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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/06/17 in tutte le aree
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Alt ragazzi! Lo prevalentemente acquisto solo da commercianti stranieri UK, tedeschi e francesi per un semplice motivo: il periodo che colleziono è una tematica particolarmente cara a quei venditori per ragioni "geografiche": impero romano gallico e usurpatori britannici... vien da sé che da lì viene il materiale quindi lo prendo direttamente all'origine e sempre e solo per vie lecite. Questo mi ha portato in contatto con una serie di venditori professionisti che hanno dato prova della loro correttezza e, appunto, della loro professionalità (ricevute fiscali, certificati di garanzia quando richiesti, permessi di esportazione se necessari, provenienze certificate ecc ecc ecc). Nei limiti dell'umano possibile le mie monete sono tutte "blindate" quanto a documentazione di corredo proprio per una mia personale etica di collezionista. Non ho mai fatto alcuna crociata pro o contro venditori esteri né confronti esteri/italiani! Lungi da me! Professionalità e mele marce ci sono sia in patria che fuori e acquistare dall'estero non mette al riparo da eventuali problematiche se si incappa in acquisti illeciti! Non vorrei che questo topic diventasse un pretesto o un luogo di scontro sul mercato numismatico, sulla legislazione italica o estera ecc ecc ecc... altrimenti chiudo tutto ed elimino e tanti saluti! Nello specifico, presso questi venditori esteri ho visto anche monete che non rientrano nelle mie linee collezionistiche abituali, recentemente queste che ho proposto. Come da premessa, non seguendo questa monetazione ma essendone attratto ho solamente chiesto un parere sulla natura delle monete in questione ben consapevole che si tratta di monete in bassa conservazione, comuni e per nulla straordinarie. Ma io non cerco né la rarità in quanto tale, né la conservazione eccezionale. Non compero per rivendere o per investimento ma solamente perché mi diverte e mi appassiona studiare e indagare questo fantastico mondo che è la numismatica. Da profano quale sono, volevo semplicemente un parere sui pezzi in quanto tali: eventuali sesterzi ritoccati e/o possibili falsi (quest'ultima possibilità mi pare non ci sia). Non ho mai parlato apertamente di prezzi per singolo pezzo né ho chiesto valutazioni di natura economica perché non rientra nel mio stile. Semplicemente mi sono posto da neofita, come mi auguro che un qualsiasi altro neofita si proponga in questa sezione in cui (malamente!) ho l'onore (e l'onere) di fare da co-moderatore. Credo che a dar consigli, a far capire le monete, i loro pregi e i loro difetti, le loro problematiche, a dare una lettura delle condizioni fisiche per capire se e per quali ragioni vi siano delle alterazioni... bé lo ritenevo un esercizio sicuramente utile materialmente per me, ma anche come esempio "di scuola" per altri. Tutto qui. Vediamo come evolve la faccenda, altrimenti, come vi dicevo, chiudo ed elimino tutto7 punti
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@Il doblone Ti parlo da Perito, queste sono monete che per valutarle sia per conservazione che per valore, vanno esaminate dal vivo e con molta attenzione. Da una foto non è possibile esaudire la tua richiesta in maniera adeguata.4 punti
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Intanto iniziamo col dire che, trattandosi di un denaro c. d. a stampo largo, si tratta certamente di un'emissione del Regnum Italicum compresa nell'arco cronologico 860 - 896 (cfr. MEC 1, p. 251-251). Vista così, io mi gioco questa lettura : + CARO(LV)S IMP Magari però un'illuminazione differente potrebbe farmi cambiare idea... Un caro saluto, Antonio PS che dite, cambio il titolo della discussione con uno più generico (denari con XPISTIANA RELIGIO) ?3 punti
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Perche' tutto il mondo continua a bere una bevanda gassata dal colore improponibile, dal sapore molto strano, che non fa neanche bene e su cui applicano ricarichi a tre cifre ? Si chiama marketing. Gli altri falliranno non questi......3 punti
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Buongiorno a voi, riposto in evidenza questa bella discussione iniziata da @anto R perché secondo me sarebbe un peccato lasciarla cadere. Può farci imparare tanto se l'approfondiamo ancora un po'. @dabbene ha lanciato degli spunti veramente molto interessanti, così come sono interessantissime le monete di @giancarlone. Tra queste ritengo che quella con il tondello fratturato, possa aiutarci ad imparare a leggere - o comunque a migliorare la capacità di lettura - di questa tipologia monetale. Giancarlone, cosa ne pensi di quello che ho affermato nel mio precedente post? Posso ovviamente sbagliarmi, ma non mi pare di leggervi il nome di Guido da Spoleto. Tu che dici? Potresti fare un'altra delle tue belle foto illuminando la moneta da un'altra angolazione? Altri amici del forum cosa ne pensano? Buona giornata, Teofrasto3 punti
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che è un ottimo articolo del nostro amico @ak72 con un ottimo apporto collaborativo dei venetofili del Nostro forum! grAndrea!!2 punti
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Bravo Antonio, penso che hai centrato l'obiettivo CARLO IL GROSSO IMPERATORE, larghezza mm.32 Aggiungo un paio di foto con diversa angolazione di luce2 punti
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Mario effettivamente tra la crocetta e quella che io ho letto come C c'è un po' troppo spazio...chissà se Giancarlo riesce a fare altre foto. La porzione di legenda al diritto tra ore 13 e ore 15 è importantissima, quindi in quei pochi mm dobbiamo concentrare la nostra attenzione (in realtà dovremmo concentrarci anche sul resto, ad esempio la titolatura, però lì la lettura è facile ed è già stata data in maniera corretta )2 punti
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E' forse un HCAROLVS IMP, nel caso si restringe sempre più ai due Carli Imperatori , siamo sempre nella assoluta rarità2 punti
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Ecco, un discorso che generalemente non mi è mai garbato, è che i ladri esistono perché c'è chi non vive a Fort Knox e non gira per strada con le mutande di ghisa. Forse allora gli stupratori esistono in quanto circolano da sole donne con abiti attillati, ridotti e succinti. A riempire il gap tra una giungla: mondo di ladri (per non dire di peggio) e di vittime, ci deve pensare l'autorità legislativa, inquirente e giudiziaria. Anche il cittadino che non appartiene né alla categoria di ladro né a quella di vittima, ma semplicemente di quella più informata, deve fare la sua parte. Un forum serve anche per questo. E scusate l'escursus. Poiché stiamo parlando di B., per quanto mi riguarda fermerei questi argomenti generici qui.2 punti
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Ciao Enrico, Personalmente ho una mia opinione personale...........FALSO Già il fatto che anche se è un bimetallico e dello stesso metallo , ritengo bronzo . Le corrosioni estese (ottenute chimicamente) non lasciano intravvedere traccie di patine antiche. Allego la foto con dei riferimenti al colore del bronzo (giallo) , tipico di monete false in bronzo. Non evidenzio tracce di coniatura e probabilmente e stato ottenuto a presso fusione. Mi dirai.........come è possibile a presso fusione ? ........... e possibile.2 punti
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Bisogna sempre controllare bene nei banchetti dei mercatini gli album pieni di banconote estere, anche quelle di poco conto e le accumulazioni, a volte ci può essere qualche bella sorpresa, ogni tanto capitano biglietti am-lire, Isole Jonie e quant'altro inerente l'area italiana, anche questa di seguito è stata considerata "estera" , buon per me! Ho migliorato la mia che già possedevo in mb/bb spendendo veramente poco, questa mi sembra in ottima conservazione, peccato per le macchie del tempo, diversamente sarebbe stata una banconota ben oltre lo splendido non vi pare?2 punti
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@MicheleTN Anzitutto specifichiamo che non è un follis - che ai tempi di Gallieno non esisteva - ma un antoniniano. Da quello che vedo dovrebbe essere un F, con corazza ma senza drappeggio.2 punti
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Se tu sei convinto così, chi sono io per farti cambiare idea? Resta il fatto che monete anche 100 volte più rare di altre costino la stessa cifra, ci sono mille esempi da farti, idem per le banconote. Se una moneta è rara ma la vogliono in pochi costerà sempre meno di una moneta con una tiratura e una reperibilità cento volte più elevata, ma che vuole mezzo mondo.2 punti
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Varianti senza stella non sono censite (almeno stando a Giulio), probabilmente l'autore del disegno da te postato può essere stato tratto in inganno da una moneta non in perfette condizioni. Ti ricordo che fino al ritrovamento del ripostiglio della chiesa di SANT'ANDREA ED ANNA a Ruda, di Leonardo si conoscevano poco più di 30 denari.1 punto
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Piano piano non confondiamo segni segreti, segni guida per il disegno del conio,un conio riuscito male o con una frattura e un'imitazione "estera".1 punto
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Prima di presentarvi la moneta del titolo, volevo premettere dei brevissimi cenni biografici sulla vita di Aleksandar Karađorđević, il quale assunse il nome di Alessandro I, divenendo dapprima Re dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni (1921-1929), e successivamente Re di Jugoslavia (1929-1934). Alessandro nacque nel 1888, e quando nel 1903, il padre Pietro divenne Re di Serbia, in seguito ad un colpo di stato militare, era secondo in linea di successione al trono dietro il fratello maggiore Giorgio; comunque non seguì il padre ed il fratello a Belgrado, ma rimase in Russia dove prestava servizio nella fanteria imperiale dello Zar. Tuttavia nel 1909, il Principe Giorgio, uccise a calci un servitore, nel corso di un alterco e venne costretto a rinunciare ai suoi diritti al trono. Pertanto Alessandro tornò in patria e prese parte, distinguendosi con grande valore alle due guerre balcaniche del 1912-1913, che videro la Serbia vittoriosa e capace di ingrandire i suoi confini. Nel giugno del 1914, a causa delle cattive condizioni di salute del Re Pietro I, Alessandro divenne Reggente. (Immagine giovanile di Alessandro in alta uniforme) Nel frattempo era iniziata la I Guerra Mondiale, ed anche in questa occasione Alessandro che era il capo supremo dell'esercito serbo, si distinse sui campi di battaglia, riuscendo nel corso del 1914 anche a vincere degli scontri di notevole rilevanza. Nel 1915, però con l'entrata in guerra della Bulgaria a sostegno degli Imperi Centrali, la situazione si fece insostenibile per il suo esercito, il quale con l'aiuto della marina militare italiana, nel dicembre di quell'anno venne evacuato da Valona e Durazzo, per essere rilocato a Corfù ed a Biserta. In seguito, Alessandro condusse le truppe serbe sul fronte greco ed infine il 15 settembre del 1918, con la battaglia di Dobro Pole, si concluse vittoriosamente il conflitto con la Bulgaria.1 punto
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Ah ah questa discussione mi fa tornare indietro di mezzo secolo. Il mio babbo collezionista ne aveva una e ricordo che non me la fece vedere fino a 13 anni se non vado errato!1 punto
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Ciao, la butto là. Mi sta bene il discorso sull'eccedenza di rame recepito dall'area anatolica ma quei territori erano già stati sotto dominio romano. Viceversa almeno a vedere gli ultimi esemplari proposti mi pare di notare che sono "di barra": non è che questa tecnica trova maggior applicazione a partire dal periodo di Marco Aurelio e magari si sia avuto un minor controllo nella precisione del peso ponderale? Ovvero, esplicitando maggiormente: abbiamo una barra metallica che viene tagliata a rondelli, dischetti (ovvero a "tondelli" ) con uno scalpello. Se non siamo esperti possiamo ottenere dei tondelli più pesanti (se temo di alleggerirli troppo) o viceversa troppo leggeri (se cerco di ottimizzare magari la resa). Oppure possiamo avere valori misti: se da una barra di tot lunghezza e peso devo ottenere tot tondelli allora magari all'inizio sarò più generoso, ottenendo sesterzi "sovrappeso" per poi magari ottimizzare la resa e ridurne lo spessore. Il punto è questo: le barre erano standardizzate come peso? Quindi sapevano che tagliando ogni 4 mm ottenevano tot peso? O magari dovevano ottimizzare lo spessore sulla base della sezione della barra (non standardizzata) e procedendo quindi per tentativi e magari potevamo avere i primi un po' sovrabbondanti? Mi sono spiegato? Minore il margine di errore per aurei e denari... materia prima più pregiata e sottoposta a maggior controllo. Eventualmente la tendenza era ad andare un po' sottopeso perchè il valore era comunque garantito e, magari, a economizzare la resa (pur riducendo il metallo fino presente). Vi paiono considerazioni condivisibili? Ciao Illyricum1 punto
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Per diametro 35mm Traiano Per peso sicuramente Marco Aurelio 32mm 30gr Roberto1 punto
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Ciao. Non credo sia il caso di equiparare i danni che arreca il fumo a quelli che arreca Bolaffi. L'analogia mi pare alquanto estrema. Questo e'certamente il Paese dei furbi....ma nel caso specifico mi sembra possa essere considerato anche il Paese dei "boccaloni". Non dimentichiamoci che senza i "boccaloni" i furbi avrebbero vita molto breve. M.1 punto
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@Matteo91 Fermo restando che il tuo consiglio è giustissimo e gradito, qualcosa la comprerò proprio come tu dici, per "sfizio" Ciao e grazie1 punto
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Storia affascinante... mi scuso per il "mi piace" tardivo ma nei primi mesi della mia iscrizione a questo sito (ott. 2011) frequentavo esclusivamente la sezione "banconote e scripofilia".1 punto
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Apprestandoci ( pare ) ad aprire il ventaglio delle ipotesi possibili , si potrebbe anche considerare un refuso , tipo scrivere 500 invece che 50001 punto
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Quella di porre il nome completo del doge fu una moda della fine del quattrocento. Ecco un Barbarigo dove è la o ad essere sotto l'asta... Arka1 punto
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Gettone Ristorante Savoia - Racconigi (TO) , valore 20 c. Attivita' ancora esistente http://www.a-hotel.com/it/italia/racconigi/516674-albergo-ristorante-savoia/1 punto
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Buon pomeriggio, Voglio condividere con Voi appassionati una 500 L. caravelle del 1968 Come Vi sembra? Alcuni cataloghi la valutano NC. e di un certo valore €€€. Qual'è il Vostro pensiero? Volevo inoltre chiedere a Voi più esperti se si tratta di una prooflike. Grazie per i Vostri graditi interventi.?1 punto
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Hai completamente ragione, @gpittini . Soprattutto quando affermi che sono monete piene di fascino e di interrogativi. Che necessiterebbero di ricerche approfondite. Ma la domanda seguente è: perchè sono così poco studiate anche in ambito anglosassone? Semplicemente perchè è un periodo poco chiaro e senza testimonianze scritte che sulla Britannia sono lacunose pressochè sempre, non solo in questo periodo tardo. La separa dal continente un braccio di mare ma è come se fosse un oceano. Detto ciò, gli inglesi parlano di "dark age" a partire dalla caduta del dominio romano isolano ma se vai a pensarci su scopri che dai Severi in poi le cronache sono molto scarse (eccettui magari Costanzo Cloro ma spesso "riletto" da parte romana). Di mio ti direi: 1) nel periodo tardo romano in Britannia circolava un po' di tutto: antoniniani centrali, antoniniani gallici, antoniniani non ufficiali (imititivi), monete costantiniane e monete posteriori (Costanzo II piuttosto che Magnentius). Forse le costantiniane avevano un valore maggiore e si ribatteva antoniniani per ottenere delle imitative costantiniane; oppure a parità di valore sic et simpliciter in un ambiente soggetto a scarsità di circolante si cercava di immettere nel flusso monetale dei bronzi ribattuti che riprendevano quelli costantiniani più prossimi cronologicamente e quindi meglio accettati. Tra l'altro non è da escludere che le ribattute siano del periodo 330-350 (quindi si rifanno a modelli costantiniani in circolazione) mentre le FTR sono chiaramente successive (dopo il ritorno dell'isola sotto Roma e quindi sotto Costanzo II post riforma FTR A2 -> A3). 2) sembra che nel periodo post Magnenzio si sia avuto un boom delle imitative minime/minimissime con rovescio FTR con tendenza alla riduzione del diametro. Di questi due aspetti abbiamo trattato nella discussione che tratta questo periodo 3) l'impressione che hai tu è quella che avevo anch'io ma sembra (a parlare con gli inglesi) che le imitative del IV-V secolo siano tutt'altro che infrequenti. Spesso però rimangono ai margini dell'offerta numismatica sia per le dimensioni ridotte che per la loro ripetitività e non raggiungono un'alta visibilità. Non so però quantificarti in numeri la loro presenza. Ciao Illyricum1 punto
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Grazie a @volesonensis in collezione è arrivato: Bartolomeo Gradenigo (1339–1342) Denaro scodellato + • BA • GRA • DVX • // + • S • MARCVS • ["S" coricate] Falso probabile CIGOI Il falso attibuito al Cigoi (presente nella collezione Bottacin), studiato e elencato dal Kunz, è così descritto: - Il genuino ha le croci nel mezzo del D/ e del R/ formate da 4 branche triangolari che centralmente non si toccano, il falso da petali di fiore. L'esemplare in esame presenta nella legenda l'anomalia illogica di un punto separatore tra le lettere B ed A (ne il CNI ne il Papadopoli non elencano questa variante), le croci poste nella legenda sono confuse o mancanti. Con tutta probabilità (e comparando altre opere del falsario simili) si pùò concludere che si tratti di un falso cigoiano inedito.1 punto
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Prima di tutto, bisogna intendersi con la parola "investimento". Se pensi a monete che oggi paghi 100 e che, a lungo andare, ti frutteranno 1000, allora ti consiglio anch'io il materasso Se invece parliamo di monete che oggi paghi 100 euro e, nel tempo, potrai rivendere a 110-115 (se va bene, con tutte le riserve espresse da chi mi ha preceduto), allora OK, ma sempre 10-15 euro di guadagno a moneta restano, cioè troppo poco per parlare di investimento. In altre parole, la prima cosa di cui hai bisogno è un capitale di partenza, nell'ordine delle svariate migliaia di euro, che ti permetta di acquistare monete già oggi molto costose, ma che, rivalutandosi, possano fornire un buon guadagno. Le percentuali saranno sempre nell'ordine del 10-15% o poco più, ma guadagnare il 15% su una moneta pagata 10.000 euro, sono 1.500 euro, e se di queste monete ne hai una decina, allora sì che si può parlare di investimento Quindi, condizione necessaria per quello che vuoi fare, è un consistente capitale iniziale. Necessaria, ma non sufficiente, quello che serve in più, e non poco, è l'esperienza, e quella non bastano 5 mesi per farsela Studia, informati, segui le aste, frequenta i convegni, conosci i commercianti più importanti e parla con loro ma, soprattutto, segui i tuoi interessi (non economici, di quelli si è già detto). Ci sarà pure un paese, un periodo storico, un personaggio (che so, Napoleone, Giulio Cesare) che ti attrae, ti intriga, ti affascina. Studia e approfondisci quello, scoprirai che, per quasi tutti, ci sono monete che, acquistate con oculatezza, possono soddisfare anche l'interesse economico. E se non dovesse essere così, pazienza (l'importante è non rimetterci, non troppo almeno ), sarai un po' più ricco dentro, e non è poco petronius1 punto
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Carissimo @gionnysicily, Condivido in pieno le tue considerazioni, la bocca in particolare ma anche il modellato e la incidenza sul fondo del contorno, il sapore un po' saponoso del tutto fa pensare male... se si aggiunge che i "colpi" di martello sono addirittura 4/5 ( a giudicare dalle linee semicircolari sul bordo sotto la testa) fa concludere per la falsità... Che ne dici per un lavoro a pressa o simile, da cui gli anelli concentrici ravvicinati come fossero colpi di martello a intervalli regolari, ? La riparazione sul bordo per il colore fa pensare a di tutto, tranne che materiale ferroso ... Un cordiale saluto, Enrico1 punto
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Vaticano: 200 euro commemorativo dedicato a “Le Virtù Cardinali: La Forza” 2017. L'immagine ha un errore in numeri romani si legge 2007 invece di 2017 Valore nominale: 200 Euro Titolo: Au 917/1000 Diametro: 38,5 mm Peso Legale: 40 grammi Bordo circolare: scallops Versione: Fondo specchio (Proof) Scultore: Orietta Rossi Tiratura: 499 esemplari Coniazione: IPZS (Italia) Data emissione: 2017 Prezzo: Euro 2.990,00 Image: UFN http://collezionieuro.altervista.org/blog/vaticano-200-euro-commemorativo-dedicato-le-virtu-cardinali-la-forza-2017/1 punto
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Ciao Michele, concordo su quanto dici ma sono perplesso circa il tipo di platea che il messaggio pubblicitario vuole raggiungere. Non mi sembra che questo messaggio sia rivolto tanto al collezionista quanto al "risparmiatore". Chiaramente buttando la rete sulle masse il cosiddetto "minus habens" potrebbe restare affascinato. Esiste un regolamento per quanto riguarda la pubblicità delle proposte assicurative e d'investimento. Non ti pare si possa pensare ad una "pubblicità ingannevole"? Non esiste un "garante" proprio per questi casi? Personalmente ritengo le critiche da muovere a Bolaffi comparabili, a questo punto, a quelle espresse verso Editalia. Buona domenica1 punto
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Conoscevo una persona, oggi non più in vita, che ha acquistato molto, moltissimo, da Bolaffi, monete e francobolli, forse cifre folli. Le ha tenute fino alla sua morte non sapendo mai quale era l'effettivo valore. Alle mie domande rispondeva sempre che se voleva venderle le avrebbe vendute immediatamente e a cifre ugualmente abbastanza alte. Solo che la signora non ha mai venduto nulla, non ci avrà mai provato ed è morta pure contenta. La sua passione le ha dato solo soddisfazioni pur avendo acquistato solo da Bolaffi. Poveri eredi.....1 punto
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Questa spintria è una riproduzione, c'è anche l'anforetta in esergo sotto le figure che è la "firma" di una serie di riproduzioni conosciute. Le spintrie originali si vendono mediamente dai 2000 euro ai 30.000 in base alla conservazione. Eccone un esempio: http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=2884771 punto
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Bravo @Domi13: mentre i ragazzi della tua età perdono gli occhi nei tablet e nei cellulari tu li affondi in una bella moneta che ti parla del passato ma che, nonstante ciò, rappresenterà sempre una cosa "tua" e solo tua. La numismatica ti insegnerà certamente ad essere più riflessivo e a riuscire nella vita. Auguri per la tua moneta e per tutto il resto!1 punto
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Credo che il nostro amico Giancarlo si chiedesse semplicemente come mai le sue monete abbiano le croci con estremità trifide...a mero titolo di curiosità, senza voler cambiare o mettere in discussione attribuzioni @giancarlone il particolare da te evidenziato inizia ad essere spesso presente con le emissioni del Regno Italicum, non solo per Milano ma anche per Pavia, Venezia...1 punto
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Un esemplare è proposto nella prossima Nomisma, in slab PCGS MS-64 (secondo me inferiore a questa di Massimo) proposto alla base di 1000 cucuzze (più diritti) http://nomisma.bidinside.com/it/lot/551083/umberto-i-1878-1900-20-lire-1882-1-/1 punto
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Ciao! Bello, complimenti ..... e curioso (almeno per me); perché non appare il leone rampante, proprio dello stemma dei Lusignano e c'è la porta urbica genovese? Più che di rapporti stretti con i genovesi, mi viene da pensare ad una vera sudditanza, anche formale ... appena mitigata dalla presenza del nome del re. saluti luciano1 punto
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Grazie a tutti, il venditore e' certificato e la moneta e' autentica ma consunta oltre che vissuta. Aime' il costo non era proprio cosi' basso. Roberto1 punto
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questo tipo di quadrante presenta i monetieri con legende incrociate, percui avremo: GALUS SISENNA APRONIUS MESSALLA GALUS SISENNA MESSALLA APRONIUS SISENNA GALUS APRONIUS MESSALLA SISSENNA GALUS MESSALLA APRONIUS MESSALLA APRONIUS SISENNA GALUS E COSI VIA.... poi ci sono varianti A e B cioe' con l' altare arrotondato o spigoloso.. -1 punto
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