio: 2 euro Nazione: Monaco Anno: 2002 Tiratura: 456.000 Conservazione: BB+ Località: Milano2 punti
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In collezione: FRANCESCO DANDOLO 1329-1339 Mezzanino, o mezzo grosso. Il doge in piedi a sinistra, col berretto ducale e manto ornato di pelliccia, tiene con ambe le mani l'asta di uno stendardo colla croce, che svolazza a destra ·FRA·DAN· ·DVLO·DVX·. Busto di S. Marco di fronte, cinto di aureola, che benedice colla destra avendo nella sinistra il vangelo ·S·MARC· ·VENETI·.1 punto
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Indirizzo mail: [email protected] VII Memorial Correale - 1/2 Aprile 2017 Castellammare di Stabia (Napoli) Scambi,acquisti,vendita e perizie di materiale da collezionismo. Hai una moneta o materiale da collezionismo, ma non ne conosci il valore? Saranno presenti esperti del settore, che forniranno stima, valutazione, perizia e consulenza. VII Memorial Correale Manifestazione di numismatica, filatelia, cartamoneta, cartofilia, telecarte e oggettistica varia. Punto d’incontro due volte l’anno dell’Italia meridionale, con la presenza di periti specializzati ed esperti operatori del settore, che per l’occasione metteranno in esposizione all’interno della sala e all'esterno dell’Hotel Le Palme autentiche rarità: monete, francobolli, banconote, decorazioni militari, cartoline, storia postale, stampe, orologi, album da collezione, immagini sacre, carte telefoniche, quotidiani, locandine, libri, fumetti, figurine, calendari militari, penne da scrittura, pins, spille, oggettistica varia, accessori e raccoglitori per collezioni. Ampio parcheggio custodito, sala ristorante, durante la pausa pomeridiana, pranzo completo a prezzo fisso e irrisorio, per deliziare il vostro palato con ottime specialità locali. Hotel Le Palme - via Pioppiano N°113 - Castellammare di Stabia - (Napoli) Gli orari di apertura e chiusura: Sabato 1 Aprile 2017, dalle ore 9:00/14:00 - 15:00/18:00 Domenica 2 Aprile 2017, dalle ore 9:00 alle 12:00 Ingresso Libero In memoria del Presidente Salvatore Correale Fondatore nel 1994, dell'Associazione Circolo "Tempo Libero", deceduto prematuramente il 28 Marzo 2013, lasciando un vuoto incolmabile. Sarà ricordato da tutti per la sua spontaneità, semplicità, solarità, disponibile verso gli altri, di una generosità e gentilezza unica, con un cuore grande, un uomo perbene. Ha sempre creduto negli anni nel progetto culturale, nonostante le tante difficoltà di una città poco propensa e ostile ad eventi di tale importanza, omaggiando con 5 cartoline acquerellate a mano, dal maestro stabiese "Lelio Amedeo Cerchiari", con annullo filatelico, e 2 medaglie d'argento e bronzo, commemorative, incise dallo scultore fiorentino "Cesare Alidori". I 35 convegni di numismatica e di filatelia e il V Meeting dei numismatici Europei, sono stati per le città di Castellammare di Stabia e Gragnano, un lustro di rilevanza nazionale, uniche manifestazioni del genere proposte negli anni, in tutta la Campania e nel Sud. Un ricordo indelebile per tutti i soci dell'Associazione Circolo "Tempo Libero" e i numerosi visitatori d'ogni parte d'Italia. Per informazioni come partecipare e contatti: Associazione Circolo "Tempo Libero" Castellammare di Stabia (Napoli) Telefono per informazioni: (+39) 3498125912 – Attilio Maglio Mail per informazioni: [email protected] Sito internet: http://clubdeltempolibero.xoom.it/ Pagina Facebook: Associazione Circolo Tempo Libero Twitter: @libero_tempo Google+: Tempo Libero Instagram: @libero.tempo Vimeo: Libero Tempo I nostri blog: http://associazionecircolotempolibero.blogspot.it/ http://circolotempolibero.tumblr.com/ I nostri soci Hatria Numismatica Numismatica Salentina Neacoins Numismatica La Cervese Nami Collezionismo Numismatica Rennella Straziota Michele Numismatica Scuotto Chiarelli Vincenzo De Angelis Eugenio Petrino Tommaso Armonie del Bhazar Numismatica Merola M&M Plastic Roccatani Raffaele Ciaparrone Celestino Arnone Giovanni Aiello Sergio Carbone Angelo Rizzuto Aldo La Spina Tony Turco Antonio Cotrufo Francesco Cinetematico di D'Agata Salvatore Russo Giuseppe L'arte della Lira Natale Pio Appio Vincenzo Sarcinelli Michele Romano Mauro Numismatica Raponi Numismatica Testa Mazzeo Pasquale Segnalo per tutti gli appassionati di cartamoneta:1 punto
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Salve ragazzi. potrei gentilmente sapere un vostro parere di codesta moneta da 100 lire del 1957.Foto fresca fresca di giornata.Non mi chiedete per favore di farne di nuove che per far venire queste qua ho fatto una cinquantina di foto e ho passato una giornata a farle Grazie e alla prossima1 punto
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Nulla di speciale,come taglio ma nell'insieme un tondello pieno di "sentimento". 5 Franchi 1805 Sorella e Cognato di Napoleone I >FOGLIE IN RILIEVO<1 punto
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Ottimo pedegree, bella variante "IMPERTO", splendida patina, la monetina si fa ammirare. Complimenti @ozacido, Saluti, Rocco.1 punto
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Salve ragazzi. potrei gentilmente sapere un vostro parere di codesta moneta da 100 lire del 1958.Foto fresca fresca di giornata.Non mi chiedete per favore di farne di nuove che per far venire queste qua ho fatto una cinquantina di foto e ho passato una giornata a farle Grazie e alla prossima1 punto
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Ne ho trovate due nel web similari in ottone già forate pronte all'uso... ______________1 punto
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Poco circolate. L'ultima non riesco a identificarla; comunque prova a cercare nell'area dei Paesi islamici. ciao1 punto
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Direi proprio di sì. Sul cartoncino della moneta si dice che il dritto rappresenta un denario romano raffigurante la testa dell'Italia, conservato a Palazzo Massimo, se non è lui gli somiglia di sicuro molto Al rovescio della moneta da 2000 lire, la statua dell'Ares Ludovisi, esposta a Palazzo Altemps petronius P.S.: la foto del denario viene da Deamoneta, non è l'esemplare di Palazzo Massimo.1 punto
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@dux-sab posso risponderti io che ci sarà la visita alla collezione numismatica perchè è anche nel programma: la mattina ci sono gli interventi e dopo pranzo c'è la visita.1 punto
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Ciao @clairdelune, noto con piacere che ti stai specializzando nelle monete con tema "archeologico" dell' epoca di Augusto , epoca definita rivoluzionaria per i grandi cambiamenti sociali ed architettonici . Noto anche con rammarico che la mia proposta , almeno per ora , e' stata raccolta solo da te ; spero che questo tuo secondo notevole impegno sia seguito oltre che da te , anche da altri volenterosi utenti della Sezione o di altre . Le questioni che poni nel tuo Post non sono di facile soluzione , quindi provo a risponderti tramite l' aiuto di un grande Professore di Archeologia e Storia autore di numerose opere su questi temi , quale e' Andrea Carandini . Inizio dall' Arco Aziaco , tralasciando la parte storica precedente la costruzione , secondo Carandini nel 29 Ottaviano celebro' a Roma un triplice Trionfo : Illiria , Egitto e Azio e per decreto del Senato furono innalzati due Archi trionfali , uno nel Foro Romano , l' altro , secondo Cassio Dione , a Brindisi base di partenza per le spedizioni in Oriente . Forse l' Arco Aziaco , di cui non rimane alcuna traccia , venne eretto nel punto in cui la Via Sacra entrava nel Foro , affiancato al lato settentrionale del Tempio del Divo Julius . Per quanto riguarda l' Arco Partico , il motivo per cui fu eretto deriva dal fatto diplomatico , ampliamento politicizzato da Augusto , della restituzione , a seguito di accordi con i Parti , delle insegne legionarie catturate a Pompeo prima e Crasso dopo , dai Parti ; a ricordo di cio' venne eretto nel Foro questo Arco cosi' appellato . La posizione di questo Arco era anche questa vicino al Tempio del Divo Julius (per rimarcare ancora una volta da parte di Ottaviano la successione diretta dal Dittatore) posto sul lato meridionale , qui infatti alla fine del XIX secolo furono ritrovate le fondazioni e vari frammenti di un Arco a tre fornici riconducibili all' eta di Augusto . Si tratta quindi senza ombra di dubbio di due Archi augustei distinti e separati che evocavano due fatti storici diversi . Per le due belle monete che li rappresentano , hai detto tutto tu . Un saluto1 punto
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E' un pensiero che poco c'entra con la numismatica e molto con la carità umana, ma lo scrivo qui perché sia visibile a tutti. Impossibile, a mio parere, non rivolgere un pensiero affettuoso a una terra martoriata da eventi atmosferici e naturali che sembra, perun malvagio disegno del destino, si accaniscano senza pietà. Vada un abbraccio forte agli amici del Forum impegnati in questi giorni a far fronte a questi disastri, intenzione che ovviamente credo tutti noi siamo d'accordo si estenda a tutti gli abitanti del Centro Italia così colpiti da questa sventura.1 punto
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Questa particolare tipologia di monete attribuite ad emissioni di Traiano Decio e supposte emesse a Mediolanum , sul recente libro tutto dedicato a questa zecca non sono presenti .1 punto
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Ciao, credo tu ti riferisca a questa tipologia: TRAIANO DECIO Antoniniano - Mediolanum (250-251). D\ Testa radiata a destra; "DIVO AVGVSTO" R\ Aquila con li spiegate e testa a sinistra; "CONSECRATIO" RIC 77 E' corretto? I dati che hai fornito con una piccola ricerca in internet restituiscono questo risultato.1 punto
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Ciao Principe, si tratta di una sorta di "anomalia", o meglio, una truffa sul peso dei tondelli perpetrata all'interno della zecca da qualche operaio per intascare il metallo sottratto già prima della coniazione, gli stessi tondelli alleggeriti venivano poi godronati sul taglio per non destare sospetti e non farli apparire come tosati. Tale particolarità è riscontrabile su alcune monete in argento coniate tra il 1734 e il 1790 (anche per alcune mezze piastre), anni fa mi sono capitate alcune di queste ma è impossibile stabilire con esattezza il numero coniato, nel Gigante feci annotare già anni fa tale incongruenza per alcune tipologie indicando che si tratta di una particolarità che le rende più rare, l'ultima in orgine cronologico ad essere stata "alleggerita" mi risulta essere la 1790 con sigle A.P. (come da foto, peso gr. 23 circa), negli anni successivi non mi risultano tali anomali sulle monete in argento.1 punto
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Ciao! Ipotesi suggestiva, ma che non ricordo di aver mai letto nei vari testi ..... .... chissà, magari l'intezione era proprio quella, un messaggio subliminale che non è stato colto. Mi piacerebbe che fosse proprio così; in questo mezzanino, peraltro in ottime condizioni, l'idea c'è tutta e sfaterebbe il fatto che Venezia, nella monetazione ordinaria, non abbia mai rappresentato le sue navi che, in fondo, sono state lo strumento della sua grandezza. Complimenti. saluti luciano1 punto
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Eviterei di dare giudi<<i su dei parenti che sicuramente non servono numismaticamente ed abbassano lo stile del post,sopratutto dopo che tanti altri gli hanno confermato che è un falso era del tutto superfluo.1 punto
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Stessi Conii prossima asta Gorny 244 lot 96 ex Triton V lot 12271 punto
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Presso il medagliere della Biblioteca Nazionale di Francia sono presenti un altro esemplare di dracma incusa di Poseidonia ed uno statere di una serie successiva, riportante la sola testa della pistrice.1 punto
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Non entro nel merito della rivalutazione delle varie collezioni.... ma imho artisticamente parlando le monete della repubblica (tranne il 500 lire argento) sono di un piattume infinito. 50 anni di monete identiche con soggetti e dettagli infimi. E parlo da ex collezionista repubblicano.1 punto
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Ciao secondo me potrebbe essere un Quarto di Soldo del I° Tipo Giovanni Battista di Savoia Racconigi , moneta piuttosto rara, ma attendi gli esperti.1 punto
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Ciao, restiamo nel simbolismo quasi esoterico. Tormando ad una mia ipotesi iniziale, la X si ricollega alla croce come simbolo stellare ovvero... solare. Come già detto eliminando i componenti laterali a > e < otteniamo la cosiddetta Croce di Sant'Andrea (che richiama la nostra X). Ecco stralci di un articolo tratto dal web. Il nome di questa croce nei testi antichi è decussata, sia perché somiglia ad una croce greca invertita, sia forse anche dalla sua rassomiglianza con il decussis: X, segno per il numero 10 in latino; è detta “di Sant’Andrea perché fu quella del supplizio di questo discepolo di Gesù che, fissato senza chiodi, vi morì dopo due giorni. Quindi origini antiche. Ma soprattutto: Il X simbolizza la luce, la luminosità, l'illuminazione, l’irradiamento (dalla sua grafica); X, che vale 10 in latino può vedersi come la giunzione di un V (discesa celeste) e di una Λ (elevazione terrestre), da cui forse la sua presenza discreta in alcune chiese o sulle loro pareti: "La croce di sant’Andrea è il grande simbolo della luce manifestata, che si indica dalla lettera greca x (khi), iniziale di parole greche come Cono, Crusos e Cronos, il crogiolo, l'oro ed il tempo, tripla incognita della Grande Opera. Questa croce , che ha la forma del nostro X , è il geroglifico, ridotto alla sua semplice espressione, delle radiazioni luminose e divergenti emanate da un focolare unico. Appare dunque come il grafico della scintilla. Si può moltiplicare l'irradiazione, è impossibile semplificarla maggiormente. Queste linee intersecate danno lo schema dell'ondeggiamento delle stelle, della dispersione radiante di tutto ciò che splende, illumina irradia. Quindi ne fa il sigillo, il segno dell'illuminazione e, per estensione, della rivelazione spirituale." (Nelly Foulcat) In alchemia, la croce greca e la croce di Sant’Andrea hanno alcuni significati che l'artista deve conoscere. Questi simboli grafici, riprodotti su un grande numero di manoscritti, e che sono, in alcuni stampati, oggetto di una nomenclatura speciale, rappresentano, per i Greci ed i loro successori del medioevo, il crogiolo di fusione, che i vasai segnavano sempre con una piccola croce (crucibulum), indice di buona fabbricazione e di solidità provata. Ma i Greci usavano anche un segno simile per designare matras di terra. Sappiamo che si usava questo vaso alla cottura e pensiamo che, riguardo alla sua materia stessa, l'impiego ne doveva essere un pò diverso da quello del crogiolo. Quindi ipotizziamo una Croce di Sant'Andrea come simbolo dell'irradiamento solare prodotto dal Dio Sol che regge il mondo. Le > e < usate a rafforzare il messaggio dell'irradiamento solare. Inoltre Sol come visto anche crogiuolo che crea bene e in modo solido, perpetuo. L'invitto Sol che infonde forza all'esercito. Tra l'altro la simbologia prende origine dagli antichi greci e Tessalonica è indubbiamente greca: gli abitanti del luogo ben conoscevano la simbologia celata nella Corce decussa. A questo punto una domanda: perchè a Tessalonica nel 319 una delle ultime rappresentazioni di Sol sulle monete costantiniane? Da "Lì'esercito romano tardoantico: persistenze e cesure dai Severi a Teodosio I" di Marco Rocco, pg. 160-161 : Se ammettiamo che la Illyricorum proveniva da queste aree e i suoi componenti erano di origine illirica, si può desumere che al loro rientro nella terra d'origine importassero il credo orientale di Sol e che quindi in questa area il culto solare fosse ben radicato? Non dimentichiamo che si tratta di una emissione abbastanza rara... limitata all'area di Tessalonica? Ciao Illyricum1 punto
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Rilancio con un carlino del figlio di Ferdinando IV, ha dei fondi lucenti purtroppo non ben visibili in foto.1 punto
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Un paio di anni fa ho visto coi miei occhi un "povero cristo" acquistare un 40 Lire Maria Luigia, non ricordo quale dei due millesimi, a ben 3600 euro. Bellino, per carità, "di qualità molto buona" direbbero loro, io avrei detto nella scala dell'spl. Ero entrato per chiedere dove fosse l'esposizione dell'asta che si sarebbe svolta nei giorni successivi. E, aspettando il mio turno per avere risposta, ho atteso che l'avventore che mi precedeva firmasse le "comodissime cambiali a tasso zero" per il pagamento dilazionato. Non riuscivo a capacitarmi. Due giorni dopo ne sarebbero state battute un paio in conservazione simile a basi decisamente più invitanti. L'acquirente in effetti ha deciso l'aquisto in maniera distratta, guardando svogliatamente il tondello. Sono certo che fosse stato di cioccolato sarebbe uscito da li con la medesima soddisfazione. Aveva investito in qualcosa di redditizio, originale e soprattutto sconosciuto. Questo è il cliente che cerca Bolaffi. Non per forza "facoltoso", per quello ci sono le rate, o gli euro o i divisionali della Repubblica da vendere; piuttosto ignorante della materia, svogliato nell'informarsi e soprattutto che si considera il più furbo di tutti nell'investire. Questo è il target e, vedendo la struttura messa in piedi per mungerlo, penso proprio sia vasto. Buona serata.1 punto
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Ciao @Rocco68 @nando12 , se vi piacciono i due punti vi mostro i miei. Eheheh, in pratica, da quando è stato coniato non è stato toccato da nessuno. Spero vi piaccia.1 punto
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Nel Mediolanvm, l' antoniniano in oggetto è catalogato come VIII emissione in nome di Gallieno, periodo di coniazione 266 - 267 d.C. numero 258/6 rarità R/2. La rarità deriva dal busto con cenno di drappeggio, senza drappeggio la moneta è comune.1 punto
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Aggiungo un grazie particolare a Paolo Crippa che a titolo esclusivamente personale ha voluto essere con noi e omaggiarci di un emozionante intervento monografico su Leone Leoni, a dimostrazione che anche fra alcuni addetti ai lavori arde il sacro fuoco della passione e della divulgazione.1 punto
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ancora no, mi dovrebbero arrivare verso metà febbraio1 punto
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Un consiglio.. Cerca il migliore rapporto conservazione/ prezzo. Sembra banale ciò che ti ho scritto, ma spesso, all inizio si compra di impulso, senza valutare alcuni aspetti. Le monete antiche, dal punto di vista storico, sono tutte interessanti e belle sia in bassa che in alta conservazione. Numismaticamente invece , mi sento di dirti di prenderne meno, ma meglio conservate. Skuby1 punto
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Volevo precisare che quanto scritto sopra non vuol essere un messaggio saccente ma derivato dalla mia eseperienza di acquisti iniziali che magari oggi non farei, puntando probabilmente a qualche esemplare in meno ma di migliore qualità. Ciao Illyricum1 punto
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