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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/07/17 in tutte le aree

  1. Complimenti a tutta la sezione, che con i suoi contributi nella discussione mi ha aiutato.
    8 punti
  2. Buona giornata Nella stessa rivista mi piace far notare questo ulteriore articolo http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=12034 Un plauso al Circolo Patavino @PadovaNumismatica che si propone, per quest'anno, di iniziare un ciclo divulgativo "ricco di sorprese" .... ed al Dr. Banzato del Museo Bottacin che ha concesso la sala del Medagliere per lo svolgimento della conferenza. Va sottolineato come il 2017 si iniziato sotto i migliori auspici; l'incontro divulgativo di sabato scorso organizzato dalla SNI a Finale Ligure (che segue quello avvenuto a Pisa l'ottobre scorso), l'incontro avvenuto lo scorso 28 gennaio presso l'Ambrosiana di Milano, organizzato dal "Centro Culturale Numismatico Milanese" unitamente a "Quelli del Cordusio" e con la collaborazione di questo Forum, il prossimo evento del 1 Aprile p.v. a Parma che vede, nell'ambito del Convegno, la giornata di studio "La Numismatica e i giovani". Tutti eventi che lasciano ben sperare per un "rilancio" culturale e divulgativo della numismatica; tutte occasione per arricchire le nostre conoscenze e per crescere. Riguardo alle iniziative del Circolo Patavino, la Sezione "Monete della Serenissima Repubblica di Venezia", è ovviamente molto interessata e auspichiamo che, tramite questo forum, ci vengano segnalate. Saluti luciano
    7 punti
  3. A nome di tutta la associazione del Circolo Numismatico Patavino, ringrazio 417sonia per aver segnalato l'articolo che ci riguarda oltre che condividere pienamente l'augurio di buon auspicio sulle iniziative di divulgazione 2017 fatte da più parti. In particolare, venendo da pregressa esperienza di molti anni del territorio Milanese (e che tento di conservare con tanto affetto sia per il territorio che per le persone) ed avendo partecipato all'evento di Milano dello scorso 28 gennaio presso l'ambrosiana organizzato dal "Centro Culturale Numismatico Milanese" - "Quelli del Cordusio" - "Forum la moneta" , posso testimoniare i progressi fatti sul territorio milanese e la grande emozione nel vedere un gruppo interessato ed affiatato che coprivano quasi 3 generazioni. Perché oltre a ritrovare molti vecchi amici e a fare nuove conoscenze, ho trovato diversi giovani. Riguardo alle iniziative del Circolo Patavino, dove la Sezione "Monete della Serenissima Repubblica di Venezia", posso assicurare che sul forum abbiamo un eccellente testimone che può rappresentarci , solo un po' restio a mostrarsi talvolta. Se cosi non fosse, quando sono a Milano lo facciamo di persona e tu farai eco. un cordiale saluto a tutti Gianpietro- segreteria Circolo Numismatico Patavino
    4 punti
  4. Ho verificato i cataloghi dell'Ermitage e della collezione di Palazzo Te e non ho trovato esemplari corrispondenti al tuo. Nel catalogo della collezione BAM vol. IV il verso dell'esemplare n°705 corrisponde al tuo (l'immagine, non la descrizione che è poco dettagliata), quindi C accostate con rosetta e senza bisante all'interno delle C. Io in collezione ho tre esemplari con i due punti ( : ) come interpunzone del verso anche se, a cusa della loro conservazione, le legende sono leggebili solo fra le parole MONTIS:FERRATI o fra FERRATI:II: 1) C accostate con astro a sei punte sopra e sotto e un punto all'interno delle C. 2) C accostate con 4 punti sopra e sotto, nessun punto all'interno delle C. 3) C accostate con rosetta a 5 petali sopra e sotto, un punto all'interno delle C (???, poco leggibile per la scarsa conservazione). In definitiva penso si possa affermare che si tratta di una variante meno comune ma reperibile rispetto a quelle senza punti di separazione o con un punto semplice. Il fatto che spesso queste varianti non vengano descritte (vedi catalogo BAM) è probabilmente dovuto alla scarsa attenzione di cui queste monete godono negli ambienti del collezionismo "d'alto bordo". La cosa non è sicuramente apprezzabile dal punto di vista dello studio sistematico dei piccoli nominali ma lascia ampio spazio di divertimento per gli amanti delle monetucole destinate al popolino e ai piccoli scambi locali. Un saluto Mario
    4 punti
  5. Segnalo un interessante articolo scritto dal nostro @ak72 sui segni segreti del doge Pietro Ziani. Articolo che anticipa l'uso dei segni rispetto a quanto evidenziato fino ad oggi da vari studiosi e che da una nuova luce su alcuni aspetti della monetazione veneziana. http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=11996 Questa la discussione sviluppata sul forum,
    3 punti
  6. Buon giorno a tutti, ho scovato in rete questo denaro che credo sia con lettera "C" ad inizio legenda, la lettera non è allineata al resto della parola ma scende verso LVCA in conformità con tutti gli esemplari osservati ( @avgvstvs denari di lucca post #2804 pag 113). Che ne pensate?altre ipotesi oltre a quel poco che è stato finora detto? So che @monbalda ci stava lavorando sopra.
    3 punti
  7. Per informazione: Ritrovamenti monetali: comune di Ruda (prov di UD): CHIESETTA DI SANT'ANDREA ED ANNA Tra il 1989 e il 1990 la chiesa è stata oggetto di indagini archeologiche in occasione di una importante ristrutturazione. Essa si sovrappone ad una struttura tardo antica, in origine forse una stazione (mansio) collocata nei pressi della strada Aquileia-Cividale, successivamente distrutta da un incendio e occupata da una necropoli. Sopra i muri più antichi, uno dei quali corrispondente alla fondazione dell’arco trionfale, gli scavi hanno messo in luce le strutture sovrapposte riferibili a più fasi della chiesa: un primo edificio ecclesiale, riconducibile all’età carolingia, cui sono attribuiti alcuni oggetti di arredo liturgico, tra i quali un pluteo di recinzione; la chiesa romanica, che fu decorata con un ciclo di affreschi nell’arco trionfale (databili al XIII secolo) in cui spicca la crocifissione di Sant’Andrea. Probabilmente allo stesso periodo - è riconducibile l’occultamento del tesoretto. Durante un sondaggio, sotto il pavimento, sono state scoperte, custodite in una pentola di terracotta, 1164 monete d'argento di epoca patriarcale. Era l'8 marzo 1989. Le monete, dopo essere state restaurare e catalogate, sono state trasferite ed esposte al Museo Archeologico Nazionale di Cividale. Vi sono ben 681 denari del patriarca di Aquileia Bertoldo di Andechs (1218-1251), 480 dei vescovi di Trieste Leonardo (1231-1233) e Volrico (1233-1254) e soltanto 3 del duca di Carinzia Bernardo II Spanheim (1201-1256). Non si sa chi le abbia raccolte e chi le abbia nascoste dentro le fondamenta del piccolo campanile e tanto mento perché sono state nascoste. Certamente risalgono ad una data anteriore all'incendio del paese di Perteole del 1297. Si potrebbe ipotizzare che qualcuno abbia nascosto questo piccolo tesoro per salvarlo da quella razzia e che questo qualcuno sia morto senza rivelarne il luogo.
    3 punti
  8. _____________
    3 punti
  9. Segnalo, per chi si trovasse ad Oxford il 3-4 aprile, che al New-college si terrà un convegno di studi su Alessandro Magno "A Linked Open World: Alexander the Great, Transnational Heritage and the Semantic Web". Per il programma c'è sotto il link... http://www.greekcoinage.org/opal-conference.html
    2 punti
  10. Io dico semplicemente che uno dei componenti fondamentali della definizione di Stato è la definizione del suo territorio e il controllo di quanto accade dentro i suoi confini, nonchè il controllo dei confini stessi. Sono banalissimi concetti di geopolitica, prime pagine di qualunque manuale. Per qualcuno queste operazioni più che legittime, tanto più in uno stato democratico, sarebbero una violazione dei diritti umani. Personalmente, visto che viviamo in una valle di lacrime dove lasciare aperta la porta di casa è lodevole quanto sciocco, è una opinione cui non ritengo saggio conformarmi. Controlli dei confini sono fondamentali e bene fa Trump a portare avanti simili iniziative tutto sommato assai blande. Noi, che ai confini abbiamo rinunciato, possiamo ben vedere in che stato siamo ridotti.
    2 punti
  11. A me di una moneta piace quello che riesce a trasmettermi al di là del pezzo in sé, della conservazione ecc... Mi piace la storia che rappresenta, il senso di vissuto, il fatto che trasmette un messaggio, che fissa un dato momento storico e poi mi piace la storia che ha "attorno": la sua provenienza, i precedenti proprietari, i suoi passaggi di mano in mano... quando questo "contorno" è ricostruibile come in questo caso, allora il tutto prende ancor più fascino! Ecco le immagini della catalogazione redatta dal precedente proprietario (mi manca il Domiziano che non avendo preso, non ho avuto). CARACALLA Ex John Cummings 1983 (numismatic dealer from Grantham, Lincolnshire); Ex A. E. Reeves 1983-2015(?) ; Ex Galata (numismatic dealer from Llanfyllin, Galles) 2015(?)-2017 COMMODO Ex Phil Goodwin 1983 (numismatic dealer from Portsmouth, Hampshire); Ex A. E. Reeves 1983-2015(?); Ex Galata (numismatic dealer from Llanfyllin, Galles) 2015(?)-2017 GORDIANO III Ex Phil Goodwin 1983 (numismatic dealer from Portsmouth, Hampshire); Ex A. E. Reeves 1983-2015(?); Ex Galata (numismatic dealer from Llanfyllin, Galles) 2015(?)-2017 ALESSANDRO SEVERO Ex Ian Johnson 1983 (numismatic dealer from Greater, Manchester); Ex A. E. Reeves 1983-2015(?); Ex Galata (numismatic dealer from Llanfyllin, Galles) 2015(?)-2017 Ora, arrivare a ricostruire con questa accuratezza il pedigree di una moneta non sempre e semplice e generalmente lo si fa solo per dei pezzi "storici", importanti, per quelle collezioni iper-famose che poi vengono messe all'incanto in rinomate case d'asta e periodicamente riappaiono nel mercato. Le monete più umili e comuni, appannaggio di anonimi collezionisti che accumulano ciò che amano con passione e che nel loro piccolo costruiscono una collezione coccolata per anni, sono destinate a viaggiare "leggere", spesso e volentieri senza alcuna indicazione sui loro precedenti proprietari per tutta una serie di motivi: perché il venditore di turno non lo ritiene un dato importante, per ragioni di riservatezza, ecc ecc Ecco, che quando ciò non accade, e riesco a scoprire qualche informazione mi si apre il cuore e provvedo a tenerne traccia sia per "onorare" il collezionista che mi ha preceduto sia per tracciare un pedigree destinato - mi auguro - a circolare anche "un domani" (che mi auguro sia il più lontano possibile ). Nella fattispecie, vedere queste carte ingiallite mi emoziona. Negli anni '80 c'erano le macchine da scrivere, le penne biro... ma questo collezionista si è preso la briga di fare il calco di ogni pezzo, di numerarlo con la penna stilografica in ordine progressivo di acquisto e di annotare a lapis la catalogazione, la descrizione e, di tanto in tanto, un approfondimento sull'iconografia del rovescio. A margine annotazioni varie (peso, diametro ecc) e il riferimento al venditore e la data di acquisto. Ai nostri giorni si fa tutto al PC, foto digitali in hd e via! E probabilmente si perde un po' di fascino
    2 punti
  12. Riguardo a questa moneta andrebbe chiarito in modo definitivo che si tratta di una emissione della zecca di Mantova; il sistema monetale di riferimento, i territori di circolazione e, non ultimi, l'attuale frequenza nel piccolo mercato antiquario locale, attestano e confermano l'origine e la reale area di circolazione di questo piccolo nominale. La moneta è caratterizzata da un alto numero di varianti che si distinguono per punteggiatura, simboli posti sopra e sotto le due C, presenza/assenza e numero dei globetti all'interno delle C. I due punti ( : ) come segno d'interpunzone sono già censiti per alcune varianti delle legende del dritto e per le legende del verso degli esemplari con le C intrecciate. Nessuna sorpresa quindi che possa essere presente anche in altri esemplari....anche se il CNI non ne descrive....per avere un quadro più completo restano da verificare i cataloghi della BAM, della collezione di palazzo Te e dell'Hermitage. a presto Mario
    2 punti
  13. Pierreale del primo tipo di Federico il semplice, propendo anch'io per le sigle n-L. Moneta con ottima patina e ottima fattura per il tipo. Il salto di conio a mio parere non inficia più di tanto la qualità della moneta. Molto piacevole. Come ha avuto modo di scrivere Spahr, è difficile trovare 2 pierreli dello stesso conio, parte di queste monete probabilmente sono state coniate nel periodo dell'anarchia feudale siciliana che ha seguito la morte di Federico il semplice
    2 punti
  14. Che ne pensate di questo articolo relativo a una recente ricerca? Potrebbe cambiare molte intuizioni storiche... L’argento dei Conquistadores non aumentò l’inflazione della Spagna Tra il 1520 e il 1650, l’economia spagnola subì un’inflazione paralizzante e inesorabile nella cosiddetta rivoluzione dei prezzi. La maggior parte degli storici ha in parte attribuito tale inflazione all’importazione, a partire dal 1550, dell’argento dalle Americhe, che avrebbe messo molta più moneta in circolazione in Spagna. Ma in un uno studio uscito su Proceedings of the National Academy of Sciences, un team di ricercatori sostiene che per più di un secolo gli spagnoli non utilizzarono questo argento importato per coniare monete, suggerendo che la quantità di denaro circolante in Spagna non sarebbe aumentata e non potrebbe aver innescato l’inflazione. Tra il 16′ e il 17′ secolo, gli spagnoli estrassero fino a 300 tonnellate di argento all’anno dalle miniere in Perù e Messico. Se le pesanti barre riuscivano a sopravvivere ai pericoli dell’Atlantico, sia naturali che pirateschi, potevano essere coniati in real da 8 o essere oggetto di scambi con altri paesi per compensare gli alti costi sostenuti dalla Spagna, che in questo periodo comprendevano le guerre nei Paesi Bassi e l’importazione di porcellana e seta dalla Cina. Ma gli spagnoli poi utilizzavano l’argento importato per coniare le loro monete? Per scoprirlo, l’archeologa Anne-Marie DeSaulty e i suoi colleghi dell’Università di Lione, in Francia, hanno utilizzato la spettrometria di massa per misurare i rapporti di alcuni isotopi dei metalli in 91 monete antiche: 24 provenienti da Grecia e Roma, 23 di epoca medievale provenienti da tutta Europa, 25 coniate in Spagna tra il 16′ e il 18′ secolo, e 19 monete coniate con argento latino-americano. Le monete dell’America Latina generalmente avevano una gamma più vasta di diversi isotopi di argento, piombo e rame rispetto alle monete europee, probabilmente a causa della complessità geologica delle grotte vulcaniche che ospitavano le miniere d’argento più prolifiche del Nuovo Mondo. Più importante per il dibattito sulla rivoluzione dei prezzi, i ricercatori hanno scoperto che le monete con date e teste che indicano una coniazione in Spagna prima del regno di Filippo V (1700-1746) avevano una composizione isotopica simile alle monete medievali europee. Al contrario, le monete coniate in seguito erano più simili a quelli delle Ande. Ciò suggerisce che anche se l’argento americano arrivò in Spagna nel 1550, gli spagnoli aspettarono oltre 100 anni prima di usarlo per la propria valuta. Invece di fare monete, DeSaulty sostiene che gli spagnoli probabilmente scambiavano rapidamente l’argento americano. Tuttavia, Akira Motomura, economista allo Stonehill College di Easton, Massachusetts, che studia l’economia del flusso d’argento di quell’epoca, si domanda se il campione di monete che DeSaulty ha studiato sia grande abbastanza per sostenere le sue conclusioni. I ricercatori hanno analizzato solo 2-5 monete coniate sotto ciascuno dei re spagnoli tra il 16′ e 18′ secolo. L’ipotesi di DeSaulty deriva però dal fatto che composizione isotopica delle monete contemporanee è molto costante, e quindi il campione è probabilmente rappresentativo delle monete che erano in circolazione. Ma anche se si accettasse che gli spagnoli non utilizzarono l’argento del Nuovo Mondo nelle loro monete per decenni, questo è sufficiente per dire che l’importazione di argento dalle Americhe non fu la causa dell’inflazione galoppante? Certamente non era la sola causa, sostiene DeSaulty. Motomura afferma che la situazione era molto più complicata: “In termini di effetti sui prezzi, c’è molto di più” che il semplice ammontare di denaro in Spagna. La Cina passò dai soldi di carta alla moneta d’argento all’incirca in quel periodo, dice, il che fece aumentare il valore dell’argento nonostante ne venisse estratto di più.
    2 punti
  15. Per aver dato al figlio un nome palindromo del cognome, suo padre o era ubriaco o aveva avuto tanti altri figli o aveva appena finito di giocare con la Settimana Enigmistica.
    2 punti
  16. Non potevano mancare due Testoni del 500 Fiorentini grazie all argento Spagnolo..
    2 punti
  17. Ciao Enrico, Personalmente ho una mia opinione personale...........FALSO Già il fatto che anche se è un bimetallico e dello stesso metallo , ritengo bronzo . Le corrosioni estese (ottenute chimicamente) non lasciano intravvedere traccie di patine antiche. Allego la foto con dei riferimenti al colore del bronzo (giallo) , tipico di monete false in bronzo. Non evidenzio tracce di coniatura e probabilmente e stato ottenuto a presso fusione. Mi dirai.........come è possibile a presso fusione ? ........... e possibile.
    2 punti
  18. Buongiorno, volevo condividere con voi gli ultimi ingressi in collezione. che ne pensate di questi 1/2 denari per Federico II, zecca Messina?
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  19. Hai ragione.. Ma ci sono anche dei limiti.. quello che per me può essere caro per qualcun altro può non esserlo... Per questo non voglio mai parlare di soldi... ma solo di monete
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  20. @grigioviola Quoto al 100%. La mia moneta preferita è un rudere, ma tutte le volte (e sono tante) che la tengo tra le dita mi dona sensazioni incredibili. :-) TWF
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  21. @nicolamassa Però ti prego, "bizantina" con due Z non si può proprio vedere ? Già che sistemi la catalogazione sistema pure quello ?
    1 punto
  22. Ci sarò pure io, spero. Rivedo volentieri qualcuno già visto a Verona pochi mesi fa.
    1 punto
  23. @margheludo Noto con piacere che non hai perso smalto Anche a me sembra una C. Come si evidenzia (forse meglio dire si interpreta) dalla discussione la lettera andrebbe decifrata come C iniziale di CIVITAS. Siamo in attesa di un contributo letterario da parte di monbalda. Altre teorie? Tornando a divulgazione meno complessa, sarebbe un buon esercizio dare una classificazione al tipo. Qualche volontario? Cari saluti
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  24. Mi ricorda qualcosa di fenicio... o di ebraico
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  25. Salve a tutti, secondo voi queste sono veramente delle monete? Grazie.
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  26. @nando12 sono dei gettoni, li trovi nel sito di Numista alla voce "Tokens" e successivamente scegli "Thailandia", ce ne sono tanti tipi. Possibilmente li utilizzavano come succedanei delle vere monete, per il valore che potrebbero avere non so dirti nulla Però sono molto curiose e variopinte
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  27. Le spalline del Re hanno segni di usura. Dove ci sono le briglie del primo cavallo, sembra ci sia un appiattimento, il seno dell'Italia è piatto e anche sopra la ruota del carro c'è un pò di confusione senza contare tanti piccoli colpi sul bordo. Io starei sul BB+. Se poi ti piace e il prezzo è modico, è una moneta ancora apprezzabile.
    1 punto
  28. Personalmente io non vedo nulla di differente rispetto al conio normale se non la distanza delle lettere dal bordo come avevi fatto notare tu all'inizio della discussione...
    1 punto
  29. _______ State indietro o ammazzo questo dollaro! ____________________________________________________________________________________________________________ La moneta in questione è il rarissimo dollaro USA del 1804, per chi vuole approfondire c'è una discussione appassionante dedicata di @petronius arbiter
    1 punto
  30. Dovremmo essere intorno agli 80 euro se si trova l'interessato. In asta su ebay potrebbe anche fare meno.
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  31. Excel è uno strumento meraviglioso, certo che puoi inserire foto!
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  32. ciao @galaad è un bronzetto da zecca ufficiale, Antiochia, e con una certa probabilità Teodosio II ... ma potrebbero essere Arcadio e Onorio...la foto è pessima al retro, i 3 imperatori GLORIA ROMANORVM saluti Alain
    1 punto
  33. Etiopia 10 matonya 1923EE-1931, km29, nickel, coniato solo con questa data in 936.000 esemplari. al dritto : Hailè Selassiè I. Imperatore di Etiopia, con la Corona al rovescio: Leone di Giuda e valore
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  34. Probabilmente Jordi ha ragione.
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  35. Salve a tutti, secondo voi questa 50000 lire è autentica? Grazie.
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  36. Grazie mille, piano piano imparo qualcosina.
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  37. Andrea @ak72 , dal Liruti originale che ho preso da te ti allego un paio di immagini (testo e figura). Confermato dunque San Giusto, ma nella incisione della moneta manca la stella, è una variante o semplicemente l'incisore aveva una moneta consunta in cui non si riusciva a vedere? Intendo, esistono monete con e senza stella o no?
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  38. 1 punto
  39. Condivisibile, ma occorre tenere presente che il perito ha avuto modo di avere sotto mano la moneta mentre gli utenti giudicano dalle foto che, difficilmente, possono sostituire la visione diretta del pezzo. Tenuto conto di tale irriducibile differenza, ovviamente, ogni parere è bene accetto. Per un parere, nel caso precipuo, occorrerebbero foto più nitide e con maggiori dettagli.
    1 punto
  40. BUONGIORNO A TUTTI VOLEVO CHIEDERE SE QUESTA MONETA DI VITTORIO EM.III CHE VALORE PUO AVERE E SE E' RARA LA MONETA IN QUESTIONE RISULTA MAGNETICA PESO GRAMMI 7,95 DIAMETRO MM. 27 GRAZIE A COLORO CHE INTERVERRANNO
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  41. Novità. MILANO - Repubblica (a nome di Federico I, 1150-1312) - Denaro Imperiale - IPRT disposte in croce tra globetti - R/ MEDIOLANVS su tre righe sotto trifoglio - (AG g. 0,95) CNI 1/15; MIR 59/1
    1 punto
  42. Caro Acquavitus, purtroppo questo nominale del buon Ferdinando I, latita sempre per conservazione io l'ho inseguito per anni ma invano... E' al quanto plausibile la tua preoccupazione, d'altronde i tondelli della zecca di Napoli sono sempre molto richiesti per numero di appassionati in tutto il pianeta.. In particolar modo del periodo Borbonico, dove anche la zecca di Palermo fa scintille. Hai due possibilità, la prima di di accontentarti di una conservazione bassa,( e comunque colmare il vuoto in collezione), e la seconda di attendere il passaggio del treno in BB, ma dovrai mettere in conto un esborso oneroso, altrimenti ti siedi e attendi.. Quando iniziai, qualche tempo fa, ebbi un desiderio irrefrenato di acquistare nell'immediato, ogni tondello doveva esser mio, una sorta di magnetismo misto a passione, mi faceva vedere e percepire tutto ai confini della realtà.. Non pensavo mai al dopo, ero convinto che quello era il tondello giusto e che comunque bisognava prenderlo altrimenti.. Oggi ci sono maggior opportunità, una offerta notevole, ma anche tanti raccoglitori di messaggi parlanti. Questo nominale e molto ostico, e reggendo il mercato, e difficilissimo trovarlo a buon prezzo..e in conservazione decente. Purtroppo oggi l'appassionato guarda prevalentemente allo stato conservativo, ma ogni tondello ha la sua storia, e non finirò mai di raccontare che : Ogni nominale ha la sua storia, ogni anno ha la sua storia, ogni regnate ha la sua storia, ogni metallo ha la sua storia, ogni zecca ha la sua storia, per non parlare del periodo di battitura manuale dove anche il battitore e colui che improntavano il conio avevano una sua storia... Ma questa è un'altra magnifica storia.. Eros
    1 punto
  43. Catlogo unificato 2016/17, da prendere sempre con le pinze
    1 punto
  44. Il carlino sarà anche napoletano, qui però state parlando del "resto del Carlino" che credo sia bolognese.
    1 punto
  45. Nella numismatica, come anche nella vita, un pizzico di fortuna nell'adocchiare il pezzo giusto al momento giusto non guasta
    1 punto
  46. Non possiamo dimenticarci del contributo che diede la zecca di Messina, con le sue numerosi emissioni. Il quantitativo d'argento che arrivò nella nostra penisola, servi anche a battere il nominale più rappresentativo della zecca Siciliana di quegli anni, il mitico quattro Tarì, un simbolo... E per rimanere fedeli alla data che il caro amico Mario ha portato come esempio eccone il risultato... Messina Da 4 tarì 1556, AR 11,63 g. PHILIPPVS D GRATIA Busto corazzato, leggermente più grande, a d.; sotto, nel giro, 4. Rv. + REX SICILIAE 1556 Aquila coronata ad ali spiegate, volta a d.; sotto gli artigli, Y – M. Spahr 6 var. MIR 316/1.
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  47. A Casale Monferrato c'è un piccolo circolo numismatico, se ti interessa posso metterti in contatto col Presidente. E.
    1 punto
  48. Ciao io sono di Busca (vicinoa Cuneo),penso che l'unico circolo Filatelico -Numismatico sia il G.B.Bodoni si Saluzzo,anche se non è nella tua zona. Saluti Mauro
    1 punto
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