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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/10/17 in tutte le aree

  1. ?un gran saluto a tutti!!!...mi campu di queste discuzione litigose !!? che sia gatto di qui,o gatto di la.....e sempre gatto!!!?... ottima identificazione ,come sempre, del mio vecchio amico prof!! uno de i pilastri di quel forum....uno dei maggiori pilastri!!! e da tanti anni che fréquento questo forum...e mai non ho domandato valutazione de le migliaille de monete che o postato,per passionnati come me e altri,importa il piu,l'origine,la storia,l'époqua di questi tondini....io,chi attaco soltanto,una valutazione affetiva e storica.che sia bella,o frusta,avra sempre una piazza nel catalogo!!...? adesso.....per valutazione pecuniara???!!!...non potrei prununciarmi.....ma povera moneta frusta,diventera come al origine de la sua monetazione....il suo peso!...☺️
    5 punti
  2. Ciao Gallienus.. Vivo in "mare nostrum"..no tanto straniero..sono 100 %..... no Italiano per forze istoriche.. ! .ma Italico.. eh ne so fieru..[emoji3]
    5 punti
  3. Ciao! Sarà il "lato oscuro" della Serenissima? .... una volta che ti ha acchiappato, non ti molla più. Una monetazione imponente (forse poco appariscente rispetto ad altre), ma che coniugata ad una storia sontuosa e ad una cultura formidabile, crea un magico mix al quale è difficile sottrarsi. saluti luciano
    4 punti
  4. Premetto che sto aprendo un Post gia’ in precedenza parzialmente trattato ma non in modo particolarmente approfondito , non ricordo se in questa sezione o in altra . Vorrei in questa discussione discutere con voi i pro e i contro a favore di una ipotesi o di un’ altra , insomma sentire i vostri pareri per tentare di giungere o almeno di avvicinarsi al possibile significato allegorico di questa particolare iconografia presente in alcune monete chiamate di Consacrazione , che vado ad illustrare . Il titolo del Post si riferisce a quelle particolari monete chiamate di Consacrazione post mortem di un Imperatore che recano al rovescio quella iconografia che sembra raffigurare un famoso Monumento , in seguito vedremo quale , oppure , secondo le piu’ accreditate ipotesi , semplicemente una ben arricchita Pira funebre . Questo non vuol dire mettere in discussione chi e’ ben piu’ preparato di me e professionista in campo numismatico , ma soltanto esprimere un parere e da questo ricevere un convincimento su quanto questa iconografia a livello ufficiale rappresenta . Credo infatti che tutti i libri e cataloghi di numismatica siano orientati a identificare quella costruzione come una meravigliosamente addobbata Pira funebre , sopra la quale gli Imperatori defunti , idealizzati in quadriga trionfale , venivano cremati ; se realmente questo e’ cio’ che rappresenta , tutto sembrerebbe un enorme spreco di materiali ; costruzione , festoni , statue disposte nei piani e per ultimo la quadriga in cima , il tutto in legno ? perche’ se tutto questo rappresentasse una Pira sarebbe stato composto di materiale infiammabile ; difficilissimo infine riconoscere in questa costruzione incenerita dopo la combustione , le ceneri di un uomo . Inoltre si andrebbe palesemente contro i testi ed i ritrovamenti archeologici , i quali confermano il fatto che gli Imperatori romani dopo la morte e almeno fino al II secolo venivano cremati in costruzioni in marmo a loro riservate e recintati intorno , chiamati Ustrini , dei quali sono ben noti quelli di Augusto , di Antonino Pio e di Marco Aurelio , tutti nel Campo Marzio . Se non sbaglio , questa particolare iconografia monetale della Consacrazione , inizia con Antonino Pio per terminare nel medio tardo Impero . Ma allora se questa particolare iconografia , in teoria ed escludendo a priori una fantomatica allegoria , non rappresentasse una Pira , che altro potrebbe rappresentare se non un Monumento ? Personalmente ho sempre ritenuto , ma la mia ipotesi conta poco o nulla per questo vorrei sentire i vostri pareri , che queste monete con la Pira in realta’ rappresentino il Mausoleo di Adriano ; ma oltre alle ipotesi servono naturalmente le prove per dimostrare una teoria e queste sono purtroppo piuttosto labili ma con una base minima di partenza che permette questa discussione . Come prima “prova” potrebbe essere quella che spiegherebbe il perche’ queste monete iniziano a presentare questa iconografia solo ad iniziare da Antonino Pio (?) il secondo Imperatore dopo Adriano ad essere sepolto in questo Mausoleo ; una seconda “prova” potrebbe essere quella della forma geometrica a “castello” ornato di festoni alla base e di statue nei diversi piani per finire con la quadriga nell’ attico , come risulterebbe da diverse ricostruzioni del Mausoleo di Adriano ; terza “prova” , forse quella piu’ valida , anche se monca di alcuni particolari importanti della costruzione , e’ la testimonianza di chi lo vide personalmente ancora nella interezza della costruzione , cioe’ Procopio di Cesarea , che nella sua opera : La Guerra Gotica ce lo descrive nella sua maestosita’ come si presentava ancora nella prima meta’ del VI secolo . Leggiamo le sue righe a proposito del Mausoleo di Adriano tratte dalla preziosa testimonianza diretta di Procopio che lo vide di persona , righe tratte da : La guerra gotica , Libro I , Tomo XXII : “ Intanto un altro attacco dei Goti contro la Porta Aurelia ebbe luogo nel modo seguente . A un tiro di pietra dalle mura (di Aureliano) trovasi fuori della Porta Aurelia la Tomba di Adriano , imperatore dei Romani ; opera cospicua poiche’ e’ costruita di marmo Pario (marmo bianco a grana finissima) e le pietre sono tra loro connesse senza altro di mezzo . Ha quattro lati eguali , larghi ciascuno circa un tiro di pietra (circa 75 metri , forse piu’) e alti piu’ che le mura della Citta’ (tra i 12 / 15 metri) . In cima (qui purtroppo Procopio non spiega cosa intendesse per “cima” , se sopra la base oppure in cima al tamburo centrale ornato ai lati di statue ?) ai lati vi stanno mirabili statue di marmo di uomini a cavallo . Questo sepolcro gli antichi (poiche’ pareva come una fortezza attigua alla citta’) congiunsero con le mura cingendolo di due muraglie che vanno ad esso partendosi dalla cinta , talche’ ha l’ apparenza di un alta torre (testimonianza importante per la nostra ricerca) posta a difesa di quella Porta . Era dunque questa una assai adatta fortezza a custodia della quale Belisario aveva posto Costantino “ A seguito dell’ assedio dei Goti al Mausoleo , presidiato dai Romani , che tentavano la scalata delle mura tramite lunghe scale , Procopio cosi’ prosegue : “Per un poco i Romani furono sgomenti non avendo speranza di trovar difesa che li salvasse ; ma poscia di comune avviso spezzarono la massima parte delle statue che erano assai grandi e sollevate con ambo le mani quelle grandissime pietre , scagliandole sul capo dei nemici e quelli cosi’ colpiti ritiraronsi……..e cosi’ la Porta Aurelia fu messa al sicuro” . Da questa testimonianza diretta di Procopio purtroppo salta subito all’occhio la mancanza di qualsiasi cenno su cosa fosse presente in cima al Mausoleo e cosa ci fosse sopra il grande basamento a pianta quadrata , probabilmente la “Torre” di cui parla Procopio , cioe’ il Cilindro centrale che osserviamo ancora oggi pur senza la completezza antica che lo circondava oltre alle statue ma non ci dice se fossero presenti dei piani sopra la base del Mausoleo o solo il cilindro centrale con in cima la Quadriga di Adriano oppure la Pigna con i Pavoni , o altra scultura ; conoscendo l’ accuratezza e l’ onesta’ descrittiva di Procopio , si puo’ supporre che alla sua epoca di testimone oculare dei fatti narrati , la scultura in bronzo che in alto ornava il Mausoleo fosse gia’ stata rimossa per ricavarne metallo , fusa e riutilizzata per altri usi , improbabile invece che la Pigna appartenesse all’ attico del Mausoleo , probabilmente questa ornava qualche fontana di Roma . Concludendo , queste tre ipotesi sembrerebbero avallare la teoria che l’ iconografia che e’ rappresentata in queste monete non sia una semplice Pira , ma qualcosa d’ altro . A sfavore pero’ di queste “prove” descritte , si potrebbe obiettare che l’ ultimo Imperatore ad essere sicuramente sepolto nel Mausoleo di Adriano fu Caracalla e con cio’ non si spiegherebbe il perche’ questa iconografia continui ad essere rappresentata anche in monete successive a questo Imperatore , come ad esempio nel caso di Julia Maesa o Claudio II , dove in uno splendido Sesterzio a nome Maesa , al rovescio e’ rappresentato quello che in effetti sembra una “Pira” con al centro della costruzione il letto funebre di Maesa e sull’ attico a fianco della quadriga due bracieri ardenti , pero’ questa moneta potrebbe anche dimostrare che il Mausoleo continuo’ ad essere utilizzato per deposizioni di Imperatori posteriori a Caracalla . Questa iconografia monetale , pero' non fu utilizzata per tutti gli Imperatori successivi a Caracalla ma solo per alcuni , che si volesse “premiare idealmente” qualche Imperatore degno , teoricamente , di essere sepolto nel Mausoleo degli Antonini ? come ad esempio Claudio II , la cui moneta e' rappresentata in foto ? non lo sappiamo . Se volessimo fare un paragone tra i due disegni in foto che rappresentano una possibile ricostruzione del Mausoleo di Adriano realizzati in base alla descrizione di Procopio e con i pochi resti attuali di epoca romana , confrontandoli con una moneta in foto ad esempio di Antonino Pio , risulterebbe piuttosto difficile pensare ad una Pira piuttosto che ad una rappresentazione seppur schematica del Mausoleo di Adriano . Dimenticavo una quarta "Prova" . Un' altra ipotesi a favore del Mausoleo di Adriano e' quella che riguarda la costanza e la ripetitivita' sempre uguale attraverso i secoli , con la quale questa supposta "Pira" viene raffigurata nella iconografia di alcune monete di Consacrazione ; tranne alcune semplificazioni della "Pira" del basso Impero dovute forse alla scarsezza tecnica degli incisori dell' epoca o al poco spazio disponibile nei ridotti tondelli del periodo che permettesse di inserire i particolari piu' minuti della costruzione . Nel raro Sesterzio di Faustina in foto , moglie di Antonino Pio , una diversa rappresentazione della Pira o del Mausoleo di Adriano , forse in una prima bozza di conio , poi abbandonato , nel quale Faustina fu sepolta prima del marito . Il Sesterzio di Julia Maesa con la magnifica “Pira” Sesterzio di Antonino Pio con la "Pira" Antoniniano di Claudio II con la “Pira” Un Sesterzio di Valeriano II con la "Pira" Un Sesterzio di Lucio Vero con la "Pira" Due ricostruzioni del Mausoleo di Adriano Seguono in basso in foto gli scavi dell’ Ustrino di Augusto eseguiti negli anni 1928/41 , nella stessa foto in alto i ruderi del Mausoleo di Augusto prossimi all’ Ustrino . Attendo , se vorrete , qualche vostro parere in merito alla questione , supportato possibilmente da qualche “prova”
    3 punti
  5. Mi accontento anche di questa (che poi è il periodo che preferisco )
    3 punti
  6. Quella del numismatico è veramente bella. Anche la mia però non è malaccia.
    3 punti
  7. Mario vai nel sud della Francia e guarda bene le tavole di Money and coinage under Louis the Pious, lo troverai senza fatica...
    3 punti
  8. Il sesterzio è un Crawford 44/7 (che raccoglie però diversi sesterzi anonimi con stili differenti) http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A3/1 Studiando ed analizzando queste differenze stilistiche (che riguardano anche il denario ed il quinario anonimo), Pierluigi Debernardi ha proposto una suddivisioni in gruppi in un articolo pubblicato su Panorama Numismatico n. 264 di luglio-agosto 2011 "Cr. 44 e le origini del denario" (la stessa scheda del link sopra è suddivisa in base a questo studio). Quindi la tua moneta è un Crawford 44/7 (Debernardi gruppo 3). Allego un sesterzio del British Museum similare (anzi il D/ mi pare che sia dello stesso conio): la foto di questa moneta è presente nell'articolo sopra citato.
    3 punti
  9. Confermiamo Dax allora , sud Francia verso la Spagna, beh sto imparando qualcosa ? forse....
    2 punti
  10. Individuata questa zecca voglio provare a postare io un moneta... vediamo se qualcunaltro vorrà intervenire. ?
    2 punti
  11. Ci sono riuscito, su per giù lo stesso periodo delle due cinquemila Marinare, con uno che aveva un piccolo negozietto per fare chiavi, aveva tanti quadrettini a giorno (quelli nudi e semplici con i clip) alle pareti, banconote estere, banconote ritagliate dalle riviste, fac.simile e fotocopie a colori, degni di nota solo un 20 dollari USA anni '70, un diecimila lenzuolo ed un 100 lire Barbetti, tutti allincirca bb. Non ne voleva sapere di venderli, più che altro perchè restava con quegli spazi vuoti. Gli portai un giorno due quadretti però con piccola cornicetta in legno (mi erano costati cinquemilalire ciascuno) con le stese banconote fotocopiate a colori (Marinare e Barbetti), facevano più figura delle originali e con altre diecimilalire + duemilalire per l'acquisto di un portachiavi me li cede.
    2 punti
  12. Due stranieri che cercano di litigare in italiano? Da linguista trovo la cosa affascinante, meno lo è dal punto di vista numismatico. Io dico che a 10 euro sul noto sito ci arriva, o poco meno. Non parlerei di peso dell'argento, è pur sempre un denario di Faustina II ancora leggibile.
    2 punti
  13. Concordo.sulla macchia/escrescenza (?) giallastra al centro del leone al R/ chiederei al venditore ........
    2 punti
  14. Salve quello del 25 febbraio 2017 a Bologna niente ha a che fare con la NIP, come niente ha avuto a che fare quello dello scorso anno. Per il poco che so è organizzato da alcuni commercianti che non frequentavano più quello organizzato dal circolo filatelico e numismatico di Bologna e se ne sono creato uno loro solo numismatico all'interno di un alberto. Purtroppo è vero è assai poco pubblicizzato non so perchè, forse per mancanza di fondi.... comunque non è un convegno segreto come i congressi del gruppo Bilderberg e l'ingresso e gratuito. In merito al convegni di Aprile del circolo Bolognese mi dispiace che siano tornati ad organizzarlo in quel posto squallido. Avevo assai apprezzato la nuova location al mercato ortofrutta.....
    2 punti
  15. Molto belli i ritratti di Ferdinando II , buffa la corona sopra a quei lunghi capelli lisci, "thè sembra proprio un livornese" . Non l' ho mai collezionati per la sensazione che non mi appava troppo in mano la loro grandezza e pesantezza, mi sono fermato ai testoni come monete minori. Allego foto... Da apprezzare le varie tipologie e varianti proposte da foti della solita data. Saluti
    2 punti
  16. Buonasera, stasera vi posto un'altra "monetina", spero vi faccia piacere.....come lo fa a me ogni volta che la prendo in mano.
    2 punti
  17. Salve a tutti, mi aiutate a dare la data giusta a quella bella moneta? Grazie. La terza cifra sarà un 7?
    1 punto
  18. In arrivo: 0,86 grammi .LNCVTL. .SCVANT DVX
    1 punto
  19. Sodino anonimo con “Tu solus dominus”, col Redentore (decreto del 12 settembre 1565)
    1 punto
  20. Perfettamente equilibrata per modulo regolare ed integrità della battitura, bravissimo! Gran gusto estetico. Moneta insostituibile per la tipologia!!
    1 punto
  21. Come puoi constatare anche da questo collegamento https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=443&lot=1156 la moneta risulta porosa e con superfice poco omogenea sintomo di una lega argentea abbastanza povera. La tua moneta è molto usurata e compromessa dalla corrosione ma nel complesso penso sia abbastanza coerente con l'apparente composizione degli esemplari indicati come esempi. un saluto Mario
    1 punto
  22. Un onesto BB , nulla di piu'. Il tempo collezionando monete trascorre troppo veloce . Per rimediare questa settimana ho acquistato ben tre millesimi di questa tipologia
    1 punto
  23. Perchè apparentemente? Il commercio ed il possesso dell'oro di cui alla direttiva, è effettivamente "liberalizzato"...non apparentemente. Scusa, ma non vedo francamente da dove si desuma quell'intento. L'intento che si può desumere dalla direttiva è che l'oro avente le caratteristiche indicate va esente dall'IVA, a differenza dell'oro che non ha quelle caratteristiche. In caso di crisi poi tutto è possibile...anche confiscare e requisire qualunque cosa. Non vedrei perchè in caso di crisi (ad esempio una guerra?) uno Stato dovrebbe limitarsi alla confisca di una tipologia di moneta aurea piuttosto che estenderla a qualunque tipologia. Premesso che la confisca è una "bufala", dal momento che non si desume nè dalla direttiva nè dalla nostra legge del 2000 , (e come dire che in caso di crisi lo Stato "congelerà" il rimborso dei BOT...,è ovvio che lo potrebbe fare..) che sia più "facile" che in caso di crisi confischino le sterline di Elisabetta II che non quelle di Vittoria, mi pare, con tutto il rispetto, un'ipotesi fantasiosa e del tutto priva di logica, dal momento che se allo Stato serve oro per comprare armamenti o altri beni necessari a fronteggiare una grave crisi, non vedo come potrebbero avere pregio distinguo quali quelli che suggerisci. Saluti. Michele
    1 punto
  24. Ecco alcune foto delle monete. Ne avete viste di piu' belle?
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  25. 1 punto
  26. Rozza, particolari poco curati. Sarà pure originale, ma a me non piace. Considerazioni del tutto personali.
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  27. Caro Paolo successe anche a me circa 4 anni fa, dopo alcuni anni intensi di collezionismo veneziano. Continuo a seguire da osservatore abbastanza ignorante grazie ai contatti con numerosi amici e collezionisti di Venezia la ricca e importante numismatica della cara città lagunare. Al momento non so se fortunatamente o sfortunatamente non la colleziono, in futuro magari.... Perché no ? Saluti.
    1 punto
  28. E' siciliano. Quindi direi che l'area è stata individuata....
    1 punto
  29. Salve, non so se ti sei fatto un giro per il forum, ma in genere qui si parla di Numismatica, il mero investimento non è certo l'interesse principale della platea...... Detto questo mi piacerebbe sapere, su quali basi ( legislative decreti e/o leggi italiane e/o comunitarie) poggia le tua affermazione: per noi europei le monete confiscabili sono tutte quelle coniate dopo il 1800 . Poi dici: Io cerco di investire in quelle monete auree post 1800 ed ante 1933 perchè le monete d'oro dal 1933 ai giorni nostri hanno qualche caratteristica che ne precludono il collezionismo e/o l'investimento? saluti TIBERIVS
    1 punto
  30. Poco prima della ristrutturazione del panificio ricordo che avevo ancora il Siemens c35, un cellulare che non faceva foto, peccato, sicuramente una bella fotografia a quel bancone gliela avrei fatta, mi rimane solo in mente...
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  31. Secondo me giusto per partecipare e muovere la discussione andiamo all'estero e forse potrebbe avere un po' le caratteristiche del gruppo Saxony...dimmi almeno se sono vicino o meno...?, almeno il tempietto e altro mi portano da quelle parti ...forse...
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  32. Buongiorno @UmbertoI, bei pezzi lo stesso. Bellissime le Once siciliane. Appena posso ti passo il riferimento di un altro catalogo d'asta.....con delle Napoletane eccezionali. Saluti, Rocco.
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  33. Allora ti confermo che si tratta di un grosso , leggermente sotto peso per via della lieve tosatura Tipologia Baldassarri-Ricci I. III.3 ( 1252 - 1260/70 circa )
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  34. Ciao @Emilio Siculo, Questione interessante, anche a me alcuni elementi del rovescio hanno fatto riflettere, e mi chiedo anche se non sia per via della specifica conservazione/consunzione di questo esemplare, oppure per altri interventi più recenti/moderni; oltre agli zoccoli del toro androprosopo anche la sezione della zampa destra che si va a congiungere con l'articolazione della spalla sembrerebbe terminare con un un aspetto stranamente più consunto rispetto anche ad esemplari con un grado di conservazione paragonabile. Ad ogni modo aggiungo, nella speranza di offrire ulteriori spunti di approfondimento e discussione, due esemplari dal medagliere del Bristish Museum : 1) Jenkins 468, stessi conii dell'esemplare in questione, a Londra dal 1946, grazie alla famiglia Lloyd, BMC: 2) Jenkins 471, stesso conio del rovescio, ma successivo nel catalogo di Jenkins e che quindi dovrebbe presentare maggiori segni di usura, acquisito nel 1824 grazie a Richard Payne Knight, BMC Greek (Sicily) p70.48: Per entrambe il peso segnalato è di 17.39 grammi, l'esemplare al centro della discussione invece pesa 17.58g. E comunque se il pedigree dell'esemplare in oggetto fosse confermato sarebbe anche un buon biglietto da visita: Ex Ratto 14.3.1963 ..
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  35. Escludendo le banconote, mi viene in mente un 2 centesimi 1896 in BB+, trovato in una ciotola a 50 centesimi... Moneta R2 da circa 200 euro.
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  36. Ciao Rocco, Il fondo su cui sono appoggiate è per caso bianco e successivamente diventa beige (il risultato della foto) od è proprio beige come si evince dalle immagini? Forse è la macchina fotografica che imprime quell'alone marroncino a tutte? Queste banconote hanno dei colori piuttosto smorti, l'usura fa la sua parte naturalmente, ma non così profondamente, a meno che non abbiano subito un processo di lavatura poiché troppo sporche, questo naturalmente ne inficia enormemente il valore. Questo per esempio è il mio 20 Shilingi (dal mio sito personale) http://nikita58it.altervista.org/banconoteT/nikita58it_tanzania.html Nonostante sia usata è comunque azzurrina per come deve essere, non esiste un altro tipo. (i colori naturali - cliccandosi sopra si ingrandiscono) Un'asta conclusa in vendita per il 100 Shilingi, su per giù usata come la tua. http://www.ebay.com/itm/TANZANIA-100-SHILLINGI-NOTE-FROM-1966-P-4-RARE-MASAI-/112246245997?hash=item1a2265ca6d:g:zucAAOSwB09YC-s ___________________ p.s. aggiusta per favore quest'angolo del 20 Sh. con delicatezza, ho una fissa con gli angoli lasciati piegati
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  37. Adesso puoi prendere una lima grana 30, mettere la moneta in morsa e "grattare" quell'orrenda macchia scura, così la macchia sparirà. A parte gli scherzi, gran bella moneta: complimenti, Nonostante siano passati più di cent'anni, ci sono ancora belle monete in giro. ??
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  38. Sono la prima serie di banconote della Tanzania del 1966, nell'ordine pick 2a,3a,4a (se ho visto bene le firme). Purtroppo anche queste sono molto vissute... come valore l'unica degna di nota, a mio avviso, è quella da 100 Shillings, che viene valutata 375$ FDS e 60 BB...
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  39. beh i veneziani soprattutto in passato avevano una simpatica abitudine a inventare o storpiare i nomi. Solo per citare uno che conosco bene (eheh), Alvise, che è uno dei pochi sopravvissuti fino ai giorni nostri ed è usato esclusivamente (o quasi) in Veneto. Altro non è che la forma finale di Ludovico (che deriva dal ceppo Hlodwig comune a tutti i seguenti allotropi : Ludovico --> "Ludovisio " --> Aloisio --> Alvise. Il secondo passaggio è davvero un volo pindarico se ci si pensa, un misto di latino e veneziano, mentre la forma finale è totalmente dialettale. Per questo sulle monete c'è sempre la forma latina Aloy.. di più, si potrebbe dire che un Alvise Mocenigo aveva in pratica lo stesso nome di Ludovico Manin (e di Ludovico il Pio pure ) In Friuli la storia è simile ma parallela: Ludovico --> "Ludovigi " --> Luvigi --> Vigj (che è ancora la forma utilizzata per chiamare me in Friulano) Per arrivare infine a Luigi (la versione italiana anche se comunque derivante dalla veneziana) il percorso è: Aloisio --> Aluisi --> Aluigi --> Luigi
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  40. Per fare quello che dici bisogna avere foto molto grandi,peso e diametro e possibilmente la foto del contorno. I talleri di Teresa sono rari quelli di Venezia e Milano e quelli Austriaci dela fine '800. Anche se riporta la data 1780 sono stati coniati quasi tutti alla fine dell'800 primi del '900 e in quantità enorme dal 1935 al 1960 (più o meno) nelle zecca di Roma e Vienna dal volore dell'argento o poco più. Ci sono monete che hanno duemila anni e valgono pochi euro........ Qui trovi qualcosa per passare il tempo,imparare e capire quanto può valere la tua moneta, sicuramente il valore affettivo non sarà mai come quello intrinseco. http://numismaticamente.it/collezionismo-numismatico/i-talleri-1780-coniati-in-italia http://www.theresia.name/cgi-bin/Token.cgi?Catalog=1&Language=en&Style=0&Page=0 http://manuali.lamoneta.it/ManualeTallero/Tallero.htm
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  41. Si, mi riferisco alla moneta della discussione. Non ti so dire se è una contraffazione ottomana .....
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  42. Direi non originale.... Più' probabile una contraffazione, a mio giudizio .
    1 punto
  43. Complimenti @Gasp notevole per tondello, battitura e patina! Buongustaio! Lo stimolo di @Rocco68 è sicuramente invitante... e sulla scia di @Gasp posto il mezzo ducato di filippo II per le nozze, sicuramente tra le mie preferite
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  44. Maaaaaa... Avete letto bene la legenda sul retro? LETITIATEM PORCO SII... Altro che bulgaro! :-) :-) :-)
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  45. Ciao a tutti! Ho appena comprato la nuova sovrana 2017 BU che, come forse saprete, si differenzia dalle altre per lo scudetto inglese col 200 scritto sopra in esergo a sinistra del millesimo, appunto per commemorare i 200 anni dalla nascita della sovrana moderna. La moneta a mio avviso non è che una mera speculazione da parte della royal mint per collezionisti che, come me, fanno la tipologica delle sterline, infatti bastava solamente coniare la proof con l'immagine che riproduceva il primo tondello del 1817 o tutt'al più fare con lo stesso disegno sia proof che BU, invece così hanno ottenuto quello che volevano e cioè riempirsi le tasche. Posto qualche foto... a voi i commenti So long...
    1 punto
  46. Ho recuperato le immagini delle bolle .... vuoi farci sapere quali sono? (almeno per avere l'immagine o, se credi, posta tu le immagini, perché credo che serva anche vederle) luciano
    1 punto
  47. Beh, il fatto che la patina non sfarini, credo sia già un dato positivo; però non ho competenze così approfondite in chimica e metallurgia. Per questo ho coinvolto centurioneamico! Spero che ci sappia dare qualche informazione più competente, perché immagino che la cosa interessi a molti. ciao luciano
    1 punto
  48. Ciao Mario Temo che quel colore bianchiccio indichi una alterazione del piombo; direi un carbonato di piombo, lo stesso con il quale, in antichità, si produceva la biacca, usata nella pittura e dal caratteristico colore bianco, tra l'altro è un composto velenoso. Peraltro, se il carbonato che si è formato sulla bolla, "sfarina" e ti lascia sulle mani la caratteristica polvere, credo che non sia una patina "stabilizzata" e non vorrei che, in particolari condizioni non ottimali e nel tempo, la bolla si degradi in polvere. Forse @@centurioneamico può darci qualche indicazione più precisa al riguardo. saluti luciano
    1 punto
  49. Buonasera. Quando mi succede di frequentare un convegno o una riunione numismatica, ho sempre la sensazione che il tema della contraffazione venga esorcizzato. Se ne parla il meno possibile, lo si evita, come un malanno. E, se insisti, rischi dissapori, o peggio di farti dei nemici. La realtà invece è ben nota, la moneta falsa circola insieme a quella autentica. Semmai ci si deve chiedere se si vuole o meno prenderne atto. Quindi vedere MAGDI un numismatico, giovane, che si interessa al tema, non può che far piacere. Io credo di non aggiungere nulla a quanto lei già conosce, tuttavia vorrei farle avere queste mie personali considerazioni. Dati gli interessi in gioco (non solo economici, che sono evidenti e comprensibili, ma anche correnti di pensiero e posizioni di riferimento consolidate), quello dei falsi è senza dubbio un terreno minato. In particolare per quelli del periodo medioevale. Per muoversi occorre discernimento e cautela. segue
    1 punto
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